Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 dicembre 2015, 10:17

Immagine

Questo è il gruppo LUPO della STRUKUL EDITION con Matteo Strukul nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo LUPO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo LINCE.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo AQUILA.

I primi QUATTRO racconti di questo raggruppamento avranno diritto alla pubblicazione immediata sul sito ed entreranno tra i finalisti che verranno valutati direttamente da Matteo Strukul. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito.

Per la composizione dei gruppi abbiamo deciso di sperimentare un nuovo criterio andando, a giro, a disporre per primi tutti gli autori partecipanti in base ai punti Rank di Era e poi completando i raggruppamenti con i restanti autori in base all'orario di consegna.

E ora vediamo i racconti ammessi a LUPO:

Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera, ore 00.40, 2947 caratteri
Io amo la mia casa, di Raffaele Marra, ore 00.43, 2938 caratteri
Cuore di cristallo, di Vilma Cretti, ore 23.10, 2424 caratteri
Amore colpevole, di Patty Barale, ore 01.10, 2269 caratteri 5 malus
L’amore oggi, di Diego Ducoli, ore 00.16, 2738 caratteri
Candele rosse, di Veronica Cani, ore 23.45, 2998 caratteri
Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello, ore 23.21, 2168 caratteri
Papere su blu, di Chiara Rufino, ore 23.19, 2820 caratteri
Amore maledetto, Alessia Martinis, ore 22.12, 1501 caratteri
Menage scozzese, di Jacopo Berti, ore 01.08, 1613 caratteri 5 malus


Considerato il Natale e il Capodanno avrete qualche giorno in più rispetto al solito. Avete tempo fino alle 23.59 di domenica 3 gennaio per commentare i racconti del gruppo LINCE. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che sarò fiscale e non accetterò classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradisco essere avvertito, sapete come trovarmi. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete più di dieci giorni per commentare e classificare i DIECI racconti del GRUPPO LINCE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete TRENTUNO a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, dieci giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti.
– 6 punti malus per chi commenta la metà dei racconti + 1
– 13 punti malus per chi non commenta i racconti o arriva a commentarne meno della metà + 1
Cominciate a utilizzare il contatore del forum per calcolare i caratteri. Selezionate l'area desiderata e fate calcolare.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel GRUPPO LINCE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA EDIZIONE A TUTTI!



Avatar utente
Mike009
Messaggi: 117
Contatta:

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 23 dicembre 2015, 17:22

Eccomi qui, premetto che le critiche non sono il mio forte e che non ho la competenza adeguata ma mi adeguo. Premetto anche che in un contest a tempo come questo reputo più importanti le idee e le sensazioni suscitate dalla lettura piuttosto che fossilizzarmi su errori di battitura o dovuti alla fretta.
Una cosa negativa ho notato in tutti i racconti letti (per lo più buoni), ovvero che nessuno ha tenuto conto che il giudice finale sia Strukul, mi aspettavo infatti storie più toste, crude, sanguinolente, pulp, mi piacerebbe sapere chi lo ha letto...

1 Amore colpevole - Patty Barale
La classica storia che racconta cose che non mi piacciono, che mi danno fastidio. La classica storia che però mi piace, perchè, anche se banale nel tema non lo è nella forma: ha un paio di trovate che rendono in maniera sublime l'idea del rapporto malato tra i due e la visione distorta che ne hanno. Cruda, forte e ben narrata. Brava, i miei complimenti.

2 Io amo la mia casa - Raffaele Marra
Uff, è seccante che un'idea così originale per il tema di questo contest sia venuto a te e me! A parte gli scherzi, complimenti, lo stile e la narrazione sono molto buoni anche se di questi mi importa relativamente, visto che sono cose che in un racconto si sistemanno rileggendolo dopo giorni e qui il tempo è tiranno. Mi importa di più l'idea e le sansazioni che mi lascia, ottime. Se posso fare un unico appunto avrei calcato un po' la mano per rendere la storia un po' più macabra.

3 Candele rosse - Veronica Cani
Lineare e semplice. A volte la semplicità paga più di tante altre cose. Un more maledetto nel senso più vero del termine. Accompagnato da una narrazione diretta consona alla vicenda, forse proprio per la semplicità della storia avrebbe meritato un lessico più pomposo o una maggiore cura dei dettagli.

4 L’amore oggi - Diego Ducoli
Una storia semplice che si incastra perfettamente col tema del contest. Manca forse di originalità ma il suo punto forte è proprio l'essere reale e verosimile a quanto capita tutti i giorni in tutto il mondo. Mi è piaiuta. Lo stile coinvolge il lettore. Qualche svista qua e là dovute alla fretta nel mio giudizio non pesano, è l'idea e l'intenzione che fa la differenza.

5 Non dal cuore, ma dalle orecchie! - Francesco Nucera
Ah almeno uno che punta su una storia futuristica! L'idea e la storia mi piacciono. Sono però combattuto in quanto è una bella sfida tra i pro e i contro. Pro: l'idea, l'ambientazione, la narrazione sapiente, le cose suggerite al lettore. Contro: i pochi caratteri (e tempo forse) a disposizione per rendere una storia così al meglio, che tolgono un contorno a mio avviso necessario per donare coinvolgimento alla storia.

6 Papere su blu - Chiara Rufino
La storia fila via veloce e incuriosisce il lettore, a metà mi chiedevo dove sarebbe andata a parare. Alla fine però resto perplesso, la storia ci sta, il finale è giusto per le premessse ma mi lascia un certo senso di banalità che non mi aspettavo all'inizio. La forma è buona ma il tema dell'amore maledetto mi pare tocchi la storia solo di sfuggita.

7 Cuore di cristallo - Vilma Cretti
Questo è un tema che purtroppo in questo contest è stato scelto da più di qualcuno, l'originalità inevitabilmente non è uno dei punti forti di questo racconto. La narrazione è ben congeniata, corretta, a mio avviso però non coinvolgente. Ho riletto per non essere frettoloso la tua storia e quella di Patty Barale sempre in questo gruppo, che ha messo in piedi una storia similare alla tua. Il confronto è impietoso per il mio personale gusto, il tuo racconto non va al di là di un compito fatto con diligenza.

8 Il primo amore - Maria Rosaria Del Ciello
La storia lascia rivisita in maniera originale la vicenda di Adamo ed Eva, credo che in quanto a originalità questa racconto sia unico in questa gara. Poteva essere a mio avviso gestita meglio la presenza del padre e del brutto ceffo. La narrazione mi piace, forse le prime tre quattro righe con tutte le similitudini coi colori sono pesanti da digerire.

9 Amore maledetto - Alessia Martinis
Eppure proprio il colpo di scena finale, questo amore proibito tra fratelli, più che stupirmi mi lascia l'amaro in bocca. Forse avrei gradito di più una "banale" storia d'amore classica minata dalla malattia di lei (in realtà la immagino malata ma il testo lascia il dubbio). La forma è buona e lo stile coinvolgente.

10 Menage scozzese - Jacopo Berti
La forma di missiva non aiuta all'immedesimazione del lettore, sarà anche per questo che non sono riuscito ad avere un'emozione da questo racconto. Lo stile aulico e ricercato (o volutamente rcaico) è consono ma non aggiunge niente alla pochezza generale. Mi spiace e mi scuso ma per il mio gusto personale non funziona.

Avatar utente
mario.pippia1
Messaggi: 27
Contatta:

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 23 dicembre 2015, 18:25

E' la mia volta? :-)

Solo due parole sul "mio" sistema per decidere la classifica: ho un piccolo foglio di calcolo dove ci sono alcuni parametri di valutazione, a cui assegno un valore tra lo 0 (pessimo) e 10 (capolavoro). La media finale mi fornisce la classifica.
Il numero di fianco al titolo è il punteggio ottenuto, giusto per curiosità :-)

Ovviamente essendo tra ZERO e DIECI, la sufficienza è 5.01 ;-)


1) L'amore oggi 7.75
Bello bello, divertente e bel scritto :-)

Mi piace la sospensione che dai al racconto, quando spieghi come si usa il balsamo: serve benissimo a dare il senso di rilassatezza della donna.
Peccato davvero quel refuso, che sporca un ottimo lavoro:

Il calore la avvolse. On cura, si sfregò il corpo con un sapone al sandalo e cannella.


2) Menage Scozzese 7.75

Stupenda idea la lettera dell'innamorato!

Il lavoro migliore tra quelli che ho letto :-)

Però, mi dispiace, ma il giochino del "gli errori sono del mittente" sono un boomerang, perché sono indistinguibili da quelli che avresti fatto tu :-D

Non ho capito del tutto il finale: lo scrivente ha in qualche modo ucciso la donna, è questo il suo dono? Direi di no, altrimenti cosa gli scriverebbe a fare?!
E non ho capito il riferimento all'automobile.

e se a ciò v'indirizzo un'altra missiva.



Ovviamente "V'indirizzo", visto che sta usando la forma di rispetto :-)

3) Il primo amore 7.50
Bellissima idea! Dare un senso al Paradiso Terrestre e ai motivi per cui Adamo ed Eva, perché ovviamente di loro si parla, vennero cacciati.
Ottimo lavoro, ben costruito :-)

La descrizione iniziale è bellissima, struggente.
Peccato quell'inversione:

non almeno così


che immagino sarebbe dovuto essere "non così, almeno" :-)

foga della presa ma anche distesi


Forse volevi lasciare la rapidità di pensiero, ma sono di quelli che sostengono che prima del "ma" ci vada SEMPRE la virgola :-)

E allora li maledì. Assoldò un brutto ceffo, un tizio poco raccomandabile, da poco cacciato nei bassifondi e fece in modo che patissero le peggiori pene possibili.


Uhm, questa descrizione è assolutamente inutile. Avrei lasciato al lettore il piacere di immaginare Lucifero invece di proporglielo. Oltre tutto fa venire in mente dubbi e domande come "Quali bassifondi?!" :-)
Tra l'altro avresti risparmiato battute ;-)

4) Amore Maledetto 7.13

Brava Alessia, un bell'esordio: un argomento tabù (incesto) affrontato con delicatezza e senza inutili volgarità.

Qualche annotazione tecnica.

Diamine, quanto ti amo, Lucia: il mio cuore scoppia, ma non posso averti, sarebbe disdicevole, sarebbe folle, lo so, eppure amarti non è stata una mia scelta, è accaduto e basta.



"Diamine" è un'esclamazione davvero strana, che non riesce davvero a dare il senso della profondità del sentimento, anche perché la frase che nasce esclamativa non è seguita da un punto esclamativo, come il tono iniziale chiederebbe.
Personalmente avrei spezzato in due la frase, facendola precedere dal "Mio Dio, quanto ti amo, Lucia!": dopo "averti" un punto e virgola e dopo "folle" un punto fermo. Avrebbe movimentato la frase.

collo da cigno e ti sfioro pelle diafana.



Ahi, ti sei dimenticata qualcosa... :-D

In verità, solo la morte potrebbe unirci, non c'è altra soluzione, devo farlo.



Anche qui avrei usato più varietà nella punteggiatura, dando due livelli diversi a una frase un po' piatta.
"In verità, solo la morte potrebbe unirci. Non c'è altra soluzione: devo farlo!" una cosa del genere

Non avrei usato il verbo "infilare" riferito alle unghie nel palmo della mano, perché è troppo "gentile": i guanti si infilano, o le calze. Le unghie si piantano :-)

5) Amore Colpevole 6.88
Niente male, davvero un bel lavoro. L'argomento è tristemente banale, tanto che l'ho scelto anche io, ma qui mi piace moltissimo quel "Era solo colpa sua" che poco per volta si trasforma da "sua" di lei a "sua" di lui, almeno nel significato che ho capito io.

bocche e mani che si rincorrevano nel verde della Pineta Sacchetti…



Bella immagine, resa molto bene senza bisogno di volgarità

Era stato così dolce nell’insegnarle a dargli piacere!



Se ho ben capito il senso della frase, qui il racconto "gira", si comincia a capire che lui è interessato a insegnare a lei di dare piacere a lui, per puro egoismo, non per amore.
Però ti devo tirare le orecchie per la quantità di puntini di sospensione che hai usato: ben cinque volte! Decisamente troppe, in un racconto così breve


6) Candele Rosse 6.63

Bella idea, Veronica, spero che tu non abbia avuto esperienze dirette di magia nera! :-)

Il tuo racconto fila piuttosto lisco, dando subito il senso di quello che sta succedendo, quasi una specie di "ricetta" per fare un maleficio.

In generale la sintassi è corretta, ma ho trovato ben due punti in cui una virgola era a mio avviso necessaria:

ma nel preciso istante in cui le aveva sorriso Elizabeth aveva percepito qualcosa



E' Elisabeth che le ha sorriso, oppure Elisabeth aveva percepito qualcosa? :-)

rientrando a casa curva e a capo chino per non offrire la pelle alle raffiche gelate di vento...



Ha avuto un pessimo architetto se ha la casa curva :-)

7) Cuore di cristallo 6.38

Entri subito in argomento e hai scelto una declinazione del tema simile alla mia (la violenza sulle donne da parte di uomini che dicono di amarle).

