L'ultimo esemplare, di LeggEri
- erika.adale
- Messaggi: 304
L'ultimo esemplare, di LeggEri
Arturo entrò nel piccolo ufficio e scrutò la donna che lo attendeva. Le guance tonde, gli occhiali sulla punta del naso, il golfino infeltrito le conferivano l’aspetto di una maestra di paese di altri tempi. Sorrideva con dolcezza, increspando di rughe il viso senza trucco.
-Buonasera. Io sono Luisa. –
Le strinse la mano, a disagio. Si aspettava un interlocutore diverso, non quella donnina che sembrava appena uscita da messa.
- Mi hanno detto che…ma, no. Sbagliavano. Vado, mi scusi.-
Luisa lo trattenne, stringendogli la mano fra i palmi tiepidi.
-Stia tranquillo. E’ nel posto giusto. Un nostro caro amico mi ha raccontato di lei.-
- Sì, mi ha parlato di voi il professor…-
Luisa gli sfiorò le labbra con un dito.
- Nessun nome. Nessun titolo. Solo amici. -
Era di certo uno scherzo. O un sogno.
-Quanto mi verrebbe a costare?-
La donna afferrò un notes e una matita e scrisse tre numeri.
- Mila?-
-Sì. E’ l’ultimo esemplare.-
Peggio di una scherzo, era una truffa.
-Ma se lei…se io non le...- La frase gli si seccò nella gola.
-Se l’esito non fosse quello sperato, le renderemo la somma.-
-Non ho garanzie.-
- Se ne conosce la natura, capirà che non ne abbiamo neanche noi.-
L’uomo estrasse dalla tasca il libretto degli assegni e chiese una penna.
Poi si avviarono lungo un corridoio odoroso di cloro.
-Devo mettermi in costume da bagno?-
-Può stare come preferisce. Anche nudo, non si scandalizzerà.-
Raggiunsero una parete di vetro, che permetteva di scrutare nell’enorme vasca azzurrina.
-Può usare la scaletta per entrare. Io mi allontano, la realizzazione dei sogni non richiede testimoni.-
Arturo si spogliò completamente ed entrò nell’acqua tiepida. Nuotò verso il centro della piscina, poi immerse la testa tenendo gli occhi aperti e vide solo il fondale bianco, sfocato dall'acqua. Era solo. Truffato e solo.
Si distese sul dorso e chiuse gli occhi. Ripensò alle letture che avevano turbato la sua infanzia, alla malinconia di Andersen, al romanticismo de “Il pescatore e la sua anima” di Wilde, a Ulisse legato all’albero maestro, mentre i compagni si turavano gli orecchi con la cera. Il sogno che si trasformava in passione. La passione che si tramutava in ossessione. Era un pazzo, avrebbe dovuto spendere quei soldi in cure psichiatriche.
Poi una vibrazione gli sfiorò le spalle e con la coda dell’occhio scorse un guizzo argenteo.
Più tardi Luisa digitò un numero al cellulare.
- Sì, un ottimo cliente. Un vero cultore, si vedeva dallo sguardo. L'ho trovata davvero soddisfatta. Dobbiamo dare una ripulita alla vasca ma, se siamo fortunati, lei non sarà più l’ultimo esemplare.
-Buonasera. Io sono Luisa. –
Le strinse la mano, a disagio. Si aspettava un interlocutore diverso, non quella donnina che sembrava appena uscita da messa.
- Mi hanno detto che…ma, no. Sbagliavano. Vado, mi scusi.-
Luisa lo trattenne, stringendogli la mano fra i palmi tiepidi.
-Stia tranquillo. E’ nel posto giusto. Un nostro caro amico mi ha raccontato di lei.-
- Sì, mi ha parlato di voi il professor…-
Luisa gli sfiorò le labbra con un dito.
- Nessun nome. Nessun titolo. Solo amici. -
Era di certo uno scherzo. O un sogno.
-Quanto mi verrebbe a costare?-
La donna afferrò un notes e una matita e scrisse tre numeri.
- Mila?-
-Sì. E’ l’ultimo esemplare.-
Peggio di una scherzo, era una truffa.
-Ma se lei…se io non le...- La frase gli si seccò nella gola.
-Se l’esito non fosse quello sperato, le renderemo la somma.-
-Non ho garanzie.-
- Se ne conosce la natura, capirà che non ne abbiamo neanche noi.-
L’uomo estrasse dalla tasca il libretto degli assegni e chiese una penna.
Poi si avviarono lungo un corridoio odoroso di cloro.
