Polis41 - Andrea Partiti

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1039
Contatta:

Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2016, 23:49

— Sono preoccupata, papà.
— Non devi, Alice. Abbiamo visto insieme i video, abbiamo parlato a chi ha già fatto il download. Non è doloroso e dopo tutto sarà migliore. — La sala d’attesa attorno a loro era silenziosa. Uno schermo mostrava i nomi delle famiglie chiamate.
— Vorrei che Baffo potesse venire con noi. Gli mancherò.
— Avremo un nuovo gatto, a Polis41. Lo potrai scegliere una volta lì, ti piacerà. — “E i tecnici pensano sia importante per i bambini mantenere le abitudini…” — A Polis41 potrai tornare a scuola. La scuola ti piaceva! — Continuò.
— Sì, era divertente, — annuì Alice. — Potevamo giocare. Sotto una cupola ma era quasi come essere fuori.
— E c’era la mensa.
Alice sorrise. Il cibo era stato davvero scarso negli ultimi mesi. Anche se non si lamentava, non sapeva nascondere la fame.
— Vorrei che avessero aperto le Polis prima che la mamma se ne andasse. Insieme…
— Lo so, Alice. Vorrei anche io che fossimo tutti insieme.
Alice non lo sapeva, ma il padre aveva fatto di tutto per scalare le liste di attesa, aveva contattato ogni conoscenza, aveva corrotto, comprato, scritto, aveva persino considerato la violenza, se solo avesse capito verso chi. Era stato inutile. Lei era morta, una vittima tra tante di un’umanità irresponsabile. Le Polis erano l’ultimo tentativo di risollevare una Terra allo stremo.
— Ecco, è il nostro turno! — I nomi di Bruno e Alice lampeggiavano sul monitor. Bruno prese per mano la figlia e la guidò verso la sala download.
Attraversarono un breve corridoio, avvolti dal brusio persistente di Polis41 che penetrava ogni superficie, fin dentro a polmoni e ossa. Sarebbe tutto scomparso una volta caricati.
Sbucarono in una stanza piccola e alta, dominata una poltrona dall’aria incongrua in un ambiente tanto tecnologico, con un gran numero di sensori disposti radialmente attorno al poggiatesta, a salire fino a collegarsi a grandi cavi in fibra ottica lanciati verso un soffitto lontano. Deboli segnali di luce lampeggiavano nei cavi scollegati. Il resto della stanza era spoglio, arredato in maniera essenziale da tavoli in metallo e alte cassettiere.
— Chi va per primo? — chiese un tecnico dall’aria pulita, accogliendoli. Alle sue spalle due infermieri erano immobili.
Dopo uno sguardo tra padre e figlia, Alice annuì, facendosi avanti.
— Vi sveglierete comunque contemporaneamente, su Polis41, — spiegò il tecnico, sorridendo alla bambina.
Alice sprofondò nella poltrona, troppo grande per lei.
Il trasferimento fu rapido, un balenare di luci, perse verso l’alto nel cuore dell’elaboratore.
Il corpo della bambina si accasciò, subito sostenuto dai due infermieri pronti a deporlo su un tavolo.
Bruno sapeva che sarebbe successo, sapeva che non era permanente, ma non potè controllare un gemito di dolore.
— Potete… — iniziò a domandare con voce spezzata.
— Prima di caricarvi su Polis41, elimineremo questo ricordo dalla sua copia. Non si preoccupi.
Bruno annuì e si sedette sulla poltrona, evitando con lo sguardo il corpo della figlia.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#2 » lunedì 21 marzo 2016, 23:54

Tutto ok anche qui! Andrea, have a nice Lorenzo Marone Edition!

Avatar utente
Flavia Imperi
Messaggi: 316
Contatta:

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2016, 15:08

Bentrovato!
Polis41 è un bel racconto fantascientifico, centra il tema in pieno, narra una storia in modo chiaro e scorrevole. Con tutto che non ha grossi colpi di scena, la storia di questo padre che disperato cerca una vita migliore per la figlia mi ha commossa. C'è una tenerezza, che trapela, quando il papà vede il corpicino della figlia afflosciarsi e chiede di rimuovere quel ricordo. Bravo. Non c'è bisogno di essere per forza tragici per colpire.
Buon contest!
Siamo storie di storie

Avatar utente
Vastatio
Messaggi: 621

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#4 » martedì 22 marzo 2016, 21:22

Ciao,

una bel racconto pulito e che non alza la voce. E questo è sia un bene che un male, perché se da una parte ti permette di approfondire il rapporto tra padre e figlia senza distogliere troppo il focus, dall'altra lascia un po' con l'amaro in bocca perché butti un paio di pietre senza guardare dove vanno: forse hai tagliato qualcosa e si sono "persi" alcuni dettagli che sembrano doverci essere. Il motivo del perché il trasferimento nella Polis è temporaneo: citi la fame e quindi possiamo pensare alla sovrapopolazione, ma anche una "cupola" e forse sono radiazioni/inquinamento? E questa umanità irresponsabile che ha portato alla morte della moglie e ha lasciato la terra allo stremo? Forse avresti potuto approfondirne uno senza citare gli altri
Oppure quando gli infermieri posano il corpo "svuotato" sui tavoli, anche qui sembra manchi qualcosa e che quei "tavoli e cassettiere" siano il risultato di una compressione o similia, perché in una società dove si è trovato il modo di trasferirsi in una realtà simulata (è questa per me la tua Polis) che i corpi li appoggino grezzamente su un tavolo mi pare insensato. Tanto più se davvero (a questo punto il dubbio si insinua) le Polis sono una soluzione temporanea e il corpo dovrà essere recuperato. Così pare più un obitorio.
Niente da dire sulla fine, di classe.
Il tema è forse un po' opaco per quanto di legami che si spezzano se ne possono trovare senza scomodarsi troppo (con la vita reale, col corpo, con la moglie).

PS: La sala download mi fa "brutto assai".

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1039
Contatta:

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#5 » martedì 22 marzo 2016, 21:35

Non ho trovato un nome migliore per la sala download, sono aperto a suggerimenti!

Io pensavo a un trasferimento permanente e volontario nella simulazione, per alleggerire l'impronta umana sul pianeta permettendo a tutte le vaghe conseguenze negative che ha avuto di riassorbirsi (inquinamento da cui le cupole, raccolti in malora, blah). Ho dovuto tagliare la sostenibilità della simulazione non necessariamente in tempo reale ma accelerata in modo da limitarne la complessità (un villaggio di medie dimensioni anziché una metropoli).

Non escludo però la possibilità che sia solo una forma di esecuzione di massa, con le Polis come specchietto per le allodole che rende il processo facile e spontaneo. I contatti con chi è all'interno possono essere falsi come lo sbarco sulla luna.
Il finale è aperto per quello.

Avatar utente
Vastatio
Messaggi: 621

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#6 » martedì 22 marzo 2016, 21:52

Andrea Partiti ha scritto:Non escludo però la possibilità che sia solo una forma di esecuzione di massa, con le Polis come specchietto per le allodole che rende il processo facile e spontaneo. I contatti con chi è all'interno possono essere falsi come lo sbarco sulla luna.


Ci ho pensato, ho cercato nel racconto, ma l'ho escluso. Non ho trovato indizi che questa "società" sia crudele e spietata, tanto da inventarsi una lotteria o bugia di queste dimensioni. O mi fai vedere che i corpi li buttano nell'inceneritore, o che in qualche modo i "download" sono davvero troppo rapidi (magari lui è un informatico e ha qualche dubbio mentre si siede), ecc

PS: boh, su due piedi "Il Varco", "La sala della rinascita"...

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#7 » mercoledì 23 marzo 2016, 1:00

Sono un amante della fantascienza e ho letto, specialmente da giovane, una miriade di libri. Da non molto mi sono di nuovo appassionato e sto riprendendo a leggere questo genere, così come a scriverlo.
Il tema della trasformazione della mente umana da fisica a virtuale è uno di quelli che anima molto gli autori e me ne sto interessando anche io, nel mio piccolo.
Qui siamo proprio di fronte a un racconto che mostra un frammento di una possibile situazione. Non è male come storia e per me in così poco spazio era giusto lasciare aperti molti interrogativi, poiché sarebbe stato impossibile rispondere a tutto. Così Polis può essere una soluzione transitoria, un traguardo, ma anche una pietosa sostituzione dell'eutanasia. Purtroppo lasciare aperte tante possibili soluzioni può portare a considerare il racconto un po' troppo sospeso. Ma apprezzabile secondo me sia l'idea, sia il risultato, considerando i limiti.

Avatar utente
eleonora.rossetti
Messaggi: 553

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#8 » mercoledì 23 marzo 2016, 11:20

Ciao Andrea,
l'idea in sé è buona, i legami spezzati sono qui intesi come mille cose: l'abbandonare una vecchia vita, con tutto ciò che contiene (il gatto, e la madre che non ce l'ha fatta) per una nuova, il legame tra corpo e mente.. ce n'è per tutti i gusti.
Come nota dolente: avrei preferito maggiori dettagli su questa Polis, e su cosa sia successo alla Terra (sovrappopolamento è l'ipotesi che mi viene in mente, ma anche sfruttamento inadeguato delle risorse?). Il fatto che poi dici che lo stato della bambina non sarebbe stato permanente mi ha fatto pensare: ma allora prima o poi tornerà nel corpo? Piccoli angoli bui nel racconto che non ho saputo spiegare.
Nota stile: "annuì Alice" => usi "annuire" come fosse un sinonimo di parlare, mentre forse sarebbe stato più corretto (es) un "disse annuendo"
PS: l'espressione "sala del download" (non sarebbe però più corretto "upload" se parliamo di trasferire la mente umana a quella virtuale?) e in generale il tema del racconto mi ha richiamato il film di Trascendence ;)
A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1039
Contatta:

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#9 » mercoledì 23 marzo 2016, 15:49

Purtroppo i dettagli sulla Polis si sono persi nella grande potatura da "mi sono abituato a settemila caratteri, com'è possibile che ci stesse un intero racconto in così poco spazio, prima?" :)

Sala download era un nome temporaneo della Sala della Rinascita™, lo vedevo come uno scaricare "di coscienze" da parte dei tecnici, non da parte degli utenti, un po' come in biblioteca quelli che prendi in prestito sono libri in uscita e quelli che riporti sono in entrata (per la biblioteca).

alexandra.fischer
Messaggi: 2875

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#10 » mercoledì 23 marzo 2016, 21:09

Polis41 di Andrea Partiti Si tratta di un racconto di SF davvero ottimo. L’universo distopico che descrivi è efficace: la Terra collassata non può più accogliere la popolazione, allora c’è stata l’idea delle Polis (micro città abitate da un numero ristretto di fortunati). Il personaggio di Alice è molto credibile, ama la scuola e le dispiace di lasciare il gatto Baffo sulla Terra (il padre gliene promette uno nuovo, ed è determinato a fare sì che la bambina possa tornare a scuola anche sulla Polis). Il tema dei legami spezzati ricorre due volte (la prima, dal punto di vista della piccola, l’addio a Baffo, e anche il rimpianto per la madre che non è riuscita a sopravvivere) nella prima parte e una terza nel finale (da brividi, perché per accedere su Polis, la gente rinuncia alla propria personalità e sarà una copia perfetta dell’individuo a vivere lì, non l’originale). Un prezzo sicuramente crudele, ma almeno, Alice non vivrà sotto una cupola soffrendo la fame. Unico neo: come mai il tecnico dice al padre che è importante far mantenere ad Alice e ai bambini in genere le vecchie abitudini, se di fatto sarà una copia di lei a vivere sulla Polis?

Zebratigrata
Messaggi: 308

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#11 » giovedì 24 marzo 2016, 0:02

L’idea del racconto è molto bella, anche se non è chiarissimo su quale legame sia focalizzata l’interpretazione del tema, comunque valida direi. Di legami spezzati ce n’è tanti: quello tra padre e figlia e la madre, quello col gatto, quello con la propria terra, quello col proprio corpo, anche quello tra il padre e la figlia, per un breve momento in cui lui vive la morte di lei.

Non è chiarissimo se Polis41 oltre ad essere il computer incaricato del trasferimento possa essere anche un luogo reale in qualche parte dell’universo, in cui magari la gente vivrà la sua vita in corpi robot o in corpi in qualche modo artificiali o comunque ‘riciclabili’. L’ambiguità non è necessariamente un male, ma ammetto che per dare una chiusa al racconto avrei preferito una scena dopo lo scaricamento, eventualmente anche mantenendo l’ambiguità sulla vita fisica/virtuale. Così com’è il finale mi lascia un pochino insoddisfatta.

Graficamente mi risulta fastidiosa la frase tra virgolette italiane. Non so se dipenda dal fatto che sta subito dopo una battuta di dialogo, o dal fatto che tutte le altre incursioni nel punto di vista del padre sono indirette.

Fabiana Donato
Messaggi: 81

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#12 » martedì 29 marzo 2016, 19:47

Ciao Andrea! Inizio con il dirti che non amo i racconti di questo genere, ma il tuo ha comunque ben centrato il tema, affrontandolo con toni che ti fanno vivere il malessere e il briciolo di speranza del genitore. Mi sarebbe piaciuto però che tu avessi scritto qualcosa di più su questa città, non mi piace il fatto che tu la accenni e basta senza parlarne in modo da far accrescere la mia curiosità. Non dico che avresti dovuto scrivere particolarità, ma semplicemente qualcosa che potesse farmi immaginare ancora meglio il luogo. Nel complesso: racconto sentito (mi ha toccato), alla prossima!

Avatar utente
alberto.dellarossa
Messaggi: 230

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#13 » mercoledì 30 marzo 2016, 9:35

Ciao Andrea.

Stile piuttosto sicuro, del quale ho apprezzato le descrizioni pulite. Ci sono alcuni passaggi che però sono poco chiari: ad esempio, quando ti riferisci alla morte della madre, sembra che tu stia parlando della figlia, che però è li con lui. A questo punto la sospensione d'incredulità vacilla di fronte a un dubbio, e questo è un peccato. Anche l'inciso sulle abitudini dei bambini è inserito male, genera un certo scollamento. Per il resto il racconto è ben scritto, molto classico nella tematica ma non per questo meno godibile.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#14 » giovedì 31 marzo 2016, 12:23

Racconto di fantascienza quasi classico: umanità allo sbaraglio, necessità di fuga, probabilmente di diminuire la popolazione, miraggio di una soluzione e zac, tanti saluti. Non so se nelle tue intenzioni Polis41 esista veramente, ma per quanto mi riguarda la vedo come una nuova, entusiasmante, puntata della Soluzione Finale. Pollice su per me, credo che il racconto esprima le sue potenzialità già in questa forma.

Avatar utente
Angela
Messaggi: 505
Contatta:

Re: Polis41 - Andrea Partiti

Messaggio#15 » venerdì 1 aprile 2016, 22:42

Quando leggevo il tuo racconto, anche se è chiaramente di fantascienza, mi è venuto in mente uno scenario differente. Pensavo agli ebrei deportati che devono lasciare tutto, alle privazioni e anche il viaggio finale l'ho vissuto come una perdita pesante. Non so perché il tuo racconto nella mia mente si è sdoppiato, penso che tu abbia creato l'atmosfera giusta per un testo di quel tipo. Scusa la divagazione, penso sia comunque interessante per un autore sapere come il lettore recepisce il testo.
Il tuo stile è migliorato tantissimo, ormai ti leggo da quasi un annetto e lo dico con cognizione di causa. Tornando alla trama, il tema è centrato e per di più in modo originale rispetto agli altri. Ambientazione dettagli azzeccati e in linea con la sensazione di disagio e di vuoto che la bambina avverte. Un bel testo curato che merita di essere letto. Molto bene.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Torna a “80ª Edizione – 12ª della Quarta Era - Marone Edition”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti