Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Avatar utente
Gimmi
Messaggi: 75

Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#1 » sabato 4 giugno 2016, 16:45

VIBRAZIONE
di Dimitri La Rosa

Il sangue riprese a circolare nel pollice, mentre allentava via via la stretta sul pomello. Il cassetto era completamente aperto e sprigionava tutto l’aroma che solo l’Ikea può offrire. Il labbro inferiore di Francesco sussultava appena, soggetto da spasmi dati dall’incomprensione. Il contenuto non era a prima vista tanto terribile. Ma ciò che lo fece irrigidire fu lo strumento sospetto che rotolò davanti ai suoi occhi in tutto il suo violaceo splendore.
Lentamente un dito, mosso dalla curiosità, decise di andare in avanscoperta. La speranza era di scoprire che non fosse ciò che pensava. Tocco qualcosa e il salsicciotto viola cominciò a vibrare.
Zzzzzzzzzzzzzzzz.
D’istinto richiuse il cassetto e face un passo indietro scontrando l’abatjour a fiori rosa su sfondo a crema rischiando di farla cadere. Lo strumento saltellava nel cassetto chiuso facendo rimbombare un ronzio che nessun figlio vorrebbe mai sentire.
Francesco uscì dalla stanza con una bocca deformata convinto che non avrebbe mai più sorriso. Si chiuse la porta alle spalle, corse in camera sua e si sedette sul letto con le mani fra le cosce. Gli sembrava di sentirlo ancora, come se scalpitasse per uscire da una prigione per andare a vivere una vita di goliardia e piacere. Scrollò la testa per far svanire quel pensiero. Pensò che l’immaginazione, un giorno o l’altro, l’avrebbe ucciso.
Il ronzio però non voleva cessare. Zzzz Zzzz. A tratti arrivò a essere addirittura più forte. Zzzz Zzzz. Strinse il cuscino intorno alla testa premendolo sulle orecchie. Serrò gli occhi e digrignò i denti, ma il risultato fu un serpentone viola che gli galleggiava davanti.
Checcazzo, pensò riaprendoli e scagliando il cuscino in fondo al letto. Zzzz Zzzz. Scattò in piedi pronto a farsi un giro lontano da quell’incubo, quando si accorse che non era il suo cervello a cioccare, ma i messaggi sul cellulare.
Lo afferrò lasciandosi cadere nuovamente sul materasso. Lo accese:

- Domani dopo le 11 sono libera
- Pranziamo insieme?
- Non so se posso
- Cena?
- Neanche
- Ok, mi stai per lasciare
- Preferisci trovarmi nuda o in intimo?
- Idiota! No è che mi è successa una cosa
- Cosa?
- Niente
- Dimmelo o ti anniento
- Ma niente è una cazzata
- O me lo dici o dico a tutti che sei vergine

Francesco abbozza un sorriso e gli invia una faccetta che ride con le lacrime agli occhi. Lei ricambia con un cuoricino. Fa un sospiro e si sdraia sul letto senza rilassarsi del tutto.

- Cercavo una delle camice di mio padre e ho trovato un dildo nel cassetto di mia madre
- AHAHAHAHAHAHAHAHAH
- Non c’è niente da ridere
- Nono, infatti
- E cosa ha detto lei?
- Non c’è. Ma appena arriva glielo chiedo
- Ma lasciala in pace, povera donna!
- Ha quasi settant’anni. Certe cose non dovrebbero nemmeno esistere
- Addiruttura! Fidati di me che conosco certe “esigenze”, metti tutto com’era e fingi che non sia mai successo.

Leggendo l’ultimo messaggio scatta ti nuovo seduto pronto a esporre le sue obiezioni.

- 1. È successo! 2. Mi hanno sempre rotto i coglioni sul rapporto prematrimoniale 3. Se va bene non faremo mai più sesso nella nostra vita

E prima che lei potesse rispondere aggiunse

- 4. Temo di essermelo dimenticato acceso
- Stai scherzando?
- Mi piacerebbe
- Ma vai a spegnerlo. Chissà che imbarazzo
- Te lo scorsi

Digitò quelle parole di fretta senza nemmeno notare che il correttore automatico gli aveva cambiato parola e gettò il cellulare sul letto. Andò in cucina per mangiarsi una crostatina Mulino bianco. Rientrò nella stanza punendosi le ultime briciole dalla barba. Quando riaccese il cellulare sbuffò vedendo un papiro verde acqua che gli ingombrava il monitor.

- Ma se un giorno tua madre entra in camera tua per pagare le bollette dell’Enel sul tuo PC e scopre la tua cartella dei porno, vorresti trovarla aperta o preferisci rimanere ignaro di tutto? Tua madre è una donna e in quanto tale vorrà avere delle “soddisfazioni”. Evidentemente tuo padre non può più fare le capriole di un tempo e ha deciso di prendere un’altra strada.
- Chemmerda, ma dovevi proprio farmici pensare? E poi l’hai detto. Mio padre lo sa? Almeno questo, per rispetto glielo devo chiedere.
- Va bene, fa come ti pare. Ma vai a spegnere ‘sto cazzo di vibratore!

Francesco alzò mezzo labbro superiore disgustato. Si alzò e si diresse verso il suo destino. Un piede davanti all’altro. Una processione funebre per portare il suo Io bambino in una bara immaginaria. Zzzz zzzz.

- Fatto?
- Ci sto andando
- Non troppo veloce, mi raccomando

Lentamente aprì la porta che cigolò. Non l’aveva mai fatto in dodici anni, pareva azzeccato restituire l’atmosfera. Quasi sperava di morire squartato da un trinciapolli di un qualche serial killer amante della buona rosticceria. Avvicinandosi al cassetto poté, con suo enorme disgusto, sentire il grido atroce di libertà che lo strumento faceva. Aperto il cassetto temette che tutta la città potesse sentirlo. Zzzzzzzzzzz.

- Spento?
- No, mi fa schifo toccarlo
- Esagerato! Dove credi che sia stato?
- Non sei divertente
- Mio fratello sta ridendo
- L’hai detto a tuo fratello?!
- Scherzavo. Vai tesoro. Mettiti i guanti e fagli vedere chi sei

Prima non aveva avuto modo di osservare bene il contenuto del cassetto, rapito dallo sgomento. Tra una vecchia calzamaglia e un foulard c’erano anche delle pile stilo, un foglio con le avvertenze e del lubrificante. Il ragazzo trattenne un conato di vomito.

- Ti dicono pure come usarlo
- Perché? Sei interessato?

Stava rispondendo che piuttosto si sarebbe fatto monaco quando la porta di casa venne chiusa sbattendo.
“Franci, sono a casa”

- Occazzo è arrivata mia madre
- Ma sei scemo?! Non stare a scrivermi e metti via tutto

Fulmineo prese il cazzo di gomma a due mani. Era viscido al tatto, ma sperava fosse solo suggestione. Zzzzzzzzzzz. Lo rigirò tra le dita cercando di ricordarsi come lo avesse acceso con l’unico risultato di cambiare la potenza - ZZZZZZZZZ – la frequenza – Zz zz zz zz – la rotazione oraria – Zz Zz Zz Zz – e antioraria – zZ zZ zZ zZ – ma senza riuscire a spegnerlo.
“Sei in camera tua?”
Preso dal panico svitò il tappo in fondo e tolse le pile. Cacciò tutto dentro e coprì con la calzamaglia. Chiuse il cassetto, ma era bloccato. Ikea di sticoglioni, pensava mentre cerava sbloccare i binari. Al quinto tentativo sua madre entrò.
Francesco scattò in piedi, rosso come tutta la cassettiera e indicando la zona incriminata disse:
“E questo cos’è?”

Zz Zzzz Zz Zzzz.

- Sto arrivando, ho incontrato un amico della bocciofila.
- Non ti preoccupare. Piuttosto devo dirti una cosa
- Vuoi che arrivi a casa?
- No, preferisco scrivertelo. Oggi Francesco ha aperto l’ultimo cassetto
- E cosa gli hai detto?
- Che anche se sono anziana ho bisogno di conforto, una cosa del genere
- E lui?
- E lui mi ha fatto una ramanzina sul fatto che non è morale e che avrei dovuto dirlo a te. Dio santo, che vergogna.
- Mi dispiace.
- Anche a me. Sapevo che non dovevo tenertelo nel mio cassetto



Avatar utente
erika.adale
Messaggi: 304

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#2 » mercoledì 8 giugno 2016, 9:24

Ciao Dimitri, piacere di conoscerti.
Un racconto divertente e frizzante, che mi ha fatto davvero sorridere.
In particolare mi sono piaciuti in dialoghi via whatsapp, veloci e realistici, a rendere l'emotività del protagonista ( che ragazzo bigottone però, spero non voglia rappresentare i ggggiovani d'oggi, che altrimenti sarei ben fiera d'essere una vecchia). Il tema è centrato, non ci sono dubbi, anche se a ben vedere il segreto è più del padre...ma, in fondo, Francesco non lo sa e resta turbato di quanto scoperto sulla sua ineffabile mammina!

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#3 » mercoledì 8 giugno 2016, 21:43

Ciao Dimitri,
molto simpatico il tuo racconto, e anche nel tuo caso il segreto è doppio, sia della madre che del padre.
L'uso di un simil dialogo fatto di messaggi mi pare azzeccata, dà al tacconto un certo brio.
Ti devo però fare un appunto, e proprio sul segreto del padre che mi sembra un po' forzato o quanto meno non del tutto chiaro: il dildo è per suo uso personale o per uso di coppia? Questo non mi è chiaro. Nel primo caso sarebbe più che comprensibile che cerchi di nasconderlo, e complimenti alla mammina che dimostrerebbe un'apertura mentale mica da ridere. Nel secondo caso, invece, che bisogno avrebbe di nasconderlo nel cassetto della moglie? Quand'anche venisse scoperto, potrebbe giustificarsi dicendo che è per un uso di coppia.
A proposito, se i genitori sono settantenni, il tuo protagonistra sarà un trecinquenne o forse più. Ma quanto è morboso da andare a rovistare nei cassetti dei genitori anziani?

Evandro
Messaggi: 106

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#4 » venerdì 10 giugno 2016, 14:30

Nonostante ci siano refusi in gran quantità questo racconto mi è parso divertente e originale. Confesso di avere sorriso da solo in più di un'occasione. In certi casi è un po' forzato: come si fa a non riuscire a spegnere il dildo? Ci sarà un tasto, per la miseria! Il tema è pienamente centrato: il segreto riguarda sia la madre sia il padre.

Avatar utente
Flavia Imperi
Messaggi: 316
Contatta:

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#5 » mercoledì 15 giugno 2016, 18:41

Benvenuto Dimitri!

E' un piacere leggere il tuo primo racconto su MC, soprattutto uno così divertente e originale.

Per prima cosa, un consigio tecnico: occhio all'abbondanza di possessivi e aggettivi, che appesantiscono il testo e sono superflui per la comprensione.
In particolare questa frase non si legge in modo fluido:
"D’istinto richiuse il cassetto e face un passo indietro scontrando l’abatjour a fiori rosa su sfondo a crema rischiando di farla cadere."
Carinissimo il passaggio dalla vibrazione imbarazzante del dildo a quella del telefono, un piccolo tocco di genio! La conversazione sul cellulare tuttavia sarebbe stata facilitata dai nomi.
Il modo in cui il dildo diventa nel tuo racconto una sorta di presenza infernale nella percezione del povero protagonista è davvero segno di talento e le conversazioni al telefono sono verosimili e brillanti.

La mia impressione nell'incipit però è che il protagonista fosse un ragazzino, invece scopriamo che la madre ha 70 anni, quindi in teoria ne ha 30-40. Ecco, questo fatto suona un po' strano, forse avrei sottolineato in qualche punto che vive ancora coi genitori, oppure avrei abbassato l'età della madre.

Il colpo di scena finale me lo aspettavo da metà racconto, ma ci sta, e mi ha fatto comunque sorridere.

Ottima prova, buon contest!
Siamo storie di storie

magwal
Messaggi: 12

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#6 » mercoledì 15 giugno 2016, 22:12

Ciao Dimitri,
Simpatica l'idea e centrato il tema (complimenti anche a te per aver colto la doppia sfida del segreto del padre).
Viceversa ho trovate pesante lo svolgimento, prima di tutto per i tempi dei verbi: parti con l'imperfetto, passi al passato remoto e poi al presente, poi l'abbondanza di aggettivi e i numerosi refusi.
Ci sono poi dei passaggi che a una prima lettura non mi sono stati chiari, p.es. Francesco trova il dildo cercando nel cassetto della madre le camicie del padre, abbiamo un correttore che lascia passare parole che in italiano non esistono come nono, chemmerda o Occazzo ma in compenso trasforma scordi in scorsi; anche le risposte della persona con cui si "messaggia" Francesco a volte mi sono sembrate molto maschili, come la sua disinibizione nel parlare di sesso o il fatto di essere etichettata come "idiota" (che è un insulto che non ho mai sentito rivolto a una donna).
Anche i testi di alcuni messaggi non mi sono sembrati realistici.
Francesco dovrebbe avere tra i 40 e i 50 anni, mi sembra un po' troppo bacchettone e trovo alquanto bizzarro che viva ancora con i suoi.

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1039
Contatta:

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#7 » giovedì 16 giugno 2016, 21:31

A livello di stile e di ritmo del racconto, penso che il tuo sia quello meglio riuscito dell'edizione.
L'alternanza rapida tra scene normali e dialoghi telefonici, perfetti per staccare nettamente, funzionano benissimo, ci danno tutte le informazioni che servono in maniera tempestiva e non forzata e creano un vero senso di urgenza.
Il segreto è più del padre che della madre, visto che su quello si basa il twist finale. Forse avrei apprezzato ancora di più che il vibratore fosse dalla madre e basta, l'imbarazzo di un figlio è abbastanza da giustificare le scenette comiche e i discorsi successivi.
A livello logico, stupido figlio che vai a frugare nei cassetti di tua madre e non sei pronto a trovare qualcosa di imbarazzante! La ramanzina dopo... ancora meno credibile, se era già imbarazzato prima, figuriamoci _volerne_ ancora parlare con la madre. E' anche poco giustificabile che il vibratore si sia acceso per caso nella confusione e che il tuo protagonista non sia stato in grado di spegnerlo al volo. Capisco la situazione, ma non credo scatenerebbe tutta questa confusione.
(+1 per l'aroma ikea che penso sia radicato in tutta la nostra generazione cresciuta a mobili ikea, è potente evocare un profumo così netto e "raro" in un testo.)

Avatar utente
Gimmi
Messaggi: 75

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#8 » venerdì 17 giugno 2016, 11:25

Facciamo un gioco.
Mi leggo il mio racconto, fresco di due settimane senza averlo rivisto, e me lo commento da solo. Dopo mi leggo i vostri commenti e vediamo quanto ci sono andato vicino, ok? (Certo che è ok, mica mi potete rispondere in tempo reale xD)

Pronti... via!

Ciao Dimitri, come va?
Io bene. Non ti nascondo che sono un po' agitato. Le critiche mi spaventano sempre. Poi immagino che dopo questo ci prenderanno per matti entrambi xD
Comunque.. partiamo dai contro (e rimaniamoci, perché elogiarsi da soli fa brutto :D)

Contro:
Il racconto, se pur scorrevole, riporta spesso delle immagini un po' poco chiare, secondo me. Sarebbe da piallare qualche scheggia che spunta. Inoltre ci sono delle ripetizioni che rallentano la lettura, ma questo lo rivediamo in revisione ;)

Alla fine, lo stacco non è abbastanza chiaro da far capire ché è un'altra situazione in cui la madre sta scrivendo al padre, dato che lasci una linea bianca tra testo e messaggi. Forse due linee bianche vanno bene?

Tutto il racconto è frizzante e si sente, ma solo alla fine (con il rumore del vibratore) c'è una, passami il termine, battuta. Forse però così è poco omogeneo. E' meglio che abbia tutto lo stesso carattere dall'inizio alla fine.


Bom, non mi viene in mente altro. Ora mi leggo anche i commenti e secondo me qualcuno che mi dice che non ho azzeccato il tema c'è :P

Ottimo ottimo.
Innanzi tutto grazie a tutti per i complimenti. Mi fa piacere aver fatto sorridere alcuni di voi perché questo era l'intento (sono giovane e sono convinto che, per ora, non possa scrivere cose belle più di un tot. Mi butto sull'ironico che è quello che mi riesce meglio).
Accetto quasi tutte le critiche e mi riconosco in molte. Anche quelle che non accetto sono comunque apprezzate perché se uscite qualcosa vorrà pur dire ^^

Mi scuso per i refusi e i tempi che nella prima stesura in quanto piccolo e scemo sbaglio spesso.

Una critica che mi faccio sempre da solo è che sono pigro nella scrittura. Per questo motivi non ho minimamente pensato all'età del figlio (anche se quando dice che ne ha settanta è una specie di esagerazione dovuta al momento, magari ne ha sessantuno). Ma! Ma! Con questo non voglio giustificarmi. Avete ragione, lo correggerò! Probabilmente con la soluzione più indolore che è l'accennare al fatto che sia stato adottato... oppure abbasso semplicemente l'età :D
Accetto consigli!

Dopo aver letto tutti i racconti ed eventuali commenti mi aspettavo che mi fosse fatto osservare che il segreto è del padre e della madre e che ecc ecc..
Non so se quello che sto per scrivere mi scagioni, ma lo dico perché magari vi fa piacere saperlo ^^
In tutti i racconti il segreto c'è già. E' qualcosa che si svela alla fine e spesso perché ne viene a conoscenza il protagonista. Il mio caso è diverso (anche se non molto "potente"). Il segreto diventa della madre dal momento che mente per non far fare brutte figure al padre, dato che il figlio era già abbastanza sconcertato per quello che aveva intuito (figuriamoci scoprire che...)
Quindi: qual'è il segreto della madre? Nascondere l'ancor più grande segreto del padre.

Il racconto vuole essere una barzelletta. In quanto tale mi sono concesso alcune piccole... hemmm.. sfumature?
La situazione è divertente (secondo me) proprio perché lui non riesce, ostruito dal suo imbarazzo, a spegnere un oggettino così semplice. Non voglio fare paragoni, ma non credo venga rimproverato a Stanlio e Ollio di non riuscire a portare un pianoforte su per delle scale, no? Certo situazioni diverse, mezzi diversi.
Anche è vero che se l'ironia fosse stata base per tutti i racconti magari questo non mi sarebbe stato fatto notare. Però allora qui faccio una domanda sincera a Magwal ed Evandro, ma anche agli altri:
Si capisce dalle prime righe che è ironico, in modo avere la sospensione dell'incredulità e accettare scene grottesche? Sono molto interessato a questo genere di commenti perché è ciò a cui punto. ^^

Penso che lo stesso discorso vada per il finale. Quando ho raccontato cosa ho scritto alla mia ragazza e sua madre e svelando il finale, si sono messe a ridere, proprio perché è una "barzelletta" e niente più. Vero è che una cosa è dette e l'altra scritta, ma il punto a cui voglio arrivare è (e rifaccio di nuovo la domanda a tutti): interessa davvero sapere che uso ne viene fatto dopo che si scopre che è del padre? Non è una simpatica goliardata e fine, tutti a casa?

Magwal, di nuovo, la messaggistica! Non sono d'accordo.
Non sono d'accordo perché ho riversato tutta la mia esperienza giovanile. Gli occheccazzo e i chemmerda me li dà errore, ma non riesce a sostituirli (e se lo fa io torno indietro e li modifico per dare quell'effetto alla parola.. ma ripeto, non me lo cambia). Invece mi fa incazzare abbestia quando mi modifica l'ultima parola che scrivo, di cui non mi rendo conto della sostituzione proprio perché è l'ultima, quando invio il messaggio!
Se però rigiri il commento dicendomi che questo genere di cose ti hanno rallentato la lettura allora sì. Accetto la critica. Anche se devo dire che è un po' il mio stile ggggggiovane [-cit.] e infatti fra i miei coetanei piace.
Sempre tema messaggistica, non sono di nuovo d'accordo sul fatto che una ragazza non possa essere così spigliata. Ho amiche che mi imbarazzano per la volgarità xD
E' un concetto un po' antico pensare che una ragazza non possa scrivere nel 2016 come un ragazzo. O no?
E io do dell'idiota alla mia dolce metà (metà perché è bassa). E' ovvio che dipende come lo fai e dalle tue intenzioni. Ma se tu mi dici che può apparire pesante come insulto anche se scherzoso, ci farò certamente più caso :)

Per Andrea. Sì, stupido il figlio. Diciamo che mi sono messo nei suoi panni. L'ho fatto tante volte di cercare nei posti meno indicati qualcosa che "non trovo allo sfinimento". Mi zappo i piedi da solo dicendo che è anche abbastanza un cliché ^^

Flavia! Hai ragione. Quella frase della lampada si sente che è un po' forzata nel contesto. Volevo dare l'idea appunto di genitori anziani, ma nella fretta non sapevo come fare. Ho provato quindi a inserire questo particolare, ma è evidentemente pesante.
Ah! Non mi dire che ho talento sennò gongolo da qui fino a Natale xD

Nessuno di voi non ha notato la scorrettezza nella prima serie di messaggi!
Malemale..
Siccome su word se dai la barra ti centra un pochino le frasi, Maurizio ha avuto problemi e riportarlo su forum.
Difatti io volevo dare l'impressione che i messaggi (alcuni) venissero incolonnati come su WhatsApp. Per esempio quando Francesco elenca i suoi motivi. E così, sempre Maurizio, li ha messi di seguito. Però non ha notato che i primissimi due messaggi erano invece uno!
Doveva essere:
"- Domani dopo le 11 sono libera
Pranziamo insieme?
- Non so se posso
- Cena?
..."
Non avrebbe avuto nemmento tanto senso xD

Vabbuono. Qui abbiamo finito. Spero che mi rispondiate alle domande.
Il gioco l'ho palesemente perso, evvabbé, ma sono contento di essere stato con coi (anche se non ho parlato molto. Mi rifarò alla prossima^^)
Ciao

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: Vibrazione - di Dimitri La Rosa

Messaggio#9 » venerdì 17 giugno 2016, 12:30

Prima cosa: benvenuto a Minuti Contati!
Per l'esordio hai optato per un racconto ironico e divertente e direi che sei riuscito nel tuo intento. Nel giudicare parto sempre dal presupposto che un testo va rapportato a quelle che erano le intenzioni del suo autore e direi che qui hai dimostrato un gran controllo arrivando a ottenere esattamente quello che ti eri proposto. Certo, c'è qualche refuso qua e là, ma in una prova di MC tendo a non darci più di tanto peso (semmai, se dovessi arrivare in Vetrina, ti sistemo già qualcosa, dopo il giudizio della guest, ovvio). Vero che l'età della madre non passa: ho immaginato che stesse esagerando, quello sì, ma è vero che non liberi il campo dai dubbi e questi possono infastidire. Tema presente e racconto che nasce intorno a esso, quindi più che bene. Per me un pollice che tende verso l'alto (non del tutto su per tutti i piccoli problemini presenti).

Torna a “83ª Edizione - Live Edition Rozzano (MI)”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti