Sosio edition - L'anello più importante
Inviato: lunedì 5 ottobre 2015, 22:59
Entrai nella stanza e mi sedetti al tavolo. Di fronte a me stesso.
Non era come uno specchio, i capelli erano sbagliati, pettinati dall'altro lato, così come la cicatrice bianca sulla fronte.
L'Altro Me, sorridendo, mi salutò:
– Ciao.
– Ciao. – Anche l'inflessione era identica.
- Ho fatto spegnere tutti i sistemi di monitoraggio, siamo isolati.
- Lo so. Ti aspettavo da quasi un giorno. Iniziavo a preoccuparmi, verrò riportato nel mio universo fra poche ore!
– L'attivazione della Bolla non è prevista per un'altra settimana. Ero via dalla base per… insomma, se è come dici dovresti saperlo, avrai già vissuto la stessa esperienza!
– Sì, quasi esattamente, compresa questa visita inattesa. Mi hanno prelevato senza spiegazioni, caricato su un jet militare e trascinato in laboratorio.
– Poi ti hanno preso dei campioni per controllare che fossi davvero tu?
– Già, non è stato piacevole. – L'Altro Me aveva ancora sul collo un grosso cerotto identico al mio.
Era surreale, ma affascinante.
– Hai detto che avresti spiegato solo a me, in privato, perché sei qui. – E i miei capi sono davvero inferociti per questo, aggiunsi mentalmente.
– Esatto. Parlare ad altri potrebbe rendere instabile l'esperimento. Qualsiasi interferenza avrebbe ripercussioni imprevedibili sulle prossime iterazioni.
– Iterazioni? Pensavo fossi tornato per avvertirci di un pericolo. "La Bolla esploderà, collasserà gli universi, il tempo scorrerà al contrario", cose del genere. O peggio.
– Oh, no… – L'Altro Me rise di gusto. – È molto più semplice.
Alzai un sopracciglio e la mia copia capì al volo che la invitavo a continuare.
– Ogni volta che una Bolla con il suo contenuto si muove nel Tempo, si crea un nuovo universo in cui il passato è stato alterato dal suo arrivo.
- Lo so, ovviamente.
- Lasciami spiegare. Quello che non ti hanno ancora detto è che lo scopo principale della missione è quello di misurare la Costante Temporale. Il massimo numero di universi paralleli che è possibile generare contemporaneamente, un salto dopo l'altro. Hanno provato con oggetti inanimati, ma gli universi collassavano istantaneamente. Per questo serviva un volontario che rendesse diverso ogni salto con la sua presenza.
– Noi? E perché non me l'hanno spiegato?
– Non hanno ancora messo a punto il piano, è questione di giorni. L'esperimento è finanziato dall'esercito, non possono dichiarare le vere motivazioni. Per questo sono tornato qualche giorno prima che tu riceva le istruzioni ufficiali.
– Cosa devo fare?
L'Altro Me estrasse dalla tasca un foglio e lo spiegò sul tavolo. – Questo è il mio numero nella catena di viaggio. Aggiungi uno e portalo con te. Puoi usare questo foglio o ricopiarlo. Ma non commettere errori!
– Wow, è un numero… notevole! – La pagina era fitta di cifre.
– Prima non avrei mai creduto che il Googol fosse un ordine di grandezza utile!
– Non sarebbe più pratico usare un contatore elettronico?
– I nostri predecessori non hanno trovato una memoria che sopravviva alla Bolla, ma provate pure. Purché ti porti anche il foglio!
– Alla fine cosa succederà?
– La Bolla manderà uno di noi in un universo già visitato, consegnerà il suo foglio con il risultato e da lì ricominceranno (o meglio, ricominceremo) la serie di salti per trasmetterlo in ognuno degli universi creati. Oppure qualcuno rifiuterà di partire, prima che si chiuda il ciclo. Magari proprio tu.
– Ma certo che partirò! Sono il primo viaggiatore temporale!
– Proprio quel che ho detto anch'io!
– Ci rivedremo al prossimo giro, col risultato, quindi.
L'Altro Me sorrise, come se tutto gli fosse già chiaro.
Non era come uno specchio, i capelli erano sbagliati, pettinati dall'altro lato, così come la cicatrice bianca sulla fronte.
L'Altro Me, sorridendo, mi salutò:
– Ciao.
– Ciao. – Anche l'inflessione era identica.
- Ho fatto spegnere tutti i sistemi di monitoraggio, siamo isolati.
- Lo so. Ti aspettavo da quasi un giorno. Iniziavo a preoccuparmi, verrò riportato nel mio universo fra poche ore!
– L'attivazione della Bolla non è prevista per un'altra settimana. Ero via dalla base per… insomma, se è come dici dovresti saperlo, avrai già vissuto la stessa esperienza!
– Sì, quasi esattamente, compresa questa visita inattesa. Mi hanno prelevato senza spiegazioni, caricato su un jet militare e trascinato in laboratorio.
– Poi ti hanno preso dei campioni per controllare che fossi davvero tu?
– Già, non è stato piacevole. – L'Altro Me aveva ancora sul collo un grosso cerotto identico al mio.
Era surreale, ma affascinante.
– Hai detto che avresti spiegato solo a me, in privato, perché sei qui. – E i miei capi sono davvero inferociti per questo, aggiunsi mentalmente.
– Esatto. Parlare ad altri potrebbe rendere instabile l'esperimento. Qualsiasi interferenza avrebbe ripercussioni imprevedibili sulle prossime iterazioni.
– Iterazioni? Pensavo fossi tornato per avvertirci di un pericolo. "La Bolla esploderà, collasserà gli universi, il tempo scorrerà al contrario", cose del genere. O peggio.
– Oh, no… – L'Altro Me rise di gusto. – È molto più semplice.
Alzai un sopracciglio e la mia copia capì al volo che la invitavo a continuare.
– Ogni volta che una Bolla con il suo contenuto si muove nel Tempo, si crea un nuovo universo in cui il passato è stato alterato dal suo arrivo.
- Lo so, ovviamente.
- Lasciami spiegare. Quello che non ti hanno ancora detto è che lo scopo principale della missione è quello di misurare la Costante Temporale. Il massimo numero di universi paralleli che è possibile generare contemporaneamente, un salto dopo l'altro. Hanno provato con oggetti inanimati, ma gli universi collassavano istantaneamente. Per questo serviva un volontario che rendesse diverso ogni salto con la sua presenza.
– Noi? E perché non me l'hanno spiegato?
– Non hanno ancora messo a punto il piano, è questione di giorni. L'esperimento è finanziato dall'esercito, non possono dichiarare le vere motivazioni. Per questo sono tornato qualche giorno prima che tu riceva le istruzioni ufficiali.
– Cosa devo fare?
L'Altro Me estrasse dalla tasca un foglio e lo spiegò sul tavolo. – Questo è il mio numero nella catena di viaggio. Aggiungi uno e portalo con te. Puoi usare questo foglio o ricopiarlo. Ma non commettere errori!
– Wow, è un numero… notevole! – La pagina era fitta di cifre.
– Prima non avrei mai creduto che il Googol fosse un ordine di grandezza utile!
– Non sarebbe più pratico usare un contatore elettronico?
– I nostri predecessori non hanno trovato una memoria che sopravviva alla Bolla, ma provate pure. Purché ti porti anche il foglio!
– Alla fine cosa succederà?
– La Bolla manderà uno di noi in un universo già visitato, consegnerà il suo foglio con il risultato e da lì ricominceranno (o meglio, ricominceremo) la serie di salti per trasmetterlo in ognuno degli universi creati. Oppure qualcuno rifiuterà di partire, prima che si chiuda il ciclo. Magari proprio tu.
– Ma certo che partirò! Sono il primo viaggiatore temporale!
– Proprio quel che ho detto anch'io!
– Ci rivedremo al prossimo giro, col risultato, quindi.
L'Altro Me sorrise, come se tutto gli fosse già chiaro.