Ambizione
Inviato: lunedì 19 maggio 2025, 22:24
Ambizione
Di Alexandra Fischer
− Ehi, dico a te−. La voce dell’insegnante si levò alta dalla cattedra.
− Sì, professoressa Mancini?
− Elsa, devi stare attenta. Ho appena chiesto ai tuoi compagni cosa faranno dopo la maturità.
Elsa scosse la testa: − Non lo so ancora.
− Qual è il problema?
− Non ne ho.
− Se pensi di continuare a fare la modella, ti sbagli. La tua faccia è già stata vista un bel po’ in città.
Elsa ripensò alle parole dei genitori, che la sognavano agente di modelle. In effetti, erano stati loro a procurarle il lavoro. Ma aveva un’ambizione nascosta. L’insegnante la incalzò: − Allora? Sto aspettando.
Elsa si schiarì la gola: − Del cinema e del teatro.
L’insegnante apparve soddisfatta. – Molto bene. Allora dovrai studiare parecchio per farti una cultura generale.
Elsa annuì: − Certo e non basta. Mi rendo conto che il mondo dello spettacolo è spietato.
L’insegnante la guardò compiaciuta: − Almeno sai che quello che vuoi, ma a scuola devi stare attenta.
Elsa glielo promise.
Dopo la scuola, si recò sul set di uno spot pubblicitario per una famosa marca di yogurt.
Le riprese durarono un paio di giorni.
Elsa dovette mangiare parecchie cucchiaiate di yogurt prima che lo spot fosse finito.
L’ultimo giorno, un uomo sulla quarantina in giacca e cravatta la fermò.
Elsa era con i genitori. – Scusate, vado a sentire cosa vuole da me quel signore.
Il padre disse: − Fa pure.
La madre l’avvertì: − Ricordati che sei sotto contratto con noi per altri sei mesi.
Elsa andò dall’uomo: − Sono Elsa Giacomelli, con chi ho il piacere di parlare?
− Federico Aldobrandi. Ti ho vista recitare nello spot. Sei spigliata e a me servirebbe una ragazza come te per la mia serie Giorni di scuola.
− Va bene.
Lui le diede il proprio biglietto da visita. – Ci vediamo domani per il provino.
− Ma ho un contratto di sei mesi come modella.
Federico Aldobrandi le sorrise: − Le riprese inizieranno dopo quella data.
Elsa andò a dare la notizia ai genitori.
Il padre commentò: − Puoi provarci.
La madre disse: − Ricordati che recitare non è come posare o girare uno spot.
Elsa andò al provino.
C’erano decine di ragazze come lei.
Federico Aldobrandi le strinse la mano: − Nervosa?
− Un po’.
− Coraggio. Sei l’ultima della giornata.
Elsa salì su un palco in penombra. Accanto a lei c’erano un tavolino, una sedia e un cellulare.
Federico era dall’altra parte insieme a due donne di mezza età. – È la tua prima esperienza come attrice?
− Beh, ho detto qualche battuta nello spot dello yogurt.
− Il provino prevede che tu riceva una telefonata da parte di un’amica appena lasciata dal fidanzato.
Elsa finse di sentire il cellulare che squillava: − Pronto, Marta, come stai? Male? Come? Roberto ti ha mollata dopo tre anni? Mi dispiace. Sfogati pure− Si immedesimò nella parte arrivando a sentire quella telefonata come vera. – Non puoi buttare via la tua vita per lui. Sai cosa ti dico? Usciremo tu e io. Ti farò compagnia, ma tu evitalo. Sì, lo so, è nella nostra classe, ma segui il mio consiglio. Oh, non fare così.
Elsa scoppiò in lacrime.
Federico le disse: − Basta così. Ti farò sapere.
Lui e le due donne confabularono fra loro e dopo lui l’accompagnò a casa.
I sei mesi successivi passarono fra servizi fotografici e alcune pubblicità per una casa cosmetica. Dopo, il nulla.
La madre disse a Elsa: − Forse potresti imparare il lavoro di agente pubblicitario da tuo padre e da me.
− Preferisco recitare.
In quel momento il suo cellulare squillò: era Federico Aldobrandi. Le comunicò che aveva superato il provino.
− Chi era, cara?
− Federico Aldobrandi. La parte nella serie è mia.
− Congratulazioni. Farai una bella esperienza, ma sappi che per te, tuo padre e io ci saremo sempre.
Lei abbracciò la madre, ma aveva ormai scelto la via della recitazione.
Di Alexandra Fischer
− Ehi, dico a te−. La voce dell’insegnante si levò alta dalla cattedra.
− Sì, professoressa Mancini?
− Elsa, devi stare attenta. Ho appena chiesto ai tuoi compagni cosa faranno dopo la maturità.
Elsa scosse la testa: − Non lo so ancora.
− Qual è il problema?
− Non ne ho.
− Se pensi di continuare a fare la modella, ti sbagli. La tua faccia è già stata vista un bel po’ in città.
Elsa ripensò alle parole dei genitori, che la sognavano agente di modelle. In effetti, erano stati loro a procurarle il lavoro. Ma aveva un’ambizione nascosta. L’insegnante la incalzò: − Allora? Sto aspettando.
Elsa si schiarì la gola: − Del cinema e del teatro.
L’insegnante apparve soddisfatta. – Molto bene. Allora dovrai studiare parecchio per farti una cultura generale.
Elsa annuì: − Certo e non basta. Mi rendo conto che il mondo dello spettacolo è spietato.
L’insegnante la guardò compiaciuta: − Almeno sai che quello che vuoi, ma a scuola devi stare attenta.
Elsa glielo promise.
Dopo la scuola, si recò sul set di uno spot pubblicitario per una famosa marca di yogurt.
Le riprese durarono un paio di giorni.
Elsa dovette mangiare parecchie cucchiaiate di yogurt prima che lo spot fosse finito.
L’ultimo giorno, un uomo sulla quarantina in giacca e cravatta la fermò.
Elsa era con i genitori. – Scusate, vado a sentire cosa vuole da me quel signore.
Il padre disse: − Fa pure.
La madre l’avvertì: − Ricordati che sei sotto contratto con noi per altri sei mesi.
Elsa andò dall’uomo: − Sono Elsa Giacomelli, con chi ho il piacere di parlare?
− Federico Aldobrandi. Ti ho vista recitare nello spot. Sei spigliata e a me servirebbe una ragazza come te per la mia serie Giorni di scuola.
− Va bene.
Lui le diede il proprio biglietto da visita. – Ci vediamo domani per il provino.
− Ma ho un contratto di sei mesi come modella.
Federico Aldobrandi le sorrise: − Le riprese inizieranno dopo quella data.
Elsa andò a dare la notizia ai genitori.
Il padre commentò: − Puoi provarci.
La madre disse: − Ricordati che recitare non è come posare o girare uno spot.
Elsa andò al provino.
C’erano decine di ragazze come lei.
Federico Aldobrandi le strinse la mano: − Nervosa?
− Un po’.
− Coraggio. Sei l’ultima della giornata.
Elsa salì su un palco in penombra. Accanto a lei c’erano un tavolino, una sedia e un cellulare.
Federico era dall’altra parte insieme a due donne di mezza età. – È la tua prima esperienza come attrice?
− Beh, ho detto qualche battuta nello spot dello yogurt.
− Il provino prevede che tu riceva una telefonata da parte di un’amica appena lasciata dal fidanzato.
Elsa finse di sentire il cellulare che squillava: − Pronto, Marta, come stai? Male? Come? Roberto ti ha mollata dopo tre anni? Mi dispiace. Sfogati pure− Si immedesimò nella parte arrivando a sentire quella telefonata come vera. – Non puoi buttare via la tua vita per lui. Sai cosa ti dico? Usciremo tu e io. Ti farò compagnia, ma tu evitalo. Sì, lo so, è nella nostra classe, ma segui il mio consiglio. Oh, non fare così.
Elsa scoppiò in lacrime.
Federico le disse: − Basta così. Ti farò sapere.
Lui e le due donne confabularono fra loro e dopo lui l’accompagnò a casa.
I sei mesi successivi passarono fra servizi fotografici e alcune pubblicità per una casa cosmetica. Dopo, il nulla.
La madre disse a Elsa: − Forse potresti imparare il lavoro di agente pubblicitario da tuo padre e da me.
− Preferisco recitare.
In quel momento il suo cellulare squillò: era Federico Aldobrandi. Le comunicò che aveva superato il provino.
− Chi era, cara?
− Federico Aldobrandi. La parte nella serie è mia.
− Congratulazioni. Farai una bella esperienza, ma sappi che per te, tuo padre e io ci saremo sempre.
Lei abbracciò la madre, ma aveva ormai scelto la via della recitazione.