Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

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Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » venerdì 22 luglio 2016, 2:23

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Questo è il gruppo PNEUMOSNODO della SPECIAL STEAMPUNK EDITION con Dario Tonani, Roberto Cera, Emanuela Vantini e Augusto Chiarle nelle vesti di Guest Stars.

Gli autori del gruppo PNEUMOSNODO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo ANGELI DEL VAPORE.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo ROBOTA.

I primi TRE racconti di questo raggruppamento avranno diritto alla pubblicazione immediata sul sito ed entreranno tra i finalisti che verranno valutati direttamente dalle guest stars. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto dell'orario di consegna andando a disporre il primo ad avere consegnato nel gruppo ANGELI DEL VAPORE, il secondo in ROBOTA, il terzo in PNEUMOSNODO, il quarto in ANGELI A VAPORE e così via fino a esaurimento racconti. Il gruppo ANGELI DEL VAPORE ha un racconto in più rispetto agli altri due, ma trattasi di racconto penalizzato da un SUPER MALUS che quindi non potrà concorrere per i primi tre posti.

E ora vediamo i racconti ammessi a PNEUMOSNODO:

Il castello di candele, di Gioele Ammirabile, ore 23.03, 2956 caratteri
Tic-tac, di Alexia, ore 23.37, 2986 caratteri
Emissioni, di Manuel Piredda, ore 23.51, 2993 caratteri
Volo inaugurale, di Polly Russel, ore 00.11, 3000 caratteri
Volano pitali a vapore, di Giuseppe Gangemi, ore 00.23, 2914 caratteri
Freiheit! Freiheit!, di Barbara Comeles, ore 00.39, 2976 caratteri
Il criminale nato, di Valter Carignano, ore 00.53, 2993 caratteri
Il caldo abbraccio di Big Clementine, di Ambra Stancampiano, ore 01.12, 2991 caratteri MALUS 4 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 luglio per commentare i racconti del gruppo ANGELI DEL VAPORE. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che sarò fiscale e non accetterò classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradisco essere avvertito, sapete come trovarmi. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete SETTE giorni per commentare e classificare i NOVE racconti del ANGELI DEL VAPORE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTIQUATTRO (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, SETTE giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel ANGELI DEL VAPORE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

Per valutare i racconti, oltre alla qualità degli stessi, dovrete anche considerare l'attinenza al genere STEAMPUNK. Basatevi sulla seguente definizione di Roberto Cera:
Che cosa sarebbe accaduto se il futuro fosse arrivato prima?
Questa è la domanda che si sentono rivolgere spesso tutti coloro che, chiedendo informazioni sullo steampunk si avvicinano a qualche strano individuo spesso dotato di occhialoni e ingranaggi. Se bastasse rispondere a questo semplice quesito non ci sarebbe bisogno di spiegare cosa differenzia lo steampunk dai romanzi fantastorici, ma procediamo per gradi.
Definire lo steampunk non è facile. In quanto genere ucronico rifugge infatti a classificazioni temporali ma, allo stesso tempo, possiede alcuni elementi ricorrenti che lo legano all'epoca vittoriana. Secondo alcune eminenze grigie dello steampunk ci sono tre fattori che non possono mancare:
1. la presenza di macchine più o meno credibili, che funzionano però con la forza del vapore, del gasolio o con l'energia elettrica
2. la presenza di uno scenziato pazzo, o comunque di un inventore non troppo sano di mente
3. l'ambientazione vittoriana
Seguendo questa classificazione si potrebbe pensare che addirittura Frankenstein possa essere annoverato tra le opere steam ma temo che manchi qualcosa. Ciò che più colpisce nei grandi classici del genere (genere tra l'altro molto giovane, essendo nato a metà del 1980) è una profonda ironia indirizzata nei confronti di alcuni aspetti della cultura e della società dell'epoca. Razzismo, povertà, istruzione e parità dei diritti sono messi alla berlina sottolineandone le incongruenze in un sottile gioco dialettico. La presenza di macchinari assurdi, più o meno funzionanti, non fa che da cornice a racconti che, molto spesso, hanno una vera e propria vena polemica nei confronti di tutto ciò che caratterizzava un periodo storico carico di contraddizioni e differenze sociali. Naturalmente la componente estetica ha un'importanza fondamentale in tutto ciò che riguarda lo steampunk ma bisogna sempre fare attenzione a non considerarla l'unico elemento di una letteratura davvero varia e articolata. Anche per quanto riguarda l'ambientazione storica penso sia il caso di fare un piccolo chiarimento: lo steampunk non è solo vittoriano. Potranno dirvi che si chiama clockpunk, sandal punk, dieselpunk ma, in buona sostanza, queste sono solo classificazioni utili per il pubblico, ma la cosa più importante è che in tutti questi sottogeneri permanga la particella -punk, vera chiave del genere in questione. Questo suffisso rappresenta la pazzia, la voglia di ribellarsi alle istituzioni, lo sporco, la gentaglia insomma, tutto ciò che va contro l'ordine costituito. Se non troverete questo in un racconto o in un romanzo, se nessuno parlerà in maniera sboccata o morirà in un lago di sangue o si opporrà alle istituzioni allora avrete tra le mani una bellissima opera che però, probabilmente, non avrà molto di steampunk.


Aprirò un tread COS'E' LO STEAMPUNK in cui potrete porre eventuali questioni.

BUONA SPECIAL STEAMPUNK EDITION A TUTTI!



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Angela
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » sabato 23 luglio 2016, 23:39

Complimenti a chi si è messo in gioco pur senza conoscere il genere e in bocca al lupo a tutti, miei folli, vaporosi, imprevedibili amici :)

1) Freiheit! Freiheit! di Barbara Comeles.

Ben ritrovata, Barbara. Complimenti per il racconto che mi è piaciuto davvero tanto. Tra quelli che ho letto fino ad ora, questa mi sembra l'idea migliore e anche quella che è stata sviluppata meglio. Lo stile è molto buono, tanto che non ho appunti da farti e il testo scorrevole.
Sei riuscita a incastrare bene dialoghi, descrizioni, tema e genere e non era facile farlo in appena tremila caratteri. Mi è piaciuta la parte in cui spunta il dottor Saxon, l'ho trovata molto visiva e anche il finale che è il migliore tra quelli che ho letto fino ad ora (sarà perché adoro le macchine del tempo?). Ottima la citazione del muro di Berlino. Una bella prova che ancora non so come collocare, ma di certo tra le prime posizioni.
Brava.

2) Tic - Tac di Alexia

Rivisitazione di Frankeinstein in chiave rosa (si fa per dire). Leggendo il testo, come al solito scritto molto bene, mi è balzata agli occhi una frase che a mio avviso sarebbe stata un incipit fulminante.
Dieci anni fa ero morta
Ecco, penso che con un incipit come questo, avresti bucato lo schermo. Scherzi a parte, ho trovato la trama lineare e se questo da un lato è un pregio, perché accompagna il lettore nel cammino senza sbalzi temporali o confusione, il tutto scivola via senza particolari emozioni. Forse perché avevo intuito la trama o meglio il dramma della protagonista. Comunque la considero un'ottima prova, stile eccellente e aderente al tema. Poiché è il secondo racconto che leggo, non mi sbilancio con le valutazioni. In bocca al lupone! :)

Un appunto: e pazza ci divenni poco a poco, - Qui preferirei una costruzione differente per eliminare quel "ci divenni".

3) Volo inaugurale di Polly Russell.

Sono rimasta piacevolmente impressionata dal tuo stile molto maturo e ben strutturato. Mi pare che il genere sia centrato, gli elementi trainanti ci sono tutti e si avvalgono delle ottime descrizioni che dipingono le scene con maestria. Brano scorrevole e ricco di azione. L'unico appunto che mi sento di muoverti è il senso di confusione quando si parlava di alianti. Ho dovuto rileggere per capire, ma a parte questo è un testo che merita una buona posizione in classifica e secondo me piacerebbe parecchio agli addetti ai lavori. In bocca al lupo!

Attenzione alle ripetizioni troppo ravvicinate:
L'aerostato gracchiò
Gli altoparlanti gracchiavan
o

4) Il criminale nato di Valter Carignano.

Piacevolmente sorpresa da questo racconto che mi sconvolge la classifica che avevo in mente (devo ancora leggere Ambra, pure!). Inutile dire che la seduta spiritica ha catturato tutta la mia attenzione e anche il signor Lombroso, che ben conosciamo. Non mi sembra un racconto prettamente Steampunk, ma gli elementi classici ci sono (reticolo di piombo, carrozze a vapore etc) e anche il tema. Il finale non mi ha colta di sorpresa, perché immaginavo il colpo di scena anche se sei stato bravo a non seminare indizi. Una buona prova, ben scritta che deve vedersela con altrettanti racconti validissimi. Siete diventati troppo bravi ed è davvero difficile decidere a chi dare la priorità. Bene così.

5) Emissioni di Manuel Piredda

Mi è piaciuto molto il tuo pezzo. Pur non essendo una cultrice dello Steampunk, devo dire che il tuo racconto è ricco di particolari che riportano alle attrezzature, alle condutture, al vapore e a tutti quegli elementi tipici del genere. Belle le descrizioni, sembra quasi di vedere l'ambiente pieno di fumi e ingranaggi. A metà del racconto, avevo intuito il finale, anche perché mi pare che qualcuno lo abbia già sfruttato su MC. Non ho capito dove sia la follia, invece è chiaro l'imprevisto.

Piccolo appunto: sinché una non cedette (nessun errore, ma avrei preferito "finché").

6) Il caldo abbraccio di Big Clementine di Ambra Stancampiano.

Ho seguito la classifica e quindi il tuo racconto è l'ultimo che ho letto. Abituata a testi sopra la media, mi aspettavo un classico Steampunk scritto come tu sai fare, invece, mi spiace dirlo, non riconosco il tuo stile in questo testo. In genere le descrizioni che fai sono fantastiche e originali (cosa molto difficile per un autore), invece qui non ne ho trovate di particolarmente interessanti. L'idea di questa locomotiva che inizialmente ho scambiato per una donna, non è abbastanza forte e neppure la scoperta della paternità. L'incipit mi è piaciuto, ma poi il racconto è andato avanti perdendo potenza e non è riuscito a prendere quota neppure nel finale. Mi spiace perché tu sei brava e avrei voluto darti le prime posizioni, come ho fatto nelle ultime tornate.

7) Volano pitali a vapore di Giuseppe Gangemi.

Più che steampunk a me sembra un racconto umoristico e da questo punto di vista l'ho trovato carino. Sono delle macchiette che hanno per protagonista un uomo folle (tema rispettato), ci sono pure i getti di vapore; forse manca l'imprevisto, a meno che tu non ti riferissi alla coppia importunata.
Ti confesso che ho letto il commento di Andrea prima del mio, per capire se ha avuto la mia stessa impressione cioè qual è il senso del racconto. I finali aperti mi piacciono, ma sento la mancanza di una struttura che renda la trama più incisiva.

8) Il Castello di Candele di Gioele Ammirabile.

Ciao Gioele e benvenuto a Minuti Contati. Nel leggere il tuo racconto, mi sono venuti in mente più di un genere al quale potrebbe appartenere e questo è un punto di debolezza che abbiamo in comune. A parte questo, ho notato alcuni problemi di punteggiatura con punti staccati dal testo, punti di sospensione impropri e virgolette del dialogo che poi diventano caporali. Il mio consiglio è decidere una linea da seguire e mantenerla per tutto il testo. Per quanto riguarda il racconto, l'ho trovato scorrevole e ricco di azione. Il finale sembra più un horror, comunque non mi dispiace il clima rocambolesco. Questo è il primo testo che leggo, perciò non mi sbilancio con la valutazione. In bocca al lupo :)

Qualche appunto sparso:

Nell'incipit non mi è subito chiaro cosa tu abbia voluto dire con "Si accese" dinanzi ai miei poveri occhi increduli.

Non condivido la scelta del tempo verbale " presosi la mia lampada".
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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jimjams
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 25 luglio 2016, 1:17

Ecco la mia classifica:

1) Volo inaugurale, di Polly Russel
Racconto interessante, meritevole credo di essere ulteriormente sviluppato, contiene di fatto una vera e propria trama che potrebbe rappresentare il punto di inizio (o di fine) di un romanzo o di un racconto più lungo. Credo ci siano tutti gli elementi necessari. Molte cose non sono espresse esplicitamente ma si colgono da elementi secondari (il titolo per esempio ci rivela che è un volo inaugurale). Scritto bene, piacevole da leggere. Mi piace.

2) Tic-tac, di Alexia
"Ah, l'amore :-) Bella storia, bella idea, bello stile, scorre bene davvero. Forse potresti invertire i momenti, un incipit con ""dieci anni fa ero morta"" fa il suo bravo effetto su chiunque, ma anche così funziona bene. Molto riuscito secondo me il giro di trasformazione del rapporto, che diventa da uomo verso donna a uomo verso macchina, come se il cuore meccanico pian piano abbia trasformato, agli occhi di lui, la sua amata in un oggetto.
PS usare fornicazione è geniale :-)"

3) Il criminale nato, di Valter Carignano
Questo racconto mi piace davvero molto. Nella sua brevità c'è una trama completa, compreso un bel colpo di scena. Un piccolo noir in tremila caratteri. Non vedo lo steampunk, anche se c'è la pazzia e l'imprevisto. Non so se il tema di fondo possa dirsi rispettato, ma questo lo lasceremo decidere ad altri.

4) Emissioni, di Manuel Piredda
E qui le suggestioni sono chiare e indirizzate con forza verso uno dei nostri giudici :-) Ci sta tutta direi e l'esecuzione è molto buona. Il povero bimbo rifiutato perché in qualche modo difettoso è piuttosto trafico, mi chiedo solo quanti ne sopravvivano in questo modo. Ma forse alla nave servono solo bimbi buoni :-) Insomma state zitti e buonini che altrimenti la mamma vi sgancia :-)

5) Volano pitali a vapore, di Giuseppe Gangemi
Racconto strano e divertente, non va a parare da nessuna parte ma di questo a me frega poco, a volte si viaggia per il viaggio mica per la destinazione. Dunque, vediamo, ben scritto, divertente, sul tema ci pensino gli altri a decidere se è centrato, ma insomma a me pare di sì. Da parte mia promosso.

6) Il caldo abbraccio di Big Clementine, di Ambra Stancampiano
Non è male neanche questo racconto e questo mi porterà alla solita crisi nel fare la classifica. Nella storia c'è qualche forzatura, bisogna chiudere un attimo gli occhi e far finta di non vederla per godersi il racconto. Lo stile è come sempre ottimo. Credo che il rispetto di ambientazione e tema ci stia tutto.

7) Freiheit! Freiheit!, di Barbara Comeles
Un treno invece della Delorean, un forte richiamo al film Ritorno al futuro e Charles Darwin in aggiunta, tanto per rendere più intrigante al cosa. E poi ti piombano in piena caduta del muro. Va bene, è abbastanza divertente e funziona, anche se forse si poteva trovare un altro tempo e luogo più adatto a Darwin, magari con una sorpresina surreale, che so? Arrivare davanti all'arca di Noé ?

8) Il castello di candele, di Gioele Ammirabile
Sono l'ultimo a poter dire se il racconto è steam e quindi mi taccio. Lo stile a tratti ha delle incertezze, refusi, piccoli errori, andrebbe un po' rivisto il testo. Al di là di questo l'idea può essere interessante, un po' tendente al nero, che ci sta bene. Toglierei del tutto l'ultima frase, cerca di dare una spiegazione che a mio avviso peggiora la situazione. Molto più potente lasciare il lettore con il finale macabro, senza cercare un chiarimento.

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Andrea Partiti
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 25 luglio 2016, 11:34

Ecco i miei commenti in ordine canonico e la classifica al fondo!

I primi quattro posti sono stati particolarmente duri da assegnare, tema e qualità li trovavo molto vicini, ognuno a suo modo, quindi l'ordine è dovuto a quanto ho trovato l'ambientazione inquadrabile nello steampunk come era stato definito per questa edizione, perché era l'unico altro parametro che mi restasse.

Il castello di candele, di Gioele Ammirabile
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Tic-tac, di Alexia Bianchini
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Emissioni, di Manuel Piredda
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Volo inaugurale, di Polly Russel
► Mostra testo

Volano pitali a vapore, di Giuseppe Gangemi
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Freiheit! Freiheit!, di Barbara Comeles
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Il criminale nato, di Valter Carignano
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Il caldo abbraccio di Big Clementine, di Ambra Stancampiano
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1. Emissioni, di Manuel Piredda
2. Volo inaugurale, di Polly Russel
3. Tic-tac, di Alexia Bianchini
4. Il criminale nato, di Valter Carignano
5. Il caldo abbraccio di Big Clementine, di Ambra Stancampiano
6. Freiheit! Freiheit!, di Barbara Comeles
7. Volano pitali a vapore, di Giuseppe Gangemi
8. Il castello di candele, di Gioele Ammirabile

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Vastatio
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » lunedì 25 luglio 2016, 23:08

Il castello di candele

Ciao,

normalmente non do troppo peso ai refusi in un contest come MC, dopotutto si ha davanti poco più di una bozza, sfortunatamente però la tua "bozza" è ababstanza pesante da leggere per via dei molti problemi che a una rilettura (anche superficiale) sparirebbero.
Benché la storia in sé sia interessante il taglio che hai deciso di usare non mi ha per nulla stimolato. All'inizio ho problemi di "distanza": vede un intero castello, una collina e poi le migliaia di candele, per poi andare ancora più nel dettaglio delle candele... uno zoom non dapoco, che, ammetto, mi ha disorientato (per quanto l'intento "cinematografico" sia lodevole).
Quello che segue è abbastanza ingenuo (sempre al netto dei molti refusi), ti risollevi giusto un poco con l'attacco finale, ma è una fredda telecronaca così come la chiosa (infodump) finale.

Genere e tema ok.

Tic-tac

Ciao,

partiamo dalla bellissima immagine di un cuore sostituito da un orologio e con un altrettanto interessente rapporto tra salvata e salvatore... peccato che si continui in un'orgia di cliché e ingenuità.
Lei, mente geniale, rosa dalla gelosia. Già qui mi spezzi le gambe. Senza contare che la tua "scienziata" definisce "marchingegno" la meraviglia che le ha salvato la vita, e lei era un'esperta di motori... bah.
Avevi tra le mani un'idea spettacolare, l'orologio come chiave del tempo che passa vincolata al cuore, due menti "razionali" che possono "deviare" in chissà quali follie... e invece no, il classico e stantio "amore e gelosia". Nemmeno un tipo di vendetta originale, ma una pistolettata (che poi cosa ci frega che la pistola fosse l'unico regalo del padre? non mi pare ci siano conflitti irrisolti o qualche altro evento particolare col padre) e via. Avrei preferito che mi mostrassi gli esperimenti, quelli che facevano male, non per morbosità mia, ma per dare spessore alla follia di uno o dell'altra. Allora sì, forse avrei anche empatizzato con la gelosia. Non così però.

Genere e tema ok.


Emissioni


Ciao,

partiamo dalle cose facili, il genere c'è e il tema pure. Sono due però gli elementi che mi lasciano interdetto. Il primo, fin dalle prime battute, è riuscire a identificare correttamente la razza del neonato. Ho avuto dubbi che non fosse umano perché "cresce" troppo rapidamente. Intanto temo che nessun neonato sarebbe in grado di afferrare e spingere via un tubo di alimentazione. Forse però "neonato" è da intendersi in senso letterale come appena nato, ma già "bambino" (come usi dopo), tanto più che gattona "immediatamente" e, alla fine" parla.
A parte quindi il problema del tempo più o meno dilatato nel tuo utero meccanico (che mi ha ricordato in un certo qual modo l'indovinello della creatura a 4,2 e 3 gambe), il secondo cruccio è dato dal finale. Mi lasci lì, senza darmi una chiave di lettura sul perché, se è il nuovo metodo "universale" di concepimento, se l'uomo è diventato schiavo della macchina, se è un esperimento fallimentare di eugenetica... Spazio ne avevi per darmi almeno un indizio della tua visione.
In ogni caso una delle prove che ho apprezzato di più.


Volo inaugurale

Ciao,

il compitino di genere e tema è svolto egregiamente, quello che mi lascia più dubbi è la credibilità della trama. A parte l'inizio (che ho letto dopo hai brutalmente seviziato) che lascia interdetti (lei che si precipita in un'arena di combattimento di cani) una nave "da guerra" che viene distrutta da un quantità risibile di "chimica".
Durante un volo inaugurale, con civili, mi aspetto che le zone più critiche siano chiuse a personale non militare. Un "inserviente" che riesca ad accedere a tali zone, un'altra infiltrata che le passa la mitica sostanza in un modo decisamente fuori dagli schemi (perché non in un semplice scambio di bicchieri di champagne?)... non so... la fai un po' troppo facile.
«Meglio, non vogliamo uccidere nessuno. È questo mostro che deve cadere.» ... Mi fa un po' cadere le braccia da quanto è cliché. Vogliono tirare giù un dirigibile da guerra, durante l'inaugurazione, quindi con passeggeri civili e inclini per loro natura al panico e si trincerano dietro al "non vogliamo usccidere nessuno"?

Volano pitali a vapore

Ciao,

il tuo racconto è una mattina della vita di un eccentrico e divertente pazzo. Nula di più, nulla di meno. Il resto sembra la spunta della lista della spesa richiesta dall'edizione:

Steampunk: messo.
Imprevisto: messo.
Pazzia: cavolo, messa!
Vapore: messo.

Si legge, si sorride, ma boh... non lascia tanto di più né dai un senso a questa fotografia. Mi butti lì un sabotaggio/attentato degli anarchici alla sua fabbrica, ma se non è importante per te, figuriamoci per il lettore.


Freiheit! Freiheit!

Ciao,

ammetto, e qui mi tirerò addosso le ingiurie di mezzo mondo, che non ho retto troppo oltre le prime puntate della nuova serie di doctor who (forse ho letto troppa fantascienza da giovane per trovarci qualcosa di nuovo) e quindi il tuo dottore per me assomigliava più a un altro dottore famoso: Doctor Brown (tanto più che anche lui è un "famoso" viaggiatore del tempo e che ha fatto la sua bella avventura steampunk proprio su una locomotiva).
Però non è lui, quindi, com me, spari a salve (anzi, in un certo senso deludi questo lettore ignorante). Bella la tua idea di inserire Darwin, molto "logica" per supportarne le teorie ma... il finale è assolutamente senza senso e, per di più, tronco. Sembra che manchi una parte, quel pezzo che "risolve" la situazione. Hai creato un incipit, hai incasinato la storia e... e niente. Non è nemmeno un momento critico da "Oh cazzo! non è la prima volta che si incasina la macchina del tempo, ma questa è Hiroshima e quello che vede è Little Boy"... Chiariamoci, nemmeno una fine del genere mi avrebbe soddisfatto, perché non "preparata", ma almeno avrebbe dato una "chiusura" al racconto.

Genere e tema ok.

PS: la frase

Al centro della stanza un orologio di legno con un portellone laterale, completo di lancette, nascondeva una locomotiva azionata da un complesso meccanismo di pompe, turbine e pistoni in continuo movimento

Non la capisco. Se è un riferimento all'interno del tardis del tuo dottore, di nuovo, mi manchi (è il problema delle fanfiction lette non da un fan). Se invece ha un altro senso l'ho trovato difficile da "visualizzare".


Il criminale nato

Ciao,

anche questa volta hai preso a prestito un personaggio reale per i tuoi scopi. Non ti ripeterò quanto ho già detto riguardo alla sfida, non tanto perché conosco Lombroso, quanto perché il racconto funziona anche senza una conoscenza pregressa. Conoscenza su cui giochi sporco, ribaltandone la figura. Geniale, sporco, ma geniale (se tu avessi una cultura da manga/anime tamarri ti darei del Takashi Mitsuhashi).
Per il resto mi piace anche come sposti lo steampunk fuori dalla stereotipata Londra, forse non è così evidente il "futuro arrivato prima", ma calchi così tanto la mano sugli occhiali e sulle lenti (per quanto non sembrano ancora in grado di dare una definizione adeguata) che è evidente che la tua tecnologia fuori tempo è in quel campo.
Se devo trovare qualcosa che mi fa storcere il naso (e lo trovo quasi sempre, specie su racconti nati e cresciuti in una manciata di ore) è la dinamica della manifestazione spiritica. Anche con la tua spiegazione non trovo verosimile che l'ectoplasma/emanazione si rivolga contro Lombroso, anche se fosse lui stesso a poter in qualche modo controllare la cosa. Tanto più che avresti ottenuto lo stesso risultato facendo avventare lo spirito su uno qualsiasi degli astanti e poi facendo svenire la medium al momento da te voluto (prima o dopo la morte). Lombroso avrebbe potuto pregustare un doppio omicidio. Se assecondo le mie seghe mentali potrebbe anche avere un senso il ritorcersi contro lo stesso Lombroso per una sorta di "dualismo" alla dottor Jekill/Hide, ma non mi piacerebbe (troppe citazioni ti trasformano da uno scrittore a un compositore di puzzle)

Genere e tema ok, anche se non particolarmente espliciti.


Il caldo abbraccio di Big Clementine

Ciao,

sinceramente non so cosa pensare. A livello di tema ci siamo, ma col genere è forse l'unico racconto del gruppo in cui non vedo steampunk... può una locomotiva da sola fare steampunk? sinceramente non saprei. Per me la definizione più "universale" dello steampunk è quella di Tonani credo, "un futuro arrivato prima". Nel tuo racconto non vedo nulla di tutto ciò. Vedo solo una locomotiva e un incontro di famiglia tra un padre, impazzito per aver perso la moglie, e il figlio. Un accenno alle meraviglie di queso treno e avresti portato a casa il panettone.
Sorvolando sulla questione genere, anche la storia mi sembra un po' campata per aria. Molto bella quella del marito, che perde la moglie, non la ritrova e si lega così a una locomotiva col suo nome. Il figlio bandito che va in cerca del padre? Anche fosse per caso, sembra sia una puntata di C'è Posta per Te. Non c'è sentimento in questo "figlio" (bandito?) se non, sembrerebbe, alla fine quando la stessa Big Clementine "ruba" anche lui. Allora sì, se mi trasformi Big Clementine in una sorta di "locomotiva maledetta" allora hai una storia che si solleva (almeno per me) e anche il padre può essere salito su quello stesso treno per cercare la moglie e rimanere fregato, o, esageriamo, la stessa Clementine potrebbe essere morta nello stesso modo in cui si è poi suicidato il padre (che poi sia stato omicidio o suicidio...) e da qui la maledizione.


Classifica

1. Il criminale nato
2. Emissioni
3. Volo inaugurale
4. Tic-tac
5. Il caldo abbraccio di Big Clementine
6. Freiheit! Freiheit!
7. Volano pitali a vapore
8. Il castello di candele

Daniel Travis
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 25 luglio 2016, 23:21

Ecco la mia classifica.

1. Il criminale nato di Valter Carignano
Ottima, ottima, ottima la contaminazione tra tecnologia steampunk e spiritismo - ma forse contaminazione è la parola sbagliata: siamo noi che "dividiamo" l'inventiva tecnologica vittoriana da quella esoterica; storicamente, erano ben più che connesse.
Sto lavorando anch'io a un racconto (lungo) che unisce suggestioni steampunk e spiritismo, per cui mi hai acchiappato facile.
Potrei dispiacermi per il povero Lombroso che si fa serial killer in questa storia (con tutto che, da antropologo, non è proprio il mio idolo scientifico), ma nel racconto funziona molto bene, e le parascienze vittoriane messe in gioco - che vanno, anche, al di là di quelle più (ab)usate - danno una marcia in più.
Unica pecca, il finale un po' troppo didascalico secondo me, è uno degli appunti che faccio più spesso qui su MC, non rovina il racconto ma in caso di futura revisione gli darei un'occhiata per non supercattivizzare troppo il buon Cesare - per quanto, ora che ci penso, un Cesare Lombroso supervillain da fumetto non suona affatto male.
Diamine, ora che ci ho pensato, anche il finale mi pare più una figata. Complimenti.

2. Emissioni di Manuel Piredda
Tra i migliori del tuo gruppo. Anch'io ho avuto flash di una Matrix steampunk, con un'estetica più vicina a eXistenZ, altro capolavoro, in certi punti - tutti flash molto graditi, peraltro. Lo spaccato ha un inizio, uno svolgimento e un finale piuttosto chiari (il percorso che porta al "parto"), il che aiuta il lettore a orientarsi in un testo che per il resto lascia molto aperto, nebuloso, avvolto dal vapore (se mi passi il gioco di parole scemo): le tempistiche, come hanno già scritto gli altri, e il "senso" - se un "senso" ci dev'essere poi: l'assenza di una chiave di lettura in questo pezzo, per quanto potenzialmente disorientante, secondo me è un valore aggiunto, e soprattutto non rischia di eccedere perché bilanciata sia dalla struttura narrativa solida e lineare che citavo prima che dalla forza delle immagini: il nutrimento con il pelo grigio, il leviatano meccanico a sei zampe imponente e arrugginito, il deserto intorno - diamine, ma è finito il mondo(?) - e insomma, c'è poco da dire, m'è piaciuto.
E, chiaro, c'è il genere e c'è il tema.

3. Tic-tac di Alexia
Buona idea e buona esecuzione, solo un paio di dettagli mi lasciano meno che entusiasta. In primis, la narrazione del passato della protagonista e l'elogio della sua mente rubano, per me, spazio all'approfondimento dell'aspetto emotivo, che in un racconto come questo penso andrebbe messo assolutamente in primo piano, e sono troppo vaghi per farmi sentire a fondo lo steampunk, d'altro canto. In secondo luogo capisco la necessità di dare un taglio classico alla relazione al centro della vicenda, ma forse ci sono troppi cliché in essa per farmici entrare appieno. Gran bel finale.
Complimenti.

4. Volo inaugurale di Polly Russel
Lineare, scorrevole, nel pieno solco dello steampunk "classico". Certo, dei sabotatori dall'Impero britannico che cercano di fermare l'avanzata tecnologica della cara Italietta hanno poco di punk, ma limitare il genere ha senso fino a un certo punto, dunque questo non è certo un difetto. Un buon racconto, forse un po' troppo "da compito a casa": fa il suo mestiere con tutti i crismi, ma niente di più. Mi manca un po' di follia, ma certo è una buona prova.

5. Il caldo abbraccio di Big Clementine di Ambra Stancampiano
Ottime premesse, esecuzione altalenante. Il genere è solo accennato, ma l'unione, emotiva, uomo-macchina bilancia in parte questa aderenza parziale. Il tema c'è, lo stile non è male, ma forse per i troppi scatti il testo in sé sembra un po' un compitino a casa. Mi riesce difficile entrare emotivamente nella vicenda, e i dialoghi fin troppo "sbattuti in faccia" al lettore non aiutano. Nel complesso, comunque, una buona prova.

6. Volano pitali a vapore di Giuseppe Gangemi
Per me racconto buono ma privo di direzione. C'è lo steam, c'è il punk, c'è il vapore, c'è la follia, c'è (nel passato) l'imprevisto... S'intuisce anche una visione figa delle contraddizioni tipiche dei mondi di questo genere: attentato anarchico che rende anarchico (in senso estremo: folle) l'ex esponente dell'establishment. Ma a questa contraddizione, o alla tragedia che ha reso folle il protagonista (?), o al suo futuro, o alla rilevanza di questo spaccato per lui o chiunque altro... Beh, non viene dato nessun rilievo. Gran potenziale, ma al momento non è un racconto, ma la prima scena di un racconto più lungo. Per il resto la follia del protagonista emerge bene, ma forse è troppo sottolineata in un testo così breve: in certi momenti sembra forzata, cacciata a forza giù nella gola del lettore. Renderla più variegata, meno casuale (e magari più caotica) e dare una direzione al racconto lo farebbe diventare un vero gioiello.

7. Freiheit! Freiheit! di Barbara Comeles
Buon testo, che però non è un racconto ma la prima parte di un racconto più lungo. Se lo vedessi in TV, dopo il Freiheit! Freiheit! mi aspetterei di veder comparire i titoli di testa, non quelli di coda: conosciamo i personaggi - il buon Darwin e l'apprezzatissima citazione whovian ambulante, il Dr. Saxon, questi partono per un viaggio nel tempo verso i dinosauri ma invece si ritrovano nella Berlino della caduta del muro... E?
La parte prima della partenza è narrata con una rapidità forse eccessiva, e le ultime frasi non concludono nulla: non è un finale aperto, non è un cliffhanger lasciato in sospeso, non è un cambiamento in nessuno dei protagonisti, insomma... E' solo una cosa che è successa, a leggerlo pare quasi che sia il finale solo perché erano finiti i caratteri.
Inoltre: perché il Freiheit! Freiheit! (che fa solo capire il punto d'arrivo imprevisto del viaggio) sarebbe tanto importante da meritarsi il titolo? Il fatto che si ritrovino alla caduta del muro piuttosto che al termine della Seconda Guerra Mondiale o all'elezione di Obama è tanto importante da essere il nucleo di tutto il racconto?
Buon testo, ripeto, ma per me andrebbe espanso o rivisto.

8. Il castello di candele di Gioele Ammirabile
Il punto di partenza è ottimo: la trama ha un sapore lovecraftiano, la "salsa" steampunk funziona, c'è vapore, c'è follia e ci sono imprevisti. L'esecuzione tuttavia delude un po' le aspettative: l'impostazione "muro di testo" non aiuta per niente il ritmo, la storia sembra spiegata (una volta tanto, mi accodo ai seguaci dello Show don't tell: in questo caso potrebbe aiutare un po' più show) e quindi è difficile entrarci dentro. Sembra che tutta l'attenzione si sia diretta verso intreccio ed estetica del genere, e non ne sia rimasta per il tono e l'atmosfera.
Esempio:
Le braccia demoniache agguantarono i miei compagni, molti cercarono di combattere ma vennero mutilati come il povero Sebastian a cui staccarono braccia e gambe e infine la testa.
Come faccio a sentire l'orrore dei mostri quando questo mi viene mostrato quasi privo di ritmo, è rivolto a un generico membro della banda, ed è scritto come una lista della spesa dello smembramento?
Gli errori di battitura sono parecchi ma sono il problema minore ovviamente, per il resto ti consiglio di tenere la buona idea e rivedere la forma in modo che vapore e orrore "escano dalla pagina".
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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chiara.rufino
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 27 luglio 2016, 15:22

Il castello di candele
Il racconto ha molto potenziale ma non l’hai espresso. Tolto quello che ti hanno già detto gli altri, sul monoblocco e le ripetizioni, trovo la prima parte fuorviante per quello che poi accade nella narrazione. Magari era un tentativo di introduzione ma non è abbastanza forte per essere sfruttata. L'inizio è molto coinvolgente e poi ti perdi. Comunque benvenuto.
Tic- Tac
Ciao e benvenuta! Non so, il racconto, nonostante l’ottima idea di partenza, mi è parso un po’ una “lista della spesa”, nel descrivere la sua vita. Tolti vari refusi che trovo (ripeti molte volte cuore e altre parole), l’idea era molto azzeccata ma, come dice Vastatio, l’hai lasciata un po’ andare. Penso ti abbiano già detto tutto gli altri, quindi ho poco da aggiungere
Emissione
Ciao Manuel! Un gran bel racconto, non c’è che dire. Ci illustri uno scenario da ospedale che poi diventa, quasi magicamente, un utero meccanico. Rendi molto bene sia la paura del ragazzino, sia tutto il suo travaglio per venire al mondo da quella cosa mostruosa. Mi aspettavo a dire il vero un parto già dall’inizio, o un ragazzino a letto dopo un parto difficile, ma anche così rende.
Volo inaugurale
Sarò sincera, dopo quell’inizio mi aspettavo un racconto di tutt’altro genere. Meno male che sono stata smentita. Il dirigibile è sempre stato un tema molto caro in tanti racconti di fantascienza dell’inizio e usarlo così è un’ottima mossa. Hai uno stile molto scorrevole, magari non è nelle mie corde ma l’ho trovato piacevole.
Volano pitali a vapore
Tolto il titolo e la brillante frase sui calzini della minestra, la prima impressione è stata “Ma cosa ho letto?” Mi spiego: scrivi molto bene e in modo molto umoristico, solo che questa storia non ci porta da nessuna parte, ed è un peccato, visti i personaggi messi in campo e come li hai saputi caratterizzare.
Freiheit!Freiheit!
La storia di per sé c’è, anche se, come ti hanno fatto notare gli altri, i viaggi del tempo sono poco steampunk o sono un sottogenere. Il dottor Saxon è ben descritto e un po’ sopra le righe e direi che ci sta. Il perché arrivino a Berlino non mi interessava molto, anche se avrei preferito un finale diverso e magari più esplicito.
Il criminale nato
L’unica critica che ho da farti è la mancanza di “steam” in un racconto molto più “punk” e antiquato nella nostra storia. Lo spiritismo, il dualismo lombrosiano, ci sono tutti gli elementi secondari che fanno lo steam punk il genere ma non vedo molto vapore, tolto appunto nello sfondo. Ma il racconto c’è e mi è piaciuto davvero molto.


Il caldo abbraccio di Big Clementine
L’unico appunto che ho da farti è proprio l’ambientazione western, anche se totalmente in linea con il vittorianesimo, visto che sono contemporanei (e magari le guide ci hanno sviate con le ambientazioni, presumo abbiamo letto la stessa guida ). Il racconto funziona ed è scorrevole e penso ci sia più vapore qui che in tutti gli altri racconti del girone.

1. Volo inaugurale
2. Emissioni
3. Il caldo abbraccio di big Clementine
4. Freiheit
5. Il criminale nato
6. Volano pitali a vapore
7. Tic-tac
8. Il castello di candele
Ultima modifica di chiara.rufino il giovedì 28 luglio 2016, 22:13, modificato 1 volta in totale.
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Evandro
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 28 luglio 2016, 14:24

Ciao a tutti, ecco la mia classifica corredata dai commenti. Alla prossima!

1 - “Il criminale nato” di Valter Carignano
Ciao Valter, bellissimo racconto: Cesare Lombroso è un personaggio storico che secondo me è steampunk al centodieci %; l'ho sempre pensato e finalmente mi capita di confermarlo grazie alla tua penna. E poi l'ambientazione: la seduta spiritica (molto vittoriana) che si svolge a Torino, città magica per eccellenza. Il genere è centrato alla grande, in una Torino che è la città più steampunk d'Italia (forse inssieme a Milano, che è ancora più nebbiosa – ma sono decenni che “Il Nebbione” non c'è più). Il tema è stato esplicato in dettagli meno evidenti, ma l'immaginario del lettore lo sopperisce molto bene. Mi piacciono i nomi che iniziano con “Eu” (bene), come il mio d'altronde, inseriti in una storia che ha molto del noir. Grande prova, non c'è dubbio!

2 - “Tic - tac” di Alexia
Ciao Alexia, davvero un gran bel racconto, il tuo. Ciò che più colpisce è che sembra non aver bisogno di revisione; sembra bello che finito. Sono tuttavia d'accordo con le piccole migliorie suggerite da chi ha commentato prima di me. Diventerebbe perfetto. Aderenza la genere: perfetta. Aderenza al tema: follia e imprevisto ci sono; il vapore, be', forse non importa, che è fin troppo ricorrente nello steampunk. Non mi ricordo il titolo, ma c'è un romanzo che narra di un ragazzo cui viene sostituito il cuore da un orologio a cucù. Non l'ho letto, ma mi è tornata in mente la quarta di quel libro leggendo il tuo racconto. Intendiamoci, non voglio assolutamente accusarti di plagio o insinuare altre sciocchezze.

3 - “Emissioni” di Manuel Piredda
Ciao Manuel, all'inizio mi è parso inverosimile che il neonato abbia quella capacità di coordinazione, nemmeno a trincerarmi nella più sognante sospensione dell'incredulità. Però la crescita del bambino (ma è di specie umana?, non ce lo lasci intendere e va bene così) e velocissima è sopperisce un poco al problema iniziale. A parte questo piccolo disguido il tuo racconto mi ha spiazzato in modo positivo: è la nascita più originale in cui mi sono imbattuto. Mi sono ritrovato in Mondo 9 (olio, ruggine) grazie alle tue perfette descrizioni dell'ibridazione macchina/vita biologica. Questo mi piace. Il racconto è scritto bene, con quel registro freddo e imparziale, il genere l'hai centrato e per quanto riguarda il tema manca la follia (o almeno io non l'ho intravista).

4 - “Freiheit! Freiheit!” di Barbara Comeles
Ciao Barbara, un classicone con tanto di macchina del tempo e... destinazione ovviamente errata. Nulla di nuovo, ma sempre godibile. Quindi tema e genere centrati. Tra l'altro la macchina del tempo è originale essendo una locomotiva tascabile (ma male descritta, partendo da un orologio), visto che sta nel mezzo di una stanza. E poi viaggia nel tempo e nello spazio, proprio come la machina del tempo delle mie storie. Sarebbe stato bello capire quale fosse l'errore del dottor Saxon, nome che mi ricorda metallare avventure, poiché dall'epoca dei dinosauri, al 1989 ha sbagliato mica poco. In definitiva è un buon racconto anche se lo stile (almeno per il racconto stesso) potrebbe essere ulteriormente raffinato. Io cambierei il titolo e la destinazione finale, che non riesco a contestualizzarla nella storia. Perché Berlino?

5 - “Volo inaugurale” di Polly Russell
Ciao Polly, trama molto bella e originale, ma secondo me il racconto è da riscrivere in toto per evitare che il lettore faccia troppa fatica. Va bene dimostrare di essere una brava scrittrice complicando il tutto, ma io, e sottolineo io, alla prima lettura non ci ho capito quasi nulla. Conrad diceva: “si scrive metà della storia, il resto ce la metta il lettore”, e per me è una regola molto brutta. Io quando leggo voglio distrarmi dalla quotidianità e divertirmi. Soprattutto voglio capire quello che leggo. Ecco, immergersi nel tuo racconto è stato come studiare una materia ostica, imposta, difficile. Aderenza al tema (forse c'è poca follia) e al genere centrati in pieno. Stile e padronanza delle tue capacità di scrittrice ce n'è d'avanzo. Io dico che con 5000 caratteri riuscirai a mantenere la voluta (forse) ermeticità, ma renderai il raccontro molto più fruibile.

6 - “Il caldo abbraccio di Big Clementine” di Ambra Stancampiano
Ciao Ambra, un buon racconto, ben scritto e scorrevole. Il tuo stile è decisamente maturo e accattivante. Neanche un errore a parere mio. Tema rispettato (il vecchio che si getta nella caldaia compie un gesto imprevisto e folle allo stesso tempo). C'è un unico grosso problema, a mio giudizio: non c'è nulla di steampunk. Ma proprio nulla. Qui c'è solo un morboso rapporto uomo-macchina, una locomotiva troppo normale per essere giudicata steampunk. Ciò mi costringe a spingere “Big Clementine” lontano dalle prime posizioni. Alla prima riga forse è più confacente “torpore” che “sopore”.

7 - “Volano pitali a vapore” di Giuseppe Gangemi
Ciao Giuseppe, il tuo racconto è divertente, mi ha strappato più di un sorriso. Solo che a me sembra più il buon inizio di un romanzo umoristico sul tal personaggio strampalato che inizia una giornata in quel modo (per poi continuare nei capitoli seguenti, che non ci sono) Un “Ulysse” steampunk/demenziale. Per il resto, tema e genere (questo un po' meno) centrati, ma per il motivo sopra detto non vi è un finale vero e proprio, e nemmeno una trama. Scrivi bene: non ho visto errori di alcun genere.

8 - “Il castello di candele” di Gioele Ammirabile
Ciao Gioele, il tuo racconto è sufficientemente godibile; la storia che narri non è originalissima, ma gode di una buona ambientazione. Attinenza al genere e al tema discretamente rispettati, anche se mi ricorda più un racconto weird western che steampunk. Ciò che non va sono i numerosissimi refusi, presenti quasi a ogni riga; troppi per una lettura priva di irritazione. L'utilizzo della “d” eufonica non è corretto. La suddivisione in paragrafi incerta. All'ultima riga: “Un esperimento alimentato dal vapore...” secondo me è forzato, giusto per rispettare l'attinenza al tema.

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marco.roncaccia
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 28 luglio 2016, 20:35

Ciao a tutt*,
ecco le mia classifica dei racconti e relativi commenti.

1Volano pitali a vapore - Giuseppe Gangemi
2 Il criminale nato di Valter Carignano
3 Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano
4 Tic Tac di Alexia
5 Volo inaugurale di Polly Russel
6 Freiheit! Freiheit! Di Barbara Comeles
7 Emissioni di Manuel Piredda.
8 Il castello di candele di Gioele Ammirabile


Il caldo abbraccio di Big Clementine - Ambra Stancampiano
Ciao compagna di Malus!
Il tuo “caldo abbraccio” è pienamente steampunk. Abbiamo inoltre in quantità sufficiente vapore, follia e imprevisti. I formalisti del tema ne saranno soddisfatti. Io non sono tra questi e la cosa che ho apprezzato di più è la trama. Union Jack intrappolato, più che nella sua mente che nella locomotiva e il figlio che cerca di liberarlo e che viene a sua volta contagiato. Forse avresti potuto rendere meglio il movimento del protagonista, ciononostante considero la tua una buona prova.

Il criminale nato di Valter Carignano
Ciao Valter,
Bel racconto. Mi è piaciuta molto l’ambientazione e l’atmosfera che si respira. L’introduzione dello spiritismo è una buona intuizione, ma la cosa che ho apprezzato di più è il personaggio di Cesare Lombroso che qui diventa una sorta di sintesi pacificata tra dottor Jekyll e il signor Hyde. Si sarà rivoltato nella tomba più di qualche volta per essere diventato un “criminale nato” il che, dal mio punto di vista, è un altro punto in favore al tuo racconto. Buona prova!


Freiheit! Freiheit! Di Barbara Comeles
Ciao Barbara,
il tuo racconto è ben scritto utilizza uno dei filoni che attraversa lo Steampunk, da “la macchina del tempo di H.G. Wells a “la notte dei Morlock” di K.W. Jeter, quello dei viaggi del tempo. Quello che però non mi convince del tutto è la trama. Il fatto che si ritrovino nel futuro piuttosto che nel passato può essere un espediente narrativo che però dovrebbe aprire la porta a qualcos’altro che non arriva.

Volano pitali a vapore - Giuseppe Gangemi
Ciao Giuseppe,
La prima cosa che ho apprezzato del tuo racconto è il titolo. A scatola chiusa, senza nemmeno leggere il racconto ti ho fatto mentalmente (e ora anche per iscritto) i complimenti. Il racconto poi l’ho trovato delizioso. Segue il ritmo della pazzia del protagonista, saltando con lui di palo in frasca e mostrandoci il meglio del dottor McGillis. Mi ha restituito le atmosfere (in versione Steam) del film Harvey. Ho trovato ben scritti i dialoghi. Unico appunto alla vicenda degli anarchici e della fabbrica … trattata un po’ troppo di passaggio. Per me ottima prova. Bravo!

Volo inaugurale di Polly Russel
Ciao Polly,
Nel tuo racconto appare uno dei mezzi di trasporto favoriti dagli amanti dello steampunk, l'aerostato. In effetti il punto di forza sta proprio nella perfetta riuscita dell'ambientazione, molto credibile. Quello che trovò un po' debole, invece, sono alcuni passaggi logici. Una donna che si presume in abiti Vittoriani che scavalca un divisorio e va ad appurare il decesso di un cane ad esempio, mi risulta poco credibile, come anche far passare dell'esplosivo liquido nel collare di un cane da combattimento. Il repentino passaggio dal combattimento all'evacuazione del dirigibile mi ha mandato un po' in confusione.

Emissioni di Manuel Piredda.
Ciao Manuel,
il tuo racconto lo trovo sicuramente suggestivo nel creare un atmosfera claustrofobica e uno scenario completamente all’interno del filone scelto per questo contest. Mi lascia però un po’ perplesso e insoddisfatto la totale assenza di trama. Non apprezzo molto i racconti che si risolvono con una (pur interessante) ricerca terminologica e facendo capire al lettore la situazione in cui il personaggio si trova nell’ultima frase.

Tic Tac di Alexia
Ciao Alexia,
nel tuo racconto lo Steampunk si concretizza nel meccanismo a orologeria che tiene in vita la protagonista. Per il resto il racconto segue uno schema classico: lei oppressa dall’attenzione interessata di lui e che risolve il tradimento uccidendolo. Una buona prova, anche se, a mio avviso, non ha eccessivi spunti di originalità.

Il castello di candele di Gioele Ammirabile
Ciao Gioele,
ho trovato il tuo racconto più tendente al gotico ottocentesco che allo steampunk. A mio avviso dovresti curare maggiormente la forma e rileggere attentamente prima di postare. Il lettore fa un po’ fatica a stare dietro ai dialoghi e al movimento dei personaggi non sempre del tutto coerente. Sono sicuro che con un po’ di prove e di edizioni di MC hai tutte le possibilità di

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antico
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Re: Gruppo PNEUMOSNODO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#10 » domenica 31 luglio 2016, 17:39

Ed ecco la mia classifica per il vostro gruppo. Grande qualità e ben tre pollici su su sette racconti, senza contare la qualità media decisamente buona. Complimenti a tutti!

1) Emissioni, di Manuel Piredda
Un racconto che sembra uscito da Mondo 9 (ed è un complimento). Riesci a ricreare le atmosfere, le sensazioni tipiche delle navi di Tonani, ottimo. Il finale è perfetto anche se avrei preferito tu gli avessi fatto articolare dei suoni per poi spiegare che equivalessero al concetto di MAMMA, sarebbe stato più verosimile e penso che puoi fare un tentativo per provarci. Per me pollice su.
2) Tic Tac, di Alexia Bianchini
Un buon racconto, questo è certo. Gli elementi del tema ci sono tutti e lo steampunk mi sembra anche. La parabola della protagonista è ben narrata anche se non ci sono picchi particolari, tranne il bel finale, quasi poetico e che rimane impresso. Non ho particolari appunti da fare, il racconto mi sembra vada bene così ed è pronto per la vetrina, quindi pollice su per me.
3) Il criminale nato, di Valter Carignano
Il racconto mi è piaciuto, anche se ci trovo pochi elementi steampunk. Ho però letto i vari commenti e mi sembra che anche i cultori del genere non abbiano avuto da ridire, pertanto questa mia remora avrà poca incidenza sul giudizio. Gli elementi del tema mi sembrano esserci tutti, i personaggi sono ben caratterizzati, fornisci gli elementi per delineare nella mente del lettore un contesto più allargato, la lettura è piacevole e fluida. Pollice su per me.
4) Volano pitali a vapore, di Giuseppe Gangemi
Un divertissement riuscito quasi del tutto. Mi piace la leggerezza con cui affronti tema e storia e ho apprezzato davvero tanto questa follia totale seppur lieve. E allora perché non gli assegno pollice su e mi fermo invece al tendente all’alto? Perché credo e anzi sono convinto che lavorando sul tipo di contesto che circonda il protagonista, ricreando una realtà fatta di pudicizia e chiusura, alzando il tiro del racconto per portare un’ondata di critica sociale… Ecco, a quel punto ci troveremmo di fronte non solo a un racconto che fa sorridere e basta, ma anche pensare.
5) Il caldo abbraccio di Big Clementine, di Ambra Stancampiano
Sì, si percepiscono fortemente i tagli che hai dovuto apportare in seguito al tuo essere arrivata “lunga”. Il racconto mi è piaciuto, ma i personaggi necessitano di più spazio e anche il contesto. Ribadisco che, però, dovendo tagliare hai operato le scelte giuste riuscendo a mantenere una certa chiarezza nella storia, cosa che, per esempio, non è purtroppo riuscita a Polly. Pollice ni tendente all’alto per me e un invito a ripresentarlo nella sua giusta versione nel prossimo Laboratorio.
6) Volo inaugurale, di Polly Russel
Sì, il racconto ha pagato pesantemente i tagli. Non ho capito che si trattava di un volo inaugurale con invitati a bordo fin quando ho letto il tuo commento e questo è un problema perché devo giudicare quello che mi arriva dal racconto e non la spiegazione. Credo anche che i protagonisti avrebbero avuto bisogno di una migliore caratterizzazione, a partire dalla donna che credo guadagnerebbe dal darle più mistero nelle sue azioni, in modo da generare già il dubbio nel lettore. Detto questo, l’immagine è forte e rimane impressa e il tutto si legge con piacere. Lo steampunk c’è e pure il tema. Ribadisco che è davvero un peccato che tu abbia subito così pesantemente il limite di caratteri perché il racconto è potenzialmente ottimo e spero tu lo possa riprendere in mano e postarlo nella sua versione migliore nel Laboratorio perché sì, credo ci starebbe davvero bene in Vetrina. Per il momento, però, il pollice è ni, anche se tendente all’alto.
7) Freiheit! Freiheit!, di Barbara Comeles
Racconto discreto, scritto bene, ma che mi sembra fallisca nella strategia. Mi spiego: utilizzi un personaggio famoso come Darwin, ma non lo sfrutti. La scelta di farli arrivare nel futuro poteva anche essere intuizione riuscita, ma nel momento in cui non la tematizzi, non ne spieghi il motivo collegandola alle scelte precedenti (e quindi proprio a quella della scelta del protagonista) ecco che antri nel casuale e il lettore rischia di chiedersi “E allora?”. Potenzialmente il racconto è ottimo, ma allo stato attuale lo vedo decisamente migliorabile e sarebbe bello tu ci provassi nel prossimo Laboratorio. Per il momento mi fermo a un pollice ni.

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