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Non ti lascio andare

Inviato: lunedì 17 ottobre 2022, 23:39
da Polly Russell

Non ti lascio andare

Lasciami andare, lasciami andare, gne, gne... Lo so cosa mi direbbe se potesse parlare. Per questo rimango al buio.
La sento respirare, posso anche sentire il battito del suo cuore, Dio, come è dolce.
Dovrei esserle accanto, lì sul pavimento con lei, dovrei accarezzare quel corpo bellissimo, invece me ne sto rannicchiato in un angolo come se fossi io quello che ha urlato come un pazzo per mezz’ora.
Sono solo un paio di metri. Siamo così vicini che allungo una mano nell’illusione di toccarla. Dovrei dirle quanto io la trovi meravigliosa, ma non posso.
Se ne andrebbe. Almeno proverebbe a farlo: come tutte le altre.
Mugola qualcosa, si starà svegliando. Com’è che si chiama? Anna? no, Marianna! Ce l’aveva scritto sulla targhetta sul taschino.
Le piacevo, certo che le piacevo. “Questo prezzo è solo per lei signore, per tutti gli altri lo raddoppio!”
«E allora perché cazzo ti sei messa a urlare!» Mi alzo e accendo la luce.
«Mmm!» Ecco, ora urla di nuovo. Le sono sopra con un paio di passi. Si accartoccia su sé stessa, la afferro per i capelli e la scuoto. Saggio il nodo che ho fatto alla cravatta con cui l’ho imbavagliata e scivolo sulla seta. La guancia è bagnata di lacrime, arrivo alle labbra. Sono calde, umide.
Le lecco. Il sapore della sua saliva è avvolgente. Sento il salato delle lacrime, il ferroso del sangue. Allora mordo.
Strilla ancora forte e a me si spacca la testa.
La spingo e la sbatto contro la parete. «Devi stare zitta, cazzo! Zitta!»
Batte la testa ma continua a urlare. Afferro quello stupido quarantadue pollici appeso sopra di lei e lo strappo via dal muro.
Il televisore le si fracassa addosso con un miagolio elettrico.
Frizza.
Anche lei emette qualcosa che sembra un miagolio, poi finalmente sta zitta. «Stupida! Vuoi farci sentire da tutto il vicinato?»
Sollevo la TV, diavolo quanto pesa, e la appoggio al muro.
L’ho pagata un occhio, come lo stereo, quell’inutile robot per pavimenti... tutto per lei. Per rimanere il più possibile nel suo reparto.
La sua camicetta bianca dell’Euronix è piena di sangue e ci sono frammenti dappertutto.
Le metto due dita sul collo. La giugulare pompa che è una bellezza. È solo svenuta, ma devo stare attento.
Un paio di colpi alla porta.
È il portiere, lo so. Solo lui potrebbe venire a rompere le palle in un momento come questo. «Sì?»
«Sono il portiere, va tutto bene?»
«Più o meno. Il televisore che avevo comprato è venuto giù dal muro.»
«Accidenti! Si è rotto?» Sembra davvero dispiaciuto. Forse l’ho giudicato male.
«Eh... sì, purtroppo sì.»
«Mi dispiace, Marco... posso fare qualcosa?»
«No.» Non credevo fosse una così brava persona. Non credevo nemmeno sapesse come mi chiamo. «Ma grazie.»
«Allora vado, non farti problemi, se hai bisogno: chiama.»
I passi vanno su per le scale, e alla seconda rampa li perdo. Devo stare più attento.
Marianna è distesa in modo scomposto. Non era tanto in disordine al negozio. I teschi di Lisa e Catia la stanno rimproverando dalla mensola. Loro non avevano mai perso l’eleganza.
Le sposto i capelli dal viso.
È fredda.
«Merda!» Lo sapevo. È successo di nuovo.
E ora ci vorranno giorni prima che possa essere esposta accanto alle mie ex. E non l’ho nemmeno scopata. La relazione più corta della mia vita.
Ho bisogno di bere.
La voce gentile del portiere mi solletica le orecchie. Lo ha detto lui, vuole aiutarmi, non vuole che mi faccia problemi.
Lo specchio all’ingresso mi restituisce l’immagine che volevo. Sono ancora in ordine, nonostante abbia sudato sette camice per immobilizzarla, prima. Una dannata falsa magra.
Corro su per le scale e busso.
«Sì?»
Il portiere ha la voce calda, più di quanto ricordassi. È sexy, mi stava spettando, ne sono certo. Ho fatto bene a portare il coltello. «Sono Marco, quello del seminterrato.»
«Oh, bene! Sto guardando la partita, sei arrivato appena in tempo.» Apre la porta, è a torso nudo e i suoi pettorali sono quasi meglio delle tette di Marianna. «Apro un paio di birre, per questa sera non ti lascio andare.»
No, nemmeno io.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: lunedì 17 ottobre 2022, 23:45
da antico
Ciao Polly! Caratteri e tempo ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!

