Non pensarci troppo

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 settembre 2021 con un tema di Francesca Bertuzzi!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 3000 caratteri entro l'una.
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AndreaDeAgnoi
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Non pensarci troppo

Messaggio#1 » martedì 21 settembre 2021, 0:59

Non pensarci troppo di Andrea De Agnoi

La pioggia picchietta sulle finestre dell’aula. Guardo le carte. Un tre di bastoni potrebbe andare bene, tanto gli altri sono già usciti prima.

Luciano mi tira un paio di calci da sotto il banco. Mi fa male, bastavano due colpetti! Non ho un due, si incazzerà da morire. Incrocio lo sguardo con Liviana, alla mia sinistra, per non incrociare quello del mio compagno di squadra.

Guarda, starebbero così bene quegli occhi azzurri in una collana.

«Smettila di fissarmi, coglione! Butta una carta!»

Sbatto le palpebre. Mi sistemo gli occhiali e le guance mi vanno in fiamme. Non di nuovo quella voce. Metto giù le carte e mi alzo di scatto. Corro davanti la cattedra.

«Professoressa, mi ha scritto mia madre di correre subito a casa, ha bisogno di una mano con il cane che è scappato.»

La Boioni non abbassa nemmeno il giornale per rispondere, fa solo un cenno di assenso con la testa. Corro alla porta, ma una forte stretta al braccio mi trattiene.

«Ehi, non pensare di filartela così! Io non li voglio rimettere quei dieci euro, torna al tuo posto e finiamo la partita!»

Cerco aiuto nella professoressa, ma questa solleva ancora di più il giornale, le dita grassocce che tremano visibilmente.

Guarda che bel diamante su quell’anello, complementerebbe bene gli occhi di Liviana.

«Luciano, la mamma ha bisogno di me! Mollami!»

Mi stringe ancora più forte.

«Smettila di sparare troiate! I cellulari sono nella cassetta di sicurezza, ce li ha confiscati la Osteri alla prima ora!»

Le lacrime mi bagnano le guance. Non sono mai stato un duro.

«Luciano, ho bisogno di allontanarmi, ho un attacco d’ansia. Fammi prendere una boccata d’aria fuori, poi possiamo ...»

«Piantala! Hai un attacco d’ansia alla settimana, te e le tue seghe mentali!»

Mi scaraventa a terra. Sento qualche lamentela da parte di Robby e Toni, ma non li sento alzarsi dal loro posto.

«Ora mi prendo i soldi che avremmo vinto se non te ne fossi andato e poi puoi andare dove stracazzo ti pare.»

Oh, ma hai dei denti splendidi questo ragazzo. Possiamo usarli come orecchini, che dici?

Stavolta non provo a combattere la voce. Piango, e un senso di leggerezza mi pervade. Mi sto addormentando?

***

Sbadiglio e sbatto le palpebre. Sono tutto bagnato e sporco, in mezzo ad un campo di mais. La spalla destra è dolorante, la sfioro e una fitta di dolore mi sveglia del tutto. Mi tolgo la camicia, è macchiata da un livido viola scuro. Una sedia mi ha colpito in quel punto, ne sono stranamente sicuro.

Anche il petto mi fa male. Del sangue rappreso sulla maglietta, me la levo con un urlo di dolore. Aveva aderito a tanti tagli che mi attraversano il petto. Un taglierino.

Eppure, mi sento bene. Molto meglio rispetto al solito. Mi distendo sul campo. Dopo qualche minuto smette di piovere.

silenzio

La voce nella mia testa. Non mi sta più mormorando nelle orecchie.

Che pace.

Qualcosa cade dalle tasche dei jeans mentre cerco il telefono. Un brillante luccicante e uno splendido occhio azzurro.

Mi chino a raccoglierli. Dobbiamo farci una meravigliosa collana, in fondo.
Ultima modifica di AndreaDeAgnoi il martedì 21 settembre 2021, 1:17, modificato 2 volte in totale.



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AndreaDeAgnoi
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#2 » martedì 21 settembre 2021, 1:01

E un minuto di ritardo per correggere subito un typo, evviva!

