Pagina 1 di 1
La Vedetta
Inviato: lunedì 16 dicembre 2024, 23:39
da AlbertoM
La Vedetta
di Alberto Mura
“Cinque minuti e torniamo in classe, va bene?”
“Finisco la merenda e ci sono!”
“Li hai fatti i compiti questa volta?”
“I compiti?”
“Ma sì, il racconto.”
“Che racconto?”
“Da leggere.”
“Sul diario non c’era.”
“Ma se ce l’ha dato ieri la maestra…”
“Non mi ricordo proprio.”
“Mai una volta che stai attento…”
“Che racconto è?”
“Si chiama La Vedetta.”
“Ottimo.”
“Ottimo cosa? Pensi di leggerlo durante l’appello?”
“Magari lo faccio.”
“Voglio proprio vederti.”
“È lungo?”
“Per te è tutto lungo.”
“Non è vero, settimana scorsa ho letto i volantini di papà.”
“Lunghissimi, proprio.”
“Due facciate, fitte.”
“Ma se sono scritti giganti!”
“Non è vero!”
“E di cosa parlavano?”
“Arruol… arruolazione.”
“Arruolamento.”
“Quello.”
“E va bene hai letto i volantini. Ma il racconto non ce la fai.”
“Se magari mi dici quanto è lungo…”
“Una pagina.”
“Una pagina ce la faccio.”
“E gli esercizi?”
“Me li invento al momento.”
“La maestra ti scopre subito.”
“Non mi ha mai scoperto.”
“Ieri, le domande di grammatica.”
“Quello perché non me lo aspettavo.”
“E quindi?”
“Se mi dici di cosa parla il racconto mi preparo psicolamente.”
“Psicologicamente.”
“Quello.”
“E va bene. È la storia di un soldato.”
“E cosa fa questo soldato?”
“Combatte valorosamente contro gli invasori che vengono dallo spazio.”
“Dallo spazio?”
“Sì! Un’invasione aliena!”
“Che figata!”
“Shhht! Se ci sentono dire le parolacce ci mettono in punizione!”
“Merda.”
“Shhht.”
“Cazzo.”
“Shhht.”
“Cazzo di merda.”
“La vuoi smettere?”
“Solo se mi racconti come va avanti la storia.”
“Ma niente, non c’è altro.”
“Ma come no…”
“Comunque dovremmo rientrare in classe, l’intervallo è finito.”
“Suuu dimmelo!”
“Se te lo dico io, fa meno effetto.”
“Ci ho pensato, e non riesco a leggerlo durante l’appello.”
“È proprio corto sai?”
“Almeno raccontami il finale…”
“Vuoi proprio saperlo?”
“Sì!”
“Tienti forte.”
“Mi tengo fortissimo.”
“Il soldato non è un rettile! Ma un disgustoso essere umano. E combatte contro il nostro esercito intergalattico!”
“Ooooh.”
“Bello, no?”
“Mh.”
“Che c’hai?”
“Niente.”
“Te l’avevo detto, era meglio se lo leggevi direttamente tu.”
“Non è questo.”
“E cosa allora?”
“Grok, loro non sono come noi, vero?”
“Chi?”
“Gli umani.”
“In che senso?”
“Non parlano, non pensano.”
“Ma certo che no! È solo uno stupido racconto.”
“Papà dice di averne uccisi a centinelle.”
“Centinaia.”
“Quello.”
“Tuo padre è un eroe.”
“Mamma lo dice sempre.”
“E ha ragione.”
“Un eroe e il nostro salvatore.”
“Infatti.”
“Però, se gli umani ci assomigliassero anche solo un po’…”
“Non è così. E se anche fosse, avevamo bisogno di questo pianeta o ci saremmo estinti. E ora finisci di sgranocchiare quel femore snack. Dobbiamo rientrare.”
Re: La Vedetta
Inviato: lunedì 16 dicembre 2024, 23:42
da antico
Ciao Alberto e benvenuto nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona LUCA NESLER EDITION!
Ps: facciamo molta copertura su FB e quindi, se vuoi partecipare alla community, il consiglio è quello di entrare nel gruppo (è anche linkato nel post del via).
Re: La Vedetta
Inviato: giovedì 19 dicembre 2024, 9:22
da Giovanni Attanasio
Ciao.
Hm. Non sono il tipo di persona che critica l'uso di soli dialoghi, un po' alla script, infatti il racconto si legge serenamente e funziona. Non avevo proprio colto il contrario sin dall'inizio, pensavo fosse un continuo sul gioco del metaracconto e quella roba lì; quando c'è il colpetto che loro sono alieni, non nascondo di essere rimasto un po' deluso.
Re: La Vedetta
Inviato: giovedì 19 dicembre 2024, 20:51
da Mardox
Ciao, è stato un piacere averti letto,
L’idea metaletteraria di parlare di un racconto mi è piaciuta. Il dialogo scorre piuttosto bene grazie agli scherzi e ai refusi dei personaggi. Il fatto che uno dei due sbagli spesso le parole dà una certa caratterizzazione. Mi piace come è stata introdotta la figura del padre, che poi è fondamentale per il colpo di scena. Il racconto aderisce perfettamente al tema, secondo me.
L’idea di vedere l’umanità da un punto di vista rovesciato è molto interessante.
I dialoghi funzionano e riescono a dare un’idea anche del contesto, ma qualche riga per esplicitare i pensieri di un personaggio, o per dare qualche indicazione in più mi sarebbe piaciuta. È sicuramente volontaria la scelta di non dare troppe coordinate sui personaggi per il twist finale, ma magari l’inserimento di qualche dialogue tag o fraseggio interiore che non svelasse troppo sarebbe potuta essere efficace. Qualche linea di dialogo forse era superflua e poteva essere sacrificata.
Comunque un buon testo, mi sono divertito a leggerlo!
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 12:07
da Daniele
Ciao Alberto, piacere di leggerti.
Nonostante l'uso dei soli dialoghi (apprezzo questi esperimenti) il racconto è chiaro e funziona, il tema è centrato e il testo risuona simpatico e scorrevole. L'unica cosa che mi ha fatto un po storcere il naso è il domandarsi da parte degli alieni se gli umani siano in grado di pensare o meno: caspita, ci hanno conquistato, hanno visto che siamo una società civilizzato e probabilmente vivono nelle nostre strutture e sono a contatto con la nostra storia, per forza comunichiamo e pensiamo, no?
Per il resto bel racconto, l'ho letto volentieri. Complimenti ancora per la gestione dei dialoghi, delle volte in alcuni testi bastano 2 o 3 battute senza tag e ci si perde, qui non mi è mai capitato, dall'inizio alla fine.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 15:07
da AlbertoM
Giovanni Attanasio ha scritto:Ciao.
Hm. Non sono il tipo di persona che critica l'uso di soli dialoghi, un po' alla script, infatti il racconto si legge serenamente e funziona. Non avevo proprio colto il contrario sin dall'inizio, pensavo fosse un continuo sul gioco del metaracconto e quella roba lì; quando c'è il colpetto che loro sono alieni, non nascondo di essere rimasto un po' deluso.
Ciao Giovanni, mi fa piacere il racconto scorra bene non ti nego che fosse una delle mie preoccupazioni principali. Apprezzo il parere schietto sul finale, ma ti interessa capire cosa non ti ha soddisfatto: avevi altre aspettative? L'hai trovato scontato? Altro? Se ti va fammi sapere!
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 15:15
da AlbertoM
Mardox ha scritto:Ciao, è stato un piacere averti letto,
L’idea metaletteraria di parlare di un racconto mi è piaciuta. Il dialogo scorre piuttosto bene grazie agli scherzi e ai refusi dei personaggi. Il fatto che uno dei due sbagli spesso le parole dà una certa caratterizzazione. Mi piace come è stata introdotta la figura del padre, che poi è fondamentale per il colpo di scena. Il racconto aderisce perfettamente al tema, secondo me.
