12-08-1984

Appuntamento fissato per le 21.00 di martedì 19 aprile 2022 con un tema del team di Penne Arruffate!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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kruaxi
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12-08-1984

Messaggio#1 » mercoledì 20 aprile 2022, 0:37

12-08-1984
Massimiliano rimase a lungo a fissare quei numeri che indicavano una data precisa del passato, del suo passato.
Ma questo non aveva alcun senso.
Aveva trovato quella lettera nella sua cassetta postale, tornando dall’ufficio e, senza sapere
perché, se l’era messa in tasca, nascondendola alla moglie, salvo aprirla poi in bagno.
Già era strano il fatto di aver ricevuto una lettera, una lettera di carta, insomma…
Non ne vedeva più da tempo, se non per bollette e pubblicità.
Invece si era ritrovato questa busta, con sopra scritto il suo nome e un’avvertenza: privata.
Il tutto scritto a mano, in grandi lettere a stampatello, vergate in modo un po’ insicuro.
Fin qui niente di strano, poteva esser tutto, magari una lettera di lamentele del suo insopportabile vicino di casa, un vecchietto acido dagli occhi cattivi.
Quello che davvero non tornava era il mittente: “Luca Gaetano”.
Ma Luca era morto, molti anni prima.
Era proprio la data della sua morte a essere riportata sulla lettera, seguita da una
sola frase: “Mi volevi morto ma adesso la pagherai.”
Massimiliano non l’aveva mai voluto vedere morto.

Aveva riso tanto, in quell’estate del 1984.
Lui, Luca e Flora. Flora, la sua ragazza, Luca, il suo miglior amico.
L’estate prima dell’università.
Andavano spesso a trovare Luca, che abitava in una vecchia colonica su per l’Appennino, in un posto tanto stupendo quanto sperduto.
Erano diventati amici al liceo, poi fra lui e Flora era scattato qualcosa.
Questo non aveva incrinato la loro amicizia; Luca era sempre pieno di donne ma non aveva mai avuto la voglia di impegnarsi: approfittava della sua bellezza mediterranea, da siciliano in odor di Magreb, per vivere intensamente la gioventù, aiutato inoltre da una notevole intelligenza.
Massimiliano e Flora erano senza dubbio rimasti intrappolati nel carisma di Luca e, nonostante l’apparente “sconvenienza”, non era affatto raro che si ritrovassero insieme soltanto loro tre.

Fece una doccia veloce. Mentre si asciugava, lo specchio gli restituiva l’immagine di un cinquantenne ben tenuto, solo appena incanutito.
Salutò Manuela, la moglie, e salì velocemente in macchina, ma non si diresse verso il suo ufficio.
Spinse forte l’acceleratore per i tornanti dell’Appennino; la radio parlava, ancora, del caso della settimana: avevano ritrovato i resti di un cadavere alla foce del Leopoldotto, un piccolo fiumiciattolo. Si immaginava fossero i resti di un turista tedesco scomparso l’anno precedente.

Quella sera avevano bevuto come dei pazzi e lui si era addormentato. Al risveglio si era accorto, nonostante un furioso mal di testa, che Flora e Luca non erano nel casolare.
Li aveva cercati e trovati, ma non era come aveva immaginato, non c’entravano tradimenti.
Flora piangeva disperata, urlando e ripetendo il nome di Luca a squarciagola. Luca giaceva per terra, scomposto. Per terra c’erano un paio di siringhe, un cucchiaino, un laccio. A pochi metri correva il Leopoldotto.
Provò a rianimare l’amico, soffocato dal vomito, ma era già freddo.
«Mio padre mi ucciderà!» Flora tremava tutta: «Mio padre mi ucciderà...»
Massimiliano l’abbracciò forte: «Andiamo via, nessuno sa che siamo qui.»
L’accompagnò a casa.
Non si videro mai più.
Quando l’assenza di Luca venne notata lo cercarono ovunque, a partire dal casolare, ma non lo trovarono. Massimiliano aveva smesso da tempo di chiedersi perché.

