Piano di fuga N°2

diego.ducoli
Messaggi: 265

Piano di fuga N°2

Messaggio#1 » lunedì 16 novembre 2015, 23:25

Francesco mi stringeva la mano mentre con lo sguardo controllavo meticolosamente le piastrelle.
La donna con cui avevo condiviso una vita mi fissava senza parole.
“Ma come lo avete capito?”chiese dopo un'eternità.
“Beh, è un po' imbarazzante” rispose Francesco.
“I particolari potete evitarli. Ma voglio capire. Cioè da quanto...si insomma... hai capito cosa intendo.”
“Saranno cinque anni” rispose “sai la palestra, le birre. Quella sera tu e Davide avevate litigato...”concluse ammiccando.
“Almeno è chiaro chi di voi due è il maschietto” sibilò nella mia direzione.
“Quando mai un uomo ha avuto il potere della parola in una discussione” ribattei piccato.
Francesco mi stritolò la mano, il messaggio era chiaro: non esagerare.
“Senti Marta, hai ragione! Dovevo dirtelo, ma mi vergognavo. Come lo spiegavo ai nostri figli? Almeno ora sono sposati e hanno una loro vita. Anche adesso è difficile cosa credi?! Per questo abbiamo deciso di andarcene.”
“Dove?” ribatte spaesata.
“Non siamo ancora pronti per dirvelo. Vogliamo sparire e vivere il nostro amore senza il giudizio di nessuno.”
Francesco annuì ad ogni mia affermazione e quando le parole mi si strozzarono in gola mi accarezzò i capelli.
“Se questa è la vostra decisione...non so che dire.”
Marta si stritolava le mani nervosa, segno che l'esplosione era imminente. Dovevo tagliare corto.
“Noi andiamo. Non preoccuparti di nulla ti lascio tutto: la casa, l'auto, il conto in banca. Cerca di non odiarmi.” e senza ulteriori indugi ci alzammo e lasciai la casa che mi aveva accolto negli ultimi trent'anni.
Salimmo sulla vecchia punto di Francesco e due sigarette presero a brillare nel buio.
“È andata bene” disse.
“Sicuramente meglio che a casa tua. Per poco Paola non ti apre la testa con la sedia” ribattei.
“È sempre stata una donna passionale. Per fortuna che non ci ha tirato il televisore: mi era costato un capitale”.
“Adesso che si fa?”
“Come da programma: Thailandia stiamo arrivando”.

Le onde accarezzavano la spiaggia e il sole faceva capolino tra le foglie di palma che ricoprivano il gazebo.
Francesco osservava con evidente interesse la ragazza che si stava avvicinando con un microscopico bikini e due Cuba libre ghiacciati.
Francesco afferrò i cocktail e me ne porse uno, lanciò un sorriso malizioso alla cameriera e gli infilò una banconota in mano e una sonora pacca sul sedere.
“Com'è?”chiesi.
“Sodo, molto sodo”.
“Il Cuba intendevo”.
“Buonissimo, sa di libertà”.



Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1039
Contatta:

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#2 » giovedì 19 novembre 2015, 8:09

Sono contento di aver letto anche un racconto umoristico, questa volta, è rinfrescante.
Per quanto l'idea mi piaccia e sia sviluppata con i tempi giusti, il finale sia ben preparato, l'esecuzione non è perfetta e avrebbe bisogno di una revisione significativa.
Qualche nota sparsa.
Il piano per liberarsi delle mogli mi sembra ottimo, visto che lo standard dei racconti è ucciderle in maniera crudele. Mi sembra non completamente credibile il dialogo, però. Presentando il proprio amante alla moglie, penso sia strano che l'amante stesso risponda alla domanda su quando si sono incontrati, soprattutto non in maniera garrula e ammiccante... le domande sarebbero per il marito.
"Almeno è chiaro chi di voi due è il maschietto", la moglie è davvero zen per reagire in maniera così pacata, mi viene da pensare, anche se poi esplode.
Alcuni dei dialoghi, se letti ad alta voce, sembrano un po' lo stereotipo della pubblicità progresso anti omofobia "Vogliamo sparire e vivere il nostro amore senza il giudizio di nessuno", mi fa sorridere, non mi immagino nessuno dire questa frase, soprattutto non nel mezzo di un coming out alla moglie che si sta riscaldando. Penso che il dialogo potrebbe essere più aggressivo e accattivante, viste le premesse.
"gli infilò una banconota in mano" --> "le infilò".
Serve una rilettura generale per la punteggiatura, punti/virgole dentro o fuori dalle virgolette a fine dialogo, spazi dopo i dialoghi, maiuscole negli incisi. Non c'è uno standard vero, ma usarli in maniera coerente rende più piacevole leggere.

