Brioche alle giuggiole

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erika.adale
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Brioche alle giuggiole

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 23:10

Enzo entrò nella pasticceria “Da Rossana” con la circospezione di chi si avventura in un locale equivoco. Il trillo di apertura della porta lo fece sobbalzare come se fosse stato colto in flagrante a rubare un cannoncino.
Doveva darsi una calmata, pensò. Si guardò intorno e rimase quasi deluso: non vi era nulla d’inconsueto nella fila dei bignè, nella panna soffice delle torte, nella frutta lucida delle crostate. Era una pasticceria come le altre, neppure un dolcetto con una forma maliziosa o qualche cuoricino di marzapane.
Una bella ragazza robusta fece capolino dalla porta del laboratorio, le mani coperte di farina e una nuvola di zucchero a velo a imbiancarle i capelli.
“Buongiorno! Un istante per lavarmi le mani e sono subito da lei.”
Enzo la fermò con un gesto.
“Lei è Rossana?”
“In persona“ rispose lei sorridendo.
“Io vorrei sapere se…”
Enzo si fissò la punta dei piedi, come a cercare sulle scarpe il modo di finire la frase.
“Cosa vuole sapere? “ chiese Rossana, le mani sui fianchi che sporcavano di farina i lati del grembiule.
“…se è vero che lei può fare dei dolci speciali.”
“Certo, per compleanni, battesimi, ricorrenze di ogni tipo, al gusto che preferisce, con scritte o illustrazioni a scelta.”
“Non intendo questo! Mi hanno detto che…”
Rossana si sporse sul bancone, mettendo in evidenza il prosperoso decolleté.
“Cosa le hanno detto?”
“Che lei fa dolci che…diciamo... influenzano i sentimenti delle persone” esalò l’uomo in un soffio.
Rossana scoppiò in una risata: sembrava una grossa tortora tubante.
“Circola questa voce. Torte per favorire la passione, zuccotti per riallacciare amicizie, crostate per allontanare spasimanti insistenti…le sembra possibile?”
“No,” Enzo scosse la testa con un mesto sorriso “eppure il mio amico Arnaldo, suo cliente, dice che le conquiste che fa sono tutte merito di certi dolcetti.”
“Il suo amico Arnaldo è un burlone. Compra i miei pasticcini per scaramanzia prima di andare a caccia, se mi spiego.”
Enzo sospirò desolato.
“Io non voglio andare a caccia. Vorrei solo che…”
L’ironia di Rossana si velò di comprensione.
“I miei dolci non hanno mica i superpoteri, mi spiace. Però sono buoni. Provi questa brioche alle giuggiole, offre la casa: è un piccolo esperimento. Se le piace, tornerà.”
Enzo la ringraziò e uscì scuotendo la testa. Era stato proprio un credulone, Arnaldo l’aveva preso in giro. Però che profumo, la brioche!
La addentò: era squisita. Aveva fatto una figuraccia ma, almeno, aveva scovato una buona pasticceria.

Rossana si sedette e chiuse le palpebre. Bell’uomo, poco cosciente di esserlo. Una brava persona, con intenzioni serie. Forse era stata avventata a offrirgli la brioche alle giuggiole, ma, in fondo, anche per lei era arrivato il momento di sistemarsi.
Il campanello della porta trillò di nuovo e Rossana sorrise prima di riaprire gli occhi.



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antico
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 23:15

Ciao Erika! Tutto ok anche per te, buona Walter Lazzarin Edition!!!

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Polly Russell
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 10:33

Come sempre un buon lavoro. Una delicata miniatura, non una parola in meno, non una parola in più.
Magari la sorpresa finale non è delle più sorprendenti, ma nel complesso una piacevole lettura.
Che poi, non sorprende perché sappiamo che di super poteri doveva trattarsi. Senza la "pulce" della traccia, magari mia crebbe stupita.
Polly

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Jacopo Berti
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#4 » mercoledì 21 settembre 2016, 8:18

