Detriti - Viviana Tenga

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viviana.tenga
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Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#1 » lunedì 23 maggio 2016, 22:32

Il fiume era lo stesso della sua infanzia; l'acqua che Ida osservava quando passeggiava la domenica era acqua che era passata davanti alla sua casa di un tempo, in mezzo ai boschi in cui giocava da bambina.
Negli ultimi giorni, nei luoghi della sua infanzia aveva piovuto molto, troppo. Ida aveva visto immagini orribili ai telegiornali. Ma erano passati tanti anni; ormai non aveva più nessun parente, nessun amico, nessuno per cui preoccuparsi che ancora vivesse lì.
I rami e tronchi che ora riempivano il fiume venivano da boschi di cui un tempo aveva conosciuto ogni sentiero. Mentre li osservava scorrere, per un attimo Ida ebbe l'impressione di vederne passare uno su cui erano incise una I e una P. Allora, per un attimo, si ricordò di un ragazzo molto diverso da quello che poi era diventato suo marito. Ricordò momenti felici in riva al fiume, la promessa di un amore che non sarebbe mai finito. Ma erano passati tanti anni e ora Ida non riusciva nemmeno a ricordare bene il volto di lui.



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Mike009
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#2 » martedì 24 maggio 2016, 10:41

Un bell'affresco del tempo che passa, immagini potenti dei rami secchi che vengono portari via dal fiume come i legami ormai andati che perdono consistenza e i ricordi che si affievoliscono col tempo. Hai usato proprio bene le parole e reso perfettamente l'idea.

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Angela
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#3 » martedì 24 maggio 2016, 14:26

Racconto nostalgico che rappresenta molto bene lo scrorrere del tempo attraverso i dettagli. Lo scorrere del fiume che trascina rami e tronchi è un ottimo pretesto per centrare il tema e portare alla luce ricordi di amori perduti. Stile molto buono, anche se la trama in realtà è un cameo, un quadro che potrebbe collocarsi in un discorso più ampio. Forse questo è l'unico limite del racconto, ma solo perché ce ne sono alcuni autori in questa tornata che hanno sfruttato i mille caratteri con una chiusura più incisiva. Ciò non toglie il valore al tuo racconto che dimostra una profonda sensibilità.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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jimjams
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#4 » mercoledì 25 maggio 2016, 9:24

Idea di base molto molto buona, portata avanti con un impianto che non sarebbe male. Qualcosa però non funziona come dovrebbe. Ci sono alcuni difetti stilistici ma non so se il problema sia solo quello. Le ripetizioni, volontarie o meno, non mi convincono:
Il fiume era lo stesso della sua infanzia...
Negli ultimi giorni, nei luoghi della sua infanzia...
per un attimo ebbe l'impressione...
per un attimo, si ricordò di un ragazzo
Ma erano passati tanti anni

Altra piccola cosa forse migliorabile: si ricordò di un ragazzo molto diverso da quello che poi sarebbe diventato suo marito
Capiamo poi che è effettivamente un altro uomo (non riusciva a ricordare nemmeno il volto di lui), ma a me aveva fatto pensare, visto il tema, che fosse stato proprio il marito, poi cambiato completamente, a incidere quell'albero.

Insomma, ottima idea, buona storia, aderente al tema su più livelli, gradevole e forse rivedibile (ma sono gusti).

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Andrea Partiti
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#5 » mercoledì 25 maggio 2016, 18:55

Ciao!

L'idea è quella più interessante e completa dei racconti che ho letto fin'ora. C'è una scena sola, ma ci racconti una vera storia. Era difficile riuscirci e per ora sei stata la prima.

Penso che lo stile potresti ripulirlo e migliorarlo ancora. I "per un attimo" ripetuti spezzano tanto la lettura e vanno tolti assolutamente. "I rami e tronchi" lo cambierei in "rami e tronchi" o "i rami e i tronchi" per uniformarlo, ma penso sia una questione regionale.

Se P. fosse stato il marito il racconto sarebbe stato ancora migliore, secondo me. Delle immagini da un passato lontano, il fiume che spazza via simbolicamente un periodo migliore della sua vita lasciandola solo con il presente. Ha un che di bello :)

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eleonora.rossetti
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#6 » giovedì 26 maggio 2016, 17:22

Ciao Viviana, qui ci mostri un "tutto scorre" che si riferisce in parallelo al fluire del fiume che trasporta i ricordi e il corso del tempo che pian piano li spazza via.
Racconto molto evocativo, pur con qualche ripetizione (es. acqua...acqua, "della sua infanzia".." della sua infanzia") che lo fanno zoppicare un po'.
Sul fatto che le iniziali siano diverse da quelle dell'attuale marito non concordo con gli altri, secondo me è meglio così, perché quel tronco è la traccia di un qualcosa che una volta poteva sembrare eterno e invece non lo era affatto, a dimostrazione again del "panta rei."
Una buona prova.
Uccidi scrivendo.

Fernando Nappo
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#7 » venerdì 27 maggio 2016, 9:37

Ciao Viviana,
sfruttando il panta rei molto personale e intimo del tuo personaggio, descrivi anche quello più generico di ogni essere umano, perché la vita scorre per ognuno di noi. Bella l'immagine dei rami secchi per tratteggiare il tempo che scorre.

viviana.tenga
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#8 » venerdì 27 maggio 2016, 13:33

Grazie a tutti per i commenti!
Faccio una risposta complessiva:
-le ripetizioni erano volute, ma in effetti non ero sicura che creassero davvero l'effetto giusto e forse mi sono sbagliata;
-per la questione del marito/altro ragazzo: l'idea da cui ero partita è proprio quella che ha detto Eleonora, cioè che quello che a una Ida ragazzina sembrava un amore destinato a durare per sempre con gli anni è diventato solo un ricordo confuso; dire che l'iniziale era quella del marito era una scelta possibile, ma la storia diventava un'altra.

Andrea Dessardo
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#9 » venerdì 27 maggio 2016, 20:23

Mi è piaciuta molto l'idea di fondo, che però, secondo me, avresti potuto sviluppare meglio: avresti dovuto farci entrare maggiormente in empatia con la protagonista e rendere più articolate le descrizioni della furia della natura.

Alexia
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#10 » venerdì 27 maggio 2016, 23:10

Sebbene si tratti di un racconto sul tempo passato, quasi dimenticato, più che darmi l’idea del tempo che scorre l’ho vissuta come un’istantanea. Un quadro di un frammento di tempo intrappolato fra i ricordi.

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angelo.frascella
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#11 » sabato 28 maggio 2016, 0:45

Ciao Viviana

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un singola situazione semplice e chiara. Rispetto ad altri racconti come questo, che ho letto a questo giro, che compensano la mancanza di una storia vera e propria, giocando con lo stile, qui il tutto mi è sembrato un po' troppo piatto e descrittivo e quindi un po' lento. Mi sembra manchi un po' di "pepe" per renderlo più efficace.

A rileggerci

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Adry666
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#12 » sabato 28 maggio 2016, 18:19

Ciao Viviana,

tema centrato.
Hai scelto un’interpretazione “ovvia” del tema ma sei riuscita a scrivere un racconto non banale, brava. Il ritmo è un po’ “statico” ma il limite dei caratteri è pesante per tutti ))

A presto
Adriano

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patty.barale
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#13 » lunedì 30 maggio 2016, 4:56

Bella l'immagine che riesci a tratteggiare e con cui centri perfettamente il tema. Le ripetizioni, anche secondo me, appesantiscono eccessivamente la narrazione.
Comunque una buona prova

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Peter7413
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Re: Detriti - Viviana Tenga

Messaggio#14 » martedì 31 maggio 2016, 10:20

Da ottimizzare. Ci sono alcune imperfezioni che in un mille caratteri non possono passare inosservate, soprattutto in un testo che punta a creare una certa atmosfera (una su tutte, la ripetizione di infanzia nelle prime righe). Buona l'idea, forte, decisamente in tema, ma realizzazione da rivedere con più attenzione. Un buon racconto senz'altro, in ogni caso.

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