Non mi dispiace il tuo lavoro, mi ha fatto piacere leggerlo.
L'hai diviso in tre parti in modo logico, e questo aiuta nella lettura. Non mi è chiaro però se il cambiamento di opinione della protagonista è legato a un unico episodio di violenza (e che violenza! Addirittura lanciata con una mano sola sopra il tavolo), oppure se la cosa prosegue da anni ("A volte penso che ANCHE solo soffiando..."), e non ho ben capito se nel finale lei è contenta o no di vederlo battuto e sanguinante. Forse volevi comunicare proprio questa confusione, nel qual caso hai fatto un buon lavoro :-)

Non mi piace molto il fatto che hai usato molti periodi corti, con tanti punti: va bene che serve a riflettere su quello che capita, ma mi sembra che rallenti troppo la lettura.
Qualche appunto:

Voglio vedere il sangue che gli sta colando da un angolo dell'occhio schizzare in aria


Non mi piace la costruzione della frase, non è del tutto chiaro quello che la donna vuole, perché il sangue o cola o schizza, non può fare entrambe le cose.

Il termine "cesso" stona con tutto il resto del racconto, non sembra nelle corde di questo personaggio; avrei preferito un "gabinetto" o "bagno"

8) Papere su blu 6.00
Un buon lavoro partito da una buona idea, con quella patina di suspense che lo fa leggere d'un fiato :-)

La prima frase contiene un'affermazione che non capisco:

La camicia da notte blu con le papere è sulla sedia, non riesco a guardarla.



Perché la protagonista non riesce? Perché è fuori dal suo campo visivo e non vuole muoversi, o perché è fuori dal suo campo visivo e non può muoversi? E' l'uso del verbo "riuscire" che trovo non corretta. Se è vero che riesce a muoversi tanto da strangolare sua madre, la forma più corretta sarebbe "non posso guardarla", nel senso che non posso farlo altrimenti mi scoprirebbe. Seghe mentali, forse :-)

Sono nove mesi che sono in questo letto e nessuno ne è ancora venuto a capo.



Non direi, visto che Paolo sa che la protagonista può muoversi, tanto da consigliarle di dirlo agli altri.
Se quello di cui non sono venuti a capo è la sua incapacità (vera o presunta) di muoversi, questo non si capisce molto dal racconto.
Ma anche questo è un piccolo dettaglio.

"E' ammirevole come abbia rinunciato al suo lavoro per occuparsi di lei; è così discreta che le infermiere neanche una volta si sono lamentate !".
Se non le drogasse con i sonniferi nei dolci...



Mi sembra molto poco probabile che una donna possa mettere i sonniferi nei dolci per sedare le infermiere. Prima di tutto se ne sarebbero accorte, visto che sono teoricamente delle professioniste, e poi un malato di sindrome di Munchausen vuole fortemente che il "suo" malato sia considerato un problema, in modo da aumentare il suo valore agli occhi delle persone all'esterno.
Nella stessa frase c'è uno spazio prima del punto esclamativo e un altro punto fermo dopo le virgolette: o metti il punto esclamativo o metti il punto.

Direi anche che è poco logico che una ragazza che sta da nove mesi in un letto, per quanto con fisioterapia giornaliera, riesca ad avere la meglio su una donna, anche se ha più di quarant'anni.

9) Io amo la mia casa 5.63
Non male l'idea di raccontare l'amore malato per un oggetto desiderato e finalmente posseduto, tanto da diventare ossessione.

Il racconto fila abbastanza bene, con qualche piccolo salto probabilmente dovuto alla limitatezza del numero di battute.
Per esempio non mi è molto chiaro in che modo il protagonista improvvisamente abbia "molti soldi": da dove arrivano? Qualche assicurazione sulla vita? Ma se i genitori erano poveri, come avrebbero potuto contrarre un'assicurazione?

Scrivi "mi chiusi in essa" e subito dopo "sentendo di amarla più di ogni altra cosa".
Stride l'uso di "essa" invece di un più affettuoso "lei", ma è solo una stonatura :-)

Personalmente non mi piace molto la ripetizione finale: avrei preferito dire due volte la stessa cosa, magari in modo diverso, come "Io amo la mia casa... solo io amo la mia casa..." o qualcosa del genere.

In ogni caso hai fatto un buon lavoro :-)

10) Non dal cuore ma dalle orecchie 5.38
Un discreto lavoro, bravo Francesco :-)

Non è immediatamente chiaro quali sono i motivi del ragazzo: o vuole l'amore o non lo vuole, ma se non lo vuole non può volere non volerlo, no? Va be', è complicato :-)
In ogni caso il racconto scorre abbastanza bene, e non ho notato grossi problemi sintattici.

Ti faccio notare solo qualche imprecisione tecnica.

TI AMO! diceva l'ultimo messaggio di Marica.



La parte in maiuscolo va tra virgolette.
La precisione del modello di telefonino è un'inutile pedanteria secondo me.

Se avesse avuto tra le mani quel cyber-psichiatra gli avrebbe spiegato due cose, ma era solo nella sua camera; lui e la sua incapacità ad amare.



Non mi piace l'uso della punteggiatura: sarebbe stato meglio "Se avesse avuto tra le mani quel cyber-psichiatra gli avrebbe spiegato due cose; ma era solo nella sua camera: lui e la sua incapacità ad amare."
Avrei anche preferito "incapacità di amare", ma è solo gusto personale.

Il termine "estrasse" compare due volte, ed è una parola validissima, ma che "suona" male. Una delle due volte avrei messo "tirò fuori" o un altro sinonimo.
Tutti i riferimenti al testo della canzone di Masini vanno tra doppi apici e magari anche in corsivo, in modo da far capire anche a chi non conosce la canzone che si tratta, appunto, di una canzone.

Continuava a cantare quella voce struggente


Non è ben costruita: la voce non può essere cantata, forse manca una virgola.
Ultima modifica di mario.pippia1 il domenica 27 dicembre 2015, 13:52, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Flavia Imperi
Messaggi: 316
Contatta:

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 24 dicembre 2015, 12:33

Una bella edizione, ogni racconto è stato un pacco da scartare sotto l'albero. Auguri a tutti! :)

Eccomi qui! Di seguito i commenti:

Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
Ciao Francesco!
La tua è una storia toccante, quasi un desiderio del desiderio. La scena si sviluppa senza intoppi, creando un arco drammatico completo. Ottima anche la gestione del punto di vista, tranne per una frase che stonava un po':
“Ragazzo, non è dal cuore che partono i sentimenti. Tu ricomincerai ad amare!” Se avesse avuto tra le mani quel cyber-psichiatra gli avrebbe spiegato due cose, ma era solo nella sua camera; lui e la sua incapacità ad amare.

Avrei aggiunto almeno un "ricordò", "gli aveva detto il cyber-psichiatra" o simili.
Sei riuscito a caratterizzare il protagonista senza inciampare nell'info dump, sicuramente è un racconto di qualità.
Mi è piaciuto un po' meno il titolo, che però, ammetto, mi ha incuriosita, quindi neanche lo boccio.
Questa frase è un po' ambigua:
Continuava a cantare quella voce struggente

sembra che sia lui a cantare a una prima lettura.
Avevo anche pensato che fosse in ospedale, solo verso la fine con la comparsa dell'armadio ho capito che era in camera sua. Non si capisce troppo neanche l'età del personaggio.
Unico buco di trama a mio avviso: se ascoltare la musica era letale per il protagonista, possibile che la famiglia, che addirittura l'ha riportato indietro dalla morte, non abbia pensato a far sparire quello che l'avrebbe potuto uccidere?
Ultimo appunto tecnico: le frasi estratte dalla canzone le avrei messe in corsivo o fra virgolette, altrimenti non si distinguono troppo bene dalla narrazione e non si capisce subito chi stia parlando.
Un buon racconto, forse da smussare appena, ma il cuore della storia c'è, il tema è rispettato e cattura nella lettura. Buona prova!

Io amo la mia casa, di Raffaele Marra
Ciao Raffaele,
l'amore ossessivo per la casa tanto agognata, trattata come un'amante maledetta, l'ho trovata una scelta originale. Per esigenze di spazio, però, hai messo un'introduzione-spiegazione un po' pesante e molto narrata, che forse avresti potuto far emergere nel corso della trama. Metti inoltre alcuni elementi interessanti, che poi non hanno peso nella trama, come qui:
Comprai la casa il giorno stesso del mio venticinquesimo compleanno, una settimana dopo la morte dei miei genitori.

Questo elemento sembra importante, ma poi non è sviluppato e rimane come una finestra aperta.
Infine attento ai possessivi, davvero non servono e appesantiscono la lettura:
Di giorno mi recavo al mio ufficio, parlavo con la gente, sentivo il mondo ammirare la mia scalata che non aveva fine. Eppure erano le ampie mura della mia casa sulla collina a ricordarmi quotidianamente quanto lontano ormai fossi dalla miseria della mia infanzia.

Esempio con due possessivi in meno:
Di giorno mi recavo in ufficio, parlavo con la gente, sentivo il mondo ammirare la mia scalata senza fine. Eppure erano le ampie mura della mia casa sulla collina a ricordarmi quotidianamente quanto lontano ormai fossi dalla miseria dell'infanzia

Ho apprezzato molto invece tutto il rapporto fra il protagonista e la casa, descritto davvero in modo poetico e vivido, stupendo.
In summa lo trovo un buon racconto, ma ancora migliorabile (e siamo qui per questo, no? :) ).

Cuore di cristallo, di Vilma Cretti
Ciao Willy,
ho trovato la storia ben costruita, credo tu sia riuscita a narrare un episodio adatto a un racconto breve. Non amo molto lo stile invece di narrazione che hai scelto, ma sono gusti personali. Mi è piaciuto molto invece il ritmo dato dale frasi brevi, a differenza di Marco. L'unico vero appunto che mi sento di farti è che manca un qualcosa. Mi spiego meglio, per quanto tragica sia la storia e misera la condizione della protagonista, non sono riuscita davvero a immedesimarmi e tifare per lei, emozionarmi. Credo che questa sia la sfida più difficile di un contest come Minuti Contati, dove in poco tempo e poche parole dobbiamo non solo narrare una storia, ma anche emozionare, coinvolgere, ed è davvero difficile riuscirci.
Anche rileggendolo, non riesco a trovare un vero errore, è un buon racconto, la sensazione che ho, è che la protagonista sia descritta con un po' di distacco, è già molto consapevole, ha già deciso, nonostante i riferimenti alle reazioni emotive che sente sul corpo, rimane un racconto un po' cerebrale.
Spero di averti dato uno spunto utile!
Buon contest.:)

Amore colpevole, di Patty Barale
Ciao Patty!
E' un tema trito e ritrito, eppure sei riuscita a emozionarmi. Il lettore vive la tragedia della protagonista, attraverso un punto di vista scritto in modo magistrale: lei è convinta che lui abbia ragione e lei no, e nell'arco di poche righe dipingi una causa (la fama di lui da ragazzino), una vita di infelicità incassata, colpo su colpo senza fiatare, e un epilogo tragico e plausibile, con elementi forti come l'aborto dovuto alla violenza domestica. Mi hai fatto venire i brividi, complimenti, finisce di sicuro in cima alla lista. :)
Buon proseguimento!

L’amore oggi, di Diego Ducoli
Ciao Diego,
ho apprezzato il tono di tutto il racconto, che seppure non sia originalissimo nell'idea, è raccontato in modo piacevolmente ironico. Il dialogo nella prima parte lo trovavo un po' strano, l'hai usato giustamente per dare informazioni sul retroscena, anche se in modo a volte un po' macchinoso, ma mi dava fastidio la docilità di lei, una mielosità che sapeva un po' di finzione, e invece nel finale si capisce e acquista senso. Non ho amato molto l'incipit, che da un lato è interessante come scena, ma la scelta delle parole è poco raffinata e quando cambia il punto di vista ci va uno spazio.
In summa, un buon racconto ma grezzo, uno stile che è sulla via giusta ma da raffinare.
Buon proseguimento!

Candele rosse, di Veronica Cani
Ciao Veronica,
dopo un incipit troppo lungo e arzigogolato, la storia scorre bene. Buona gestione del punto di vista, descrizioni vivide che mi hanno fatta essere davvero nel racconto. Forse quello che fa uscire un po' dalla storia sono i punti in cui si "autocritica" es.
rosse come il suo cuore malato

Sembra un giudizio esterno, che se fosse consapevolezza del personaggio, cozzerebbe un po' con l'atto estremo che sta compiendo. Mi spiego meglio: per fare un atto "forte", il personaggio dovrebbe essere totalmente convinto di quello che fa, non analizzarsi come se si vedesse dall'esterno. E' una sottigliezza, che però poi fa la differenza in termini di pathos.
Ho apprezzato lo stile del racconto, fruibile e interessante, l'elemento esoterico (al di là della veridicità) l'hai gestito molto bene.
Buon contest!

Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
Ciao Maria Rosaria,
Mi piace il tuo stile un po' aulico, che rivela grande sensibilità e una vena poetica. L'idea del racconto è "già sentita", eppure ha un che di fresco e originale nel modo in cui l'hai svolto. Ho trovato strano che l'uomo veda la donna in modo poetico, quasi mistico (come esprimi in descrizioni bella ma un po' lunghe forse) mentre la donna sbava dietro ai suoi muscoli. Mi ha fatto un po' sorridere, mi sono immaginata lui tutto poetico e lei gran maiala (il che ci sta, se è intenzionale, e nel caso ci avrei messo di più l'accento per caratterizzarli).
Anche a me il finale ha lasciata un po' insoddisfatta, troppo raccontato, mentre ci sarebbe stato bene un bell'evento d'impatto. Ho apprezzato molto invece la scelta di usare pochi caratteri, creando un racconto che ha un che di fiabesco.
Migliorabile, ma nel complesso mi è piaciuto.
Buon contest!