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antico
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#3 » martedì 21 settembre 2021, 1:04

Ciao Andrea! Occhio che sei a 3333 caratteri e quindi in mega malus! Toglio una trentina di caratteri per avere il malus minimo e direi che a questo punto ti conviene, anche se prenderai il malus tempo. Buona FRANCESCA BERTUZZI EDITION!

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AndreaDeAgnoi
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#4 » martedì 21 settembre 2021, 1:07

Argh! L'editor che usavo non contava gli spazi! Vedo di tagliare un pochino per rientrare solo nel malus ritardatario!

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antico
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#5 » martedì 21 settembre 2021, 1:24

Molto bene, ora sei a 3000 giusti e hai solo il malus tempo ;)

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MatteoMantoani
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#6 » venerdì 24 settembre 2021, 14:47

Prime Impressioni: Ciao Andrea. Piacere di leggerti. Un racconto particolare, il tuo, con una deriva horror che fa sempre bene

Aderenza al Tema: Il tuo personaggio ha una specie di sincope, in seguito a un attacco di panico. Direi ok.

Punti di Miglioramento: Non ho ben capito cosa succede. Un ragazzo sta giocando a tresette (?) in classe (con la prof che legge il giornale?), ha un attacco di panico, sviene, si riveglia in un campo (come ci è finito?) e in tasca ha l'occhio strappato dalla sua compagna di classe. Ok, mi piace, nella mia testa lui ha avuto una specie di colluttazione in stato di incoscienza e si è risvegliato in seguito alla sua fuga. Il fatto che il racconto sia un po' confusionario in questo senso, rispecchia il fatto che anche il pdv non capisce bene cosa sta succedendo (io, almeno, lo interpreto così). Comunque, un po' di chiarezza in più non guasterebbe.

Punti di Forza: La storia è carina, mi piace come il tutto prenda una piega violenta e assurda. La prima persona in genere mi sembra ben resa nella forma immersiva, se questo era il tuo intento. C'è ancora, forse, qualcosa da limare, ma nel complesso direi ok.

Conclusioni: Storia assurda quanto confusionaria, ma con una piega che vira al gore che ho apprezzato.

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GiulianoCannoletta
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#7 » domenica 26 settembre 2021, 12:20

Ciao Andrea, piacere di averti letto.
In prima battuta ho faticato a comprendere alcuni passaggi del racconto, con una seconda lettura è stato più chiaro, anche se qualche dubbio mi è rimasto.
Un ragazzo a scuola è tormentato da una voce interiore che lo spinge ad azioni di violenza. Nel paragrafo finale si sveglia in un campo di mais, presumibilmente dopo aver assecondato la sua maligna coscienza.
Credo che alcuni passaggi confusionari del racconto siano dovuti ai tagli che hai dovuto praticare in extremis. La storia è piacevole ma rimane l'impressione che la scena avrebbe potuto avere una resa migliore.
Un ultimo appunto:
"Oh, ma hai dei denti splendidi questo ragazzo. Possiamo usarli come orecchini, che dici?" Questa frase forse andava in corsivo. La scelta di tratteggiare così la voce interiore è azzeccata, mi ha aiutato molto ad orientarmi nel racconto.
Invece avrei evitato quel rigo vuoto fra un capoverso e l'altro, rende la lettura più faticosa.
Bravo, a rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
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Gabriele Dolzadelli
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#8 » domenica 26 settembre 2021, 15:50

Ciao Andrea. Piacere di trovarti in questa nuova Era.
Alla prima lettura del tuo racconto, ammetto, non ci avevo capito niente. Collana, anello, campo di mais... Non so dirti la ragione ma non ero riuscito a collegare il tutto, tanto che provvisoriamente avevo messo il tuo racconto per ultimo in classifica. Poi, dopo un paio di giorni, l'ho riletto e sono riuscito a seguirlo tutto. Non capisco se il problema sia stato mio o se necessita davvero di più lettura per capire a fondo la logica della sequenza.
Forse, il problema sta nella parte di racconto che va da quando il ragazzo si alza di scatto dalla sedia alla collutazione con il compagno. Mi è sembrato un po' artificioso, perché lui fa per andarsene molto in fretta (visto anche l'attacco d'ansia) e vedere il compagno che compare e lo afferra mi ha un po' disorientato sugli spazi. Inoltre, sarebbe stato utile, come qualcuno ti consigliava, mettere in corsivo la voce interiore, rendendola più concreta e separata, così che già alla prima lettura si potesse avere in chiaro cosa stesse accadendo, altrimenti ci si confonde con la storia degli attacchi di ansia e si perde l'orientamento.
Rimane comunque un ottimo testo che adesso piazzo a metà classifica. A rileggerci!

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invernomuto
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#9 » lunedì 27 settembre 2021, 12:51

Ciao Andrea, piacere di conoscerti.

Se all'inizio mi sono convinto che il tuo personaggio fosse posseduto dallo spirito di una gazza ladra miracolosamente incarnata in un bambino, la rivelazione horror e un po' "Children of the corn" del finale ha chiarito tutto e dato un senso al crollo psicologico del protagonista. La prova è riuscita ma, purtroppo, non lascia particolarmente il segno, forse un po' anche per colpa della natura dialogata del testo, ci siamo addirittura persi gli exploit di ultraviolenza da parte del protagonista!

Spero di rileggerti nelle prossime edizioni di Minuti Contati per farmi un'idea migliore della tua scrittura, a presto!
Ultima modifica di invernomuto il martedì 28 settembre 2021, 17:26, modificato 1 volta in totale.

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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#10 » martedì 28 settembre 2021, 10:15

Ciao Andrea,

il tuo è uno di quei racconti che mi ha colpito di più a una seconda rilettura. Il finale è arrivato un po' all'improvviso e mi aveva spiazzato alla prima lettura, motivo per cui mi sono sentita di rileggere tutto dopo un po' di tempo per raccogliere con più attenzione i dettagli. Mi piace come la voce rompa la quotidianità: la scena della partita in classe è molto nitida, e la voce così disturbante (nel senso che quello che dice lascia spiazzati e disturba) subentra in un modo che mi ha spiazzata (nel senso positivo del termine).
Non ho capito questo verbo: "complementerebbe" xD In che senso?

Qui:
Sento qualche lamentela da parte di Robby e Toni, ma non li sento alzarsi dal loro posto.


Mi piace non sapere se sono compagni di classe o compagni di testa (io ADORO il tema follia, quindi mi sono lasciata trasportare).
Ogni tanto ti sei perso qualche corsivo per il pensato della voce.
In generale il tuo testo mi è piaciuto, ma trovo che il finale arrivi un po' troppo improvvisamente e con dettagli "extra" (il campo di grano ad esempio) che mi hanno confusa. Visto il limite di caratteri magari mi sarei tenuta vicino all'ambientazione scolastica (o comunque senza cambi così radicali) per non introdurre troppo elementi che poi non trovano spazio ma lasciano solo domande.

Morena

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AndreaDeAgnoi
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#11 » martedì 28 settembre 2021, 20:21

MatteoMantoani ha scritto:Prime Impressioni: Ciao Andrea. Piacere di leggerti. Un racconto particolare, il tuo, con una deriva horror che fa sempre bene

Aderenza al Tema: Il tuo personaggio ha una specie di sincope, in seguito a un attacco di panico. Direi ok.

Punti di Miglioramento: Non ho ben capito cosa succede. Un ragazzo sta giocando a tresette (?) in classe (con la prof che legge il giornale?), ha un attacco di panico, sviene, si riveglia in un campo (come ci è finito?) e in tasca ha l'occhio strappato dalla sua compagna di classe. Ok, mi piace, nella mia testa lui ha avuto una specie di colluttazione in stato di incoscienza e si è risvegliato in seguito alla sua fuga. Il fatto che il racconto sia un po' confusionario in questo senso, rispecchia il fatto che anche il pdv non capisce bene cosa sta succedendo (io, almeno, lo interpreto così). Comunque, un po' di chiarezza in più non guasterebbe.

Punti di Forza: La storia è carina, mi piace come il tutto prenda una piega violenta e assurda. La prima persona in genere mi sembra ben resa nella forma immersiva, se questo era il tuo intento. C'è ancora, forse, qualcosa da limare, ma nel complesso direi ok.

Conclusioni: Storia assurda quanto confusionaria, ma con una piega che vira al gore che ho apprezzato.


Grazie per il commento! Hai preso tutti i punti principali della storia, effettivamente il protagonista si risveglia confuso perché non ricorda quello che è successo da quando ha avuto la crisi e la voce ha preso il controllo del suo corpo. Si ritrova in un campo perché è scappato dalla scuola e ha voluto fare perdere le proprie tracce, che si trova in un paese con campi (vedo altri commenti confusi dal campo, forse è solo una cosa delle mie zone che ci siano scuole superiori limitrofi alla campagna haha!)
Nel finale, in cui parla con il noi, volevo rendere l'idea che la voce di fosse ormai fusa alla coscienza del personaggio e pian piano si amalgama al proprio pensiero.
Ah, il gioco era Scopone Scientifico, non tresette, dovevo mettere un tre di danari per farlo capire meglio!

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AndreaDeAgnoi
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#12 » martedì 28 settembre 2021, 20:24

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Andrea, piacere di averti letto.
In prima battuta ho faticato a comprendere alcuni passaggi del racconto, con una seconda lettura è stato più chiaro, anche se qualche dubbio mi è rimasto.
Un ragazzo a scuola è tormentato da una voce interiore che lo spinge ad azioni di violenza. Nel paragrafo finale si sveglia in un campo di mais, presumibilmente dopo aver assecondato la sua maligna coscienza.
Credo che alcuni passaggi confusionari del racconto siano dovuti ai tagli che hai dovuto praticare in extremis. La storia è piacevole ma rimane l'impressione che la scena avrebbe potuto avere una resa migliore.
Un ultimo appunto:
"Oh, ma hai dei denti splendidi questo ragazzo. Possiamo usarli come orecchini, che dici?" Questa frase forse andava in corsivo. La scelta di tratteggiare così la voce interiore è azzeccata, mi ha aiutato molto ad orientarmi nel racconto.
Invece avrei evitato quel rigo vuoto fra un capoverso e l'altro, rende la lettura più faticosa.
Bravo, a rileggerci presto!
Giuliano

Grazie per il commento!
Vero mi è sfuggito quel corsivo! Il problema è stato incollare tutto da quell'editor di testo online a qui, si è persa la formattazione e per qualche motivo mi ha inserito quel rigo vuoti negli a capo... Mea culpa, ora che sono conscio di questo problema vedrò di adottare un altro editor la prossima volta!

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AndreaDeAgnoi
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#13 » martedì 28 settembre 2021, 20:27

Gabriele Dolzadelli ha scritto:Ciao Andrea. Piacere di trovarti in questa nuova Era.
Alla prima lettura del tuo racconto, ammetto, non ci avevo capito niente. Collana, anello, campo di mais... Non so dirti la ragione ma non ero riuscito a collegare il tutto, tanto che provvisoriamente avevo messo il tuo racconto per ultimo in classifica. Poi, dopo un paio di giorni, l'ho riletto e sono riuscito a seguirlo tutto. Non capisco se il problema sia stato mio o se necessita davvero di più lettura per capire a fondo la logica della sequenza.
Forse, il problema sta nella parte di racconto che va da quando il ragazzo si alza di scatto dalla sedia alla collutazione con il compagno. Mi è sembrato un po' artificioso, perché lui fa per andarsene molto in fretta (visto anche l'attacco d'ansia) e vedere il compagno che compare e lo afferra mi ha un po' disorientato sugli spazi. Inoltre, sarebbe stato utile, come qualcuno ti consigliava, mettere in corsivo la voce interiore, rendendola più concreta e separata, così che già alla prima lettura si potesse avere in chiaro cosa stesse accadendo, altrimenti ci si confonde con la storia degli attacchi di ansia e si perde l'orientamento.
Rimane comunque un ottimo testo che adesso piazzo a metà classifica. A rileggerci!

Grazie per il commento!
Si, in prima scrittura avevo tutte le battute della voce interiore in corsivo, ma ahimè come ho accennato in un'altra risposta me l'ha perso incollando e ho dovuto rimettere i corsivi, e me ne sono persi... Non rende meno grave la mia mancanza, ma mi pare giusto fornire una spiegazione.
Sull'essere meno confusionario ci sto lavorando, grazie per le note!

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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#14 » martedì 28 settembre 2021, 20:31

invernomuto ha scritto:Ciao Andrea, piacere di conoscerti.

Se all'inizio mi sono convinto che il tuo personaggio fosse posseduto dallo spirito di una gazza ladra miracolosamente incarnata in un bambino, la rivelazione horror e un po' "Children of the corn" del finale ha chiarito tutto e dato un senso al crollo psicologico del protagonista. La prova è riuscita ma, purtroppo, non lascia particolarmente il segno, forse un po' anche per colpa della natura dialogata del testo, ci siamo addirittura persi gli exploit di ultraviolenza da parte del protagonista!

Spero di rileggerti nelle prossime edizioni di Minuti Contati per farmi un'idea migliore della tua scrittura, a presto!


Grazie del commento!
Sì, l'omissione di ultraviolenza ha fatto male anche a me, ma volevo dare l'idea della possessione del corpo del protagonista da parte della voce, e rimanendo in prima immersiva o cambiavo punto di vista o omettevo le scene, o le mostravo dall'esterno, come se fosse stato un sogno, e di queste ipotesi ho preferito l'omissione della scena, per questione di caratteri e di poter mostrare meglio la conclusione. Magari in una futura occasione vedrò di optare per una mezza via...

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AndreaDeAgnoi
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#15 » martedì 28 settembre 2021, 20:41

read_only ha scritto:Ciao Andrea,

il tuo è uno di quei racconti che mi ha colpito di più a una seconda rilettura. Il finale è arrivato un po' all'improvviso e mi aveva spiazzato alla prima lettura, motivo per cui mi sono sentita di rileggere tutto dopo un po' di tempo per raccogliere con più attenzione i dettagli. Mi piace come la voce rompa la quotidianità: la scena della partita in classe è molto nitida, e la voce così disturbante (nel senso che quello che dice lascia spiazzati e disturba) subentra in un modo che mi ha spiazzata (nel senso positivo del termine).
Non ho capito questo verbo: "complementerebbe" xD In che senso?

Qui:
Sento qualche lamentela da parte di Robby e Toni, ma non li sento alzarsi dal loro posto.


Mi piace non sapere se sono compagni di classe o compagni di testa (io ADORO il tema follia, quindi mi sono lasciata trasportare).
Ogni tanto ti sei perso qualche corsivo per il pensato della voce.
In generale il tuo testo mi è piaciuto, ma trovo che il finale arrivi un po' troppo improvvisamente e con dettagli "extra" (il campo di grano ad esempio) che mi hanno confusa. Visto il limite di caratteri magari mi sarei tenuta vicino all'ambientazione scolastica (o comunque senza cambi così radicali) per non introdurre troppo elementi che poi non trovano spazio ma lasciano solo domande.

Morena


Grazie per il commento!
Complementerebbe... Maledizione, non è sbagliato ma volevo cambiarlo prima di postare il racconto! È un termine un po' troppo matematico, è l'equivalente di "starebbe bene con/sarebbe un bell'abbinamento con", non l'ho messo per ridurre il numero di caratteri, ma perché in prima scrittura non mi venivano in mente quelle due espressioni...
Non sei il primo che mi fa notare questa cosa dei campi, ad uno dei primi commenti ho risposto con la spiegazione del perché, ma mi sa che rivaluterò questo ragionamento in situazioni future!
Per i compagni di classe o di testa, avvalgo della facoltà di non rispondere, haha! Piuttosto mi è sfuggito quella ripetizione di "sento" noto, che orrore!

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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#16 » martedì 28 settembre 2021, 22:13

Ciao Andrea
piacere di leggerti.
Dunque fra tutti il tuo racconto è quello che mi ha convinto di meno. Si vede che sei rimasto a corto di tempo e hai dovuto tagliare
un po' colla motosega e me ne dispiace. Trovo che nella prima parte ti sia dilungato un po' troppo, e poi nel finale abbia compiuto un salto pure troppo netto e ingiustificato. Come ti ho detto, son sicuro che si debba solamente al tempo e spero di rileggerti presto.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#17 » mercoledì 29 settembre 2021, 0:30

Ciao Andrea, piacere di leggerti.

Diversi dettagli del tuo racconto non mi hanno convinto, mi trovano d'accordo ad esempio i commenti sull'uso del termine "complementare" che ha spezzato l'atmosfera.
Ho apprezzato il fatto che tu abbia saltato il periodo di 'incoscienza' del protagonista in quanto il pdv era nella coscienza che viene sovrastata, tuttavia sia il pre che il post salto mi sembrano carenti di pathos. Descrivi la comparsa di queste voci nella testa del protagonista ma non vedo nessuno sforzo 'di autocontrollo' nè la descrizione di una lotta interiore, solo il tentativo del protagonista di fuggire dall'aula. Una spinta da parte dei compagni un po' bulli e lui dichiara che
AndreaDeAgnoi ha scritto:Stavolta non provo a combattere la voce.
. La domanda che mi sono fatto è stata "Quando ha cominciato?". Anche dopo qualche ulteriore lettura, continuo a non avere la sensazione che abbia tentato. Per quanto riguarda invece la secoda parte, la fusione delle due coscienze va appunto in contrasto con il black-out sensoriale che il protagonista ha appena sperimentato: se le due coscienze si sono fuse, il protagonista dovrebbe avere i ricordi di entrambe.
Racconto comunque perfettamente attinente al tema.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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wladimiro.borchi
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#18 » mercoledì 29 settembre 2021, 10:54

Ciao Andrea,
Ted Bundy, quando vedeva una bella ragazza, si domandava come sarebbe stato bello conoscerla, parlarle, magari offrirle una cena e fare l'amore con lei; e subito dopo come sarebbe stata la sua testa infilata in un palo nel suo salotto.
Appena ho letto i deliri della voce interiore del tuo protagonista non ho potuto che pensare a lui.
Il racconto non mi è dispiaciuto, anche se ho trovato inutile e dannoso passare dalla classe al campo di mais. Perché non l'ha i fatto risvegliare nello stesso luogo con le pareti ormai zuppe di sangue?
Altra cosa che resta senza giustificazione sono i tagli sul corpo del protagonista. Se lui ha, presumibilmente, fatto fuori Lavinia e la Prof. (e forse anche gli altri), chi ha anche solo potuto pensare di mettersi a tagliuzzarlo?
C'è poi un refuso "hai" al posto di "ha" nella frase dei denti. Che poi non si capisce perché hai abbandonato nel finale. Perché non cade anche una bella manciata di denti da quella tasca?
Al netto di questi difettucci, il racconto ha incontrato i miei gusti di lettore e non mi è dispiaciuto affatto.
A rileggerci presto.
Wladimiro

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Andrea Furlan
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#19 » giovedì 30 settembre 2021, 0:25

Ciao Andrea,
ho sensazioni contrastanti rispetto al tuo racconto. Ho trovato carina l’idea dello studente schizofrenico che deve combattere con la sua seconda personalità e alla fine decide di arrendersi, uscendone forse guarito, o forse no, come suggerisce il finale che ho trovato ben congegnato. Il tema è centrato nel senso di crollo psicologico e resa a questo suo lato oscuro. D’altro lato però ho trovato molte imprecisioni che distraggono dal filo della storia: la parola complementerebbe, credo che tu intendessi completerebbe; la camicia macchiata da un livido scuro si capisce poco, il fatto che una sedia l’abbia colpito è molto enigmatico. Inoltre il fatto che gli studenti giochino a carte in classe con la Prof. presente e addirittura di azzardo, l’ho trovato un po’ troppo irreale.

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antico
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Re: Non pensarci troppo

Messaggio#20 » lunedì 4 ottobre 2021, 14:46

Un testo che ha risentito parecchio dei tagli post consegna e anche del tempo. La storia c'è e pure carina, lo stile anche, ma il tutto avrebbe avuto bisogno di una maggiore fase di revisione, ben esplicitato anche nella dimenticanza di mettere un intero "pensiero" della voce in corsivo. Ma non solo perché parecchi passaggi sono forse troppo sbrigativi nel loro svolgersi, il tutto sembra un po' tagliato con l'accetta. E ribadisco che, comunque, non mi è dispiaciuto. Direi un pollice tendente verso il positivo anche se non in modo solido e nella mia classifica ti piazzo davanti al pari valutato racconto di Catanzaro (nel quale ho visto meno lavoro sul tema), ma dietro a quello di Palmieri (più rifinito).

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