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Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: martedì 22 marzo 2022, 1:56
da antico
BENVENUTI ALLA MARIA ELISA ALOISI EDITION, LA SETTIMA DELLA NONA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 163° ALL TIME!Questo è il gruppo EVA della MARIA ELISA ALOISI EDITION con MARIA ELISA ALOISI come guest star. Gli autori del gruppo EVA dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ARIAL.
I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo ARGO. Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da MARIA ELISA ALOISI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre. Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti
RANK NONA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti
RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).
E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo EVA:Ne resterà soltanto uno, di Michael Dag Scattina, ore 23.43, 2973 caratteri
Carica Partita, di Dario Cinti, ore 00.29, 2988 caratteri
Lettera da una madre mai nata, di Read_Only, ore 23.49, 2974 caratteri
Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato, di Emiliano Maramonte, ore 00.20, 2997 caratteri
Return R++, di Wladimiro Borchi, ore 00.14, 2980 caratteri
Hybris, di Stefano Tanci, ore 23.58, 2966 caratteri
Come affogare nel mare, di Giovanni Carlo D’Addabbo, ore 00.31, 2920 caratteri
Una nuova vita, di Alessio Cavanna, ore 01.00, 2745 caratteri
Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 MARZO per commentare i racconti del gruppo ARIAL Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 APRILE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo ARIAL e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora:
per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro. Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo. Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la
classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo ARIAL.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.
E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti. BUONA MARIA ELISA ALOISI EDITION A TUTTI!
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 24 marzo 2022, 16:01
da Cinzia Passaro
1. Se stai per leggere questa storia di Emiliano Maramonte
2. Ne resterà solo uno di Michael Dag Scattina
3. Carica partita di Dario Cinti
4. Return R+++ di Wladimiro Borchi
5. Lettera da una madre mai nata di Read_Only
6. Hibris di Stefano Tacci
7. Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D’Addabbo
8. Una nuova vita di Alessio Cavanna
Se stai per leggere questa storia di Emiliano Maramonte
Emiliano sei un genio, effetto droste centrato in pieno. Un libro che si scrive da solo per effetto di qualche rito occulto . Stefania, moglie avida, non ha considerato la passione del marito Gerardo per quelle orribili statuette e le inquietanti cantilene. Aprire un libro dalle pagine bianche. Riaprirlo e trovarci scritti gli ultimi secondi appena trascorsi. Sgomenta continuò a leggere “continuò a leggere… Poi s’interruppe, passi pesanti echeggiarono oltre l’uscio dello studio”. L’apparizione di Gerardo e la spiegazione: geniale semplicemente geniale. Per me fra tutti il migliore sia nella forma che nel contenuto.
Per me è un 10
Ne resterà solo uno di Michael Dag Scattina
Wow! Che dire caro Michael, un racconto dove la magia nera è la protagonista, un tema davvero interessante, il mio primo commento in assoluto, direi di essere stata fortunata. Due specchi gemelli contrapposti, un rituale descritto in un libro in due pagine identiche che si specchiano l’una nell’altra, in “un susseguirsi delle immagini, sempre più piccole, in maniera così precisa” (l’effetto Droste c’è). Un rituale di magia ricco di particolari che cattura il lettore fino alla fine tanto da stupirsi dell’effetto finale di immagine nell’immagine, infinite immagini dove il protagonista muore (e qui l’effetto Droste si ripete) mentre il suo doppio sopravvive. Un’atmosfera dark con la giusta dose di sangue e pathos, le scene, sapientemente dettagliate, immergono il lettore tenendolo col fiato sospeso fino alle ultime parole “ma allora io…”
Per me è un 9
Carica partita di Dario Cinti
Dario il tuo racconto non mi ha del tutto convinto, una storia triste dove l’effetto Droste è, forse, mal riuscito. Un racconto che conduce il lettore nel dolore di un nonno e una nonna che sopravvivono a una bambina di 10 anni, morta risucchiata da una corrente marina. Struggente il ricordo di questo nonno, il suo approccio alla console, i videogiochi e il joypad e la voce di Gioia “devi premere su Salva Partita, sennò ci toccherà ricominciare!”
Per me è un 7.25
Return R++ di Wladimiro Borchi
Wladimiro Borchi, il tuo nome mi dice qualcosa, credo che ci siamo incrociati in qualche altro gruppo. Il tuo è un racconto interessante con momenti topici in cui la realtà si mischia con la fantasia. Inquietante la scena del topo con il serpente come a voler dare l’idea del rapporto tra secondini e prigionieri: in particolare quando l’assistente capo, con la sola forza di “una manganellata contro il muro" riesce a ricondurre “come pecorelle all’ovile” quei “rifiuti umani”. Scene reali: il ritorno a casa, la cena riscaldata al microonde, le braccia accoglienti della moglie, si mischiano a una realtà virtuale dove una pulsantiera rossa segna i destini dei protagonisti. NON HO EVIDENZIATO L’EFFETTO DROSTE, ma ho apprezzato la storia in particolare in una frase: “L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi”. GODDO! CHI ERA COSTUI?
Per me è un 7
Lettera da una madre mai nata di Read_Only
Una Nonna
Una madre
Una figlia
Tutte con lo stesso destino, tanto che l’ultima quando si guarda allo specchio non vede lei riflessa ma “l’ombra della madre e di sua madre prima di lei” (effetto Droste un po’ vago). Una gravidanza indesiderata che si ripete e, quasi in un loop, il destino di un’altra bambina che si ripeterà. Ma a differenza della madre e della nonna, lei sceglie di non essere madre, tra le tante scelte che poteva fare decide di affidare la bambina al padre. Un finale cupo che non salva la protagonista.
Per me è un 6,75
Hibris di Stefano Tacci
Stefano sono nuova in questo contest e mi approccio con delicatezza, non volermene se non ho colto il tuo racconto. Jules e Assue due astronauti che, a mio parere, non centrano l’effetto Droste. Un racconto di fantascienza in cui i protagonisti si pongono domande sulla possibilità che un oggetto costruito dall’uomo possa raggiungere la velocità della luce ( non capisco perché l’autore scriva uomo e luce in maiuscolo). Segue una spiegazione sull’universo che si espande senza alcuna intenzione di contrarsi e tornare indietro fino a un nuovo big bang per ripartire in un nuovo collasso, in un loop infinito. Ma se si viaggia alla velocità della luce? Domande senza risposte mentre si avvicina l’ora zer… un racconto che ti lascia un sorriso.
Per me è un 6,50
Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D’Addabbo
Un racconto di vita vissuta che credo Giovanni Carlo racconti in prima persona con un linguaggio anche crudo. Un intervento alla prostata, l’ingresso in ospedale, da solo, l’incontro con un ex alunno Vitantonio di 21 anni. C’è tutta la voglia di raccontare il proprio calvario, la sofferenza il sentirsi abbandonato, con solo i Minuti Contati a fargli compagnia. Forse per effetto dell’anestesia dimentica il tema “l’effetto Droste” nel racconto non ce n’è traccia. L’ultimo pensiero per la moglie Irma. Un racconto spiazzante, triste e malinconico che mette a nudo la paura che si vive nell’affrontare un intervento in questo periodo.
Per me è un 6,25
Una nuova vita di Alessio Cavanna
Ciao Alessio, ho notato una certa confusione nei passaggi troppo repentini da una scena all’altra: un autore che non riesce a piazzare il suo articolo su un lupo mannaro, il presunto giornalista in una minuscola stanza d’albergo, un bagno con due specchi dove il volto del protagonista è rimandato all’infinito e diverso nelle molteplici immagini: bambino, vecchio, donna, pallido, malaticcio, in ottima salute ( nell’intenzione voleva essere effetto Droste?). Anche il finale: il farsi catturare da un lupo mannaro con una promessa di successo in mondo oltre il vetro dello specchio. L’intenzione c’era tutta.
Per me è un 6
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: venerdì 25 marzo 2022, 15:46
da alexandra.fischer
Buon pomeriggio, ecco i miei racconti e relativa classifica, soffertissima, siete tutti ottimi autori.
NE RESTERA’ SOLO UNO di Michael Dag Scattina Tema centrato. Giocare con la magia nera del Necronomicon non è mai consigliabile: il tuo protagonista la usa da mago nero di professione, ma non basta, perché muore durante il rito a base di rune e sangue, dove evoca un’altra versione di se stesso. Appunto, un’altra versione e non lui. Molto bella la descrizione del rituale, dove a ogni runa corrisponde una ferita, piena di speranza: dalla sofferenza si aspetta pure che il rituale riesca. E lo fa, pur se nel modo che lui non si aspettava. Bellissime le immagini degli specchi gemelli e del coltello di ossidiana.
CARICA PARTITA di Dario 17 Tema centrato, seppure con una tecnica molto azzardata. Il nonno entra nel videogioco fantasy, malgrado la scarsa conoscenza delle tecnologie attuali. Solo che, malgrado il vecchio re impersonato dal nonno combatta per rivendicare il trono a nome del nipote defunto erede al trono, il nonno professore e il Lettore Curioso presume commissario d’esame, ha un cedimento nella salute, il bypass lo tradisce. Ci sono immagini di morte: un funerale in atto nel mondo della veglia, e nel mondo del videogioco, un tasto di salva partita può salvare una grande impresa. Simpatiche Asia e Irma, nonna e nipote, e riuscito il contrasto libreria gremita e presenza della consolle di videogiochi di ruolo.
Attento:
ti riporto la frase corretta.
cartilagine finta
LETTERA DA UNA MADRE MAI NATA di Read Only Tema centrato. Originale il titolo che si rifà a quello della Fallaci, ma lo rielabora in modo originale. Molto bello il personaggio della madre, mai nata, certo, sotto una cappa di angherie, e sotto un destino maledetto: maternità indesiderata in età minorile. Lo stesso destino della donna e della madre. Troppo pesante per lei, incolpata, sempre, anche per via del conformismo sociale che predica il matrimonio a tutti i costi ma non salva la donna da botte e angherie. Poco importa imparare a camminare già a sette mesi. Il Lettore Empatico si identifica in lei e tifa per questo padre, caricato della responsabilità di fare da madre.
SE STAI PER LEGGERE QUESTA STORIA E’ TUTTO SBAGLIATO di Emiliano Maramonte Tema centrato. Bello! La rivincita del marito Gerardo appassionato di occultismo sull’avida moglie Stefania. Il tutto merito di un libro dalle pagine bianche riflesso nello specchio e con lo stesso titolo del racconto. Molto ben reso nella descrizione, pagine bianche, odore di paglia e di certo collegato alle statuine dello studio del marito. Si può conoscere la combinazione di una cassaforte però, davanti alla seduzione diabolica di un libro esoterico, la si dimentica. E si hanno brutte sorprese, come quella di un marito redivivo per una morte apparente e smanioso di punire la moglie avida. Storia degna di Weird Tales.
RETURN R++ di Wladimiro Borchi Tema centrato. I detenuti tenuti a bada con l’orrido spettacolo del topo divorato dal pitone hanno la stessa sorte dei loro secondini. Questi ultimi non saranno prigionieri di celle a chiusura elettronica, ma di uno stipendio scarso che rende problematico l’acquisto di una lavastoviglie e di un servizio da sei, inoltre hanno un numero di serie e una data di scadenza, come si vede dal recluso # 74563 e dallo stesso protagonista, Goddo: i quali sono la stessa persona. Il crimine fatale? Aver convinto i detenuti di essere liberi.
Attenzione, ti segnalo la frase corrette:
non avendo il becco di un quattrino che mi avanzi per permettermi una lavastoviglie
HYBRIS di Stefano Tanci Tema centrato. Piacerebbe agli scienziati e anche a chi studia filosofia della scienza. Infatti il racconto si rifà alla teoria di Einstein dell’universo in espansione, ossia gonfiato come un palloncino a partire dal big bang. L’idea del reset dell’universo privo di altre civiltà e quindi sempre intento a riprodurre se stesso è molto acuta. Il Lettore Amante della SF si trova a suo agio nell’atmosfera tesa che hai creato a proposito della sonda che i due scienziati devono ancora trovare per avere conferma dei loro dati. Intrigante l’idea della base lunare. Ottima rielaborazione della serie Spazio 19999. Bello anche il finale, con la parola Ora Zero mozzata. Probabile cambio di prospettiva da parte di Assur, lo scienziato metodico opposto al più chiaroveggente Jules.
COME AFFOGARE NEL MARE di Giovanni Carlo d’Addabbo Tema centrato. Qui c’è il dramma della malasanità, visto nella mancata eparina. E anche nel resto delle cure mancate, la pulizia, il fatto di tenere conto delle allergie del paziente e sì, anche nelle risate del medico. Inoltre, c’è questo Vitantonio come paziente, con tanto di madre al seguito, nessun corredo ospedaliero, anestesia locale, ex allievo del Nostro, ex professore di matematica, reso in modo molto credibile e anche assiduo autore di Minuti Contati, oltre che marito, padre di due figli, nonno di cinque nipoti, privo del conforto della moglie e con tanto di Anestesia Totale. E chissà che davvero, questo reparto ospedaliero, per come è organizzato, non sia una “sala di Archeologia dell’Uomo” osservata da studenti Alfa dopo una guerra nucleare. Buffo che operino anche Vitantonio.
UNA NUOVA VITA di Alessio Cavanna Tema centrato. Povero giornalista. Il Direttore Gino lo scaccia malgrado la bontà dell’articolo. Mancano le prove, ma il tema è intrigante, un anziano che diventa licantropo e uccide i ladri, altro che avvalersi dei carlini. Niente da fare, il Nostro finisce in un albero elegante, dai toni dove prevale uno splendido color crema, per colpa dell’affitto non pagato e meno male che, nel gioco di specchi, fra i vari sé passati e futuri, trova quello dell’articolo giusto. Certo, con quella mano artigliata e quei denti ci sarà da penare.
Attenzione, ti riporto la frase corretta:
entro nell’hotel.
La mia classifica è:
LETTERA DA UNA MADRE MAI NATA di Read Only
SE STAI PER LEGGERE QUESTA STORIA E’ TUTTO SBAGLIATO di Emiliano Maramonte
NE RESTERA’ SOLO UNO di Michael Dag Scattina
HYBRIS di Stefano Tanci
COME AFFOGARE NEL MARE di Giovanni Carlo d’Addabbo
RETURN R++ di Wladimiro Borchi
CARICA PARTITA di Dario 17
UNA NUOVA VITA di Alessio Cavanna
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: sabato 26 marzo 2022, 16:21
da antico
Due classifiche ricevute, ve ne devono ancora arrivare altre sei (oltre alla mia).
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: lunedì 28 marzo 2022, 7:19
da Andrea Lauro
CLASSIFICA
1. Lettera da una madre mai nata, di Read Only Morena
2. Ne resterà soltanto uno, di Michael Dag Scattina
3. Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato, di Emiliano Maramonte
4. Carica partita, di Dario Cinti
5. Hybris, di Stefano Tanci
6. Return R++, di Wladimiro Borchi
7. Una nuova vita, di Alessio Cavanna
8. Come affogare nel mare, di Giovanni Carlo D’addabbo
Lettera da una madre mai nata, di Read Only Morena► Mostra testo
Ciao Morena!
Be’, un racconto toccante. La presa di coscienza di aver subito ogni genere di violenza e di non sentirsi pronti a fare in modo che venga perpetrata, fino al riscatto finale di togliersi dai giochi. C’è tanto. E in questo genere di testi il rischio è sempre di cadere nel melodramma: un protagonista passivo che somatizza. E invece mi sono dovuto ricredere proprio sul finale: il suo ruolo diventa improvvisamente attivo, raccogli tutto quello che avevi seminato nel mezzo e chiudi bene. Brava.
Ora il consiglio: sono stato portato a pensare al melodramma dal titolo. Il titolo che hai usato (per quanto tu voglia giocare su un altro titolo famoso) ci dice troppo: ci dice l’argomento e il modo in cui vuoi trattarlo. Insomma, ho fatto jackpot, dirai tu. è esattamente quello che un titolo dovrebbe fare. Ni, secondo me. O meglio, mettiamola così: prima ancora di approcciarmi alla lettura, ho pensato: qui dovrò piangere. Mi hai caricato l’emozione (=melodramma) anziché volermici accompagnare per mano (cosa che tra l’altro hai fatto dopo eh, sia ben chiaro). Un titolo meno rivelatore avrebbe aiutato non poco all’effetto finale. Sono quelle piccolezze per me molto importanti.
Ne resterà soltanto uno, di Michael Dag Scattina► Mostra testo
Ciao Dag!
Be’, un racconto pulito, scritto bene e che procede senza intoppi dall’inizio alla fine, chirurgico direi. Con il tuo li ho letti tutti e posso lasciarmi andare a indiscrezioni: sicuramente si piazza nei primi tre insieme ai racconti di Morena e di Emiliano. In particolare, il tuo testo e quello di Emiliano sono talmente affini che non mi stupirei di trovarli nello stesso libro. Il solito libro polveroso e inquietante nel solito angolo buio!
Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano! Be’, un bel racconto dalle tinte gotiche! Punta sulla storia, più che sulla caratterizzazione: intendiamoci, nulla di particolarmente originale (mi viene in mente il racconto dell’Attimo Fuggente, il tizio/tizia che compone il puzzle in cui lei stessa è ritratta e vede il maniaco alla finestra) però si lascia leggere e seguire bene. Non sappiamo quali siano le intenzioni del marito, forse in questo senso una semina avrebbe giovato, invece ci lasci totalmente appesi con questa inquietudine!
Mi ha dato il gusto di un racconto di Poe, ho apprezzato l’atmosfera.
Carica partita, di Dario Cinti► Mostra testo
Ciao Dario! Io parto a leggerti sempre con l’entusiasmo in canna perché tiri fuori delle idee super.
Dunque, per questo testo ci ho riflettuto su un po’, e secondo me qui forse è il caso di dire che non hai raggiunto al 100% l’effetto finale. Mi sono piaciuti i rimandi alla caratterizzazione del personaggio di fronte alla tecnologia, perché ci sono degli ottimi spunti: ma avrei spinto maggiormente l’acceleratore.
A volte sembra di rimanere su dettagli troppo distaccati e meno sul pezzo:
“La superficie plastica è perfetta, i polpastrelli vi scorrono lisci.” Questo l’avrei tolto, perché è troppo freddo e distaccato. Mentre la frase seguente sui tasti invisibili è perfetta.
“La console bippa” : altro elemento che è corretta, certo, ma mi tiene l’età del personaggio in un indefinito “qualcos-anta”.
Molto bello, per esempio, il fatto che si bulli di sapere che ha in mano un joy-pad. Quello è prezioso, da tenere.
Ecco, avrei tolto i dettagli “a metà” (perdonami, è la terza volta che riscrivo il commento) e punterei su quelli del nonno-che-ce-la-fa, che si riscatta: questo per riuscire ad arrivare sullo svelamento finale con un effetto maggiore.
nb: Re Joffrey: troppo forte il rimando, tra l’altro verso un personaggio negativo. Avrei cambiato il nome.
Gioia: non so se è una svista o un nome che il nonno le dava con affetto. A ogni modo, lascerei Asia per non dare dubbi proprio sul finale
Chiudendo: non mi ha fatto impazzire, ma trovi sempre delle prospettive che convincono. Punta su quelle!
Hybris, di Stefano Tanci► Mostra testo
Ciao Stefano, penso sia la prima volta che ti commento! Allora, il paragone tra il tuo racconto e quello di Cavanna viene spontaneo, perché entrambi vincete in due elementi differenti. Per stile è migliore il suo, per svolgimento della trama il tuo. Vai dritto al punto, segui il filo e arrivi al finale. E mi spingo più in là, perché devo porvi in una classifica: la storia vince sullo stile, quindi il tuo racconto è migliore. Quindi bene.
Attento però: sullo stile qualcosa c’è da sistemare. Non dico che mi sia dispiaciuto eh, in realtà mi ha ricordato molto Fhrhedherich Braun (non sapevo dove mettere le H, così le ho messe dappertutto). E siccome è la prima volta che ti leggo, potrebbe anche essere che tu abbia scritto apposta in old-style e tu sia un maledetto genio. Perché il contenuto si presta molto, anzi è proprio azzeccato. Se così non fosse, allora su testi differenti potresti avere delle difficoltà.
Partirei col mettere a posto la cosa più semplice di tutte, quella per cui non c’è bisogno di stare lì a pensare: togli le D eufoniche. Saltano all’occhio ed è una stupidata rimuoverle.
Return R++, di Wladimiro Borchi► Mostra testo
Ciao Wlad, un racconto difficile devo dire. Immaginifico, non c’è che dire, e ho anche capito l’aggancio al tema, ok. Ma la struttura a matrioska non mi ha entusiasmato. Troppi salti di punto di vista in poche righe, senza formattazioni particolari a darmi qualche indizio su come affrontarli. Insomma, ho fatto fatica!
Per il finale: avrei preferito senza la battuta di chiusura. Reggeva bene e il lettore faceva due più due. Che mi rendo conto essere la ormai celebre “Dario Cinti rule”, celeberrima anzi (in caso quindi prenditela con lui).
Una nuova vita, di Alessio Cavanna► Mostra testo
Ciao Alessio e benvenuto. Noto che c’è sotto uno studio della scrittura, bravo che ti cimenti anche nell’arena.
Allora, storia e contesto interessanti, l’impressione è che tu non sia riuscito a mettere il coperchio alla storia. C’è una prima parte in cui caratterizzi il personaggio, frustrato dal suo lavoro. Una seconda parte in cui entra nell’hotel. Ma questa parte non aggiunge reale valore ai contenuti della storia. Da quanto entra in camera, comincia la terza parte in cui succede il fatto strano, con collegamento alla prima e il rimando al tema. Ma manca qualcosa, non riesco a liberarmi da questa sensazione.
Ti faccio notare le ridondanze e i cliché letterari:
appoggia la schiena allo schienale
lo stretto corridoio ricoperto da un lungo tappeto marrone
Il signore anziano
Attenzione ai dettagli poco funzionali alla storia. Alcuni ok, troppi un po’ meno: La stanza è piccola e illuminata da una portafinestra con balcone alla francese. L’armadio e la scrivania sono di plastica, il copriletto è color crema.
Come affogare nel mare, di Giovanni Carlo d’addabbo► Mostra testo
Ciao, leggendo il tuo testo mi è venuto in mente Fiori per Algernon, con il flusso del protagonista che viene inficiato dagli eventi esterni. Attraverso il vissuto rivivi la trama fino al suo (triste) epilogo.
Quello che mi sento di segnalarti è l’uso non uniforme di punteggiatura e stile: parti con il personaggio che dà domande e risposte (almeno, è quello che ho capito). Benissimo, allora siamo dentro di lui e preparati a vivere un racconto dentro di lui.
Poi entra un personaggio i cui dialoghi sono aperti dalle virgolette. Poi arriva questa parte, dove le regole appena stabilite vengono infrante in più modi:
Sono le 18:30. “Dottore! Infermiere! Devo prendere l’eparina!”
Il dottore ha detto domattina alle 8!
Ma il mio ematologo dice: “24 ore esatte”.
Insomma: se parti in un modo, finisci in quel modo, così il lettore non viene portato fuori strada.
Tema: ho fatto un po’ fatica a trovarlo.
Posizionerei il tuo racconto sotto quello di Alessio Cavanna, che invece è lineare nella forma e nei contenuti.
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: lunedì 28 marzo 2022, 11:59
da antico
Tre classifiche postate, ve ne mancano ancora altre sei (oltre alla mia).
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: lunedì 28 marzo 2022, 14:33
da Maurizio Chierchia
Buondì, ecco la classifica:
1 Se stai per leggere questa storia è tutto sbagliato
2 Ne resterà soltanto uno
3 Hybris
4 Una nuova vita
5 Lettera da una madre mai nata
6 Carica partita
7 Return R++
8 Come affogare nel mare
Ne resterà soltanto uno:
Ciao Michael
Parto col dirti che ci sono tre cose che mi piacciono moltissimo e sono Lovecraft, il sangue e gli specchi. Trai le tue conclusioni.
A parte gli scherzi, mi è piaciuto molto leggere il tuo racconto. L'idea di un rituale che finisce male per il protagonista mi è piaciuta, soprattutto nella sua rivelazione finale.
Non ho nulla da dire sulla forma e lo stile, mi diverte leggerti e secondo me su questo lato va benissimo.
Aderenza al tema per me centrato.
Complimenti e buona gara!
Carica partita:
Ciao Dario,
Il tuo racconto mi è piaciuto parecchio se non tengo in considerazione il tema proposto nella gara. Forse sono io che non ho capito bene, o forse fraintendo il vero significato del tema legato alla tua storia.
Tolto il discorso tematico, devo dirti che il testo si presenta bene, scorre liscio. Ho notato poche cose che non mi hanno fatto impazzire. È una.bella botta il finale. Ecco, forse la prima volta che l'ho letto non avevo capito che quando Asia parlava in realtà erano i pensieri nella testa del nonno. Avrei inscenato meglio questa cosa.
Complimenti e buona gara
Lettera da una madre mai nata:
Ciao Morena,
Allora, il tuo racconto mi ha letteralmente diviso in due parti.
La prima parte è quella che non apprezza le storie tragiche di genitori che augurano un futuro migliore ai figli.
La seconda parte è invece quella che ha amato il termine "camminare" in tutte le forme che viene presentato.
Mi è piaciuta tantissimo la metafora e soprattutto il finale con l'augurio di lasciar "gattonare" la figlia.
Per quanto riguarda il tema è sicuramente centrato.
Complimenti e buona gara!
Se stai per leggere questa storia è tutto sbagliato:
Ciao Emiliano,
Parto col dirti che anche a me il tuo racconto è piaciuto molto. Anche io ho notato somiglianze con altre storie (storia infinita) il libro che scrive il presente di quello che gli succede attorno. Mi è sembrata una storia un po' alla piccoli brividi con il finale a sorpresa. Complimenti davvero e buona gara!
Return R++:
Ciao Wladimiro,
Il tuo racconto è strano. Ho dovuto leggere i commenti per capirlo in pieno. All'inizio mi sembrava una serie di situazioni sventurate, con tema centrale l'ingabbiamento. Ogni essere e rinchiuso e braccato, chi da una predatore, chi dalla giustizia, chi dal lavoro. Solo dopo la rilettura post commenti ho compreso la "matrioska" dietro al tutto.
Posso solo dire che l'idea è sicuramente buona e interessante, forse però ci sarebbero voluti più caratteri per sviscerarla al meglio.
Complimenti e buona gara!
Hybris:
Ciao Stefano,
Il tuo racconto è molto carino. Il finale tagliato per rendere al meglio la fine/inizio dell'universo è una bella pennellata. Anche il tema è centrato secondo me. Da quello che ho capito, l'effetto droste è nell'immagine dell'universo che nasce e muore in un loop infinito, causato da noi umani che ne rimarremo sempre ignari, appunto perché una volta capito distruggiamo di nuovo tutto. Ho capito bene?
Spero di sì!
Complimenti e buona gara!
Come affogare nel mare:
Ciao Giovanni,
Purtroppo il tuo racconto non mi ha entusiasmato. Devo ammettere che ho fatto grossa fatica a capire i dialoghi per via della punteggiatura, come già ti hanno fatto notare. Non ho trovato l'effetto droste e sarei curioso di capire in cosa sarebbe inserito. Mi dispiace ma non è un buon racconto secondo me per quanto riguarda la trama e il tema. Purtroppo non mi ha catturato. Ti auguro buona gara!
Una nuova vita:
Ciao David,
A me il racconto è piaciuto. Non amo le scene spezzate in così pochi caratteri e forse è l'unica cosa che mi ha infastidito un pochino. L'idea è bella, mi piace il protagonista e la storia da studio giornalistico. Mi piace anche il finale, un po' alla "riflessi di paura" e ammetto che l'uomo lupo anche se sembra stonare, secondo me ci sta a pennello per rendere grottesca la situazione. Complimenti un bel racconto. Buona gara!
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: martedì 29 marzo 2022, 18:39
da Angelisa
1 Una nuova vita
2 Se stai per leggere questa storia è tutto sbagliato
3 Lettera da una madre mai nata
4 Ne resterà soltanto uno
5 Carica partita
6 Hybris
7 Return R++
8 Come affogare nel mare
1. Alessio caro,
dovevo arrivare alla fine dell'elenco per trovare il mio preferito tra tutti i racconti, già temevo di non trovarne e invece quando meno me lo aspettavo è arrivato il tuo testo. Mi è piaciuto l'effetto droste degli specchi che riflettevano il protagonista ma allo stesso tempo non era mai lui.
E mi è piaciuto l'incipit forse perché l'ho in parte vissuta una scena del genere in una delle mie vecchie vite.
Il finale è originale, insomma una bella prova.
Solo qualche piccolo refuso tipo "nel hotel" ma in un Minuti contati ci stanno tutti.
Ciao e buona gara!
2. Caro Emiliano,
bello il finale, l'idea alla base del racconto mi ha ricordato una storia Disney in cui Paperino trova un libro dalle pagine bianche che racconta la sua storia e che io avevo adorato, perciò anche il tuo testo mi è piaciuto molto. Per un effetto droste più pressante avrei aggiunto qualche scena in più in cui la storia si ripete per poi arrivare al finale.
Tutto qua. Buona gara e bravo.
3. Cara Morena,
ho trovato il tuo racconto particolarmente toccante e quanto mai attuale, in questa società che ancora definisce una donna "completa" solo quando rientra nella categoria di "madre". Ho trovato del coraggio nelle parole della tua protagonista e nel suo bisogno di invertire le sue sorti e quelle della figlia. Forse più che un effetto droste ho pensato a un loop infinito di uguali destini che segnano le donne, ma detto questo mi è piaciuto. Il titolo che rimanda alla Fallaci, sarò banale, ma l'ho gradito anche.
Buona edition
4. Michael Dag
La scrittura è abbastanza scorrevole. Il gioco degli specchi, cardine centrale nel racconto, richiama l'effetto droste per cui penso che il tema del contest sia stato colto. Bello il finale. È la prima volta che mi affaccio in questo forum e relativo contest pertanto non so se debba dare un voto, ma essendo ostinatamente contraria a giudizi espressi in numero ti dico solo che il racconto mi è piaciuto nonostante il soggetto e l'ispirazione del racconto non sia nelle mie corde. Ciao!
5. Ciao Dario,
personalmente anche se non ho trovato l'effetto droste centrato in pieno, ma è di certo un mio limite, devo dire che il tuo racconto mi è piaciuto molto. Ho un debole per le persone anziane che si mettono in gioco e nel tuo testo il protagonista si mette in gioco letteralmente. Scorrevole la scrittura e bello il finale.
Bravo e buona gara
6. Ciao Wladimiro,
l'effetto droste del topo e poi dei prigioneri e poi dei secondini a me è arrivato in ritardo. Mi spiego meglio: la storia in sé lo copre, forse perché mi hanno colpito altri particolari e forse perché mi ha rammentato altre storie lette. Il finale mi è piaciuto molto, questa botta inaspettata di realtà racchiusa nella battuta finale. L'ho trovata originale.
Bravo e buona gara!
7. Stefano caro,
se non avessi letto la tua spiegazione non avrei davvero saputo capirci qualcosa, mi sono sentita come Penny quando Sheldon parla. Perciò partendo da questo mio limite posso solo commentare la forma ma poco il contenuto. L'effetto droste non l'ho visto o almeno a me non è risultato chiaro e me ne dolgo. La scrittura però è scorrevole e anche se non amo la punteggiatura nelle caporali credo tu abbia una bella penna.
Scusami ancora se non sono riuscita a dire di più. Da una Penny sconsolata un caro saluto
8. Caro Giovanni, l'effetto droste letterale non l'ho riscontrato ma il racconto in sé è abbastanza angosciante da farti entrare nel vortice di pensieri del protagonista che si annodano uno con l'altro che alla fine credo nell'effetto droste ci trascini il lettore facendoglielo vivere direttamente senza necessità che lo legga.
Tranne qualche piccolo refuso tutto sommato una buona prova.
Buona gara!
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 30 marzo 2022, 11:31
da antico
Dovete ancora ricevere, oltre alla mia, altre tre classifiche.
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 31 marzo 2022, 16:12
da Debora D
Premessa. Ho deciso nelle ultime edizioni di non considerare i refusi, dati i tempi di Minuti Contati.
Il primo criterio è la struttura della trama e l'impatto della storia in sé alla prima lettura, in parità premio stile e aderenza al tema.
1. Carica Partita, di Dario Cinti
2. Ne resterà soltanto uno, di Michael Dag Scattina
3. Lettera da una madre mai nata, di Read_Only
4. Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato, di Emiliano Maramonte
5. Return R++, di Wladimiro Borchi
6.Hybris, di Stefano Tanci
7. Come affogare nel mare, di Giovanni Carlo D’Addabbo
8. Una nuova vita, di Alessio Cavanna
Michael Scattina
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Ciao Michael, il racconto è scritto molto bene, del girone è quello che ha lo stile migliore. Molto interessante la trovata finale
Il mio doppio è ancora in piedi, e mi guarda trionfante.
