"Io amo" - di Adriano Muzzi

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Adry666
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"Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2016, 0:05

MC_Legami Spezzati
“Io amo”


Ondate di dolore gli percorrevano tutto il corpo fino a esplodere nel cervello, profonde staffilate gli laceravano l’anima spezzettandola in milioni di isole di sofferenza. Aprì gli occhi, girò la testa verso sinistra e poi verso destra, scorse ciò che aveva visto milioni di volte nelle sue visioni premonitrici: uomini e donne che piangevano, pochi in verità, e molte persone che ridevano indicandolo con gesti veloci. Era stato sempre così, e lo sarebbe stato anche nel futuro: gli uomini provano piacere nelle sofferenze altrui; le disgrazie dell’altro alleviano la pochezza delle loro misere esistenze.

Passarono le ore, la notte scese su di lui con il suo mantello nero e la gente scemò come acqua sotto il sole del deserto.
- Ehi, tu! - Gridò per attirare l’attenzione di un soldato.
Il militare girò lo sguardo severo verso di lui. - Che vuoi?
- Liberami, e ti ricompenserò.
- Non mi fare ridere.
- Ho da parte dei denari, fammi scappare e ti accompagnerò dove li ho nascosti. Se non sarai soddisfatto mi ucciderai e diventerai un eroe che ha catturato un fuggitivo; il tuo generale ne sarà contento.
Il soldato si guardò intorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi, sguainò il coltello, la lama luccicò alla luce della Luna.

La voce nella sua testa lo tormentava come fa un picchio con un albero, ma la sua volontà era più forte, almeno per adesso.
Quando arrivò alla porta di legno bussò tre volte, un gesto che negli ultimi mesi aveva fatto tante volte, ma quella notte aveva qualcosa di irreale.
Un rumore di ferraglia precedette l’apertura di un piccolo spiraglio: - Chi è a quest’ora?
La donna lo riconobbe subito, spalancò la porta con un gran botto e gli fu addosso stringendolo, poi si mise a piangere singhiozzando.
- Mia amata! - Disse lui carezzandole i capelli.
- Ma, ma… - Riuscì a balbettare lei, - ma tu eri…
- Lo so, - rispose, - ma ho cambiato idea. Sarebbe stato un sacrificio inutile, e poi adesso ho te, non potevo lasciarti in questo modo.
- Ma tuo padre?
- Mio padre farà quello che è giusto, così come sempre è stato. Ora vieni, abbiamo poco tempo.
- Stai perdendo molto sangue amore mio, dovremmo…
- Non c’è tempo, vieni con me.
- Aspetta, mettiti questo telo, sarà più difficile che ti riconoscano.

Corsero nella notte, mano nella mano. Una volta lontani dalle ultime case si distesero sulla sabbia. Stelle tremolanti disegnavano strane figure, macchiando il cielo scuro come dei fiori bianchi gettati sul velluto nero.
- Lui non ti lascerà vivere, - disse lei mentre gli carezzava i capelli appiccicati dal sangue rappreso.
Lui le sorrise, ma la voce potente e furiosa riprese a martellargli le tempie stringendo con mani ferree il suo cuore già affaticato.
- Mi sta già prendendo, ma questi minuti di libertà valgono quanto un’eternità per me. Ti amo.
Una scintilla illuminò i loro volti; rimase solo la ragazza e il telo bianco, vuoto, accasciato in terra.
- Gesù! - Gridò lei.
Una stella luccicò più forte nel cielo, e poi scomparve.



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antico
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#2 » martedì 22 marzo 2016, 0:10

Bentornato Adriano! Parametri tutti ok, buona Lorenzo Marone Edition anche a te!

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Adry666
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2016, 0:12

Grazie Antico! ;-)))

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Andrea Partiti
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#4 » mercoledì 23 marzo 2016, 0:26

Il finale è inaspettato, nonostante il lessico ogni tanto "sbagliato" per una ambientazione moderna che avrebbe potuto suggerire qualcosa prima (quei denari che mi hanno fatto storcere il naso in realtà avevano senso).
L'unica pecca che trovo è la mancanza di una direzione precisa del racconto, le quattro scene non si aiutano a vicenda per raccontare la storia, sono molto isolate una dall'altra mentre sento che dovrebbero avere qualcosa che le lega. Passiamo da una riflessione quasi astratta sulle persone, a un dialogo molto concreto con un centurione (che poi sparisce, come?), a un rincongiungimento e fuga che sono in continuità molto più diretta tra loro.
Penso che una volta trovato un modo per dare coerenza alle scene, aggiungendone magari una rubando spazio alle altre, e data una lucidatina generale, sarebbe un ottimo racconto.

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beppe.roncari
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#5 » sabato 26 marzo 2016, 15:36

Ciao Adriano, ben ritrovato!
Purtroppo avevo capito che si trattava di Gesù e della Maddalena già prima della metà del racconto, quindi l'effetto sorpresa è perso per me.
Anche il tema dell'amore per la Maddalena non è originalissimo.
Per l'interpretazione del tema, immagino ti affidi al legame spezzato "dal Padre", a forza, che si ripiglia suo Figlio? Qualcosa del genere?
Un po' troppo confuso a questo giro, potevi fare di meglio.
Alla prossima!

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marco.roncaccia
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#6 » lunedì 28 marzo 2016, 9:42

Ciao Adriano,
del tuo racconto ho capito poco e niente. Le quattro scene create per confondere e far pensare ad altro rispetto al protagonista, con me ci riescono perfettamente. Arrivo all’ultima abbastanza confuso per rimanere basito davanti a quel “Gesù” ma, ripercorrendo a ritroso il racconto, non ci trovo ne i vangeli canonici ne quelli apocrifi e l’unica cosa che mi rimane è la confusione. Il finale a sorpresa lo hai beccato ma forse il racconto no.

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alessandra.corra
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#7 » lunedì 28 marzo 2016, 18:42

Ciao Adriano,

il primo paragrafo mi ha subito catturata, soprattutto quando affermi che le disgrazie degli altri spesso alleviano le sofferenze degli uomini che conducono una misera esistenza. Il secondo e il terzo paragrafo, invece, cambiano completamente prospettiva e registro depistando il lettore. Nel quarto finalmente arriva la risoluzione dell'intera vicenda, e si capisce così che il tuo racconto puntava su una rivisitazione di un passo del Vangelo relativo al legame tra Gesù e Maddalena. Troppi elementi, troppa ambiguità , per un racconto così breve; l'idea del legame spezzato sarebbe buona, ma viene appesantito dalla difficoltà di comprenderne la vicenda.
Alla prossima.

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Jacopo Berti
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#8 » martedì 29 marzo 2016, 11:51

Ciao Adriano,
come detto da altri il "colpo di scena" è "solo" un colpo di scena: non ci sono elementi per capire prima quel che accade, lessico e sintassi non sono funzionali a un racconto che dovrebbe suonare "atemporale" per reggere il gioco. In questi casi, l'ideale è che il lettore, raggiunta la rivelazione, possa ripensare a ciò che ha appena letto e ritrovare le ambiguità, le doppie letture, i sottintesi. Qui ho visto poco di tutto ciò, tanto che il "Gesù" finale avrebbe potuto essere un'esclamazione d'incredulità.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Luchiastro
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#9 » martedì 29 marzo 2016, 13:37

Ciao Adriano,

Racconto che parte bene, i primi due paragrafi sono interessanti. Poi però il tutto si perde, prende una piega che non coinvolge molto, forse anche perché troppo legata a fatti già narrati. Probabilmente l'avresti resa una storia più tua, limitando le vicende a un protagonista immaginario con quelle dell'incontro con il soldato: magari una fuga iniziale (spronata dal fattore monetario) con tradimento finale, questo è il primo esempio che mi passa per la testa.

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willy
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#10 » martedì 29 marzo 2016, 15:35

Ciao Adriano,
molto bella la parte introduttiva del tuo racconto e, a dirla tutta, anche altri tratti del testo, molto poetici.

"la notte scese su di lui con il suo mantello nero e la gente scemò come acqua sotto il sole del deserto.
 Stelle tremolanti disegnavano strane figure, macchiando il cielo scuro come dei fiori bianchi gettati sul velluto nero."


Però l'insieme non mi ha "catturato" come altri tuoi testi. Forse l'argomento già conosciuto non è riuscito a tenermi col fiato sospeso. Ben scritto, comunque. Ma a questo ci hai abituato ;)

alexandra.fischer
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#11 » martedì 29 marzo 2016, 19:53

Il tema dei legami spezzati è reso molto bene nella tua storia. Il protagonista è Gesù (la donna l'ho vista come Maria Maddalena) il quale è scampato alla crocifissione, pur essendo stato comunque frustato dal carnefice. Ha poco tempo da dedicare alla donna amata, tuttavia, riesce a strapparlo alla sorte. L'ambientazione è credibile, in pochi caratteri la ricrei, mi sembrava di essere lì durante il suo tentativo di corruzione al soldato. Il fatto che Gesù bussi tre volte alla porta della donna mi ha fatta pensare a Pietro e alle tre volte nelle quali lo rinnega (invece, i tre colpi alla porta, qui diventano una struggente usanza fra i due amanti). Poetico il finale, con lui che viene trasfigurato in una stella dal Padre.

Molto bello il paragone picchio-albero per la voce del Padre nella testa di Gesù.

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Adry666
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#12 » mercoledì 30 marzo 2016, 17:15

Ciao a tutti,

grazie per i commenti e i consigli; scusatemi se non vi ho risposto subito ma sono stato fuori Italia con scarsa connessione. Nei prossimi giorni provvederò a recuperare :-)))

Ciao
Adriano

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antico
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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#13 » domenica 3 aprile 2016, 23:43

Il racconto è strutturato bene, anche se potevi evitare di nominare il nome del protagonista nel finale, l'ho percepito come inutile forzatura di qualcosa che era già arrivato. Parti con la consapevolezza dell'inutilità del sacrificio, termini con l'ira di un Dio che appare più padrone che padre. Il tema è ben centrato. C'è qualcosa che mi stona e pertanto non arrivo al su, ma mi fermo sul tendente all'alto. Prova a passare nel laboratorio cercando di privarlo di qualunque ingenuità (tipo quella già sottolineata del nome).

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Re: "Io amo" - di Adriano Muzzi

Messaggio#14 » lunedì 4 aprile 2016, 14:48

Grazie Antico!! Già iscritto al lab con il mio racconto, ci lavorerò su.

A presto
Adriano

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