Seconda gioventù

Avatar utente
ceranu
Messaggi: 738

Seconda gioventù

Messaggio#1 » martedì 16 febbraio 2016, 0:45

Roberto poggiò la scarpa bianca sulla pista, si voltò, guardò Ivan e ammiccò. «Andiamo, Amo!» disse ad alta voce, per coprire il rumore di quella “musica”.
«Non credo che i ragazzi si chiamino: Amo» rispose l'amico.
«E che ne so io! Mia figlia le chiama tutte così.» Roberto portò la mano al mento e lo gratto: gli mancava il pizzetto, ma qualcuno gli aveva detto che senza sembrava più giovane. «E se ti chiamassi Bro
Ivan sbuffò e alzò gli occhi al soffitto.
«Perfetto, Bro, è ora di mettersi in gioco!» disse Roberto, mentre riprendeva la via della pista. Avanzò spavaldo, nei vestiti nuovi che gli erano costati l'irrigidimento della dieta.
A ogni passo, i pantaloni a sigaretta gli strizzavano le cosce e “il pacco”, che gli si era intorpidito da almeno un'ora.
Era sicuro di sé come non lo era da anni: merito dello psicologo o più semplicemente della giacca a paillettes che indossava, su cui spiccavano un arcobaleno e un disegno che avrebbe potuto fare una bambina di cinque anni. Ma era così che si vestivano i ragazzi di oggi: l'aveva visto sul poster di Mika appeso in camera di sua figlia.
Adocchiò tre ragazze, si voltò verso Ivan, che lo stava seguendo, e le indicò con il sopracciglio. Si strofinò le mani e indugiò con lo sguardo sul solco circolare che gli cingeva l'anulare sinistro. «Stavolta tocca a me!» disse fra i denti.
Ruotò sulle punte, abbassò le testa rasata e abbozzò un'andatura sciolta. Finse di guardare in un'altra direzione, ma non le perse mai d'occhio: stavano ridendo, come facevano sempre le ragazze eccitate. Gli passò accanto, fingendo disinteresse.
«Ehi, scusa!» disse una voce argentina, mentre una mano gli si poggiava sulla spalla.
Roberto si voltò mostrando l'intera dentatura.
«Potremmo fare un selfie?» chiese una delle ragazze, cercando di nascondere con una mano il sorriso.
Sarà un nuovo approccio” pensò Roberto. «Certo» rispose, celando l'entusiasmo. Allargò il braccio e la ragazza gli si infilò sotto.
«Come ti chi…» provò a chiedere, ma un flash lo abbagliò. Disorientato, strizzò gli occhi, ma li riaprì immediatamente. La ragazza stava già scrivendo qualcosa sul cellulare. Lui le andò dietro, si allungò sulle punte e sbirciò il monitor. “STO VECCHIO SEMBRA TUO PADRE” lesse fra sé.
La ragazza, notando la sua presenza, si voltò e lo guardò titubante.
«Vado a bere qualcosa» si affrettò a dire Roberto, per levarsi dall'impasse. Fece due passi verso l'amico, che lo fissava ammirato, e gli disse: «Ce ne andiamo!»
«Di già?» chiese Ivan.
«Guarda, le ragazze sono anche carine, ma potrebbero essere mia figlia. E poi sono troppo facili.»

Roberto poggiò la scarpa nera sulla pista, si voltò, guardò Ivan e ammiccò. «Andiamo!» disse ad alta voce, per coprire la musica di Raul Casadei. Alzò lo sguardo e vide due donne che gli sorridevano: a occhio e croce potevano avere vent'anni più di lui.
“Balliamo?” chideva il labile di una delle due.
Espirò e sorrise, ci aveva messo un po' a capirlo, ma c'erano diversi modi per sentirsi ancora giovane.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Seconda gioventù

Messaggio#2 » martedì 16 febbraio 2016, 0:48

Ed acco anche il vincitore della Tonani Edition che fa il suo ingresso nell'arena! Pronto alla pugna, Francesco? I parametri sono ok, dacci dentro e buona De Marco Edition!

Avatar utente
marco.roncaccia
Messaggi: 559
Contatta:

Re: Seconda gioventù

Messaggio#3 » martedì 16 febbraio 2016, 18:55

Ciao Ceranu,
comincio da te (visto che sei il primo del gruppo).
Il racconto mi è piaciuto molto. Il modo non scontato di approcciare al tema anche. Il risveglio improvviso è dato dall’accettazione della propria età anagrafica che viene relativizzata da quella delle donne maggiormente stagionate. Qualche errore di battitura e il dubbio che “Amò” si debba scrivere con l’accento (ma forse è l’inflessione dialettale romana che me lo suggerisce) Insomma quisquilie da rivedere e una buona prova. Bravo!

Avatar utente
ceranu
Messaggi: 738

Re: Seconda gioventù

Messaggio#4 » martedì 16 febbraio 2016, 19:31

Bella domanda. Si scrive Amo o Amò? Sentendole direi Amo, ma non ci giurerei.

Avatar utente
marco.roncaccia
Messaggi: 559
Contatta:

Re: Seconda gioventù

Messaggio#5 » martedì 16 febbraio 2016, 19:42

Dopo aver trovato un autorevole esponente della interpretazione contraria vorrei tu avessi ragione.
https://www.youtube.com/watch?v=2dTMhL1XCc0

Avatar utente
ceranu
Messaggi: 738

Re: Seconda gioventù

Messaggio#6 » martedì 16 febbraio 2016, 19:57

A questo punto chiedo a tutti: si scrive Amo o Amò?
Può dipendere dal l'inflessione dialettale o dal tono che si vuole usare?

Avatar utente
Jacopo Berti
Messaggi: 441

Re: Seconda gioventù

Messaggio#7 » mercoledì 17 febbraio 2016, 14:57

Un racconto ben scritto e coinvolgente, dolceamaro perché il personaggio fa sorridere, è vero, ma un po' anche impietosisce. Mi piace molto il ritmo della narrazione, che rispecchia quel vivere e divertirsi del protagonista a un'altra velocità rispetto alle ragazzine tutte cellulare e selfie. Non so ancora se mi ha convinto il finale apertamente didascalico. Ci penserò su.

Quanto al dubbio ortografico, sono quasi certo si tratti di un troncamento e che quindi tu possa scegliere di scriverlo o amo o amo' con l'apostrofo, non con l'accento. Come quando si scrive po' al posto di poco. Io sono per la soluzione grafica visibile, per rendere il suono di parola, appunto, tronca e per evitare fraintendimenti con il presente indicativo prima persona singolare del verbo amare. L'accento, comunque, direi che è scorretto.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Avatar utente
ceranu
Messaggi: 738

Re: Seconda gioventù

Messaggio#8 » mercoledì 17 febbraio 2016, 15:31

Quindi Amo'. Però ho un dubbio: non viene usato come nome? In quel caso l'apostrofo non ci andrebbe. Se dovessi abbreviare un nome non lo metterei.
Francesco = Fra
Però se dovessi abbreviare fratello dovrei mettere l'apostrofo per non confondermi. Probabilmente hai ragione.

Avatar utente
Jacopo Berti
Messaggi: 441

Re: Seconda gioventù

Messaggio#9 » mercoledì 17 febbraio 2016, 17:31

Anche se è usato come soprannome ed è maiuscolo - non so, ma io personalmente lo metterei in minuscolo -, viene da un sostantivo, non da un nome proprio.
Resto abbastanza convinto della mia idea, supportata ad esempio da Ca' Foscari (e le altre " casa>Ca' ") che pure è scritta con la maiuscola.

Poi troverai anche attestazioni con l'accento, come ti ha segnalato Marco: sono d'accordo con lui sull'affidabilità della fonte :P
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Avatar utente
Vastatio
Messaggi: 621

Re: Seconda gioventù

Messaggio#10 » mercoledì 17 febbraio 2016, 21:43

Ciao,

un racconto amaro nel risveglio del protagonista alla consapevolezza della sua età che si legge senza problemi di comprensione. L'unica cosa che non me lo fa apprezzare totalmente è l'equilibrio delle varie parti. Molto lungo l'incipit nella descrizione "grottesca" del diversamente giovane e del suo abbigliamento fuori target, mi hai fatto credere che puntassi a qualcosa di fuori dall'ordinario. Invece il risveglio è più che reale e amaro.
Mi piace il richiamo alla frase iniziale, forse non immediato comprendere che c'è un salto temporale in mezzo (cambi subito il colore della scarpa, ma in un primo momento non ci ho fatto caso). Mi fa un po' strano che, seguito da uno psicologo, si riduca in quello stato, nella mia fantasia mi immagino gli strizzacervelli come persone che cercano di farti per prima cosa accettare te stesso, non illuderti di essere qualcosa che non sei.
Alcuni appunti: refusi (ad es. labiAle) e un uso forse non brillante di "monitor" al posto di "schermo" che trovo più adatto a un cellulare.

Per la vostra diatriba sull'uso corretto propongo una terza soluzione: amo', in quanto dovrebbe trattarsi di troncamento del sostantivo amore. A quel punto uno ficca l'accento dove più gli garba (chiedete a Maurizio che è terzo dan in dislocazione accenti).

Avatar utente
alessandra.corra
Messaggi: 280

Re: Seconda gioventù

Messaggio#11 » sabato 20 febbraio 2016, 13:47

Ciao Francesco,

devo dire che al tuo protagonista le sedute dallo psicologo non devono avergli arrecato molto beneficio vista la sua paura di invecchiare! :)
Scherzi a parte, il tuo racconto mi è piaciuto molto. Hai saputo creare una storia piacevole e divertente pur trattando un argomento molto amaro: la fine della giovinezza. Forse l'unico appunto che potrei farti è nel dialogo iniziale tra i due amici. Forse è troppo caricaturale che un padre possa addirittura prendere in prestito il gergo della sua figlia senza nemmeno sapere che "amo" significhi "amore" ... Per il resto, complimenti!

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: Seconda gioventù

Messaggio#12 » sabato 20 febbraio 2016, 16:01

Ciao Francesco,
molto simpatico il tuo racconto, che però trovo un filo troppo caricaturale nella prima parte. In particolare mi sembra strano che Roberto chiamo amo' l'amico senza sapere che significa amore. Questo tuo stratagemma che ha lo scopo di far percepire al lettore l'intenzione di Roberto di apparire più giovane di quanto non sia mediante l'uso di un linguaggio da ragazzi, mi ha invece tratto in inganno,facendomi pensare che i due fossero qualcosa più che semplici amici.
Certo il tuo protagonista ha qualche problema a relazionarsi con sé stesso, e a quanto pare il professionista a cui s'è rivolto non ha fatto un gran lavoro.
Il tema mi pare centrato, pur se non con un centro pieno.

Avatar utente
ceranu
Messaggi: 738

Re: Seconda gioventù

Messaggio#13 » sabato 20 febbraio 2016, 17:19

Ciao a tutti e grazie per i commenti. La prima parte voleva risultare grottesca, senza allontanarsi troppo dalla realtà. Per quanto riguarda lo specialista avete ragione, non ha fatto un gran lavoro.

Avatar utente
invernomuto
Messaggi: 270

Re: Seconda gioventù

Messaggio#14 » domenica 21 febbraio 2016, 17:02

Ciao Francesco,
il racconto mi è piaciuto abbastanza, sei stato capace di caratterizzare bene il personaggio e la sua "maschera di gioventù" tratteggiando una storia piuttosto amara senza farla precipitare nel ridicolo o nel pietoso.
Il tema è centrato in pieno, il "risveglio" del protagonista che prende coscienza della sua condizione è una scelta originale che, secondo me, funziona piuttosto bene.
Anche a me ha dato qualche problema il salto temporale a fine racconto, ma a una seconda rilettura è stato tutto molto più chiaro.
Una buona prova.

Fabiana Donato
Messaggi: 81

Re: Seconda gioventù

Messaggio#15 » lunedì 22 febbraio 2016, 16:05

Ciao Francesco! Inizio a dirti la cosa che mi è piaciuta di più del tuo racconto: la forma. È scritto bene, i dialoghi e le esclamazioni sono al punto giusto. È anche ben trattato il tema che si deve leggere ed interpretare, permettendoci anche di fare una piccola riflessione sulle cose che accadono oggi. A me è capitata una situazione simile, per questo ho afferrato al volo il tuo messaggio. Per quanto riguarda “amo” o “amò”, si può dire in entrambi i modi e lo so perché tra fidanzati ed amiche ci chiamiamo come viene. Piccolezze che è inutile evidenziare. Nel complesso: è un buon elaborato. Alla prossima! :)

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Seconda gioventù

Messaggio#16 » lunedì 22 febbraio 2016, 16:52

Idea molto simpatica, un'interpretazione del brusco risveglio che ci sta tutta.
Confesso che mi ha fatto ridere e pensare a qualche personaggio che conosco.
C'è qualche refuso e lo stile poteva essere forse un po' migliore, comunque è un racconto assolutamente leggibile.
Il ruolo dell'amico è un po' strano, poco chiaro, almeno all'inizio. In ogni caso un racconto gradevole, nella metà alta della classifica.

Avatar utente
Mike009
Messaggi: 117
Contatta:

Re: Seconda gioventù

Messaggio#17 » martedì 23 febbraio 2016, 10:28

Caspita, sei riuscito a redere molto bene questo racconto, mi è piaciuto anche se non mi ha messo una gran allegria addosso. Approvo la via della tristezza che hai scelto piuttosto quella della grottesca dell'ironia. Al massimo avrei preferito un maggiore equilibrio tra introduzione, piuttosto ampia, e il resto della vicenda, molto stringato.

Zebratigrata
Messaggi: 308

Re: Seconda gioventù

Messaggio#18 » mercoledì 24 febbraio 2016, 12:52

Ciao Francesco,

agrodolce il tuo racconto, perché il protagonista si 'sveglia' e si accorge che non serve andare dietro alle ragazzine per sentirsi giovane, ma non supera la crisi di mezz'età e non rinuncia al suo scopo :-).
Riesci a rendere e trasmettere al lettore molto bene la sensazione disagio e imbarazzo nella prima parte del racconto, e anche nella seconda parte si sente subito che Roberto finalmente non è più un pesce fuor d'acqua.
Bella anche la ripresa della scena quasi identica nella seconda parte.
Unico neo, o forse più una curiosità: all'inizio ho faticato un po' a capire l'ambientazione perché onestamente quella scarpa bianca sulla pista ha subito evocato nella mia mente un anello da atletica più che una discoteca. quando Ivan ha alzato gli occhi al soffitto mi sono riavuta, però.

'Questione amo': sicuramente lo scriverei con la minuscola, così come bro.
L'accento, di regola, non dovrebbe andare sui monosillabi, eccezioni in vocabolario a parte, in genere determinate dall'esigenza di scongiurare la pronuncia di potenziali iati, (es. può, giù), ma non è il nostro caso.
Questo lo classificherei come troncamento (perdiamo una sillaba) e non come elisione (in cui si perde una vocale) perciò a regola non ci andrebbe nemmeno l'apostrofo, così come accade per fratello, già citato (fratello/frate Martino diventa fra Martino, senza apostrofo). Po' e mo' sembra siano tecnicamente eccezioni alla regola (http://www.treccani.it/enciclopedia/tro ... aliana%29/).
A tutto ciò però si aggiunge il fatto che le eccezioni alle regole riguardanti apostrofi e accenti grafici spesso derivano dalla necessità di distinguere due parole omonime. Qui c'è l'omonimia con la voce del verbo amare io amo, quindi chissà, forse si può violare la regola e metterci un apostrofo o un accento grafico. Volendo decidere per l'accento però ce lo metterei acuto (amó), non grave, dato che la vocale finale è pronunciata chiusa, e con l'accento grave abbiamo già un'altra voce del verbo amare (egli amò).
In definitiva: boh, è una grande domanda, che per quanto mi riguarda rimane senza risposta.

Avatar utente
patty.barale
Messaggi: 349
Contatta:

Re: Seconda gioventù

Messaggio#19 » mercoledì 24 febbraio 2016, 15:49

Scialla, bro, bella storia!
Ci sta un casino!
Cioè...sei un grande!
Ma non chiederò mai a te di consigliarmi uno psicoterapeuta!

Avatar utente
ceranu
Messaggi: 738

Re: Seconda gioventù

Messaggio#20 » mercoledì 24 febbraio 2016, 16:20

Grazie a tutti per i commenti.
Patty, per lo psicologo ti mando un messaggio in privato. È uno bravo, Francesco, Ceranu e io ci troviamo bene, ora abbiamo smesso di litigare e conviviamo tranquillamente.

Avatar utente
beppe.roncari
Messaggi: 382
Contatta:

Re: Seconda gioventù

Messaggio#21 » venerdì 26 febbraio 2016, 19:14

Ciao Francesco, ben ritrovato!
Racconto piacevole, simpatico, con una buona chiusa finale. Non ho niente di particolare da eccepire sullo stile, i tuoi personaggi caricaturali fanno pena e tenerezza allo stesso tempo.
Tuttavia mi pare una prova senza un particolare guizzo. Sono più vecchi rispetto alle ragazzine. Sono più giovani rispetto alle vecchiarde. A parte la battuta, si risolve tutto lì. Forse perché non mi hai dato elementi per empatizzare con il loro dramma. Ti consiglio la lettura del saggio su L’umorismo di Pirandello.
Ciao! Alla prossima!

Sybilla Levanti
Messaggi: 142

Re: Seconda gioventù

Messaggio#22 » sabato 27 febbraio 2016, 0:57

Ciao Francesco. Il tuo racconto è divertente ma non troppo: la paura di invecchiare è uno dei mali della società moderna e il risveglio che il tuo protagonista ha è un chiaro segno, comprese le sedute dallo psicologo (che non son state comunque molto utili!).

Mi è piaciuto, invece, tanto il finale che hai saputo costruire con poche frasi ben congegnate.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Seconda gioventù

Messaggio#23 » domenica 28 febbraio 2016, 12:02

Racconto divertente, anche cattivo. Ci sono alcuni refusi nel finale che possono infastidire, ma siamo a Minuti Contati e fanno parte del gioco. Certo è che la vittima sembra trasformarsi in aguzzino, anche se ancora non è dato sapere se è così che, invero, si comporterà. Il tema è ben declinato andando a caratterizzare l’intero racconto. Per me un pollice tendente all’alto per una forma che, soprattutto nella prima parte, mi è parsa revisionabile (ho un pelo stentato a ingranare con la lettura, forse anche perché sarebbe subito da specificare su che tipo di pista si trovano, io ho pensato prima a una di pattinaggio e poi a una per modelli…)

Torna a “78ª Edizione – 11ª della 4ª Era - De Marco Edition”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti