Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

13 valorosi che si prestano come cavie per testare la nuova arena
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angelo.frascella
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Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#1 » venerdì 6 novembre 2015, 0:10

“Per favore, ho fame” disse Neri, porgendo il cappello.
“Vorrai dire: ho sete. Di vino, però” disse l’uomo elegante, con gli occhiali e la faccia squadrata. Era di certo un broker: la specie peggiore.
“Sono astemio, signore.”
“La puzza di alcol si sente da un chilometro.”
Neri si strinse nelle spalle: “Non ho bevuto. Stanotte due ragazzi hanno cercato di darmi fuoco.”
L’uomo si irrigidì. “Mi dispiace…” balbettò, “ma anche se volessi darti qualcosa, mi sembra tu non abbia un POS. La mia banca te ne potrebbe dare uno. Te lo forniamo gratis e si ripaga con una piccola percentuale delle elemosine. I tuoi… colleghi ce l’hanno tutti.”
Neri tirò su col naso. “La prego, guardi bene nelle tasche o nella ventiquattrore. Sono certo che le è rimasta un’ultima monetina.”
L’uomo con gli occhiali parve pensarci, ma Neri era sicuro di averlo agganciato. Infatti controllò la borsa ed estrasse un vecchio portafogli.
“Toh” disse aprendolo, “avevo ancora una banconota. Tienila: non saprei che farmene.”
Neri chiuse gli occhi e congiunse le mani, mentre, dentro di sé, sorrideva. L’idea della benzina aveva aumentato gli introiti del cinquanta per cento.

“Amore sei tornato già?” disse Susy, mentre Neri si richiudeva la porta alle spalle.
“Ho appuntamento con un cliente. Vuole darmi gli ultimi contanti che gli rimangono perché li investa in azioni, il cretino.”
Estrasse dalle tasche monete e banconote e le mise in cassaforte.
“Come sto?” disse lei, entrando nella stanza.
“Sembri davvero una vecchia miserabile.”
“Speriamo tutto questo serva davvero. È così umiliante.”
Neri si tolse la barba finta, afferrò le braccia di Susy e la guardò negli occhi: “Amore, lo sai: i soldi veri non esistono più neppure nelle casseforti delle banche. Li hanno distrutti perché li ritengono superflui e pericolosi. E il messaggio dei Decrescisti lo hai visto pure tu, no?”
“Certo. Lo hanno visto tutti.”
“Ma gli altri non ci hanno creduto.”
“Sono passati due anni. Forse hanno avuto ragione.”

Dovremmo smetterla. È un mese che non tiriamo più su una monetina. Ormai sono più rare dell’onestà, stava pensando Susy di fronte al piattino vuoto, quando la strada si riempì di grida. Alcune finestre si aprirono e tre persone caddero, sfracellandosi al suolo. Susy si mise in piedi e infilò la testa in un bar.
“Che succede?” chiese.
La ragazza dietro al bancone le rispose, singhiozzando: “Il Movimento per la Decrescita ha colpito. Un attacco informatico ha cancellato tutti i depositi bancari.”
Anche Susy urlò, ma di gioia. Si mise a correre, saltellando in mezzo a gente che vagava disperata. Entrò nel palazzo gridando: “Avevi ragione tu, Neri.”
Salì le scale di corsa, fino al pianerottolo: “Siamo ricchi!”
Spalancò la porta di casa: “Siamo noi…”
Non c’era nessuno. Uno strano presentimento le stritolò lo stomaco. “…gli ultimi a possedere del denaro”
Aprì la cassaforte. Dentro vi era solo un biglietto scritto a mano.
C’era scritto: “Ti sbagli amore. Sono io l’ultimo a possederlo.”



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erika.adale
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#2 » venerdì 6 novembre 2015, 8:43

Sulle questioni legate all'economia sono in seria difficoltà. Dunque riassumo, per essere certa di aver capito: contesto fantafuturo o fantapresente, in cui la moneta contante si sta...esaurendo? Non viene più coniata, a favore degli scambi di denaro "virtuali". Anzi, i rimasugli vengono distrutti. Poi c'è questo gruppo di terroristi che (deduco) minaccia di cancellare la memoria informatica del possesso di varie somme. E chi ancora ha qualcosa i "solido" in tasca, risulta ricco. Però. Se la società in questione ha già deciso per l'eliminazione del denaro maneggiabile, perché dovrebbe avere ancora valore di scambio, oltre a quello indotto dai collezionisti? Diventerebbe carta straccia, anche a fronte di un evento come l'attacco informatico: non è che la gente diventerebbe tutta povera, probabilmente cercherebbero altri mezzi per testimoniare il possesso. Un po' come se dopo un anno dall'introduzione dell'euro tutte le nuove monete si fossero sciolte: avremmo ripreso a usare le vecchie lire rimaste nei cassetti? Credo di no...ma potrei aver capito male, perché quando si tratta di denaro ammetto di rincretinire. Bello il finale "traditore".

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angelo.frascella
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#3 » venerdì 6 novembre 2015, 10:23

Ciao Erika!
Grazie per la lettura così veloce del mio pezzo.

Ti dirò la verità: anche io non è che l'economia la capisca molto, quindi non è improbabile che ci possa essere qualche grosso errore alla base del mio racconto. Insomma, anche se già il mese scorso ero stato rimproverato da un lettore per aver parlato di cose che non conosco, ci sono ricascato :)

In ogni caso, mi ci sono lanciato perché il mio intento era più che altro satirico. L'idea è più semplice di quello che possa sembrare: ho estrapolato la tendenza a usare sempre più il denaro elettronico e sempre meno quello cartaceo. Nel mondo del mio racconto, il denaro vero non ha perso di valore e non c'è stato nessun decreto che abbia decretato l'uso del solo denaro elettronico, ma semplicemente l'abitudine di usare quello elettronico lo ha soppiantato. La distruzione di quello esistente è una cosa che, nel mio racconto, sta avvenendo sotto banco (e non per legge) e il riferimento è a quei paradossi che si sentono secondo cui, con l'avvento della finanza il 90% del denaro del mondo è inesistente.
Ora aspetto gli altri commenti per capire se, come in altro caso, ho dato troppo per scontato e il racconto risulta troppo stretto nei 3000 caratteri

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Angela
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#4 » venerdì 6 novembre 2015, 21:33

Angelo, mi complimento con te per lo stile maturo ed elegante. Molto bravo. Dialoghi e incipit azzeccati, la storia scorre via senza intoppi fino a che si inizia a parlare dei Decrescisti. Da quel momento in poi il racconto perde potenza e anche se il finale è ad effetto, non mi entusiasma. Anche nel racconto di Ambra è successa più o meno la stessa cosa: incipit fantastico, poi si perde concentrazione. Secondo me è la carenza di caratteri a disposizione che ti ha costretto a diversi cambi di scena che disorientano il lettore. Anche il biglietto che risponde alla domanda della moglie è una strana coincidenza. Sei un bravo autore ma questo non è il racconto giusto per valorizzarti. A rileggerti, Angelo.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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erika.adale
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#5 » venerdì 6 novembre 2015, 21:58

Sì Angelo, stiamo a vedere cosa dicono gli altri lettori, magari più sul pezzo di me.
Comunque ho la sensazione che, se in una società l'abolizione del denaro non fosse ufficiale, non avrebbe senso bruciare una somma in banconote perché andrebbe inevitabilmente persa, possedendo un valore estrinseco non trasferibile. Non so se mi sono spiegata, in realtà temo di no.

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AmbraStancampiano
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#6 » sabato 7 novembre 2015, 12:09

Ciao Angelo,
neanche io mi intendo di economia, ma alla fine non credo sia davvero importante cosa succederebbe se questa storia si realizzasse davvero. E' una storia fantastica, ambientata in un universo parallelo/presente distopico/ futuro prossimo, e le regole del tuo mondo le stabilisci tu ;). In più, volendo fare i puntigliosi, hai del materiale per un eventuale sequel: cosa succederebbe se il denaro non valesse comunque più nulla? Come reagirebbe Neri?
A livello di stile e di inventiva trovo il tuo racconto davvero fantastico. L'immagine dei barboni col POS merita un plauso.
L'unico appunto che mi sento di fare, ma più che altro in base ai commenti successivi, riguarda la frase “Amore, lo sai: i soldi veri non esistono più neppure nelle casseforti delle banche. Li hanno distrutti perché li ritengono superflui e pericolosi.”; qui mi stai proprio dicendo che i contanti sono stati distrutti, e non progressivamente abbandonati, guastando la coerenza di tutto il narrato. Basta adeguarla o eliminarla per rendere (a mio avviso) il tuo racconto perfetto.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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angelo.frascella
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#7 » sabato 7 novembre 2015, 23:57

Grazie, ragazze, per i commenti.

Una nota per Angela: avevo un'idea, ma, con i tempi ristretti di MC, non avevo tutto lo sviluppo in testa: per esempio all'inizio Neri doveva essere un vero barbone... il finale è venuto strada facendo. Così, quando mi sono trovato a fare il cambio del punto di vista su Susy, ho pensato di tornare indietro e riscrivere tutto il racconto dal punto di vista di lei. Ma il tempo era poco ed ero stanco e ho rinunciato.

@Ambra: hai ragione su quella frase. L'ho inserita perché temevo il racconto non fosse chiaro, ma il giorno dopo, rileggendolo, me ne sono pentito

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Andrea Partiti
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#8 » domenica 8 novembre 2015, 12:55

Guardo troppe serie tv e questo ha sviluppato la mia tendenza a inquadrare i racconti in base alle somiglianze e alle ambientazioni.

Il tuo racconto sarebbe un'ottima idea da sviluppare in una sceneggiatura di Black Mirror, futuro distopico ma mai troppo lontano dalla nostra realtà, in cui il fulcro della distopia è sempre un tema complesso o controverso della società attuale, in questo caso la direzione presa dal sistema monetario in cui la valuta non è più scambiabile direttamente in oro o argento ma ha un valore basato sulla fiducia delle persone.
Lo scenario della moneta virtuale aggiunge un ulteriore gradino di fiducia, ancora più astratto e difficile da accettare senza esserci nati in mezzo.

Il piano dei tuoi personaggi non è del tutto improbabile. La "corsa al prelievo" è una situazione comune nei momenti di crisi e grande svalutazione, ad esempio. Il contante può essere convertito se lo stato lo permette ancora, oppure speso in merci che ne impediscano la svalutazione. Mi immagino una situazione di questo genere, se di colpo tutta la valuta virtuale sparisse, non tracciabile, non recuperabile, tutti tenterebbero di accaparrarsi dei contanti, per sopravvivere, e ci sarebbe un periodo di deflazione impazzita in uno scenario in cui banche/stato hanno attivamente ridotto la quantità di moneta.

Questo per dire "secondo me le premesse funzionano ragionevolmente" e fanno riflettere su uno scenario interessante.
Onestamente il finale non mi soddisfa, sposta l'attenzione dal grande piano ad un tradimento di basso livello. Se il tradimento fosse stato così centrale da meritarsi il colpo di scena, non sarebbe servita tutta l'infrastruttura, l'ambientazione. Un furto è un furto ovunque sia stato commesso, il tradimento nella coppia uguale.
Mi lascia anche perplesso il bigliettino che "risponde" ai pensieri di Susy. È uno scambio di battute frequente, nella coppia, per cui lui oltre il danno si fa beffa di lei cambiando la sua risposta?
Anche i tempi stretti tra la scoperta dell'attacco e quando apre la cassaforte non rendono chiara la meccanica del furto con fuga. Con dei tempi così brevi non mi immagino una persona che si fermi a scrivere un biglietto di sfottò alla sua partner/complice, per il gusto di farlo e mettendosi in pericolo di essere scoperto.

Riassunto: ottimo racconto, ben bilanciate e studiate le prime due scene, mentre l'ultima penso sarebbe da progettare meglio in una revisione successiva!

Veronica Cani
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#9 » lunedì 9 novembre 2015, 16:17

Ciao, Angelo! :)
Non ti nascondo di avere serie difficoltà ad analizzare e valutare il tuo racconto, non perché non sia scritto bene, tutt’altro, ma proprio per la mia totale ignoranza in materia di economia. E nonostante mi sia presa la briga di andare a documentarmi su alcuni termini e su certi fenomeni, mi rimane la sensazione che ci sia qualche passaggio poco coerente e poco chiaro. Ciò che mi è del tutto chiaro è che il protagonista ha tirato un bidone alla sua compagna, ma purtroppo non mi basta per apprezzare in pieno il racconto. Alla prossima! :)

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ceranu
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#10 » martedì 10 novembre 2015, 23:01

Ciao angelo, finalmente ci rincontriamo. Bel racconto, bellissima l'idea e lo sviluppo. Tutto bene fino alla chiusura, che arriva inaspettata, non costruita. Non capisco il perché della fuga. Hanno condiviso il periodi bui dandosi manforte, lui visionario la convince a credere nel suo progetto e alla fine scappa. Perché? Era un racconto ironico, non serviva questo colpo di scena. Personalmente credo che il finale abbia sporcato un gran bel racconto, mi dispiace. Avrei preferito un lieto fine, anche perché fino a quel momento avevi spianato la strada per quel finale.
Quindi 2/3 di racconto ottimo e 1/3 no. Nel complesso un buon racconto.
Ciao, alla prossima.

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angelo.frascella
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#11 » martedì 10 novembre 2015, 23:48

In verità, Francesco, non me l'aspettavo nemmeno io quel finale, ma mi è spuntato fuori da solo. Poi, come sai, in MC non c'è tempo per riflettere a mente fredda e certe cose sfuggono al controllo.

Veronica, quali sono i termini e i fenomeni su cui hai sentito il bisogno di documentarti? Quali sono le cose che non ti sono risultate chiare?

Grazie anche ad Andrea per il commento molto utile. Non ho ancora visto Black Mirror, ma ne ho sentito parlare e presto recupererò.

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maria rosaria
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#12 » mercoledì 11 novembre 2015, 16:16

Ciao Angelo.
Il racconto parte come una commedia ironica e divertente e vira nel finale, verso una conclusione amara.
Il termine Decrescisti mi ha fatto sorridere, ma la corrente dei teorici della descrescita esiste veramente, in economia (lo studioso principale del filone è Latouche), e credo a loro ti sia ispirato. Sono anni che ho abbandonatoi miei studi di economia ma se non ricordo male alla base della circolazione di moneta virtuale esiste sempre una contropartita in titoli di stato o quant'altro. Per cui la tua idea che, a seguito dell'attacco informatico, i protagonisti siano diventati ricchi non mi sembra peregrina.
Ottimi inoltre i dialoghi.
Bravo!
Maria Rosaria

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beppe.roncari
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#13 » mercoledì 11 novembre 2015, 21:36

Ciao Angelo, ben ritrovato!
Buon racconto, à la Mr. Robot, di cui ho apprezzato soprattutto l'idea e lo svolgimento, meno la conclusione. Ma più per uno dei miei soliti cortocircuiti logici: che importanza potrà avere il denaro cartaceo in un mondo dove sono passati solo al POS? Sarà fuori corso, no? E cosa comprano, se tutti gli altri sono falliti?
Mi aspettavo che il colpo di scena fossero che sono fottuti anche loro: nessuno li vuole i loro stupidi soldi di carta… Non la banale fuga col bottino (ma quale bottino?).
Alla prossima!

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raffaele.marra
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#14 » giovedì 12 novembre 2015, 0:20

L’idea mi pare buona, decisamente originale e credibile. Mi sembra una buona interpretazione, un po’ ironica e iperbolica, della società odierna, arricchita da uno scenario futuristico che ne accentua i caratteri negativi. Il racconto però mi risulta un po’ affrettato qua e là. Non so, è una sensazione generale, come se l’intenzione di descrivere bene questa tua idea evolutiva del denaro abbia preso il sopravvento sulla cura delle altre descrizioni, della psicologia dei personaggi, dei dialoghi. In definitiva, direi che si tratta di un buon racconto che, probabilmente, con qualche piccolo accorgimento potrebbe diventare molto meglio.

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Peter7413
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#15 » giovedì 12 novembre 2015, 18:46

Idea di partenza buona, ma perde nel momento in cui abbandoni la via della caricatura. Una volta dichiarata fuori corso la moneta non può avere valore, quindi piuttosto avresti dovuto sviluppare la storia di due fulminati che s'inventano un'impresa fallita in partenza, due sognatori che la società ha messo ai margini, che cercano un riscatto impossibile in una caduta senza fine. Invece viri sul serioso, fai intendere che l'impresa è realizzata e ti fai dominare dal tema nel momento in cui vuoi esplicitare che l'ultimo in possesso di denaro è l'uomo (e per renderlo tale lo porti al tradimento della compagna). Questi sono due splendidi personaggi da fantasia burtoniana che perdi per strada trasformandoli in figure tragiche senza il retroterra adeguato. A questo giro credo tu sia andato un po' in loop non riuscendo a centrare le potenzialità del racconto e pertanto, coerentemente con questo giudizio, devo penalizzarti nella mia classifica, mi spiace.
Detto questo, che ne pensi di questa deriva quasi surreale che ti ho suggerito? Del calcare la mano sulla follia di due svitati lanciati in un'impresa fallita in partenza?

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angelo.frascella
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#16 » giovedì 12 novembre 2015, 20:46

Maurizio, c'è un equivoco: io non ho mai detto che la moneta è stata dichiarata fuori corso. Semplicemente la gente ha perso l'abitudine di usarla (un po' come sta accadendo nella realtà).

Peter7413 ha scritto:Detto questo, che ne pensi di questa deriva quasi surreale che ti ho suggerito? Del calcare la mano sulla follia di due svitati lanciati in un'impresa fallita in partenza?


Sarebbe un altro racconto però :)

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lordmax
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Re: Un'ultima monetina, di Angelo Frascella

Messaggio#17 » venerdì 13 novembre 2015, 21:05

Chiedo infinitamente scusa per il ritardo, purtroppo ieri sono rimasto sconfitto da un malditesta molto forte e alla fine non ho consegnato la classifica… e avevo scritto tutti i miei inutili commenti. Maurizio mi ha convinto a postarli ugualmente anche se con un giorno di ritardo quindi ecco il mio.

Incipit solo apparentemente banale che l’uso di un termine “non da barbone” come broker fa subito capire avere un lato nascosto.
Mi piace lo scambio barbone/uomo che ha un obiettivo e convince la moglie a seguirlo e il finale alla Mr Robot (serie televisiva in cui i debiti dei cittadini americani vengono cancellati da un attacco hacker).
Come racconto umoristico distopico funziona, forse proprio per la brevità dove non si risponde e non serve rispondere a domande inutili tipo cosa accradrebbe realmente.
Concordo con Ambra quando dice che distruggere il denaro rappresenta una scelta sociale definitiva e quindi inficia la logica del racconto.
Se devo trovare un difetto potrei dire che è nel cambio di scene continuo che spiazza un poco unito alle frasi complesse, usarei frasi più secche e dirette… alla Carver per intenderci, così da dare più incisività alle scene… se devo trovare un difetto.

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