L’idea di vedere l’umanità da un punto di vista rovesciato è molto interessante.
I dialoghi funzionano e riescono a dare un’idea anche del contesto, ma qualche riga per esplicitare i pensieri di un personaggio, o per dare qualche indicazione in più mi sarebbe piaciuta. È sicuramente volontaria la scelta di non dare troppe coordinate sui personaggi per il twist finale, ma magari l’inserimento di qualche dialogue tag o fraseggio interiore che non svelasse troppo sarebbe potuta essere efficace. Qualche linea di dialogo forse era superflua e poteva essere sacrificata.
Comunque un buon testo, mi sono divertito a leggerlo!
Ciao Mardox, sono contento che hai apprezzato l'esperimento!
Non scriverei mai qualcosa di più lungo con questo stile (e forse era già troppo lungo), però come tu stesso dici aggiungere del contesto avrebbe rovinato la sorpresa. Usando la prima persona si potrebbe occultare uno dei personaggi, ma l'interlocutore? Grazie comunque dello spunto di riflessione.
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 15:25
da AlbertoM
Daniele ha scritto:Ciao Alberto, piacere di leggerti.
Nonostante l'uso dei soli dialoghi (apprezzo questi esperimenti) il racconto è chiaro e funziona, il tema è centrato e il testo risuona simpatico e scorrevole. L'unica cosa che mi ha fatto un po storcere il naso è il domandarsi da parte degli alieni se gli umani siano in grado di pensare o meno: caspita, ci hanno conquistato, hanno visto che siamo una società civilizzato e probabilmente vivono nelle nostre strutture e sono a contatto con la nostra storia, per forza comunichiamo e pensiamo, no?
Per il resto bel racconto, l'ho letto volentieri. Complimenti ancora per la gestione dei dialoghi, delle volte in alcuni testi bastano 2 o 3 battute senza tag e ci si perde, qui non mi è mai capitato, dall'inizio alla fine.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!
Ciao Daniele, grazie del parere!
La scorrevolezza e la chiarezza erano il mio obiettivo primario quindi contento di esserci riuscito.
Usare solo dialoghi rende difficile dare informazioni sul contesto, che ho lasciato volutamente indeterminato. Nella mia testa la Terra invasa dagli alieni poteva tranquillamente essere una terra neolitica in cui gli esseri umani non avevano ancora una vera civiltà: ma visto che non l'ho indicato, la tua obiezione è più che giusta.
“Grok, loro non sono come noi, vero?”
“Chi?”
“Gli umani.”
“In che senso?”
“Non parlano, non pensano...”
"Ma li hai visti? Vivono nelle grotte, mangiano carne cruda. Sono bestie."
"Magari col tempo potevano diventare come noi."
"Non farti influenzare da quello stupido racconto."
“Papà dice di averne uccisi a centinelle.”
“Centinaia.”
“Quello.”
In bocca al lupo anche a te :)
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 15:49
da Laura Ciutto
Ciao,
Racconto molto bello soprattutto perché ricordo quando ho letto la prima volta quel racconto, è stato fulminante.
Il colpo di scena arriva e scappa il sorriso.
Non mi ha pesato la presenza dei soli dialoghi perché sono alternati e questo non crea mai confusione su chi parla, il contesto si costruisce poco a poco, non serve nulla di più.
Bello.
A presto e buona scrittura
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 16:18
da Giovanni Attanasio
AlbertoM ha scritto:Ciao Giovanni, mi fa piacere il racconto scorra bene non ti nego che fosse una delle mie preoccupazioni principali. Apprezzo il parere schietto sul finale, ma ti interessa capire cosa non ti ha soddisfatto: avevi altre aspettative? L'hai trovato scontato? Altro? Se ti va fammi sapere!
