La convocazione - di Manuel Piredda

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
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invernomuto
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La convocazione - di Manuel Piredda

Messaggio#1 » lunedì 21 settembre 2015, 23:04

La convocazione - Manuel Piredda
 
Il varco dimensionale si aprì nel cielo stellato espandendo i suoi nastri d’aurora sopra le case e i cittadini dell’Isola del Broca.
Le luci nel cielo non erano un evento raro e il loro arrivo era motivo di festa per i cittadini, che corsero a riempire la piazza principale in attesa dell’arrivo della musa.
Tallia attraversò il portale volteggiando, la maschera dorata sul suo viso rifletteva le tonalità rosate delle strie nel cielo, sotto di lei gli abitanti del quartiere di Commedia urlavano adoranti il suo nome, mentre gli ultimi ritardatari raggiungevano la piazza centrale.
La figura maestosa discese sull’altare al centro dello spiazzo, dove i suoi protetti si erano già riuniti, adornati da corone d’alloro che ne dimostravano il valore.
Di fronte a tutti gli altri, il capo quartiere di Commedia si fece avanti con aria tronfia e una baldanza leggera che strideva con la sua stazza imponente, tre corone d’alloro dorato gli cingevano la testa, mentre il corpo imbolsito era stretto in una giubba d’arme striata che sembrava dover cedere da un momento all’altro.
La folla urlante si zittì di colpo non appena il grasso cavaliere iniziò a parlare con voce potente:
“Musa, siete tornata a richiedere i servigi del vostro prediletto!”
Si levò il cappello piumato esibendosi in un inchino profondo che mise ancor più a dura prova i bottoni del farsetto, una volta terminato l’inchino aveva già il fiatone, i primi risolini iniziarono a risuonare tra il pubblico, l’omone continuò.
“Ebbene eccolo qui, al vostro servizio! Falstaff è pronto a tornare in scena!”
“Semmai è pronto a tornare a cena!” urlò Groucho Marx da dietro di lui, suscitando risolini d’approvazione.
La musa sospirò, ma il tono che giunse da sotto la maschera era lievemente divertito:
“Perché mi dovevate capitare proprio voi? Falstaff, fatti da parte, il Dio ha detto che vuole un volto nuovo questa volta.”
Tutti gli spettatori con una corona d’alloro già posata sul capo si allontanarono con passo pesante, grugnendo la loro disapprovazione e stemperando la delusione con battute goliardiche, mentre i novellini eccitati si fecero avanti al cospetto della dea.
“Mi serve qualcuno di robusto, qualcuno che sia pronto a incontrare un drago e farsele suonare un po’. Qualcuno con un’aria nobile!”
Dalle fila circostanti si fece avanti un ragazzone, i capelli biondi incorniciavano il viso insieme alla sua barba curata, era perfetto.
La musa lo strinse in un abbraccio materno, sollevandolo con dolcezza verso il portale; dalla maschera arrivò un sussurro:
“Ti darà un nome, sei in mano sua adesso.”
Tallia carezzò il capo del suo nuovo protetto e lo spinse con un tocco leggero attraverso il varco, puntò lo sguardo verso gli abitanti del quartiere di Commedia, una marmaglia di uomini e donne chiassosi e sregolati uniti soltanto dall’amore nei suoi confronti, e declamò:
“Il vostro concittadino è con l’Autore, adesso, ritornerà coperto di gloria!”
Sotto di lei la festa si riaccese con un boato di urla e risate.



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Daniele_picciuti
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Messaggio#2 » martedì 22 settembre 2015, 12:56

Originale, e il mondo da te descritto è senz’altro un “altro universo”, dunque tema centrato. Se l’intento era quello di creare un mondo dove sono riuniti tutti i personaggi letterari, in cerca d’autore o già esistenti, direi che ha funzionato, sebbene Groucho “Marx” fosse un attore, mentre credo tu intendessi il Groucho di Dylan Dog. Piccola svista, ma a parte questo una buona idea e una discreta realizzazione.

Il mondo che ho creato non è solo parte di me, ma esiste, come esiste la fede.

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invernomuto
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Messaggio#3 » martedì 22 settembre 2015, 13:28

Ciao Daniele, grazie per il commento!
Intendevo proprio il Groucho Marx del vaudeville, l'universo alternativo del racconto è ambientato nell'isola del Broca, l'area di Broca è la parte del cervello dedicata all'elaborazione del linguaggio e, nella mia fantasia, vi si incontrano tutti i personaggi immaginari che hanno ispirato scrittori, attori e cantanti e tutti quelli che ancora dovranno essere "pescati" - in questo caso dalla musa che ispira i commedianti.
Nelle mie intenzioni originali sarebbe dovuto apparire anche il Conte Mascetti di "Amici miei", ma il conto caratteri è un tiranno implacabile.
In ogni caso, il Groucho del racconto è l'entità astratta che ha ispirato Julius Henry Marx nella creazione della sua identità alternativa, la prossima volta farò più attenzione a non lasciare alcuna ambiguità!
A presto!

