Il primo amore- Diego Ducoli

diego.ducoli
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Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#1 » martedì 22 marzo 2016, 0:30

Il sole doveva ancora sorgere, Gino si infilò i guanti e il casco.
Premette lo starter e il motore prese vita, un borbottio leggero riempi l'aria rompendo la quiete del mattino.
Era il suo giorno libero, lontano da moglie e figli. Le colline dell'oltrepò pavese si intravedevano a malapena, quella era la sua meta. Un giro tranquillo, qualche curva in compagnia, un panino e una birra. Che altro si può desiderare dalla vita?
La statale correva libera dal traffico settimanale, e con la mente ancora offuscata dal sonno Gino ripensò a Lei.
Ricordava ancora il primo giorno che l'aveva vista. Meravigliosa, le altre scomparivano accanto a Lei. Ci volle un mese per trovare i soldi per portarla via, ma da quando fu sua divennero inseparabili.
Insieme videro il mappamondo di Caponord, le meravigliose gole del Verdon, i fiordi della Norvegia.
Un rombo lo riportò bruscamente alla realtà. Graziano lo affiancò con la sua grossa BMW, un saluto col casco, un cenno con la mano e la giostra ebbe inizio.
I giri del motore aumentarono, il paesaggio scivolava veloce, semplice contorno per la strada che si arrampicava sulle colline. Un'ultima curva e parcheggiarono le moto in compagnia di decine di altre.
Il bar, che chiamavano erroneamente “Rifugio lo scoiattolo”, era a pochi passi di distanza.
Un vecchio cascinale che ha trovato la sua fortuna nei bikers che lo prendevano d'assalto nei week-end.
“Sei riuscito a starmi dietro?” domandò Gino.
“Ma se andavi talmente lento che rischiavo di addormentarmi” rispose Graziano sfilandosi i guanti.
“Certo certo. Col trattore che guidi ho dovuto rallentare, altrimenti ti perdevo dopo il paese.”
Gino diede una pacca sulla spalla dell'amico.
“Dai beviamoci una birra, il primo giro lo mando io.”
“Ti sei fatto i soldi.”
“Infatti, prendila piccola che poi non riesco a far benzina” ribatté Gino.
I due si incamminarono senza smettere di punzecchiarsi.
“Ehi Gino. Guarda li.”
Gino si voltò e il cuore perse un paio di colpi.
Lei era li. Bella come il primo giorno, o forse anche di più. Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. E chi cazzo era quel tipo che la stava accarezzando, lo si vedeva lontano un miglio che ne era orgoglioso. Gino gli lanciò un occhiataccia.
“Goditela pure, ma io sono stato il primo. Quello che abbiamo fatto insieme, te lo puoi solo sognare” pensò.
“Vuoi rimanere li tutto il giorno?” lo chiamò Graziano.
“No, andiamo”replicò senza distogliere lo sguardo.
“Brucia ancora?”
“Ma figurati, storia vecchia.”
“Beh, pero è bella davvero. L'ha riverniciata, e con tutte le cromature a posto sembra appena uscita dal concessionario” infierì l'amico.
“Già. Ma dopo l'incidente, non avevo i soldi per rimetterla a posto.”
“Dai non pensarci, l'importante è che sei ancora in sella. Forza che la birra si scalda.”
Gino aveva una nuova motocicletta, ma il primo amore non si scorda mai.



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antico
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#2 » martedì 22 marzo 2016, 0:33

Diego, parametri tutti rispettati. Buona Lorenzo Marone Edition!

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Sissi Kardec
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#3 » giovedì 24 marzo 2016, 10:25

Ciao Diego,
il tuo è un buon racconto; delicato, ben tratteggiato, le scene scorrono fluide sotto gli occhi. C'è qualche errore di battitura e di sintassi qua e là, ma il racconto rispetta ampiamente il tema, anche in modo non convenzionale, il che è un grande pregio.
Buona Edition!

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Andrea Partiti
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#4 » giovedì 24 marzo 2016, 20:29

Una interpretazione inaspettata, dopo i racconti che ho letto fin'ora. Anche se è un legame strano, per me, riesci a parlarne in maniera molto delicata e convincente.
Il fatto che tu non parli mai direttamente del distacco in maniera diretta, salti completamente la vendita/abbandono creando un vuoto nella storia e passando direttamente all'osservazione della scena "da lontano", mi è sembrato spiazzante ad una prima lettura, ma tornandoci su funziona molto bene con la tristezza generale dell'ultimo viaggio.
Non ho critiche particolari, penso sia un ottimo racconto così com'è e che non abbia bisogno di grossi cambiamenti, giusto di una spolverata e rilettura generale a freddo per correggere le sviste e magari rendere i dialoghi più fluidi.

diego.ducoli
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#5 » giovedì 24 marzo 2016, 21:51

Grazie mille ad entrambi

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marco.roncaccia
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#6 » sabato 26 marzo 2016, 15:09

Ciao Diego,
Un racconto godibile il tuo anche se non riserva momenti veramente alti.
Siamo in pieno cliché "Donne e motori, gioie e dolori" ma senza le donne.
Forse avresti potuto osare di più nello stravolgere il luogo comune o nell'estremizzarlo con una soluzione originale. Ciò non toglie che la tua sia una prova positiva.

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beppe.roncari
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#7 » sabato 26 marzo 2016, 16:09

Bravo Diego!
Bel racconto, bella interpretazione del tema, mi hai strappato una lacrima quando hai scritto:
Ma dopo l'incidente, non avevo i soldi per rimetterla a posto.

Per me dovevi solo ritardare un po' di più il disvelamento della sorpresa finale (il primo amore è una moto e non una donna), per esempio dopo questa frase stessa, come se la sua donna avesse avuto un incidente e lui l'aveva abbandonata...
Potevi fare di più ma è comunque un racconto ottimo, complimenti!

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alessandra.corra
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#8 » lunedì 28 marzo 2016, 18:56

Ciao Diego,

sono d'accordo con te, cosa c'è di meglio che non fare un giro tra le colline, bevendosi una birra e mangiando un buon panino? :)
Il racconto, per quanto non sia originalissimo, l'ho trovato gradevole e piacevole. Ha un buon ritmo ed è delicato, leggero. Unica piccola pecca, se il protagonista è un ragazzo che non dispone di molte finanze, a tal punto da non avere i soldi per riparare la sua motocicletta ed è quindi costretto a ripiegare su una moto più economica, come aveva fatto a sostenere viaggi tanto esosi fino a Capo Nord passando per i Fiordi Norvegesi?
Alla prossima.

diego.ducoli
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#9 » lunedì 28 marzo 2016, 19:41

Semplice, i viaggi li aveva fatti prima di mutuo e figli

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alessandra.corra
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#10 » lunedì 28 marzo 2016, 20:07

Sorry, mi era sfuggito che dicevi che aveva una moglie e dei figli. Con una famiglia alle spalle è credibile fosse cambiato il suo budget.

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willy
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#11 » martedì 29 marzo 2016, 10:20

Ciao Diego,

Mi è piaciuto molto l'incipit del tuo racconto, in poche righe ho avuto sotto gli occhi il paesaggio, la percezione dello stato d'animo di Gino arriva a trascinarci in sella alla moto. Simpatica anche la metafora del primo amore, (non fatico a credere che in alcuni uomini rimanga anche il primo e unico). L'agilità con cui si arriva fino alla fine è un altro pregio, la storia scorre via molto bene, complimenti!
Non c'è particolare pathos, ma il legame spezzato è reso molto concretamente.

Luchiastro
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#12 » martedì 29 marzo 2016, 11:27

Ciao Diego,

Ho trovato il tuo racconto originale, soprattutto in base alla tematica proposta. Dalle atmosfere un po' retrò: protagonisti che si punzecchiano su cose solo in apparenza futili (macchina o moto? sono più veloce io o tu?), ma alle quali in fondo tutti teniamo e che ci fanno vivere meglio. Molto bella la descrizione iniziale, non ho particolari appunti negativi.

diego.ducoli
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#13 » martedì 29 marzo 2016, 11:38

Grazie

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Jacopo Berti
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#14 » martedì 29 marzo 2016, 11:41

Ciao Diego,
il racconto funziona, e non ho particolari osservazioni da fare, tranne qualche scelta sintattica, ma che, appunto, è una scelta (ad esempio avrei dato una diversa punteggiatura all'incipit sostituendo la virgola col punto e virgola o col punto: così com'è sembra che sia una frase del tipo 'ablativo assoluto' "Il sole non ancora sorto, Gino si infilò i guanti e il casco" ma non ben riuscita).
L'idea non è certo originale, ma non credo tu la volessi presentare come tale, quindi ci sta. Per quel che mi riguarda, non riesco a concepire che ci si possa affezionare a una moto o a un'automobile. Però il tuo racconto me ne dà un'idea, anche - mi pare - attraverso l'affezione a un luogo e a un paesaggio, cosa che sono molto più in vena di condividere. E questo è un punto a tuo favore.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

alexandra.fischer
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#15 » giovedì 31 marzo 2016, 19:41

Il racconto mi piace, ha uno stile scorrevole, con i dialoghi molto diretti. Gino è ancora legato al primo amore, solo che non è una donna, bensì la sua prima motocicletta. Il tema dei legami spezzati è rispettato. Dopo tanti viaggi (Caponord, le gole del Verdon, i fiordi della Norvegia), se ne è dovuto separare a malincuore dopo un incidente per la mancanza del denaro per ripararla. Ne ha una nuova, che gli consente di staccare per qualche ora dalla famiglia e dagli impegni, ma il brucio per averla persa gli resta, vedendola coccolata dal nuovo proprietario. Graziano è simpatico, nonostante la lingua lunga (insistere sui miglioramenti apportati al vecchio amore di Gino non è il massimo, anche se le sue informazioni sono preziose per il lettore). Bravo.






Attento a oltrepò per oltrepo (e comunque, si scrive Oltrepo Pavese).

La parte riferita al vecchio cascinale è al presente e stona con il resto.

Certo certo (manca la virgola dopo il primo “certo”).

Riaggiusterei la frase e chi c…o era il tipo che la stava accarezzando mettendo un punto interrogativo dopo accarezzando.
Vuoi rimanere li tutto il giorno? Attento a li, si scrive lì.

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antico
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Re: Il primo amore- Diego Ducoli

Messaggio#16 » domenica 3 aprile 2016, 23:30

Un racconto che fila liscio come un bicchiere d'acqua naturale: tranquillo, ma senza quel friz che potrebbe dargli un po' di contrasto, che manca totalmente. Uno spaccato di vita, ben narrato senz'altro, che però manca di mordente. Certo, trattasi di dichiarazione d'amore nei confronti delle (e di una) moto, ma per quanto mi riguarda non è sufficiente, avrei voluto di più. Pollice ni che punta verso l'alto per la, comunque sia, piacevole lettura.

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