La fuga impossibile

Appuntamento fissato per le 21.00 di martedì 19 aprile 2022 con un tema del team di Penne Arruffate!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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Alessandro -JohnDoe- Canella
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La fuga impossibile

Messaggio#1 » mercoledì 20 aprile 2022, 1:00

Seduta su una poltrona in pelle che doveva valere più di quanto da lei guadagnato in un intero anno, July attendeva il suo turno, le dita delle mani che iniziavano a farle male a voglia di tamburellare sui braccioli.
Una maniglia cigolò e da una delle porte che davano sul corridoio s’affacciò una ragazza in tailleur.
«Prego, il notaio l’aspetta.»
La ragazza accompagnò July all’estremità di un tavolo in mogano in grado d’ospitare non meno di una dozzina di persone, anche se in quel momento a essere occupati erano solo sei posti oltre al suo. Tutti uomini, tutti in giacca e cravatta, fatta eccezione per un tizio con in testa un borsalino.
«Signora May, desolato per l’attesa» disse il più anziano avvicinandosi per stringerle la mano. «Mi permetta di rinnovare le mie più sincere condoglianze.»
July scosse la testa. «Non vorrei sembrare maleducata, dottor Clay, ma preferirei chiudere in fretta.»
Il vecchio staccò le mani da quelle di July e a labbra strette annuì. Con un gesto misurato indicò i presenti. «Mi permetta d’introdurre i nostri ospiti. Alla sua destra gli avvocati Troy e Rosen, a rappresentare il S.Nicholas Theater. A sinistra, invece, gli avvocati Walker e McGee, per la società Magic Box, fornitrice degli oggetti di scena utilizzati da suo padre. Infine,» Clay posò una mano sulla spalla del tizio col borsalino «il signor Yates, a capo delle indagini sull’accaduto per conto della MB.» Clay tornò a sedersi. «La situazione è semplice. In quanto unica figlia riconosciuta, a lei, signora May, spetta l’intera eredità di suo padre, dedotte soltanto tasse e spettanze notarili, ovviamente. Tuttavia, i qui presenti, a nome delle rispettive società, vorrebbero aggiungere un ulteriore compenso quale risarcimento morale per la perdita subita.»
July non riuscì a trattenere uno sbuffo. «Morale?»
Clay si sporse in avanti. «La morte del Grande Dantòn è stato un evento dalle cause difficilmente riconducibili a un singolo. Il numero di escapologia è stato studiato da vostro padre, il che lo rende principale attuatore, ma sappiamo bene come qualunque avvocato potrebbe deviare l’attenzione su soggetti terzi.» Clay fece scivolare un foglio verso Troy, che lo passò a Rosen, che infine lo spinse verso July.
La donna prese il foglio in mano. «Un gesto degno di gran cu— porca troia!»
«Cifra da intendersi esentasse» precisò Clay.
July deglutì.
«Allora, abbiamo un accordo?»

July scese i gradini che portavano all’uscita stringendo tra le mani la sua copia del contratto di salvaguardia. A pochi metri dalle porte girevoli fu raggiunta da una voce.
«Signora May!»
In cima alle scale Yates agitava il suo borsalino.
«Perdoni l’intrusione, ma ci tenevo a parlarle.» L’uomo rindossò il borsalino e si passò un fazzoletto sul collo. «So che tra lei e suo padre non scorreva buon sangue, ma, sebbene l’uomo abbia di certo mostrato più di una pecca in vita, l’artista ha lasciato segni impossibili da cancellare.»
July sorrise. «La ringrazio, signor Yates. Spero mi scuserà però, ma devo correre al lavoro.»
July fece per andarsene, ma Yates l’afferrò per un braccio.
«Solo una domanda. È noto che Dantòn perse una gamba al primo tentativo di completare il numero della Fuga Impossibile. Solo che in quell’occasione nessuno vide mai l’arto reciso. E a dire il vero, nemmeno l’amputazione, fatta eccezione per una cerchia ristretta di collaboratori e medici.»
«E con ciò?»
«Beh, non trova strano che questa volta l’unica parte di corpo rinvenuta sia proprio una gamba?»
July incrociò le braccia. «La destra. Solo che mio padre perse la sinistra.»
«Vero. Solo che ho questo tarlo in testa… E se invece suo padre avesse reciso di proposito l’arto per poi conservarlo, fingendo per anni di aver perso la gamba in realtà sana? Pazzesco, me ne rendo conto, ma forse è proprio questo il trucco dietro il numero della Fuga Impossibile.»
July fissò Yates prima di sorridergli un’ultima volta. «Che vuole che le dica? La vita è soltanto un grande numero di magia. A volte chiarissimo, altre incomprensibile.»


lupus in fabula

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antico
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#2 » mercoledì 20 aprile 2022, 1:05

Ciao Alessandro! Tutto ok con caratteri e tempo, buona PENNE ARRUFFATE EDITION!

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Andrea Furlan
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#3 » giovedì 21 aprile 2022, 22:08

Ciao Alessandro,
Come sempre hai una grande capacità di ambientare le tue storie in modo molto chiaro e cinematografico, ottima padronanza dei dialoghi e tema direi centrato perfettamente in modo piuttosto inusuale, identificando nel "numero" un trucco di magia. Purtroppo però devo segnalare anche alcuni lati negativi: ho trovato la presentazione dei personaggi lunga e dispersiva, forse non c'era bisogno di introdurre così tante persone quando l'unico che serve alla storia è l'investigatore Yates. Anche la spiegazione del numero di magia l'ho trovata un po' confusionaria, mi sono perso fra gambe mancanti e le loro apparizioni. In sintesi, un altro lavoro buono ma non ottimale, che forse potresti migliorare con poco sforzo in chiarezza e scorrevolezza.

Canadria
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#4 » sabato 23 aprile 2022, 9:14

Ciao Alessandro!
Originale lo sviluppo del tema ed appassionante la lettura del testo. Mi è piaciuto molto il modo di descrivere azioni e personaggi, ho visualizzato con facilità tutte le scene. Non ho ben capito l'idea dell'investigatore Yates: il padre di July è riuscito a nascondere l'amputazione di un arto? Al momento della sua sparizione è stato rinvenuto soltanto un arto? Quindi, forse, non è morto davvero?
Infine, non ho capito bene questa frase:

«Un gesto degno di gran cu— porca troia!»

non riesco a capire come doveva terminare la frase!
Comunque bravo, un racconto interessante ed originale!

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kruaxi
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#5 » sabato 23 aprile 2022, 23:54

La fuga impossibile

Ciao Alessandro, piacere di leggerti.
Confesso, limite mio, che non sono del tutto sicuro di aver capito certi passaggi, così come ho trovato un po' ridondanti alcune descrizioni di ambienti e persone. Il racconto, alla fine, si legge molto volentieri e scorre sufficientemente.
C'è un "ma" fra due virgole che a me non fa impazzire, ma son spigolature.
Hai risolto con una certa brillantezza il problema del tema proposto, giocando sull'eventuale ambivalenza del significato: piuttosto ben pensata. Bene così.


Stefano

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Stefano.Moretto
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#6 » lunedì 25 aprile 2022, 16:20

Ciao Alessandro
Interpretazione molto originale del tema, la tua, e come al solito lo stile è molto visuale, come detto da qualcuno prima di me: "cinematografico".
A livello di storia sono un po' confuso: non credo di aver capito "l'accusa" mossa da Yates. La sua ipotesi è che il mago si sia fatto tagliare la gamba destra, ma abbia fatto finta di aver perso la sinistra? E che quindi l'arto ritrovato sia quello che si era tagliato prima? Se l'ipotesi è questa, ci sarebbe voluto almeno un accenno al fatto che il mago non si fosse più visto fino alla sua esibizione successiva, altrimenti è davvero difficile nascondere una cosa del genere.
Inoltre non capisco perché il capo delle indagini sia coinvolto nella "riunione": gli altri dovevano risarcire la donna, ma lui? Non credo che i soldi venissero anche da lui, e tutta la questione sembra molto "borderline" legalmente, l'ambiente che si respira nella prima parte non è proprio la festa della legalità (compreso il "esentasse"), motivo per cui la sua presenza è un po' strana.
Inoltre come ti hanno fatto notare, il fatto che ci siano così tanti personaggi rendere difficile identificare Yates quando ri–approccia la protagonsita, se non si torna su a leggere chi era.
Nel complesso non è affatto male, ma le informazioni forse andrebbero distribuite un po' meglio in favore della chiarezza.

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Alessio Cavanna
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#7 » lunedì 25 aprile 2022, 18:46

Ciao Alessandro. Racconto molto buono che ricorda il film The Prestige soprattutto nel finale, altrettanto sorprendente)) Bellissima e molto azzeccata la battuta finale sulla vita. Rimane anche il dubbio sulla fine presunta o reale del padre. Questo aggiunge ulteriore interesse sulla sua figura, aumenta il mistero della storia in generale e permette al lettore di farsi la propria personale idea sull’accaduto. Ma la certezza non la si avrà mai ed è giusto che sia così perché così è la vita. Ah, un’altra cosa, complimenti anche per l’originale interpretazione del tema, soprattutto della parola numeri)) Al prossimo racconto!

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Davide_Mannucci
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#8 » martedì 26 aprile 2022, 9:09

Ciao Alessandro, piacere di leggerti.
A differenza delle altre volte, questo tuo racconto to non mi ha molto preso, non sono riuscito a focalizzarlo bene. Forse un limite mio ma secondo me hai indugiato troppo sui personaggi non funzionario alla storia e non hai tenuto qualche carattere per delineare e spiegare meglio la tesi di Yates. Non è male l’idea e la declinazione del tema ci sta eccome ma a un certo punto to mi sono perso e ho dovuto rileggere alcuni passi. Resta però uno stile ben gestito e lo spunto originale. Ottima la definizione “cinematografico” che Andrea ha dato al tuo stile. Calza a pennello. In questo sei tra i migliori.
A presto
Davide Mannucci

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Leonardo Pigneri
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#9 » giovedì 28 aprile 2022, 21:41

Ciao Alessandro!
Che dire, il racconto si lascia leggere senza troppi problemi ma, non so, mi è rimasto piuttosto indifferente.
Probabilmente è per via del narratore non focalizzato, che rende il tutto piuttosto asettico, ma credo che anche la storia in sé sia piuttosto confusa.
Del numero del padre ad esempio non ho capito un granché, né come si è svolto, né come si colleghi con la gamba persa anni prima.
Sia la figlia di Danton che l'uomo col borsalino poi mancano dello spessore necessario per catturare il lettore in almeno uno dei personaggi,
Un racconto che a mio avviso non è uscito col buco, ma poco male, son cose che capitano a tutti.
Alla prossima!

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david.callaghan
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#10 » giovedì 28 aprile 2022, 22:22

Ciao Alessandro
piacere di leggerti. Anche io mi trovo a criticarti la parte iniziale, un po' legnosetta e lunga. Io avrei cominciato dai dialoghi, lanciando il lettore in mezzo alla mischia.
Interessante e intrigante invece la parte finale, che fa capire tutto quanto e lascia un piacevole sorpresa al lettore.
Tema centrato con originalità.

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antico
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#11 » sabato 30 aprile 2022, 14:31

Hai uno stile decisamente visuale e questo lo apprezzo sempre molto. La scena rimane bene impressa nel lettore e si tratta di un punto di forza mentre, invece, devo rilevare un punto debole importante nella gestione della figlia e del suo rapporto con il padre che hai lasciato decisamente inesplorato. Il finale con l'investigatore che cerca una spiegazione al mistero e lei che risponde in quel modo così criptico risulta dunque quasi sprecato perché manca una semina precedente a suggerire chiavi di lettura più approfondite sul contesto. Lo vedo come un ottimo esercizio (e una bella declinazione laterale del tema), ma, mio parere, gli manca della ciccia. In buona sostanza, un pollice tendente al positivo in modo discretamente solido, ma non brillante.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: La fuga impossibile

Messaggio#12 » domenica 1 maggio 2022, 23:08

Ciao a tutti.
Solitamente cerco di rispondere a ogni commento, trovando in ognuno più di un punto di riflessione. A questo giro purtroppo non mi è stato possibile. Non per questo non li ho letti tutti con estremo interesse e, a tal proposito, non posso che ringraziarvi per il tempo dedicatomi.
Detto questo, concordo di non essere riuscito nell'intento questo mese e la ragione credo vada ben oltre l'ispirazione della singola sera o i miei personali problemi di tempo a disposizione da quando ho cambiato lavoro. Il problema vero (e da un paio di edizioni a questa parte lo sto rilevando anche nelle Sfide del buon Francesco) è che le idee che mi vengono in mente sono così complesse da fare letteralmente a cazzotti con i limiti di MC, portandomi a potature e forzature nella gestione del flusso d'informazioni che non fanno per nulla bene alla storia. A ben vedere, questo era un difetto riscontrato anche l'anno scorso, ma che quest'anno si sta manifestando in maniera ancora più netta e sui cui mi sto sforzando di lavorare.
Ancora grazie a tutti. Raccolgo e faccio tesoro delle vostre parole.
lupus in fabula

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