Eccola, Flora, ancora bella, davanti al casolare ormai diroccato. Lo sapeva.
Gli puntava una pistola contro: «Figlio di puttana! Luca non era morto, in qualche modo è arrivato fino al fiume, l’hanno trovato, lo sai?»
«Flo, non può essere. L’avrebbero trovato allora, non quaranta anni dopo!»
Gli sparò, alla cieca, prima di svenire. Il colpo non lo sfiorò neppure.
Rimase con lei fino a tarda sera, a curare le vecchie ferite, poi tornò verso casa.
Accese la radio: «...quindi ci sono le prove che il corpo ritrovato sia quello del turista tedesco...»
“Ma vaffanculo.”

Stefano Tanci (aka Kruaxi)
Ultima modifica di kruaxi il mercoledì 20 aprile 2022, 0:42, modificato 2 volte in totale.



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antico
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Re: 12-08-1984

Messaggio#2 » mercoledì 20 aprile 2022, 0:40

Ciao Stefano! Caratteri e tempo ok, buona PENNE ARRUFFATE EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: 12-08-1984

Messaggio#3 » venerdì 22 aprile 2022, 14:38

Prime Impressioni: Ciao Stefano, piacere di rileggerti! Un racconto avvolto di mistero e di nostalgia, due ingredienti che insieme stanno sempre benissimo.

Aderenza al Tema: Nì. I numeri ci sono, ma a essere incomprensibile è la lettera... la data in effetti ha un significato lampante nei ricordi del protagonista

Punti di Miglioramento: Per i miei gusti, c'è un po' troppo raccontato nella parte centrale, in cui si esprime in modo anche troppo diretto il rapporto tra questi tre amici. Chiaro che in così poco spazio non c'erano molti altri modi di raccontare l'intero passato di tre personaggi, però, mi è parso un passaggio un po' troppo didascalico.
Un pochino dubbia anche la faccenda relativa alla morte di Luca: possibile che nessuno abbia interrogato Flora e Massimiliano e magari trovato a casa di Flora qualche indizio sulla droga eccetera?
L'imprecazione finale per me è un po' estranea al racconto e poco coerente col personaggio, ci sarebbe stato meglio un "lo sapevo!" oppure un "grazie al cielo."

Punti di Forza: Sarà che La Versione di Barney è uno dei miei film preferiti, ma il tuo racconto me l'ha ricordato quasi alla lettera. In effetti il tema dell'amico scomparso che ritorna, con di mezzo anche qualche elemento legato alla droga o a un delitto, è reso molto bene dal tuo racconto e tiene alta l'attenzione del lettore. Direi, sotto questo punto di vista, molto bene.

Conclusioni: Direi un racconto buono e che ho letto volentieri, con un'idea di base che ammicca (forse anche troppo) a La Versione di Barney. Forse la parte centrale pecca di qualche "spiegone di troppo", e l'imprecazione finale fa uscire un momento il personaggio dalla sua nostalgica compostezza, ma la bontà della storia tiene a galla il tutto. Per me, il tema è però un pochino preso di striscio.

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kruaxi
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Re: 12-08-1984

Messaggio#4 » venerdì 22 aprile 2022, 15:24

Grazie innanzi tutto, poi le dolenti note.
Sono stato indeciso fino all'ultimo se caricare o meno questo racconto... alla fine ho pensato che era meglio esserci "male" che non esserci affatto.
Ero molto carico per questo contest, soprattutto in quanto dedicato ai ragazzi di "Penne arruffate", canale che semplicemente adoro.
Poi sono arrivate le ore 21.
Poi ho letto il "tema".
Beh... semplicemente il "vuoto". Sono stato come un idiota a guardare lo schermo, alla disperata ricerca di un'ispirazione che, francamente, non è mai arrivata. In testa danzavano, nel caos più totale, numeri primi, numeri di Fibonacci, numeri civici e numeri, da sempre in costante crescita, della mia taglia di pantaloni.
Niente.
Non so, forse avevo troppe aspettative in me stesso, forse sono partito con troppa arroganza, con l'idea, ovviamente del tutto errata, di essere già dentro certi "meccanismi".
Il risveglio è stato doloroso.
Alla fine, eravamo già ben oltre le 23, mi sono attaccato a un'idea, che già mi frullava in testa da tempo, del tutto velleitaria.
A parte il fatto che sono palesemente fuori tema, mi sono anche reso conto che, per dare un senso a quanto volevo scrivere, sarebbero serviti ben più che 4000 caratteri. In effetti ancora credo di avere in mano un'idea che potrebbe trasformarsi in qualcosa a cavallo fra il racconto lungo ed il romanzo breve, di certo niente di adatto a questo contest.
Rileggendo quanto ho scritto, la sensazione di aver voluto infilare, in una valigia troppo piccola, i ricambi di abbigliamento di un mese, mi risulta evidente.
Così ho iniziato a togliere e adattare alla bell'e meglio il tutto, col risultato che, giunto a destinazione, nella metaforica valigia ho trovato di tutto tranne quel che mi serviva davvero.
Contest completamente fallito.
Non è captatio benevolentiae: chi mi conosce sa che uso essere onesto ben oltre la brutalità con me stesso.
Termino citando un mio famoso corregionale: "l'e tutto sbagliato l'e tutto da rifare."

