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L'ultima fiamma

Inviato: martedì 17 settembre 2024, 0:13
da DamianoMeloni
L'ultima fiamma
Damiano Meloni

Le corde lo tenevano legato alla sedia e la canapa gli lacerava la carne dei polsi. Un rivolo caldo colò fino alla punta delle dita. Darren strattonò e grugnì per il dolore. Ci deve essere un modo…
Due mani guantate lo inchiodarono alla sedia. La puzza di pelle ingrassata gli riempì le narici.
«Dove pensi di andare?» Cren il Piccolo aumentò la stretta. Era come se due tenaglie gli stessero stritolando le ossa.
«Hai venduto i nostri fratelli alle guardie, non penserai di poter uscire a festeggiare?»
Darren serrò i denti e trattenne il fiato. «Volevate fottermi.» Scrollò le spalle per liberarsi. Inutile. «Pensavate di lasciarmi indietro, di sacrificarmi per scappare! Dopo tutti questi anni… Volevate portarmi via Margot…»
L’urlo acuto di una donna provenne dall’altra stanza.
Margot!
La porta si aprì cigolando. La sagoma di Lama Rossa si delineò alla luce della lampada ad olio poggiata sul tavolino. «“I deboli sono i primi sacrificabili”. Non sei stato tu a insegnarci questo? È colpa tua se sei diventato debole.» Richiuse la porta. «La puledra scalcia, ma penso che si possa domare, con le giuste maniere. Dico bene, traditore?».
«Sei solo un bastardo egoista.» Darren gli sputò tra i piedi.
«Se Martello fosse qui, la tua cagna strillerebbe ancora di più… o forse dovrei dire la “nostra”.»
Lama Rossa rigirò una sedia e vi si mise a cavalcioni. «Fortuna per lei, l’ultima volta che ho visto Martello la sua testa rotolava ai piedi di una forca. Merito tuo, ovviamente, Due-Vie.»
Due-Vie… Guadagnai il nome perché trovavo sempre un’altra strada, un via d’uscita. Devo aver fede nel nome.
La presa di Piccolo era troppo salda per tentare alcunché. Lama Rossa, troppo dannatamente veloce con il coltello. Non poteva affrontarli.
Pensa Darren. Una brezza gelida entrò dal buco sul tetto fece tremolare la luce. Sei in una topaia, il tavolo ha una gamba cedevole e non c’è altro. Lo sguardo si posò sulla lampada. La puzza di grasso! I loro vestiti ne sono pieni per resistere alla pioggia. Se rompessi la lampada… Morte certa, ma almeno… almeno lei potrà salvarsi.
Due-Vie fece leva sulla gamba sinistra e con l’altra spezzò di netto quella del tavolo. La sequenza era ormai in moto. La lampada si frantumò sulle assi del pavimento e l’olio infuocato schizzò. Lama Rossa, il più vicino al punto d’impatto, divenne una torcia umana in pochi istanti. Cren mollò la presa su Darren, indeciso se spegnere il fuoco sui suoi pantaloni o aiutare il compagno.
Due-Vie ne approfittò: spinse con le gambe e colpì Piccolo con lo schienale della sedia, facendolo finire a terra. Le fiamme bruciarono camicia, pelle e corde. L’aria era pregna di fumo e del puzzo di carne bruciata. Piccolo si stava rialzando, le fiamme sui suoi pantaloni estinte. Lama Rossa, immobile a terra, era ormai un ricordo.
Darren non ci pensò due volte, c’era una sola via per salvare l’unica cosa che ormai contasse e la prese senza indugio. Si lanciò verso Cren il Piccolo: le braccia aperte in un caldo abbraccio di morte.