-Devo mettermi in costume da bagno?-
-Può stare come preferisce. Anche nudo, non si scandalizzerà.-
Raggiunsero una parete di vetro, che permetteva di scrutare nell’enorme vasca azzurrina.
-Può usare la scaletta per entrare. Io mi allontano, la realizzazione dei sogni non richiede testimoni.-
Arturo si spogliò completamente ed entrò nell’acqua tiepida. Nuotò verso il centro della piscina, poi immerse la testa tenendo gli occhi aperti e vide solo il fondale bianco, sfocato dall'acqua. Era solo. Truffato e solo.
Si distese sul dorso e chiuse gli occhi. Ripensò alle letture che avevano turbato la sua infanzia, alla malinconia di Andersen, al romanticismo de “Il pescatore e la sua anima” di Wilde, a Ulisse legato all’albero maestro, mentre i compagni si turavano gli orecchi con la cera. Il sogno che si trasformava in passione. La passione che si tramutava in ossessione. Era un pazzo, avrebbe dovuto spendere quei soldi in cure psichiatriche.
Poi una vibrazione gli sfiorò le spalle e con la coda dell’occhio scorse un guizzo argenteo.
Più tardi Luisa digitò un numero al cellulare.
- Sì, un ottimo cliente. Un vero cultore, si vedeva dallo sguardo. L'ho trovata davvero soddisfatta. Dobbiamo dare una ripulita alla vasca ma, se siamo fortunati, lei non sarà più l’ultimo esemplare.
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Scritto veramente bene, complimenti. Sei stata criptica quanto bastava per tenere il lettore al guinzaglio e portarlo fino all'apparizione dell'ultimo esemplare di... ti confesso che ho dovuto rileggere per capire che si trattava di una sirena. Pensavo fosse un mostro marino, sinceramente e credevo che il tizio volesse suicidarsi anche se non mi era chiaro perché si fosse spogliato nudo :)
Mi è piaciuta davvero la tua storia, i dialoghi sono credibili e la parte che ho apprezzato di più, sono i riferimenti ai testi classici, che poi sono la chiave per capire chi è la creatura nella vasca. L'accoppiamento lo apprendiamo da notizie indirette ed è giusto così, hai saputo lasciare tutto avvolto nella nebbia del mistero. Bravissima.
Critiche non me ne vengono in mente, forse solo qualche accelerazione ma come per tutti noi, dovuta alla scarsità di caratteri. Bene.
Mi è piaciuta davvero la tua storia, i dialoghi sono credibili e la parte che ho apprezzato di più, sono i riferimenti ai testi classici, che poi sono la chiave per capire chi è la creatura nella vasca. L'accoppiamento lo apprendiamo da notizie indirette ed è giusto così, hai saputo lasciare tutto avvolto nella nebbia del mistero. Bravissima.
Critiche non me ne vengono in mente, forse solo qualche accelerazione ma come per tutti noi, dovuta alla scarsità di caratteri. Bene.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Ciao Erika, ben trovata.
Che posso dire, forse questo è uno dei pochi casi in cui trovo che ci sia troppo. Mi spiego, il racconto è scritto benissimo (non è una sorpresa), la trama è solida e l'ambientazione ben tratteggiata. Chiaramente sei riuscita a spalmare tutte le informazioni importanti senza interferire mai con la storia. Il racconto è tutto show, non c'è traccia di tell, quindi perfetto, ma personalmente avrei evitato il cambio di pdv. Quell'ultimo paragrafo stona un po'. Se non l'avessi messo mi avresti fatto sognare un po' di più, lasciandomi indeciso su quello che stava succedendo al protagonista. Un sogno, realtà, immaginazione, morte. Invece così non me lo fai fare.
In conclusione hai scritto un ottimo racconto che poteva addirittura migliorare.
Un appunto:
Qualche riga sopra avevi appena definito la donna “una maestra di paese di altri tempi”, non serviva rimarcare l'idea, potevi fermarti a: “, non quella donnina”.
Ciao e alla prossima
Che posso dire, forse questo è uno dei pochi casi in cui trovo che ci sia troppo. Mi spiego, il racconto è scritto benissimo (non è una sorpresa), la trama è solida e l'ambientazione ben tratteggiata. Chiaramente sei riuscita a spalmare tutte le informazioni importanti senza interferire mai con la storia. Il racconto è tutto show, non c'è traccia di tell, quindi perfetto, ma personalmente avrei evitato il cambio di pdv. Quell'ultimo paragrafo stona un po'. Se non l'avessi messo mi avresti fatto sognare un po' di più, lasciandomi indeciso su quello che stava succedendo al protagonista. Un sogno, realtà, immaginazione, morte. Invece così non me lo fai fare.