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ceranu
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Messaggio#4 » mercoledì 23 settembre 2015, 23:59

Ciao Manuel, ben ritrovato.
Il mondo che hai creato è decisamente affascinante. Tutti i personaggi riuniti a “Commedia” in attesa che arrivi l'autore e li scelga. Peccato solo che lo spazio del racconto fosse troppo poco. Mentre leggevo avevo la sensazione che fosse tutto troppo compresso, ciò non toglie che il lavoro è veramente valido. Ti dirò, alla prima lettura ero scettico, ma poi, rimuginando, il racconto mi ha affascinato.
Nel complesso è un buon lavoro.
Ciao e alla prossima.

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Vastatio
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Messaggio#5 » giovedì 24 settembre 2015, 8:00


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invernomuto
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Messaggio#6 » giovedì 24 settembre 2015, 8:13

Ciao Francesco! Grazie per il commento, purtroppo anche io ho notato quanto dovesse venire compressa la storia rispetto allo spunto iniziale che avevo in testa, ma ormai avevo trovato il mio "universo alternativo" e mi sono costretto a stiparlo in tremila caratteri.
In ogni caso sono felice che il racconto si sia saputo esprimere, anche se a scoppio ritardato!

Roberto, tra la storia e i commenti ci stai facendo un vero e proprio ARG (Alternate Reality Game) multimediale!
Per prima cosa, sì, il nome della Musa è Talia e non ho idea del perché nella mia memoria fosse registrata indelebilmente come Tallia, la prossima volta mi prenderò un dizionario e vedrò di fare doppia verifica di tutto!
Per rispondere al tuo dubbio riguardo la dualità "Dio" - "Autore", sono la stessa persona, nel mondo della creatività l'autore è Dio e la musa l'ispirazione che lo aiuta a pescare un personaggio congeniale.
Mi rendo conto però che questo non sia minimamente spiegato nel racconto e sia rimasto al 75% nella mia testona.
Grazie mille per le critiche costruttive, ne farò tesoro.

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Angela
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Messaggio#7 » giovedì 24 settembre 2015, 14:38

Il pregio maggiore di questo testo è nelle descrizioni che sono minuziose e delicate. Trovo che tu abbia uno stile poetico che personalmente mi piace molto e ben si sposa con il testo che hai ideato. Tuttavia, forse per il poco tempo a disposizione, ci sono troppe ripetizioni che ti ho segnalato più avanti. Ho notato anche un largo uso di aggettivi che invece andrebbero centellinati, ma anche di questo ne parlo più avanti dove ti ho evidenziato alcuni passaggi. La parte che mi ha più diverito è questa:

“Ebbene eccolo qui, al vostro servizio! Falstaff è pronto a tornare in scena!”
“Semmai è pronto a tornare a cena!” urlò Groucho Marx


Ora passiamo agli appunti.

Le luci nel cielo non erano un evento raro e il loro arrivo […] in attesa dell’arrivo della musa.
Ripetizione arrivo/arrivo


adornati da corone d’alloro che ne dimostravano il valore.
tre corone d’alloro dorato gli cingevano la testa

Altra ripetizione.

mentre il corpo imbolsito […] non appena il grasso cavaliere
Ripeti troppe volte lo stesso concetto. Ricorda che gli scrittori usano pochissimi aggettivi che sostituiscono con verbi o metafore. Sicuramente è difficile fare una cosa del genere, ma meglio evitare almeno di ripeterli.

in un inchino profondo […] una volta terminato l’inchino
Altra ripetizione di “inchino”.

i capelli biondi incorniciavano il viso insieme alla sua barba curata, era perfetto.
Due punti al posto della virgola.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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invernomuto
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Messaggio#8 » giovedì 24 settembre 2015, 16:54

Ciao Angela!
I tuoi commenti sono sempre molto precisi e accurati, di conseguenza sono utilissimi per migliorare, ti ringrazio!
Anche io, nella rilettura, ho notato un abbondare di aggettivi e ripetizioni che purtroppo mi erano completamente sfuggiti durante stesura e rilettura.
Considerando che ho postato alle 23, poi, mi sovviene che avrei potuto benissimo dedicare un po' di tempo extra alla ricerca di imperfezioni tecniche da appianare per rendere il tutto un po' più scorrevole, la prossima volta dedicherò più attenzione alla fase di "abbellimento" del racconto.
A presto!

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AmbraStancampiano
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Messaggio#9 » venerdì 25 settembre 2015, 14:31

Ciao,

hai scritto davvero un bel racconto.
Secondo me la compressione non si nota, ed è bello che nel lettore nasca la curiosità di saperne sempre di più di questo universo, chi lo popola, come si comporta.
Bella anche la battuta finale, che esplica la vera natura di questo universo senza farti smettere di sognare.
Insomma, un'ottima prova!

Alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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invernomuto
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Messaggio#10 » sabato 26 settembre 2015, 8:44

Ciao Ambra, grazie mille per il tuo commento.
Sono felice di essere riuscito a trasmetterti un po' del sense of wonder che mi ha invaso mentre sviluppavo l'idea, il concetto di un universo popolato dai personaggi per cui noi, quanto tutti gli scrittori del passato e del futuro, abbiamo speso tante energie mi ha affascinato al punto da non essere riuscito ad abbandonare l'idea sino a ben oltre la fine della stesura.
Le possibilità di interazione tra pesi massimi dei rispettivi generi narrativi e gli "sfidanti" che ancora non hanno nemmeno un nome e forse un giorno saranno affiancati a giganti (in tutti i sensi!) come Falstaff è stata stimolante!
A presto!

Veronica Cani
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Messaggio#11 » sabato 26 settembre 2015, 13:13

Un racconto molto divertente e originale! Ti faccio solo alcune osservazioni riguardo alla forma: la musa della commedia e della poesia satirica è Talia, con una sola “l”; cosa intendi per “baldanza leggera”? L’idea che ho io di un atteggiamento baldanzoso mal si accorda con l’aggettivo “leggero”; il periodo “Si levò il cappello piumato esibendosi in un inchino profondo che mise ancor più a dura prova i bottoni del farsetto, una volta terminato l’inchino aveva già il fiatone, i primi risolini iniziarono a risuonare tra il pubblico, l’omone continuò” è troppo lungo e faticoso per il lettore. Io avrei usato almeno il punto e virgola dopo “farsetto” e un punto fermo dopo “fiatone”. Comunque complimenti, un bel racconto :)

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invernomuto
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Messaggio#12 » domenica 27 settembre 2015, 16:13

Ciao Veronica, grazie per il commento!
L'idea di "baldanza leggera" mi è balenata in testa durante la scrittura, l'ho messa nel testo ripromettendomi di tornare indietro a rivederla e poi invece è rimasta lì, impunita.
Inizialmente avevo intenzione di rappresentare Falstaff che, nonostante la sua stazza imponente, giungeva gonfio in petto e saltellante in una dimostrazione di baldanza e sicumera che poi avrebbe dimostrato verbalmente rivolgendosi a Talia, quando mi son reso conto che quell'idea avrebbe fatto strage del mio povero conto caratteri ho optato per il segnaposto "baldanza leggera", ed ecco com'è nato l'errore!
Grazie per gli ottimi consigli, a presto!

lorenzo_cadoni
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Messaggio#13 » lunedì 28 settembre 2015, 23:37

Ben scritto, una storia che scorre e ha un buon ritmo.
Il tema molto centrato.
Si vede che c'è anche una buona conoscenza del tema che è ben esposto.
Mi è piaciuto molto questo "altro" universo descritto quasi come la corte di un Re o Signore dell'età medievale.

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willy
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Messaggio#14 » mercoledì 30 settembre 2015, 16:45

Ciao Manuel,
l'incipit del tuo racconto crea un'atmosfera quasi magica, le descrizioni particolareggiate permettono di visualizzare bene i personaggi e i loro atteggiamenti; si sente che hai una buona padronanza della parola scritta.
Lo senti il “però” che gira in aria? Mi piace questo tipo di linguaggio usato in un'ambientazione come quella che hai creato, ma faccio comunque fatica a leggere storie così ricche.
Credo sia proprio una questione di gusti.
Ho apprezzato in particolare questo pezzo del racconto:
"Tallia carezzò il capo del suo nuovo protetto e lo spinse con un tocco leggero attraverso il varco, puntò lo sguardo verso gli abitanti del quartiere di Commedia, una marmaglia di uomini e donne chiassosi e sregolati uniti soltanto dall’amore nei suoi confronti"
rende bene l'idea, bravo.

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Adry666
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Messaggio#15 » venerdì 2 ottobre 2015, 18:20

La convocazione di Manuel Piredda

Ciao Manuel,
ben ritrovato!
Tema centrato alla grande.
Incipit potente ed evocativo che subito ci trasporta nell’altro universo del nostro cervello.
La scena centrale mi ha ricordato alcune scene di un film su Shakespeare, dove c’era il globe theatre (non so nemmeno perché però mi sono apparse alcune immagini).
Molto bello il passaggio: “…Tallia carezzò il capo del suo nuovo protetto e lo spinse con un tocco leggero attraverso il varco, puntò lo sguardo verso gli abitanti del quartiere di Commedia, una marmaglia di uomini e donne chiassosi e sregolati uniti soltanto dall’amore nei suoi confronti…”
Bravo, complimenti!

A presto
Adriano

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