Ciao.
Sì, diciamo che principalmente ho trovato un po' molle il
reveal che fossero alieni. A livello mio, proprio. Il tema di questa edition secondo me vuole molto uno shock forte sul
ribaltamento; quindi è complesso in circostante in cui chiunque, per stessa natura del tema, si aspetta un flip
massiccio sul finale. Più o meno questo è il succo. Poi aspettative in particolare no: quando leggo— almeno la prima lettura, questo sicuramente— sono nel reame della persona che ha scritto il testo e me lo godo per com'è. Il mio parere arriva solo alla fine e in questo caso il tutto è acuito dal fatto che devo esprimere dei giudizi e fare una classifica.
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 18:33
da Daniele
AlbertoM ha scritto:Daniele ha scritto:Ciao Alberto, piacere di leggerti.
Nonostante l'uso dei soli dialoghi (apprezzo questi esperimenti) il racconto è chiaro e funziona, il tema è centrato e il testo risuona simpatico e scorrevole. L'unica cosa che mi ha fatto un po storcere il naso è il domandarsi da parte degli alieni se gli umani siano in grado di pensare o meno: caspita, ci hanno conquistato, hanno visto che siamo una società civilizzato e probabilmente vivono nelle nostre strutture e sono a contatto con la nostra storia, per forza comunichiamo e pensiamo, no?
Per il resto bel racconto, l'ho letto volentieri. Complimenti ancora per la gestione dei dialoghi, delle volte in alcuni testi bastano 2 o 3 battute senza tag e ci si perde, qui non mi è mai capitato, dall'inizio alla fine.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!
Ciao Daniele, grazie del parere!
La scorrevolezza e la chiarezza erano il mio obiettivo primario quindi contento di esserci riuscito.
Usare solo dialoghi rende difficile dare informazioni sul contesto, che ho lasciato volutamente indeterminato. Nella mia testa la Terra invasa dagli alieni poteva tranquillamente essere una terra neolitica in cui gli esseri umani non avevano ancora una vera civiltà: ma visto che non l'ho indicato, la tua obiezione è più che giusta.
“Grok, loro non sono come noi, vero?”
“Chi?”
“Gli umani.”
“In che senso?”
“Non parlano, non pensano...”
"Ma li hai visti? Vivono nelle grotte, mangiano carne cruda. Sono bestie."
"Magari col tempo potevano diventare come noi."
"Non farti influenzare da quello stupido racconto."
“Papà dice di averne uccisi a centinelle.”
“Centinaia.”
“Quello.”
In bocca al lupo anche a te :)
Hai ragione, quel pezzo me l'ero scordato (maledetti turni di notte)
Ritiro l'obiezione!
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 18:57
da AlbertoM
Daniele ha scritto:AlbertoM ha scritto:Daniele ha scritto:Ciao Alberto, piacere di leggerti.
Nonostante l'uso dei soli dialoghi (apprezzo questi esperimenti) il racconto è chiaro e funziona, il tema è centrato e il testo risuona simpatico e scorrevole. L'unica cosa che mi ha fatto un po storcere il naso è il domandarsi da parte degli alieni se gli umani siano in grado di pensare o meno: caspita, ci hanno conquistato, hanno visto che siamo una società civilizzato e probabilmente vivono nelle nostre strutture e sono a contatto con la nostra storia, per forza comunichiamo e pensiamo, no?
Per il resto bel racconto, l'ho letto volentieri. Complimenti ancora per la gestione dei dialoghi, delle volte in alcuni testi bastano 2 o 3 battute senza tag e ci si perde, qui non mi è mai capitato, dall'inizio alla fine.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!
Ciao Daniele, grazie del parere!
La scorrevolezza e la chiarezza erano il mio obiettivo primario quindi contento di esserci riuscito.
