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Ululati

Inviato: martedì 22 ottobre 2024, 0:05
da SalvatoreStefanelli
Era una notte di luna crescente, la quarta dopo il mio arrivo al monastero di Cervica. Il freddo penetrava le mura spesse del monastero ma, più del freddo, erano gli ululati che provenivano dalle celle dei monaci a farmi rabbrividire.
Il priore era stato barbaramente ucciso a morsi giorni addietro e, a me l’abate aveva affidato il compito di saperne di più sulla sua morte.
Al mio arrivo in paese, fui avvertito dagli abitanti che non c’erano mai stati cani tra quelle mura, anzi, a quanto sembrava, i monaci proprio non ne volevano sapere di animali. Decisi di non dar peso alle loro parole, così attraversai il grande portone del monastero accolto da una folta schiera di fratelli in fede e Ringhio, che era sempre stato l’amico più fedele, anche allora mi stava accanto; non capii perché il mio cane si dimostrasse così ostile nei loro confronti, capii benissimo, invece, perché i monaci lo ricambiassero allo stesso modo e, non ebbi altra scelta che lasciarlo nelle mani di un contadino che abitava poco distante.
I fratelli erano scossi, ma non sapevo dire se per la barbara morte del priore o per la mia presenza lì. Quello che sapevo è che non sarebbe stato affatto facile scoprire come si erano svolti i fatti.
Come ebbi modo di verificare subito, con mio sommo disappunto, il priore era già stato seppellito senza darmi la possibilità di vederne il corpo. Decisi allora di interrogare i fratelli singolarmente. Il loro racconto dei fatti era pressoché univoco, nessuna sbavatura tra le varie voci, troppo perfette e uguali per non irritarmi. Secondo loro una qualche bestia del demonio si era introdotta tra quelle mura oltre l’ora Compieta e, sorpreso il priore ancora in giro, l’aveva attaccato e ucciso per poi fuggire quando le urla del povero malcapitato avevano attirato tutti loro. Nessuno aveva però saputo descrivermi la bestia immonda. Il giorno dopo mi recai in paese e gli abitanti di Cervica non seppero darmi altre informazioni, tutti pronti a giurare che il racconto dei monaci doveva essere la verità. Poi, prima che mi ritirassi per le preghiere del Vespro, una donna disse qualcosa d’interessante: «Da alcuni mesi capita che qualcuna delle nostre bestie scompare o la si trova sbranata». L’uomo che le era accanto aggiunse: «Quando succede, si sentono gli ululati dei lupi, un po’ più lontani di un tiro di schioppo; peccato che non li veda mai per sparargli».
Lupi. Quindi erano stati i lupi a uccidere il priore? Ma come erano entrati nel monastero? Con il Mattutino mi recai a osservare per bene le mura, nel caso si fosse creata una qualche spaccatura. Nulla. Le mura erano impenetrabili come una fortezza. Mi recai nella cella del priore mentre i confratelli erano a pranzo e scoprii un passaggio segreto che portava in campagna, alla fine del quale una grata era chiusa dall’interno con un grosso catenaccio. Impossibile che i lupi fossero passati da lì.
Al terzo giorno, poco dopo il vespro, mi trovavo nella cella assegnatomi, ripensando agli accadimenti recenti, quando avvertii l’ululato di un lupo, subito dopo ne seguirono altri; sembravano fin troppo vicini. Quanto successe dopo fu un susseguirsi di eventi favorevoli. Ringhio, scappato per venirmi a cercare, ringhiava furioso contro il portone del monastero. Gli abitanti del luogo, sentendo gli ululati all’interno delle mura, decisero di abbatterlo. Precipitandosi dentro trovarono i monaci che si stavano trasformando in lupi; con coraggio, forconi e fuoco riuscirono a rinchiuderli nelle celle. Quella notte non chiusi occhio.
All’ora terza arrivò l’abate.
«Sei stato in gamba. Non credevo ci riuscissi».
«Reverendissimo padre, cose ne facciamo di loro?»
«Li inviamo a Roma. Sarà il Papa a decidere della loro sorte»
Ringhio annusava con insistenza le vesti dell’abate, non gli era mai stato simpatico, lo sapevo, ma quando mostrò i denti, ricordai l’incontro con i monaci e mi immedesimai in lui: l’odore del lupo era forte nell’abate. Vidi il giallo nei suoi occhi e lo colpii. «Un lupo in più per il Papa».

Re: Ululati

Inviato: martedì 22 ottobre 2024, 0:08
da SalvatoreStefanelli
Chiedo perdono a chi non apprezzerà il racconto. Non ho scusanti se non quella di essere proprio fuori allenamento. A presto leggerci. Buona Edition a tutti!

Re: Ululati

Inviato: martedì 22 ottobre 2024, 0:09
da antico
Ciao Salvatore e ben ritrovato nell'arena! Caratteri e tempo ok, buona BEPPE RONCARI EDITION!

Re: Ululati

Inviato: martedì 22 ottobre 2024, 17:32
da Maurizio Chierchia
Ciao Salvatore.
Visto il tuo appunto sull'essere fuori allenamento non sarò troppo cattivo. Purtroppo però la cosa si sente.
Ci sono troppi errori a livello di punteggiatura a mio avviso. A volte ho dovuto rileggere la frase e addirittura riscriverla per capire come poteva essere sviluppata meglio. Come questa: Decisi di non dar peso alle loro parole, così attraversai il grande portone del monastero accolto da una folta schiera di fratelli in fede e Ringhio, che era sempre stato l’amico più fedele, anche allora mi stava accanto; non capii perché il mio cane si dimostrasse così ostile nei loro confronti, capii benissimo, invece, perché i monaci lo ricambiassero allo stesso modo e, non ebbi altra scelta che lasciarlo nelle mani di un contadino che abitava poco distante. Qui la punteggiatura e la frammentazione della frase non è delle migliori. Avrei optato per una scelta più simile a questa: Decisi di non dar peso alle loro parole e attraversai il grande portone del monastero, accolto da una folta schiera di fratelli in fede. Ringhio, che era sempre stato il mio amico più fedele, mi stava accanto anche allora. Non capii perché il mio cane si mostrasse così ostile nei loro confronti, ma capii benissimo perché i monaci ricambiassero quell'ostilità. Non ebbi altra scelta che lasciarlo nelle mani di un contadino che abitava poco distante. Insomma, avrei spezzettato di più le parti e avrei optato per una punteggiatura più efficace.
Altro errore lo ritrovo qui: Il priore era stato barbaramente ucciso a morsi giorni addietro e, a me l’abate aveva affidato il compito di saperne di più sulla sua morte. Qui la virgola l'avrei proprio tolta.
In ogni caso ben tornato nell'arena e buona gara. A rileggerci presto!

Re: Ululati

Inviato: martedì 22 ottobre 2024, 21:30
da SalvatoreStefanelli
Come dicevo sono proprio fuori allenamento. Anche a me sembrava che stessi abusando delle virgole, ma ero troppo lento e nemmeno tanto convinto di dove volessi andare a parare. Ho provato a rileggerlo un paio di volte e ogni volta modificavo qualcosa, poi avevo sforato e ho dovuto eliminare altre parti. Alla fine non ce l'ho fatta a continuare e ho consegnato la migliore versione di quanto avevo scritto. Purtroppo, lo so, non è una versione scevra da errori, anzi. L'importante era rimettermi alla prova e il ring di Minuti Contati è uno dei migliori, perché ti costringe a lavorare in modo rapido, a sforzarti le meningi e a mettere in campo tutto il tuo sapere al meglio che puoi in quel breve momento.
Ti ringrazio tantissimo per il tuo commento e le tue osservazioni. Buon proseguimento di letture e valutazioni. Nei prossimi giorni inizierò anche le mie. Ciao

Re: Ululati

Inviato: venerdì 25 ottobre 2024, 16:53
da MatteoMantoani
Ciao Salvatore, piacere di rileggerti.
Ahia.. Tanto di cappello per aver voluto comunque partecipare alla gara, fare un po' di allenamento è indispensabile, quindi non prendertela se anche io mi unisco ai commenti precedenti. L'idea di base è anche divertente, un monastero in cui i frati sono tutti licantropi, ma a parte la trama che traballa un poco per coerenza interna, anche la scrittura è un po' imprecisa e mi dà l'aria della qualità che si ha dopo una prima stesura. Anche il tema faccio fatica a trovarlo. Mi dispiace, sono sicuro che ti andrà meglio la prossima volta.

Re: Ululati

Inviato: venerdì 25 ottobre 2024, 17:33
da Cinzia Fabretti
Buongiorno, Salvatore. Ho letto anch’io la tua nota sull’essere fuori allenamento e ho sorriso. Almeno tu l’hai avuto, l’allenamento, per perderlo. Io proprio ci provo ogni volta, e mi sembra sempre al di là delle mie capacità. Ma comunque, per fortuna siamo tra amici. Il racconto è scorrevole, anche se non mancano le imperfezioni, non solo di punteggiatura, a cui accennava Maurizio. Nulla di scandaloso, ma gli altri hanno tirato fuori e sviluppato idee con bravura maggiore. Anche nello stabilire quale sia il punto di vista insolito sono in dubbio. È quello del cane, che grazie all’olfatto individua l’abate?
Inoltre, mi sorge una domanda. Se l’abate sapeva che i monaci erano lupi mannari come lui, perché lasciar diventare priore un normale? E se il priore era come gli altri, perché l’avevano ucciso?
Resto con le mie curiosità.

Re: Ululati

Inviato: sabato 26 ottobre 2024, 1:02
da HandyManny_D
Ciao Salvatore,

l’idea del racconto, di per sé, non mi sembra male.

Come altri prima di me, devo ammettere che il tema dell’insolito punto di vista non si è presentato insieme al racconto, ed è un peccato, perché si vede che ti piace scrivere. Ci sono piccoli inciampi, certo, ma la tua storia è abbastanza scorrevole e l’atmosfera intrigante.

Sarebbe stato meraviglioso se fossero stati frati francescani che si trasformano in lupi, e se anche lui lo fosse stato, consapevole di quella particolarità. Il suo compito sarebbe stato punire chi aveva ceduto al peccato di superbia o di gola.

Comunque non demordere, Salvatore. La scrittura è un allenamento bellissimo, in effetti è l’unico tipo di ginnastica che mi piaccia davvero. Non esistono esercizi che non si possano correggere.

Ci si legge in giro!

Re: Ululati

Inviato: domenica 27 ottobre 2024, 14:43
da alexandra.fischer
Tema centrato. Molto bene con la descrizione del monastero e la scansione temporale. Il protagonista, con il suo cane Ringhio, è un religioso che indaga sulla morte del priore. Rendi molto bene lo stato d’animo dei confratelli. L’indizio degli ululati è interessante. Prepara la sorpresa finale dei frati licantropi. Finale agghiacciante con l’abate licantropo.
Attenzione:
Ringhio, ringhiava.
Scriverei: Ringhio abbaiava

Re: Ululati

Inviato: martedì 29 ottobre 2024, 9:06
da Elettra Fusi
Ciao Salvatore,
da persona che è rientrata da pochissimo come te e che si sente costantemente fuori allenamento per questo tipo di scrittura empatizzo molto con te. Un pochina di "ruggine" si sente, consentimi. Ti segnalo solo due refusi che sono nello stesso rigo poco dopo il vespro, mi trovavo nella cella assegnatomi: hai scritto tutte le Ore con la maiuscola e ti è scappato il Vespro e la cella è femminile quindi assegnatami. Però sono proprio questo, solo refusi.
Per la trama, ti dirò che la trovo in tema, l'ultimo sguardo è quello che dal narratore passa al cane, quindi il punto di vista differente, c'è. Lo svolgimento non lo trovo sempre coerente e, leggendo i commenti, quando ho visto che avevi sforato e quindi tagliato, mi sono chiarita alcuni salti che altrimenti non mi sarebbero stati chiari.
Secondo me l'ambientazione con la scansione delle Ore funziona e favorisce la costruzione del contesto.
Sai che? Non ho capito se chi indaga è o non è anche lui un monaco. L'ho dedotto dal fatto che alloggia nel convento, ma qualche dettaglio in più non ci sarebbe stato male, o forse avresti potuto farlo capire meglio dai dialoghi con i paesani (riverenti? qualche appellativo? sono idee). Spero di non essere stata troppo minuziosa.
A rileggerti presto.

Re: Ululati

Inviato: martedì 29 ottobre 2024, 12:20
da KatyBlacksmith
Ciao, Salvatore. Mi dispiace per la ruggine.
Ti dico subito che secondo me il racconto avrebbe potuto essere gestito meglio.
Ci sono informazioni gettate lì già all'inizio che rovinano la sorpresa finale ("ma, più del freddo, erano gli ululati che provenivano dalle celle dei monaci a farmi rabbrividire" perché il protagonista dovrebbe saperlo prima ancora di entrare nel monastero?) e altri che probabilmente avevano l'intento di mostrare un pericolo a cui non aveva dato ascolto ("i monaci proprio non ne volevano sapere di animali. Decisi di non dar peso alle loro parole" che non si capisce per quale motivo non dare retta alle parole dei contadini che vivono in quei luoghi).
Magari sbaglio, ma in genere la Chiesa ha pochissima voglia di allargare il pubblico che assiste al lavaggio dei propri panni sporchi, per cui la scelta dell'abate di fare arrivare un investigatore da fuori non mi convince (e mi convince ancora meno dopo, come leggerai).
"decisero di abbatterlo" per un terribile istante ho temuto parlassi di Ringhio. A questo passaggio segue un cambio di punto di vista che non avrebbe dovuto esserci: fino a quel momento il POV era dell'uomo, mentre ora per un breve tratto sembra essere quello dei contadini.
Altra stranezza: i contadini arrivano richiamati dagli ululati (quindi i lupi devono già essere presenti) ma dopo tutto il tempo occorso per abbattere un portone (immagino bello pesante) con solo i forconi e le torce, beccano i monaci all'inizio della trasformazione. Ohibò!
Mi lascia perplessa anche lo sviluppo finale: i lupi hanno un forte istinto di branco, per cui non ci sono motivi che costringano l'abate a mettere in pericolo gli altri lupi.
piccoli refusi: cella assegnatomi -> cella assegnatami; non credevo ci riuscissi -> non credevo ci saresti riuscito
Spero di aver motivato a sufficienza i punti critici e che ti sia stata utile.
Annaffiati idealmente di WD40, leva la ruggine e divertiti con le prossime chiamate della dodicesima era!

Re: Ululati

Inviato: martedì 29 ottobre 2024, 15:46
da Mario Mazzafoglie
ULULATI - SALVATORE STEFANELLI

Ciao Salvatore, un piacere leggerti.
La storia ha un'idea di base non originalissima ma comunque buona, anche se purtroppo faccio fatica a trovare la corrispondenza con il tema dell'edition.
PEr quanto riguarda la struttura del racconto, la trama per me fila liscia e si legge bene, anche se credo che avresti dovuto raccontare tutto al presente e non a posteriori. Nel sendo che un monastero dove ci sono urla di notte è una grande occasione per creare suspance e mettere ansia nel lettore. Se invece la racconti come "quella notte i lupi urlavano" (esempio, eh) al lettore non fa nè caldo nè freddo.
A proposito dei refusi invece, non sto lì a sottolinearli troppo e non fartene una colpa più di quanto sia. Il tempo è limitato, per cui io invece ti apprezzo perchè hai voluto comunque partecipare, nonostante sapevi di non aver fatto il miglior lavoro posibile.
Ci vediamo in altre edition, sicuro che il lavoro sarà migliore.
In bocca al lupo (non quello del racconto).

Re: Ululati

Inviato: giovedì 31 ottobre 2024, 1:33
da Debora
Ciao Salvatore, è sempre un piacere ritrovarti. Secondo me devi essere più indulgente con te stesso, più ti lasci andare e più viene fuori la tua penna che so essere eccellente. Il difetto più importante di questo racconto, secondo me, è che non centra il tema. Per il resto sono sottigliezze ma nel complesso mi è parsa una buona storia che mi ha appassionato. Buona edition!

Re: Ululati

Inviato: domenica 3 novembre 2024, 6:53
da IL GLADIATORE
Ciao Salvatore, ben ritrovato! Faccio fatica anche io a trovare la centratura del tema in una storia che ho trovato brillante per alcuni aspetti e traballante per altri. Indubbiamente l'uso delle virgole va rivisto ma è la struttura del racconto che fa fatica a decollare e mi trovo d'accordo con Matteo quando parla della sensazione di trovarsi davanti a una prima stesura. Poco male perché siamo qua proprio per misurarci e migliorarci. Ho trovato l'idea brillante, accompagnata da uno stile che sarà pure arrugginito (e lo si avverte, soprattutto chi ti ha già incontrato su questa Arena) ma porta con sé un potenziale e una qualità che necessita di allenamento, proprio come hai anticipato tu. E allora bentornato in palestra! Continua con costanza e passione (che si vede esserci) e i risultati si faranno apprezzare. Ho gradito molto il misurare il tempo con la Liturgia delle Ore, niente male. la mia valutazione non va oltre un pollice tendente al positivo ma io un pensierino a capitare da queste parti ogni terzo lunedì del mese fino a maggio lo farei. Buona Edition e buona palestra!