Ciao Erika,
molto piacere di leggerti, il tuo racconto, come sempre, è scorrevole e di facile lettura e comprensione.
L'idea è molto carina e mi ricorda in primo luogo il film Chocolat: anche se lì non c'era nulla di soprannaturale le due trame sono accumunate dall'idea dei dolci come qualcosa che suscita sentimenti e passioni. Mi torna in mente anche qualche racconto o fiaba in cui chi prepara da mangiare riesce ad infondere dei desideri nei suoi cibi, ma al momento non ricordo di cosa si tratti.
Non trovo quasi alcun difetto, se non che la "rivelazione" della penultima riga non giunge affatto inaspettata. Quando veniamo a sapere che Rossana vuole in effetti usare il suo potere con il cliente, si tratta solo di una conferma di qualcosa che era abbastanza chiaro dal dialogo evasivo e finalizzato a testare Enzo.
In ogni caso, davvero un racconto simpatico e ben confezionato. Ciò che Rossana fa coi dolci, noi lo facciamo sempre coi racconti, senza avere alcun superpotere!
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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erika.adale
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#5 » mercoledì 21 settembre 2016, 11:33

Vi ringrazio dei commenti.
Sono d'accordo sul fatto che il finale non nasconda chissà che colpo di scena, effetto letterario che comunque non ricerco (più) spasmodicamente. Vero è che leggere un racconto con un simile tema obbligato, fa comunque cercare superpoteri in ogni angolo.
Per Timetrapoler: forse, oltre a "Chocolat", ti riferisci (e mi viene in mente solo ora) al film "Come l'acqua per il cioccolato", dove una cuoca travasava nei piatti i suoi sentimenti.

Annibale de Rossi
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#6 » mercoledì 21 settembre 2016, 13:48

Ho apprezzato molto il tuo racconto, è estremamente pulito nella struttura, nei dialoghi e in come si sviluppa la storia.
Credo che il finale si qualifichi come colpo di scena, anche se è preparato in maniera molto chiara nel dialogo in pasticceria. C'è comunque il dubbio che sia semplicemente la bontà dei dolci a dar loro l'effetto speciale, sempre positivo, di seduzione, rappacificazione, amichevolezza.
Non ho vere critiche da fare, solo complimenti.

Fernando Nappo
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#7 » mercoledì 21 settembre 2016, 21:17

Ciao Erika,
intanto complimenti per il titolo. Ho un debole per i titoli, si è capito? Secondo me fanno parte del racconto stesso, e se non ci stanno bene è come vedere un tizio che indossa due calzini di colore diverso: uno in tinta con l'abito e l'atro completamente stonato.
E grazie per avermi fatto scoprire la confettura di giuggiole, di cui nemmeno sospettavo l'esistenza.
Venendo al racconto: bello, mi è piaciuto. Si legge d'un fiato, è molto scorrevole. Forse, come già ti hanno fatto notare, l'ultima frase non giunge inaspettata, ma credo sia anche colpa del fatto che essendo noi a conoscenza del tema ci si aspetta che qualcosa succeda. Sono convinto che un lettore ignaro del tema lo apprezzerebbe di più.
Un appunto:
“Circola questa voce. Torte per favorire la passione, zuccotti per riallacciare amicizie, crostate per allontanare spasimanti insistenti…le sembra possibile?”
Questo dialogo in un primo momento l'avevo attribuito al protagonista maschile, un piccolo inciampo - almeno per me - che credo si risolverebbe molto semplicemente con un semplice punto di domanda, così:
“Circola questa voce? Torte per favorire la passione, zuccotti per riallacciare amicizie, crostate per allontanare spasimanti insistenti…le sembra possibile?”
In questo modo il dialogo non può che essere attribuito a Rossana, anche dai lettori più distratti, come me. Inoltre in questo modo il (finto) gioco a sminuirsi di Rossana agli occhi di Enzo è ancora più evidente. Parere personale e opinabile, s'intende.
In conclusione, un bel racconto, forse non originalissimo nella conclusione, ma che ho apprezzato molto per lo stile con cui è scritto.

Evandro
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#8 » giovedì 22 settembre 2016, 14:49

Ciao Erika, anche se il finale è largamente prevedibile (anche perché conosco il tema da sviluppare) il tuo racconto è un'altra brillante dimostrazione delle tue capacità. Non so se mi spiego: nei tuoi racconti il “dosaggio” delle parole è molto equilibrato; è come se avessero già fatto editing! Sono d'accordo con Fernando Nappo che suggerisce di mettere il punto di domanda alla frase da lui citata: anch'io sono cascato nello stesso fraintendimento. Piccola precisazione sull'utilizzo dei tre puntini (…):
1) All'inizio del periodo: …(spazio)parola
2) Alla fine del periodo che si chiude con virgolette o caporali: …(spazio)”
Per il resto tutto bene e molto bello.

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erika.adale
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#9 » giovedì 22 settembre 2016, 18:13

Grazie delle osservazioni. Ho cercato di rileggere "a freddo" e confermo che il punto di domanda facilita l'attribuzione della frase,che altrimenti risulta ambigua. Quando il racconto approderà nel laboratorio, sarà la prima correzione che farò.
Fernando, la confettura di giuggiole è oramai rara, ma se ti capita assaggiala: capirai perché l'ho scelta come "filtro d'amore"!
Grazie mille a Evandro, che giustamente puntualizza sui puntini (ohibò, che allitterazione!)

alexandra.fischer
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#10 » giovedì 22 settembre 2016, 20:10

BRIOCHE ALLE GIUGGIOLE Di Erika Adale Che storia delicata. La pasticcera Rossana, desiderosa di accasarsi, fa assaggiare allo scettico cliente una delle sue brioche alle giuggiole. Il suo superpotere è quello di realizzare torte e pasticcini in grado di far sbocciare sentimenti amorosi (e anche zuccotti anti stalking). La descrizione della pasticceria è da acquolina in bocca. Lo spirito della storia è quello di “Chocolat”. Il rubacuori Arnaldo, amico del protagonista, sa quello che fa quando si rifornisce fra una caccia e l’altra alle belle fanciulle. Calzante il paragone Rossana – grossa tortora tubante.

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Linda De Santi
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#11 » sabato 24 settembre 2016, 17:55

Ciao Erika, il tuo racconto è molto carino, ben scritto e curato.
Anch’io avevo più o meno intuito l’epilogo a metà racconto, ma alla fine non è che debba esserci sempre un finale a sorpresa! La situazione è vagamente surreale, nel senso che ho difficoltà a immaginare qualcuno che entra in pasticceria e fa una richiesta come quella del protagonista, ma è un effetto che non guasta per nulla il piacere della lettura.
Un racconto dolce e delicato che scorre via bene, brava!

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romana.perna
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#12 » domenica 25 settembre 2016, 16:06

Bellissima storia ben scritta.Brava!

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marco.roncaccia
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#13 » martedì 27 settembre 2016, 17:53

Ciao Erika,
Un racconto godibile il tuo. Scorrevole e piacevole anche e soprattutto perché senza colpi di scena nel finale. (Ci siamo così abituati qui a MC che un finale armonico e senza grosse sorprese è il vero colpo di scena). Tema declinato correttamente, anche se non in maniera originalissima, il filtro d’amore è il minimo sindacale di qualsiasi fattucchiera, anche in veste di pasticciera, che si rispetti. Dialoghi ben pensati e gestiti. Una buona prova.

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jimjams
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#14 » martedì 27 settembre 2016, 23:04

Racconto leggero e delizioso. In tutti i sensi. Appena appena un filino tirato nel finale, ma per quanto improbabile l'idea che la ragazza proprio in quel momento abbia deciso di accasarsi, rimane credibile e deliziosamente accettabile. Un piccolo rosa a lieto fine in 3K, che si può volere di più dalla vita? Forse dipende dal fatto che sono di umore meno allegro del solito, ma mi fa bene al cuore leggere positivo.

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AmbraStancampiano
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#15 » mercoledì 28 settembre 2016, 23:49

Ciao Erika,
come al solito il tuo racconto è godibile, ben scritto e pulito ai limiti dell'immaginabile :)
La vicenda non è originalissima, ma viene presentata in maniera leggera e - a suo modo - originale. Il finale non è a sorpresa, ma mica è un difetto!
Un buon lavoro come sempre :)
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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antico
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Re: Brioche alle giuggiole

Messaggio#16 » domenica 2 ottobre 2016, 18:08

Pollice su, senza dubbio alcuno. Scritto bene, trattazione arguta del tema, ben controllato, personaggi ottimamente delineati, lettura piacevole. Un racconto perfettamente riuscito, secondo il mio parere, e perfetto per addolcire un poco la Vetrina.

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