56-13-18

Appuntamento fissato per le 21.00 di martedì 19 aprile 2022 con un tema del team di Penne Arruffate!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
Commissa’
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56-13-18

Messaggio#1 » mercoledì 20 aprile 2022, 0:20

56-13-18

Il codice lampeggiava sul display del blindato: 56-13-18.
«Che cazzo sarà? Non l’ho mai sentito.» Jackson osservò la sequenza intermittente. Lunghi solchi gli corrugarono la fronte, somatizzavano i dubbi che la mente stava elaborando. Guardò il cielo stellato e si sbottonava la giacca della mimetica.
«Non ti preoccupare, staranno richiamando qualcuno al comando.» Meredith si levò il berretto con la visiera. Il copricapo nascondeva setati capelli biondi raccolti in un piccolo chignon. Li liberò dall’elastico e li lasciò vibrare nell’aria con un leggero movimento del capo.
Jackson la ammirò estasiato, per un attimo dimenticò le paure. Meredith era sempre stata sensuale e quella sera, al chiarore della luna, le sue forme morbide e delicate apparivano ancor più perfette.
«Hai ragione. Quest’isola maledetta mi mette ansia. Non bastano le palme, le felci e i fiori tropicali a rilassarmi. Potrebbe essere un paradiso, invece, è l’inferno.»
«Non ti preoccupare», Meredith sfilò la t-shirt verde militare e si accostò al sergente. «Penserò io a te», infilò indice e medio sotto la camicia del compagno e cominciò a massaggiargli il petto.
«Non vedo l’ora di lasciare questo posto. Ti porterò via con me, ci sposeremo e avremo due marmocchi che ci correranno tra le gambe. Basta militari. Basta esercitazioni con armi sperimentali, laser, munizioni radioattive. Ahhh», la mano di Meredith raggiunse il suo addome provocandogli un brivido. «Basta esperimenti, basta… aspetta!» Jackson le fermò la mano. «18 è il codice per il richiamo, ma il 13 è…»
«Dai Jack, smettila!» Imbronciata, Meredith si scostò dall’uomo.
«Meredith! Il 13 sono le esercitazioni sperimentali, e noi siamo allo scoperto.»
«Ma dai!», la donna indicò la fitta e rigogliosa vegetazione che li circondava.
«Questa ci protegge solo dagli occhi indiscreti. Sai bene che fine facciamo se qui iniziano a bombardare. Chissà cos’è il 56!»
«Sei paranoico», Meredith incrociò le braccia sul petto.
«Facciamo così. Chiamo il comando, ci facciamo spiegare che vuol dire il codice e decidiamo che fare». Jackson non attese la risposta e attivò il trasmettitore.
«Sergente Jackson a campo base» un leggero fruscio accompagnò la sua voce.
«Dove si trova Sergente! È da un’ora che la cerchiamo. Deve fare rientro alla base. Subito! È in corso un’esercitazione e sa che vuol dire. La voglio immediatamente qui, e non si fermi per nessun motivo.» Jackson notò lo sguardo deluso di Meredith ma non poteva opporsi agli ordini, per cui mise in moto il blindato.
«Venti minuti e arrivo. Ma non capisco, non vedo luci o esplosioni. Il cielo è terso, silenzioso.”
«E non vedrà nulla. Al massimo incontrerà degli orsi che abbiamo liberato per valutare la forza distruttiva della nuova arma.»
«Orsi?», Jackson si chiese a cosa servissero gli animali. “Per abbatterli basta un fucile da caccia. Che razza di esperimento è?”
«Stiamo testando il nuovo clone della serie 50.»
Cazzo, un clone soldato della serie 50, pensò Jackson. I militari del futuro. Geneticamente modificati erano più forti, più agili e più feroci degli umani. Chissà che poteri aveva il prototipo 56.
«Agisce a mani nude. Usa unghie e denti, per la precisione. Ne abbiamo liberato solo uno, per cui attenzione: non lo investa e, soprattutto, non lo carichi in auto. O finirebbe male per lei», il militare ridacchiò.
«Stia tranquillo, non abbiamo più spazio. Siamo già in due. Piuttosto, cosa indica il 56?» domandò Jackson, ma non sentendo risposta, dovette insistere. «Mi sente? Per cosa sta 56?»
Il militare della base riprese: «Sono unità addestrate per infiltrarsi nelle linee nemiche. Sono mutaforma sensoriali.»
«Mutaforma sensoriali? In che senso? Che fanno questi aborti?»
Il militare rispose: «Inducono ipnosi nel subconscio dell’interlocutore, e viene percepito come una persona amica: un familiare, un collega.» Il soldato fece una nuova pausa, poi riprese: «Strano, però. In questo momento mi risulta che sei l’unico a mancare dalla base.»
Jackson sentì un respiro caldo alitargli l’orecchio.



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antico
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Re: 56-13-18

Messaggio#2 » mercoledì 20 aprile 2022, 0:22

Ciao Gabriele! Caratteri e tempo ok, buona PENNE ARRUFFATE EDITION!

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Michael Dag
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Re: 56-13-18

Messaggio#3 » giovedì 21 aprile 2022, 18:27

La storia in se non è male, semplice ed efficace, ma purtroppo lo spiegone finale toglie molto pathos.

Quando dici "quest'isola è l'inferno" mi aspettavo come minimo un campo di battaglia, invece è solo una base per le esercitazioni.
Non so, mi sembra tutto molto holliwoodiano, ho trovati i dialoghi dei militari abbastanza artificiosi, proprio in stile film d'azione americano.

Bella l'interpretazione del tema e ottime le descrizioni.
Peccato per lo stile che ti penalizza.
Fossi in te, svilupperei meglio l'idea di questi cloni mentalisti: credo che potrebbe venire fuori qualcosa di bello, per un racconto che va ben oltre i 4.000 caratteri

alexandra.fischer
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Re: 56-13-18

Messaggio#4 » sabato 23 aprile 2022, 16:09

56-13-18 di Gabriele Loddo Tema centrato. Niente male l’idea dei due militari sull’isola tropicale, alle prese con esperimenti scientifici volti a creare super combattenti e anche mutaforma sensoriali in grado di ingannare la mente di chi hanno accanto: trucco del falso amico, collega o parente. Bella anche la scena sensuale fra il Sergente e la bella soldatessa Meredith. Ben congegnate le spiegazioni legate ai numeri, almeno nella prima parte: il 13, esercitazioni sperimentali, 18 il codice del richiamo, 50 è il prototipo del clone del super combattente, in grado di abbattere un orso. E l’isola ne è piena, per mettere alla prova il resto dei cloni, fra questi c’è il 56, mutaforma sensoriale in grado di controllare la mente del nemico. E Meredith è una di questi.

Ti riporto le frasi corrette:
Guardò il cielo stellato e si sbottonò la giacca della mimetica
Dove si trova, Sergente?
Che significa il 56?

Dario17
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Re: 56-13-18

Messaggio#5 » domenica 24 aprile 2022, 15:39

Non è malaccio, c'è della ciccia interessante nel tuo pezzo.
Discreta l'idea dei buttarti nella soluzione della tensione in crescendo con climax finale.
Lavorerei parecchio sull'evitare clichè visti e rivisti, triti e ritriti, uno su tutti la ragazza che si scioglie i capelli e il ragazzo vicino che si ingrifa. Ed anche l'alito caldo sull'orecchio del nemico che sta per fotterti andrebbe evitato.
I dialoghi hanno bisogno di una bella sgrassata:
. Quest’isola maledetta mi mette ansia -> ci credo io, è una location militare dove sperimentano armi!
. Dove si trova Sergente! È da un’ora che la cerchiamo. -> fa un po' troppo nonna dal balcone!
Si può chiudere un occhio sul fatto che ci siano elementi che fanno storcere il naso, come il fatto che il pov sappia cosa sia il codice 50-13-18 ma non il 56-13-18. Ok che non è lo stesso però sulla somiglianza delle cifre avrebbe potuto essere più intuitivo.
Il superclone è più forte degli esseri umani in tutto, allora che bisogno ha di fare la micetta tentatrice con jackson? Una volta dentro dovrebbe aprirlo in due e buonanotte, no?
Appoggio in pieno Il consiglio di riscrivere questo testo con più caratteri ia disposizione, potrebbe esserte un ottimo esercizio!

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: 56-13-18

Messaggio#6 » giovedì 28 aprile 2022, 9:57

Ciao Gabriele.
Ammetto che il tuo è l'unico racconto del girone a non avermi convinto né stilisticamente, né contenutisticamente. Riguardo lo stile, gli appunti da fare sarebbero parecchi, ma mi soffermo su uno in particolare: i dialoghi. Allo stato attuale sanno troppo di film d'azione di serie B, tanto da impedirmi di calarmi all'interno dell'ambientazione militare del racconto. Riguardo il contenuto, il buon Dario ha già sottolineato la grossa incongruenza tra quella che è la descrizione del clone e il suo modus operandi con il protagonista.
In generale, il tuo non è minimamente tra i racconti peggiori che io abbia mai letto su MC, ma purtroppo hai avuto la sfortuna di capitare in un girone a dir poco infernale. Alla prossima.
lupus in fabula

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Laura Brunelli
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Re: 56-13-18

Messaggio#7 » giovedì 28 aprile 2022, 16:19

Ciao Gabriele,
Piacere di leggerti.
L’idea è interessante, anche se non originalissima, almeno nella sua prima parte, ma non declinata al meglio. Innanzi tutti i dialoghi, che mi suonano un po’ forzati, dalla ripetitività di Meredth, “Non ti preoccupare”, agli spiegoni nel finale. Anche se si nota lo sforzo di rendere graduale la descrizione di questo misterioso soldato, il dialogo procede un po’ monocorde e fornisce troppe informazioni inutili. L’unica importante è quella sulle capacità ipnotiche. Buono il twist finale in cui il militare alla base comunica al personaggio che è l’unico ad essere ancora fuori.
Non so se era voluto, in tal caso è stato gestito malino, ma una precisazione sulle capacità ipnotiche, un commento del personaggio o del militare alla base, avrebbe potuto dare più forza alla paura provata dal protagonista all’inizio del racconto, che, sulla base delle informazioni che acquisiamo nello svolgimento della storia, sembra un po’ eccessivo. Se li avessi collegati, facendo capire che l’ansia era dovuta ad una sorta di segnale inconscio che cercava di resistere all’ipnosi, avrebbe avuto un impatto diverso.
Alla prossima e buona edition!

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Debora D
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Re: 56-13-18

Messaggio#8 » giovedì 28 aprile 2022, 18:26

I miei rispetti, commissa’
Raccontino divertente che mi ha intrattenuto. Il colpo di scena mi ha preso perché non me l’aspettavo, anzi mi stavo infastidendo per il comportamento della tizia.
A livello stilistico noto due aspetti che non mi hanno convinto del tutto.
La struttura dei dialoghi in cui usi molto spesso dei tag che a mio gusto spengono un po' il ritmo e l'efficacia. Soprattutto nel finale la successione riprese/rispose/riprese
Il militare della base riprese: «Sono unità addestrate per infiltrarsi nelle linee nemiche. Sono mutaforma sensoriali.»
«Mutaforma sensoriali? In che senso? Che fanno questi aborti?»
Il militare rispose: «Inducono ipnosi nel subconscio dell’interlocutore, e viene percepito come una persona amica: un familiare, un collega.» Il soldato fece una nuova pausa, poi riprese: «Strano, però. In questo momento mi risulta che sei l’unico a mancare dalla base.»

A questo proposito mi sono chiesta che tipo di focalizzazione tu stessi cercando. Sei centrato sulla percezione di Jackson, dato che abbiamo le sue stesse informazioni e cadiamo nel tranello con lui, quindi lui dovrebbe essere il punto di vista, però a volte si sente una focalizzazione esterna, una voce descrittiva che ci allontana da lui. Un paio di esempi veloci:
Jackson non attese la risposta e attivò il trasmettitore. → se attiva il trasmettitore è ovvio che non attende risposta.
Cazzo, un clone soldato della serie 50, pensò Jackson. I militari del futuro. Geneticamente modificati erano più forti, più agili e più feroci degli umani. Chissà che poteri aveva il prototipo 56. -> prima ci dai il suo pensiero con un tag apposito (pensò) dopo però ci sono due righe di fraseggio interiore. Se lo rileggo senza pensò, mi sembra più efficace e centrato. Chi altro potrebbe essere ad avere questi pensieri?

Conclusione: l'idea mi è piaciuta e per questo con te mi sono soffermata un po' più sullo stile e i punti che non mi convincono.
Buon divertimento in questa edizione e alla prossima!

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Maurizio Chierchia
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Re: 56-13-18

Messaggio#9 » giovedì 28 aprile 2022, 20:48

Buonasera Gabriele.
Il tuo racconto mi ha divertito un sacco. Non so se l'intento fosse più horror o umoristico, mi ha ricordato i "Piccoli Brividi".
Anche se il finale poteva sembrare scontato sei riuscito a mettere in atto un doppio colpo di scena decisamente carino.
Ovviamente il fatto che il protagonista stia per rischiare la morte per un'esercitazione è scontato, ma hai stupito con una seconda rivelazione che ti lascia di stucco.
Non trovo pecche a livello stilistico, forse solo un po' pesante la descrizione iniziale di lei che rivedrei un attimo.
Il tema più che centrato mi sembra preso un po' di striscio, ma per quanto mi è piaciuto il racconto direi che va bene così.
Buona gara, a presto.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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antico
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Re: 56-13-18

Messaggio#10 » domenica 1 maggio 2022, 19:08

Un buon racconto d'azione in stile bmovie. Mi ha un po' stonato la questione dei codici non conosciuti e penso si sarebbe potuto lavorare meglio sulla gestione di Meredith e del perché del suo giocare con il protagonista, ma è innegabile che la narrazione fili per benino per quelle che erano le tue intenzioni. Tema ben declinato. Direi un pollice tendente verso il positivo in modo poco solido, ma di sicuro brillante.

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