La mobilità, di Francesco Nucera

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ceranu
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La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#1 » mercoledì 18 novembre 2015, 0:47

Dario fissava la porta di metallo che lo separava dall'arena; pochi minuti e sarebbe toccato a lui.
Aveva la bocca riarsa e un groppo alla gola che gli impediva di deglutire.
«Non farlo!» gli disse Lucia.
«Devo.»
«Non sei ancora pronto e sai che non avrai una terza possibilità.» Lucia aveva gli occhi arrossati.
«Ce la farò…per noi!» Lui le poggiò la mano sulla pancia e sorrise.
«Rossi, è il suo turno!» La voce del capo del personale lo richiamò all'ordine.
Dario serrò gli occhi, portò le mani alla vita, strinse la cintura dell'accappatoio e abbozzò una corsa verso l'arena, da dove provenivano le note di “Eye of the tiger”. Superò la porta di metallo e un'ondata di fischi gli ricadde sulle spalle; abbassò la testa e andò sul ring dove l'attendeva Marino, l'addetto alle pubbliche relazioni.
«ECCO A VOI LO SFIDANTE; EX DETENTORE DELLA CINTURA DELLA REVISIONE CONTI, APPENA SPROFONDATO NEL LIMBO DELLO SMISTAMENTO MISSIVE: DARIO ROSSI, CHE SI GIOCA LA SECONDA POSSIBILITÀ, L'ULTIMA.» Questa volta la folla si accese. «ORA DICCI, CHI SFIDERAI?»
Dario si schiarì la voce. «Baldo!»
Nell'arena scese il silenzio; si spensero le luci e un occhio di bue illuminò il ragazzo dai baffi biondi.
«INCREDIBILE, DARIO RIVUOLE IL SUO POSTO!»

«ECCOCI AL TERZO ROUND. BALDO SI È AGGIUDICATO LA SFIDA A “NON SI MUOVE UNA FOGLIA”, ROSSI AL “JUKE BOX”; E ORA IL VERDETTO FINALE: SIETE PRONTI PER LA SFIDA A…»
L'occhio di bue illuminò un banco al centro del ring su cui era appoggiato un pacchetto di sigarette. Le voci della folla si unirono in un unico: «Re boia!»
«LE REGOLE LE SAPETE, PERDE CHI URLA. PARTE LO SFIDATO: CHE TECNICA USERAI?»
Il baffo di Baldo si sollevò: «Ave Maria» rispose.
Dario giunse i palmi come per pregare, allargo le dita, le sovrappose e allontanò i polsi; sorrise pensando a quanto quella forma somigliasse a un “tipi”.
«Vediamo se ora riderai ancora!» sibilò lo sfidato, afferrandogli le dita tra le mani.
Dario mugugnò, le sue nocche spingevano una contro l'altra sotto la presa ferrea di Baldo. Guardò il timer, doveva resistere altri tre secondi, poteva farcela, ma in quel momento un crac fece esplodere il dolore; l'indice aveva ceduto come un vecchio pino durante una tempesta.
Si sporse in avanti e, accecato dal male, spinse la testa verso Baldo. Libero dalla stretta, ricadde all'indietro; l'ultima cosa che vide prima di finire a terra furono i baffi del suo rivale ricoperti dal sangue che gli usciva dal naso.
«SFIDA CONCLUSA: VINCE, PER SQUALIFICA, L'ANCORA ADDETTO ALLE REVISIONI CONTABILI: IVAN BALDO!»

Dario rimase sdraiato sul tappeto, il dito gli faceva male. Una mano gli si poggiò sulla spalla, aprì gli occhi e si trovò davanti Marino.
«Ragazzo, svuota il tuo armadietto e lascia il badge alla reception. Ricordati che da domani sarai in mobilità per trentasei mesi. Certo che hai fatto una cavolata a giocarti così la seconda possibilità, potevi sfidare Vanni, quello sulla sedia a rotelle del recupero crediti, ma va bene così, è la migliore pausa pranzo che ricordi!»



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Eterocefalo
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#2 » mercoledì 18 novembre 2015, 19:17

Ottimo racconto. Ironico e tristemente attuale. Perfetto l'incipit, che chiarisce la situazione con pochi passaggi. Il gridato a caratteri maiuscoli è un po' eccessivo, avresti potuto limitarlo a una o due battute, perché così è pesante e poco estetico. Quando mi aspettavo un incontro di pugilato, l'annuncio della sfida a Re boia è risultato esilarante. Complimenti.

alexandra.fischer
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#3 » venerdì 20 novembre 2015, 19:52

La mobilità di Francesco Nucera Il tuo racconto rende, con tono surreale ( allusioni a sfide come Juke Box, Non si Muove una foglia, Re boia) con riferimenti a funzioni professionali (Revisione Conti, Smistamento Missive, recupero crediti), , un tema più che mai attuale: la guerra per conservare il posto di lavoro. E lo fa con uno scenario da lotta libera, con tanto di commentatore. Il tuo protagonista, Dario, ha tutte le ragioni per combattere (Lucia aspetta un figlio da lui) e coraggiosamente ci prova. Mi dispiace che si sia giocato la seconda possibilità, urlando; non lo dici in modo esplicito, ma è comprensibile, visto lo stato del suo dito, rotto. Però ha combattuto bene contro Baldo (la testata gli ha rovinato il sorriso di certo).

Attento a: allargo per allargò.

pfafff
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#4 » sabato 21 novembre 2015, 11:40

geniale, fantozziano (ma più crudele.)
uno alla fine quasi si dispiace per il protagonista. bella anche la fine dove si capisce che tutto si svolge
nella pausa pranzo. unica pecca, ma solo concettuale, è il fatto che il protagonista faccia tutto per la moglie
e il futuro pupo. questa baggianata spacciata da hollywood che tutte le cose che l'uomo fa hanno come scopo
la protezione della famiglia dobbiamo scrollarcela di dosso. dato il tenore del racconto si poteva trovare una
motivazione più surreale, chessò, che il protagonista rivoleva il suo posto perchè nel suo ufficio c'era la
signorina silvani! comunque gli do un bell'otto anzi, visto che qui si ragiona al contrario, un 1. ben costruito, dove tutto è chiaro anche se la situazione è surreale, non vedo punti deboli. complimenti

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Callagan
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#5 » sabato 21 novembre 2015, 19:05

Ciao, Francesco! Leggere i tuoi pezzi qui su MC sta diventando veramente un piacere.
Il racconto che hai buttato giù è ottimo; c'è chi ha scritto "fantozziano" e io non posso che sottoscrivere questo aggettivo per andare a fondere la comicità e la tragicità che emergono fra le righe. Poco da dire a parte che ti ho trovato molto ispirato a questo giro, hai tradotto il tema in un piacevolissimo racconto.
Un solo appunto. Quando scrivi "Si sporse in avanti e, accecato dal male, spinse la testa verso Baldo. Libero dalla stretta, ricadde all'indietro; l'ultima cosa che vide prima di finire a terra furono i baffi del suo rivale ricoperti dal sangue che gli usciva dal naso." L'azione è poco immediata. Che il protagonista molli una testata a Baldo lo si evince solo quando ne descrivi il naso sanguinante. "Spinse la testa verso" non mostra l'azione di una testata... pensa che io mi son immaginato che lui si inclinasse in avanti per il dolore. Ci vorrebbe o un verbo o una perifrasi più violenta.
Alla prossima! :)

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ceranu
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#6 » domenica 22 novembre 2015, 1:09

Ciao a tutti e grazie per i commenti.
@Pfafff Penso che inserire un elemento demenziale per introdurre la storia avrebbe fatto pendere l'ago della bilancia dalla parte trash, mentre così si ha un equilibrio. Certo, magari avrei potuto farlo dicendo il motivo del combattimento solo alla fine. Nell'eventualità in cui dovessi rimetterci mano ci penserò.

@Filippo Sono lusingato dal tuo commento.
La parte della testata è così perché non volevo risultasse voluta. Lui si china in avanti per sfuggire al dolore e a quel punto gli tira il colpo per liberarsi.

Fernando Nappo
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#7 » lunedì 23 novembre 2015, 22:31

Ciao Francesco,
bel racconto, complimenti. Buona l'idea, l'ambientazione è indovinata e il tono surreale adeguato. Leggerlo mi ha molto divertito. Mi piace anche il finale non scontato.
Concordo con chi mi ha preceduto che la questione della craniata non risulta di immediata comprensione, così come il fatto che Dario urli prima dello scadere del tempo, anche se entrambe le cose si possono evincere dalla lettura.
Ottima prova.

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beppe.roncari
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#8 » mercoledì 25 novembre 2015, 23:43

Bel racconto, Fra! Nel tuo stile e nei tuoi temi, ormai consolidati. :-D
Complimenti!

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Gian de Steja
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#9 » giovedì 26 novembre 2015, 17:56

Divertentissimo, hai avuto davvero un'intuizione geniale. Mi piace molto la gestione dei dialoghi e del maiuscolo che rende il tutto più "dinamico."
Il tema è centrato alla perfezione e il finale è perfetto. Decisamente il mio racconto preferito, direi che non c'è altro da aggiungere. Ah, sì: Bravissimo. ;)
"L'aria sarà sempre troppo carica di qualcosa. Il vostro corpo sempre indolenzito o stanco. Vostro padre, sempre troppo ubriaco. Vostra moglie sempre troppo fredda. Avrete sempre una qualche scusa per non vivere la vostra vita." C. Palahniuk

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Rionero
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#10 » venerdì 27 novembre 2015, 19:34

Ciao Francesco,

Il tuo racconto mi è piaciuto perché riesce a mantenere un ritmo veloce e frizzante.
Il surreale, poi, rende benissimo il clima di competizione asfissiante e disperazione legato all'attuale mondo del lavoro. Ottima anche la chiusa con la battuta politically scorrect finale! Complimenti!

Zebratigrata
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#11 » venerdì 27 novembre 2015, 22:02

Ciao Francesco,

bel racconto, complimenti!
Comico, ma anche serio: potrebbe essere benissimo una di quelle proiezioni fantascientifiche della nostra società in un futuro forse nemmeno troppo lontano: vita lavorativa e carriera affidati a un reality, mi ha ricordato la sfida finale di 'Elianto' ma anche la serie inglese 'Black Mirror'... penso che potresti apprezzarla molto.

Alcuni punti però non mi hanno convinto appieno:
- è facile fare confusione tra i due personaggi, perché non sono così caratterizzati, e 'Dario' e 'Baldo' sono in fondo due nomi simili.
- non mi è piaciuto scoprire che si tratta di un avvenimento che ha luogo durante la pausa pranzo: in questo modo tutta la scena perde improvvisamente pathos e rilevanza e si finisce per interpretarla come un gioco tra colleghi. Molto pù bello -e allucinante anche- se fosse veramente un reality show, che magari ti monitora in qualunque momento della giornata lavorativa.
- il tema della seconda possibilità sembra inserito un po' a forza in un racconto che si regge benissimo senza. Ok, si ha solo una possibilità per sfidare un collega e prendere il suo posto. O forse solo due. Ma la cosa non è fondamentale nella narrazione. Se non lo avessi sottolineato esplicitamente non sarebbe stato immediatamente comprensibile.

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antico
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Re: La mobilità, di Francesco Nucera

Messaggio#12 » domenica 29 novembre 2015, 23:48

Ottima prova, non vedo problematiche, internamente coerente, ben narrata, anche divertente, inoltre critica sociale a manetta, bravo. Pollice SU per me. Ecco, se proprio posso trovare il pelo nell'uovo... Forse l'accappatoio non era così necessario, vista la natura delle sfide, lo vedo un orpello inutile ed eliminabile, la sua assenza non si sentirebbe.

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