Anche i personaggi nel loro piccolo s'inca**ano - Eleonora Rossetti

71ª Edizione, Minuti Contati accoglie una guest star d'eccezione: Silvio Sosio. QUI potete visionare il trailer, potete trovarci anche degli indizi per il tema che vi aspetta. Ricordiamo: l'appuntamento è per lunedì 21 settembre dalle ore 21.00 all'una.
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eleonora.rossetti
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Anche i personaggi nel loro piccolo s'inca**ano - Eleonora Rossetti

Messaggio#1 » martedì 22 settembre 2015, 0:36

Pioveva a dirotto, ma a Tobias bastò sfregare le pietre un paio di volte per produrre una fiamma. Seduto sotto l’immenso abete, Jon, il suo complice, modulò un fischio d’ammirazione. “Al primo colpo e con la legna fradicia!”
“Taci.”
Tobias si lasciò cadere accanto all'amico. Altra idea geniale, piazzarsi sotto un albero per darsi in pasto ai fulmini. Per non parlare di quel fuoco. In piena estate. Con i cacciatori di taglie in giro. Per la miseria, avrebbe dedicato un dito medio al cielo, se soltanto avesse potuto.
“Ci troveranno...”
“Certo che ci troveranno” fece eco Jon. “Così vuole il Creatore.”
“E non aveva un’idea migliore? Questi sono espedienti assurdi! Ci ha creati con un cervello, bene: decido io cosa fare! E invece guarda, mi devo lasciar pilotare da un babbeo!”
“Zitto! Potrebbe sentirti.”
In realtà Tobias ci sperava quasi. Che il Creatore capisse quanto lui fosse stufo di obbedire a ogni suo capriccio, compiendo furti senza prima elaborare una tattica sensata e, soprattutto, senza avere mai successo. Come se l'unico divertimento di un ladro fosse farsi inseguire dalle guardie.
“Dici che le cose vadano meglio, là fuori?” domandò Jon, gli occhi puntati alle nuvole. “Altri mondi, altri Creatori...”
“Non è che ci voglia molto” ribatté Tobias. “In quale altro mondo un soldato in armatura completa cadrebbe in acqua e riemergerebbe senza neanche una bracciata? Speravo di liberarmene, e invece...”
Jon grugnì una risata. “Vogliamo parlare della gnoma che ha ammazzato il tuo stallone, tendendo un arco da cento libbre? CENTO! Almeno fosse schizzata assieme alla freccia, sarebbe stato più realistico! E che dire del...”
S’interruppe, e anche Tobias trasalì. L’avevano udito entrambi.
Cavalli. E tanti.
“Merda...” mormorò Tobias, e stavolta al pensiero corrispose l’azione, perché preparò i pugnali. Stuzzicadenti contro armati pesanti. Un’altra assurdità.
“Non dirmelo” sussurrò, sarcastico, le orecchie tese. “Puntano dritti su di noi.”
“Già.”
“Hanno balestre?”
Jon sbuffò. “Ci scommetto le palle.”
E andiamo, pensò Tobias, mentre una forza invisibile, anziché farlo scappare, lo spingeva ad acquattarsi dietro i cespugli per spiare la situazione. Jon gli si parò accanto.
“Ce la faremo?”
Lui non rispose.
Il bene trionfa sempre sul male, era questa la regola universale del Creatore.
E Tobias temeva di sapere da che parte si trovasse.

 


“Luca!” La voce della mamma. “Luca, sbrigati, è pronto in tavola!”
Luca si rilassò sulla sedia. Rilesse l’ultimo paragrafo allo schermo e si compiacque del risultato. Stava arrivando alla parte più movimentata della storia ed era ancora pieno di idee. Per quei due aveva previsto qualcosa di stratosferico.
Si alzò, pregustando la visione del suo libro che spiccava nella sezione fantasy delle librerie più prestigiose. Immaginava già i titoli delle testate giornalistiche.
“Il nuovo indiscusso erede di Tolkien”.
Non vedeva l’ora.


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Sybilla Levanti
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Messaggio#2 » martedì 22 settembre 2015, 23:57

Racconto carino, ben scritto e articolato. Perfettamente in linea con il tema proposto trasporta il lettore nel centro dell'azione insieme ai due personaggi. Trovo, ma forse è una fisima mia, solo una scarsa aderenza al titolo (che non toglie nulla al valore intrinseco dell'opera) in quanto i protagonisti appaiono rassegnati, più che inca**ati, verso ciò che i colpi di testa del Creatore decide di far loro compiere.

valter_carignano
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Messaggio#3 » mercoledì 23 settembre 2015, 22:30

Ciao
interessante e coinvolgente, dopo pochi righe ho pensato a un gioco di ruolo, la sorpresa finale non mi ha tolto nulla, anzi. E' condotto bene ed è scorrevole. Indubbiamente per me giudizio positivo.
Ho un dubbio, però: i 'personaggi' non possono muoversi di volontà propria, non possono fare nulla, ma possono pensare e parlare... mi sembra che le due cose siano in contrasto. Può essere solo una mia idea, chiaramente. Magari prova a pensarci e vedi se questo appunto per te ha valore o no.

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Flavia Imperi
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Messaggio#4 » giovedì 24 settembre 2015, 0:27

L'altro universo è quello dei poveri personaggi, che subiscono la pressapochezza dello scrittore esordiente montato di turno (e di quelli della peggior specie, direi!). Stupendo racconto, con il finale che strappa un sorriso. Mi piace il tocco ironico con cui hai giocato in tutta la storia. Questi dialoghi rassegnati dei personaggi, che in pratica prendono in giro l'egocentrico autore, penso che li ricorderò ogni volta che, d'ora in poi, troverò una gaffe nei miei racconti! Originale e brillante.
Siamo storie di storie

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Daniele_picciuti
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Messaggio#5 » giovedì 24 settembre 2015, 14:02

Hehe, mi sa che i personaggi hanno ragione ad incazzarsi! :) Idea molto carina, brava! Forse avrei mostrato qualche momento particolarmente assurdo, per calcare sull'ironia della vicenda, in modo che al lettore restasse ancora più impressa.
Il mondo che ho creato non è solo parte di me, ma esiste, come esiste la fede.

Simone Cassia
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Messaggio#6 » giovedì 24 settembre 2015, 18:26

Ciao Eleonora,
idea decisamente spassosa; non credo che scriverò mai più un racconto per paura di fare un torto ai miei protagonisti. Il tema è affrontato, l’altro universo è la fantasia di scrittori più o meno in erba. Lo stile è buono e i dialoghi rendono al meglio la rassegnazione dei protagonisti. L’effetto sorpresa sul finale funziona perché poni sapientemente lo stacco poco dopo la frase che ritengo più inspiegabile: «E andiamo, pensò Tobias, mentre una forza invisibile, anziché farlo scappare, lo spingeva ad acquattarsi dietro i cespugli per spiare la situazione». Continua così!

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Linda De Santi
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Messaggio#7 » venerdì 25 settembre 2015, 19:50

Ironico e divertente, con un chiaro intento parodico nei confronti di certi scrittori esordienti. Mi è piaciuta l'idea di ambientare la storia nell'universo letterario dei due personaggi del romanzo, verrebbe da chiedersi come fanno ad avere cognizioni così precise di fisica e fisiologia visto che sono un parto della mente del buon Luca, ma, dopotutto, visto l'intento parodico, non è importante.
Ah, non so se è un caso, ma il dialogo finale tra i protagonisti (quello da "non dirmelo" a "e andiamo") ricorda moltissimo quello in "Le follie dell'imperatore", quando i personaggi stanno per cadere dalla cascata (ecco cosa succede quando uno rivede troppe volte lo stesso film, poi risente i dialoghi ovunque!).
Una bel racconto,  brava.

 

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eleonora.rossetti
Messaggi: 553

Messaggio#8 » venerdì 25 settembre 2015, 21:05

Grazie a tutti per i commenti! Scusate il ritardo ma è stata una settimana pesantissima.

@valter: in realtà i personaggi possono pensare perché il nostro autore esordiente, non dando loro introspezione scrivendo "fisicamente" cosa pensano, lascia un margine di libertà. Se li avesse approfonditi (mettendo su carta il loro carattere) allora avrebbero avuto le mani legate anche coi pensieri. Ciò che il Creatore scrive, i personaggi lo devono fare ma, essendo stati creati comunque con un cervello (come decanta uno dei protagonisti) è inevitabile che i due se la prendano a morte per le cavolate assurde che sono costretti a compiere ;)

Daniele: ciao, grazie dell'"intrusione", appena ho tempo passerò da te ;)
Non ho osato troppo in devizie di particolari per non rischiare di togliere succo alla storia, già comunque gli episodi citati dai due personaggi e il solo fatto che la legna fradicia si accenda di botto alla prima scintilla dovrebbe dare un'idea di che razza di incongruenze stia scrivendo il nostro esordiente :D

@Simone, Flavia: grazie! :D in effetti io dico sempre: spero che i miei personaggi non prendano mai vita, altrimenti mi verrebbero a cercare e me la farebbero pagare per tutti i guai che gli faccio passare XD

@Linda: grazie del commento. Ho capito a che pezzo ti riferisci e sì, le due battute sono identiche XD ci ho fatto caso dopo, si vede che il subconscio mi ha fatto associare i due poveri ladri disgraziati ai due personaggi delle Follie dell'Imperatore, che ne subiscono di sfighe una dietro l'altra XD
Uccidi scrivendo.

Zebratigrata
Messaggi: 308

Messaggio#9 » sabato 26 settembre 2015, 19:12

Ciao Eleonora,

il racconto è carino, la lettura è scorrevole e i dialoghi credibili e naturali (che invidia! :-)).

Mi lascia in dubbio solo l'aspetto del libero arbitrio dei personaggi, che affermano di essere stati creati 'con un cervello', ma poi non possono veramente scegliere che fare. Ho letto la tua risposta ai commenti precedenti e la spiegazione che dai va bene. Però alla prima lettura arrivata al secondo paragrafo ho pensato che il primo paragrafo fosse proprio quello che stava rileggendo Luca, che diventa quindi un autore che scrive consapevolmente una parodia, mentre se ho capito bene la tua intenzione era di mostrarci 'da dentro' il libro scritto da un ragazzino inesperto. Forse potresti chiarire questo aspetto ritoccando il finale.

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maria rosaria
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Messaggio#10 » domenica 27 settembre 2015, 22:54

Ciao Eleonora.
Racconto molto bello. Mi è piaciuta l’interpretazione del tema come l’universo creato da un autore che fa muovere i suoi personaggi in questo contesto fantastico. E mi è piaciuto molto l’idea di dare a questi personaggi una sensibilità propria e una capacità critica sull’ambiente in cui si trovano.
Ho apprezzato inoltre molto lo stile con cui è scritto. Si intravede una forte proprietà di linguaggio e di uso dei termini.
Tra i racconti che mi hanno colpito di più.
Complimenti.
:-)
Maria Rosaria

aleliu
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Messaggio#11 » mercoledì 30 settembre 2015, 9:20

Ciao Eleonora, rieccoci finalmente :D
Allora...

Il tuo racconto mi ha fatto davvero morire dal ridere!
Non ho mai pensato a questo aspetto dello scrivere, ovvero quello dei "poveri" personaggi che sì, ci provano a ribellarsi, ma alla fine sono sempre costretti nei loro ruoli.

Mi sento quasi una  brutta persona XD

Per il resto è un racconto davvero eccezionale, anche se i dialoghi finali tra i personaggi sono una strizzata d'occhio a una citazione de "Le follie dell'Imperatore". Mi hanno fatto ridere di gusto!

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beppe.roncari
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Messaggio#12 » venerdì 2 ottobre 2015, 12:09

Ciao Eleonora, ben ritrovata!
Mi piacciono sempre i racconti metadiscorsivi originali, come questo. Non c'è infatti solo l'incaxxatura dei personaggi rispetto al Creatore e alla sua pochezza immaginativa ma il ribaltamento delle aspettative nel finale per cui il grande Autore altri non è che un ragazzino. Mi ha fatto pensare allo scrittore di Eragon (che non sono riuscito a leggere, ugh!), chissà perché...
Il tuo è stato il primo racconto che ho letto ma l'ultimo che ho commentato, dulcis in fundo.
Brava!

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