Avatar utente
Angela
Messaggi: 505
Contatta:

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#3 » giovedì 19 novembre 2015, 19:54

Il testo è ben scritto, lo stile è ottimo, ma ho faticato ad entrare nella storia. Forse il fatto che tu abbia iniziato il testo nel bel mezzo di un dialogo senza introdurre i personaggi, mi ha confusa, tanto è vero che non avevo neppure capito si trattasse di due uomini. L'ho letto senza interesse, sorvolando addirittura dei periodi, cosa che faccio raramente. In finale mi ha strappato un sorriso, ma non è riuscito a convincermi. In linea di massima manca il tratteggio dei personaggi, il conflitto e un finale non prevedibile. Mi spiace per il giudizio negativo.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Avatar utente
Callagan
Messaggi: 214

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#4 » giovedì 19 novembre 2015, 20:12

Ciao, Diego, ben ritrovato.
Il racconto si fa leggere in modo scorrevole, merito dei dialoghi serrati che trovo siano croce e delizia di questo pezzo. Il lato positivo è che danno impeto e velocità alla narrazione, il negativo è che rendono i protagonisti piatti e indistinti l'uno dall'altro. Questo problema si può ovviare facendo più attenzione al parlato, caratterizzandolo, e dando qualche info in più sulle reazioni dei protagonisti. Ora, invece, i personaggi non si vedono... si ascoltano.
C'è chi ha visto un'intenzione umoristica nel tuo scritto... Forse, è un punto che chiarirai tu. Io ho provato solo ribrezzo per questi due cinquantenni. Ma il far provare ribrezzo non è un difetto dello scritto, anzi, può essere una bella lama da sfoderare.

diego.ducoli
Messaggi: 265

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#5 » giovedì 19 novembre 2015, 22:26

Angela ha scritto:Il testo è ben scritto, lo stile è ottimo, ma ho faticato ad entrare nella storia. Forse il fatto che tu abbia iniziato il testo nel bel mezzo di un dialogo senza introdurre i personaggi, mi ha confusa, tanto è vero che non avevo neppure capito si trattasse di due uomini. L'ho letto senza interesse, sorvolando addirittura dei periodi, cosa che faccio raramente. In finale mi ha strappato un sorriso, ma non è riuscito a convincermi. In linea di massima manca il tratteggio dei personaggi, il conflitto e un finale non prevedibile. Mi spiace per il giudizio negativo.

Grazie del commento.

diego.ducoli
Messaggi: 265

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#6 » giovedì 19 novembre 2015, 22:28

Callagan ha scritto:Ciao, Diego, ben ritrovato.
Il racconto si fa leggere in modo scorrevole, merito dei dialoghi serrati che trovo siano croce e delizia di questo pezzo. Il lato positivo è che danno impeto e velocità alla narrazione, il negativo è che rendono i protagonisti piatti e indistinti l'uno dall'altro. Questo problema si può ovviare facendo più attenzione al parlato, caratterizzandolo, e dando qualche info in più sulle reazioni dei protagonisti. Ora, invece, i personaggi non si vedono... si ascoltano.
C'è chi ha visto un'intenzione umoristica nel tuo scritto... Forse, è un punto che chiarirai tu. Io ho provato solo ribrezzo per questi due cinquantenni. Ma il far provare ribrezzo non è un difetto dello scritto, anzi, può essere una bella lama da sfoderare.


Grazie del commento. Aspetto altri commenti e poi spiego le mie intenzioni. Comunque mi immaginavo questa possibile interpretazione.

Avatar utente
AmbraStancampiano
Messaggi: 477
Contatta:

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#7 » domenica 22 novembre 2015, 15:34

Ciao,
hai scritto un racconto interessante e assolutamente imprevedibile, che però in qualche punto ti scappa un po' di mano.
La cosa di cui sento davvero la mancanza è la caratterizzazione dei personaggi: i dialoghi sono effettivamente un po' piatti, nessuno ha una voce che si distingue. Avresti potuto ovviare a questo problema inserendo qualche dettaglio in più sulla loro gestualità, ma mi rendo conto che 3000 caratteri sono pochini.
Parti mostrando questo dialogo che ha del surreale ma che non è convincente fino in fondo, però non mi mostri la reazione della moglie. Mi dici addirittura che lei a un certo punto esplode, ma non me la fai vedere. Questa cosa mi manca un po', soprattutto dopo una battuta al vetriolo come quella che fa qualche riga prima. In più da moglie che ha vissuto trent'anni accanto al marito che di punto in bianco si dichiara omosessuale, io qualche dubbio lo avrei. In questa donna non c'è traccia del dubbio, ma solo accettazione. Potevi farla completa e farci capire anche solo con una battuta che lei in realtà è sollevata dal fatto che il marito si levi dalle palle (scusando il francesismo), invece no. Sento come se l'avessi abbandonata troppo presto, senza darle un accenno di profondità che meriterebbe.
Occhio alla consecutio temporum, che tra imperfetto, presente e passato remoto ti scappa un po' di mano.
L'idea è ottima, e con un po' di caratterizzazione in più ne potrebbe uscire un ottimo racconto umoristico ma non troppo!

Alla prossima!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Avatar utente
Vastatio
Messaggi: 621

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#8 » domenica 22 novembre 2015, 17:17

Ciao, complimenti. Sorvolando sulla punteggiatura, una brutta bestia da domare passate le 22.15, sei riuscito a sconfiggere il tema in modo divertente e, da rimarcare viste le passate edizioni, senza uccidere nessuno.
Considerando il grosso spoiler che era il tema sei riuscito a farmi credere che fosse concentrato nell'omosessualità dei protagonisti. Alla fine ribalti completamente la situazione e, di conseguenza, anche la moralità dei protagonisti, rivelandone la natura.

Avatar utente
ceranu
Messaggi: 738

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#9 » domenica 22 novembre 2015, 22:59

Ciao Diego. Il racconto mi è piaciuto perché sorretto da un'idea interessante. I due uomini che si fingono omosessuali per fuggire non è male. Personalmente ho trovato la storia esilarante, però concordo con chi ha dei dubbi sulla forma.

“Almeno è chiaro chi di voi due è il maschietto” sibilò nella mia direzione.
“Quando mai un uomo ha avuto il potere della parola in una discussione” ribattei piccato.
Francesco mi stritolò la mano, il messaggio era chiaro: non esagerare.

Ho trovato questo passaggio inutile.

Anche l'apertura stenta un po', non perché ci getti direttamente nel dialogo (per me questo è un pregio) ma perché non è sempre facile capire chi dica cosa.
Nel complesso un buon racconto che mi ha divertito.
Ciao e alla prossima.

marina_usai
Messaggi: 46

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#10 » martedì 24 novembre 2015, 21:30

Ciao Diego,
bell’idea, anche se non so quanto possa essere credibile che due persone preferiscano dichiararsi omosessuali piuttosto che sparire nel nulla e basta, se l’obiettivo era vivere in Thailandia senza mogli al seguito.
Ho fatto un po’ di fatica all’inizio a capire chi era che parlava (se uomo o donna) e mi ha obbligato a rileggere un paio di volte l’inizio per capire la dinamica. Forse c’è qualcosa da aggiustare. Però un racconto piacevole che mi ha fatto sorridere sul finale.

Avatar utente
Flavia Imperi
Messaggi: 316
Contatta:

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#11 » mercoledì 25 novembre 2015, 11:30

Ciao Diego!
Un racconto diverso dal solito, con finale (quasi del tutto) inaspettato. Mi è piaciuto molto il modo in cui fai emergere l’intimità che il protagonista ha sia con l’”amante” sia con la moglie, in due frasi in particolare:

Francesco mi stritolò la mano, il messaggio era chiaro: non esagerare.

e
Marta si stritolava le mani nervosa, segno che l'esplosione era imminente. Dovevo tagliare corto.


A livello di trama, invece, trovo un po’ irreale il risvolto. Lasciare tutto e vivere in Tailandia… sì, per un po’, poi? Due uomini adulti, padri di famiglia, non lasciano tutto per qualche chiappa soda e una nuova adolescenza se non hanno una grande opportunità e o molti soldi da parte. Manca un accenno a un qualche risvolto economico a supporto della trama secondo me, perché sia credibile.

Ci sono un po’ di refusi sparsi, occhio!

Un racconto piacevole e originale.
Siamo storie di storie

Avatar utente
beppe.roncari
Messaggi: 382
Contatta:

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#12 » mercoledì 25 novembre 2015, 21:12

Ciao Diego, ben ritrovato!
Racconto ironico, ben dosato, in cui due uomini si fingono omosessuali per liberarsi delle mogli e godersi la libertà in Thailandia.
Non ho particolari osservazioni da farti, tranne una raccomandazione di curare maggiormente la forma e correggere i refusi, anche solo uno spazio di meno o di troppo dà un'impressione di poca cura del testo. Attento che "ribatte" dovrebbe essere "ribatté". Vedi? Un refuso si trasforma come niente in un errore grammaticale e di consecutio temporum...
Alla prossima! ;-)

PS
Il titolo è sbagliato. Con il titolo rovini la sorpresa finale...

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#13 » sabato 28 novembre 2015, 10:03

Racconto che si legge volentieri, divertente. Carino lo stratagemma ed effettivamente la sorpresa per il lettore c'è. Resta un dubbio: come faranno a vivere se lasciano tutto alle mogli? Un piano deve essere ordito con l'intenzione di massimizzare, qui invece i due protagonisti perdono tutto e, di conseguenza, inficiano il piano stesso. A quel punto potevano sparire e basta, non sarebbe cambiato nulla. Questo appunto mi fa cadere un po' il tutto e il giudizio che, pur rimanendo positivo non può esserlo in toto in quanto considero il racconto ancora incompleto. Pollice tendente all'alto, dunque.

alexandra.fischer
Messaggi: 2875

Re: Piano di fuga N°2

Messaggio#14 » sabato 28 novembre 2015, 20:17

Piano di Fuga n°2 di Diego Ducoli

La tua storia è molto ben congegnata. Rispetta in pieno il tema dell’apparenza che inganna. Difatti, sulle prime il lettore pensa a un outing di due amici (Davide e Francesco) scopertisi gay a un’età non più verde. Invece, nel tuo finale, la realtà è un’altra: Thailandia e un occhio molto interessato alle bellezze locali (ben caratterizzato nella scena con la cameriera in bikini che serve loro i Cuba Libre ghiacciati).

Attento a: “Quando mai un uomo ha avuto potere di parola in una discussione” (ci vuole il punto interrogativo).
Attento a ribatte per ribatté (la storia è narrata al passato).
Attento a gli infilò una banconota in mano riferito alla cameriera, meglio: le infilò una banconota in mano.

Torna a “73ª Edizione - 8ª della 4ª Era – Aislinn Edition”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite