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Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 0:31
da Stefano Scudeler
Questa cabina telefonica puzza come un vagabondo morto da un mese.
Squilla. Fa che rispondano.
«Lavanderia Cansellure.»
Ti pareva che rispondeva il più scemo dei due.
«Sono io. Passami Aldo.»
Schivo pallottole da vent'anni e rischio di morire per asfissiamento...
Apro una delle ante col piede. Un po' di aria.
«Eccomi. Che vuoi?»
«Se volete tenermi come cliente, dovete smacchiarmi i cosi interni
«Ci abbiamo provato, ma per uno che ne togliamo, ne spuntano due.»
Incapaci. Don Alfredo si rivolterebbe nella tomba se sapesse di aver lasciato il suo impero a due figli così. Lui quelli degli affari interni se li mangiava a colazione.
«Dobbiamo fare qualcosa di diverso. Vi faccio sapere io. Solito modo.»
«Va bene.»
Certo che va bene, mentecatto.


Apro la porta della lavanderia e la campanellina suona. Faccio passare Nullaserce che trema come una scolaretta ed entro dopo di lui. Di nuovo il tintinnio.
Luci accese e tapparelle abbassate quasi del tutto. Almeno le istruzioni sanno leggerle.
Due stangoni sono al bancone e parlano con la figlia di Aldo. Due belli grossi, come gli avevo detto.
«Arrivederla signorina. Ci saluti suo patre.» Si girano, ci fanno un mezzo inchino e si avviano verso la porta.
«A presto!» Lei è sempre più carina. Per fortuna non ha preso dal padre. «Salve, cosa posso fare per voi?»
Ho detto al novellino che la lavanderia è una copertura per i traffici dei figli di Don Alfredo. Che voglio solo fare un sopralluogo.
Se fanno come gli ho detto, tra due secondi ci metteranno un sacco in testa.
Un dolore fortissimo alla nuca. Cado a terra ed è tutto buio.


Una secchiata d'acqua in pieno volto mi sveglia. Sputacchio.
Il dolore alla testa mi dà la nausea e le orecchie mi fischiano. Avevo detto di essere realistici, ma cazzo!
Ho le mani legate dietro lo schienale della sedia.
Aldo è in piedi davanti a me con un secchio in mano. Su una sedia a un passo da me c'è Nullaserce, con il sacco sulla testa. Non si muove. Spero non l'abbiano ammazzato per sbaglio o addio testimone.
Dal carosello dei cappotti appesi e imbustati spunta Micheal, il meno deficiente dei due. «Bene, bene. Chi abbiamo qui?»
Aldo posa il secchio. «Un topo di fogna con un amichetto.»
«Con un ex amichetto, vorrai dire.»
L'hanno ammazzato sul serio! Ma che cazzo hanno al posto del cervello!
«Nullaserce!» Il dolore dal collo mi sale fino alle tempie. «Avete ucciso un poliziotto!»
I due sghignazzano. Aldo estrae la pistola dalla fondina e me la punta alla testa.
Micheal toglie il cappuccio a Nullaserce. Quello si alza, abbraccia il bastardo e mi sorride.
«Ben fatto nipote. Quando nel rapporto scriverai come hai tentato di salvare un poliziotto nonostante fosse corrotto, diventerai un eroe.»
Aldo scoppia a ridere. «Due piccioni con una fava! Fuori un peso inutile e dentro un parente!»
Ma che cazzo stanno dicendo?
Micheal mi guarda con la gioia stampata in faccia.
«Lo sanno tutti che non è facile prenderti di sorpresa. Che prendi mille precauzioni. Pensavi di essere quello furbo tra noi, ma alla fine è il contrario.»

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 0:33
da antico
Ciao Stefano! Tutto ok con i parametri, buona LUCA NESLER EDITION!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 12:16
da BloodyWolf95
Ciao =)
Hai giocato un sacco con rumori e sensazioni, ottima cosa e denota anche un buono studio della scena che si è apprestati a scrivere, complimenti.
Il tema lo hai centrato, a mio avviso, e ho gradito come lo hai fatto; da amante di thriller e gialli questo scenario è stato gradevole da leggere perché scorre molto bene, ma anche chiaro sia come impostazione che come scena.
I dialoghi sono strutturati bene, sono convincenti, e non ho trovato errori degni di nota.
Se proprio devo fare un appunto, ti consiglierei di sistemare quando lui ragiona sul fattore che il poliziotto è morto, forse avrei impostato un pelino di più sull’effetto visivo, sul ricercare qualcosa che desse da pensare alla morte, però sono anche consapevole del numero ristretto dei caratteri, quindi…
Nel complesso devo dire che è uno dei migliori che ho letto fino a ora.
Buona sfida!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 12:41
da Laura Ciutto
3. Non stai pensando anagrammaticamente!, di Stefano Scudeler,
Il racconto arriva bene dove deve arrivare, la scrittura scorre bene. Ho avuto difficolta con la quantità di personaggi stretti nei tremila caratteri, anche se va detto ho trovato che ognuno svolga bene la propria funzione tranne forse la figlia di Aldo che poteva ben essere sostituita da Aldo stesso al bancone e Michael che a sua volta è uno sdoppiamento del fratello.
La scena della cabina mi piace, l'odore indimenticabile per chi ci ha messo piede, solo forse qualche dettaglio in più sul dove siamo, forse in America hanno ancora tante cabine, ammetto non lo so, ma nella mia mente che c'era la scritta Telecom.
Avrei usato asfissia invece di asfissiamento
La sua sicurezza inziale, il suo essere esperto, o credersi tale prepara bene il finale.
La seconda scena mi ha messo un po' in difficoltà alla prima lettura, inizialmente ho creduto che il collega venisse portato come un prigioniero, il suo tremare mi sembra esagerato anche per un novellino che comunque dovrebbe avere un po' di addestramento, poi mi chiedo se è degli affari interni perché si sarebbe recato a fare un sopralluogo.
Alla fine l'oscar per la recitazione va a Nullaserce, da scolaretta tremante a finto cadavere.
Il finale è buono, ma soffre dei troppi personaggi forse sarebbe bastato Aldo, Michael è in più, dopo che viene tolto il cappuccio a Nullaserce, ho dovuto leggere due volte per capire chi parla, chi abbraccia.
Ps. Non sto pensando anagrammaticamente, puoi spiegarmi il titolo. 

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 18:00
da Stefano Scudeler
Ciao Laura e grazie per i commenti, li trovo molto puntuali.

Provo a risponderti a qualcosa.

Ho avuto difficolta con la quantità di personaggi stretti nei tremila caratteri, anche se va detto ho trovato che ognuno svolga bene la propria funzione tranne forse la figlia di Aldo che poteva ben essere sostituita da Aldo stesso al bancone e Michael che a sua volta è uno sdoppiamento del fratello.

Ho inserito la figlia di Aldo perché sarebbe stato strano trovare il figlio di un boss che fa da cassiere in una impresa di copertura, ma in effetti non avevo spazio per farle fare molto.
Il personaggio di Micheal mi è entrato in testa mentre scrivevo, non ho pensato che potesse essere di troppo. L'ho visto un po' come il fratello furbo.


La scena della cabina mi piace, l'odore indimenticabile per chi ci ha messo piede, solo forse qualche dettaglio in più sul dove siamo, forse in America hanno ancora tante cabine, ammetto non lo so, ma nella mia mente che c'era la scritta Telecom.

Ho avuto in mente La leggenda di Al, John e Jack per tutto il tempo ma non sono un granché nel tratteggiare le scene.


Avrei usato asfissia invece di asfissiamento

Avevo scritto asfissia, ma non suonava bene. Non so perché.


La seconda scena mi ha messo un po' in difficoltà alla prima lettura, inizialmente ho creduto che il collega venisse portato come un prigioniero, il suo tremare mi sembra esagerato anche per un novellino che comunque dovrebbe avere un po' di addestramento, poi mi chiedo se è degli affari interni perché si sarebbe recato a fare un sopralluogo.