Il rito ha funzionato.
Ma allora… io…
ci ho messo un po' a capire. Come detto a Emiliano che ha scelto una declinazione simile con lo specchio e rituali, non sono contenuti che amo, non mi sento stimolata a leggerli.
Posso però riconoscere la qualità, la struttura calibrata, la scrittura ecc.
Sarai sul mio podio perché hai convinto la testa ma dopo chi ha convinto il cuore.
Buona edizione
Alessio Cavanna, Una nuova vita
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Ciao Alessio, benvenuto nell’arena
Il tuo racconto centra il tema attraverso gli specchi doppi.
Il tuo personaggio è solido grazie alla prima scena che lo delinea e ci dice quale è il suo obiettivo, la necessità che lo muove. Si tratta di una buona costruzione che manca di svilupparsi nella seconda parte, credo per le misure dei 3000 caratteri.
Infatti la promessa iniziale "giornalista disperato a caccia di un mistero" si perde nel fatto che lui nel mistero ci finisce ma non per sua volontà..
Perché si trova nell’albergo? Sta cercando qualcosa? Non c'è nella sequenza un fraseggio interiore che possa darci una motivazione: è andato lì perché conosce un mistero relativo alla stanza centododici oppure perché è stato sfrattato? Data la promessa e l'altrettanto promettente centododici bis aspettavo una rivelazione al riguardo che non è arrivata.
Una buona idea quindi che potresti sviluppare usando più caratteri.
Utilizzi la prima persona e si vede lo sforzo di mostrare la scena il più possibile, l’approccio è tecnico e si nota la difficoltà di chi si deve giostrare con beat e azioni, il tutto risulta ancora meccanico e freddino.
Un esempio è la ripetizione dell’azione coordinata ed entro che ritorna tre volte nella seconda sequenza.
Capire quando un’azione deve essere esplicitata e quando invece possiamo usare i dettagli per mostrare il movimento del personaggio è una delle cose più difficili dello show dont’ tell, ci sto lavorando anche io quindi ti capisco.
I pensieri diretti sono pochi e sono quelli che, secondo me, danno fluidità al testo mescolandosi con le azioni mostrate.
Nota da professoressa di italiano, incubo ormai di chiunque qui dentro.
nel hotel -> nell'hotel
H in hotel è muta quindi si apostrofa l’articolo determinativo anche quando è parte della preposizione articolata. Pensa a situazioni come l’ho visto – l’ha incontrato , è la stessa cosa.
Conclusione: mi farà piacere leggerti ancora perché si vede che stai cercando il tuo stile e ti stai impegnando nel repulisti di quando si comincia a ragionare sulla scrittura. Il racconto evidenzia anche una bella fantasia che ha bisogno solo di allenamento per fare i conti con il tempo e il formato di Minuti Contati. Anche io alla prima partecipazione avevo avuto una grande idea, ma non ero riuscita a mettere giù il finale!
“ma erano carlini” bella battuta, a proposito.
Buon divertimento, spero di esserti stata utile e alla prossima
GC D’Addabbo Come affogare nel mare
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Ciao Giovanni Carlo, piacere di leggerti
Il tuo racconto è angosciante ed è un complimento. Ho vissuto l’esperienza dell’ospedale da non molto e ogni volta che hai nominato l’eparina quelle sensazioni desolanti si sono riaffacciate.
Il tema dell’effetto Droste non l’ho capito bene. Provo a farmi un’idea: la situazione del protagonista peggiora e si ripete quindi abbiamo un’immagine identica che però si ingrandisce.
Lo stile che hai scelto senza punteggiatura per i dialoghi e senza soluzione fra la coscienza del protagonista e gli altri nella prima sequenza mi ha colpito. Nella parte centrale l'effetto si perde dato che ci sono battute con le virgolette. Si perde l'effetto in pratica.
Segnalo refusi e dettagli ortografici, ma a meno di una quantità ingestibile per la lettura, non li considero nella valutazione finale. Per me sono un effetto dei minuti contati.
E’ → È
Fa’ → Fa L’indicativo presente non ha accento
conclusione: efficace costruzione dell’angoscia nella prima e nell’ultima sequenza, ho trovato richiami a un’esperienza reale e i dettagli sono buoni. La stessa qualità mi è mancata nella parte centrale. Ai fini del contest: mi sono sforzata di trovare il tema e non sono certa di averlo colto.
Hybris, Tanci
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Ciao Stefano piacere di leggerti
Comincio col dire che apprezzo il riferimento alla cultura classica che c’è nel titolo.
Il racconto è ben strutturato e si realizza nel finale. Mi piace la fantascienza e ne leggo anche parecchia, spesso non ci capisco niente e il mio cervello si spegne un po’ di fronte agli spiegoni di fisica, ma è un problema mio.
Il tema è centrato nel riavvio dell’universo, se ho ben capito. Anche se non mi convince del tutto perché non ho colto l’immagine riprodotta all’interno dell’immagine stessa.
Lo stile è abbastanza solido. Hai scelto una terza persona molto tradizionale che richiama proprio lo stile di quell'epoca d’oro della fantascienza. Sto leggendo un romanzo di James Blish in questo momento e ti ritrovo nello stesso filone.
A mio parere ci sono degli aspetti su cui potresti lavorare anche volendo mantenere questa patina d’epoca.
Tre esempi per farti capire dove la lettura mi è parsa meno scorrevole. Sono mie opinioni bassate sull'esperienza, spero siano utili, altrimenti cestina pure.
«No, non penso a questo, non mi preoccupa il fallimento,» Jules alzò la mano destra verso l’altro scienziato, come a fermare sul nascere le prevedibili obiezioni, «sono molto più preoccupato dal successo della missione.» → di solito quando trovo queste cose storco il naso. Il tizio alza la mano, continua a parlare e non ci sono altre obiezioni, quindi perché dovrei aver bisogno della didascalia all’azione? Ci arrivo da sola. Poi dipende dai lettori, ci sono quelli che amano essere accompagnati.
Jules si alzò bruscamente, pur con l’accortezza di tenersi alla consolle del computer per evitare cadute. -> Jules si alzò bruscamente è un'immagine che il lettore deve costruire decidendo cosa significa bruscamente per lui e dopo la costruzione deve riavviare per aggiungere che Jules si regge alla consolle. Sono un sacco di parole per un'azione, la lunga costruzione che segue la frase principale rallenta la lettura.
un po’ forzatamente → se è un sorriso forzato lo è, sennò che significa? Mezzo sorriso, solleva solo un angolo della bocca, scopre i denti?
Refusi e ripetizioni (non li considero molto nella valutazione dati i tempi di MC)
Assur perse in un attimo tutte le sue sicurezze / Jules perse qualche secondo guardandosi intorno; → ripetizione,
Anche io trovo fastidiose le D eufoniche, quelle all’interno del dialogo potrebbero essere una sorta di parlata del personaggio?
Conclusione: non ho capito molto di tutte le questioni fisiche, ma mi piace il collegamento tra la superbia alla greca e l’atteggiamento di Jules. Finale che acchiappa il tema in modo intelligente anche se ci ragiono ancora un po’ sopra.
Borchi, Return R++
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Ciao Wladimiro, ben trovato e piacere di leggerti.
Tutti sono prigionieri inconsapevoli e osservano creature subordinate soccombere alla realtà in un crescendo che va dal piccolo al grande.
Che ideona! Dovresti prenderla e svilupparla raccontando la storia di tutti questi reclusi che si fregano a vicenda finché qualcuno non mette ko il sistema...
Un'ideona che in questi 3000 caratteri soffre tanto dato che è complessa e non tutti i lettori hanno la stessa attenzione e comprensione. Per esempio io ho faticato, ho letto tre volte e alla fine ho colto. Mi resta l'ammirazione per l'idea e la convinzione che sia troppo grande per un così minuscolo spazio vitale.
Cerco di darti l'idea della mia esperienza di lettura
Partenza
La prima sequenza con la morte del topo e l’esultanza dei galeotti è chiara e funziona fino all'arrivo dell'Assistente capo.
Primo scricchiolio
Il baccano cessa. Lui può rilassarsi e fissare quei rifiuti umani… → il Lui è l’Assistente capo? Ritengo di sì, però attenzione perché nella frase precedente i nomi sono tonfo ed effetto.
