TRE SOLI

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maria rosaria
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TRE SOLI

Messaggio#1 » lunedì 18 aprile 2016, 23:34

TRE SOLI - di M.R. Del Ciello

Quando alzavo gli occhi e vedevo il suo volto, una energia nuova s’impossessava di me. Era un essere strano, diverso da noi, e anche se tutti mi prendevano in giro, a me piaceva.
Mi piaceva quando veniva a trovarci al tramonto. I tre soli appena spariti all’orizzonte rischiaravano ancora per un po’ il nostro pianeta e in quella luce lieve, quell’essere “lucido”, come lo chiamavano qui, arrivava alla mia dimora.
Mi prendeva in braccio e mi accarezzava, mi cantava strane canzoni, in una lingua mai sentita. Canzoni dolci, delicate, almeno così a me sembravano.
Poi mi posava in terra e spariva dentro casa.
Io rimanevo fuori, nel campo, a giocare con i miei amici alla luce sempre più fioca dei tre soli appena tramontati. Finché non arrivava il buio. Solo allora tornavo dentro a riposare.

La prima volta che l’avevo visto era insieme ad altri suoi compagni, esseri alti dalla pelle lucida e gli abiti metallici. Erano usciti da una specie di siluro caduto dal cielo e parlavano tra loro in una lingua incomprensibile. Avevamo tutti paura, ma loro si dimostrarono subito amichevoli.
Poi cominciò a venire a casa mia, quasi ogni sera. Mi portava cibi originali, diversi, che non avevo mai assaggiato. Cibi che imparai presto ad apprezzare. Mi faceva regali: strani oggetti appuntiti che lasciavano segni scuri o colorati, oppure foglie profumate e tritate avvolte nella carta a cui davano fuoco da un lato e dall’altro aspiravano.
Ero solo un bambino. Pensavo, anzi ero certo, che quell’uomo venuto dallo spazio dovesse essere il nostro creatore o avere a che fare con lui.

Poi, un giorno, sollevai lo sguardo ancora. E fu per l’ultima volta.
Lo vidi sopra mia madre alzare le mani sul suo volto spaventato.
Lo vidi diventare rosso in volto, oltre che lucido.
Lo sentii usare un tono di voce diversa. Anche se non capivo le sue parole, compresi che non erano parole buone.
Colpì mia madre, più volte, mentre io assistevo immobile.
Lasciò il corpo di mia madre esanime per terra e venne verso me. Mi colpì con rabbia e caddi in ginocchio.
Vidi allontanarsi la sua sagoma scura alla luce splendente dei tre soli e compresi che quell’essere non poteva avere niente a che fare con il nostro creatore.
Ultima modifica di maria rosaria il lunedì 18 aprile 2016, 23:45, modificato 1 volta in totale.


Maria Rosaria

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antico
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Re: TRE SOLI

Messaggio#2 » lunedì 18 aprile 2016, 23:40

Ciao Maria Rosaria! Tutti ok i parametri, buona ALL STARS EDITION!

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angelo.frascella
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Re: TRE SOLI

Messaggio#3 » martedì 19 aprile 2016, 23:30

Ciao M.R.

Sai che anche io avevo pensato a un'interpretazione simile del tema. Per fortuna poi ho optato per un'altra via.
Veniamo al tuo racconto.
Storia semplice e lineare (ma non è un difetto) con un punto di vista ben gestito e un significato molto chiaro.
Alcune annotazioni:
- capisco che citare l'esistenza di tre soli possa aiutare a far capire che siamo su un altro pianeta, ma metterlo persino come titolo è un po' spiazzante perché ci si aspetterebbe che fosse quello il concetto centrale, invece è solo un dettaglio secondario.
- la scelta di chiudere con una violenza privata secondo me è poco efficace (e non c’è un motivo apparente per cui lo spaziale avrebbe dovuto picchiare la donna). Sarebbe stato meglio che fosse l'intera specie del protagonista a subire una qualche ingiustizia (schiavitù? vivisezione? rapimento di una parte della popolazione). Se optassi per questa seconda possibilità daresti la sensazione non di una cattiveria fine a se stessa e personale, ma di un vuoto morale dell’intera civiltà in visita.
- In generale mi sembra che manchi un po' di pepe. Forse è l'approccio molto "raccontato" che stempera le emozioni. Cercherei di ravvivarlo un po'