Usare solo dialoghi rende difficile dare informazioni sul contesto, che ho lasciato volutamente indeterminato. Nella mia testa la Terra invasa dagli alieni poteva tranquillamente essere una terra neolitica in cui gli esseri umani non avevano ancora una vera civiltà: ma visto che non l'ho indicato, la tua obiezione è più che giusta.
“Grok, loro non sono come noi, vero?”
“Chi?”
“Gli umani.”
“In che senso?”
“Non parlano, non pensano...”
"Ma li hai visti? Vivono nelle grotte, mangiano carne cruda. Sono bestie."
"Magari col tempo potevano diventare come noi."
"Non farti influenzare da quello stupido racconto."
“Papà dice di averne uccisi a centinelle.”
“Centinaia.”
“Quello.”
In bocca al lupo anche a te :)
Hai ragione, quel pezzo me l'ero scordato (maledetti turni di notte)
Ritiro l'obiezione!
Daniele ha scritto:AlbertoM ha scritto:Daniele ha scritto:Ciao Alberto, piacere di leggerti.
Nonostante l'uso dei soli dialoghi (apprezzo questi esperimenti) il racconto è chiaro e funziona, il tema è centrato e il testo risuona simpatico e scorrevole. L'unica cosa che mi ha fatto un po storcere il naso è il domandarsi da parte degli alieni se gli umani siano in grado di pensare o meno: caspita, ci hanno conquistato, hanno visto che siamo una società civilizzato e probabilmente vivono nelle nostre strutture e sono a contatto con la nostra storia, per forza comunichiamo e pensiamo, no?
Per il resto bel racconto, l'ho letto volentieri. Complimenti ancora per la gestione dei dialoghi, delle volte in alcuni testi bastano 2 o 3 battute senza tag e ci si perde, qui non mi è mai capitato, dall'inizio alla fine.
Alla prossima e in bocca al lupo per l'edition!
Ciao Daniele, grazie del parere!
La scorrevolezza e la chiarezza erano il mio obiettivo primario quindi contento di esserci riuscito.
Usare solo dialoghi rende difficile dare informazioni sul contesto, che ho lasciato volutamente indeterminato. Nella mia testa la Terra invasa dagli alieni poteva tranquillamente essere una terra neolitica in cui gli esseri umani non avevano ancora una vera civiltà: ma visto che non l'ho indicato, la tua obiezione è più che giusta.
“Grok, loro non sono come noi, vero?”
“Chi?”
“Gli umani.”
“In che senso?”
“Non parlano, non pensano...”
"Ma li hai visti? Vivono nelle grotte, mangiano carne cruda. Sono bestie."
"Magari col tempo potevano diventare come noi."
"Non farti influenzare da quello stupido racconto."
“Papà dice di averne uccisi a centinelle.”
“Centinaia.”
“Quello.”
In bocca al lupo anche a te :)
Hai ragione, quel pezzo me l'ero scordato (maledetti turni di notte)
Ritiro l'obiezione!
Oddio no ho riscritto qui nei commenti quel pezzo per capire come avrei potuto implementare il tuo suggerimento. Originariamente non era così, sei ancora lucido nonostante i turni di notte ahah. Approfitto di ogni occasione per pensare delle alternative :)
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 20 dicembre 2024, 19:34
da Daniele
Appunto XD
Non ce la posso fare ahah
Re: La Vedetta
Inviato: sabato 21 dicembre 2024, 0:04
da renton_simo
Ciao! Ho riso almeno tre volte durante la lettura del dialogo, mi piace molto il modo in cui si sviluppa il botta e risposta. Qui, a rendere il racconto funzionale è il fatto che in effetti si capisce tutto quello che si deve capire dalle sole battute, senza alcun bisogno dei dialogue tag o della prosa. Plus, il colpo di scena del racconto che i bambini avevano il compito di leggere è lo stesso del racconto di cui loro sono protagonisti, ma all’inverso, e io ho apprezzato molto questa finezza, oltre al tema che si rivela nel finale riguardante la deumanizzazione dell’outgroup, anche se “deumanizzazione” non è il termine più adatto in questo contesto per ovvi motivi. Io trovo che tu abbia avuto un’idea brillante che si prestava bene al limite di 3000 battute senza dare l’impressione che mancasse qualcosa o che ci fossero parti che potevano essere sviluppate meglio. Il racconto funziona così com’è. Insomma, ottima prova.
Re: La Vedetta
Inviato: sabato 21 dicembre 2024, 0:27
da AlbertoM
renton_simo ha scritto:Ciao! Ho riso almeno tre volte durante la lettura del dialogo, mi piace molto il modo in cui si sviluppa il botta e risposta. Qui, a rendere il racconto funzionale è il fatto che in effetti si capisce tutto quello che si deve capire dalle sole battute, senza alcun bisogno dei dialogue tag o della prosa. Plus, il colpo di scena del racconto che i bambini avevano il compito di leggere è lo stesso del racconto di cui loro sono protagonisti, ma all’inverso, e io ho apprezzato molto questa finezza, oltre al tema che si rivela nel finale riguardante la deumanizzazione dell’outgroup, anche se “deumanizzazione” non è il termine più adatto in questo contesto per ovvi motivi. Io trovo che tu abbia avuto un’idea brillante che si prestava bene al limite di 3000 battute senza dare l’impressione che mancasse qualcosa o che ci fossero parti che potevano essere sviluppate meglio. Il racconto funziona così com’è. Insomma, ottima prova.
Grazie infinite simo per tutti i complimenti, sono molto contento che il racconto ti abbia divertito. Più che "deumanizzazione" è "derettilizzazione" in effetti :D
Re: La Vedetta
Inviato: lunedì 23 dicembre 2024, 10:06
da BruceLagogrigio
Tempo verbale: presente. (solo dialoghi). Ambientazione: Pianeta alieno. Genere: Fantascienza. Tema centrato.
Ciao Alberto, piacere di leggerti. Un racconto profondamente ispirato alla celeberrima Sentinella di Frederick Brown. Manca però rispetto all'originale quel senso di immedesimazione che poi preparava al cambio di prospettiva finale, con relativo colpo allo stomaco. Nel racconto questo viene meno usando lo stile Talking Heads (anche se è funzionale sul celare le vere identità dei due amici). Devo dire che anche se il dialogo non offre descrizioni dettagliate, le voci dei personaggi sono riconoscibili e ben caratterizzate. Il loro modo di parlare e pensare rispecchia quello di due giovani amici, pur appartenendo a una specie aliena.
Completi e alla prossima.
Bruce
Re: La Vedetta
Inviato: martedì 24 dicembre 2024, 0:18
da Andrea Furlan
Ciao Alberto e benvenuto nell’Arena!
Concordo con gli altri che il dialogo che hai costruito funziona bene e lo hai fatto di proposito per non rivelare nulla sui due personaggi: è chiaro e veicola il messaggio anche ai piccoli accorgimenti che hai usato per renderlo più realistico, come gli errori e l’ambientazione scolastica resa molto bene. Ho storto un po’ il naso quando ho capito che ti stavi riferendo a “Sentinella” mentre hai chiamato il racconto “Vedetta”, ma forse era voluto per non dare un riferimento chiaro. Ho sorriso alla fine, quando riveli l’inversione ispirata al racconto di Brown, e anche io ho apprezzato la finezza di invertire il tutto. Un piccolo appunto sul “femore snack” che mi ha rovinato un po’ tutta l’atmosfera e ho trovato puerile. In sintesi, idea originale, resa discretamente ma con qualche margine di miglioramento.
Re: La Vedetta
Inviato: martedì 24 dicembre 2024, 13:39
da AlbertoM
Andrea Furlan ha scritto:Ciao Alberto e benvenuto nell’Arena!
Concordo con gli altri che il dialogo che hai costruito funziona bene e lo hai fatto di proposito per non rivelare nulla sui due personaggi: è chiaro e veicola il messaggio anche ai piccoli accorgimenti che hai usato per renderlo più realistico, come gli errori e l’ambientazione scolastica resa molto bene. Ho storto un po’ il naso quando ho capito che ti stavi riferendo a “Sentinella” mentre hai chiamato il racconto “Vedetta”, ma forse era voluto per non dare un riferimento chiaro. Ho sorriso alla fine, quando riveli l’inversione ispirata al racconto di Brown, e anche io ho apprezzato la finezza di invertire il tutto. Un piccolo appunto sul “femore snack” che mi ha rovinato un po’ tutta l’atmosfera e ho trovato puerile. In sintesi, idea originale, resa discretamente ma con qualche margine di miglioramento.
Ciao Andrea grazie del parere! Sono contento che hai apprezzato l'idea!
Sul finale sono d'accordo, avrei potuto trovare qualcosa di diverso (anche se il tempo stringeva!) o magari seminarlo un po' meglio prima.
Riguardo al titolo ti spiego la mia intenzione, anche se sicuramente era qualcosa un pelo troppo ambizioso da fare in così poco spazio. "La vedetta" è una versione alternativa de "La sentinella", scritto da un autore alieno: infatti, come raccontano i due personaggi, il protagonista di questo racconto è un umano che combatte contro i rettili - a differenza de "la sentinella" in cui un rettile combatteva contro gli umani. E' una delle cose al contrario, ma capisco che rimanga un po' inespresso.
In bocca al lupo per tutto!
Re: La Vedetta
Inviato: martedì 24 dicembre 2024, 17:20
da Nihal
Ciao Alberto! Un po’ in ritardo ma eccomi qui a commentare il tuo racconto. Bravissimo nella gestione dei dialoghi, come ti hanno detto in molti. Io la trovo una tecnica difficilissima ma qui è resa proprio bene e i personaggi si distinguono senza bisogno di nessun altro riferimento se non le loro voci.
Un po’ meno sul discorso “contrario”, che forse non ho capito io: gli umani sono ancora presenti sul pianeta e sono stati dominati, o si sono estinti? Perché in ognuno dei due casi non capisco molto bene la preoccupazione del “personaggio”.
Ripeto, però, che stilisticamente è un bellissimo racconto. Buona fortuna :)
Re: La Vedetta
Inviato: giovedì 26 dicembre 2024, 15:52
da Shanghai Kid
Ciao Alberto,
piacere di averti letto!
Ho trovato il tuo racconto scorrevole e divertente. I dialoghi sono abbastanza credibili e il gioco che porti avanti riesce bene. Penso tuttavia che il tuo brano avrebbe trovato giovamento da qualche particolare in più, insomma, un po’ di semina, avrebbe sicuramente conferito un effetto migliore al finale. Comunque, un racconto molto carino!
A rileggerci,
Elisa
Re: La Vedetta
Inviato: venerdì 3 gennaio 2025, 9:57
da antico
Racconto che raggiunge il suo scopo e che gioca bene con uno dei testi che più hanno influenzato la narrativa brevissima ribaltandolo in un modo che, nella massa infinita di emuli che ho letto in questi anni di MC, non mi sembra di avere mai visto (o quanto meno non ho mai visto farlo in un modo così convincente). Di contro, nel dialogo hai perso l'occasione di seminare contesto che andasse a definire, straniando via via il lettore, un sistema alieno (giocando con il lettore stesso partendo dal presupposto che lui fosse contestualizzato sull'umano) e questo ti ha portato a semplificarti la vita scimmiottando gli alieni su un modo di vivere e di ragionare umano che mi è sembrato eccessivo. Insomma, ti sei fermato al tuo primo, buono, spunto senza rischiare di alzare l'asticella e questo lo lascia in una dimensione di compitino fatto bene. Per me, dunque, un pollice tendente al positivo in modo senz'altro solido, ma non completamente brillante.