I pronomi sostituiscono i nomi per non ripetere, ma il nome che vuoi sostituire è molto lontano dagli ultimi. Di per sé è un errorino. Non dico che non si possa fare, tutto si può fare nella scrittura come tu sai meglio di me, ma non mi ha convinto, mi stona troppo.
Secondo scricchiolio
L’idea più grande avuta da Goddo è senz’altro quella di aver convinto i reclusi di essere liberi!
Chissà se lo pensa davvero o è solo un mio pensiero, mentre lo vedo prendere forma in mezzo alla schiuma delle scodelle che sto lavando. → il pensiero diretto di chi è? Del guardiano? Sì, ma ne ho conferma solo più tardi.
Scricchiolio numero tre che diventa un rumore più insistente
È l’ora di farla finita anche con lui! Penso, mentre risciacquo a mano i piatti, non avendo il becco di una quattrino che mi avanzi per permettermi una nuova lavastoviglie. Eppure lavoro tutto il giorno! Eppure sono un uomo libero.
E allora, per uno scher zo del fato, anche quell’ultimo disgustoso personaggio scivola all’indietro, batte la testa e muore, liberandoci della sua fastidiosa presenza, mentre quella pulsantiera assassina gli vola via dalle mani. → Il disgustoso personaggio che muore è il Guardiano che viene ucciso dal tizio che lava i piatti. Ci ho messo per capirlo perché questo è il punto che per me avrebbe avuto bisogno di una vera iniezione di caratteri. Inoltre perché i piatti? Dice che lavora tutto il giorno, quindi vede i tizi che deve eliminare anche mentre lava i piatti?
Il rumore termina e torna tutto regolare e luminoso
Il finale con il vero onnisciente che vede tutto e che si rivela ma a sua volta viene eliminato mi è piaciuto e ha fatto recuperare punti a tutto il testo.
Conclusione: idea molto intrigante dalla realizzazione super difficile. Buona anche la strutturazione dal piccolo al grande. Il difetto sta nella mancanza di spazio sufficiente per sviluppare bene la seconda metà.
Il tema c'è perché ogni guardone cosmico vede un'immagine piccola in cui in realtà è presente anche lui che è a sua volta guardato e così via... aiutoooo.
Insomma, prendi il raccontino e fallo uscire dalla lampada magica per favore, dagli lo spazio che serve!
Maramonte, Se stai per leggere...
► Mostra testo
Ciao Emiliano, comincio a leggere i tuoi racconti sempre con curiosità: “Che cosa si sarà inventato questa volta, Emiliano?”
Questo raccontino mi pare un po’ weird e centra il tema in due modi: lo specchio che riflette il libro e il libro che descrive ciò che sta accadendo, un effetto Droste scritto insomma.
Il racconto è scritto con grande padronanza e mestiere, è piacevole e coerente.
Stile
Lo stile in terza persona è classico e fluido, ci sono pochi elementi che non mi sono sembrati funzionali. C’è una particolare ma non sgradevole alternanza tra focalizzazioni.
Questo il passaggio che potrebbe migliorare secondo me:
non c’era scritto niente. Che idiozia è mai questa? Decise di archiviarla come l’ennesima bizzarria di suo marito. Rivolse di nuovo il pensiero alle meraviglie dentro la cassaforte. → è molto arzigogolato. Decise di archiviarla. C’è stato un pensiero diretto appena prima, bastava dire L’ennesima bizzarria. Perché aggiungere due predicati in più? Anche Rivolse di nuovo il pensiero mi sembra appesantire tutto il passaggio anche perché dopo lei si blocca con un pensiero diretto.
Refuso? Non li conto comunque dati i tempi di MC
Il riflesso la scrutò compiaciuta. → compiaciuto se è attributo di riflesso, se invece è un modo di dire che lei era compiaciuta nello specchio la frase poteva essere costruita in modo diverso, così non è corretta.
Conclusione: un buon lavoro, di sicuro centra il tema e si inserisce bene nel genere cui fa riferimento. Non mi trovo colpita al cuore perché questo tipo di storie non sono le mie preferite, di solito le evito, gradisco la coerenza interna e il fatto che sia una delle storie nel girone meglio strutturate.
Read Only Morena
► Mostra testo
Ciao Morena,
la lettera che hai scritto è intensa e molto potente nel suo messaggio. La protagonista rompe il circolo vizioso uscendo dallo schema della sua famiglia, rinunciando fa dono di una vita diversa alla bambina.
Trovo che il tema sia racchiuso in questo passaggio
Mi sono guardata allo specchio, ma nello specchio non ci sono io. C’è l’ombra di mia madre e di sua madre prima di lei e di quel circolo di violenza, ansia e desideri mancati che si annichilisce su se stesso, si avvolge come un nastro rotto e contorto.
Lo stile è ricco sia per lessico che per sintassi questo porta a passaggi suggestivi ma anche ad alcuni meno scorrevoli.
Per me raggiungi il massimo in espressioni più sintetiche come Ho convertito l’impotenza in silenzi e sono andata avanti. che racchiude una vita intera.
Conclusione: La scrittura è veicolo di emozioni, ma è anche calibrata nel lessico e nei rimandi. Il tutto rispecchia la tipologia testuale che hai scelto, la lettera, che non è un vero e proprio racconto, però sai una cosa? Chi se ne importa perché è un bel testo e se la gioca con pochi altri nel girone. Buona edizione
Carica partita, Dario Cinti
► Mostra testo
Ciao Dario,
ci sono alcuni difetti nel tuo racconto, questo è vero. Prima di tutto c’è l’effetto Droste che è preso in modo molto laterale e ci vuole un po’ per capire che sta nel nonno che si rivede nel personaggio del videogioco.
Però… questo è il racconto che mi è piaciuto di più! La testa mi fa notare tante cose, ma alla fine è il racconto che mi ha donato l’emozione più spontanea.
Unico passaggio che per me non funziona proprio è questo
Mi siedo sulla poltroncina, spingo con le gambe – forse troppo, cazzo di cartilagine finita – e lo scricchiolio delle rotelle sul parquet mi conduce fin davanti lo schermo. → incidentale con parolaccia e nemmeno chiara che si infila in mezzo ai movimenti. Trattandosi di focalizzazione profonda, perché mettere un’incidentale così?
Poi c’è la svista del nome proprio sbagliato alla fine che manda un po' in confusione e la questione della storia in sé che vede poche azioni e uno svolgimento molto minimale, ma non sei stato l'unico a scegliere questa via.
Conclusione: stavolta il cuore vince sulla testa, a me è piaciuto e ha emozionato sia alla prima che alla seconda lettura. Una storia deve trovare il suo pubblico prima di tutto e con me lo hai trovato.
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 31 marzo 2022, 18:05
da antico
Vi mancano (oltre alla mia) altre due classifiche.
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 31 marzo 2022, 19:01
da Shanghai Kid
Ecco la mia - sofferta - classifica (scusate se vi ho fatto attendere).
1. Lettera da una madre mai nata
2. Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato
3. Return R++
4. Ne resterà soltanto uno
5. Carica partita
6. Come affogare nel mare
7. Hybris
8. Una nuova vita
COMMENTI:
Ne resterà soltanto uno
Ciao Michael e piacere di averti letto di nuovo!
Lauro ha definito il tuo racconto "chirurgico" e ritengo sia un buon aggettivo da usare in questo caso. Ho apprezzato moltissimo ambientazione e pulizia nello stile. Ho trovato la trama suggestiva e nera al punto giusto. Anche il finale aperto è apprezzabile. Se proprio devo farti le pulci (e si sa, in MC BISOGNA fare le pulci) direi anche io, come qualcuno ha già detto prima di me, che il personaggio poteva essere delineato meglio, così da rendere maggior l'empatia che fatica a provocare così come è. C'è da dire che in 3000 caratteri il compito sarebbe stato sicuramente arduo.
Buonissima prova comunque.
A rileggerti!
Elisa
Carica Partita
Ciao Dario e piacere di averti letto di nuovo.
Allora, il racconto è sicuramente ben scritto e l'idea piuttosto carina, ma, come ti hanno già detto, anche a me non ha pienamenamente convinto.
All'inizio ho trovato il racconto un po' verboso, devo essere onesta, ma dato il punto di vista ci può anche stare. Successivamente scorre bene a livello di stile, ma mi sono trovata un po' confusa con le immagini che si creavano nella mia testa.
Concordo con Andrea sull'uso di Gioia finale. In così poco spazio si rischia di creare confusione.
Non male come prova, idea buona, ma sono certa potessi fare un po' meglio.
A rileggerti comunque presto!
Elisa
Lettera da una madre mai nata
Ciao Morena e piacere di averti letto di nuovo!
Ho letto pareri contrastanti, ma il tuo titolo mi è piaciuto molto e dice tanto, sì, ma non troppo. Geniale la declinazione del tema che hai dato. Ho apprezzato anche molto la delicatezza che hai usato nel trattare un argomento simile. A pensarci bene questo è un Effetto Droste esistenziale mica da ridere, anzi, da rifletterci su bene bene. Ti ringrazio per averlo affrontato e per averci obbligati tutti a fermarci ancora una volta (non saranno mai troppe) a riflettere su questioni tanto pregnanti, tanto dolorose, tanto radicate.
Per me, un'ottima prova.
Grazie ancora.
A rileggerti.
Elisa
Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano e piacere di averti letto di nuovo!
Che dire, vorrei avere la brillantezza di david.callaghan: è il commento perfetto.
Il tuo racconto mi ha davvero divertito e ci ho trovato quel pizzico di genialità e delirio (non volermene) che apprezzo sempre molto. Lo stile è ineccepibile.
Insomma, non ho altro da dire.
Ottima prova.
A rileggerti!
Elisa
Return R++
Ciao Wladimiro e piacere di averti letto!
Accipicchia, questo girone mi sta mettendo seriamente in difficoltà. Che pezzo, e che scrittura. Già con la prima frase mi avevi catturato, ma la declinazione che hai dato al tema è stupenda e la tua scrittura davvero ineccepibile. Se proprio devo farti le pulci, anche io penso che la seconda parte potesse essere gestita un pelino meglio, ma lo spazio era poco, il tempo anche e hai tirato fuori proprio un bel racconto.
Ottima prova anche per te, complimenti.
A rileggerci.
Elisa
Hybris
Ciao Stefano e piacere di averti letto!
Il tuo racconto è ben scritto e la lettura è fluida, quindi bravo. Scorre bene e il tema è centrato. La prova è assolutamente buona. Avrei tuttavia, ma forse qui si entra davvero troppo nella soggettività del lettore, empatizzare di più con i personaggi.
Se devo trovare una pecca al tuo pezzo che, torno a dirlo, è ben scritto, è che mi ha coinvolta poco, sia a livello emotivo che di trama.
La sua posizione in classifica sarà determinata unicamente da questo punto, poichè la storia funziona e scrivi bene.
Bel titolo comunque.
A rileggerti!
Elisa
Come affogare nel mare di Giovanni Carlo D'Addabbo
Ciao Giovanni Carlo e piacere di averti riletto!
Come ti hanno scritto già in altri commenti, anche io ho faticato a trovare il tema nel tuo racconto e ho faticato un po' anche a seguirlo in alcuni passaggi. Sono tuttavia d'accordo con Debora circa la sensazione di angoscia profonda che trasmette e anche per me è un merito: riuscire a trasmettere una sensazione simile a chi non l'ha vissuta è un gran lavoro.
Ci sono parecchie cose da sistemare, ma ti ringrazio per l'empatia che sei riuscito a farmi provare.
A rileggerti!
Elisa
Una nuova vita di Alessio Cavanna
Ciao Alessio e piacere di averti letto!
Allora, ti sono scappati diversi refusi (che ti hanno già segnalato, quindi non mi ripeto), ma capisco possa capitare con il poco tempo a disposizione e questo è comunque il minore dei mali.
La storia è carina e avrebbe sicuramente avuto bisogno di più spazio.
Se devo trovare un difetto nella trama, è che manca di tensione capace di coinvolgere davvero: avrei cercato di creare un climax più forte.
Comunque, se è una delle prime, se non la prima prova, non male.
A rileggerti!
Elisa
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 31 marzo 2022, 23:32
da david.callaghan
Ciao a tutti, questa volta peró ho la scusa per postare all'ultimo! Mi son dovuto sbattere per un trasloco Barcellona/Copenhagen
1 Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato di Emiliano Maramonte► Mostra testo
Fighissimo! Mi ha preso come un racconto di Lovecraft! (Ma scritto con stile attuale)
Mi è proprio piaciuto. Che altro vuoi che ti dica per arrivare ai trecento caratteri?
Fighissimo! Mi ha preso come un racconto di Lovecraft! (Ma scritto con stile attuale)
Mi è proprio piaciuto. Che altro vuoi che ti dica per arrivare ai trecento caratteri?
Fighissimo! Mi ha preso come un racconto di Lovecraft! (Ma scritto con stile attuale)
Mi è proprio piaciuto. Che altro vuoi che ti dica per arrivare ai trecento caratteri?
Fighissimo! Mi ha preso come un racconto di Lovecraft! (Ma scritto con stile attuale)
Mi è proprio piaciuto. Che altro vuoi che ti dica per arrivare ai trecento caratteri?
Fighissimo! Mi ha preso come un racconto di Lovecraft! (Ma scritto con stile attuale)
Mi è proprio piaciuto. Che altro vuoi che ti dica per arrivare ai trecento caratteri?
2 Ne resterà soltanto uno - di Michael Dag► Mostra testo
Ciao Michael.
un piacere rileggerti. Un racconto con tutto il suo perché: ben scritto e organizzato, ovviamente violento (non sia mai) e con una buona ambientazione. Il tema perfettamente centrato. Mi ha lasciato un po' freddino la motivazione del rituale e la poca empatia che sei riuscito a creare tra me e il personaggio. Comunque lo trovo un buon pezzo... Un po' un ritorno alle origini, gli ultimi due che avevo letto non mi avevano convinto troppo devo dire (il pirata e il serial killer che agiva per far contento il padre morto)
Alla prossima!
3 Hybris di Kruaxi► Mostra testo
Ciao
piacere di leggerti kruaxi.
A me è piaciuto molto il tuo racconto, sopratutto per lo e l'atmosfera e lo stile "old style". Non avevo colto l'attinenza al tema inizialmente, ma effettivamente c'è tutta. Per me un ottima prova, anche perché sei uscito un po' dalle solite tematiche del foro. A rileggerti.
4 Return R++ di Wladimir Putin Borchi► Mostra testo
Ciao Wladimiro,
anche per me il tuo nome non è nuovo, ci si deve essere incontrati da qualche parte.
Ho trovato il tuo esperimento interessante, solo che avrei separato un po' le parti. La prima è molto lunga, le altri sono così brevi che il salto da una situazione all'altro l'ho trovato brusco.
L'idea in sé l'ho trovata davvero geniale, la riuserei per qualcosa di più lungo e strutturato.
5 Lettera da una madre mai nata - di Read Only► Mostra testo
Ciao Morena
per quanto non apprezzi la forma epistolare, devo dire che in questo caso ci sta bene, e alla fine con solo 3000 caratteri non risulta pesante. Il pezzo è anche scritto bene. Mi rimane il tema morale del tuo personaggio, che nonostante tanta lucidità decide di fare la scelta più vigliacca possibile: abbandonare sua figlia. Qui mi partono tutta una serie di domande del tutto inutili e senza risposta, ma che in ogni caso mi fanno sinceramente avere una pessima opinione di questa figura umana...
Se ha tutto così chiaro, perché non ha preso precauzioni in primo luogo? Perché non abortire una volta fatto il danno?
Perché se si fida così tanto del padre, abbandona la figlia e non cerca il suo aiuto per sistemare le cose?
Se ha tutto così chiaro perché non si rivolge a chi possa darle un aiuto professionale?
Insomma le domande son tante, alla fine sono troppe. Va tutto bene, ma cosi sembra un po' troppo pretestuosa, politicamente corretta e un po' "acchiappalike" se mi perdoni il termine.
6 Carica Partita - di Dario17► Mostra testo
Ciao Dario,
credo che sia la prima volta che ti leggo, puó essere? Procederó in ordine del tutto sparso. Il tema non l'ho trovato :/ c'è una storia dentro la storia, ma mi pare che le due abbiano solo qualche punto in comune, forse un po' poco.
Il pezzo è ben scritto. Non mi è piaciuto quel "bippa", non so dirti perchè, mi ha fatto un po' troppo revival anni 80, come le penne col salmone.
Alla resa dei conti peró il pezzo non mi ha agganciato. Mi sembra un po'lento e poco incisivo al momento di dover arrivare al punto, e quindi il finale picchia meno del dovuto
7 Una nuova vita - di Alessio Cavanna ► Mostra testo
Ciao Alessio
É la tua prima volta qui? In questo caso benvenuto. Trovo anche io che il tuo racconto manchi del coperchio, ma mi pare che per quello che ho letto non ci metterai molto a prendere le misure per i prossimi...
La cosa meno credibile credo sia il giornalista che con un articolo si paga l'affitto. Ne ho diversi di amici giornalisti e li ho sempre sentiti lamentarsi di quello che venivano pagati a pezzo... :) A rileggerti
8 Come affogare nel mare - di GC D'addabbo► Mostra testo
Ciao Giovanni (Giovanni Carlo?)
Piacere di leggerti di nuovo. Devo dire che in alcune parti mi sono un po' perso, ma nonostante tutto trovo il racconto più efficace dell'ultimo che avevo letto. Mi hai fatto angosciare abbastanza, a essere sincero :)
Questa volta hai calibrato meglio il tiro e mi pare un buon miglioramento.
Peró non ho trovato il tema del contest! Per questo mi tocca penalizzarti un po'.
Spero di rileggerti presto.
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 31 marzo 2022, 23:39
da antico
Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni vi arriverà anche la mia.
Re: Gruppo EVA: Lista racconti e classifiche
Inviato: sabato 2 aprile 2022, 11:39
da antico
Ecco i miei commenti e classifica!
1) Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato, di Emiliano Maramonte
Un racconto che trovo geniale arricchito da una realizzazione senza grossi difetti se non un effetto droste che tende a morire dopo il primo passaggio mentre, invece, sarebbe stato preferibile dargli un senso di continuità infinita che non ritrovo in questo contesto. Detto questo, per me un pollice su e complimenti per il grande equilibrio interno che sei riuscito a dargli.
2) Hybris, di Stefano Tanci
Bel racconto e bella idea, mi è piaciuto. Qualche criticità l'ho rinvenuta nella prima parte perché la descrizione del disagio di Jules non mi sembra efficace. Poi, vebbeh, c'è la tua scelta di ambientare la storia in una piccola stazione e fra due personaggi che, sostanzialmente, spiegano il tutto, diciamo che è un infodump ben mascherato (che però mi è piaciuto). Ritengo tuttavia che questa idea abbia una pluralità di alternative per essere raccontata in modo meno statico. Tema ben declinato. Detto questo, per me un'idea semplice messa giù in modo semplice e onesto che mi ha fatto tornare piacevolmente a una certa fantascienza di tanti anni fa con un'idea intrigante e pertanto metto un pollice quasi su che vuole anche essere un invito a passare dal Laboratorio dove puoi trovare un personaggio come Frascella (aka Dottore) per darti una mano a sistemarlo per poi portarlo in Vetrina.
3) Ne resterà soltanto uno, di Michael Dag Scattina
Un finale davvero perfetto, pochi dubbi. Il racconto è ben gestito, ma devo rilevare anch'io come la mancanza di un maggiore contesto si riverberi sulla fruibilità in termini di empatia da parte del lettore. In particolare ho faticato parecchio nella prima parte, ma poi la tua abilità permette di byepassare la problematica, che però resta, accompagnando il lettore fino a quella meraviglia di finale. Tema ben declinato. Come valutazione direi un pollice tendente verso il positivo in modo solido e brillante, al pelo dello scalino successivo.
4) Lettera da una madre mai nata, di Read_Only
Bel titolo e bella idea. Sarebbe un racconto da pollice su, ma ho qualche riserva riguardo la realizzazione. A parte il refuso nella prima riga che rallenta tantissimo l'entrata nel racconto da parte del lettore, non mi è arrivata con chiarezza l'età della ragazza, tanto che, nonostante dal contenuto si potesse arrivare facilmente al fatto che fosse minorenne, nella mia testolina s'è materializzata via via e rinforzata sempre più l'idea di una persona adulta. Insomma, il punto è che, mio parere, c'è da lavorare meglio sulla definizione della protagonista. Forse anche quel CARISSIMO con cui si rivolge al padre della bimba non è così young, ma si configura come un'espressione che, quasi automaticamente, associo a una fascia più adulta. Quindi tutto bene, ma lavorerei un po' di più sulla definizione della protagonista e del suo modo di esprimersi. Molto bene il tema. Direi un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.
5) Carica Partita, di Dario Cinti
All'inizio mi sono sentito un po' stranito e rileggendo mi sono accorto di un L'AVEVANO CONVINTO seguito poi da una prima persona fino alla fine e questo mi sembra un errore che può incidere sulla fruizione proprio perché passa quasi non visto. Dopo la prima lettura m'è salito un groppo perché mi ci sono immedesimato parecchio anche se non sono un nonno, ma uno zio e questo depone a favore del racconto perché vuol dire che mi ha preso. Altra svista grossa sul finale quando cambi il nome della bimba, ma il fatto che la chiami Gioia fa pensare a una precisa scelta che distrae parecchio. Pessima la scelta del nome del re! Dai, ormai quello è tipo coluichenondeveesserenominato... Scherzo, ovviamente. Discorso tema: l'ho trovato davvero poco e non ci sarei mai arrivato se non l'avessi conosciuto a priori. Per tutto quanto detto, per me a questo giro siamo su un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante.
6) Come affogare nel mare, di Giovanni Carlo D’Addabbo
Devo partire proprio dal tema perché il tuo cercare d'inserirlo con l'escamotage di Minuti Contati non mi sembra funzionare con l'aggravante che introduci un qualcosa che il lettore tipo non può conoscere (MC, appunto) e questo si risolve, a mio avviso, in un passo falso per il racconto. Problema che si riverbera nel finale perché quella frase troncata con la parola IMMAGINARE penso voglia cercare di collegarsi proprio a Minuti Contati e quindi all'idea con cui volevi inserire il tema nel racconto che se già non funzionava prima non può che confermarsi anche nella chiusa. Ti segnalo anche una stranezza (o perlomeno così l'ho percepita io) in QUALE ANIMALE AVVINGHIANTE, un'espressione che mi è suonata stranissima. E poi il cambio costante di stile che sarebbe interessante se fosse voluto, ma che qui mi pare più che altro come una svista che trasmette un senso di confusione un pelo anarchica. Detto questo, il racconto arriva e sei molto efficace nel trasmettere le giuste sensazioni al lettore. Insomma, hai dei mezzi davvero potenti a disposizione che, però, andrebbero un pelo imbrigliati e gestiti per poterli portare a rendere al meglio e a ogni edizione mi si rafforza questa impressione. Considerate le aggravanti del tema e della sua gestione parecchio inefficace anche per il racconto nel suo complesso (nel senso che il cercare di inserirlo lo ha, a mio parere, danneggiato) direi un pollice tendente al positivo anche se non in modo solido.
7) Return R++, di Wladimiro Borchi
Mmh, questa volta ho faticato parecchio, Wlad. Ho faticato a capire chi narrasse e a gestire mentalmente l'ordine del racconto. Intendiamoci, il senso mi è arrivato, ma a mancarmi è stata una narrazione che mi coinvolgesse e, soprattutto, che mi convincesse. Il tema è ovviamente ben presente e ci mancherebbe perché è il motore stesso del racconto, però non riesco ad andare oltre un pollice tendente verso il positivo, ma al pelo, questa volta, perché mi è sembrato molto confuso e poco equilibrato.
8) Una nuova vita, di Alessio Cavanna
Dunque, mi sembra che tu abbia un'ottima mano e questo licantropo fa venire il brivido, ci sono grandi potenzialità nel tuo stile. Detto questo, la storia è messa insieme un po' con lo scotch con il giornalista che vorrebbe pagarsi l'affitto con i cinque o dieci euro dell'articolo, il cambio di scena che necessitava almeno di una piccola congiunzione, questo specchio che appare dal nulla e senza spiegazione e questo licantropo da un'altra dimensione che si prende il povero malcapitato, tutti elementi potenzialmente ottimi, ma che richiedono un migliore lavoro di amalgama per dare un senso al tutto. Dovrai lavorare soprattutto sulla strutturazione della trama, ma hai fatto strabene a buttarti nell'Arena perché partecipare ti consente di fare e ricevere commenti e il farli può dare una grandissima mano nel capire la logica dietro a ogni racconto per andare poi a svilupparne una personale. Per questa volta direi che siamo su un pollice tendente al positivo al superpelo.