Papere su blu, di Chiara Rufino
Ciao Chiara,
il titolo mi aveva incuriosito, peccato che l'elemento sia un po' buttato lì, senza un apparente senso. Adoro quando un oggetto diventa veicolo del senso della storia (stile cappotto di Gogol per intenderci) e dal titolo stupendo devo ammettere mi aspettavo una cosa del genere. O tutto dal punto di vista della paperella, per dire! XD
L'amore maledetto di una madre per sua figlia è un tema forte e ben costruito nel racconto. Concordo con Marco per alcune delle discordanze, soprattutto quando nel finale la protagonista strozza sua madre, mi è sembrata una forzatura perché al dil à della potenza fisica, dalle sue osservazioni emanava più una triste consapevolezza dello stato delle cose, invece che una rabbia ceca che porta a uccidere così, a freddo. Ci sarebbe stato bene, altrimenti, un evento scatenante, la classica goccia che fa traboccare il vaso, per esempio la madre che inizia a inveire contro di lei, stuzzicarla in modo diretto e crudele, o rivelando qualcosa di terribile. Per esempio la fine del padre, avresti potuto usarla come elemento scatenante del gesto omicida che è un atto estremo e disperato.
Buon proseguimento!

Amore maledetto, Alessia Martinis
Ciao Alessia, benvenuta! :)
Il tuo è un buon esordio, ha descritto una scena struggente in modo poetico, con tanto di colpo di scena finale che da la motivazione. Un buon lavoro. Gli altri hanno già sottolineato alcune imprecisioni, io aggiungo un monito verso i possessivi, che soprattutto all'inizio sono un po' ridondanti, e comunque in generale vanno usati solo quando la comprensione li richiede, o rallentano la lettura:
Una cosa che non si capisce è se la sorella stia dormendo, rimane un po' nebbiosa come ambientazione. Hai poi scelto di far narrare la storia dal punto di vista del fratello, tramite il filo dei pensieri. Avresti potuto scriverla in modo più efficace forse, facendo trasparire tutto il suo mondo interiore dalle azioni, che è una vera sfida ma tiene il lettore incollato alla storia.
Buon contest, sono sicura che ti troverai bene, qui ci si migliora a vicenda! :)

Menage scozzese, di Jacopo Berti
Ciao Jacopo,
ho trovato il tuo racconto interessante e originale su tutta la gamma. Bella la forma epistolare, bello il linguaggio shakespeariano, ma il fatto stesso che dia adito a interpretazioni non è un elemento a favore, quello che accade può lasciare sospesi, meravigliati, ma la soddisfazione del lettore sfuma se non capisce bene quello che succede.
D'altro canto trovo ben sfruttato il classico della letteratura, a cui il protagonista si riferisce nella storia, tramite citazioni piacevoli e ben costruite.
Io, da amante delle storie sui viaggi nel tempo, l'ho interpretata come la storia d'amore fra un viaggiatore nel tempo e una donna di un altro secolo, il che spiegherebbe il contrasto fra il linguaggio vintage della lettera e il riferimento finale ad automobili e simili quando la incita venire via con sé. Essendo però lei un'attrice, è probabile anche che il protagonista sia un fan della sua epoca, e la cerchi di conquistare usando il linguaggio della storia che lei stessa interpreta.
Un po' più di chiarezza su quello che succede e ti avrei messo al primo posto!
Buon contest!

Ed ecco la mia classifica:

1) Amore colpevole, di Patty Barale
2) Menage scozzese, di Jacopo Berti
3) Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
4) Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
5) Candele rosse, di Veronica Cani
6)Papere su blu, di Chiara Rufino
7) L’amore oggi, di Diego Ducoli
8) Amore maledetto, Alessia Martinis
9) Io amo la mia casa, di Raffaele Marra
10) Cuore di cristallo, di Vilma Cretti
Siamo storie di storie

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1039
Contatta:

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » giovedì 24 dicembre 2015, 19:31

Commenti in ordine sparso e classifica al fondo!

Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
Ammetto di non aver capito completamente il tuo racconto, le regole del mondo in cui lo ambienti, cosa sia proibito e dannoso e cosa no, quale sia la visione sull'amore che hanno le persone e che vogliono imporre al protagonista.
Non capisco completamente il ruolo della droga che inala, se sia la causa della morte oppure no. Se gli serva per riuscire a scrivere il messaggio nonostante i blocchi che gli hanno imposto oppure sia invece la musica a sbloccarlo.
La canzone di masini, se non avessi letto i commenti, non l'avrei riconosciuta, e crea un attimo di smarrimento provando ad interpretarla come parte della narrazione.
Perderei quei cyber-X, perché danno troppo l'idea "voglio creare un'atmosfera fantascientifica con parole evocative ma senza spiegare davvero di cosa parlo", cyber-, psico-, robo-, -ware, astro-, tutti bruciati!

Io amo la mia casa, di Raffaele Marra
Il tuo racconto è davvero ben scritto (nulla da criticare a riguardo) e si legge con grande piacere, la tua interpretazione del tema è fra le più originali che ho letto fin'ora.
Però non mi convince la sua logica, il percorso del protagonista è così sparso da lasciarci con più dubbi di quanti mi faccia piacere, da lettore. Il passaggio così drastico da povertà e adulti ignoranti (e violenti, come fai intuire dalle mani rugose) con un passaggio al mondo adulto da persona agiata è da spiegare meglio. Perché deve comprare la casa, se era dei suoi genitori e loro sono morti? Perché vivevano in questa casa che poi sembra sopra le loro possibilità? Se è una casa "sulla collina" io me la immagino solitaria, non circondata da piscio e smog. Manca qualcosa.
Forse avrei preferito addirittura che partissi direttamente da lui che finalmente compra la casa dei genitori ed inizia a renderla sua, senza alcun dettaglio sulla sua infanzia.

Cuore di cristallo, di Vilma Cretti
Non mi convince completamente il tuo racconto. Anche se il tema c'è, molto chiaro, non riesco ad entrare in sintonia con la protagonista, troppi sbalzi tra il giustificare e il condannare. Capisco che vuoi rappresentare un tormento interiore e la confusione della protagonista, ma il messaggio che ne esce è ambiguo. Penso che almeno il racconto dovesse finire su una nota di condanna molto più esplicita.
Il paragrafo iniziale funziona molto bene, ma non c'è una grande evoluzione nei successivi. Il secondo paragrafo dovrebbe essere quello veloce e "leggero" da leggere, ma i dialoghi non sono abbastanza naturali e impastoiano un po' la lettura. Lo stesso quel singolo atto di violenza eccessiva ma con delle conseguenze minime rispetto a quel che descrivi.
Mi manca, leggendo, una connessione tra gli abusi alla protagonista e quel che sta succedendo sul ring. Anche quello è indipendente dalla sua volontà, non sa come andrà a finire, né lei né noi, non c'è nulla in cui sperare o da temere.

Amore colpevole, di Patty Barale
Posto che serve una lucidatura generale al racconto, che ti abbuono per via della fretta, il tuo racconto mi piace. Il fatto che non sia originale il soggetto non toglie nulla alla forma, al ritmo incalzante e che sembra davvero uscito da una mente in subbuglio per aver finalmente reagito. Mi piace che da un inizio molto pacato, tu riesca ad accelerare in maniera costante e discreta fino al martellare finale, con frasi e idee che diventano sempre più brevi e incisive.
Sulla punteggiatura sono d'accordo con chi mi precede, taglierei sui puntini di sospensione e sui punti esclamativi, che sono ottimi in un dialogo, ma in un racconto narrato come il tuo sembrano un po' fuori posto e diventano pesanti se usati a ripetizione.
Chi ha chiamato i carabinieri, nel tuo finale? Se sono in casa, dove mi pare sia naturale avvengano le violenze che racconti, e il delitto è stato commesso da poco (il sangue sta ancora scorrendo), sicuramente non è stata lei a chiamare, è ancora in choc e si sta appena guardando attorno rivivendo gli abusi, se c'è qualcun altro presente, penso che interverrebbe in qualche modo, per allontanarla o interagire con lei.
Baudelaire all'inizio è un po' pretenzioso, e si corre sempre il rischio paragoni. "Guardate, Baudelaire ha trasmesso lo stesso messaggio che io voglio trasmettere, ma l'ha fatto in una sola frase di grande impatto", e ti ammoscia tutto il resto della storia al confronto. Semmai lo metterei alla fine, quando già abbiamo vissuto l'escalation, e in qualche maniera la citazione fa da morale per chi non è bravo a riflettere autonomamente e va guidato.
"lo sguardo da duro appiccicato a occhi pieni di tristezza" negli altri incisi con cui descrivi Cesare non c'è un verbo, con questo è come se spostassi l'attenzione da Cesare al suo sguardo, spezzando il ritmo. Una formulazione diversa, tipo "gli occhi pieni di tristezza nascosta dietro a uno sguardo da duro" o simili, penso funzionerebbe meglio.

L’amore oggi, di Diego Ducoli
Non so se qualificherei l'interpretare una fantasia con una escort un "amore maledetto", non so neppure se lo qualificherei come amore, però ci può stare come interpretazione del tema. Diciamo che, influenzato, pensavo andassi a parare verso un cliente che si innamora e fa qualcosa di stupido e al di là del rapporto professionale, quindi quando se ne va e basta sono rimasto stupito.
Lo stile è molto semplice e piacevole, non ci sono intoppi. I dialoghi sono in qualche modo artificiosi, ma funzionano bene nel contesto di cui parli, in cui la ragazza sta effettivamente interpretando la parte e lui una sua fantasia ricorrente, probabilmente rivissuta nella sua mente con dei dialoghi che riprende fedelmente quando la vive.
Mi sdubbia un po' il finale. Quali sono le probabilità che due clienti abbiano la stessa fantasia, lo stesso desiderio? Dubito che la ragazza possa essere specializzata in un solo specifico tipo di roleplay (meglio diversificare). Se anche due clienti di seguito avessero chiesto una "girlfriend experience", mi sembra fuorviante per il lettore e sarebbe meglio staccare nettamente con lei che cambia personaggio radicalmente, tipo cambiando a dominatrice.
Non ho appunti di stile, c'è quache typo che ti deve essere sfuggito editando ma si sistema senza danni!
"ci vediamo settimana prossima?" -> "ci vediamo la settimana prossima/la prossima settimana"
"nel accappatoio" -> "nell'accappatoio"
"babydoll" -> "baby-doll"

Candele rosse, di Veronica Cani
Ho poco da criticare riguardo a tema o stile, il racconto è ben riuscito così com'è e mi piace che ci racconti solo il rituale riprendendo intenzioni e ricordi di Elizabeth man mano che si svolge.
Tutto si svolge in maniera molto lineare e pulita, non ci sono ambiguità né colpi di scena, e usi benissimo tutti i punti di forza di questa struttura.
Probabilmente non miravi al realismo, ma citi una maga, mi viene spontaneo pensare alla wicca o religioni analoghe, in cui sono tipici i rituali con le candele. In questo caso i colori sono codificati in maniera pressoché identica in tutte le varianti. Le candele rosse sono per aumentare coraggio e desidero sessuale, mentre per i rituali di rimozione come quello che descrivi si userebbero candele nere (o meglio grigie per un effetto non drastico come quello che vuole la tua protagonista, vuole che Cyndi si allontani, non farle dal male, credo). L'"intento" è scritto su un foglio o fogli di carta dello stesso colore delle candele che usi e le candele vanno attivate ungendole prima di accenderle sull'altare e non vanno spente, vanno lasciate esaurire da sole.
Mi sento un po' ridicolo a spiegare queste cose, e non influenzano minimamente il parere positivo sul racconto, te le dico solo a livello di curiosità, casomai volessi rendere realistico il rituale. Mi sono trovato a fare ricerche a riguardo per un racconto scritto tempo fa, quindi sono giustificato!

Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
Un'altra interpretazione del tema che un po' invidio, perché mi piacciono le reinterpretazioni dei miti!
Il racconto è scritto bene, si legge con grande facilità e non ha grossi difetti. I tempi funzionano bene, perché è molto lineare e semplice come struttura, quindi non si appesantisce mai.
L'inizio è molto evocativo, mi piace come ti perdi - in senso buono - nelle descrizioni, creando la stessa atmosfera che si creerebbe tra due persone che si conoscono e scoprono per la prima volta.
Il difetto più grande che vedo è il finale, in cui dovrebbe concretizzarsi la gelosia, il serpente scatenato. Dovrebbero succedere delle cose, dovrebbe esserci del dolore, dei problemi, e invece sul più bello resti molto vaga nella tua descrizione. Probabilmente è voluto, però quando cambi tono molto bruscamente "Assoldò un brutto ceffo, un tizio poco raccomandabile", crei un'aspettativa molto precisa, sta per succede qualcosa, c'è dell'azione, mentre poi non arriva davvero.
Li segue nelle loro vicende, le macchia di pene e dolore... meh... penso sia voluto perché è difficile trovare un modo concreto per mostrarci il tormento, ma penso serva almeno provarci.
Note sparse:
"non almeno così" -> "non così, almeno"
"i muscoli guizzanti pronti a tendersi per la foga della presa" Quale presa? Capisco l'immagine che vuoi trasmettere, ma penso che la frase sia troppo contorta per essere efficace. Ha dei bei muscoli, non serve insisterci troppo!
"la terra, il mare e il cielo sparirono [...]" "Ma la terra, il cielo, il mare", va bene ripetere per creare un effetto musicale, ma a quel punto io ripeterei pari pari la serie di tre elementi, oppure li invertirei completamente, niente vie di mezzo, per evitare che sembri non intenzionale.
"uno nell’altra -> "l'uno nell'altra", altrimenti sembra che stia parlando di araldica :)
"di tutte le innumerevoli cose appena donate" per evitare di ripetere "cose" e per snellire un po' la frase, ci potrebbe stare una versione breve, tipo "dei suoi innumerevoli doni"?
"La fame, la sete, il dolore, qualunque scelta avrebbero fatto sarebbe stata per loro fonte di sofferenza" sembra che fame sete e dolore siano degli esempi di scelte da fare, mentre non credo sia così. Messe al fondo della frase sono più chiare, come esempi di fonti di sofferenza (se non sofferenze e basta).

Papere su blu, di Chiara Rufino
Approvo l'idea del tuo racconto, mi sembra che centri perfettamente il tema, in modo originale e inaspettato, per me.
Le dinamiche tra la madre narcisista e la figlia sono molto chiare, le delinei molto rapidamente e riesci ad approfondirle in maniera discreta raccontandoci una storia dalla superficie spigliata di una madre che vuole sedurre il medico della figlia, che diventa man mano sempre più cupa e malsana.
Il personaggio della madre che vede la figlia come un'estensione di se stessa da usare e manipolare a piacimento, anche a costo di farle del male, l'hai costruito perfettamente usando pochi dettagli chiave.
Rispetto ai tuoi ultimi racconti, hai usato molto bene i tempi del racconto, non ci sono parti affrettate e altre che debordano. Ogni scena nel presente o nel passato ha un buon equilibrio interno e complessivo. Penso (spero :D) che tu ci abbia fatto attenzione coscientemente perché ti era stato fatto notare diverse volte, e si sente la differenza.
La forma può ancora migliorare, alcune frasi traballano o sembrano innaturali. Penso che il racconto migliorerebbe molto con una buona revisione e con una lettura ad alta voce che fa saltare subito all'occhio (all'orecchio) i punti in cui si inceppa.
"[...] non riesco a guardarla." perché? Cos'ha contro la camicia da notte? Pensavo tornasse nel racconto, deve essere importante se è sia nel titolo che nell'inizio a caldo del racconto!
"sfoderando quel malsano sorriso che la contraddistingue", il sorriso malsano è qualcosa che la figlia ha imparato a riconoscere e vede solo lei grazie alla sua conoscenza della madre, quindi penso che "contraddistinguere" sia fuorviante. Io taglierei del tutto quella specificazione, con una frase più sintetica tipo "sfoderando quel suo malsano sorriso", che ci trasmette la stessa informazione.
"Come sta oggi la mia paziente preferita?" "E' un miracolo che lei [sua figlia o lei-forma di rispetto? l'ambiguità è brutta] stia così bene, signora, me lo lasci dire". Nella prima frase il dottore si rivolge alla figlia, nella seconda alla madre, ma non ci dai indizi a riguardo nel testo. Nella mente di chi legge, durante la tua breve divagazione tra i due dialoghi, i personaggi sono sempre lì, fermi. Puoi rimediare abbastanza facilmente facendo agire la madre poco prima della seconda battuta, o con qualche escamotage simile, per spostare su di lei la scena.
"Se non le drogasse con i sonniferi nei dolci..." ecco no, questo non torna neanche con delle capriole logiche.
"palpandole il sedere come ogni venerdì" se passa ogni mattina ("mi fa credere, ogni santa mattina..."), perché palpa il sedere alla madre solo al venerdì? E' troppo specifico.
Nel finale non mi è chiaro se Paolo sia presente o se la figlia stia solo rivivendo le sue domande sul perché nasconde i suoi progressi. Se non è presente, "riascolto la domanda" mi sembra sbagliato per descriverci l'azione. Al massimo ci ripensa. Va però benissimo che dica ad alta voce "Per questo, Paolo", rispondendo a posteriori.
Se Paolo è presente, mi sembra improbabile che lui, sano e mobile, non la fermi prima che possa strozzare la madre.
(Secondario e ininfluente sul giudizio, ma non da dimenticare: rimetti a posto quella punteggiatura, leva gli spazi dove non ci vanno, rendila uniforme, metti gli accenti sulle È, e i …. È solo estetica, ma ci vuole anche quella :p)

Amore maledetto, Alessia Martinis
Non mi convince completamente la tua storia, il tema c'è tutto sì, ma manca di mordente.
L'inizio è molto descrittivo, anche troppo, ci sono aggettivi per tutto, il corpo è sottile, il collo e da cigno, la pelle è diafana. Io sfoltirei tutto il primo paragrafo, rendendolo più essenziale. Ti servono molti meno dettagli per creare un'immagine nella mente di chi legge, così la crei, la modifichi, la aggiusti... ad un certo punto è meglio lasciare che sia il lettore ad aggiungere i particolari.
Nella storia in generale manca un passato a cui fare riferimento. E' innamorato della sorella. La sta per uccidere. Cosa l'ha portato al limite, perché proprio adesso? Quante volte ha già pensato a questo suo amore proibito, a come affrontarlo, se parlarne con la sorella? Perché ha scelto di ucciderla anziché parlarle? Manca un movente logico all'omicidio, ce lo presenti come inevitabile ma senza una giustificazione, che ci può anche stare, ma è molto più difficile da accettare.
Disapprovo anche ipotecare come titolo del tuo racconto il tema, è un colpo basso e poco creativo :)
"infilare le unghie", decisamente "conficcare le unghie".
"devi solo aspettarmi che ora ti raggiungo." ecco, qua da un linguaggio molto composto, passi ad un'espressione tipica del parlato, aspettami che ora vengo", che crea un contrasto spiacevole proprio quando stai per chiudere e ti serve la massima regolarità possibile. Io proverei "devi solo aspettarmi, sto per raggiungerti" o direttamente "sarò presto da te", comunque una qualche struttura più delicata per la frase.
Penso che con una buona revisione, magari in laboratorio, il tuo racconto potrebbe migliorare moltissimo, e ti assicuro che è una grande soddisfazione rendersi conto di essere andati oltre al livello della prima stesura fino a produrre un brano migliore grazie alle critiche. Provaci!

Menage scozzese, di Jacopo Berti
Una breve ricerca mi dice che a teatro (in Italia) si usino le luci elettriche sin dal 1883, alla Scala, e questo inquadra il periodo in cui ambienti la tua lettera, per via del "divine luci elettriche, sorte infine a fugare ogni vestigia dei secoli bui". La prima automobile di serie è del 1884, quindi devi aver fatto molto bene i tuoi conti oppure sei stato fortunato :D
Ammetto di non essere completamente sicuro del significato della tua storia. Ci racconti a grandi linee di questa attrice che interpreta il Macbeth a teatro, probabilmente nel ruolo di Lady Macbeth. Quello che ho immaginato io è un sostituto di scena innamorato di lei e geloso dell'attore che interpreta M., sera dopo sera, che decide di ucciderlo per poter finalmente prendere il suo posto. Ma non sono per niente sicuro di questa versione, penso ci possa essere qualche parallelo con la tragedia originale che mi sfugge avendola letta troppo tempo fa.
Lo stile mi piace molto, anche se è davvero difficile rendere bene il linguaggio d'epoca, penso che ti sia sforzato molto e il risultato sia notevole in sé (e capisco perché sei stato leggero sul numero di caratteri!)
Per ora promuovo completamente il tuo racconto, anche se vorrei prima leggere altre interpretazioni e pensarci su. Sicuramente l'hai pensato per essere estremo. apprezzato tantissimo come sperimentazione oppure schifato completamente. Tornerò a leggere gli sviluppi!
Alcune note più tecniche, visto che hai usato un linguaggio estremamente tecnico per creare l'atmosfera, quindi ti meriti la puntigliosità! (E perché è divertente provocare i filologi trascinandoli in pozzi senza fondo di speculazioni etimologiche per giustificare le proprie parole).
"Pregiatissimo", nell'etichetta italiana, è riservato a chi si tiene in considerazione per le sue doti intellettuali, un professore o un luminare di qualche genere, e di solito viene seguito dal titolo, non da "signora". Inquadra subito un tipo di persona diverso da quella che descrivi. Una persona pregiatissima non la vai a elogiare per la sua bellezza, sarebbe incongruente.
Personalmente resterei sul "gentile", che ammicca ai suoi significati classici senza essere pesante.
"v'indirizzo un'altra missiva", io proverei "una nuova" o "un'ulteriore missiva", altro con quel significato è entrato più di recente nel linguaggio e suona sbagliato rispetto al tono che hai stabilito.
"luoghi solati" dotati di suola? :p Non sono sicuro che si usi davvero per dire assolati, conosco "solivi" come variante letteraria, più diffusa almeno nel mio campione di riferimento!




1. Menage scozzese, di Jacopo Berti
2. Candele rosse, di Veronica Cani
3. L’amore oggi, di Diego Ducoli
4. Amore colpevole, di Patty Barale
5. Papere su blu, di Chiara Rufino
6. Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
7. Io amo la mia casa, di Raffaele Marra
8. Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
9. Cuore di cristallo, di Vilma Cretti
10. Amore maledetto, Alessia Martinis

Avatar utente
beppe.roncari
Messaggi: 382
Contatta:

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » sabato 26 dicembre 2015, 11:06

COMMENTI STRUKUL EDITION 2015

Classifica

(Per chi non lo sapesse do sempre un titolo ironico e scherzoso alternativo… è solo un gioco! Nessuna offesa! ;-))

1. Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello, “Il primo rosicone”
2. Cuore di cristallo, di willy, “Cuore di pungiball”
3. L'amore oggi, di Diego Ducoli, “Il corretto uso del Bals-Amo”
4. Io amo la mia casa, di Raffaele Marra, “Dove c’è fantasma, c’è casa”
5. Candele rosse, di Veronica Cani, “Candele rosso-nere”
6. Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera, “Dammi tre parole, droga, timpani, amore”
7. Papere su blu, di Chiara Rufino, “Tutto ciò che è Blu e con la P (Pijama con Papere o Perizoma con Pizzi) nun se pò guardà!”
8. Amore colpevole, di Patty Barale, “C’è un Tyson in ogni dove”
9. Amore maledetto, di Alessia Martinis, “Se una notte d’inverno un Targaryen…”
10. Ménage scozzese, di Jacopo Berti, “Ménage ma de che?”


Commenti

Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
Ciao Francesco, ben ritrovato!
Quel che penalizza un po' il racconto è che non si capisce esattamente che cosa succeda e quali siano le conseguenze delle varie azioni. Ci mancano i "presupposti di conoscenza" del "mondo della storia" e quindi non si riesce a seguire e a capire il sacrificio del protagonista.
Anche dopo la rilettura sono costretto a inventarmi una storia io per far quadrare le cose, tipo, mondo futuristico in cui si assumono droghe per generare i sentimenti. Ma droghe o impianti o tecniche psichiatriche 4.0?!? Boh? Tutte ipotesi valide, ma imprecise...
Alla prossima! Bella l'idea, comunque. :-)


Io amo la mia casa (di Raffaele Marra)
Ciao Raffaele, ben ritrovato!
Racconto carino, anche se non mi è piaciuto del tutto il finale. Con il (solito) fantasma sei molto meno originale di quanto avresti potuto essere... Per esempio, alla frase: "La amo nonostante essa, quell’unica volta in tutta la nostra vita, mi abbia tradito." avresti dovuto dato una connotazione del tutto diversa alla parola tradire. Inciampare su un difetto è essere manchevoli, non tradire.
Tradire sarebbe stato se avesse fatto entrare qualcun altro nella sua intimità! Una donna, un ladro, un coinquilino... vedi tu.
La scelta lessicale sbagliata su quella frase chiave, per me, è un problema abbastanza grave. Ma meno grave del difetto di trama che essa fa intuire. Il vero tradimento che non c'è.
Ciao, alla prossima! :-)


Cuore di cristallo, di willy
Ciao Willy, ben trovato/a!
Bel racconto, in sé. Non mi convince il titolo, se il cuore fosse "di cristallo" sarebbe durato assai meno e si sarebbe spezzato al primo colpo di questo pugile violento. No, la donna di cui parli ha un cuore di pelle, io lo avrei descritto come un pungiball, che però a un certo punto si rompe e non ne può più.
Sprechi anche un'altra occasione con la frase "Non sa che aspetto." che farebbe intuire che sia incinta...
“io invece, mi pianto le unghie nei palmi” – ocio! Virgola fra soggetto e verbo. “io, invece,” (parentetica, OK) o “io invece”. O togli o metti una virgola.
Alla prossima! ;-)
Non sprecare le opportunità belle! Rileggi e vedrai che le vedi anche tu, c'erano mille chicche in questa storia che non hai sviluppato abbastanza! ;-)


Amore colpevole, di Patty Barale
Ciao Patty, ben ritrovata!
Gulp! Cerco di non farmi influenzare dal numero di racconti su pugili violenti che picchiano le mogli ma è imbarazzante… Scelta quindi non originalissima sulla trama, ma senz’altro amore maledetto.
Tu cerchi un linguaggio aulico e poetico, per esempio con l’uso dell’anafora (“Lui la amava. / Lui la amava”, “Era solo colpa sua / Era solo colpa sua”). Però, personalmente, ci trovo poco di poetico in queste storie di violenza domestica che sono un vero e proprio pugno nello stomaco… OK il contrasto ironico stile “Viva Topolìn!” nell’assalto con i lanciafiamme e il napalm in “Full Metal Jacket” di Kubrick ma… non è tutto un po’ già visto?
Sei bravissima a scrivere, ma temo che stavolta il poco tempo non ti abbia permesso di lavorare su una storia davvero tua e originale. Alla prossima! ;-)


L'amore oggi, di Diego Ducoli
Ciao Diego, ben ritrovato!
Racconto ben scritto, senza infamia e senza lode dal punto di vista dell'originalità.
Come altri ti hanno fatto notare, è un peccato il refuso "On" per "Con", solo perché dà a noi lettori il dubbio che tu non abbia riletto con attenzione.
Mi sono divertito e intrattenuto a leggere, quindi, non male, alla prossima! :-)


Candele rosse, di Veronica Cani
Ciao Veronica!
Bella idea ma non sviluppata abbastanza. L'esplosione "deve" essere quella che elimina Kurt e Cindy, altrimenti la storia non ha senso. E la protagonista avrebbe più spessore se fosse dispiaciuta e non compiaciuta alla fine del rito... Indebolisci la potenza della storia in questo modo, che invece è carina.
Colore delle candele. Perplessità.
Dovevano essere rosse, si era raccomandata la maga, se voleva compiere un rituale di allontanamento. Rosse come il suo cuore malato.

