Santo Sollievo - di Simone Cassia

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Simone Cassia
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Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#1 » martedì 16 febbraio 2016, 0:21

Santo Sollievo
di Simone Cassia


Il corpo dell’anziano uomo giace di fronte a me in questo freddo, piovoso, pomeriggio inglese. Le gocce battono sui vetri creando un rumore snervante che si mischia al ronzio continuo delle lampade.
Questo posto è uno schifo. Una stanza ottagonale di cemento armato con un solo accesso, una porta blindata che è stata chiusa alle mie spalle, e sette feritoie rinforzate con barre di solido acciaio.
Con gesti calmi preparo la salma come ho fatto centinaia di volte durante gli anni di noviziato, con me ho tutto l’occorrente per lavare, ungere e rivestire il defunto in vista dei tre giorni di meditazione al suo capezzale, terminati i quali potrò prendere gli ordini perpetui.
La mia infanzia sembra così lontana, anche se credo di non averne mai avuta una. Ero ancora una bambina quando fui portata a scegliere questa vita di rinunce. La quarta figlia del Conte Theodore di Ruthland, potrei dire che sulla mia culla fu posta una corona di rosario invece dei sonagli e ben presto lasciai la mia casa per il collegio della di Chiesa di Tutti i Santi ad Oakham.
Crescendo mi resi conto che l’ordine che era stato scelto per me era diverso da tutti quelli di cui avevo letto sui libri di storia. In questa neocattolica Inghilterra, l’Ordine Riformato delle Sorelle del Santo Sollievo ha ottenuto il plauso di ogni classe sociale. Le più grandi famiglie d’Inghilterra vantano un membro nell’ordine, persino la famiglia reale. La giovane principessa reale Mary è stata ordinata novizia presso il collegio di Westminster non più di un anno fa, ma per quanto possano trarne prestigio le grandi case, nulla impedisce alle persone di chiamarci Prefiche o Luttuanti e di mandare scongiuri al nostro passaggio.
Quando la salma è pronta, la vesto della Tunica dell’Attesa, la benedico con l’acqua e con l’incenso e mi inginocchio accanto a lei.
Svuoto la mente e controllo il respiro. Prego la Santa Vergine. Le parole si trasformano in sussurri, poi in respiri per poi scivolare in una condizione sospesa nel tempo. Benché da fuori appaia come un rigido tronco, ho cognizione di tutto ciò che mi circonda. Escludo i rumori e anche il battito del mio cuore smette di pulsare nelle orecchie.

I secondi, i minuti e poi le ore si rincorrono. Il tramonto cede il posto all’alba e questo ciclo si ripete per due volte senza che nulla turbi la mia veglia. Sento che il tempo sta giungendo al termine. L’aria nella stanza è pregna del puzzo della morte, benché gli olii e l’incenso tentino di nasconderlo.
“Una veglia tranquilla, dopo tutto.” mi scopro a pensare. Pian piano riprendo coscienza del mio corpo e mi accingo a risvegliarmi con calma quando un grido disumano mi costringe a più frenetiche movenze.
Repentina impugno la sciabola deposta appena accanto alle mie ginocchia e con un gesto fluido decapito il risvegliato. Se anche questa notte fosse trascorsa tranquilla, il suo riposo non sarebbe più stato disturbato, ma così non è stato. Sono queste le regole di questo maledetto, oscuro, XXII secolo.



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antico
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#2 » martedì 16 febbraio 2016, 0:24

Simone, sbaglio o è da qualche edizione che manchi? Beh, bentornato! Parametri tutti ok, buona De Marco Edition!

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Simone Cassia
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2016, 0:28

Sono stato un po' discontinuo saltando novembre e gennaio :P

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Angela
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#4 » martedì 16 febbraio 2016, 12:19

Santo sollievo - di Simone Cassia.

Se qualcuno avesse un dubbio riguardo ai finali ad effetto, gli basterebbe leggere il tuo racconto :) Scherzi a parte, è un buon testo, scritto bene e decisamente in tema. Ti faccio solo due appunti:

1) i flashback sono troppo lunghi. Come lettrice, ero molto più interessata a ciò che stava facendo la donna piuttosto che la bambina.
2) il famoso show don't tell, bestia nera di noi autori. Ti faccio solo un esempio: quando dici "questo posto è uno schifo", era sufficiente mostrarlo.

Il giudizio è senz'altro positivo, un pollice alzato anche per te. Bravo.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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Simone Cassia
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#5 » martedì 16 febbraio 2016, 16:52

Ciao Angela, grazie per il commento! Ti rispondo brevemente sui due punti che mi hai segnalato:
1) è vero, i flashback sono un po' lunghi, ma avevo il piacere di dare un po' di respiro all'ambientazione a cui mi sono ispirato (gdr unhallowed metropolis)
2)il testo è farcito delle impressioni della protagonista, essendo in prima persona, quindi il suo giudizio personale sulla stanza in cui si trova imho non stona più di tanto :-P

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angelo.frascella
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#6 » giovedì 18 febbraio 2016, 0:00

Ciao Simone.

Gran bel racconto, con un’ottima idea di base, sfruttata abbastanza bene. Il finale riesce davvero a sorprendere e la chiosa che contestualizza la storia al futuro chiarisce gli ultimi dubbi. L’unico difetto è il lungo infodump (e un po’ noioso) con cui infarcisci la parte centrale del racconto. Credo potrebbe essere di molto ridotto, visto che, oltretutto, molte delle informazioni che dà sono superflue ai fini del racconto.

A rileggerci
Angelo

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Simone Cassia
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#7 » giovedì 18 febbraio 2016, 0:08

Ciao Angelo, grazie del commento.
Mi dispiace per il lungo infodump, avevo tanto in testa e tanta voglia di farlo sapere. Volevo far prendere un po' d'aria all'ambientazione ma ho finito per appesantire il racconto di informazioni che non sono strettamente necessarie :P
Valuterò se snellirlo in sede laboratoriale.
Grazie ancora, a rileggerci!

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Flavia Imperi
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#8 » giovedì 18 febbraio 2016, 14:29

Ciao Simone,
l'ambientazione del racconto è molto interessante, e ci sono tutti gli ingredienti: l'idea, l'atmosfera, i colpi di scena. Però non sono bene amalgamati a mio avviso.

La prima persona è efficace per descrivere il mondo emotivo di una persona, ma può essere più limitante per le descrizioni fisiche, la rivelazione del background e persino le scene di azione. In questo caso forse avrebbe funzionato meglio la terza persona.

Nel racconto c'è tanta spiegazione, e il finale non si capisce benissimo... è un vampiro?
Si vede che c'era tanto da raccontare, ma poi il risultato dall'esterno non è efficace, rimane un po' mentale.

Ci sono due punti in particolare che non funzionano:

Benché da fuori appaia come un rigido tronco, ho cognizione di tutto ciò che mi circonda.


L'autodescrizione dall'esterno è un po' forzata. Meglio usare qualche espediente in questi casi, come il punto di vista di altri personaggi - per es.: "le consorelle dicono che nella veglia somigliamo più a tronchi morti che a persone"

e anche:

Sono queste le regole di questo maledetto, oscuro, XXII secolo.


Bellissima idea: all'improvviso capiamo di essere nel futuro, e non nel passato come sembrava all'inizio, ma chi penserebbe in termini simili? L'ho trovata un po' forzata. Anche qui la terza persona sarebbe stata d'aiuto.

In compenso, il tema è centratissimo.

Buon contest!
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Simone Cassia
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#9 » giovedì 18 febbraio 2016, 17:42

Ciao Flavia,
cavolo, se la mia fan numero 1 qui su Minuti Contati mi giudica così gravemente vuol dire che sono proprio fuori forma!
Devo dire che non ho mai pensato a questo racconto in terza persona, inizialmente era nato, addirittura, come pagina di diario ma poi ho preferito volgere alla prima persona; decisamente devo provare con la terza.
Nel finale sono stato molto breve, volevo che fosse un fulmine a ciel sereno, ma forse si perdono un po' di dettagli così (per la cronaca è un semplice zombie :P )
Vengo ai due punti che mi hai citato:

Benché da fuori appaia come un rigido tronco, ho cognizione di tutto ciò che mi circonda.


Ho immaginato che abbia visto altre consorelle esercitarsi nello stesso tipo di trance e che quindi abbia un'idea definita di come debba apparire, forse dovevo esplicitare.

Sono queste le regole di questo maledetto, oscuro, XXII secolo.


Qui il discorso è un po' più lungo, ho immaginato che la piaga zombie avesse influito pesantemente sul modo di vivere delle persone (persino l'ordine è stato fondato per questo motivo) e che per "normalizzare" la vita si sia iniziato a pensare a questa piaga in termini di "regole" la cui fondamentale si può evincere dalle ultime righe. Esplicitata sarebbe: «Se un corpo non si rianima nelle 72 ore consecutive al decesso non sarà più soggetto a rianimarsi»

Si, lo so, tanto da dire e da spiegare ma che nel testo si intuisce appena :P

alexandra.fischer
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#10 » giovedì 18 febbraio 2016, 17:57

SANTO SOLLIEVO di Simone Cassia Hai scritto un dark fantasy molto interessante (addirittura inventando la cittadina immaginaria di Okham, ma con verosimiglianza, situandola in una neocattolica Inghilterra, con tanto di principessa Mary ordinata novizia dello stesso ordine religioso della protagonista; si tratta delle Prefiche o Luttuanti, qui rese come monache di clausura adibite anche al lavaggio e alla vestizione dei defunti, prima ancora che alla lamentazione funebre). Interessante il particolare della Tunica dell’Attesa come indumento funebre e anche la tua spiegazione finale del perché la stanza ottagonale sia munita di sbarre. Alcuni risvegli inattesi possono turbare la pace (come quello del defunto che la protagonista interrompe a fil di spada, dopo aver passato la notte immersa nella meditazione religiosa). Nella tua storia, il XXII° promette male.

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Flavia Imperi
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#11 » giovedì 18 febbraio 2016, 18:20

Rileggendolo sotto questa luce ho gustato meglio tutti i particolari, a una prima lettura però non li avevo carpiti. Potrei sbagliarmi sul fatto della terza persona, comunque con pochi ritocchi diventa un signor racconto!
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francescocascione
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#12 » sabato 20 febbraio 2016, 23:33

Il finale arriva improvviso e giustifica tutto quello che lo precede.
Fai con il lettore quello che la protagonista fa con la salma. Lo rilassi, lo prepari e al momento in cui lo svegli arriva il taglio netto.
Il racconto mi è piaciuto proprio per il cambio di ritmo, per il sacrificio della prima parte - lenta, è vero, ma funzionale - a vantaggio della chiosa che arriva come un petardo.
Non mi esprimo sugli infodump, non avendo ancora capito bene cosa ci sia di male nel descrivere, non mi sento di criticarti per averlo fatto :)

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Simone Cassia
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#13 » domenica 21 febbraio 2016, 10:22

Grazie a Francesco e Alexandra per i commenti, troppo gentili :-)

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Linda De Santi
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#14 » domenica 21 febbraio 2016, 16:09

Ciao Simone! Ho apprezzato il tuo racconto per l’ambientazione e l’atmosfera, e anche il tema è centrato: ambientare la storia in un futuro in cui si mescolano medioevo e zombie non è un’impresa facile, ma trovo che la resa finale sia molto buona.
L’unico appunto che posso fare, e che già altri hanno notato, è la lunga introduzione iniziale, secondo me da snellire un po’. Alleggerirei anche la descrizione della stanza, che suona parecchio “tecnica” per una sacerdotessa che sta per compiere una veglia.
E’ comunque buon racconto, di cui credo proprio che mi piacerebbe leggere una versione più estesa.

A rileggerci! :)

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ceranu
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#15 » domenica 21 febbraio 2016, 19:40

Ciao Simone, bel racconto. Certo, aprì appena una finestrella sul tuo futuro, ma a fine lettura sono comunque soddisfatto. La storia mi piace, ma cercherei di sfoltirla un po'. Ci sono troppi aggettivi che appesantiscono la lettura e poi parti male. "L'anziano uomo" urla troppo a infodump, che tra l'altro non serve nemmeno. Sarebbe bastato scrivere: l'anziano.
Nel complesso è un'ottima prova.
Ciao e alla prossima.

viviana.tenga
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#16 » lunedì 22 febbraio 2016, 13:35

Ciao Simone,
Un racconto dall'ambientazione molto interessante e ben tratteggiata; personalmente, non ho trovato eccessiva la digressione centrale, condivido invece i dubbi che sono stati sollevati da altri sulla scelta della prima persona, o per lo meno su come l'hai gestita. Oltre ai passaggi che ti sono già stati segnalati, ce n'è uno all'inizio in cui parli di "pomeriggio inglese", che subito mi ha fatto pensare a un protagonista che si trova in Inghilterra ma ha vissuto a lungo altrove (altrimenti, perché definire "inglese" qualcosa che non hai mai visto in modo diverso? Tu definiresti mai un pomeriggio "italiano"?). Il colpo di scena finale funziona ed è ben preparato, quindi anche il giudizio sulla trama è positivo. In conclusione, un racconto buono, che però potrebbe guadagnare moltissimo da una migliore gestione della voce narrante.

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patty.barale
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#17 » martedì 23 febbraio 2016, 12:34

Ciao Simone,
Bella l'ambientazione e interessante il ruolo di queste religiose destinate a vegliare i morti per impedire un loro ritorno, tuttavia il finale, che nella forma è perfetto, mi lascia dei dubbi: perché i morti dovrebbero ritornare? Sono vampiri del XXII secolo?
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto la trance meditativa della religiosa, ma ho trovato troppo narrato (detto da una il cui racconto è troppo tell e poco show, è il massimo della presunzione! ;-) )
Nulla da ridire, in ogni caso, sullo stile.
Solo un'osservazione:
Le gocce battono sui vetri...
...sette feritoie

Forse mi sbaglio io, ma le feritoie non hanno vetri o se li hanno sono talmente stretti e incassati, che diventa difficile percepire il ticchettio della pioggia

Immagine

In ogni caso un'ottima prova, che secondo me, necessita di uno spazio molto più ampio.
In bocca al lupo!

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Simone Cassia
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#18 » martedì 23 febbraio 2016, 15:57

Ciao a tutti, intanto vi ringrazio per i commenti, ora vedo di rispondere puntualmente :P

@Linda: non mi era sembrata troppo tecnica la descrizione, ma forse si può snellire un po'

@ceranu: non credevo che gli aggettivi nel testo fossero così tanti da disturbare la lettura e se anche "l'anziano uomo" è infodump, non mi sembra tra i casi più gravi xD

@Viviana: se devo essere sincero, non mi capita raramente di dire il "tipico caldo siciliano" beché sia nato e cresciuto in Sicilia, non ne vedo il problema

@Patty: Si tratta di zombie, non di vampiri, ho pensato che la motivazione della piaga, in un racconto così breve, si potesse anche omettere dato che non era ambientato nel periodo di origine della stessa.
Non ho capito se la trance meditativa ti è piaciuta come era descritta o se era troppo narrata... perché se l'avessi narrata di meno forse ti sarebbe piaciuta di meno :P
Per quanto riguarda le feritoie, si, forse sarebbero meglio delle finestre :)

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Monica Patrizi
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#19 » martedì 23 febbraio 2016, 19:37

Ciao Simone,
Un racconto ben scritto ed originale, di cui ho apprezzato l'ambientazione ed il finale a sorpresa. Poco chiari tuttavia alcuni passaggi nel testo. Mi riferisco in particolare al risveglio della salma inaspettato, senza all'interno del racconto i motivi, questo XIl secolo alla fine, che pare in contraddizione con la descrizione iniziale, che avevo immaginato più in epoca vittoriana che futuristica.
Molto bella e malinconica la parte in cui fai riferimento all'infanzia della religiosa. Tuttavia ciò che influenza il mio giudizio finale, nonostante l'ottima struttura, é il fatto che non mi arrivino emozioni. A rileggerci.

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patty.barale
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#20 » martedì 23 febbraio 2016, 21:24

Mancanza di chiarezza mia!
Il troppo narrato era riferito alla parte iniziale del racconto (scusami, ma ho scritto i commenti col cellulare sul treno... E mi sono un po' incartata!)

diego.ducoli
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#21 » martedì 23 febbraio 2016, 22:40

Ciao Simone
Hai per le mani un diamante grezzo.
Un ambientazione veramente intrigante, che andrebbe approfondita con dei possibili risvolti veramente interessanti.
Il lungo spiegotto sul passato della protagonista appesantisce molto, potevi raccontare meglio la tua distopia che risulta solo accenata.
Potrebbe venirne fuori un bel steam-punk. Hai i personaggi e l'ambientazione, ora ci vuole più storia.

viviana.tenga
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#22 » mercoledì 24 febbraio 2016, 12:30

Simone Cassia ha scritto:@Viviana: se devo essere sincero, non mi capita raramente di dire il "tipico caldo siciliano" benché sia nato e cresciuto in Sicilia, non ne vedo il problema

Non so, a me sembrava una cosa un po' strana, forse perché mi ero fatta l'idea di una protagonista che non avesse particolari termini di paragone. Ma è assolutamente una di quelle osservazioni che possono essere del tutto soggettive, quindi se ti sembra infondata ignorala senza remore :)

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ceranu
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#23 » mercoledì 24 febbraio 2016, 16:54

@ceranu: non credevo che gli aggettivi nel testo fossero così tanti da disturbare la lettura e se anche "l'anziano uomo" è infodump, non mi sembra tra i casi più gravi xD

Hai ragione, non è grave, ma penso sia evitabile. Il mio consiglio è sempre quello di snellire la scrittura il più possibile e in MC, visti i limiti di spazio, è ancora più importante farlo.

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antico
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#24 » sabato 27 febbraio 2016, 18:27

Mi è proprio piaciuto e me lo sono riletto con gusto per capire se la fretta del finale fosse un male o no e mi sono risposto che è giusto così perché non voglio sapere esattamente chi cos’è questo rinato, quello che conta è il procedimento, il fatto che ci sia una sorta di morbo che riporta qualcuno in vita e altri no e che la risposta che ha trovato l’umanità stia in un nuovo ordine religioso di suore guerriere, fantastico. Gestisci ottimamente la narrazione, procedi pacato, ma perentorio verso il finale che ti sei proposto di raggiungere e il tutto si esplicita in un racconto completo in tutto e per tutto. Per me pollice SU.

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Sissi Kardec
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#25 » giovedì 3 marzo 2016, 17:11

Per la prima volta commento da lettrice (mi hanno detto che posso farlo evviva) fuori dalla edition e finito il termine dei commenti degli autori, e scelgo questo tuo racconto per cominciare, perchè è uno dei pezzi brevi più belli che ho letto qui. In questa Edition come in altre.
Non ci trovo alcun difetto (non vado sul tecnico perchè adesso parlo da lettrice) e per me la lunga digressione iniziale è la preparazione perfetta al colpo di scena finale. Tema del risveglio improvviso centrato. Racconto centrato. Tutto è migliorabile, ma per ora hai i miei più vivi complimenti!

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Simone Cassia
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Re: Santo Sollievo - di Simone Cassia

Messaggio#26 » giovedì 3 marzo 2016, 22:30

Che dire, grazie Sissi :-)

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