Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Il Capitolo si aprirà ufficialmente lunedì 1 agosto 2016

Moderatore: Camaleonte

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Peter7413
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Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#1 » sabato 20 agosto 2016, 16:56

II RACCONTO DELL'UOMO CON LA TESSERA ELETTORALE


IL PESCE VOLANTE
di Maurizio Bertino

Con le pinne, fucile ed occhiali
quando il mare e' una tavola blu
sotto un cielo di mille colori
ci tuffiamo con la testa all'ingiu'
(Edoardo Vianello)


«Ma quello non è un pesce?»
«Chi? Dove?»
«Lassù, sta volando, è un pesce volante!»
«E cosa dovrei essere, stordite signore? Un comune merlo?»
«Parla! Un pesce volante che parla!»
«Oddio! Come le piaghe d’Egitto! Che abbiamo fatto di male, Dio?»
«Prima cosa: siete voi umani che mi avete definito pesce volante. Guardate i documentari, ignorantone! Sono un Exocoetidae, noto comunemente come pesce volante o pesce rondine e faccio parte della famiglia dei pesci ossei appartenente all’ordine dei Beloninformes
«Ma che lingua parli te?»
«Non so, non si capisce, tu ci hai capito qualcosa?»
«Linguaggio dei libri, non fateci caso, non potete arrivarci. Resta il fatto che siete voi umani che mi avete definito pesce volante e secondo voi cosa deve fare un pesce volante?»
«Non lo so, tu lo sai?»
«Mio marito i pesci li griglia!»
«VOLARE! Un pesce volante deve volare! È ovvio, no? L’importanza delle parole, per Nettuno e Polifemo! Un pesce volante deve VOLARE! Sennò perché dovrebbe essere definito volante?»
«Ci sono anche le volanti dei carabinieri!»
«Tu chi sei? Un bambino. Ottima osservazione, non ci avevo pensato. Ma se fossi un volante carabiniere non potrei volare e invece sto volando, o sbaglio?»
«Potresti essere un carabiniere volante!»
«Spunto da approfondire, rimani lì a finirti il gelato che completo il ragionamento con le signore.»
«Parli di noi?»
«Di me e di lei?»
«Ne vedete forse altre con il borsone della spesa in questa piazza? C’è quel vecchio sul balcone, ma vi sembra una signora?»
«Già, ma signora a chi?»
«Niente, lasci stare, stavo seguendo un ragionamento. Rimanga a prendersi il sole che le fa bene per le ossa. Esaurito il punto primo, passiamo al punto secondo.»
«Secondo chi? Te o me o le signore o il vecchietto?»
«Vecchietto a chi?»
«Bambino, non interrompere che rischio di perdere il filo!»
«E senza il filo non ritrovi l’Arianna, già!»
«Mi tocca alzare la voce come a scuola? Insomma! Silenzio!»
«Pesce volante, dobbiamo stare ancora tanto? Noi ci abbiamo da andare a casa per cucinare il pesce preso al mercato!»
«TU hai preso il pesce, io per il mio tesorino ho preso la quaglia!»
«A me piace il gelato e la mia mamma mi ha dato il soldino così l’ho preso!»
«Io dico di impallinarlo, già!»
«Oh, insomma! Andate a fare quello che dovete e il punto secondo lo affrontiamo domani. Stessa ora, stessa piazza. Vado a svolazzare. Ciao.»

«Eccolo, sta arrivando!»
«Ma è proprio un pesce e vola! E chi ci credeva!»
«Guardatelo come svolazza! Ormai s’è impratichito, doppio avvitamento mortale!»
«Oooohhhhh!»
«Oooohhhhh!»
«Oooohhhhh!»
«Ma quanti siete oggi? Avevo l’appuntamento con le due signore, il bimbo e il vecchio e basta!»
«Vecchio a chi?»
«Ma parla davvero!»
«Un pesce che parla!»
«Non s’è mai visto!»
«Non si diceva muto come un pesce
«Boh, di sicuro, però, non si può più dire!»
«Tocca cambiare il detto!»
«Giustappunto questa era la seconda questione che volevo toccare! Perché non dovrei parlare? Dove ve la siete inventata sta cosa, umani? Ma vi pare che un pesce non possa parlare?»
«Io ci parlo con Puffy! E lui mi lecca perché capisce!»
«Ciao bambino di ieri, eccoti. Lì in mezzo alla folla non t’avevo visto.»
«Ciao pesce volante parlante!»
«Ciao a te, ma torniamo seri. Gente, un po’ di ragionamento… Ma vi pare che dentro l’acqua si possa parlare! Ma per tutte le gorgoni, ve lo sarete fatto un bagno in vita, no?»
«Sì!»
«Sì!»
«Sì!»
«Il bagno nella vasca del bagno vale?»
«Allora anch’io!»
«E anch’io!»
«Pure io!»
«Ecco, appunto, sapete cos’è un bagno. E quando infilate la testa sotto e provate a parlare che vi succede? Vi si riempie la bocca d’acqua, ecco cosa vi succede! Ma vi pare che se non avete visto o sentito mai un pesce parlare dentro l’acqua allora vuol dire che non lo sappia fare? Quando ci vogliamo scambiare i pensieri veniamo su e saltiamo fuori e via coi discorsi tra un salto e l’altro e quelli che non vogliono saltare perché pigri, plancton marcio a loro!»
«Oooohhhhh!»
«Oooohhhhh!»
«Oooohhhhh!»
«Umani, cribbio, un po’ di sale in zucca no? Sarà che non passate tanto tempo nell’acqua salata come noi e di sale ne abbiamo in abbondanza!»
«Il sale non serve per la pasta?»
«Sì bambino, anche per quello, ma ieri con la storia del carabiniere volante mi avevi fatto un’impressione migliore, sai?»
«Hai fatto piangere mio figlio!»
«Ma no, signora, non era mia intenzione, mi scusi, per farmi perdonare stasera mi affaccio alla sua finestra e gli racconto la storia del Kraken per farlo addormentare, va bene?»
«Sa anche raccontare le storie!»
«Oooohhhhh!»
«Oooohhhhh!»
«Oooohhhhh!»
«Prova a dire portobello
«Dai, prova!»
«Riesci anche ad abbaiare?»
«Mi costernate, davvero. Mi lasciate quasi senza parole, anche se, adesso come adesso, mi sembrano anche un po’ sprecate… Ho ancora il terzo punto da affrontare e ne approfitto che siete in tanti. Allora, a parte che ieri una delle signore nel vedermi ha evocato le piaghe d’Egitto E NON C’E’ MAI STATA UNA PIAGA D’EGITTO CON PESCI VOLANTI O PARLANTI!!! A parte questo, il terzo punto, quello più importante, aprite le orecchie perché è il motivo che mi ha spinto e per cui sono venuto fino a qui…»

«Ma poi l’hai capito qual era il terzo punto?»
«No, ma non l’ha mica detto, il vecchio l’ha impallinato prima!»
«Che mira quel vecchio…»
«Un colpo e bam, altro che pesce volante, è diventato un pesce cadente!»
«Ahahahahahahahahaha!»
«Ahahahahahahahahaha!»
«Ma poi chi l’ha preso? Non ho visto che avevo da spegnere il bollito e sono dovuta scappare!»
«Il bimbo, diceva che voleva farlo assaggiare a Fuffy.»
«Ma povero cane! Spero gli abbia dato anche qualcos’altro per cena che altrimenti non s’è riempito neanche mezzo!»
«Ahahahahahahahahaha!»
«Ahahahahahahahahaha!»



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Peter7413
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#2 » sabato 20 agosto 2016, 17:14

Due parole per spiegare il mio racconto/esercizio.
Ho scelto di seguire il Benni de IL FOLLETTO DELLE BRUTTE FIGURE. Ecco, per me il dialogo è sempre stato fondamentale e, ovvio, non potevo che rimanere affascinato da questo specifico racconto. Contrariamente a Max non ho ritrovato nei vari racconti della raccolta motivazioni parodistiche. Mi è sembrato invece che Benni si ponesse sempre nuove sfide e che qui l'obiettivo prefissato fosse quello di fare interagire più personaggi senza presentarli se non attraverso il puro e semplice dialogo. La difficoltà sta nel riuscire a permettere al lettore di seguire il tutto senza farlo perdere per strada. Chiaro che, allo stesso tempo, si cerca di raccontare una storia godibile e con un messaggio al suo interno, ma, lo ripeto, la sfida è di utilizzare solo righe di dialogo. All'interno de IL FOLLETTO DELLE BRUTTE FIGURE, Benni ha utilizzato gli spazi tra le righe per cambiare scena e così ho fatto. Questo permette di azzerare ogni volta senza bisogno di spiegare e ripartire (senza dimenticarsi di portarsi dietro quanto già seminato, ovvio).
Spero che il risultato possa essere di vostro gradimento, a me sembra funzionare.

valter_carignano
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#3 » domenica 21 agosto 2016, 17:14

Ciao
Non giudico lo stile in relazione a Benni, lo faranno altri più esperti di me e/o i moderatori.
Leggo che la tua intenzione era
fare interagire più personaggi senza presentarli se non attraverso il puro e semplice dialogo.

e secondo me ci sei riuscito perfettamente. Inoltre, il dialogo è molto serrato, quasi cabarettistico (in senso buono, mi immagino magari Brignano a interpretarlo) e ti spinge di corsa vero la conclusione.
Conclusione che forse era inevitabile, o almeno lo era per me, ma questo non toglie nulla al racconto, che vive delle acrobazie della parola.
Per me, davvero un buon lavoro.

Fernando Nappo
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#4 » giovedì 25 agosto 2016, 22:00

Ciao Maurizio,
racconto molto divertente, i dialoghi, serrati e a tratti davvero comici, sono sempre ben attribuibili, e questo mi sembra un merito non da poco anche considerando che ci sono parecchi interlocutori in gioco. Nonostante i fatti e lo svolgimento del racconto siano diversi da quello di riferimento (non c'è la contrapposizione netta tra due personaggi, come il folletto e Vantoni) lo stile narrativo dialogico lo imita molto bene. Direi che sei riuscito a ottenere uno stile molto benniano, surreale e comico quanto basta. Al momento, ma ancora ne devo leggere, se la gioca per la parte alta della classifica.

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ceranu
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#5 » giovedì 25 agosto 2016, 23:50

Ciao Maurizio, Anche nel tuo caso direi che stile e tema sono centrati. C'è la giusta ironia e il giusto surreale. Non ho appunti da muoverti, la lettura è gradevole e il ritmo incalzante. Non si sente la mancanza di descrizioni e i dialoghi, anche se a più persone, sono tutti comprensibilissimi. Sappiamo sempre chi sta parlando e questo non è poco.
Direi che anche la tua è una buona prova. Bravo!

Andrea Dessardo
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#6 » venerdì 26 agosto 2016, 14:57

Lo stile stralunato e il gusto per l'assurdo sono molto benniani e qui riprodotti molto bene, per quanto la storia si distacchi notevolmente da quella cui s'ispira, sia per il contenuto e la trama sia per – chiamiamola così anche se è improprio – la morale, ma non è scritto da nessuna parte che si debba fare un calco perfetto (anzi, meglio rielaborare). Secondo me tiri avanti la storia un po' troppo a lungo, appesantendola (avrei preferito, in questo caso, l'unità aristotelica). Comunque una prova assai buona.

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maria rosaria
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#7 » martedì 30 agosto 2016, 9:26

Ciao Maurizio.
Anche qui un ottimo utilizzo dei dialoghi grazie al quale hai costruito un racconto divertente e surreale. Non si perdono mai di vista gli interlocutori e, malgrado le voci molteplici, la lettura non ne risulta affaticata. Purtroppo quello che non ho trovato è stato quel tanto di denuncia sociale, di messa in ridicolo di alcuni aspetti della nostra società, tipica, a mio avviso dei racconti di Benni.
Maria Rosaria

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AmbraStancampiano
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#8 » domenica 4 settembre 2016, 0:18

Ciao Maurizio,
intanto, ottima scelta per il racconto! :P
Mi ha stupito molto vedere che abbiamo scelto lo stesso racconto per due motivazioni profondamente diverse, e nonostante la realizzazione per entrambi sia passata attraverso lo stesso canone stilistico, abbiamo presentato due lavori estremamente diversi. è affascinante rendersi conto di quante sfumature soggettive esistano nel fruire e reinterpretare un racconto breve :)
Passando al racconto in sé, credo che tu abbia raggiunto senza neanche troppa fatica l'obbiettivo che ti eri posto: tutti i partecipanti al dialogo hanno una voce diversa, ben definita, inconfondibile. Il dialogo, poi, va avanti che è una meraviglia e ha un ottimo ritmo.
Personalmente, credo che lo stacco centrale del racconto spezzi un bel climax, io l'avrei evitato e avrei cercato di portare tutto avanti in un'unica scena.
La conclusione era inevitabile ma è ben gestita, il gusto benniano per il surreale si fa sentire molto, e trasversalmente io ci vedo della denuncia sociale, presentata da un punto di vista molto interessante.
Insomma, un ottimo lavoro anche il tuo!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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francescocascione
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Re: Il pesce volante - di Maurizio Bertino

Messaggio#9 » domenica 4 settembre 2016, 22:32

Maurizio,

la grande sfida per un racconto fatto solo di dialoghi credo sia riuscire a caratterizzare i personaggi senza mandare in confusione il lettore.
Nel tuo caso il progetto è perfettamente riuscito. Tutti i personaggi hanno voce e si raccontano attraverso gli scambi con gli altri.
Bella l'idea di aumentare mano a mano la platea lasciando alcune voci fisse.
Finale spiazzante e divertente con tempi cominci tenuti con maestria teatrale (Benni scriveva i testi di Grillo e gli spettacoli Teatrali dai suoi lavori sono uno spasso proprio per questo suo talento).
La conseguenza cima che ti metta in oggettiva alla casualità non è una classifica, ma una scelta.

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