Commissa’
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Re: 12-08-1984

Messaggio#5 » venerdì 22 aprile 2022, 23:50

Ciao Kruaxi, posso essere onesto? Non ci ho capito niente. Il testo nel complesso dovrebbe essere un mistery, con Luca che muore (almeno in apparenza), il suo cadavere che sparisce, e poi la sua presenza si rimanifesta attraverso una lettera (a meno che non l’abbia scritta qualcun altro, ad esempio Flora). Ma se così fosse perché prendersela con Massimo se il presunto o reale decesso (metti che a inviare la lettera sia stato lo spirito di Luca) è avvenuto per overdose? Che relazione ha Massimo con l’altrui tossicodipendenza? Ancora meno spiegabile se Luca non fosse morto: che fai, ti ripresenti dopo anni? Ci vedo molte incongruenze e poca attinenza alla traccia. Ciò non toglie nulla alla tua grande capacità narrativa e al climax che hai creato.

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kruaxi
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Re: 12-08-1984

Messaggio#6 » sabato 23 aprile 2022, 4:15

Decisamente troppo buono.

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Emiliano Maramonte
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Re: 12-08-1984

Messaggio#7 » sabato 23 aprile 2022, 17:00

Ciao Stefano, bentrovato e complimenti per la foto dell'Avatar con il costume casereccio di una guardia di Squid Game!
Vengo al tuo racconto. Parto da un punto molto critico: la mancanza di attinenza col tema del contest. O meglio, dl sottilissimo collegamento col tema. All'inizio i numeri sono incomprensibili (parlo ovviamente della data fatidica) poi però con i flashback fai capire di cosa parli, e allora sono comprensibili?
Per quanto riguarda, invece, la trama, l'inizio è una bomba! Sembra uno di quegli incipit destabilizzanti di certi thriller del tipo: "Jack accarezzava la pistola e sorseggiava un Bourbon. Aveva appena steso Mike, ma non sapeva che presto un'ambulanza lo avrebbe condotto nel suo ultimo viaggio verso l'obitorio." Anche buona parte dello sviluppo attira l'interesse e, anzi, cattura e indirizza la curiosità verso la conclusione. Sei stato bravo a dosare i vari input per preparare la conclusione. Peccato che proprio il paragrafo finale disfi un po' tutto perché mancano molte informazioni, perché lascia aperti molti interrogativi, perché non scioglie davvero l'intreccio. Ho provato a riannodare i fili e mi sembra di aver capito che Luca non era morto di overdose se poi il cadavere trovato era del turista tedesco; ma allora è Flora l'eminenza grigia della vicenda? E addirittura torna tutto a galla molti anni dopo, con la scena in cui Flora spara a Massimiliano forse per metterlo a tacere della scoperta? Era una messinscena, allora? E che fine ha fatto davvero Luca? Situazioni molto nebulose. Avrei gradito capirci di più.
Nel complesso non male l'idea e lo sviluppo fino a certo punto e grande rammarico per un finale che poteva essere giocato molto meglio. E rimane il neo della scarsissima aderenza al tema dell'Edizione.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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kruaxi
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Re: 12-08-1984

Messaggio#8 » sabato 23 aprile 2022, 18:39

Caro Emiliano, "scarsa attinenza" è un eufemismo fin troppo gentile.
Un'idea di base che riconosco buona ma che nulla aveva a che fare con i tempi e i modi del contest.
Ti confesso che ci sto già lavorando... dopo arriverà il solito problema: a chi fai leggere quel che scrivi?
Adoro questa palestra, mi sta ridando motivazione e stimoli.
In definitiva riguardo a questo mio "racconto", torno a dirlo: causa persa stavolta.
Sic transit.

Dimenticavo lo Squid game dei poveri...
Purtroppo confesso questa mia debolezza: non riesco mai a prendere le cose troppo sul serio.

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maurizio.ferrero
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Re: 12-08-1984

Messaggio#9 » sabato 23 aprile 2022, 22:00

Ciao Stefano, piacere di leggerti.

Dunque... Non lo so. Il racconto ha dei punti interessanti, dagli elementi mistery iniziali all'anticlimax finale che spiazza parecchio il lettore e restituisce un'atmosfera pulp.
Il problema è che questi elementi non vengono gestiti con i giusti tempi, con il risultato che la parte iniziale del racconto si dilunga troppo e il finale, il momento che dovrebbe dare spessore a tutta la vicenda, appare tagliato brutalmente.
Occhio che hai tenuto il pov ben focalizzato su Massimiliano per tutto il racconto tranne che per la frase "Massimiliano e Flora erano senza dubbio rimasti intrappolati nel carisma di Luca", che sembra arrivare direttamente dall'autore e mi ha stonato molto.
Ultima nota: il tema. Per me non c'è, perché i numeri sulla busta non risultano mai "incomprensibili" per il protagonista. Lui capisce subito che quella è la data di morte dell'amico.
Insomma, un'idea tutto sommato interessante che però doveva essere gestita meglio.

A presto!

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kruaxi
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Re: 12-08-1984

Messaggio#10 » domenica 24 aprile 2022, 0:56

Ciao Maurizio. Grazie.

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Fagiolo17
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Re: 12-08-1984

Messaggio#11 » domenica 24 aprile 2022, 11:47

Ciao Stefano e piacere di leggerti.

Parto dalle note dolenti. Il racconto non mi è piaciuto, mi spiace, e ci trovo anche poca attinenza al tema.

L'idea era buona, la parte iniziale crea un po' di tensione, e fa presagire qualcosa di figo... che però poi non arriva.
Partiamo dalla lettera. Chi l'ha mandata? Flora? E perchè dovrebbe dire che Massimiliano ha sempre voluto morto Luca se nulla nella narrazione ce lo fa pensare? Solo perché lo hanno lasciato lì quando entrambi pensavano fosse morto? mmmm troppo poco.

Quando Massimiliano prende la macchina e va al casolare... Perché? si sono dati appuntamento? Lei lo ha chiamato? insomma è un po' buttata lì che lui vada al casolare e ci sia Flora. Ci voleva più costruzione, più semina, ma in 4.000 battute era davvero difficile.

In così poso spazio narrare addirittura due linee temporali, rischi di incasinarti e di non dedicare sufficiente spazio a nessuna delle due, proprio come mi è sembrato sia successo.

Poi il cadavere trovato nel fiume, probabilmente del tedesco dell'anno precedente. okay, questo ci sta. ma il finale così, per radio, confermato che è il tedesco e "Vaffanculo"... La frase finale è veramente inadatta. Fino a lì c'era comunque del pathos, e poi lo mandi in vacca con una chiusura che fa ridere più che mantenere alta la tensione. Mi ha proprio fatto storcere il naso.

Insomma, con almeno il doppio delle battute e sistemando qualche passaggio non sarebbe stata affato male come idea.
Ma purtroppo così il racconto non rende, mi spiace.
In bocca al lupo per questa edizione.

alexandra.fischer
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Re: 12-08-1984

Messaggio#12 » domenica 24 aprile 2022, 16:19

Tema centrato, 12/08/1984 è una data che Massimiliano non dimentica. Non solo per l’anacronismo della lettera arrivata da Luca, bensì per il ricordo di un rapporto fra lui, Luca, e Flora, l’ex ragazza di Massimiliano, ma con la droga pesante si sa: Flora accusa, Luca è in overdose e Massimiliano che cosa può fare? Nulla. Ritrova Flo, ormai entrambi di mezza età, lei che tenta di sparargli senza esito, ma a chi appartengono i resti trovati accanto al fiume? A un turista tedesco. Luca è sparito, come la giovinezza di entrambi. Racconto tragico e malinconico. Tanto più che Massimiliano è ammogliato e Flora non ha ricevuto punizioni paterne. La sua è solo vendetta personale.

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kruaxi
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Re: 12-08-1984

Messaggio#13 » domenica 24 aprile 2022, 16:48

L'hai ricostruito meglio di me, in quattro parole. Brava come sempre.

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GiulianoCannoletta
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Re: 12-08-1984

Messaggio#14 » lunedì 25 aprile 2022, 8:05

Ciao Stefano, piacere di averti letto.
La storia mi è piaciuta e mi ha tenuto incollato fino alla fine, davvero niente male l'aver condensato in 4000 caratteri una vicenda di questo tipo, con un mistero e due linee temporali. Lo stile è molto raccontato (non poteva essere altrimenti) e forse la parte iniziale è un po' lunga nell'economia del racconto.
Non mi ha convinto la frase finale, che spezza il registro in maniera troppo brusca, e non mi è chiaro chi ha mandato la lettera, visto che il cadavere è del tedesco, e questo è un punto a sfavore visto che tutto il racconto ruota intorno a quel mistero.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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kruaxi
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Re: 12-08-1984

Messaggio#15 » lunedì 25 aprile 2022, 13:12

Grazie anche a te, Giuliano. Nella mia testa la lettera l'avrebbe mandata Flora, convinta, ascoltando il telegiornale, che il corpo fosse del loro amico e che loro l'avessero frettolosamente abbandonato pensandolo morto. Di salti ce ne sono decisamente troppi; l'idea non era affatto adatta a questo formato. Come ho scritto, ci sto lavorando sopra e sono già intorno ai 30.000 caratteri, senza vederne ancora la fine.
Lo "sbotto" finale, probabilmente, più che al protagonista andrebbe attribuito direttamente al sottoscritto, frustrato dal risultato...

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kruaxi
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Re: 12-08-1984

Messaggio#16 » lunedì 25 aprile 2022, 13:13

Mi accorgo di non aver risposto direttamente a Fagiolo: ho ben poco da dirti, gli appunti che fai sono corretti e sono esattamente gli stessi che mi faccio da solo. Grazie anche a te, gentilissimo.

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Shanghai Kid
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Re: 12-08-1984

Messaggio#17 » martedì 26 aprile 2022, 23:36

Ciao Stefano e piacere di leggerti!
Allora, come ti hanno già scritto, anche io trovo un po' "tirato per i capelli" il tema. Detto questo, e lasciando stare alcuni refusi che ho trovato disturbanti, ma che possono scappare quando si scrive così velocemente, mi sono un po' persa nella lettura.
Mi spiego meglio: a racconto concluso, mi è tutto chiaro, ma durante la lettura no.
Ho inoltre l'impressione che il testo che avevi in mente, avesse in realtà bisogno di più "spazio" per essere sviscerato.
Il racconto è carino, ma non pienamente riuscito a mio avviso.
A rileggerci!
Elisa

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Re: 12-08-1984

Messaggio#18 » martedì 26 aprile 2022, 23:59

Grazie, Elisa. Giuste considerazioni.

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antico
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Re: 12-08-1984

Messaggio#19 » giovedì 5 maggio 2022, 14:46

Un racconto narrato non in linea con la size dei 4000 e così ti sei trovato costretto a riassumere il finale andando a squilibrare il tutto. Attenzione: non sto dicendo che l'idea fosse per qualcosa di più lungo perché ogni idea può essere compressa in una determinata lunghezza. Qui il problema è che hai progettato il tutto per un altro formato. Detto questo: grandi potenzialità belle evidenti e gran penna, la tua. Tema declinato male. Per me un pollice tendente al positivo, ma al pelo.

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