A rileggerci
Angelo

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francesco.bellia
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Re: TRE SOLI

Messaggio#4 » mercoledì 20 aprile 2016, 10:51

Ciao Maria,
Molto interessante l’idea. Il falso Dio è l’uomo, mettendosi dal punto di vista degli alieni. (Da amante della Fantascienza, questo risvolto non poteva che interessarmi).
Penso però che il finale non spieghi appieno la caduta del “mito divino”. Forse ci voleva qualcosa di più eclatante, qualcosa che privasse totalmente il protagonista della sua “fiducia” nell’altro. Un esempio estremo: l’astronauta che porta via con se la madre del protagonista. Oppure un assassinio, un crimine violento, oppure ancora l’abbandono e l’inganno dopo aver tolto agli alieni ogni loro risorsa, marcando così l’utilitarismo dei terrestri.

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Rionero
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Re: TRE SOLI

Messaggio#5 » mercoledì 20 aprile 2016, 15:09

Ciao Maria,

In effeti quello dei falsi dei è un tema molto affine ai visitatori da altri mondi e conseguentemente alla fantascienza classica. In questo senso il tuo racconto è assolutamente centrato ed interessante.

Lo svolgimento mi sembra però restare un po' piatto: il mondo ed i protagonisti sono di fatto segnalati come alieni dal fatto che vivono su un pianeta con tre soli (che in maniera forse un po' forviante danno anche il titolo al racconto) e poi quasi nulla è detto anche sul dio, se non nel capovolgimento finale che arriva in maniera quasi disgiunta rispetto al racconto e comunque non arriva a chiarire il rapporto tra i vari personaggi. Ma d'altra parte era un compito veramente arduo inserire la violenza privata in un contesto del genere...ti sei cacciata da sola in un bel casino insomma :D

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maria rosaria
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Re: TRE SOLI

Messaggio#6 » mercoledì 20 aprile 2016, 17:22

Ciao.
Eccomi qua a ringraziarvi innanzitutto dei commenti.

@angelo: sul titolo sono d'accordo con te, potevo fare di meglio ma onestamente ero stanca e un'idea migliore non m'è venuta. Per quantro riguarda il finale invece credo che con il limite dei tremila caratteri non ce l'avrei fatta a optare per una scelta più complessa che coinvolgesse l'intera specie. In realtà quello che mi occorreva era di far passare il messaggio di un essere piovuto dal cielo e solo per questo scambiato per un "dio" da un bambino che si aspetta bontà e non cattiveria. Un messaggio semplice, se vuoi, ma la voce narrante è quella di un essere piccolo, un bambino e i suoi sono pensieri semplici. Se avessi optato per una delle idee che tu suggerisci, e che sono estremamente affascinanti, sarebbe stato per me molto difficile continuare a utilizzare la voce e il pdv del bambino (soprattutto nel limite dei tremila caratteri). Ma mi rendo conto che questo è un mio limite.

@francesco: stesso discorso fatto sopra. Nel racconto a parlare è un piccolo e far crollare la fiducia in un bambino ti assicuro che ci vuole molto poco, altro che rapimento o crimine violento. Mi serviva un episodio violento ma quel tanto che bastasse a giustificare la perdita di "fede".

@rionero: mi sembra di aver lasciato elementi che facessero intendere che il "falso dio" fosse un essere venuto dallo spazio, parlava una lingua sconosciuta e sembrava amichevole. Tutto dal pdv del piccolo protagonista. Però se mi dici così allora qualcosa non è arrivato.
Maria Rosaria

alexandra.fischer
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Re: TRE SOLI

Messaggio#7 » venerdì 22 aprile 2016, 20:08

TRE SOLI di Maria Rosaria del Ciello Che storia delicata. La tua è una SF che ricorda da vicino il Bradbury di “Cronache Marziane”. Il punto di vista del piccolo alieno è reso con grande abilità. Attraverso le sue descrizioni, è chiara la provenienza terrestre dell’equipaggio (uomini dagli indumenti metallici, venuti con un siluro sul pianeta dai tre soli). Il capitano del siluro (io l’ho visto così) ha portato dei doni (cosmetici, sigarette) per ingraziarsi il piccolo alieno e la madre di questi. L’incantesimo si spezza presto (aggredisce prima lei e poi lui) portando via l’innocenza del piccolo alieno, il quale aveva scambiato il terrestre per il Creatore del pianeta dai tre soli. Complimenti davvero. Il tema è centrato in pieno.

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Jacopo Berti
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Re: TRE SOLI

Messaggio#8 » sabato 23 aprile 2016, 9:56

Ciao Maria Rosaria :)
Alexandra ha veramente azzeccato il paragone con Bradbury, che è uno dei rari scrittori di fantascienza in cui l'elemento emotivo, psicologico, privato, insomma "umano", prevale sull'estrapolazione fantascientifica. Nelle sue raccolte di racconti (che consiglio a tutti: sono stupende!) è l'elemento fantastico/fantascientifico a eclissarsi in qualche narrazione e questo non crea dissonanza col resto della raccolta perché, appunto, sa come mettere al centro altre cose.
Mi pare che anche il tuo bel racconto vada in questa direzione.
Un bel passaggio è il regalo delle sigarette: evoca il tipico soldato americano dopo la IIWW, nelle isole del Pacifico e simili.
Una buona prova, brava!

(nel titolo c'è un gioco di parole? perché i soggetti descritti sono tre, madre, figlio e alieno, e sono tutti e tre in qualche modo toccati dalla solitudine)
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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francesco.bellia
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Re: TRE SOLI

Messaggio#9 » sabato 23 aprile 2016, 11:04

Vero. Bradbury. E infatti rileggendolo mi è piaciuta l'atmosfera sognante. Emozioni più che veri ricordi che delineano con delicatezza la storia e il contesto. Questo giustifica la mia posizione in classifica, assieme all'originale stile di fantascienza soft fiction.

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maria rosaria
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Re: TRE SOLI

Messaggio#10 » sabato 23 aprile 2016, 12:10

Sì, Bradbury ha sicuramente ispirato questa mia storia.
Alexandra ha colto in pieno il riferimento e ne sono lieta che anche Jacopo e Francesco lo abbiano riscontrato.
Per quanto riguarda il titolo, onestamente l'ho messo di getto, come spiegato in un commento precedente.
Mi sembrava un titolo semplice che desse l'atmosfera del contesto in cui si svolgeva la storia.
Non me ne venivano di migliori. :-)
Ci ho pensato anche io al significato che ha vi ha letto Jacopo, dei tre personaggi e della loro solitudine.
Ma solo dopo aver postato il racconto. ;-)

Grazie ancora per i commenti.
Maria Rosaria

Daniel Travis
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Re: TRE SOLI

Messaggio#11 » sabato 23 aprile 2016, 12:54

Ciao Maria Rosaria, e complimenti per il racconto. Scorre e funziona nella sua semplicità (e sì: vedere picchiata violentemente fino come minimo all'incoscienza la propria madre è più che abbastanza per spezzare la fiducia di un bambino, altroché). Del titolo si è già parlato. Bella la storia fantascientifica ad ampio respiro che fluisce verso il dramma privato, per quanto nelle parole finali manchi un guizzo emotivo. Da antropologo mi verrebbe da criticare questa rivisitazione semplicistica della colonizzazione (ancora molto diffusa anche a livello storico, beata ignoranza), ma trattandosi di un bambino in realtà ci può anche stare l'equazione "straniero=dio" semplificata in questo modo estremo.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

viviana.tenga
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Re: TRE SOLI

Messaggio#12 » sabato 23 aprile 2016, 13:48

Ciao M.R.,
Prima di tutto un appunto tecnico: far tramontare i tre soli contemporaneamente, per lo più presentando la cosa non come una particolare congiunzione astrale ma come la normalità, mi ha fatto perdere un sacco di tempo a ragionare su come debba essere l'orbita del pianeta, se è verosimile che in una condizione del genere sia possibile la vita etc. Visto che chiaramente la tua idea era quella di scrivere un racconto in cui l'elemento fantascientifico fosse solo simbolico (come hanno giustamente notato altri, alla Bradbury), avrei preferito una caratterizzazione del pianeta alieno meno complessa dal punto di vista scientifico, in modo da non distogliere l'attenzione dalle cose importanti del racconto (o forse mi sono fatta distogliere solo io).
Passando al racconto in sé: la storia è semplice e lineare, forse un po' troppo, nel senso che anche se non ci ho trovato particolari difetti ma nemmeno qualcosa che dia davvero spessore. Il punto di vista del bambino è ben reso, forse un po'
troppo umano, ma per il genere di fantascienza che hai scelto ci può stare.

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maria rosaria
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Re: TRE SOLI

Messaggio#13 » sabato 23 aprile 2016, 23:51

Hai ragione, Viviana.
Mi sono chiesta anche io mentre scrivevo se fosse possibile dal punto di vista scientifico un pianeta con tre soli che tramontano contemporaneamente, o quasi.
Mi sono immaginata (ho controllato e pare esistano) pianeti che orbitano attorno a una stella (tipo Sole) legata gravitazionalmente ad altre due. Non mi sono fatta tante domande su quale dovesse essere l'orbita del pianeta, ma, in quel momento, avevo altri problemi da risolvere. ;)

Provo a incollarti il link:
http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/scienza_e_tecnologia/tresoli/tresoli/tresoli.html
Maria Rosaria

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ceranu
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Re: TRE SOLI

Messaggio#14 » domenica 24 aprile 2016, 1:10

Ciao Maria Rosaria, ben trovata.
Non sono un patito di fantascienza, quindi non ti farò appunti su mondo che hai creato in tremila battute (lo prendo per buono), ma ho dei dubbi sull'attinenza al tema. Capisco quale fosse il tuo intento, ma durante la lettura gli unici indizi che per il bambino quell'uomo fosse un dio arrivano solo dal racconto, ma l'atteggiamento non ci porta a credere che sia così. Sembra tutto normale, è come se Cristo entrasse a casa mia e io gli offrissi un bicchiere di birra, ci scambiassi due chiacchiere e alla fine gli dessi una pacca sulla spalla riaccompagnandolo alla porta. Ti dirò, la cosa mi farebbe anche piacere, due domande da fargli le avrei, ma penso che sarei troppo stupito per farlo. Invece il bambino vive quel momento con estrema naturalezza. Non lo so, probabilmente è il filtro dato dalla giovinezza, ma non mi convince.
Così tutto il racconto mantiene un tono troppo normale che non i ha permesso di entrare in empatia con i tuoi protagonisti.
Ciao e alla prossima.

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raffaele.marra
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Re: TRE SOLI

Messaggio#15 » lunedì 25 aprile 2016, 11:12

Bella l’idea di partenza di questo racconto che però si sviluppa in maniera un po’ troppo “piatta”, senza particolari slanci emotivi. Intendiamoci, lo stile è buono, e in qualche modo si addice bene alla situazione narrata, ma una pur leggera enfasi, almeno sul finale, avrebbe reso più memorabile il tuo racconto. Rispettato in pieno il tema del mese che, devo dire, qui è declinato in maniera originale ed efficace.

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Vastatio
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Re: TRE SOLI

Messaggio#16 » lunedì 25 aprile 2016, 14:52

Ciao,

se non ci fossero cenni espliciti a una realtà extraterrestre avrei detto che stavi descrivendo un classico caso di "colonialismo" di una popolazione più arretrata (le penne, le sigarette). Ammetto che avrei preferito quella declinazione: questo tentativo di fantascienza mi sembra sprecato, anzi, perfino irreale che esista un altro pianeta che porti a una forma di vita "superiore" identica o molto simile a quella umana, tale da attirare le "voglie" di un maschio umano verso una femmina aliena. Diverso se avessi fatto pensare che l'alieno arrivi sulla terra, che si tratti di una nuova forma di "turismo sessuale" o, in chiusura, che quella del bambino non fosse la "specie dominante".
Sotto ci vedo una buona possibilità, ma che va rielaborata.

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maria rosaria
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Re: TRE SOLI

Messaggio#17 » lunedì 25 aprile 2016, 20:13

Ancora grazie per i commenti.
Certo, un po' mi dispiace di non aver esaudito i vostri desideri di lettori.
Però chino il capo, perché se un lettore dice di non essere entrato in empatia con i tuoi protagonisti ha ragione lui.
Alla prossima.
Maria Rosaria

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AmbraStancampiano
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Re: TRE SOLI

Messaggio#18 » giovedì 28 aprile 2016, 14:10

Ciao Maria Rosaria,
secondo me il racconto è perfettamente a tema e non manca di empatia, se non nella parte finale.
Mi sarei aspettata una qualsiasi reazione da parte del bambino, anche un pianto dirotto, mentre lui si limita a raccontare con freddezza l'accaduto e quindi la consapevolezza di non trovarsi di fronte a un dio.
Stiamo parlando di alieni, quindi probabilmente percepiscono le emozioni in maniera diversa dalle nostre, ma se così fosse tutto il resto del racconto sembrerebbe fin troppo umano.
L'idea della fantascienza secondo me è giusta ma potresti, rimettendoci le mani, sfruttarla meglio raccontandoci qualcosa in più sul pianeta con tre soli, in maniera tale da farci capire se non empatizzare la reazione finale del tuo bambino alieno.
L'interpretazione del tema mi è piaciuta molto, e in generale mi piace come tu riesca sempre a dare un risvolto sociale anche a temi che sembrano molto lontani dal nostro mondo :)
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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maria rosaria
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Re: TRE SOLI

Messaggio#19 » giovedì 28 aprile 2016, 16:43

Grazie anche a te, Ambra.
Come sempre raccolgo tutte le informazioni e i consigli, incamero e ne faccio tesoro.
Alla prossima

:-)
Maria Rosaria

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antico
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Re: TRE SOLI

Messaggio#20 » domenica 1 maggio 2016, 18:19

Molto umani questi alieni colonizzati dagli umani, anche troppo. Del resto, forzi la cosa facendo definire uomini quelli della sua stessa specie al piccolo narratore, quindi viene da dire che in questo universo siano tutti diversamente uomini. Ci sarebbe da lavorarci e rendere il concetto centrale. Ma visto che è al centro della tua creazione, assumiamo che sia così. Alla fine rimane la storia di un uomo che entra nella vita di questo bambino, litiga e picchia la madre e se ne va: molto semplice. Però hai deciso di parlare di fantascienza, quindi bisogna concentrarsi sulla metafora che vuoi rendere: ovvero che qualunque colonizzazione, anche quella più pacifica, alla fine porti il colonizzante a mostrare il suo reale volto, quello dello sfruttatore. Bene, ammettendo che questa sia l’interpretazione, credo ci sia da lavorare sul come farci arrivare il lettore senza perderlo in una delle molte diramazioni che incontra strada facendo. Ci sono diversi punti da risolvere, a partire da quelli più logici dei tre soli che tramontano allo stesso tempo. Allo stato attuale un pollice ni tendente all’alto, ma lo stile c’è, l’idea mi piace. Semplicemente, al momento sembra poco controllato e male inglobato all’interno di una visione ampia e coerente. Lavora sul disegno generale e sboccerà.

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