Re: Non ti lascio andare

Inviato: mercoledì 19 ottobre 2022, 12:13
da Signor_Darcy
Racconto duro, crudo, che fa stonare ancor più quel carattere viola fluo (mai più, grazie).
Scritto bene, ben strutturato, declina in maniera convincente il tema della sfida.
Occhio ai piccoli refusi (“Euronics”, non “Euronix”, a meno che tu non abbia voluto “camuffare” l’azioneda); qualche dubbio qua e là sulla punteggiatura “Almeno proverebbe a farlo: come tutte le altre”: avrei messo un punto; “E allora perché cazzo ti sei messa a urlare!” è una domanda; “Sollevo la TV, diavolo quanto pesa, e la appoggio al muro” forse avrebbe reso di più con un inciso tra trattini.
Ancora, trovo bruttino quel “frizza”, che peraltro non avrei mandato a-capo.
Piccolezze, comunque: una buona prova.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: mercoledì 19 ottobre 2022, 19:44
da Polly Russell
Ciao! grazie per il tempo e l’attenzione.
Per il viola, ormai dopo tanti anni, credo di avere la dispensa papale. XD
Per la punteggiatura invece, credo sia una questione di scelte. Non metterei mai un inciso tra i trattini, a meno di non volerlo evidenziare in modo davvero forte.
I due punti sono corretti, più del punto fermo, non voglio una pausa troppo pesante e soprattutto non voglio spezzare la frase, voglio approfondirla. Sì, sono proprio convinta che non ci sia un segno migliore dei due punti, in quel contesto. Cosa che invece volevo fare con l’a capo di “frizza”. Il pdv ci sta pensando, lo guarda e lo analizza, si prende tempo. quindi che frizza lo sente dopo.
ma anche qui è una scelta. Non sono sbagliate né le mie versioni, né le tue.
con l’interrogativo invece è proprio un’altra storia: hai ragione. La mia voglia di far capire che stava urlando ha prevalso. Avrei dovuto metterli entrambi.
Euronics l’ho proprio sbagliato! :)

Re: Non ti lascio andare

Inviato: mercoledì 19 ottobre 2022, 23:24
da MatteoMantoani
Ciao Polly.
Oooohhhsssì. Qualcuno che non è caduto nel vizietto di scrivere una storia melensa con un tema che (diciamolo) a primo acchito ispirava proprio storie rosa.. come il colore del tuo racconto.. ma per fortuna solo il colore. Mi piace, mi piace. Scritto bene, malato, crudo. Per quanto il pdv serial killer sia certamente qualcosa di già visto, è un sempreverde. Grazie. Mi hai divertito molto.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: venerdì 21 ottobre 2022, 11:50
da Commissa’
Il tema è centrato e la prova è nel suo complesso buona. A fare la differenza è di certo la trama, cruda e spiazzante sul finale visto che le attenzioni del predatore non si rivolgono solamente agli individui del sesso femminile. C’è qualche refuso, qualche ripetizione, il climax è buono. Avrei preferito qualche artificio in più anche nello stile, allo stesso livello della trama, perché son sicuro sia nelle tue corde.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: venerdì 21 ottobre 2022, 12:28
da Polly Russell
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Polly.
Oooohhhsssì. Qualcuno che non è caduto nel vizietto di scrivere una storia melensa con un tema che (diciamolo) a primo acchito ispirava proprio storie rosa.. come il colore del tuo racconto.. ma per fortuna solo il colore. Mi piace, mi piace. Scritto bene, malato, crudo. Per quanto il pdv serial killer sia certamente qualcosa di già visto, è un sempreverde. Grazie. Mi hai divertito molto.

Ehehe, ma ti pare che mi sarei lasciata sedurre dal tema? XD!
Contenta che ti sia piaciuto.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: venerdì 21 ottobre 2022, 12:33
da Polly Russell
Commissa’ ha scritto:Il tema è centrato e la prova è nel suo complesso buona. A fare la differenza è di certo la trama, cruda e spiazzante sul finale visto che le attenzioni del predatore non si rivolgono solamente agli individui del sesso femminile. C’è qualche refuso, qualche ripetizione, il climax è buono. Avrei preferito qualche artificio in più anche nello stile, allo stesso livello della trama, perché son sicuro sia nelle tue corde.

Grazie, devo dire che sono abbastanza nella mia comfort zone, per quanto riguarda la trama. Non so a che artifici stilistici ti riferisci, ma ultimamente sto cercando di asciugare il più possibile. Di togliere fronzoli e rendere il tutto più fruibile.
Grazie per il tempo e sono felice che ti sia piaciuto.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: domenica 23 ottobre 2022, 18:24
da Michael Dag
Non ti lascio andare, di Polly Russell,
L'unico appunto che possa fare è il titolo, per il resto davvero un bel pezzo.
Ben resa la voce interiore del protagonista, talmente alienato nella sua follia da parlare delle sue vittime come "le mie ex".
Mi piace l'interpetazione cruda che hai dato a un tema che, alla prima occhiata, offriva solo storie strappalacrime di amori e rimpianti.
promossa!!!

Re: Non ti lascio andare

Inviato: domenica 23 ottobre 2022, 19:32
da Polly Russell
Michael Dag ha scritto:Non ti lascio andare, di Polly Russell,
L'unico appunto che possa fare è il titolo, per il resto davvero un bel pezzo.
Ben resa la voce interiore del protagonista, talmente alienato nella sua follia da parlare delle sue vittime come "le mie ex".
Mi piace l'interpetazione cruda che hai dato a un tema che, alla prima occhiata, offriva solo storie strappalacrime di amori e rimpianti.
promossa!!!

e niente: non se ne esce! Con i titoli faccio davvero cagare.
Nemmeno quelli dei miei romanzi sono stata capace di scrivere, per fortuna che ho una nutrita schiera di amici scrittori che li hanno scelti per me, se no avrei preso frasi a caso dal testo! XD
A mia memoria ho scritto un solo titolo degno, ed era proprio qui su MC.
A parte le mie tragedie personali, grazie tante! Sono contenta che ti sia piaciuto! Ultimamente sto un po’ in fissa con i serial killer, tipo ho letto settordici bio e visto altrettante docuserie, e sono contenta che il “mio” killer uno sia credibile.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: lunedì 24 ottobre 2022, 19:01
da david.callaghan
Per me il pezzo scritto di gran lunga meglio sotto tutti i punti di vista. Ma d'altra parte sei tu quella che mi fece da "madrina" al mio arrivo sulla Tela, quindi non potrei pensarla altrimenti. (Molti ti odieranno per questo. Lo sai)
La storia mi è piaciuta, anche se il punto di vista del serial killer mi è venuto un po' a noia.
Avrei anche preferito che approfondissi un po' sulla vittima in modo da coinvolgere di più.
Ti ho riconosciuto dal viola prima che dalla firma :D

Un abbraccio.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: lunedì 24 ottobre 2022, 21:27
da Polly Russell
eccoci!! :)
no, io non pago il Gallo, né con denaro, né con l’antica arte del baratto. XD
eh lo so, non si empatizza per un cacchio con la vittima, ma ormai ho preso la decisione, quando i caratteri scarseggiano, di dedicarmi a una scena, massimo due, e a un personaggio. Così non faccio confusione.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 18:27
da jimjams
Ciao, Polly. Inizio dicendo che il racconto mi piace proprio tanto. Mi piace il modo di intepretare il tema, che era una delle due o tre cose che avrei potuto scegliere se non avessi dovuto scrivere quello che ho scritto. Lo stile è, per me, perfetto. Mi piace anche il finale, che mi diverte e forse ha divertito anche te. L'unica cosa che non mi piace tanto, un piccolo tarlo nella mia mente un po' troppo razionale, è il portiere che bussa per un televisore che cade, ma non si è fatto vivo per le urla della ragazza... Ecco, posso trovare qualche giustificazione, ma il tarletto rimane. Ottimo racconto in ogni caso. PS mi è piaciuto anche il colore del font, prima ancora di leggerlo sapevo cosa aspettarmi.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 18:57
da Polly Russell
Cacchio… hai ragione.
E sì che rileggendo m’era pure venuto il dubbio, ma sai quelle cose leggere che entrano e escono dalla
testa con la stessa velocità? Ora che me lo dici, però ricordo di averlo pensato, mannaggia a me!
posso giustificarmi (ma solo per giocare, in effetti ho toppato e basta, senza troppe scuse) portando ad adempio il mio appartamento da studentessa: un seminterrato di un palazzo scampato al bombardamento di San Lorenzo ma che a seguito di ciò non aveva più il vespaio, beh lì non sentivo un suono, non un rumore (ed ero sotto la tangenziale) però le vibrazioni delle macchine e del tram mi toglievano il sonno. Ecco potrei fare finta di aver pensato a una cosa così! XD
Cavolate a parte, se dovesssi rimetterci mano dovrò inventarmi qualcosa.
Grazie! sono contenta che ti sia piaciuto.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: giovedì 27 ottobre 2022, 19:36
da Andrea76
Racconto macabro, ben scritto, non so se volutamente ispirato al recente “Dahmer”. Eccellente la scelta dei dettagli (il nodo alla cravatta, il calore delle labbra, il gusto ferroso del sangue) che rappresentano visivamente al lettore la psicosi del protagonista. La bisessualità del serial killer è un plot-twist ingegnoso, tuttavia per un discorso di perfetta circolarità del racconto avresti potuto inserire l’elemento “portiere” un po’ prima di quanto hai fatto. In questo modo, a mio avviso, il racconto avrebbe avuto ancora più suspense.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: venerdì 28 ottobre 2022, 0:09
da Polly Russell
Ciao, grazie del commento. in realtà ho messo volutamente il portiere in quel punto, volevo mostrare come il pdv perdesse interesse per la prima vittima, Marianna e si “accorgesse del portiere”. Inizia a pensare che lei non è poi così nella, che ha una posa scomposta, che non era all’altezza delle altre, mentre si affaccia l’idea di quanto fosse piacevole il portiere.
Però se non arriva dovrò calcare la mano. Grazie dei consigli.
No, Dahmer non c’entra nello specifico, ma comunque c’entra la mia “passione” per gli assassini seriali.

Re: Non ti lascio andare

Inviato: sabato 29 ottobre 2022, 17:07
da L'inquisitore
Ciao Polly! Ottima costruzione con un monologo interiore che nasconde qualcosa di insolito e ci porta da una situazione che pare melensa a un crudo incubo. L'orrore dal punto di vista del serial killer non è di per sé molto originale, ma la costruzione e la buona scrittura rendono il pezzo efficace e interesante.
Sullo stile nulla da dire tranne quella virgola prima del vocativo... (lol). Scorre, mostra nel modo giusto e col giusto tempismo. Ottima prova, per me un pollice su!