Amore mai (Mario Pippia)

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mario.pippia1
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Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#1 » lunedì 21 dicembre 2015, 21:54

Il momento è arrivato.
Da come si guarda intorno si vede che ha capito. Gli occhi spalancati, la testa che si muove lentamente, come una tartaruga.
Ha capito che non c'è più niente da fare: sta morendo.
E questa volta non potrà prendersela con me; anche se in effetti mi sarebbe piaciuto essere vedova per mia scelta. Sarebbe stata la prima nella mia vita.
Be', la seconda.
Cinquant'anni fa il bastardo mi ha stuprato. Allora si usava così: se l'uomo accettava di sposare la donna, il reato si estingueva automaticamente. E lui – figurati! – ne ha approfittato: non ero proprio da buttare via, sapevo far da mangiare e tenere una casa, avevo una dote discreta, ed ero soprattutto abituata a stare zitta.
Usanze da piccoli paesi.
Come le botte.
«È per il tuo bene: ti devo correggere, se no cresci storta», mi diceva sempre.
E giù calci e sberle. Pugni mai, perché lasciano i lividi, e lui è sempre stato bastardo, ma furbo.
E dopo avermi picchiata per bene, mi stuprava. Perché stupro era, non amore. Amore mai. Amore non è mai stato.
Dopo qualche mese ho preso la prima decisione della mia vita: avrei avuto pazienza.
Non quella stanca da cane che non sa fare altro, ma quella incazzata di chi aspetta il momento giusto. Quello in cui si sarebbe distratto, avrebbe abbassato la guardia. Allora avrebbe trovato la mia furia ad aspettarlo sulla strada che porta al bar, o durante la cena, o di notte, dopo che aveva preso quello che riteneva di sua proprietà.
Non sapevo quando sarebbe successo, ma ero tranquilla. Perché pazienza vuole dire non solo aspettare, ma anche sapere che l'attesa non è vana, che quel momento arriva.
Prima o poi.
Cinquant'anni: ho aspettato mezzo secolo.
Sembra tanto, ma avevo vicino a me le mie due amiche che mi aiutavano: pazienza e rabbia. E intanto subivo: cameriera, puttana, cuoca, sarta. Capro espiatorio.
E il momento alla fine è arrivato.
Steso sul letto, con il cancro che lo sta mangiando lentamente, un boccone per volta.
«Ormai ci siamo» mi dice il dottore, con una voce contrita che mi fa venire voglia di ridere, perché non sa quanto mi faccia piacere quello che mi ha detto.
Chiedo a tutti di uscire.
«Lasciatemi sola con lui». Si muovono in fretta: a nessuno piace stare dove c'è un moribondo.
Avvicino la bocca al suo orecchio. Il momento che ho aspettato per cinquant'anni è arrivato.
«Non...» inizio a dire, ma lui gira la testa verso di me e mormora poche parole.
«Sei stata una moglie meravigliosa. Perdonami, se puoi».
Lo guardo negli occhi. La fine della frase che mi ero preparata per tutto questo tempo mi rimane in gola, mentre osservo gli occhi che perdono fuoco, le pupille che si dilatano.
«... ti ho mai amato», mi escono lo stesso: tracimano, come le lacrime di rabbia.
Comincio a urlare, forte, più forte che posso.
Sento che entrano, che mi portano via; sento qualcuno che dice "È andato", altre voci, un ago che mi buca la spalla. Un senso di torpore mi invade.
E mentre crollo, penso al bastardo che, dopo la vita, si è portato via anche la mia vendetta.

Mario Pippia



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antico
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#2 » lunedì 21 dicembre 2015, 22:27

Bentornato a Minuti Contati, Mario!
Caratteri e tempo di consegna ok, sul tema si esprimeranno gli autori, come sempre. Buona Strukul Edition!

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mario.pippia1
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#3 » lunedì 21 dicembre 2015, 22:46

Grazie :)

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Angela
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#4 » martedì 22 dicembre 2015, 19:54

Ciao Mario, mi complimento con te per il racconto, sicuramente il migliore che ho letto fino ad ora. Stile molto maturo, racconto impeccabile, trama condotta in modo egregio e tema centrato al 101%. Non ti sei buttato sul fantasy, come hanno fatto molti di noi, non hai cercato effetti speciali. Il testo sembra una testimonianza, una biografia. Un lavoro ben fatto che a mio avviso merita il podio. Per quanto mi riguarda pollice alzato a rischio slogatura :D Bravissimo.
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mario.pippia1
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#5 » mercoledì 23 dicembre 2015, 8:49

Accidenti, Angela, grazie mille per la recensione :-)

Ma neanche un errorino piccolo, una punteggiatura a vanvera?
Porca miseria, così sembra che ci siamo messi d'accordo! :-D

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Angela
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#6 » mercoledì 23 dicembre 2015, 9:11

La prossima volta dovrai impegnarti di meno, se vuoi una recensione negativa :P
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alexandra.fischer
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#7 » mercoledì 23 dicembre 2015, 16:07

Amore mai di Mario Pippia L’amore disperato nella tua storia, è quello della tua protagonista per se stessa, nonostante la vita d’inferno durata mezzo secolo accanto a un marito padrone (le nozze partite da uno stupro). Mi piace la resilienza della tua protagonista. Ha subìto molti affronti dal marito, di certo convinto di essere in buona fede, visto che la picchia per “correggerla”, ma non si è mai rassegnata all’inferno domestico, amando se stessa e non il marito prepotente, al quale rinfaccia di non averlo mai amato proprio quando questi sta per soccombere al cancro (potente l’immagine marito-tartaruga iniziale; mostra con abilità il disprezzo della donna per il coniuge vessatore). Finale amarissimo: le parole vendicatrici della donna non arrivano al marito, morto ancora prima di sentirle.

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Callagan
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#8 » giovedì 24 dicembre 2015, 16:23

Ciao, Mario. A mio parere hai svolto una buona prova, in particolare se andiamo a valutare il racconto contestualizzandolo in MC e tenendo conto del tempo che non permette lucide revisioni. Difatti, per quanto la struttura della storia sia buona, alcune cose non mi soddisfano, tanto che il racconto conserva dei margini di miglioramento.
La donna medita vendetta dal principio (o quasi) della relazione con il marito... ma non vuole ammazzarlo, si presume che il suo piano fosse dal principio quello svelato dal finale. Io mi chiedo: come poteva essere tanto sicura che lui morisse prima di lei? Il cancro non è certo una sicurezza in prospettiva futura. Visto che parli di un matrimonio di paese italiano nato negli anni 60' o 70' diciamo, la risposta è semplice: lui aveva molti più anni di lei. Ma questo non lo dici.
La stonatura più importante l'ho invece riscontrata nella voce narrante. Io so che a parlare è quell'anziana donna, portatrice di quella determinata cultura, che si porta dietro un determinato vissuto di cui tu dai uno spaccato. Eppure non sento lei parlare, sento un'altra persona, più distaccata... probabilmente sento Mario Pippia. Ecco credo tu non sia riuscito a calarti completamente nel tuo personaggio. Quei pensieri troppo lucidi e freddi, quelle espressioni "volgari" tipiche di un parlato moderno, non ce le vedo uscire dalla testa di una settantenne. La voce narrante avrebbe dovuto rispecchiare maggiormente il vissuto della donna, la sua sofferenza, il suo autogiustificarsi e magari il suo paradossale giustificare il marito perché quelli erano i rapporti tra uomo e donna.
Scritto così, il racconto, smorza l'effetto della frase finale con cui la donna vuole vendicarsi. "Non ti ho mai amato"... Io mi chiedo: quando mai a quell'uomo è importato qualcosa di ciò?
Da parte mia mi son fatto un viaggio mentale: ovvero che l'uomo avesse intuito le intenzioni della donna e le abbia voluto giocare uno scherzetto finale. Posta così la questione si fa tremendamente bella! *.* (so essere sadico, lo so!)

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mario.pippia1
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#9 » giovedì 24 dicembre 2015, 17:08

Uhm, sì, in effetti non è facile entrare nella testa di qualcun altro, specialmente se è così diverso da chi scrive.

Diciamo che lei non aspettava "il cancro", ma "il momento giusto", e questo l'ho detto, insistendo sul fatto che la speranza indica certezza che qualcosa accadrà, prima o poi. Ovviamente sarebbe potuta morire prima lei, ma questo non è successo, e a lei sembra che tutto si sia allineato per consentirle di consumare la sua vendetta.

Per quanto riguarda lui, la mia idea era che in realtà fosse in qualche modo affezionato alla moglie: in fondo io ho esposto solo una versione della storia. Magari lui avrebbe potuto raccontare che sì, la picchiava, ma si pentiva ogni volta; per orgoglio non le chiedeva scusa, ma poi faceva l'amore con lei (non era uno stupro per lui), e questo bastava per chiudere le pratiche...

Si può vedere anche in un'altra luce: la donna è comunque una figlia del suo tempo e della sua cultura, per cui una donna non si ribella, tace e subisce. Dal suo punto di vista fargli sapere che non l'aveva mai amato poteva essere una giusta punizione, come dire "ho sempre finto l'orgasmo", tanto per dire.

Ovviamente queste sono mie considerazioni, che non ho trasmesso attraverso lo scritto: ecco perché Minuti Contati è sempre una bella palestra :-)

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Callagan
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#10 » giovedì 24 dicembre 2015, 17:15

mario.pippia1 ha scritto:Si può vedere anche in un'altra luce: la donna è comunque una figlia del suo tempo e della sua cultura, per cui una donna non si ribella, tace e subisce. Dal suo punto di vista fargli sapere che non l'aveva mai amato poteva essere una giusta punizione, come dire "ho sempre finto l'orgasmo", tanto per dire.


Ecco, per integrare col confronto il mio commento. Io credo che il personaggio del tuo racconto sia una figlia del suo tempo, ma questo non è supportato dal suo modo di parlare, o meglio dal suo modo di formulare i pensieri. Il mio consiglio in sostanza è di lavorare su questo. :)
Alla prossima!

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angelo.frascella
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#11 » venerdì 25 dicembre 2015, 23:56

Ciao, Mario.

Questo tuo racconto ha un grande merito: una scrittura davvero intensa e coinvolgente. In altri casi, su racconti brevi che sono in gran parte costituiti da flashback e così “narrati” avrei mosso un sacco di critiche. In questo caso la qualità della scrittura le cancella tutte in partenza (prova che le “regole” della scrittura possono essere tranquillamente violate se lo si fa per bene…). Dunque un ottimo racconto, che mi sono davvero goduto, con un finale eccezionale

Buon Natale

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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#12 » sabato 26 dicembre 2015, 8:51

Callagan ha scritto:
Ecco, per integrare col confronto il mio commento. Io credo che il personaggio del tuo racconto sia una figlia del suo tempo, ma questo non è supportato dal suo modo di parlare, o meglio dal suo modo di formulare i pensieri. Il mio consiglio in sostanza è di lavorare su questo. :)
Alla prossima!


Hai perfettamente ragione: scrivere in prima persona vuole dire "essere", per un po', quella persona, ed è un esercizio assolutamente catartico!
Per un romanzo che sto preparando ho dovuto scrivere due parti in cui un pedofilo osservava dei ragazzini. Il coinvolgimento è stato così forte che la prima volta sono dovuto correre in bagno a liberarmi lo stomaco...

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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#13 » sabato 26 dicembre 2015, 8:53

angelo.frascella ha scritto:Ciao, Mario.

Questo tuo racconto ha un grande merito: una scrittura davvero intensa e coinvolgente. In altri casi, su racconti brevi che sono in gran parte costituiti da flashback e così “narrati” avrei mosso un sacco di critiche. In questo caso la qualità della scrittura le cancella tutte in partenza (prova che le “regole” della scrittura possono essere tranquillamente violate se lo si fa per bene…). Dunque un ottimo racconto, che mi sono davvero goduto, con un finale eccezionale

Buon Natale


Grazie mille, mi fa piacere ti sia piaciuto :-)
Tendenzialmente non mi piace molto il racconto in prima persona, preferisco quello in terza con "coinvolgimento", in cui il narratore terzo spiega i sentimenti del soggetto. Qui però mi sembrava più intenso usare i pensieri diretti di questa donna.

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beppe.roncari
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#14 » sabato 26 dicembre 2015, 9:33

Ciao Mario, piacere di vederti qui su MC!
Anche tu un marito violento?!? Gulp! Sembra il tema del mese! ;-)
Ahahahah, scherzi a parte, bel racconto! ;-)

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mario.pippia1
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#15 » sabato 26 dicembre 2015, 10:50

beppe.roncari ha scritto:Ciao Mario, piacere di vederti qui su MC!
Anche tu un marito violento?!? Gulp! Sembra il tema del mese! ;-)
Ahahahah, scherzi a parte, bel racconto! ;-)

Effettivamente è un tema un po' abusato, probabilmente è il tempo in cui viviamo. Fosse stato una cinquantina di anni fa probabilmente i racconti sarebbero stati sull'amore di due giovani osteggiato dalle famiglie... Che ci vuoi fare :-D

Grazie mille :-)

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marco.roncaccia
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#16 » mercoledì 30 dicembre 2015, 15:06

Ciao Mario,
un buon racconto il tuo. Anche io, come ti è stato già fatto notare, penso che la voce narrante non aderisca completamente al personaggio della donna anziana, anche se riesci benissimo a renderne l’astio, il risentimento e, nel finale, lo scoppio dell’ira incontrollata. Il finale è la vera punta di diamante del racconto. Dal punto di vista della drammaturgia, la morte del marito stupratore dopo le parole “io non” è perfetto. Complimenti.

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mario.pippia1
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#17 » mercoledì 30 dicembre 2015, 15:26

Grazie Marco,
purtroppo i tempi di MC non permettono un'immedesimazione completa in un personaggio (non sempre, almeno), me ne rendo conto anche io. Devo imparare a gestire meglio il tempo a disposizione: se guardi ho consegnato dopo circa un'ora.
Un abbraccio :-)

Sybilla Levanti
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#18 » mercoledì 30 dicembre 2015, 23:57

Pollice in alto. il tuo racconto mi è piaciuto. Lo stile asciutto ma non asettico mi ha convinta. La trama anche, funziona. Hai colto un amore maledetto, sebbene in questo caso sia solo da parte di lei dato che da parte di lui sembra esserci più opportunismo che amore (anche solo affetto) verso la protagonista.
Interessante il finale, che racconta come spesso le cose vadano proprio così: tanta pazienza e alla fine si resta con un pugno di mosche.

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AmbraStancampiano
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#19 » giovedì 31 dicembre 2015, 4:11

Ciao, piacere di leggerti :)
davvero un buon racconto, con un sapore amaro sul finale che però mi risulta un po' troppo caricato.
Per il mio gusto personale, sarebbe stato perfetto tagliare sulla morte del marito, mentre la donna conclude la frase. La siringa e la confusione smorzano la forza che quelle poche parole trasmettono.
Come ti hanno già fatto notare, la voce della donna non è perfettamente in linea col suo personaggio, in più il narrato quando parte il ricordo rallenta un po' il ritmo della lettura, dà l'impressione di essere un pizzico troppo raccontato; un ricordo vero e proprio da usare come chiave di lettura dopo la prima immagine potrebbe costituire un valore aggiunto per il testo.
Comunque il racconto è piacevolissimo e fila molto bene, una buona prova :)
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Fabiana Donato
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#20 » giovedì 31 dicembre 2015, 18:43

Ciao Mario! Sono stata felicissima di leggere e commentare il tuo racconto e sai perché? Ho riscontrato che abbiamo utilizzato entrambi lo stesso spunto ed idea centrale: lo stupro in un contesto in cui c'è una mentalità ristretta e la difficoltà emotiva di uscire da questa situazione con un matrimonio come soluzione. Ho apprezzato la modalità e il sentimento con cui hai esposto il racconto, completamente differente dal mio. Ottimo finale, perché sono riuscita a percepire la rabbia della protagonista. Nel complesso: va benissimo! Alla prossima :)

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mario.pippia1
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#21 » venerdì 1 gennaio 2016, 10:06

Eh eh, grazie a tutti per i complimenti e per le tirate d'orecchie, che fanno sempre bene :-)

Stavo osservando come uno degli elementi fondamentali, sul quale molti si sono soffermati, sia stato il linguaggio della protagonista, non in linea con il personaggio.
Ovviamente chi legge deve costruirsi un'immagine dei vari personaggi, e per fare questo servono una serie di input che permettano di capirne l'aspetto fisico, il background culturale, la posizione sociale.
Rileggendo il mio racconto facendo un passo indietro, come se lo leggessi per la prima volta, mi rendo conto che effettivamente il risultato finale è quello di una donna anzianotta, un po' ignorante, nata in un contesto retrogrado, che accetta i maltrattamenti del marito perché le è stato insegnato così.
Ma l'aspetto curioso è che in quello che ho scritto non c'è nulla di tutto questo :-D
L'unico suggerimento che fornisco è la nascita in un ambiente in cui la donna è culturalmente sottomessa al marito, e viene automatico associare questa situazione al Sud Italia degli anni sessanta o settanta. Ma la legge a cui faccio riferimento, e che esisteva davvero, era una legge a livello nazionale, quindi la donna poteva benissimo essere una ragazza di buona famiglia in un paesino della Lombardia, tanto per dire.
Tutto il resto non è stato indicato: la donna potrebbe essere un'operaia di una manifattura tabacchi così come una professoressa di filosofia di un liceo classico. Il fatto di avere una cultura non mette al sicuro dalla tendenza alla sottomissione o dalla paura delle botte.

Ovviamente questa mia riflessione non è per fare polemica: è solo per far notare come in un racconto sia importante non solo quello che si dice (scrive), ma anche quello che si omette :-)

Un abbraccio

Zebratigrata
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#22 » domenica 3 gennaio 2016, 19:24

Ciao Mario,

la tua storia sembrerebbe essere ambientata in un passato, anche se forse non lontanissimo, e in un piccolo paese. La protagonista quindi non dovrebbe essere una persona granché colta. Me la immagino come una nonnina di comapagna di oggi insomma. Dato che scegli di raccontarci la storia in prima persona, credo che il personaggio sarebbe molto più credibile se scegliessi un lessico più semplice in diversi punti: 'il reato si estingueva automaticamente' 'capro espiatorio' 'l'attesa non è vana' ad esempio, non sono termini molto naturali per una persona del genere.
L'alternativa è usarli, ma con un narratore onniscinete in terza persona che ci racconta i pensieri della donna, allora non sarebbero più un problema.

Detto questo, mi piace l'interpretazione che dai del tema, la trovo originale e riesci a raccontare bene tuta la storia in una sola scena.

P.S. i calci lasciano i lividi eccome!

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antico
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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#23 » mercoledì 6 gennaio 2016, 17:48

Un racconto molto forte che ci ricorda quanto anche la nostra società così "perfetta" fosse retta fino a non molto tempo fa da un sistema che faceva della disparità tra i sessi uno dei suoi dogmi. Cattivo, secco, sicuro. Un pollice su per me.

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Re: Amore mai (Mario Pippia)

Messaggio#24 » giovedì 7 gennaio 2016, 11:27

Grazie mille, Antico :)

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