In conclusione hai scritto un ottimo racconto che poteva addirittura migliorare.
Un appunto:
Le strinse la mano, a disagio. Si aspettava un interlocutore diverso, non quella donnina che sembrava appena uscita da messa.
Qualche riga sopra avevi appena definito la donna “una maestra di paese di altri tempi”, non serviva rimarcare l'idea, potevi fermarti a: “, non quella donnina”.
Ciao e alla prossima
- Andrea Partiti
- Messaggi: 1042
- Contatta:
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
L'ultima sirena è un'interpretazione che approvo e apprezzo.
Avrei evitato il paragrafo finale, magari spostando la telefonata a bordo vasca mentre il protagonista entrava in acqua, in modo da cambiare punto di vista ma senza allontanarsi davvero. Se c'è anche uno stacco temporale, dichiarato, sembra più innaturale.
Arrivato alla piscina e capito di cosa si stesse parlando, mi aspettavo che la sirena fosse del tipo "cattivo" e divorasse Arturo e fosse tutto un sistema per procurarle del cibo. Dopo qualche rilettura non sono ancora completamente sicuro di come la sirena non sia più l'ultima e se il protagonista sia sopravvissuto. La richiesta di ripulire la piscina mi evoca un'immagine di sanue e imbrattamento che non riesco a togliermi dalla mente, anche se razionalmente penso che abbia comprato il diritto di accoppiarsi con la sirena.
I dialoghi al principio del racconto sono un po' innaturali e legnosi a volte. Essendo davvero all'inizio rischiano di dissuadere dal continuare fino ad entrare nel vivo della storia.
Ad esempio: "Stia tranquillo. E’ nel posto giusto. Un nostro caro amico mi ha raccontato di lei.-", non so davvero chi userebbe nel parlato "un nostro caro amico" per riferirsi a qualcuno. Una battuta così mi evoca boss mafiosi da film americano, non la signora per bene che descrivi.
Avrei evitato il paragrafo finale, magari spostando la telefonata a bordo vasca mentre il protagonista entrava in acqua, in modo da cambiare punto di vista ma senza allontanarsi davvero. Se c'è anche uno stacco temporale, dichiarato, sembra più innaturale.
Arrivato alla piscina e capito di cosa si stesse parlando, mi aspettavo che la sirena fosse del tipo "cattivo" e divorasse Arturo e fosse tutto un sistema per procurarle del cibo. Dopo qualche rilettura non sono ancora completamente sicuro di come la sirena non sia più l'ultima e se il protagonista sia sopravvissuto. La richiesta di ripulire la piscina mi evoca un'immagine di sanue e imbrattamento che non riesco a togliermi dalla mente, anche se razionalmente penso che abbia comprato il diritto di accoppiarsi con la sirena.
I dialoghi al principio del racconto sono un po' innaturali e legnosi a volte. Essendo davvero all'inizio rischiano di dissuadere dal continuare fino ad entrare nel vivo della storia.
Ad esempio: "Stia tranquillo. E’ nel posto giusto. Un nostro caro amico mi ha raccontato di lei.-", non so davvero chi userebbe nel parlato "un nostro caro amico" per riferirsi a qualcuno. Una battuta così mi evoca boss mafiosi da film americano, non la signora per bene che descrivi.
-
- Messaggi: 148
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Ciao, Erika :)
Complimenti, il tuo racconto è geniale. Sei riuscita con grande abilità a dosare gli indizi per portare il lettore a capire che la creatura è una sirena, senza mai rivelarlo esplicitamente. Ho apprezzato molto, in questo senso, i riferimenti letterari ad Andersen e a Ulisse. La forma è corretta, lo stile scorrevole, il tema centrato in pieno. Non ho niente da eccepire. Brava! :)
Complimenti, il tuo racconto è geniale. Sei riuscita con grande abilità a dosare gli indizi per portare il lettore a capire che la creatura è una sirena, senza mai rivelarlo esplicitamente. Ho apprezzato molto, in questo senso, i riferimenti letterari ad Andersen e a Ulisse. La forma è corretta, lo stile scorrevole, il tema centrato in pieno. Non ho niente da eccepire. Brava! :)
- AmbraStancampiano
- Messaggi: 477
- Contatta:
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Ciao Erika,
hai avuto un'idea eccezionale: non solo l'ultima sirena, ma un "giro di prostituzione" per farla riprodurre!
Secondo me però non hai gestito benissimo gli spazi (almeno secondo il mio gusto personale); il dialogo iniziale è troppo lungo e troppo poco slegato, e la descrizione della Maitresse, sebbene interessante, toglie spazio. E' proprio necessaria, poi quella telefonata sul finale? Il risultato di tutto questo è che non vediamo l'unica cosa che ci interesserebbe davvero, cioè la sirena, se non come "un guizzo argenteo". Per il mio gusto di lettrice è un po' poco...
Comunque tutte le parti che ti ho elencato sono molto buone, in un racconto leggermente più lungo che lasciasse spazio a un minimo di descrizione della Sirena e dei suoi movimenti, non le toccherei affatto. L'unico appunto potrebbe essere sul dialogo, in cui usi termini davvero poco comuni per il parlato.
Alla prossima!
hai avuto un'idea eccezionale: non solo l'ultima sirena, ma un "giro di prostituzione" per farla riprodurre!
Secondo me però non hai gestito benissimo gli spazi (almeno secondo il mio gusto personale); il dialogo iniziale è troppo lungo e troppo poco slegato, e la descrizione della Maitresse, sebbene interessante, toglie spazio. E' proprio necessaria, poi quella telefonata sul finale? Il risultato di tutto questo è che non vediamo l'unica cosa che ci interesserebbe davvero, cioè la sirena, se non come "un guizzo argenteo". Per il mio gusto di lettrice è un po' poco...
Comunque tutte le parti che ti ho elencato sono molto buone, in un racconto leggermente più lungo che lasciasse spazio a un minimo di descrizione della Sirena e dei suoi movimenti, non le toccherei affatto. L'unico appunto potrebbe essere sul dialogo, in cui usi termini davvero poco comuni per il parlato.
Alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Ciao Erika.
Mi ha sorpreso scoprire alla fine del tuo racconto che l'ultimo esemplare fosse una sirena. E mi ha sorpreso ancora di più scoprire che l'uomo e la sirena si sarebbero accoppiati dando vita, forse, a una nuova sirena.
Un doppio colpo di scena, molto ben congegnato.
Una storia originale che mi ha ricordato, per certi versi, un racconto (di cui mi sfugge ora il titolo) letto tempo fa sull'antologia Mondi Incantati di RILL.
Complimenti!
Mi ha sorpreso scoprire alla fine del tuo racconto che l'ultimo esemplare fosse una sirena. E mi ha sorpreso ancora di più scoprire che l'uomo e la sirena si sarebbero accoppiati dando vita, forse, a una nuova sirena.
Un doppio colpo di scena, molto ben congegnato.
Una storia originale che mi ha ricordato, per certi versi, un racconto (di cui mi sfugge ora il titolo) letto tempo fa sull'antologia Mondi Incantati di RILL.
Complimenti!
Maria Rosaria
- beppe.roncari
- Messaggi: 382
- Contatta:
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Cara Erika, ben ritrovata!
Il racconto è bello, crei un'ottima tensione, si sente la trepidazione del personaggio. Solo ho capito che si trattava di una sirena la prima volta che viene nominata la piscina e quasi subito che sarebbe stato sbranato.
Trovo un po' sottotono o illogica la conclusione.
Cioè… se non è il primo cliente, sanno già che può rimanere incinta, no? Altrimenti non lo sanno e allora che senso ha la battuta?
Alla prossima!
Il racconto è bello, crei un'ottima tensione, si sente la trepidazione del personaggio. Solo ho capito che si trattava di una sirena la prima volta che viene nominata la piscina e quasi subito che sarebbe stato sbranato.
Trovo un po' sottotono o illogica la conclusione.
"Più tardi Luisa digitò un numero al cellulare.
- Sì, un ottimo cliente. Un vero cultore, si vedeva dallo sguardo. L'ho trovata davvero soddisfatta. Dobbiamo dare una ripulita alla vasca ma, se siamo fortunati, lei non sarà più l’ultimo esemplare."
Cioè… se non è il primo cliente, sanno già che può rimanere incinta, no? Altrimenti non lo sanno e allora che senso ha la battuta?
Alla prossima!
- angelo.frascella
- Messaggi: 728
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Ciao Erika.
Bella idea e buona realizzazione. C’è un elemento, nel finale, che mi sembra gli altri non abbiano colto ma a me sembra piuttosto importante. È una frase che sembra suggerire ma non dire: "Dobbiamo pulire la vasca". Questo mi ha fatto pensare che la sirena abbia una pratica da accoppiamento stile mantide religiosa e abbia ucciso e forse pappato l’uomo. Questo aggiunge un elemento inquietante al racconto e spiega, secondo me, un elemento che altrimenti rimarrebbe misterioso: perché, per far riprodurre la sirena, si sarebbe dovuto ricorrere a questo simil-casa d’appuntamenti? Se invece in quella frase ci sto vedendo più di quello che dico, il racconto mi sembrerebbe perdere un po' di senso (non capirei nè il contesto, né il finale, né diversi particolari...). Per il resto il racconto è scritto bene, in maniera pulita e ha il giusto ritmo per creare curiosità nel lettore. Dunque tenendo per buona la mia interpretazione, per me il racconto è promosso.
A rileggerci
Bella idea e buona realizzazione. C’è un elemento, nel finale, che mi sembra gli altri non abbiano colto ma a me sembra piuttosto importante. È una frase che sembra suggerire ma non dire: "Dobbiamo pulire la vasca". Questo mi ha fatto pensare che la sirena abbia una pratica da accoppiamento stile mantide religiosa e abbia ucciso e forse pappato l’uomo. Questo aggiunge un elemento inquietante al racconto e spiega, secondo me, un elemento che altrimenti rimarrebbe misterioso: perché, per far riprodurre la sirena, si sarebbe dovuto ricorrere a questo simil-casa d’appuntamenti? Se invece in quella frase ci sto vedendo più di quello che dico, il racconto mi sembrerebbe perdere un po' di senso (non capirei nè il contesto, né il finale, né diversi particolari...). Per il resto il racconto è scritto bene, in maniera pulita e ha il giusto ritmo per creare curiosità nel lettore. Dunque tenendo per buona la mia interpretazione, per me il racconto è promosso.
A rileggerci
- raffaele.marra
- Messaggi: 397
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Un racconto piacevole, che si lascia leggere con curiosità e interesse. Non è originalissima la scena che descrivi, ma comunque efficace e perfettamente aderente al tema del contest. Lo stile è buono e adatto alla storia. Ciò che non mi convince è il finale, che sembra un po’ “posticcio”, sia per stile che per contenuto. Davvero penso che, omettendo quelle famigerate tre righe, la qualità del racconto ne avrebbe giovato un bel po’.
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Un racconto molto originale. Parte fortissimo con un personaggio fatto di contrasti quale la maitresse dei sogni, manca forse un poco di caratterizzazione il protagonista. Cerchi d'infondergliela una volta che è immerso nella vasca, a livello di motivazioni, ma a quel punto ti sei giù giocata un pelo di empatia. Un po' slegato dal resto il finale, s'intende che il cliente sia stato sbranato che la sirena sia soddisfatta, ma occhio che in corso di lettura può succedere che si confonda il femminile con il maschile e che a essere soddisfatto, erroneamente, il lettore intenda lui. Questo per dire che serve qualcos'altro di più chiaro per la chiusa. Concludo con una sottolineatura dovuta: non ho riscontrato la tua solita fluidità, alcuni passaggi "grattano". Per caso non scrivi da qualche mese? Correggimi se sbaglio, eh... In definitiva una buona prova, ma il racconto, rifinendolo un poco di più, può divenire ottimo.
Re: L'ultimo esemplare, di LeggEri
Chiedo infinitamente scusa per il ritardo, purtroppo ieri sono rimasto sconfitto da un malditesta molto forte e alla fine non ho consegnato la classifica… e avevo scritto tutti i miei inutili commenti. Maurizio mi ha convinto a postarli ugualmente anche se con un giorno di ritardo quindi ecco il mio.
bello, ottima distribuzione degli indizi e stabilità della struttura.
L’idea è molto intneressante e non dare mai nesusn indizio definitivo ma solo accenni è una scelta perfetta per questo tipo di racconti.
Anch’io penso che la descrizione della donna possa essere eccessiva mentre la telefonata la ritengo abbastanza azzeccata come chiusura, meno l’accenno alla vasca che potrebbe confondere fra sesso e splatter.
Decisamente una ottima idea e un buon svolgimento.
Un uso ben dosato dello show don’t tell permette di gustarsi il tutto in modo equilibrato.
bello, ottima distribuzione degli indizi e stabilità della struttura.
L’idea è molto intneressante e non dare mai nesusn indizio definitivo ma solo accenni è una scelta perfetta per questo tipo di racconti.
Anch’io penso che la descrizione della donna possa essere eccessiva mentre la telefonata la ritengo abbastanza azzeccata come chiusura, meno l’accenno alla vasca che potrebbe confondere fra sesso e splatter.
Decisamente una ottima idea e un buon svolgimento.
Un uso ben dosato dello show don’t tell permette di gustarsi il tutto in modo equilibrato.
Torna a “74ª Edizione – Special: New Arena Edition”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti