Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Fernando Nappo
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Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#1 » mercoledì 18 novembre 2015, 1:15

Un tipo spigoloso

di Fernando Nappo


« Buongiorno, il mio nome è triangolo. Triangolo isoscele, per la precisione.»
« Buongiorno, triangolo isoscele» risposero in coro i presenti alla riunione.
«Come ben sapete, sono arrivato qui per via del mio carattere piuttosto spigoloso».
Alcuni, tra i presenti, forse quelli che avevano avuto a che fare con triangolo, si scambiarono brevi sguardi d’intesa.
«Eppure, credetemi, io ci ho provato a cambiare.»
Fece una pausa, giusto il tempo di riordinare le idee.
«All’inizio, ho creduto che la soluzione fosse quella di diventare un tipo perfettino, come un triangolo equilatero, ma non è stata una grande idea. Il carattere era comunque spigoloso e per di più, con i lati tutti uguali, gli angoli tutti uguali e le bisettrici tutte così uguali, la vita era di una noia pazzesca.»
In seconda fila un ottagono, un tipo paffutello e molto simmetrico, annuì con un certo fervore.
«E non parliamo di quando ho pensato che la soluzione fosse di prendere la forma di un triangolo rettangolo. Un tipo impettito, ritto, all’apparenza, ma quel porsi costantemente a novanta gradi, no, proprio non faceva per me.»
Un triangolo rettangolo bofonchiò qualcosa. Forse, girò poi la voce a fine seduta, che per certe cose è necessaria la giusta predisposizione.
«Allora,» proseguì triangolo «ho deciso di prendere la questione di petto: basta spigolosità, basta asperità. Con grande sforzo mi sono trasformato in un cerchio. Un carattere liscio, dolcissimo, ricercato da tutti. Se non fosse che a poco a poco, tutti hanno cominciato ad approfittarsi di me. E io non dicevo mai di no. Avrei voluto, ma non ne ero più capace. E non vi dico dei problemi di stabilità. Sempre a rotolare di qua o di là, in perenne movimento, senza mai un attimo di sosta.»
Probabilmente indispettito da quelle affermazioni, un cerchio si lasciò cadere dalla sedia sulla quale s’era sistemato e rotolò verso l’uscita.
«Alla fine ho provato di tutto: quadrato, rettangolo, trapezio. Niente da fare, non c’è forma che non abbia qualche problema, qualche difficoltà.»
A quelle parole, in sala si diffuse un brusio di assenso.
«Se ne sono uscito, è stato grazie al nostro supervisore.» Indicò un pentagono che stava in fondo alla sala. «Mi ha presentato un altro triangolo isoscele con problemi simili ai miei. Abbiamo fatto amicizia e cominciato a passare molto tempo assieme. Abbiamo imparato ad apprezzare ognuno le spigolostà dell’altro.»
Un timido applauso sottolineò le parole di triangolo.
«Ma soprattutto, » riprese triangolo «abbiamo scoperto che se ci stringiamo forte quando si alza il vento, anziché venire spazzati via, possiamo trasformarci in un grande acquilone e il vento non ci fa più paura.»
L’applauso in sala prese vigore.
Un altro triangolo isoscele andò ad affiancarsi a triangolo: aveva la stessa base e un’altezza di poco superiore. Non erano proprio uguali, ma nessuno avrebbe mai detto che non stavano bene insieme.



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Jacopo Berti
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#2 » mercoledì 18 novembre 2015, 12:14

Da Flatlandia ad alcuni brevi racconti fantastici (pubblicati a volte in un contesto fantascientifico) la metafora geometrica mi ha sempre suscitato simpatia: permette di parlare d'altro con leggerezza, utilizzando come personaggi "figure", appunto, ben note a tutti. Un po' come gli animali nelle favole.
L'idea è simpatica, ma trovo che lo sviluppo sia un po' troppo lineare: ho l'impressione che il lettore, date le prime cinque righe, avrebbe potuto andare avanti da solo, salvo per alcune piccole cose gustose che vivacizzano un po' il racconto anche nel prosieguo. Credo che, per la struttura e il contenuto che ha, sia difficile migliorarlo di molto senza fare cambiamenti drastici.
Insomma, mi pare che tu abbia scelto scelto una cosa un po' facile: senza disprezzo per il facile, trovo però che funzioni fino a un risultato "carino".
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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angelo.frascella
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#3 » mercoledì 18 novembre 2015, 22:45

Ciao Fernando.

Come per Jacopo, anche il mio pensiero è andato immediatamente a Flatlandia. Se, però, nell’opera di Abbott l’allegoria è meno immediata e il mondo geometrico ha delle regole piuttosto complicate e diventa una parodia della società vittoriana e, qui il gioco è più semplice: le figure geometriche diventano simbolo delle caratteristiche caratteriali e del fatto che “chi nasce tondo non può morire quadrato”. Inoltre la trama non è particolarmente sofisticata (o quasi non c’è): è tutto al servizio dell’esplicitazione delle varie metafore. Tutto ciò è al contempo forza del tuo apologo che risulta simpatico e fa il suo dovere, ma, allo stesso tempo suo limite, in quanto lo rende un po’ ripetitivo quando si è intuito il gioco.

A rileggerci
Angelo

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Steamdoll
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#4 » venerdì 20 novembre 2015, 3:23

Due soli refusi: spigolostà e acquilone.
Per quanto riguarda il racconto, pur non avendo mai letto Flatlandia, trovo che sia un'allegoria come altri hanno detto simpatica, divertente e leggera, che riesce a parlare di un tema importante con semplicità. Sono d'accordo con chi sostiene che siamo nel territorio delle favole, più che di narrazioni di altro tipo, come tale compie il suo dovere egregiamente. Sono sicura che sarebbe perfetto per educare i bambini in merito alla diversità, non è un merito da poco.
Scritto davvero molto bene, scorrevole, con proprietà di linguaggio e un accenno di originalità che non guasta mai. Personalmente non cambierei nulla del racconto, così com'è, è troppo corto per diventare ripetitivo e, in fondo in fondo, ricorda a tutti noi i primi anni di scuola e le formine con cui giocavamo da piccoli: la geometria è un ambito piccolo, confortevole, che non hai macchiato con eccessi lasciando intuire tutto senza scendere in esempi che avrebbero rotto l'incanto.
Sia la piccola che la matura Steamdoll approvano.
«To argue with a man who has renounced the use and authority of reason, and whose philosophy consists in holding humanity in contempt, is like administering medicine to the dead, or endeavoring to convert an atheist by scripture.»

Fernando Nappo
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#5 » domenica 22 novembre 2015, 10:20

Grazie a tutti per i commenti.

@Steamdoll: grazie per i refusi. Mi sono reso conto, in questi mesi di partecipazione a Minuti Contati, di lasciarne sempre un bel po'. E qualcuno, come acquilone, anche piuttosto grave. Dovrò lavorarci su. Grazie ancora.

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simolimo
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#6 » domenica 22 novembre 2015, 15:36

ciao Fernando e piacere di conoscerti ^_^

mi viene da sorridere perché io adoro assai la geometria e ho scritto ben tre pezzi inerenti a questa dimensione matematica =)) quindi parti avvantaggiato, non fosse che il contenuto da te scelto per rappresentare il tema proposto mi aggrada, ma passiamo all’analisi del testo e al commento :)

parto con l’evidenziarti due refusi:
- spigolostà > spigolosità
- acquilone > aquilone (magari con la “cq” sarebbe diventato un acqualone! Che invece di librarsi in cielo, si inabissa negli oceani! Ihih!)

OK, detto questo, passo oltre: il racconto di per sé è buono, scorre veloce e lineare, non ha colpi di scena o salti temporali o scelte stilistiche e strutturali che ne minino la comprensione e la piacevolezza. la storia è semplice, ma piena di buonsenso e messaggi che, per quanto espressi in modo se vogliamo banali, arrivano dritti alla testa e al cuore. hai posto la semplicità come base, l’altezza è lo stile e l’area il contenuto :P
quello che non mi ha pienamente convinta, però, è il modo abbastanza piatto con cui si svolge tutta la storia… OK, siamo in un incontro di gruppo anonimo, credo, se ho capito bene, dove ognuno può prendere voce e dire la propria senza paura di essere giudicato o interrotto, giusto? ma… ecco, credo che una testimonianza del genere non dovesse arrivare da uno dei partecipanti, quanto piuttosto da un ex partecipante o un testimone “uscito dal tunnel”: l’auto diagnosi che fa di se stesso è talmente lucida e ferma che mi è un pelo stonata, generalmente, chi frequenta quegli incontri è un soggetto ancora instabile che, sì, ha voglia di “guarire”, ma finora ha solo la consapevolezza, non la forza per dire e fare tutto da solo. Insomma, lo vedo più come guida che come uno dei tanti.
una cosa che poi mi è mancata è la caratterizzazione stilistica dei personaggi, infatti non hai dato a nessuno una peculiarità che ne evidenzi il carattere, hai puntato tutto solo sulla forma geometrica e da lì hai fatto allegorie che non sdoganano dal pensiero comune: personalità e forma si amalgamano, ma non ne esce il vero carattere. secondo me, se avessi giocato un pelo di più su dei tratti salienti sarebbe stato tutto un pelo meno piatto e un po’ più “di volume”.

bene, non ho più nulla da dirti Ferdinando, ho esaurito le frecce al mio arco ^_^” spero che i suggerimenti dati possano tornarti utili.

ciao ciao e alla prossima! :)

Veronica Cani
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#7 » mercoledì 25 novembre 2015, 17:58

Ciao, Fernando!
Gradevolissimo il tuo racconto e molto carina l’idea di rendere protagoniste delle figure geometriche. Non c’è una trama molto articolata, ma i dialoghi tra le figure sono così simpatici che non ci si fa quasi caso. Attenzione, piuttosto, alla grafia della parola “aquilone”! So che un refuso può sempre scappare, ma purtroppo si tratta di uno di quei maledetti erroracci che saltano subito agli occhi. A presto! :)

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invernomuto
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#8 » giovedì 26 novembre 2015, 1:13

Ciao Fernando.
Hai scritto una bella storia che ha tante buone caratteristiche, in primis la semplicità che porta il messaggio in modo diretto e senza fronzoli e poi un bel messaggio sottinteso sul cercare di essere quello che non si è e su come certi problemi apparentemente insormontabili possano essere risolti facilmente in due.
A parte il paio di typo che ti sono già stati fatti notare non ci sono particolari difetti di stile. Un'ottima prova, bravo.

diego.ducoli
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#9 » giovedì 26 novembre 2015, 22:54

Ciao Ferdinando
Veramente carino. Le metafore con le figure geometriche sono veramente simpatiche.
Più che un racconto è una favola per bambini, ammetto che se passa il vaglia della mia signora voglio provare a leggerla a mio figlio.
Di contro la trama è un po' piatta ma per un racconto del genere non ne vedo la vera necessità.

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raffaele.marra
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#10 » venerdì 27 novembre 2015, 0:31

Decisamente originale e inatteso, come racconto. Risulta leggero e divertente, intuitivo e semplice nel suo sviluppo lineare, proprio come la geometria elementare. Alcune metafore funzionano meno di altre, ma il tentativo è sicuramente apprezzabile. Lo stile è essenziale, disimpegnato, senza pretese, il che si sposa assolutamente bene con l’atmosfera del narrato.

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alberto.dellarossa
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#11 » venerdì 27 novembre 2015, 17:47

Eccellente. Una storiella deliziosa, che scorre via leggera senza fronzoli. E il gioco finale, con l'idea dell'aquilone e della diversità di altezza è allo stesso tempo reale e poetica. Il riuscire a dare una personalità alle forme geometriche (e l'accenno alle malevoci sul triangolo rettangolo, poi!) è un tocco geniale. Lo stile è adeguato, pulito e senza accessori inutili. Non ho mai letto Flatlandia, e non ho alcun metro di paragone. Ho davvero poco da dire se non BRAVO!

Fernando Nappo
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#12 » venerdì 27 novembre 2015, 21:11

Grazie ancora a tutti per i commenti.

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antico
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Re: Un tipo spigoloso - Fernando Nappo

Messaggio#13 » domenica 29 novembre 2015, 18:22

Lavoro completo e coerente. Una seduta per ritrovare se stessi stile ANONIMI ALCOLISTI. Un oratore e basta, forse l'unico problema che vedo in questa tua costruzione "geometrica" è l'eccessiva "linearità", ma va bene lo stesso perché, come ho già affermato: il racconto sembra essere esattamente quello che tu volevi che fosse. Quindi pollice SU.

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