Re: L'ultima fiamma

Inviato: martedì 17 settembre 2024, 0:24
da antico
Ciao Damiano e bentornato dopo ben due anni! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa CRISTIANO SACCOCCIA EDITION!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: martedì 17 settembre 2024, 8:25
da DamianoMeloni
Grazie mille, Antico! Due anni fa ho avuto un piccolo blocco, quest’anno punto ad arrivare alla fine, vada come vada. Sono qui per imparare, mettermi in gioco e divertirmi!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: giovedì 19 settembre 2024, 12:00
da Gaia Peruzzo
Ciao Damiano! Piacere di leggerti, dato che è la prima volta che trovo un tuo racconto. Questa è proprio la tipica scena fantasy che mi piace leggere.
Ti do due/tre consigli come ho fatto per gli altri. Lama Rossa deve essere definito un po' meglio. Avrei gradito qualche tratto distintivo, che ne so, tipo dei baffi rossi (io glieli ho immaginati), per vederlo con più facilità quando appare in scena.
E anche per l'incendio avrei speso qualche parola in più. Per sentire il calore del fuoco, l'odore del fumo, le scintille, le fiamme che si allungano ecc, dato che sarà la causa di morte del protagonista. Mi manca anche una reazione più vivida degli uomini colpiti dal fuoco. Delle urla, delle lacrime, oltre al fatto che cercano di salvarsi spegnendo le fiamme. Perché è tutto scoppiato troppo velocemente.
Anche le urla di Margot che partono proprio quando Darren la pensa sono messe un po' troppo come se il testo fosse schematico. Magari avrei iniziato con le urla di Margot, poi con il dolore causato dalle corde.
Infine anche il tavolino con la lampada ad olio ha bisogno di essere segnalato meglio nella disposizione della stanza, facendomi capire fin da subito che è di fronte a Darren.
In bocca al lupo per la gara!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: giovedì 19 settembre 2024, 13:46
da DamianoMeloni
Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Damiano! Piacere di leggerti, dato che è la prima volta che trovo un tuo racconto. Questa è proprio la tipica scena fantasy che mi piace leggere.
Ti do due/tre consigli come ho fatto per gli altri. Lama Rossa deve essere definito un po' meglio. Avrei gradito qualche tratto distintivo, che ne so, tipo dei baffi rossi (io glieli ho immaginati), per vederlo con più facilità quando appare in scena.
E anche per l'incendio avrei speso qualche parola in più. Per sentire il calore del fuoco, l'odore del fumo, le scintille, le fiamme che si allungano ecc, dato che sarà la causa di morte del protagonista. Mi manca anche una reazione più vivida degli uomini colpiti dal fuoco. Delle urla, delle lacrime, oltre al fatto che cercano di salvarsi spegnendo le fiamme. Perché è tutto scoppiato troppo velocemente.
Anche le urla di Margot che partono proprio quando Darren la pensa sono messe un po' troppo come se il testo fosse schematico. Magari avrei iniziato con le urla di Margot, poi con il dolore causato dalle corde.
Infine anche il tavolino con la lampada ad olio ha bisogno di essere segnalato meglio nella disposizione della stanza, facendomi capire fin da subito che è di fronte a Darren.
In bocca al lupo per la gara!


Ciao Gaia!
Grazie mille per i consigli. Purtroppo, da quello che ho potuto capire con questa esperienza, il brutto e il bello di MC è il limite dei caratteri. Se da un lato ti costringe a rimanere nei limiti e ti vincola nelle cose da poter dire, dall’altro ti “costringe” a scegliere i dettagli migliori per la scena che si vuole raccontare. Quindi, grazie mille per il commento perché mi hai fatto capire dovrei avrei dovuto spingere di più e, di conseguenza, dove avrei dovuto snellire per far emergere i dettagli importanti.
Penso che questo contest sia la palestra perfetta per allenarsi nella scelta dei dettagli.

Grazie ancora e un in bocca al lupo anche a te!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: giovedì 19 settembre 2024, 15:00
da alexandra.fischer
Tema centrato. Il racconto è sanguinario al punto giusto. Darren è prigioniero con l’amata Margot di Lama Rossa e Cren il Piccolo. Ma si libera con il colpo di scena della gamba della sedia rotta e da un colpo al tavolo creando un incendio. La sua morte, nel finale, appare come un sacrificio per Margot, ma il racconto resta aperto: che ne è di lei? Riuscirà a salvarsi dalle fiamme?

Re: L'ultima fiamma

Inviato: giovedì 19 settembre 2024, 18:11
da Gaia Peruzzo
DamianoMeloni ha scritto:Ciao Gaia!
Grazie mille per i consigli. Purtroppo, da quello che ho potuto capire con questa esperienza, il brutto e il bello di MC è il limite dei caratteri. Se da un lato ti costringe a rimanere nei limiti e ti vincola nelle cose da poter dire, dall’altro ti “costringe” a scegliere i dettagli migliori per la scena che si vuole raccontare. Quindi, grazie mille per il commento perché mi hai fatto capire dovrei avrei dovuto spingere di più e, di conseguenza, dove avrei dovuto snellire per far emergere i dettagli importanti.
Penso che questo contest sia la palestra perfetta per allenarsi nella scelta dei dettagli.

Grazie ancora e un in bocca al lupo anche a te!


Grazie! Esattamente. Anche io ho avuto questo problema e sto ancora cercando di migliorarlo. Perché, come hai detto anche tu, il limite di caratteri e il tempo che scorre ti fanno ragionare meglio su cosa focalizzarti. Io ho partecipato alla scorsa Era e per quanto mi riguarda ne ha giovato anche la mia scrittura in generale. Sono contenta di esserti stata utile.

Re: L'ultima fiamma

Inviato: venerdì 20 settembre 2024, 8:40
da Giovanni P
Buongiorno Damiano,

ricorda molto le iene di Tarantino, e la cosa non mi dispiace, Hai gestito bene le azioni, scorrono bene e la storia in sé è abbastanza interessante, magari non originalissima, come i nomi dei personaggi che sanno un po’ di “americanata”, ma questa è una considerazione personale. Hai gestito bene i caratteri, io è un po’ di tempo che partecipo su MC e ho ancora delle difficoltà.
Il tema è centrato, pienamente direi.

Re: L'ultima fiamma

Inviato: venerdì 20 settembre 2024, 14:31
da DamianoMeloni
Giovanni P ha scritto:Buongiorno Damiano,

ricorda molto le iene di Tarantino, e la cosa non mi dispiace, Hai gestito bene le azioni, scorrono bene e la storia in sé è abbastanza interessante, magari non originalissima, come i nomi dei personaggi che sanno un po’ di “americanata”, ma questa è una considerazione personale. Hai gestito bene i caratteri, io è un po’ di tempo che partecipo su MC e ho ancora delle difficoltà.
Il tema è centrato, pienamente direi.



Ciao Giovanni,
In effetti devo dire che i nomi sono uno dei miei punti deboli, faccio una fatica tremenda a trovarli ahahah.
Grazie per il commento, devo dire che non è per nulla facile scrivere seguendo questo format, ma con il tempo si spera di migliorare.

Buona gara!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: venerdì 20 settembre 2024, 23:32
da Daniele
Ciao Damiano, piacere di leggerti, penso sia la prima volta per me.
Racconto che mi ha ricordato un po' le iene per via dei soprannomi, scelta tra le altre cose molto logica e allo stesso tempo simpatica se era voluta la citazione (e io apprezzo le citazioni).
La scena ci sta. Ha un suo svolgimento e un suo finale, non mi è piaciuto molto il fatto che lui pensasse a margot e poi casualmente lei urlasse, sarebbe stato più logico se lui sentisse l'urlo di lei e poi sentendolo le pensasse. Secondo me queste cose si risolvono facilmente facendo una brevissima scaletta del racconto prima di passare alla stesura.
Altro appunto: lui nel finale si lancia con le braccia aperte su lama rossa, ma non aveva i polsi legati? Dettaglio... più importante, secondo me, sarebbe stato però far capire perché margot fosse così importante per lui e far sentire la sofferenza o la liberazione di lui nel sacrificarsi per salvarla. È stata una redenzione per lui? È stata una scelta che lui stesso magari non si aspettava di fare e si stupisce di aver fatto nel momento in cui realizza di star per morire? O ancora è una sorta di punizione che lui si infligge sapendo di non meritare di continuare a vivere? Chiarire questo aspetto avrebbe dato ancora più profondità per quel che ne penso.
Nel complesso comunque il racconto mi è piaciuto, da prime posizioni.
Alla prossima!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: sabato 21 settembre 2024, 0:53
da DamianoMeloni
Daniele ha scritto:Ciao Damiano, piacere di leggerti, penso sia la prima volta per me.
Racconto che mi ha ricordato un po' le iene per via dei soprannomi, scelta tra le altre cose molto logica e allo stesso tempo simpatica se era voluta la citazione (e io apprezzo le citazioni).
La scena ci sta. Ha un suo svolgimento e un suo finale, non mi è piaciuto molto il fatto che lui pensasse a margot e poi casualmente lei urlasse, sarebbe stato più logico se lui sentisse l'urlo di lei e poi sentendolo le pensasse. Secondo me queste cose si risolvono facilmente facendo una brevissima scaletta del racconto prima di passare alla stesura.
Altro appunto: lui nel finale si lancia con le braccia aperte su lama rossa, ma non aveva i polsi legati? Dettaglio... più importante, secondo me, sarebbe stato però far capire perché margot fosse così importante per lui e far sentire la sofferenza o la liberazione di lui nel sacrificarsi per salvarla. È stata una redenzione per lui? È stata una scelta che lui stesso magari non si aspettava di fare e si stupisce di aver fatto nel momento in cui realizza di star per morire? O ancora è una sorta di punizione che lui si infligge sapendo di non meritare di continuare a vivere? Chiarire questo aspetto avrebbe dato ancora più profondità per quel che ne penso.
Nel complesso comunque il racconto mi è piaciuto, da prime posizioni.
Alla prossima!


Ciao Daniele,

Grazie mille per i commenti e sono contento ti sia piaciuto!
Allora, a mente fredda concordo con il fatto che l’urlo l’episodio dell’urlo sia un po’ “telefonato”. In effetti progettare prima aiuta molto in questi casi e che spero sarà una cosa che migliorerò durante le prossime edizioni. Non è stato facile in questa con il poco tempo a disposizione, soprattutto perché non sono abituato a scrivere la sera.
Per quanto riguarda i polsi legati, avevo provato a mostrare “male” che il fuoco aveva bruciato le corde: “ Le fiamme bruciarono camicia, pelle e corde”, effettivamente si capisce poco.
Hai ragione sul fatto che la scena necessita una migliore costruzione del rapporto tra Darren e Margot per dare maggiore enfasi e dare ancora più emozione al tutto.
Ti ringrazio tantissimo per i consigli!

Alla prossima!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: sabato 21 settembre 2024, 17:42
da Gabriele Dolzadelli
Ciao Damiano, piacere di trovarti.
Per quanto riguarda lo stile, il racconto scorre bene e non ho appunti. Più che altro mi hanno lasciato perplesso alcuni aspetti della trama. Credo ci siano diversi buchi che non vengono colmati e che lasciano un po' disorientati. Di che natura è questo gruppo di uomini? Criminali? Ribelli? Non viene approfondita la cosa, così come non si comprende bene la dinamica del tradimento, che mi ha lasciato un po' insoddisfatto. Sembra che il protagonista un tempo sia stato loro capo ("ce lo hai insegnato tu) ma poi sia stato lasciato indietro. In che modo? E a chi ha venduto diversi di loro? In che senso volevano portargli via Margot? Sono cose che vengono buttate dentro ma non creano punti cardinali per il lettore.
Non ho capito anche il fatto che queste persone sono ricoperte di grasso per resistere alla pioggia. Che significa?
Anche il finale non mi ha convinto molto. Perché non tentare la fuga anziché suicidarsi? Inoltre l'incendio metterebbe a repentaglio anche la vita di Margot nella stanza accanto ma il protagonista non sembra pensarci minimamente.
La traccia è stata rispettata. Peccato per questi punti carenti.
Buon proseguimento!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: sabato 21 settembre 2024, 17:50
da giulio.palmieri
Ciao Damiano, piacere di leggerti. Effettivamente il racconto ha un suo perché. Anche come usi il soprannome del personaggio per dare avvio alla sequenza d'azione. Forse è un po' troppo semplicistico il fatto che l'aria impregnata di grasso prenda subito fuoco; forse avresti potuto insistere sulla preparazione del personaggio principale e sul legame con Margot. Certo, è sempre difficile bilanciare i rapporti tra personaggi in un contesto d'azione. Mi ha ricordato le scene finali di 1984. Qualche difettuccio qua e là, ma nel complesso è riuscito. A rileggerci, buona edition.

Re: L'ultima fiamma

Inviato: sabato 21 settembre 2024, 20:06
da Gennibo
Ciao Damiano, leggerti è stato un piacere, il racconto mi ha tenuto in sospeso nella speranza che Darren riuscisse a cavarsela.
Come Gaia ti ha già puntualizzato, quando arriva Lama Rossa, anche a me sarebbe piaciuto figurarmelo con maggiori particolari, di modo da riuscire a visualizzare meglio quello che è un quarto personaggio in uno spazio molto ristretto.
Anche al punto dove dici: Due-Vie fece leva sulla gamba sinistra Avrei mantenuto il nome di Darren, perché se è vero che il suo nemico lo chiama Due-vie, per il lettore è rimasto in mente all'inizio con un altro nome e questo può confondere, come è successo a me.
Non che tu non lo abbia chiarito, ma viste le tante informazioni che dai ho finito per perdermi un po'
Nel finale mi sono chiesta anche io come possa lei riuscire a salvarsi se è imprigionata. Forse meglio, se proprio vuoi sacrificare Darren, che lo faccia mentre salva lei o peggio, mentre cerca di andare a salvarla.
Perché questo automatismo del "se io mi sacrifico e uccido i miei carcerieri lei si salva" non mi pare così ovvio, lei potrebbe non riuscire a liberarsi e finire carbonizzata, e non essere da sola, ma con altri brutti ceffi.
Dire che è una storia scritta bene, con una buona idea, però da affinare.
Buona edition e spero persto di leggerti ancora.

Re: L'ultima fiamma

Inviato: martedì 24 settembre 2024, 17:33
da DamianoMeloni
Gabriele Dolzadelli ha scritto:Ciao Damiano, piacere di trovarti.
Per quanto riguarda lo stile, il racconto scorre bene e non ho appunti. Più che altro mi hanno lasciato perplesso alcuni aspetti della trama. Credo ci siano diversi buchi che non vengono colmati e che lasciano un po' disorientati. Di che natura è questo gruppo di uomini? Criminali? Ribelli? Non viene approfondita la cosa, così come non si comprende bene la dinamica del tradimento, che mi ha lasciato un po' insoddisfatto. Sembra che il protagonista un tempo sia stato loro capo ("ce lo hai insegnato tu) ma poi sia stato lasciato indietro. In che modo? E a chi ha venduto diversi di loro? In che senso volevano portargli via Margot? Sono cose che vengono buttate dentro ma non creano punti cardinali per il lettore.
Non ho capito anche il fatto che queste persone sono ricoperte di grasso per resistere alla pioggia. Che significa?
Anche il finale non mi ha convinto molto. Perché non tentare la fuga anziché suicidarsi? Inoltre l'incendio metterebbe a repentaglio anche la vita di Margot nella stanza accanto ma il protagonista non sembra pensarci minimamente.
La traccia è stata rispettata. Peccato per questi punti carenti.
Buon proseguimento!


Ciao Daniele,
Grazie per i complimenti per lo stile, sono apprezzatissimi.
Passiamo al resto. L'idea è che questi 3 (il protagonista, Cren e Lama Rossa) siano gli ultimi componenti di una banda di ladri/criminali. Il protagonista era il loro capo. Durante il loro ultimo colpo, i suoi sottoposti gli si sono "ammutinati" contro e lui si è vendicato vendendoli alle guardie prima che l'effettivo ammutinamento avvenisse. Quelli in scena sono gli unici sfuggiti.

Il grasso veniva usato sugli indumenti per renderli impermeabili durante il medioevo o giù di lì.
Riguardo il finale, l'unico modo per il protagonista di salvare la sua compagna e la sua vita era di riuscire a sbarazzarsi di quei due prima che lo uccidessero. L'unico modo per farlo era quello di librarsi delle corde e mettere fuorigioco entrambi il prima possibile, altrimenti in un due contro uno ne avrebbe sicuramente avuto la peggio. L'espediente del "dar fuoco a tutto" era l'unica soluzione possibile per lui, logicamente non voleva suicidarsi, ma le circostanze lo hanno portato verso quella direzione, nella speranza che, mettendo fuorigioco i due antagonisti, avesse dato modo a Margot di scappare dalla casa in fiamme.

Spero di aver chiarito qualche dubbio.
Ammetto che gran parte di quello che ho scritto ora è rimasto nella mia testa, probabilmente complice i pochi caratteri a disposizione e, per la maggior parte, la mia inesperienza.

Comunque grazie per questi appunti che mi hai fatto!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: martedì 24 settembre 2024, 17:36
da DamianoMeloni
giulio.palmieri ha scritto:Ciao Damiano, piacere di leggerti. Effettivamente il racconto ha un suo perché. Anche come usi il soprannome del personaggio per dare avvio alla sequenza d'azione. Forse è un po' troppo semplicistico il fatto che l'aria impregnata di grasso prenda subito fuoco; forse avresti potuto insistere sulla preparazione del personaggio principale e sul legame con Margot. Certo, è sempre difficile bilanciare i rapporti tra personaggi in un contesto d'azione. Mi ha ricordato le scene finali di 1984. Qualche difettuccio qua e là, ma nel complesso è riuscito. A rileggerci, buona edition.



Grazie mille Giulio per il commento!
In realtà sono i vestiti ad essere "ingrassati" per renderli impermeabili all'acqua, non l'aria ad esserne satura ;).
Hai pienamente ragione, è difficile creare un rapporto in così poco spazio, e penso sia una delle cose che manca a questo testo. grazie per avermelo fatto notare. Alla prossima e buona edition anche a te!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: martedì 24 settembre 2024, 17:47
da DamianoMeloni
Gennibo ha scritto:Ciao Damiano, leggerti è stato un piacere, il racconto mi ha tenuto in sospeso nella speranza che Darren riuscisse a cavarsela.
Come Gaia ti ha già puntualizzato, quando arriva Lama Rossa, anche a me sarebbe piaciuto figurarmelo con maggiori particolari, di modo da riuscire a visualizzare meglio quello che è un quarto personaggio in uno spazio molto ristretto.
Anche al punto dove dici: Due-Vie fece leva sulla gamba sinistra Avrei mantenuto il nome di Darren, perché se è vero che il suo nemico lo chiama Due-vie, per il lettore è rimasto in mente all'inizio con un altro nome e questo può confondere, come è successo a me.
Non che tu non lo abbia chiarito, ma viste le tante informazioni che dai ho finito per perdermi un po'
Nel finale mi sono chiesta anche io come possa lei riuscire a salvarsi se è imprigionata. Forse meglio, se proprio vuoi sacrificare Darren, che lo faccia mentre salva lei o peggio, mentre cerca di andare a salvarla.
Perché questo automatismo del "se io mi sacrifico e uccido i miei carcerieri lei si salva" non mi pare così ovvio, lei potrebbe non riuscire a liberarsi e finire carbonizzata, e non essere da sola, ma con altri brutti ceffi.
Dire che è una storia scritta bene, con una buona idea, però da affinare.
Buona edition e spero persto di leggerti ancora.


Grazie mille per il commento!
Sono d'accordo che un po' più di caratterizzazione non guasti.
Al fatto del cambiare nome non avevo pensato che potesse essere un problema, ma grazie per avermelo fatto notaro.
Nel finale, l'idea è che lui non sa se lei si salverà. Lo spera, ma non ne ha la certezza. Nonostante tutto, Darren si sacrifica per dare una possibilità a Margot, piuttosto che lasciarla in balia degli antagonisti.

Buona edition anche a te e grazie per il commento!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: martedì 24 settembre 2024, 23:18
da Emiliano Maramonte
Ciao Damiano! Bentornato a MC. Chiedo venia se non mi ricordo di aver già letto qualcosa di tuo; se due anni fa eri già in Arena allora in qualche modo ci siamo incrociati! In ogni caso, buona Dodicesima Era!
In primis, ti faccio i complimenti per lo stile perché è abbastanza pulito e cerca di mantenere una buona focalizzazione sul protagonista, riuscendovi, e questo è molto positivo perché il lettore si immedesima subito e per tutta la trama. Inoltre, credo che se in futuro parteciperai ancora, tirerai fuori racconti molto interessanti! Poi, grosso modo, la storia si può ricostruire nei suoi contorni generali, anche se, devo ammettere, mancano diversi input necessari per avere ben chiari gli sviluppi. Se mi permetti, ti do un consiglio: cerca di fare in modo che la proporzione del quadro generale della storia che hai in mente sia inferiore a quella che metti effettivamente su carta. Te lo dico perché spesso, in fase di commento, l'autore è costretto a spiegare antefatti, eventi, sviluppi, cornici, background, insomma tutta roba che è rimasta nella sua testa, e questo non è una cosa buona in quanto il lettore faticherà non poco a costruire il contesto, con conseguente perdita dell'efficacia dell'intero racconto. Io stesso, dopo qualche anno su MC, sto ancora cercando il giusto equilibrio...
Effettivamente, verso il finale c'è qualcosa da calibrare, ad esempio l'incendio o il suicidio, però, ponendo mente a come hai strutturato la trama, come coerenza interna, tutto ha un senso.
Ciò che non mi ha convinto del tutto è l'aderenza al tema. Forse manca la redenzione. Per il resto, null'altro da aggiungere.
A rileggerci presto!

Emiliano.

Re: L'ultima fiamma

Inviato: mercoledì 25 settembre 2024, 14:21
da DamianoMeloni
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Damiano! Bentornato a MC. Chiedo venia se non mi ricordo di aver già letto qualcosa di tuo; se due anni fa eri già in Arena allora in qualche modo ci siamo incrociati! In ogni caso, buona Dodicesima Era!
In primis, ti faccio i complimenti per lo stile perché è abbastanza pulito e cerca di mantenere una buona focalizzazione sul protagonista, riuscendovi, e questo è molto positivo perché il lettore si immedesima subito e per tutta la trama. Inoltre, credo che se in futuro parteciperai ancora, tirerai fuori racconti molto interessanti! Poi, grosso modo, la storia si può ricostruire nei suoi contorni generali, anche se, devo ammettere, mancano diversi input necessari per avere ben chiari gli sviluppi. Se mi permetti, ti do un consiglio: cerca di fare in modo che la proporzione del quadro generale della storia che hai in mente sia inferiore a quella che metti effettivamente su carta. Te lo dico perché spesso, in fase di commento, l'autore è costretto a spiegare antefatti, eventi, sviluppi, cornici, background, insomma tutta roba che è rimasta nella sua testa, e questo non è una cosa buona in quanto il lettore faticherà non poco a costruire il contesto, con conseguente perdita dell'efficacia dell'intero racconto. Io stesso, dopo qualche anno su MC, sto ancora cercando il giusto equilibrio...
Effettivamente, verso il finale c'è qualcosa da calibrare, ad esempio l'incendio o il suicidio, però, ponendo mente a come hai strutturato la trama, come coerenza interna, tutto ha un senso.
Ciò che non mi ha convinto del tutto è l'aderenza al tema. Forse manca la redenzione. Per il resto, null'altro da aggiungere.
A rileggerci presto!

Emiliano.



Ciao Emiliano, grazie mille per gli apprezzamenti e, soprattutto, per i consigli! Ne farò tesoro per le prossime edizioni.
Dai commenti ricevuti, penso che una delle lezioni che ho da imparare per scrivere al meglio questo tipo di racconti si possa racchiudere in “fornisci il minimo contesto necessario per non far rimanere il lettore nel vuoto e crea spazio per il resto.”

Grazie ancora e buona Era anche a te!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: giovedì 26 settembre 2024, 14:19
da Bescottina
Ciao Damiano, è un piacere conoscerti.
Per me è la prima volta sia su MC che con un tuo racconto.

Purtroppo non ho molto tempo per leggere i commenti precedenti che ti hanno fatto, quindi perdona se reitero cose che magari ti hanno già detto.

Mi piace il modo in cui hai utilizzato i dialoghi, sei riuscito a inquadrare alla perfezione la situazione: Darren, da capo della compagnia, si trova prigioniero. Il motivo per cui si trova in quella situazione è tutto sommato ininfluente, e anche cosa facciano di preciso: si intende che sono criminali grazie al riferimento alle guardie e tanto basta.

Avrei anticipato l’urlo di Margot per non farlo coincidere col momento in cui la nomina, perché lo fa suonare un po’ artefatto.

Il pensiero diretto con la spiegazione del nome è eccessivamente didascalico e suona anche molto innaturale, lui spiega a sé stesso un nome che conosce bene, solo a beneficio del lettore. Forse qualcosa come “Due-Vie, già. Abbi fede nel tuo nome, Darren. Ci deve essere una via d’uscita” o insomma cose simili sarebbero state sufficienti. Anche “I loro vestiti ne sono pieni per resistere alla pioggia” è quel tipo di integrazione che lo fa suonare un’imbeccata. Darren sa a cosa serve il grasso.

Mi piace il ragionamento che fa: non c’è alcuna sicurezza che sacrificandosi Margot sopravviva, ma in fin dei conti è una situazione disperata e i personaggi possono cadere in fallacie logiche. L’importante è il motivo che li spinge, non il fatto che abbia senso o meno se per loro in quel momento il senso c’è.

Sul finale non ho capito perché hai cambiato narratore, passando dalla focalizzazione di Darren alla zero, e perché sei passato da Darren a “Due-Vie”. Gran peccato per questo, sarebbe stato molto più intenso se avessi mantenuto il pov.

Il finale avrebbe meritato un pochino di spazio in più, se avessi avuto 4000 caratteri al posto di 3, credo ci saresti riuscito tranquillamente.

Per il resto trovo che tu abbia centrato in pieno il tema e spero di rileggerti prestissimo, complimenti per lo stile!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: venerdì 27 settembre 2024, 18:32
da DamianoMeloni
Bescottina ha scritto:Ciao Damiano, è un piacere conoscerti.
Per me è la prima volta sia su MC che con un tuo racconto.

Purtroppo non ho molto tempo per leggere i commenti precedenti che ti hanno fatto, quindi perdona se reitero cose che magari ti hanno già detto.

Mi piace il modo in cui hai utilizzato i dialoghi, sei riuscito a inquadrare alla perfezione la situazione: Darren, da capo della compagnia, si trova prigioniero. Il motivo per cui si trova in quella situazione è tutto sommato ininfluente, e anche cosa facciano di preciso: si intende che sono criminali grazie al riferimento alle guardie e tanto basta.

Avrei anticipato l’urlo di Margot per non farlo coincidere col momento in cui la nomina, perché lo fa suonare un po’ artefatto.

Il pensiero diretto con la spiegazione del nome è eccessivamente didascalico e suona anche molto innaturale, lui spiega a sé stesso un nome che conosce bene, solo a beneficio del lettore. Forse qualcosa come “Due-Vie, già. Abbi fede nel tuo nome, Darren. Ci deve essere una via d’uscita” o insomma cose simili sarebbero state sufficienti. Anche “I loro vestiti ne sono pieni per resistere alla pioggia” è quel tipo di integrazione che lo fa suonare un’imbeccata. Darren sa a cosa serve il grasso.

Mi piace il ragionamento che fa: non c’è alcuna sicurezza che sacrificandosi Margot sopravviva, ma in fin dei conti è una situazione disperata e i personaggi possono cadere in fallacie logiche. L’importante è il motivo che li spinge, non il fatto che abbia senso o meno se per loro in quel momento il senso c’è.

Sul finale non ho capito perché hai cambiato narratore, passando dalla focalizzazione di Darren alla zero, e perché sei passato da Darren a “Due-Vie”. Gran peccato per questo, sarebbe stato molto più intenso se avessi mantenuto il pov.

Il finale avrebbe meritato un pochino di spazio in più, se avessi avuto 4000 caratteri al posto di 3, credo ci saresti riuscito tranquillamente.

Per il resto trovo che tu abbia centrato in pieno il tema e spero di rileggerti prestissimo, complimenti per lo stile!


Ciao Barbara, piacere mio conoscerti.
Grazie mille per il commento e i complimenti!
In effetti non mi ero accorto per nulla di aver perso il PDV alla fine, grazie per avermelo fatto notare, le prossime volte ci presterò più attenzione. Grazie anche per le altre osservazioni, sono tutte cose sulle quali dovrei lavorare. ;)

Alla prossima!

Re: L'ultima fiamma

Inviato: lunedì 30 settembre 2024, 10:52
da L'inquisitore
Ciao Damiano, benvenuto e piacere di conoscerti. In qualità di Inquisitore sono chiamato a dare l'ultimo parere sul tuo racconto, quindi eccomi qui.
Noto un po' di pratiche da buon principiante. Sono molto contento che persone come te approdino qui, perché so che ne trarrai grande beneficio (com'è stato per me e per innumerevoli altri prima e dopo).
Da parte mia provo subito a darti qualche consiglio per il prossimo racconto. Ho notato una scrittura iper paratattica che tende al singhiozzo, ti suggerisco di alternare più spesso queste frasi e a formulazioni più estese e di usare frasi coordinate per allungare senza usare subordinate (provare per credere).
Frasi come "Darren serrò i denti e trattenne il fiato" oltre ad essere dei cliché linguistici poco convincentri, tendono a non essere nemmeno prese in grande considerazione, né dal lettore, ma neppure dall'autore. Perché Darren trattiene il fiato se poi si mette a parlare?
Occhio anche al doppiaggese (dannatamente) e ai dialoghi artefatti: sono poco convincenti e poco coinvolgenti. Calati meglio nella situazione, trova le tue espressioni invece di ripetere quelle di brutti film o di autori pigri: ti divertirai molto di più.
La trama è un po' povera: un uomo legato si libera dei suoi aguzzini, ma non sappiamo molto della stua storia e delle sue motivazioni. So che queste dimensioni sono una difficoltà enorme, non ti critico: mi limito a segnalare la cosa.
Un racconto da pollice tendente al positivo per il potenziale che dimostri. Sono certo che ci farai leggere ottimi racconti molto presto.

Re: L'ultima fiamma

Inviato: martedì 1 ottobre 2024, 10:38
da DamianoMeloni
L'inquisitore ha scritto:Ciao Damiano, benvenuto e piacere di conoscerti. In qualità di Inquisitore sono chiamato a dare l'ultimo parere sul tuo racconto, quindi eccomi qui.
Noto un po' di pratiche da buon principiante. Sono molto contento che persone come te approdino qui, perché so che ne trarrai grande beneficio (com'è stato per me e per innumerevoli altri prima e dopo).
Da parte mia provo subito a darti qualche consiglio per il prossimo racconto. Ho notato una scrittura iper paratattica che tende al singhiozzo, ti suggerisco di alternare più spesso queste frasi e a formulazioni più estese e di usare frasi coordinate per allungare senza usare subordinate (provare per credere).
Frasi come "Darren serrò i denti e trattenne il fiato" oltre ad essere dei cliché linguistici poco convincentri, tendono a non essere nemmeno prese in grande considerazione, né dal lettore, ma neppure dall'autore. Perché Darren trattiene il fiato se poi si mette a parlare?
Occhio anche al doppiaggese (dannatamente) e ai dialoghi artefatti: sono poco convincenti e poco coinvolgenti. Calati meglio nella situazione, trova le tue espressioni invece di ripetere quelle di brutti film o di autori pigri: ti divertirai molto di più.
La trama è un po' povera: un uomo legato si libera dei suoi aguzzini, ma non sappiamo molto della stua storia e delle sue motivazioni. So che queste dimensioni sono una difficoltà enorme, non ti critico: mi limito a segnalare la cosa.
Un racconto da pollice tendente al positivo per il potenziale che dimostri. Sono certo che ci farai leggere ottimi racconti molto presto.



Ciao Inquisitore!
Grazie mille per i commenti. Questo è proprio il motivo per cui ho deciso di “buttarmi” qui, per “sgrezzarmi” e maturare, sia dal punto di vista della scrittura grazie ai preziosi consigli che si riceve, sia umano attraverso l’interazioni che si creano in questo gruppo.
Ti ringrazio molto per questi consigli preziosi, ne farò tesoro e cercherò di tenerne conto il più possibile nelle prossime Ere.

A presto!