Nella mia mente non era uno degli affari interni. Era il nuovo partner del protagonista.
Purtroppo non sono un gran conoscitore delle procedure di polizia ma ho dato per scontato che un novellino non potesse far parte degli affari interni. Dovevo specificare meglio in qualche modo.


dopo che viene tolto il cappuccio a Nullaserce, ho dovuto leggere due volte per capire chi parla, chi abbraccia.

Probabilmente perché ho tagliato qualche parola per stare dentro ai 3000 caratteri. Quando mi faccio prendere da un racconto, poi devo fare i conti con le regole!

Ps. Non sto pensando anagrammaticamente, puoi spiegarmi il titolo.

Il titolo si riferisce ai nomi della lavanderia e del "novellino".
E non fermarti alla prima cosa che scopri.
Non voglio spoilerare di più! ;-)

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 18:04
da Stefano Scudeler
Ciao!
Grazie per i complimenti e sono contento che il racconto ti sia piaciuto!
Terrò sicuramente conto del suggerimento sulla parte finale, magari metto il racconto nel laboratorio e provo a sistemare qualcosa!

Grazie ancora!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 19:09
da Laura Ciutto
Ma... Il titolo?

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 19:53
da Stefano Scudeler
Laura Ciutto ha scritto:Ma... Il titolo?


Pensa a questa edition e agli indizi che ti ho dato! ;-)

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: martedì 17 dicembre 2024, 23:39
da gioco
Ciao Stefano, credo sia la prima volta che ti leggo!
Che dire, il tuo racconto è al tempo stesso coinvolgente e confusionario. :-D
Complimenti per lo stile e il “piglio” della narrazione, perfettamente in linea con genere letterario scelto. La ricostruzione degli eventi è un po’ faticosa e richiede due o tre letture. Sembra quasi che proceda con la mente annebbiata dalla botta in testa presa dal protagonista. Alcune scelte lessicali sono molto azzeccate. La scena finale mi ha evocato diversi film, incluso Le Iene (per quello che sta pe avvenire oltre l’ultima riga!).
Luca Nesler uno e trino non è male, un po’ captatio benevolentiae ruffiana, ma ci sta, io amo gli anagrammi! Certo son nomi poco credibili, che lettori principesse potrebbero avvertire sotto il materasso della narrazione.
In ogni caso bel racconto! Piacere di averti letto e buona Ceras Nulle edition!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: mercoledì 18 dicembre 2024, 7:45
da Stefano Scudeler
gioco ha scritto:Ciao Stefano, credo sia la prima volta che ti leggo!
Che dire, il tuo racconto è al tempo stesso coinvolgente e confusionario. :-D
Complimenti per lo stile e il “piglio” della narrazione, perfettamente in linea con genere letterario scelto. La ricostruzione degli eventi è un po’ faticosa e richiede due o tre letture. Sembra quasi che proceda con la mente annebbiata dalla botta in testa presa dal protagonista. Alcune scelte lessicali sono molto azzeccate. La scena finale mi ha evocato diversi film, incluso Le Iene (per quello che sta pe avvenire oltre l’ultima riga!).
Luca Nesler uno e trino non è male, un po’ captatio benevolentiae ruffiana, ma ci sta, io amo gli anagrammi! Certo son nomi poco credibili, che lettori principesse potrebbero avvertire sotto il materasso della narrazione.
In ogni caso bel racconto! Piacere di averti letto e buona Ceras Nulle edition!



Ciao!
Per quel poco che conosco Luca, secondo me non gli piacerà il "gioco" di parole (ops).
Però, sempre per quel poco che lo conosco, spero che non si arrabbierà!
Anche coi lettori "principesse" come dici tu è stato un azzardo ma ad un certo punto non sapevo che nomi mettere e per non cadere nel banale...
Per quanto riguarda la.confusione, se ti va di indicarmi i punti più critici, ne sarei felice. Mi servirebbe molto sapere dove mi ingarbuglio troppo.

Buona edition anche a te!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: mercoledì 18 dicembre 2024, 14:22
da Laura Ciutto
Stefano Scudeler ha scritto:
Laura Ciutto ha scritto:Ma... Il titolo?


Pensa a questa edition e agli indizi che ti ho dato! ;-)

Ooooooh

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: mercoledì 18 dicembre 2024, 22:31
da gioco
Stefano Scudeler ha scritto:Per quanto riguarda la.confusione, se ti va di indicarmi i punti più critici, ne sarei felice. Mi servirebbe molto sapere dove mi ingarbuglio troppo.


Probabilmente sono stato un po' frettoloso nel commento, mi scuso.
Ci sono alcuni aspetti che non convincono riguardo Nullaserce, come ha fatto notare Laura: è degli affari interni, ma è un novellino da portare in sopralluogo, trema come una scolaretta ecc... (vogliamo sentire il suo discorso per la vittoria dell'oscar!). Il punto è che trovo sia quasi impossibile leggere il racconto per la prima volta senza sentirsi confusi riguardo il ruolo dei diversi personaggi. Se un racconto funziona magari anche alla perfezione solo dopo tre letture secondo me qualcosa andava pulito nella stesura. Ad esempio, al primo passaggio avevo inteso che i due ragazzoni in lavanderia fossero gli stessi Aldo e Michael descritti dopo, invece sono due comparse (probabilmente inutili). Nell'ultima scena si fa fatica a capire chi dice "Con un ex amichetto, vorrai dire", lasci che sia il lettore a dover scegliere un personaggio.
Sono tutte questioni minori, sia chiaro, ma il risultato finale è che l'approccio alla lettura del pezzo risulta un po' straniante, e distoglie dal focalizzarsi sulla vicenda che invece è molto ben congegnata e dipinta con pennellate accattivanti.
Alla prossima!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: mercoledì 18 dicembre 2024, 23:38
da HandyManny_D
Ciao Stefano,

L’inizio del racconto mi aveva fatto ben sperare. Ho apprezzato i dialoghi della telefonata e anche la voce interna del personaggio.

I problemi per me sono due.

Il primo è che mi hai buttato Nullaserce così de botto senza introdurlo. Essendo la persona che lo tradirà, forse meritava un po' di contestualizzazione.

Il secondo riguarda la quantità di personaggi all’interno di un racconto così breve. Plaudo la volontà di voler dare profondità alla tua storia, ma rimangono comunque troppi punti in sospeso relativi a quelli che dovrebbero essere i due personaggi principali.

Hai comunque fatto un lavoro molto gradevole. Il racconto è lineare, anche se non ho avuto il tempo per sorprendermi del twist finale. Il mio comunque è un parere molto soggettivo.

Buona Luca Nesler Edition!
Ci si legge in giro.

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: giovedì 19 dicembre 2024, 8:13
da Stefano Scudeler
gioco ha scritto:
Stefano Scudeler ha scritto:Per quanto riguarda la.confusione, se ti va di indicarmi i punti più critici, ne sarei felice. Mi servirebbe molto sapere dove mi ingarbuglio troppo.


Probabilmente sono stato un po' frettoloso nel commento, mi scuso.
Ci sono alcuni aspetti che non convincono riguardo Nullaserce, come ha fatto notare Laura: è degli affari interni, ma è un novellino da portare in sopralluogo, trema come una scolaretta ecc... (vogliamo sentire il suo discorso per la vittoria dell'oscar!). Il punto è che trovo sia quasi impossibile leggere il racconto per la prima volta senza sentirsi confusi riguardo il ruolo dei diversi personaggi. Se un racconto funziona magari anche alla perfezione solo dopo tre letture secondo me qualcosa andava pulito nella stesura. Ad esempio, al primo passaggio avevo inteso che i due ragazzoni in lavanderia fossero gli stessi Aldo e Michael descritti dopo, invece sono due comparse (probabilmente inutili). Nell'ultima scena si fa fatica a capire chi dice "Con un ex amichetto, vorrai dire", lasci che sia il lettore a dover scegliere un personaggio.
Sono tutte questioni minori, sia chiaro, ma il risultato finale è che l'approccio alla lettura del pezzo risulta un po' straniante, e distoglie dal focalizzarsi sulla vicenda che invece è molto ben congegnata e dipinta con pennellate accattivanti.
Alla prossima!


Ciao e grazie di aver approfondito!
Riguardo a Nullaserce, il fatto che tu e Laura lo abbiate messo negli affari interni senza che fosse scritto mi fa capire che dovevo specificare meglio ma per stare dentro ai 3000 caratteri avevo già dovuto tagliare e avevo paura di snaturare il testo se facevo troppe.modificbe.
Avendo usato la prima persona e avendo cercato di mantenere la focalizzazione interna, se i due ragazzoni fossero stati Aldo e suo fratello, lo avrei dovuto scrivere. Erano appunto due comparse. Non ho pensato che fossero presi come due personaggi confondibilit con altri.
La battuta sull'amichetto in effetti è un po' senza soggetto ma ho visto che è andata a farsi friggere tutta l'impaginazione. C'erano molti più a capo (e forse si capiva un po' meglio.

Ti ringrazio ancora e farò tesoro dei consigli!

Buona edition!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: giovedì 19 dicembre 2024, 8:17
da Stefano Scudeler
HandyManny_D ha scritto:Ciao Stefano,

L’inizio del racconto mi aveva fatto ben sperare. Ho apprezzato i dialoghi della telefonata e anche la voce interna del personaggio.

I problemi per me sono due.

Il primo è che mi hai buttato Nullaserce così de botto senza introdurlo. Essendo la persona che lo tradirà, forse meritava un po' di contestualizzazione.

Il secondo riguarda la quantità di personaggi all’interno di un racconto così breve. Plaudo la volontà di voler dare profondità alla tua storia, ma rimangono comunque troppi punti in sospeso relativi a quelli che dovrebbero essere i due personaggi principali.

Hai comunque fatto un lavoro molto gradevole. Il racconto è lineare, anche se non ho avuto il tempo per sorprendermi del twist finale. Il mio comunque è un parere molto soggettivo.

Buona Luca Nesler Edition!
Ci si legge in giro.


Ciao!
In effetti mi state dicendo tutti che ci sono troppi personaggi e ne terrò conto per le prossime volte.
Diciamo che i due picciotti e la figlia di Aldo sono più macchiette che altro ma devo ricordarmi che io ho in testa tutta la storia mentre chi legge no.

Nullaserce non l'ho voluto introdurre troppo per sfruttare di più l'effetto sorpresa ma vedo che forse dovevo spenderci qualche parola in più.

Grazie del feedback e buona edition!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: domenica 22 dicembre 2024, 23:22
da Emiliano Maramonte
Ciao Stefano!
Un pollice su per il titolo del racconto, uno per il giochino metanarrativo degli anagrammi, un altro per la citazione indiretta di "Ritorno al futuro" e un altro ancora per lo stile gradevolissimo.
Il racconto è scorrevole, si fa leggere, ha una trama alla Tarantino, ma soffre di un inconveniente non da poco: a un certo punto, soprattutto nella parte finale, si fa una gran fatica a inquadrare i fili della vicenda. Ho riletto il racconto tre volte e ancora adesso ho difficoltà. Mi dispiace, perché, il testo ha un grande potenziale.
Per il resto, tema centrato e poco da rilevare dal punto di vista tecnico.

Buona Editon!
Emiliano.

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: lunedì 23 dicembre 2024, 15:29
da Stefano Scudeler
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Stefano!
Un pollice su per il titolo del racconto, uno per il giochino metanarrativo degli anagrammi, un altro per la citazione indiretta di "Ritorno al futuro" e un altro ancora per lo stile gradevolissimo.
Il racconto è scorrevole, si fa leggere, ha una trama alla Tarantino, ma soffre di un inconveniente non da poco: a un certo punto, soprattutto nella parte finale, si fa una gran fatica a inquadrare i fili della vicenda. Ho riletto il racconto tre volte e ancora adesso ho difficoltà. Mi dispiace, perché, il testo ha un grande potenziale.
Per il resto, tema centrato e poco da rilevare dal punto di vista tecnico.

Buona Editon!
Emiliano.


Ciao Emiliano!
Ma quanti pollici hai? Ho le ALLUCInazioni? :-)
A parte gli scherzi, grazie per il commento e anche per aver avuto la pazienza di rileggere più volte.

Buona edition anche a te!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: lunedì 23 dicembre 2024, 23:22
da jimjams
Un piccolo noir, storia semplice ma onesta, anzi disonesta eheh. Non mi dispiace ed è abbastanza credibile. Hai messo un po' di ironia, ce ne sarebbe entrata anche di più, ma questa è una mia visione del noir come equilibrio tra tragedia e ironia. La storia scorre bene, si capisce tutto, descrizioni gradevoli. Non ho suggerimenti particolari da darti se non quello già scritto di rendere tutto ancora più leggero. Attenzion con questi anagrammi eh, che se faccio un'edizione io son cavoli tuoi trovarli eheheheh

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: mercoledì 25 dicembre 2024, 20:27
da GuidoNorzi
Ciao. Piccolo noir tarantiniano con doppio ribaltamento finale. Mi sembra che funzioni, dialoghi buoni, situazione e ambientazione chiara. Buono il ritmo, e il ribaltamento finale con il traditore tradito funziona. Che dire, bravo, fa venir voglia di saperne di più, cosa è successo prima e cosa succederà dopo.

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: giovedì 26 dicembre 2024, 12:11
da Stefano Scudeler
GuidoNorzi ha scritto:Ciao. Piccolo noir tarantiniano con doppio ribaltamento finale. Mi sembra che funzioni, dialoghi buoni, situazione e ambientazione chiara. Buono il ritmo, e il ribaltamento finale con il traditore tradito funziona. Che dire, bravo, fa venir voglia di saperne di più, cosa è successo prima e cosa succederà dopo.


Ciao e grazie per il commento!
Mi dite i molti che è tarantiniano ma io penso di aver visto solo Le Iene tipo 20 anni fa di Tarantino e me lo ricordo vagamente.
Si vede che devo recuperare un po' della sua filmografia!

Grazie ancora e buone feste!

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: giovedì 26 dicembre 2024, 20:10
da CristianoSaccoccia
Ho apprezzato in primis i dialoghi e lo stile, un bel "crime" all'italiana godibile e divertente e anche il tema viene centrato abbastanza bene e l'ironia di fondo da molto piacere e fa leggere il testo con rapidità. Non ho molto da eccepire. Mi sento di premiare il racconto con una buona posizione perché mi ha davvero fatto un'ottima compagnia durante l'esperienza di lettura.

Re: Non stai pensando anagrammaticamente!

Inviato: giovedì 26 dicembre 2024, 21:11
da Pietro D'Addabbo
Ciao Stefano, piacere di leggerti.

Arrivando ultimo, mi accodo agli altri riguardo il numero e la gestione dei personaggi.
Aggiungo però un commento sul titolo, che parla ai lettori di un dettaglio tecnico del testo piuttosto che evocare qualche dettaglio tematico, può non fare la differenza per i tanti lettori che trascurano il titolo, ma rievocare Ritorno al Futuro ha fatto sì che invece mi rimanesse impresso durante la lettura e cercassi citazioni e spiegazioni durante la lettura. Riferendosi invece solo ai nomi sono arrivato alla fine un po' deluso.
Con questo titolo e le risposte 'riluttanti' nei commenti, hai indubbiamente ottenuto di essere quello che ho riletto di più per riuscire a capirci qualcosa. Meno male che qualcuno ci è arrivato o sarei ancora qui ad arrovellarmi.
Alla prossima.