RITARDO NON CONCESSO

72ª Edizione della sua storia, Minuti Contati ospita una guest star d'eccezione: Augusto Chiarle. QUI potete visionare il trailer, al suo interno sono disseminati degli indizi sul tema con cui gli autori dovranno confrontarsi. Il VIA è fissato per lunedì 19 ottobre alle ore 21.00.
Luchiastro
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RITARDO NON CONCESSO

Messaggio#1 » lunedì 19 ottobre 2015, 23:46

Quei duecento euro non li avevo guadagnati da me, mi erano stati regalati. Li avevo deposti accuratamente sul comodino di fianco al mio letto - il computer accesso su un sito di escort.

Sgranai gli occhi: l'annuncio di Francesca! Compariva e scompariva, delle volte con il nome di Arianna. Viso da immaginare, seno abbondante, capelli castani lunghi, fianchi curveggianti, gambe incerte. E una precisazione: niente giochini di ruolo per feticisti.

Francesca quando faceva sesso anche per voglia, Arianna nei momenti esclusivi di necessità di denaro, questo mi immaginavo tra me e me. 

L'avevo contattata circa tre mesi prima, a dire il vero, ma solo ora mi ricordavo di non aver ottenuto nessuna risposta.

In quell'istante ricevetti un messaggio dalla mia fidanzata: Ricordati di stasera, dobbiamo andare a cena da Patrizio. Si, certo, quel tizio lo nominava di continuo!

Accesi la mail, solo una nuova: Ciao caro, grazie dei complimenti, chiamami, così fissiamo un incontro il prima possibile, stanotte stessa, Francesca.

Controllai l'ora della mail: 19.38, il messaggio della mia ragazza, 19.39. Non sopporto le persone poco puntuali, un minuto di ritardo non consentito, cara. Lo so, non ci vedevamo da una settimana, ma stavo già componendo il numero di Francesca.

Era libera alle 22.00.

 

Ma come fanno certi uomini ad andare con le donne con le quali vanno tutti? 

Se fossi un uomo io invece proverei quest'esperienza. Dev'essere formativa.

Rammentavo una discussione di due mie amiche su ciò che stavo per fare.

 

Uscii, indossando un cappotto che faceva tanto generale delle SS. Solo alle 22.30 lei mi aprì il portone.

Si è vestita proprio come le avevo chiesto, gonna lunga. Il suo volto finalmente rivelato. Non pensare a troppe cose. Le due ore erano trascorse piacevolmente, anche grazie a questo genere di piccoli pensieri.

Le consegnai i duecento euro pattuiti: "Ciao Francesca".

Lei mi guardò timidamente: "Lo so che avevamo stabilito quella cifra, ma se ti sei trovato bene e vuoi aggiungere qualcos'altro...". Me lo propose con un'aria alla quale era difficile dare una risposta negativa. Ma avevo solo cinque euro in tasca.

"Devo correre a casa, sono venuto a piedi, ma non abito lontano. Tornerò".

"Non ho altri clienti per stasera, se vuoi vengo anch'io". Si stava rivestendo con abiti più comodi.

Accettai volentieri. A metà cammino la presi per mano e iniziammo ad aumentare l'andatura. Adesso correvamo nella notte, il nostro fiato si disperdeva nel gelo.

"Preferisco aspettare qui, non vorrei ci fosse qualche ragazza dentro".

Desideravo convincerla a salire da me, ma non si mosse di un passo.

Giunto velocemente in stanza, presi cinquanta euro, questa volta soldi miei."Ecco, Francesca".

"Arianna, adesso mi chiamo Arianna", mi corresse. E fuggì nella notte.

Il display del cellulare segnava un messaggio della mia ragazza: Ma che ti è successo? Proprio stasera che mi sono messa la gonna lunga... poi alla cena ho portato Giulia. Lo so che non ti piace Patrizio!  



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Flavia Imperi
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Messaggio#2 » mercoledì 21 ottobre 2015, 8:50

Ciao Luchiastro!

Devo confessare di non essere riuscita a seguire bene il susseguirsi degli eventi della storia, diversi punti mi rimangono oscuri. Apri la storia puntando il faro sui soldi che gli sono stati regalati, sottolineandolo anche nel finale con i 50 euro, ma non si capisce che importanza abbia questo nell'economia della storia.
L'evento centrale, l'incontro con la escort, è appena accennato e quasi non si nota.
Un'altro punto importante sono i dialoghi: mancano i segni d'interpunzione e non si capisce chi parla.
Simpatica l'idea della escort con due nomi, e il finale un po' "assurdo" con il messaggio della fidanzata, che dà un tocco umoristico a tutta la vicenda e spiega il titolo e l'interpretazione del tema.
Nel complesso un racconto piacevole ma che non scorre in modo fluido.
A rileggerci!
Siamo storie di storie

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maria rosaria
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Messaggio#3 » mercoledì 21 ottobre 2015, 16:00


Ciao Luchiastro.
Perdonami, forse (anzi sicuramente) sono io che non riesco ad afferrare il senso della storia.
C’è un uomo che fa del sesso a pagamento e usa un sito di escort. Sul sito conosce questa donna che a volte si fa chiamare Francesca (quando fa sesso per voglia) a volte Arianna (quando lo fa per denaro). Poi c’è una fidanzata che lo tampina per andare a cena e lui la molla (in quella serata) perché ha tardato un minuto a rispondere rispetto alla escort.
Non so se la mia sintesi è giusta.
A parte la situazione surreale, ma magari il racconto vuole esserlo, noto delle incongruenze.
Quella che trovo più evidente è per esempio nella frase finale:
… poi alla cena ho portato Giulia. Lo so che non ti piace Patrizio!
Che mi fa pensare che non andavano a cena da Patrizio (come invece mi sembra di intuire all’inizio) ma con Patrizio.
Non lo so, scusa, mi dispiace, ma trovo un po’ poco chiara tutta la vicenda.
Alla prossima.
Maria Rosaria

Luchiastro
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Messaggio#4 » mercoledì 21 ottobre 2015, 20:47

Ciao Flavia!

Grazie del commento.

In effetti la vicenda del denaro regalato (i 200 euro) e del denaro guadagnato (i 50 euro), è fondamentale nella mia idea della storia, e si intreccia col doppio nome della escort, ma spiegarlo ora non avrebbe molto senso. L'ironia della parte finale all'inizio volevo tagliarla, ma poi l'ho lasciata. Sull'incontro con la escort, purtroppo ho dovuto scegliere quali parti sacrificare. Fortunatamente nel laboratorio ci sono a disposizione 5000 caratteri, quindi se ti va puoi passare a rileggermi.

 

Ciao Maria Rosaria,

Grazie anche a te per il commento. La vicenda voleva essere tutt'altro che surreale.

Posso dirti che l'uomo usa il fatto del "minuto in meno che ci ha messo la escort per contattarlo" come pretesto infantile (non l'ho precisato) per giustificare la sua volontà di vivere quel tipo di esperienza con quella donna un po' particolare (il doppio nome, il fatto che dopo tre mesi ancora non gli abbia risposto etc..)

Sul finale, intendevo che la fidanzata volesse andare a cena a casa di Patrizio con il fidanzato, ma visto che questi non si presenta trova sconveniente andare da sola e quindi porta un'amica.

Ti posso rivelare che purtroppo mi sono accorto troppo tardi che la vicenda sfondava ampiamente i caratteri stabiliti e ho fatto dei tagli in posti sbagliati. Mi devo ancora abituare a questo format di 3000 caratteri.

 

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eleonora.rossetti
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Messaggio#5 » giovedì 22 ottobre 2015, 20:36

Ciao Luchiastro,

ho avuto un po' difficoltà a seguire la storia, un po' distratta da alcuni particolari che pensavo avessero peso (i duecento euro regalati, i cinquanta addizionali) ma che alla fine non si sono rivelati troppo significativi, e un po' per il finale che chiude in maniera un po' tiepida tutta la vicenda. Leggendo le tue risposte ho inteso che hai tagliato parecchio e purtroppo si vede, come se parti cruciali siano state sgomitate via per dettagli più futili. Se non dovessi classificarti, spero tu vorrai risistemare questo racconto nel laboratorio, sono curiosa di leggere la versione originale, ampliata come si deve ;)

PS: la parte centrale (quella in cui ricorda il dialogo tra le due amiche) io l'avrei esclusa in toto, in favore di particolari più rilevanti ai fini del racconto.

A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

Luchiastro
Messaggi: 76

Messaggio#6 » venerdì 23 ottobre 2015, 15:52

Ciao Eleonora, grazie per il commento!

Si, purtroppo ho scritto così di getto da ritrovarmi con più di 4000 caratteri in un amen, però ho letto che nel laboratorio se ne possono usare fino a 5000, quindi probabilmente userò il testo iniziale. Sono contento che tu ti sia autoinvitata per rileggere la mia storia. Diciamo che rispetto alle mie storie abituali, ho provato a creare qualcosa di meno psicologico, introspettivo, decisamente più terreno.

Ci si sente, allora!

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Messaggio#7 » domenica 25 ottobre 2015, 16:30

Ciao Luchiastro,
ho fatto un po' di fatica a seguire il tuo racconto. Come già ti hanno detto altri prima di me, ci sono punti poco chiari, come l'importanza dei soldi, l'incontro con la escort che qusi non si nota e, a mio avviso, un centro non proprio perfetto riguardo al tema.
Ma c'è un'altra cosa che mi sfugge, in particolare perché il tuo racconto gira su quel piccolo ritardo non concesso: il protagonista molla la ragazza per un solo minuto di ritaro, però poi la escort, che inizialmente ci dici essere libera per le 22.00, lo riceve con ben trenta minuti di ritardo, e lui non se ne ha minimamente a male. Un minuto e molla la tipa, trenta minuti e fa finta di niente. Non ho capito come mai.
Ma, per finire e guadagnarmi tutto il tuo disprezzo, ecco la domanda delle domanda, una richiesta di chiarimento su quella che davvero è la cosa più oscura del tuo racconto: cosa sono le gambe incerte?
A rileggerci.

Luchiastro
Messaggi: 76

Messaggio#8 » martedì 27 ottobre 2015, 11:40

Ciao Fernando, grazie del commento.

Il tema portante avrebbe voluto essere il valore del denaro (e mi sono reso conto che persino il titolo è fuorviante). Spero di fare un buon lavoro nel passaggio al laboratorio (ho visto che tutti mi chiedono più dettagli sull'incontro con la escort, quindi sarete accontentati!)

Ah ah, vuoi sapere davvero cosa sono le gambe incerte? diciamo gambe non proprio modellate, bruttine perché poco funzionali allo scopo primario, cioè reggerci in piedi.

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Adry666
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Messaggio#9 » giovedì 29 ottobre 2015, 11:32

Ciao Luca(?),

non so se il tema sia centrato, perché, come già detto da altri, non ci ho capito molto.
Ci sono alcune incongruenze che rendono ardua la lettura. In alcune parti sembra che hai soppresso, o troppo sintetizzato, quello che volevi raccontare, in altre ci sono troppi giri ellittici.
A un’attenta seconda lettura ho compreso il tuo messaggio, ma proverei al lavorarci su per rendere il tutto più fluido e coerente.
Buon lavoro! :-))

Ciao
Adriano

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willy
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Messaggio#10 » giovedì 29 ottobre 2015, 17:33

Ciao Luchiastro,
credo sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, quindi non so se quello che hai usato per raccontare questa storia sia il tuo stile o solo un sistema particolare di descrivere gli eventi.
Quello che arriva abbastanza chiaramente sono le sensazioni di questo ragazzo, il suo essere inesorabilmente attirato verso questa donna con due nomi, il suo voler "trasgredire" usando il minuto come scusa per poterlo fare. Le dinamiche, invece, restano un po' meno chiare, inframezzate da pensieri e considerazioni del protagonista. Anche il tema non è centratissimo. A rileggerci.


Francesca Nozzolillo
Messaggi: 59

Messaggio#11 » giovedì 29 ottobre 2015, 20:15

Ciao!

Si, ok, mi accodo al fatto che ci sono certe parti che non ho capito. Come il finale, per esempio. Cosa c'entra con tutto il resto? Forse manca un colpo di scena, un movimento che faccia chiarezza su tutto. Anche il tema è poco centrato, quando la ragazza si allontana nella notte me la sono immaginata come batman... scusami, davvero, ma sono un pochino perplessa :)  in bocca al lupo comunque!

Serena
Messaggi: 97

Messaggio#12 » giovedì 29 ottobre 2015, 20:49

Ciao Luchiastro! E' la prima volta che leggo qualcosa di tuo e credo che non mi dimenticherò facilmente di questo incontro!!! Tutti abbiamo avuto lo stesso problema con la tua storia... è molto difficile seguirne lo svolgimento e si fa troppa fatica a capire cosa tu voglia dire. Credo però che in una versione più ampia la tua storia possa sicuramente avere un impatto diverso. Le sforbiciate impietose di Minuti Contati possono mozzare di brutto!!! Nonostante tutto... i tuoi personaggi mi sono simpatici, proprio perché grotteschi!!!

Giulio_Marchese
Messaggi: 291

Messaggio#13 » venerdì 30 ottobre 2015, 0:07

RITARDO NON CONCESSO di Luchiastro

Ciao! La storia non si segue bene e ho avuto serie difficoltà a comprendere le parti in corsivo. La storia poi per me è poco interessante, non mi emoziona, non mi spaventa, non mi fa ridere, non mi inquieta e non mi fa pensare. Sicuramente il limite dei tremila caratteri ti ha molto penalizzato, sono certo che nella tua mente la storia è molto più ampia e interessante. Ma dagli elementi che ho non posso che fare un recensione negativa. Negativa si, ma non fino in fondo a dirla tutta perché ci sono alcuni punti d'interesse, almeno per me, che se approfonditi (magari con più spazio) potrebbero rendere molto. Il mio consiglio è, nel lab ad esempio, approfondire il rapporto con la fidanzata e descrivere meglio l'incontro con l'escort. Il dettaglio della gonna lunga mi è piaciuto secondo il mio modesto parere dovresti lavorare su quello, la "contrapposizione" tra fidanzata e escort.

Luchiastro
Messaggi: 76

Messaggio#14 » venerdì 30 ottobre 2015, 15:31

Grazie a tutti dei commenti. Proverò a rispondere personalmente senza dire cose già dette!

 

Adry: Ciao. Si, il mio nome è Luca. E' una contrazione stupida con il mio cognome, che riguarda anche la mia passione per l'astrologia. Sei hai capito il mio messaggio ne sono contento, ma ovviamente riscriverò il racconto.

 

Willy: Ciao. Domanda complessa, credo che lo stile di ognuno sia abbastanza riconoscibile, diciamo che ho la tendenza di rendere i personaggi totalizzanti, con tutte le loro caratteristiche di debolezze e forze, e badare un po' meno alla storia. Cerco di far capire il messaggio attraverso i personaggi, ma non sempre il giochino mi riesce.

 

Francesca: Ciao. Nessun motivo per scusarti. Si, la parte finale in cui la ragazza si allontana stona parecchio. Non sono tipo tanto da colpi di scena (purtroppo o per fortuna? boh), preferisco una narrazione graduale, che ovviamente in pochi caratteri può essere limitante. Se per finale intendi anche il messaggio della fidanzata, era solo un modo ironico per sottolineare la "stupidità" del protagonista. O puoi anche interpretarla come una casualità (proprio quel giorno si doveva mettere la gonna lunga?)

 

Serena: Ciao. Beh, almeno non sono passato inosservato! Se vuoi fare il bis, c'è anche un mio racconto nel laboratorio (ah ah). Ho già avuto modo lì di capire un po' il sistema del sito (e sono qui apposta, per essere giudicato), mi piace molto. In ogni caso l'effetto grottesco si è creato da sé, assolutamente non voluto!

 

Giulio: Ciao. Grazie per aver apprezzato almeno qualcosa e per avermi fornito consigli preziosi. Il dettaglio della gonna lunga piace molto anche a me (ehm). Nell'idea originaria la fidanzata doveva rimanere in disparte; il racconto puntava maggiormente sul rapporto tra l'escort e il protagonista, penserò anche a come sistemare questa cosa.

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antico
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Messaggio#15 » domenica 1 novembre 2015, 19:44

Simbolismo a chiazze, direi, anche se molto meno che nel racconto del mese scorso. La questione dei soldi regalati o no non arriva, il gioco sul doppio nome dell'escort funziona poco. Proverei a darle più vita, a centrare di più su di lei, sul suo essere, sull'incontro tra queste due persone con bisogni diversi. Intendiamoci, il racconto si legge volentieri ed è tutt'altro che fallato, però va sistemato e sono curioso di vederlo nella sua versione lunga, che poi è quella per cui è nato. Quindi per il momento pollice NI e ci rivediamo nel labo.
Ps: il titolo va cambiato, non è caratterizzante il racconto.

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