Mah, "rosso" è un cuore sano. Magari "nero" sarebbe più un colore da cuore malato e da rito di magia "nera"?
Alla prossima! :-)


Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
Ciao Maria Rosaria, ben ritrovata!
Idea carina! Brava! Dio come brutto gelosone che incarica il Serpente di far dannare Adamo ed Eva mi ha strappato un sorriso. Al proposito, comunque, per una migliore lettura del brano della Genesi che è sbagliatissimo nella traduzione corrente, ti consiglio il libro di Igor Sibaldi, I maestri invisibili che mostra come Dio voglia che l’Umanità (non sono solo due, Adamo ed Eva, grave errore di traduzione!) mangino dell’Albero e conoscano la Verità!
Comunque, restando nel framework di conoscenze comuni il tuo racconto mi ha strappato un sorriso.
Come mai dici che Eva non aveva conosciuto uomini “almeno non come lui”? E perché si devono immaginare reciprocamente con colori di capelli e di occhi diversi se sono presenti l’uno di fronte all’altro e non sanno minimamente cosa significhi immaginare qualcun altro con colori diversi?
Queste sono delle vere e proprie incoerenze e incongruenze.
Alla prossima! ;-P


Papere su blu, di Chiara Rufino
Ciao Chiara, ben ritrovata!
Storia carina ma non originalissima, mi avevi abituato a ben altri ribaltamenti, suvvia! Forse anche l'ira della ragazza verso la madre è eccessiva, in fondo non è rimasta paralizzata per sempre... insomma, non mi convinci del tutto, sorry! ;-)
Attenta ad alcuni errorini o imprecisioni di impaginazione, tipo: "lamentate !"." Spazio di troppo senz'altro, e forse anche doppia punteggiatura (ma io sono anche aperto a essa, se ha un senso e se la mantieni costante).
Per fare "E'" con l'accento il codice su PC è "ALT + 200" ("È").
Alla prossima! ;-)


Amore maledetto, di Alessia Martinis
Ciao Alessia, ben trovata!
Affronti l’argomento dell’incesto e dell’amore proibito in modo in fondo delicato e senza volgarità. Brava per questo.
Però la storia dell’omicida che si autogiustifica è un po’ già letta. A parte il fatto che sia sua sorella, la tua storia è già vista mille volte, per cui non la trovo originale.
Ti consiglio poi di “mostrare” di più e di “raccontare” di meno, anche per dare più ritmo alla storia.
Di per sé la storia c’è: premesse, parte centrale, conclusione. Ma la parte centrale è povera povera ed è un po’ solo una “spiegazione/autogiustificazione” del killer, quindi mi lascia un po’ freddo.
Vedrai che andrà meglio la prossima volta, coraggio! ;-)
Le potenzialità si intravedono… ^_^


Ménage scozzese, di Jacopo Berti,
Ciao Jacopo!
L’idea della missiva è originale, lo stile aulico della lettera carino. Però avrei evitato gli errori, soprattutto quelli come “pdio” invece di “odio”… non mi convincerai che sono errori del personaggio e non dello scrittore! Se era una lettera scritta a mano potevi pur riportarla in forma corretta, no? Anche le “V” a volte maiuscole a volte minuscole “v” senza coerenza danno un po’ fastidio e sembrano errori e non elementi realistici.
La storia, dicevo, è carina, ma un po’ tutta “raccontata” e non mostrata. Quindi non mi sento di promuoverla a questo giro, mi dispiace…
Alla prossima e in bocca al Lupo (letteralmente, visto il tuo gruppo…) con il Contest! ;-)

PS
Attento al refuso nel titolo! "Ménage" si scrive così, con l'accento sulla "é".

PPS
A proposito… Che cos'è il "Ménage scozzese" del titolo?!? Proprio non l'ho capito…

Avatar utente
erika.adale
Messaggi: 304

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » domenica 27 dicembre 2015, 22:02

Prima i commenti.

Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
Ciao Francesco, vengo in pace e ti dico subito che la canzone di Masini l'avevo riconosciuta, dunque non reitero la paturnia sulle virgolette ( o corsivo che sia) ;-).
Dunque, veniamo al senso della storia: Ciro è stato operato al cuore ( sostituito con un meccanismo, credo) e, benché i sentimenti non vengano da atri e ventricoli, non riesce più ad amare. Forse per un suo "blocco" psicologico, visto quanto dice lo psichiatra (cyber: anche io non ho amato troppo il termine, che mi pare quasi un infodump, abbiamo capito di essere nel futuro), forse per altro visto gli hanno nascosto il dispositivo musicale che potrebbe emozionarlo troppo. Le droghe sono inutili, gli viene in aiuto la musica ( a lui proscritta), che lo fa amare per un istante e, contemporaneamente, lo uccide. Non ho capito ( e la colpa potrebbe essere tutta mia) se viene ammazzato dal sentimento o dalla canzone. E comunque: perché lo psico gli ha detto che tornerà ad amare se i sentimenti lo avrebbero ucciso? Ci sono tante premesse interessanti, ma fatico a tirare le conclusioni.
Io amo la mia casa, di Raffaele Marra
A mio giudizio questo racconto è un po' sproporzionato ( la parte introduttiva, molto narrata, è forse un po' ridondante), difetto che spesso emerge nei racconti (i miei in primis) di minuti contati. Ci facciamo prendere dall'idea, poi ci accorgiamo che le battute rimaste sono poche. Dico questo all'inizio per partire dai difetti, ma in generale mi hai convinto. Il rapporto con la casa può assumere molte valenze psicologiche e quella che descrivi è verosimile (proprio in questo periodo ristrutturo casa e mi rendo conto di proiettare spesso "altro" sul decor degli interni). Il finale è in perfetto equilibrio e non concordo con chi ti dice di premere sul pedale del macabro. La leggerezza della conclusione riporta ai racconti gotici prima che a quelli marcatamente horror, dunque basta suggerire il paranormale, senza sventolarlo.
Cuore di cristallo, di Vilma Cretti
Credo che l'amore malato a causa della violenza dell'uomo, in tempi di femminicidio, sia una scelta che, pur centrata, rischi inevitabilmente la banalità. Per ottenere un risultato devi creare un contesto interessante ( il fatto che lui sia un pugile lo è) e una forte immedesimazione con la voce narrante. E qui mi sei venuta un po' a mancare, perché nei primi paragrafi ho colto una donna sconfitta e abituata alla violenza e, solo alla fine, ho colto la sua piccola "rivoluzione" che mi ha colto di sorpresa. Per poi sorprendermi ancora quando è stata presa dalla pena. I sentimenti contrastanti della protagonista sono legittimi e verosimili, ma c'è qualcosa nella narrazione che mi ha impedito di viverli, li ho solo osservati dall'esterno. Mi domando se non sarebbe stata meglio una terza persona invece della prima, così che i repentini cambi di visuale non debbano essere "preparati" dalla protagonista.
Amore colpevole, di Patty Barale
Cara Patty ( ci siamo già "scontrate", io avevo il nick LeggEri). Un bel racconto, con il rischio di essere banali abilmente evitato. Avevo un po' paura a proseguire, perché il tema mi turba e tu lo hai maneggiato in modo realistico. E' rimasta qualche traccia della tua fretta di terminare: troppi puntini di sospensione e punti esclamativi, che fanno troppo chat e poco letteratura, per i miei gusti. E iniziare con Baudelaire è, in effetti, un po' rischioso.
L’amore oggi, di Diego Ducoli
Carino e ben scritto, una lettura piacevole. Direi che il punto forte è quello centrale, in cui la escort si prepara al cliente successivo, con una calma e una ritualità che si confanno alla psicologia che descrivi. Il mio unico dubbio è che il racconto segua poco la traccia. Qui non mi sembra ci sia amore, solo una civile transazione al netto della passione: tutti ( professionista e cliente) seguono le regole del teatrino imposto, senza lasciare emergere sentimenti (le dichiarazioni mi sembrano abbastanza trite nel gioco di ruolo) o trasgressioni.
Candele rosse, di Veronica Cani
Un bel racconto, che scivola via piacevole nonostante un'importante fase descrittiva del rito che potrebbe appesantire un po' la narrazione ( ma non lo fa). Ho gradito molto il finale aperto, che mi dà la sensazione che neppure la protagonista creda davvero in ciò che sta architettando. L'unica perplessità è legata all'età del personaggio. Dalla psicologia descritta, mi ero immaginata un'adolescente ( gli occhi tenebrosi e le gambe che cedono mi sembrano corrette come descrizione di un'infatuazione teen) e, in quel caso, una passione che spinge fino al rituale wicca credo possa essere realistica anche senza scomodare la malattia mentale. Poi mi ha punto il dubbio che la protagonista sia un'adulta, e allora sì, siamo nel campo della follia e dell'amore maledetto...ma allora avrei preferito una descrizione meno trita del suo innamoramento.
Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
All'inizio avevo pensato a Jeb e Nut della mitologia egizia...poi mi sono detta, accidenti, ma questi sono Adamo ed Eva! Bella interpretazione del tema, forse la più originale letta finora. Mi è dispiaciuto solo il demonio ridotto a "brutto ceffo", nel contesto un po' aulico della tua scrittura lo avrei fatto meno bulletto di periferia. Però un plauso all'originalità e alla resa del "gioco", che resta in piedi fino alla fine.
Papere su blu, di Chiara Rufino
Questo racconto si basa su un'idea carina, ma lo trovo piuttosto inverosimile.
Inverosimile che il fisioterapista non abbia segnalato i miglioramenti al medico, che la madre droghi i dolci per le infermiere senza che nessuno se ne accorga ( per altro non mi è ben chiaro cosa nasconda durante la notte), che la ragazza dopo un trauma simile e nove mesi di immobilità riesca ad avere la forza di strangolare la madre. Non ho inoltre capito quando la protagonista ha accusato la madre di averla sacrificata per ottenere attenzione, visto che ha comportato un distacco di 3 anni dal padre ( ma l'incidente è avvenuto 9 mesi prima).
Amore maledetto, Alessia Martinis
Ciao Alessia, direi che hai centrato in pieno il tema. L'incesto, che tratti con delicatezza, è forse l'amore maledetto per eccellenza e il finale suicida corona l'idea. Avrei però lasciato almeno un accenno sul perché il protagonista sceglie questa strada piuttosto che scappare insieme alla sorella (o similari). Perché è giovanissimo e non ne ha i mezzi? Perché si sente colpevole, dunque non meritevole in questa vita? Sarebbe un approfondimento ( anche gestito con una frase) che darebbe mordente alla storia. Mordente che invece va perso nella lunga descrizione fisica, un po' inutile a mio avviso e troppo ridondante di aggettivi.
Menage scozzese, di Jacopo Berti
In assoluto il racconto che mi ha colpito di più, per forma e contenuto. La forma epistolare è una trappola pericolosa, ma tu sembri maneggiarla bene, utilizzando oltretutto un linguaggio volutamente desueto.
La mia interpretazione è questa: uno spettatore continua a tornare a teatro a vedere Macbeth e si innamora dell'attrice che interpreta la Lady, confondendo volutamente tragedia e vita reale. Il suo sogno è trascinare l'amata fuori dalla scena, nel presente, che apprezza in modo marinettiano ("la sanità del suo motore"). O no?

E ora la classifica:

1)Menage scozzese, di Jacopo Berti
2)Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
3)L’amore oggi, di Diego Ducoli
4)Io amo la mia casa, di Raffaele Marra
5)Amore maledetto, Alessia Martinis
6)Amore colpevole, di Patty Barale
7)Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
8)Candele rosse, di Veronica Cani
9)Cuore di cristallo, di Vilma Cretti
10)Papere su blu, di Chiara Rufino

Avatar utente
Vastatio
Messaggi: 621

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 30 dicembre 2015, 13:39

Non dal cuore, ma dalle orecchie!

Ciao,
una interpretazione decisamente originale del tema con tocchi di classe non da poco. Che Masini possa uccidere credo che ognuno di noi l'abbia pensato almeno una volta.
Trovo però una grossa incongruenza interna. E' vero che vuoi giocare sulla dualità cuore/amore, ma non puoi avere due voci "autorevoli" (eliminando la massa ignorante) e discordanti: il cyber psichiatra e il cyber chirurgo non possono avere due visioni discordanti.
Al netto dei corsivi mancanti, che aiuterebbero il colpo d'occhio, a individuare i tragici versi trovo il tutto chiaro e ben costruito.

Io amo la mia casa

Ciao,
mi piace l'idea, molto. La realizzazione invece non la trovo all'altezza. La prima parte la trovo poco incisiva, oltre che confusa: butti pezzi di vita a caso (con anche un accenno a possibili violenze), mostri immagini anche belle (la nebbia come rabbia), ma senza uno scopo reale.
O meglio, uno scopo ce l'hai, far vedere quanto il protagonista odi il mondo esterno, ma non lo trovo focalizzato sulla ossessione della casa.
Non mi mostri come sia riuscito a trasformare la rabbia in quella linfa vitale che poi gli ha permesso di sfondare e farsi un mucchio di soldi, tanto da potersi acquistare la casa giovanissimo.
Non è il tuo focus, va bene, ma è un bel pezzo che decidi di omettere. Mi fai scivolare il piatto sotto gli occhi.
Dopo la costruzione migliora. Hai il tuo focus e lo tieni stretto, ci giri attorno aumentando la paranoia.
Bello il finale nelle intenzioni: la ripetizione finale è infantile, mi sembra di vederlo che sbatte i piedi a terra. Forse meglio un elenco che richiami ancora la sua eterne paranoia" Io amo la mia casa... amo le sue stanzw... amo le sue crepe..."


Cuore di cristallo
Ciao,
la stessa declinazione del tema nello stesso gruppo con addirittura gli stessi personaggi è una bella rogna per chi, come me, da un forte peso all'originalità del modo di affrontare il tema.
Mi è piaciuto però come sei riuscita a dipingere il quadro di questa ragazza così turbata. Questo te lo concedo, come anche la bella immagine del cuore che, lasciato finalmente cadere, risveglia la consapevolezza.
Forse avresti/avreste potuto sorprendere il lettore lasciando un finale che non cambiasse lo stato delle cose, ma che lo obbliggasse a urlare dentro di sé "MA NO, DIAVOLO, DEVI LASCIARE/DENUNCIARE QUEL MOSTRO!"

Amore colpevole
Ciao,
come ho già scritto per Cuore di Cristallo, stessa declinazione del tema e stessi personaggi a cinque minuti di lettura non sono un buon biglietto da visita.
Per quanto ben scritto procedi da un tema banale (cinicamente parlando) in modo banale (cecità, scuse, accettazione, vendetta).
Forse avresti/avreste potuto sorprendere il lettore lasciando un finale che non cambiasse lo stato delle cose, ma che lo obbliggasse a urlare dentro di sé "MA NO, DIAVOLO, DEVI LASCIARE/DENUNCIARE QUEL MOSTRO!"


L’amore oggi
Ciao,
forse uno dei racconti meno riusciti del girone. Non ci vedo molto il tema, nella sua accezione "maledetta". Una comune relazione extraconiugale con una prostituta con dialoghi qualunque.
L'equivoco di crederla una amante regge, ma non è di grande impatto perché non c'è granché a sostenere il cambio di rotta.


Candele rosse

Ciao,
una bella idea che andrebbe ritoccata per guadagnare il massimo, nella forma attuale infatti riscontro alcune ingenuità da "prima stesura" (che poi difficilmente su MC se ne possono fare tante di più).
A parte un paio di virgole che avrebbe aiutato a prendere fiato all'inzio ("nel preciso istante in cui le aveva sorriso", io lo metterei tra virgole), ho trovato poco appropriati i dubbi all'inizio della storia: li odia, è rosa dalla gelosia, è angosciata ed è andata da una maga per avere la "ricetta" e nel finale addirittura gioisce di una esplosione... il dubbio iniziale sembra più una "paraculata" per darle un briciolo di umanità e cercare di farla empatizzare col lettore.
Altre punti che mi hanno fatto storcere il naso sono
- i nomi "scarabocchiati", in un rituale si "scarabocchia"? Non deve essere tutto perfetto e a puntino? Che poi i fogli vengano strizzati in un limone non mi sembra uan buona scusa per darsi al pragmatismo.
- il cuore malato associato al rosso. Rosso non mi pare proprio il colore che assocerei a un cuore malato.
- il tutto gettato in un tombino. O mi dai una spiegazione (l'acqua che scorre e porta la maledizione ovunque, il buttare nelle fogne il loro amore) o mi sembra di nuovo una "leggerezza" che non associo a rituali magici
- in ultimo il finale. Parli di un rituale di allontanamento e la protagonista gioisce per una esplosione seguita da un'ambulanza. Vero che un incidente o la morte di uno dei due è ababstanza definitivo come sistema per allontanare le persone, ma, di nuovo, da un rituale di allontanamento mi aspetto che ci sia qualcosa di più "soft": litigi, incomprensioni, tradimenti, non una esplosione.
Come ho detto però l'idea mi piace, anche per come hai deciso di strutturarla, con la descrizione del rituale inframmezzato dai flashback.

Il primo amore

Ciao,
devo ammettere che la tua versione del padreterno geloso è stuzzicante. Trovo un po' di confusione nella parte iniziale, credo tu voglia rendere l'incontro qualcosa di idilliaco e sovrannaturale (come si confà al luogo del primo appuntamento), ma appesantisci troppo le descrizioni e mi confondi.
Se per quanto riguarda "lui" però il tutto scorre lo stesso quando passi a "lei" inciampi. Non ha mai visto uomini o li ha visti? E' il primo incontro o il dodicesimo che sa già come funzionano perfettamente i suoi muscoli dopo una partita di Palla Avvelenata?
Non mi è affatto piaciuto invece come hai deciso di inserire il "serpente". "brutto ceffo, un tizio poco raccomandabile, da poco cacciato nei bassifondi", ci manca solo che faccia i contratti per il gas porta a porta ed è la summa di ogni male nel paese degli Orsetti del Cuore.
Non mi piace nemmeno la chiusura, puzza di spiegazione, come se non ritenessi te stessa in grado di far passare il messaggio o il lettore di capirlo.



Papere su blu

Ciao,
ammetto che non riesco a identificare bene il tema all'interno del racconto. Anche la spiegazione che hai dato in qualche commento non mi convince. Non ci vedo "amore" in questa madre, solo interesse personale e sicuramente non si può parlare di amore nella figlia.
Non ho capito se il sonnifero nei dolci alle infermiere sia una battuta o la verità, nel secondo caso è impensabile che delle infermiere inefficienti possano passare inosservate a lungo, anche nella nostra tanto chiacchierata malasanità.
In ultimo il titolo, nasce e muore nelle priem tre righe. Non c'è nessun riferimento, mi aspettavo di ritrovarlo alla fine, come rimando alla giornata importante, ma non c'è.


Amore maledetto

Ciao,
mi piace il coraggio della tua idea, perfettamente in linea col tema. Non mi convince la realizzazione, troppo stereotipata nelle immagini che cerchi di evocare.
Un lungo monologo che non mi fa empatizzare col fratello e nemmeno temere per la sorella, sia per la mancanza di originalità delle descrizioni, sia per la rapidità degli eventi. 3000 caratteri sono pochi, tu ne usi addirittura la metà.
"Mostra" un po' di pazzia nel fratello, nel modo elegante che hai deciso di usare, e/o fai svegliare la sorella che afferra le mani di lui e ne accompagna il movimento della lama a suggellare il loro amore (in questo modo avresti una doppia sorpresa: l'amore incestuoso e ribalteresti la figura di lui da assassino a amante ricambiato)


Menage scozzese

Ciao,
ho apprezzato l'originalità del mezzo che hai deciso di usare. Non di facile lettura per via del linguaggio arcaico e di alcuni refusi (non l'avrei mai detto, ma trovre alcune V onorifiche maiuscole ed altre minuscole mi ha irritato).
Non sono certo di aver compreso perfettamente la storia, o meglio, un passaggio in particolare confonde la mia interpretazione: io mi immagino uno spettatore che si invaghisce dell'attrice, ma non riesce a distinguere il vero dal falso. Tuttavia il fatto che affermi di sapere che è un'attrice mi mette in crisi.
Forse crede che l'attrice si OBBLIGATA a recitare sempre e solo quella parte, ma in questo caso tutta la prima parte della lettera perde forza e, in parte, credibilità.



Classifica

1) Non dal cuore, ma dalle orecchie!
2) Menage scozzese
3) Il primo amore
4) Candele rosse
5) Io amo la mia casa
6) Amore maledetto
7) Cuore di cristallo
8) Amore colpevole
9) L’amore oggi
10) Papere su blu

Avatar utente
alessandra.corra
Messaggi: 280

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » sabato 2 gennaio 2016, 11:48

Ciao. E' stato difficile finire la classifica visto l'alto livello dei racconti in gara, ma infine eccola! Complimenti a tutti e Buon 2016!

1 - Amore colpevole _ Patty Barale

E' vero che la trama del tuo racconto è stata trattata più volte, ma ai giorni nostri è stato scritto di tutto, essere originali è cosa quasi impossibile. E il tuo racconto mi è piaciuto. Lo si legge tutto d'un fiato, è molto pulito e scorrevole. Quasi subito sei riuscita a immergere il lettore nella lettura facendogli capire chi era il carnefice e chi la vittima, senza precisarlo davvero, ma evidenziando dei chiari fatti che facevano capire che cosa era successo davvero in quella coppia. Un buon lavoro a cui non trovo grossi appunti da farti.

2 - Il primo amore – Maria Rosaria Del Ciello

Una declinazione originale del mito della creazione e dell’origine del male. Il Dio, qui interpretato da un personaggio piuttosto infantile e per questo quasi ingenuamente comico, vive fino all’esasperazione il sentimento di abbandono verso la coppia generata da lui stesso.
Essendo scritto molto bene risulta una lettura piacevole, forse un pò troppo aulico nella prima parte del testo.

3 - Cuore di Cristallo – Vilma Cretti

Nel tuo racconto ho apprezzato proprio la psicologia della protagonista: ovvero, l’ambiguità e i sentimenti contrastanti con cui e' caratterizzata rendono il racconto piuttosto verosimile. All’inizio la protagonista ammira il suo compagno, poi spera di vederlo crollare, ma nel momento effettivo del crollo sente di nuovo compassione per lui. Vi sono molte donne che nonostante la violenza conclamata e subita continuano a provare qualcosa nei confronti dei loro compagni. Lo stile usato è abbastanza appropriato, a parte alcune lacune che ti hanno già segnalato.

4 - Candele Rosse – Veronica Cani

Un amore non corrisposto che sfocia in un rituale occulto. Una storia simpatica, gradevole da leggere sopratutto per lo stile pulito e chiaro. Mi ha ricordato a tratti un pò lo stile di Jane Austin.
Ciò che ho apprezzato meno è invece la psicologia esile della protagonista, forse è per questo che ho fatto fatica a entrare in empatia con lei. Magari dovresti approfondire i motivi che l'avevano fatta innamorare tanto di Kurt, oppure aggiungere qualche tratto alla sua personalità, renderla magari un pò squilibrata, tanto per motivare la sua scelta di ricorrere perfino a a una maga per effettuare un rito esoterico.

5 - L’amore oggi – Diego Ducoli

Un racconto che dal punto di vista stilistico è scritto bene e si legge con piacere. La storia è carina, lineare. All’inizio si pensa a un incontro amoroso tra due amanti a dir poco sdolcinati, poi a metà percorso ecco il colpo di scena: in realtà si tratta di una escort e del suo cliente. Ricorda un po’ il bel romanzo di Buzzati : un amore. Solo che nel tuo racconto non si percepisce molto l’amore malato che prova il cliente verso la ragazza. Avresti dovuto forse dare più spessore al personaggio maschile per fargli trapelare delle emozioni che potessero condurre a un suo sentimento vivo ed esasperante.

6 - Io amo la mia casa – Raffaele Marra

Un amore ossessivo e malato che nemmeno la morte pare assopire. Non per una persona, ma per un oggetto. Una casa, simbolo di quel potere che il protagonista ha cercato per tutta la vita. Qualcosa però stride. È poco probabile che a soli 25 anni egli abbia terminato studi tanto importanti da avergli permesso di avviare subito una carriera così remunerativa da fargli acquistare una casa di lusso. Nella storia c'è uno stacco troppo repentino tra una situazione di grande indigenza a una di totale benessere. Lo stile, invece, mi è piaciuto molto. Elegante e molto raffinato.

7 - Menage scozzese – Jacopo Berti

Un racconto ambizioso. La forma epistolare invece è una scelta simpatica per rappresentare l'amore che ossessiona il protagonista per l'attrice di teatro. Amore che porterà il protagonista a non distinguere più la finzione dalla realtà, a tal punto da fargli uccidere l'attore che recita la parte di Macbeth e bloccare così la rappresentazione prima che la lady, sua moglie nella scena, si uccida. Stona il termine aguzzino: nella tragedia è Lady Macbeth a istigare il marito a compiere l'omicidio e le varie nefandezze, in questo passaggio sembra quasi che la vittima invece sia lei.

8 - Non dal cuore ma dalle orecchie – Francesco Nucera

Il tuo racconto è scritto molto bene e ha il pregio di riuscire a mostrare il pensiero e le azioni del protagonista in modo chiaro. La storia ha il suo fascino, manca però di alcuni elementi per riuscire a comprenderla al meglio.
Altra nota, che sia il cuore (organo vitale) a far provare sentimenti è simbolico, in realtà tutte le nostre emozioni partono dalla mente. Forse avresti potuto dire che Ciro era stato operato al cervello, questo avrebbe ancor meglio giustificato la sua incapacità di amare nonostante il suo ossessivo desiderio di riuscirci.

9 - Amore maledetto – Alessia Martinis

Bella l'idea di raccontare un fratello malato di amore per la propria sorella. Mi ha ricordato il film di Bertolucci - The dreamers -. solo che il film aveva un esito meno cruento. :)
La trama è interessante, stile a tratti poetico; ci sono alcune imprecisioni, ma ti sono state già segnalate. Rimane però un interrogativo. Ho inteso che il fratello uccide la ragazza perché non accettava i sentimenti che provava per lei, ma è solo un'intuizione, manca in realtà una chiara annotazione nel testo.

10 - Papere su blu – Chiara Rufino

Il racconto è scritto bene, mi e' piaciuto lo stile chiaro e fluido. Si lascia leggere tutto d'un fiato fino la fine. Ma ci sono un paio di difetti. Prima di tutto la storia, seppur avesse dei presupposti ottimi e la trama sia molto gradevole, come già ti è stato detto, è poco credibile. Nella realtà dubito che una madre avrebbe potuto agire in questo modo senza destare sospetti, difficile anche che la figlia abbia la meglio sulla madre dopo mesi di degenza. Il secondo difetto lo trovo nel tema che non lo ritrovo molto nello scritto.

Avatar utente
Simone Cassia
Messaggi: 153

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#10 » domenica 3 gennaio 2016, 11:00

Non dal cuore ma dalle orecchie di Francesco Nucera
Ciao Francesco,
interessante declinazione del tema. L’ambientazione leggermente futuristica è subito resa dal modello di iPhone e dal Cyber-chirurgo poco dopo e la sfrutti molto bene fino in fondo, bene. Anche il tema è centrato perfettamente e non trovo problemi a livello stilistico o sintattico e devo dire che il senso di benessere sofferto l’ho avvertito anch’io alla fine della lettura. Bravo

Io amo la mia casa di Raffaele Marra
Ciao Raffaele,
ho provato sensazioni contrastanti alla fine del tuo racconto, ora ti spiego perché. Stilisticamente non fa una piega, il racconto è ben scritto, scorrevole, il tema è centrato perfettamente e anche declinato in maniera molto originale (mi evoca il finale di The Others e mi sta bene così!).
Quello che mi lascia perplesso è il netto cambio di prospettiva nella vita del ragazzino che all’inizio sembra un orfanello di strada, poi si scopre che ha dei genitori che gli hanno mantenuto un’istruzione e gli lasciano abbastanza sostanze da permettergli una casa.
Altra cosa, capisco che 3000 caratteri siano molto molto pochi per descrivere la vita lunga e di un uomo in ascesa sociale e il suo amore verso la propria casa, ma forse avrei cercato più immagini e meno sentimenti per descrivere il suo percorso di vita. So che possono essere scelte stilistiche e io stesso non sopporto il fatidico “show don’t tell” però in questo caso mi sento di dovertelo dire.

L’amore oggi di Diego Ducoli
Ciao Diego,
racconto grazioso che ha il pregio di sembrare sospeso nel tempo. Ottima la tecnica di narrazione e le descrizioni con cui sei riuscito a trasmettere un’incredibile quantità di informazioni. I dialoghi, sdolcinati all’inverosimile all’inizio, nella conclusione del racconto vengono ampiamente giustificati ed è anche ottima la distensione narrativa che ti prendi subito prima del finale. Il racconto mi sembra tecnicamente molto buono, ma non ho trovato quel quid che lo rende potente.

Candele rosse di Veronica Cani
Ciao Veronica,
racconto in tema (amore maledetto… letteralmente ), pulito nella sintassi e nelle intenzioni e ben narrato. Buone le pennellate dei ricordi tra un passaggio e un altro del rituale che, grazie all’aiuto di Andrea, forse renderai “più realistico” al laboratorio (?).
Alla vicenda così semplice stona un po’ il finale (o forse sono io a non averlo capito a pieno). Esplosione e sirene sono del tutto accidentali, giusto? O le “gelide raffiche di vento”, che quando è uscita di casa con l’involto non sono state fatte notare, forse le eviterei o cercherei almeno di utilizzarle all’interno della narrazione. Nel complesso giudizio positivo ma c’è da lavorare :)

Papere su blu di Chiara Rufino
Ciao Chiara,
i tuoi altri racconti e questo titolo mi avevano creato notevoli aspettative e forse è anche per questo che il racconto mi ha convinto poco. Lo stile è molto buono e c’è anche una discreta caratterizzazione dei personaggi che riesci a tratteggiare con poche, significative, immagini, ma i due aspetti carenti sono tema e trama a mio avviso. Il tema non mi convince in pieno, non dico che sia assente, ma alla fatidica domanda “avrei capito il tema se non lo avessi conosciuto?” mi sono dovuto rispondere con un “no”. Per quanto riguarda la trama, trovo tutto poco verosimile situazioni, azioni e motivazioni dei personaggi principali e dei secondari. Mi dispiace ma devo darti un giudizio negativo.

Manage scozzese di Jacopo Berti
Ciao Jacopo,
ammetto di essermi avvalso di più riletture e dell’aiuto del pubblico (commenti prima del mio) per cogliere in pieno il contenuto del tuo racconto-lettera. All’inizio ho creduto si trattasse della chiave di volta di un qualche intrigo di corte e stavo apprezzando particolarmente la trovata; inutile dire che la seconda parte della missiva porta con se tutta un’altra storia che però a sua volta si presta a molteplici letture. Ti faccio in miei complimenti per il coraggio e la rapidità di esecuzione ma forse questo tipo di sperimentazioni necessitano di maggiore lucidità durante l’esecuzione. Non mi spreco ulteriormente su lessico e minuscole/maiuscole perché non saprei aggiungere nulla a quanto non sia già stato fatto notare.
A rileggerci.

Amore maledetto di Alessia Martinis
Ciao Alessia,
bentrovata. Un’ottima prova per essere la tua prima esperienza su minuti contati. Ho trovato la prosa molto delicata, a tratti poetica anche se hai preso qualche scivolone qua e là. So che il poco tempo e il labor limae non vanno molto d’accordo, ma questo stile lo richiede.
Per quanto riguarda il tema, direi che è centrato. Mi chiedevo quale fosse l’amore maledetto in questione e alla fine hai scelto quello incestuoso tra fratello e sorella ma la sorella è stata trattata come un mero oggetto di scena in questo caso e non è proprio bellissimo. Se fosse stata effettivamente già morta la cosa avrebbe assunto un carattere diverso, non so. Congetture. :P
A rileggerci.

Primo amore di Maria Rosaria Del Ciello
Ciao Maria Rosaria,
carina l’idea di reinterpretare la cacciata dal paradiso di Adamo ed Eva. Iniziare con le descrizioni è un’ottima idea, ma le avrei rese più coerenti… Eva occhi e capelli di che cavolo di colore li ha? Oro, verde, azzurro, marrone, li elenchi tutti di fila senza però che il lettore possa vedere quello che vede Adamo, eppure Eva è proprio là, davanti a lui. Capisco la volontà di dare al lettore più pennellate di questo paradiso terrestre, ma avrei cercato di dare una coerenza maggiore. Coerenza che si perde anche per la mancata equità delle descrizioni di lui e di lei. Altre note dolenti sono le modalità con cui inserisci Dio e Lucifero nella narrazione e il finale che promette tanto ma che non mostra azioni concrete. Va bene che la storia la conosciamo già, ma se la stai rinarrando dovresti farlo da cima a fondo. So che puoi fare bene e che saprai migliorare questo racconto in fase di laboratorio ;)

Amore colpevole di Patty Barale
Ciao Patty,
testo interessante, il tempo si ferma e la protagonista ripercorre tutta la relazione avuta con questo bullo che, nonostante il passare degli anni, è sempre rimasto tale. Ci sono chicche interessanti nel testo che rendono bene la psicologia di entrambi i personaggi. Il tema è sicuramente centrato e se anche la trama non è nulla di originale te lo si perdona per l’ottimo stile narrativo. Brava.

Cuore di cristallo di Vilma Cretti
Ciao Vilma,
un racconto ben scritto, il tuo, con tema decisamente centrato anche se ti sei affidata a una trama abbastanza scontata (non c’è niente di male, sia chiaro :P ). Il racconto però non è riuscito a prendermi particolarmente, forse a causa dello stile un po’ distaccato con cui descrivi le azioni. Quello che poi non mi convince a pieno è il finale; sia per le modalità con cui si consuma la “vendetta” (come fa la protagonista a sapere che il suo uomo non vincerà anche questo incontro dato che è un pugile così bravo?) sia perché non è chiaro l’aspetto emotivo vissuto dalla protagonista (ma questo credo sia voluto). Avrei dato un imprinting morale maggiore al racconto e al finale, questo argomento lo richiede, secondo me.

CLASSIFICA:
1) Non dal cuore ma dalle orecchie di Francesco Nucera

2) Candele rosse di Veronica Cani

3) Amore colpevole di Patty Barale

4) Amore oggi di Diego Ducoli

5) Amore maledetto di Alessia Martinis

6) Il primo amore di Maria Rosaria Del Ciello

7) Cuore di cristallo di Vilma Cretti

8) Io amo la mia casa di Raffaele Marra

9) Ménage scozzese di Jacopo Berti

10) Papere su blu di Chiara Rufino

Avatar utente
alberto.dellarossa
Messaggi: 230

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#11 » domenica 3 gennaio 2016, 22:06

Non dal cuore, ma dalle orecchie! (di Francesco Nucera)

Ciao Francesco.

Il tema è interessante, soprattutto nel tentativo di recuperare l'amore attraverso un'accelerata di popper. La musica come forza così potente da uccidere (o meglio, da far morire per amore) è un bell'artificio per dare una svolta al racconto. Tuttavia neppure io ho apprezzato il tentativo - forzato, direi - di dare un taglio futuristico. Operazione che di solito ti riesce a meraviglia, questa volta ha sortito l'effetto contrario. Inoltre ho fatto un po' di fatica a seguire bene le motivazioni del protagonista e la correlazione tra operazione e assenza di sentimenti. Si possono intuire ma, allo stato attuale, il racconto non scorre come dovrebbe. La dipendenza tra la canzone e la morte poi mi sfugge: diciamo che ci sono diversi aspetti fumosi che inficiano sulla riuscita.

Io amo la mia casa

Ottimo. Il racconto fila alla perfezione fino alla fine, in maniera molto lineare. Belle le descrizioni e come hai descritto per addizione l'ossessione del protagonista. Mi sento di fare solo due appunti a un racconto già molto bello: il sintagma finale, ripetuto per aggiungere ulteriore ossessione e chiudere in fade-out, è superfluo. Abitui il lettore a una voce narrante consapevole per poi togliere autorevolezza in fondo. Inoltre avrei spinto un po' (ma solo un po') sulla personalità della casa che infine ci riveli in un atto di ribellione. Tutto bene se è per descrivere l'ossessione personificata del protagonista, ma se nella tua idea la casa ha DAVVERO tradito il suo amante (cosa che verrebbe da pensare, dato l'amore maledetto del tema) allora varrebbe la pena descrivere meglio il legame simbiontico tra i due.

Cuore di cristallo (caratteri 2456)

Ciao Vilma. Molo bello il tuo racconto, delicato. Il tema dell'amore maledetto c'è, anche se mi rimangono alcuni dubbi irrisolti. Da come descrivi la relazione, sembrerebbe che il pugile alzi spesso le mani sulla compagna, eppure allo stesso tempo lasci indizi che l'evento della sberla sia l'unico e il solo a generare la rottura del cuore di cristallo. Ancora però riacchiappi il lettore descrivendo un atto servile, della pulizia delle scarpe nonostante l'aggressione subita. Insomma, i pezzi non collimano alla perfezione. Inoltre le donne abusate spesso hanno un cuore di diamante piuttosto che di cristallo. Subiscono ancora e ancora, spesso non bastano tutti i colpi del mondo per farle desistere dal subire violenza; in questo senso la scelta della frase "ho un cuore di cristallo" ingenera ulteriore confusione. Fatte queste obiezioni il racconto rimane comunque efficace e bello nelle sue descrizioni e similitudini. Lo stile è pulito e ben strutturato.

AMORE COLPEVOLE di Patty Barale

Ciao Patty.
Innanzitutto complimenti davvero per la fulminea sortita, nonostante avessi pochissimo tempo hai tentato lo stesso e questo da solo merita menzione. Per lo stesso motivo mi è davvero difficile valutare il tuo racconto con obiettività. I limiti ci sono e sono evidenti, ma d'altronde è difficile fare di meglio in mezzora. I puntini di sospensione te li hanno fatti notare; la storia è molto semplice ma efficace e il ribaltamento di prospettiva è perfettamente credibile e funzionale. Rispetto al racconto di Vilma però, la tua storia è più credibile. Insomma, valutando tutto nel complesso ti faccio i complimenti: un racconto che non mi ha fatto impazzire e tuttavia dignitoso, soprattutto considerando i tempi strettissimi in cui sei dovuta stare.

L'amore oggi

Efficace. Una storia non-storia, semplice descrizione di gesti che si ripetono ovunque. Una puttana di lusso e uno yuppie che gioca alla ribellione senza mai provarci davvero. Di fatto il tuo racconto, seppur infiorettato, è lo spaccato di molte realtà. Ho apprezzato moltissimo le descrizioni e l'indolenza della prosa, trascinata in maniera piuttosto languida. Unica cosa che stona è la mancanza di un reale conflitto che dia mordente alla storia e la mancanza dell'amore maledetto. O meglio, l'amore c'è, ma più che maledetto è mercenario. Comunque buona prova.
P.S. cava come il sesso appena consumato dai due amanti, è superfluo e toglie forza alla prosa.

Candele rosse

Ciao Veronica.
Maledetto davvero quest'amore. Tuttavia, nonostante la perfetta aderenza al tema, ho trovato il racconto un po' legnoso. Forse per il tipo di narrazione completamente raccontato,un po' per alcuni passaggi che sfiorano l'infodump. Sembra quasi che il tuo obiettivo primario fosse la descrizione del rituale da parte dell'autore, invece di raccontare davvero una storia al lettore. In quest'ottica molte parti del testo sono ridondanti e superflue: inutile per esempio specificare che sulla carta sono scritti i due nomi, il lettore lo sa già. Ho capito dove saresti andata a parare alla seconda riga. Per il resto gli appunti mossi da Vastatio sono molto pertinenti: alcuni particolari rischiano di far vacillare la sospensione d'incredulità.
Quanto al colore delle candele mi viene da pensare che sia correlato al tipo di magia rossa, non nera; parli di rituale di allontanamento ma lo descrivi come un voodoo nero come la pece. Anche questa è un'incoerenza di fondo.

Il primo amore

Ciao Maria Rosaria.
Complimenti per la storia e per il punto di vista: rileggi il mito adamitico in chiave del tutto nuova senza peraltro cambiare di una virgola l'aderenza ai fatti biblici, eccezion fatta per l'invidia di Dio. Ciò che non mi ha convinto è la prosa: la punteggiatura andrebbe rivista in diversi passaggi e la sintassi non è sempre scorrevole. Inoltre il tutto è molto narrato (aspetto che ho notato in molti racconti del girone). Usa un evento per mostrare la storia intera, senza narrare il disegno completo: lascia che sia il lettore a unire i puntini.
P.S. Mi aspetto che il grande Barbuto non usi i puntini di sospensione ma solo punti esclamativi!

Papere su blu

Oh beh. Storia molto forte, macchiettistica e allo stesso tempo angosciante. Mi è piaciuta molto la descrizione della madre attraverso i fatti visti dalla lente della figlia. L'unico problema di questo racconto è forse una certa confusione di fondo che costringe il lettore a leggere più volte gli stessi passaggi. Lasci sospeso l'elemento della vestaglia e non lo riprendi più. Si intuisce che siamo in casa, eppure l'inappropriatezza del comportamento materno è ad ogni modo troppo spinta (perizoma e vestaglia semitrasparente). Insomma, alcuni aspetti sono da rivedere ma nel complesso ho apprezzato la storia, soprattutto per gli aspetti narcisistico-ossessivi della madre (ho una passione per i conflitti materni, il mio analista potrebbe dire qualcosa a riguardo).

Amore maledetto (Alessia Martinis)

Ciao Alessia e benvenuta.

Un buon esordio, breve e incisivo. Ancora non ho capito se il particolare effetto sintattico sia cercato o frutto di una prosa ancora incerta. Avrei premuto un pochino di più l'acceleratore sull'aspetto incestuoso: dopotutto una scannata per amore è cosa piuttosto comune, mentre l'amore fraterno che si fa ossessione omicida può fornire molti spunti. Prova a ripensarci, poi fammi sapere ;)

Menage scozzese

Ottimo, non c'è che dire. I refusi sono tali e non mi turbano affatto, la mimesi dello stile shakespeariano è invece ottima. L'ossessione dell'attore poi si tinge di un particolare humor inglese nella chiusura del racconto che da sola vale quanto il testo precedente. C'è qualcosa di Monty Python in questo breve racconto, e devo farti davvero i miei complimenti. Sei riuscito a catturare tutta la mia attenzione. Bravo.


1) Ménage scozzese di Jacopo Berti
2) Io amo la mia casa di Raffaele Marra
3) Amore oggi di Diego Ducoli
4) Il primo amore di Maria Rosaria Del Ciello
5) Papere su blu di Chiara Rufino
6) Amore colpevole di Patty Barale
7) Non dal cuore ma dalle orecchie di Francesco Nucera
8)Cuore di cristallo di Vilma Cretti
9) Candele rosse di Veronica Cani
10)Amore maledetto di Alessia Martinis

Avatar utente
Monica Patrizi
Messaggi: 127

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#12 » domenica 3 gennaio 2016, 23:45

E dunque ecco di seguito anche la mia classifica.
Ahimè, pur essendo passati ben 10 giorni dall'inizio del contest, l'unico strumento a disposizione di scrittura che ho, resta il mio cellulare, pertanto mi scuso per eventuali refusi e per la sintesi che sono costretta a fare dei commenti (che trovate per ogni vostro racconto) ma non sono riuscita a trovare l'opzione copia e incolla.

Complimenti a tutti comunque, non è stato facile dare un ordine di gradimento.


1. Amore colpevole
Si legge di un fiato, brucia come un super alcolico bevuto a stomaco vuoto, brava!

2. Candele rosse
Racconto fluido e lineare, peccato il finale un po' affrettato.

3. Il primo amore
Geniale l'idea di Adamo ed Eva, con Lucifero e un Dio invidioso sullo sfondo.

Avatar utente
Monica Patrizi
Messaggi: 127

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#13 » domenica 3 gennaio 2016, 23:51

4. Papere su blu
Peccato il titolo non venga poi ripreso nello sviluppo della trama, molti i dettagli che però non vengono del tutto snocciolati

5. Amore maledetto
Originale il tema dell'incesto, ma ho trovato poco equilibrio tra parti descrittive e azione nel racconto.

6. Menage scozzese
Bello lo stile Shakespeariano e l'idea della lettera, tuttavia dov'è e perché il maledetto amore?

Avatar utente
Monica Patrizi
Messaggi: 127

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#14 » lunedì 4 gennaio 2016, 0:00

8. Cuore di cristallo
Ho avvertito una certa distanza emotiva dalla protagonista e dalle sue vicissitudini, di cui peraltro dici poco. Peccato perché hai uno stile molto personale, che mi piace molto.

9. Non dal cuore ma dalle orecchie
Stilisticamente convincente ma ho trovato poco chiare e sviluppate le motivazioni del protagonista

10. L'amore oggi
Efficaci i dialoghi e le descrizioni, ma arrivano poche emozioni, quasi come se i personaggi restassero una parte, senza crederci troppo.

11. Io amo la mia casa
Originale l'idea dell'amore per la casa che diventa un'ossessione, meno convincente tuttavia la trama ed il finale.

Avatar utente
Monica Patrizi
Messaggi: 127

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#15 » lunedì 4 gennaio 2016, 0:00

8. Cuore di cristallo
Ho avvertito una certa distanza emotiva dalla protagonista e dalle sue vicissitudini, di cui peraltro dici poco. Peccato perché hai uno stile molto personale, che mi piace molto.

9. Non dal cuore ma dalle orecchie
Stilisticamente convincente ma ho trovato poco chiare e sviluppate le motivazioni del protagonista

10. L'amore oggi
Efficaci i dialoghi e le descrizioni, ma arrivano poche emozioni, quasi come se i personaggi restassero una parte, senza crederci troppo.

11. Io amo la mia casa
Originale l'idea dell'amore per la casa che diventa un'ossessione, meno convincente tuttavia la trama ed il finale.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Gruppo LUPO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#16 » giovedì 7 gennaio 2016, 0:11

Ecco a voi la mia classifica. Nella giornata di domani, massimo domani sera, avrete quella generale del gruppo con qualificati alla fase finale e racconti a punti Rank di Era.

1) L’amore oggi, di Diego Ducoli
Un gran bel pezzo. Forse indugi un pelo troppo sul bagno, ma qui l'amore maledetto c'è tutto nel suo negare l'impossibilità di uno sano mostrando il bisogno di mentire a se stessi nonostante tutto per poter continuare la recita di una vita "come ce l'hanno insegnata". Per me un pollice su.
2) Amore colpevole, di Patty Barale
Un racconto che, nonostante il suo essere spiattellato nell cronaca nera dei giorni nostri, riesce comunque a colpire con un finale che non mi è giunto inaspettato. Non so perché, che nell'equazione ROVINATO rientrasse anche Cesare non mi era arrivato e leggerlo mi ha favorevolmente colpito. Ottimo. Certo, molto narrato, manca completamente il dialogo e forse qualche riga sparsa ci sarebbe stata, d'alleggerimento, ma il pollice è quasi su.
3) Candele rosse, di Veronica Cani
Molto bene anche qui. Un racconto su un amore e il suo male, sul potere di autoconvincimento, sulla maledizione del possesso. Mi è piaciuto, anche se forse ti dilunghi un pelo troppo in certe descrizioni che andrebbero alleggerite per evitare che il lettore casuale si allontani prima della chiusa. Un pollice tendente all'alto per me.
4) Papere su blu, di Chiara Rufino
Racconto che funziona, quasi horror nel suo concludersi con questa ragazza che si disvela improvvisamente guarita. Infatti l'appunto che ti muovo sta nella mancanza di tensione. In un racconto così breve non hai tempo di creare, quindi devi entrare subito nel vivo in modo da afferrare da subito chi ti legge. In questo caso avrei chiarito da subito che la ragazza è guarita in modo da aumentare il pathos intorno a ogni evento in cui lei potesse intervenire (non facendolo per scelta). Per me un pollice tendente all'alto, ma rivedilo seguendo il mio suggerimento.
5) Cuore di cristallo, di Vilma Cretti
Qui c'è un amore terminato, abbattuto. Certo, l'affetto è rimasto, ma la protagonista non riesce a recuperare il sentimento. Ti dirò, durante la prima parte ho inteso che lui la picchiasse più volte mentre poi un singolo evento violento ha portato alla cessazione del rapporto. Interessante la metafora pugilistica, buona la prosa, al tuo solito. Per me un pollice tendente all'alto.
6) Amore maledetto, di Alessia Martinis
Un racconto che, al netto di alcuni refusi (più che altro proprio termini mancanti) risulta ben scritto. Certo è che al momento mi sembra più un compitino ben svolto che un racconto completo. Detto questo, è anche vero che spesso i testi migliori sono quelli più semplici, ma qui mi sembra davvero che con più polpa potrebbe ambire a vette più elevate. Per intenderci, il pollice è tendente all'alto e non potrebbe essere altrimenti, ma alla pari con altre valutazioni simili non posso che penalizzare il tuo lavoro in quanto, lo si respira propria, c'è un notevole margine di miglioramento proprio a livello di sviluppo. Come? Beh, tanto per cominciare potresti fornire qualche elemento in più sui protagonisti per aumentare la tensione permettendo al lettore di empatizzare maggiormente.
7) Il primo amore, di Maria Rosaria Del Ciello
L'idea alla base è decisamente ottima, ho qualche appunto sullo sviluppo. Troppo narrato, ma penso che da me te l'aspettassi. Poi l'arrivo del brutto ceffo... Mmmh, no, non mi ha convinto. Ok la metafora e la simbologia, ma per la mia sensibilità in quel momento hai esagerato non tanto perché io sia bigotto (ho scritto le peggio cose a riguardo), quanto perché con questa impostazione hai dovuto accelerare e chiudere in fretta riassumento la Storia intera. Per me un pollice comunque tendente all'alto, ma con le riserve che ho espresso.
8) Io amo la mia casa, di Raffaele Marra
Una casa, un amore, una maledizione. Perfetto, il tema c'è. Però... Tutto troppo ripetuto, quasi a volerlo inculcare a forza e ci sta, ma la forma attuale è lontana da quella corretta e allora via di laboratorio perché di materiale ce n'è, ma come la casa che va abbellita, qui va revisionato per trasformare quello che, al momento, è un pollice ni, anche se interessato a puntare verso l'alto.
9) Non dal cuore, ma dalle orecchie!, di Francesco Nucera
Un racconto ben scritto, ma assai forzato. Senza cuore niente amore e allora come? Olfatto, infine udito e vediamo che succede e una volta trovata la via ecco la morte che senza il cuore a contenerlo troppo amore uccide. Bene, la tesi è interessante, ma la inserisci a forza in una situazione tra le più semplici quale quella di scrivere un messaggio. Allo stato attuale per me è un pollice ni proprio per la senzaione di artificiosità che mi ha trasmesso, ma di sicuro merita una riscrittura.
10) Menage scozzese, di Jacopo Berti
Devo purtroppo trincerarmi in un pollice poco convinto. La lettura è faticosa e non aiutano i refusi. Il tempo ti è stato tiranno, ma nell'approcciare a simili azzardi si deve mettere in conto che il refuso va eliminato in quanto la sua presenza potrebbe ingenerare dubbio nel lettore sul tipo "è voluto o no?" e già questo rallenta la lettura. Lettura che inoltre è resa ancora più impervia da riferimenti che non tutti possono avere e che pertanto, già solo per quello, riduce e di molto la papabile platea. Ripresentalo nel laboratorio riscritto con il tempo che ti serve e vediamo che succede. Certo, un simile racconto in vetrina ci starebbe bene e anche molto, ma nella giusta forma, il più possibile a prova di bomba.

Torna a “76ª Edizione – 9ª della 4ª Era - Strukul Edition”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti