Giorno di mercato

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
alexandra.fischer
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Giorno di mercato

Messaggio#1 » lunedì 21 settembre 2015, 22:15

GIORNO DI MERCATO
Di Alexandra Fischer

Hanuman III, Giorno di Mercato.

Piramidi di frutta, sistemate agli angoli della grande piazza lastricata di pietra traslucida, regalavano colore e profumo a un pianeta con la mania dell’ordine e della trasparenza, evidenti nei rigidi controlli sulle navi cargo che arrivavano dai vicini satelliti della Confederazione del Soma.
Erano state le autorità di Hanuman III a scegliere il nome di Soma, il latte cosmico dell’antica mitologia indù, per far meglio capire alle autorità della lontanissima Terra quanto avessero rimescolato il sistema stellare nel quale si trovavano per fare sì che l’ordine regnasse a discapito dell’irrazionale.
Lo provava anche la Casa degli Affari, risplendente nella luce del primo mattino.
La scultura che ne ornava l’ingresso, raffigurava Hanuman, dal volto grinzoso di scimmia trasudante saggezza.
La luce color magenta dell’alba lo rese ben visibile ai due addetti appena arrivati con l’ultimo carico di frutta.
Cordari disse all’amico Herzog: - Guarda lì. Credi anche tu che Hanuman incarni la Saggezza sempre pronta a combattere le minacce dell’Illusione?
L’altro, che aveva sempre anteposto i buoni affari alle letture di storia dei pianeti e relative mitologie, si lisciò la tunica di garza a righe, arrotolandosi alle caviglie i pantaloni troppo lunghi per lui.
- Beh, non saprei – disse – prima finiamo questa mascherata, meglio sarà per noi. Prezzo alla consegna e via.
Cordari, pacato, rispose, mettendo la mano nella borsa a tracolla di materiale trasparente: - Intanto, non fa male adeguarsi alle usanze del posto.
Poi, tirò fuori l’oggetto dalla borsa e lo tenne bene in evidenza affinché la gente che si trovava all’interno del palazzo lo vedesse.
Herzog si voltò verso la pila giallo verdognola alle sue spalle e sbuffò.
- I cedri sono eccezionali. Che problema c’è?
- Questo – gli rispose lui, grattando con l’unghia del pollice la buccia del frutto.
Al posto della polpa bianchiccia, comparve un disegno bianco su sfondo nero simile a quello delle piastrine di silicio dei computer di un’era prima, di un altro universo.
- E dai, lascia stare – balbettò Herzog, grattandosi la barbetta biondo cenere.
Cordari salì le gradinate.
Voleva fare le cose secondo le regole, lui.
Herzog dovette seguirlo.
Troppa gente si era assiepata nel frattempo, incuriosita dal cedro delle meraviglie.
Nell’ufficio c’erano i soldi e il Vicario di Hanuman, un tizio per niente scimmiesco.
Asceta febbrile, semmai.
- Prendete il compenso e sparite – disse loro.
Herzog contò i rettangoli di metallo.
- Ma è il triplo. Perché?
- Sono cedri di un altro universo. Roba cattiva. Niente più affari con voi.
E aggiunse: - Hanuman è in collera.
- Fuori – sibilò il Vicario di Hanuman.
Cordari balbettò: - Noi non immaginavamo…
- Via - rispose l’uomo, la cui pelle dorata mostrava chiazze nere di rabbia.
Herzog prese i soldi senza capire.
Cordari sì.
Povero Hanuman.




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Andrea Partiti
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Messaggio#2 » giovedì 24 settembre 2015, 19:36

Positivissima la tua ambientazione. Non sono parziale perché adoro le reinterpretazioni in chiave fantascientifica/fantasy delle mitologie antiche, quindi sono un bersaglio facile per il tuo stile.
Usi bene i personaggi, riesci a renderli distinti tra loro in maniera evidente senza caricarli di dettagli, ed è difficile quando nei pochi caratteri devi anche presentare una ambientazione complessa e nuova.
Però mi manca qualcosa. Ho letto il tuo racconto e l'ho riletto un altro paio di volte, con grande attenzione, e non riesco davvero a capire come si sciolga la trama. Perché gli paga di più i cedri dell'altro mondo? Senso che tu stia alludendo a qualcosa che dovrei capire ma non ci riesco.
Sono cedri cattivi di un altro universo, ma li paga di più. Vuol dire che li desidera e sono speciali, ma non capisco cosa siano davvero, con il loro "disegno bianco su sfondo nero" al posto della polpa. E perché Cordari capisce? Mi sento un po' stupido a rimuginarci senza trovare altri indizi!
Ho aspettato un po' per vedere se qualcuno commentava e mi spiegava, ma penso di fare prima a chiederti direttamente.

 

EDIT: se non vuoi scriverlo nella discussione per avere commenti non adulterati dalla spiegazione, posso aspettare fino all'ultimo! Oppure mi puoi scrivere un messaggio per alleggerirmi la coscienza!

alexandra.fischer
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Messaggio#3 » venerdì 25 settembre 2015, 18:16

Ciao Andrea Partiti,
ti spiego subito quel punto della trama: il Vicario di Hanuman li paga di più perché quei soldi rappresentano la liquidazione per i due commercianti (e c'è da giurare che è molto di più di quanto spetta loro, perché l'Ordine Perfetto di Hanuman III si è sfaldato non appena è apparsa la partita di cedri incriminata e il Vicario vuole cancellare ogni traccia del rapporto di affari con due individui così). Che cosa sono i cedri con il disegno bianco su sfondo nero? Semplice. Frutta di un altro universo. Di lì il senso di smarrimento che devono indurre in chi li guarda, li annusa e li assaggia. E' il tipo di frutta che coltiverebbe una colonia agricola di alieni.

alexandra.fischer
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Messaggio#4 » venerdì 25 settembre 2015, 18:22

Ciao Andrea Partiti,
Volevo aggiungere qualcosa sulla storia. Cordari ha capito la verità riconoscendo il disegno nella polpa del cedro: quei frutti eccezionali vengono da un altro universo, nel quale tutte le regole sono sovvertite e il fatto che la partita di cedri sia arrivata su Hanuman III, pianeta dell'ordine perfetto, li fa passare da carogne, per quanto loro abbiano fatto semplicemente il loro lavoro di commercianti. Lui sa bene che il Vicario di Hanuman li caccerà via con una liquidazione (o benservito).

marina81
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Messaggio#5 » domenica 27 settembre 2015, 21:25

Ciao Alexandra
Il racconto è davvero scritto bene. Idea molto originale. Anch'io in alcuni punti mi sono persa, ma con le spiegazioni che hai dato è ora tutto chiaro. Non c'è che dire hai centrato appieno il tema, esponendo tutto al meglio nei particolari. Ottimo il linguaggio, grazie al quale ci si immerge immediatamente nel mondo fantastico da te descritto. Non riesco a trovare difetti. Complimenti!

Fernando Nappo
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Messaggio#6 » lunedì 28 settembre 2015, 22:09

Ciao Alexandra.
Devo ammettere di aver avuto qualche dificoltà a comprendere a fondo il tuo racconto e, pur avendolo riletto più volte, ho dovuto approfittare delle tue spiegazioni per venirne (quasi) a capo. Per esempio, non mi è chiaro se il cedro, vista la descrizione che lo fa somigliare a un wafer di silicio tipo quelli di certi componeneti elettronici, sia un prodotto commestibile o meno. Se no, a che titolo cercavano di piazzarlo in un mercato straripante frutta e verdura?
Grazie, invece, per aver accennato al Soma: mi hai fatto incuriosire, ho fatto delle ricerche, e ho imparato qualcosa che non conoscevo.

Giulio_Marchese
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Messaggio#7 » lunedì 28 settembre 2015, 22:32

Giorno di mercato. Al mercato di un pianeta bello succedono cose strane. L'ambientazione è il punto di forza del racconto. Il problema è il resto. Devo essere sincero l'ho letto almeno cinque volte senza capirlo. Sarò stupito? Probabile. Però fatto sta che non l'ho capito. Le spiegazioni nei commenti invece le ho capite ma continuo a non capire il racconto. Cioè mi è chiaro quello che mi hai spiegato ma senza la spiegazione non ci sarei mai arrivato. E anche dopo molte cose, secondo me, non ci sono (io le so perché ho letto la spiegazione). Poi i personaggi, io ho avuto difficoltà a distinguerli e sono dovuto tornare indietro a vedere chi era chi. In compenso sono ben caratterizzati in due battute, uno si interessa della cultura del pianeta l'altro se ne frega. Ci sta. Però davvero mi mette in crisi perché non l'ho capito, ho dovuto aspettare i commenti e comunque, secondo me, alla spiegazione che hai dato dal racconto non si ci poteva arrivare, è tirata per i capelli. Mi spiace, è sicuramente colpa mia.

marina_usai
Messaggi: 46

Messaggio#8 » martedì 29 settembre 2015, 11:15

Ciao Alexandra,
Il racconto è ben scritto e le immagini che proponi sono sempre molto chiare, sembra proprio di essere là con Codari e Herzog a cercare di vendere cedri. Anche i dialoghi sono realistici e rendono i personaggi vividi.
L’unica cosa che mi viene da chiederti è: se Codari riesce a capire il motivo per cui vengono cacciati, (ovvero che in un pianeta così perfetto non puoi portare cedri “diversi”), perché ce li ha portati? Non gli è venuto in mente prima che forse non sarebbero andati bene? Mi sembra più naturale la reazione di Herzog.

andrea.viscusi
Messaggi: 44

Messaggio#9 » martedì 29 settembre 2015, 13:00

ambientazione interessante, ma strizzata in così pochi caratteri diventa pesante e infodumposa, l'incipit è veramente legnoso e scoraggia da subito. il finale non mi è del tutto chiaro, secondo me avevi in testa un intero mondo ben definito, con le sue regole e la sua storia, ma non sei riuscita a renderlo a dovere nel poco spazio disponibile, così quello che per te è chiaro per il lettore risulta incomprensibile. non si capisce perché il vicario licenzi i due mercanti, anche rileggendo un paio di volte non ho trovato indizi sufficienti a interpretare quanto succede. presumo che il tema sia rispettato, ma non avendolo capito del tutto non sono sicuro. la scrittura è verbosa e pesante, andrebbe sfrondata parecchio, in particolare trattandosi di un racconto molto breve.

alexandra.fischer
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Messaggio#10 » martedì 29 settembre 2015, 20:58

Ciao Marina 81, sono contenta che il racconto ti sia piaciuto. Mi dispiace che tu ti sia persa in alcuni punti; colpa mia, devo ancora aggiustare parecchio.

Ciao Fernando Nappo. Per quel che riguarda il cedro, commestibile lo è (almeno per quelli dell'altro universo). Loro hanno acquistato la partita di merce accaparrandosela nelle aste di frutta dei pianeti agricoli. E sembrava eccezionale. Ho giocato molto sul paradosso dell'irrazionale che irrompe in forma attraente (e lo si scopre sempre troppo tardi).

Ben trovato, Giulio Marchese. Non darti colpe che non hai. Se non hai capito, la responsabilità è mia. E' un tipo di SF molto istintivo (mi girava già da un po' l'immagine di un cedro sbucciato che mostra al suo interno un chip elettronico) che sto cercando di addomesticare pensando ai molti racconti di SF letti in passato e anche alla SF in sé usata nei racconti, dove si deve puntare all'idea e all'effetto, calcando sull'altro universo, appunto. Se ti ho stupito, forse ci sono andata vicino. La storia doveva indurre smarrimento. Ammetto che avrei dovuto metterci dentro qualcosa di più incisivo (andrà meglio la prossima volta).

Ciao Marina Usai. Cordari si è fidato del senso degli affari di Herzog e ha capito troppo tardi la fregatura nascosta nella partita di cedri. Io l'ho visto come il classico tipo di buon senso succube del collega più intraprendente e precipitoso.

Buona sera, Andrea Viscusi. Terrò conto delle tue critiche. In effetti, ho ancora molto da imparare nella SF, che pure mi affascina da sempre (adesso sono io che devo entrare nelle sue grazie). In effetti, ho scritto avendo nella mente un mondo intero e ne ho mostrata una piccola parte, benché a fasi (molto alterne). Davvero, chissà cosa ne potrebbe essere del racconto...sfrondato. Mi hai fatto venire voglia di rimetterci mano.


alexandra.fischer
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Messaggio#11 » martedì 29 settembre 2015, 21:05

Ciao Luigi De Meo,
grazie per il posto in classifica (segno che il racconto ti è piaciuto, credo).

Ciao Ozbo,
grazie dei complimenti. Per quel che riguarda il cedro, è il fatto che provenga da un sistema stellare sconosciuto a mettere in crisi Hanuman III. Quasi la partita di frutta non fosse stata "purificata" dal tocco di Hanuman.


alexandra.fischer
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Messaggio#12 » martedì 29 settembre 2015, 21:13

Ciao Fernando Nappo,
per prima cosa, sono felice di esserti stata utile riguardo al Soma (affascinante, vero? Io l'ho trovato al punto da leggere a suo tempo il Baghavad Gita e il Ramayana, che ci ha messo del suo per ispirarmi Hanuman III, ma devo qualcosa anche al Marchio della Bestia di Kipling). I cedri sono commestibili, certo, ma non si sa che effetto abbiano sulla digestione di chi vive in un altro universo. Ho cercato di rendere il senso di estraneità provato dagli europei davanti alle verdure del Nuovo Mondo. Sai che per lungo tempo i pomodori sono stati semplici piante ornamentali? (Lo spirito della storia c'è, adesso il più è aggiustarla e limarla ancora, finché tutti possono capirla). Se ti è sfuggito parecchio, la colpa è mia.

Luchiastro
Messaggi: 76

Messaggio#13 » mercoledì 30 settembre 2015, 15:35

Ciao Alexandra,

Si narra dell’incomprensione tra due mondi, con la piccola speranza data dalla figura di Cordari. L’ho trovato ogni tanto un po’ difficile da seguire, qua e là. Sembra che la prima parte voglia creare una discreta premessa, non valorizzata nella seconda. Forse accorcerei proprio la prima parte, a favore della seconda, perché i dialoghi non sono male.

alexandra.fischer
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Messaggio#14 » mercoledì 30 settembre 2015, 17:50

Ciao Luchiastro,
sono contenta che tu abbia trovato del buono nei dialoghi della mia storia. Mi spiace per le parti meno chiare, che ti hanno affaticato nella fase di lettura. Terrò conto delle tue osservazioni (sfoltire la prima parte in favore della seconda).

Avatar utente
raffaele.marra
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Messaggio#15 » mercoledì 30 settembre 2015, 23:44

Credo che il racconto risenta un bel po' della brevità imposta dal contest. Peccato, perché l'universo che immagini è davvero affascinante e originale, e per apprezzarlo in pieno sarebbe opportuno descriverlo con più calma in un altro testo. La trama in sè è strettamente connessa con le regole e le caratteristiche di questo universo, e lo stesso vale per i personaggi che costruisci: sia l'una che gli altri risultano un po' stretti in queste poche battute e il lettore, nonostante qualche rilettura, continua a provare un senso di confusione che non fa giustizia all'idea di base che, ripeto, è sicuramente positiva.

alexandra.fischer
Messaggi: 2875

Messaggio#16 » giovedì 1 ottobre 2015, 18:16

Ciao Raffaele Marra, mi dispiace che il racconto ti sia apparso confuso (troppe cose strette in pochi caratteri); ebbene, terrò conto delle tue osservazioni per i lavori futuri, nei quali farò in modo di dosare meglio gli ingredienti. Sono lieta che tu abbia comunque trovato del buono nel mio universo narrativo.




alexandra.fischer
Messaggi: 2875

Messaggio#17 » giovedì 1 ottobre 2015, 18:19

Ciao Nicoletta Fanuele,
che dire? Ahi, tutta colpa mia se il racconto non ti è piaciuto. Credo che farò mio il tuo avvertimento nel rendere lo stile più semplice e sequenziale (tipo sceneggiatura fumettistica? O.K., ci posso provare) e vedere quel che succede.

Avatar utente
alberto.dellarossa
Messaggi: 230

Messaggio#18 » venerdì 2 ottobre 2015, 13:43

Giorno di mercato si Alexandra

Boom. Bellissima ambientazione ma soprattutto belle le descrizioni. L'idea c'è, e buona anche. Tuttavia la prosa, pur ineccepibile, in certi momenti mi risultava un poco ostica. È solo un'impressione che tuttavia influisce sul giudizio finale. Per il resto non ci sono molti appunti da fare, a parte il piccolo infodump sulla Soma, che comunque è plausibile dal momento che non è proprio un'informazione di dominio pubblico.

alexandra.fischer
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Messaggio#19 » domenica 4 ottobre 2015, 15:24

Ciao Alberto Della Rossa,
ti ringrazio dell'appunto sulla prosa (da aggiustare, se risulta così "fredda") e sull'infodump (a furia di leggere anche antologie di racconti sto cominciando a capire davvero cos'è. A furia di approfondire, imparerò a evitarlo, spero). Per il resto, sono contenta che la storia in sé ti sia piaciuta).

alexandra.fischer
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Messaggio#20 » domenica 4 ottobre 2015, 15:29

Ciao Antico,
ti sono grata per il consiglio in merito alla revisione finale prima di postare per evitare buchi nella narrazione e sviste che rendono dura la lettura; ne farò tesoro già a partire dalla prossima volta. Sono contenta che tu abbia apprezzato le parti buone della storia.

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