Cordelia

Tutti pronti lunedì 19 settempre per il VIA programmato alle ore 21!
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romana.perna
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Cordelia

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 23:27

Cordelia


Una domenica d'agosto, sotto il solleone, sudavo olio abbronzante, sapevo di vaniglia e cocco, iniziavo a sentirmi meno, meno umana più albero.
Ora ero fusto radicato su un terreno sabbioso incurante del sistema torrido, ostile alla vita ero custode del fuoco in una terra di fuoco.
Prendevo atto di non essere più quella grolla di tenerezza e compassione, adesso ero un calice di fuoco da bere tutta d'un fiato, i miei occhi penetravano muri e vetri, mentre la mente telepaticamente inviava messaggi flambè, a contenuto esplorativo; tipo "Hai il fuoco dell'....".
La persona colpita da tale pensiero , iniziava a smaniare, come se aveva inghiottito una sostanza psicotica, iniziava a sbavare dal morso mentre il corpo entrava in uno sotto di dondolio cullante,esso perdeva le sue sembianze da adulto acquisendo un aspetto fetale.
Questo prima impronta di vita, era accesa da un fuoco sacro.
Da quella domenica, di sera, guardando i grattacieli dietro le vetrate si vedevano fiammelle accese, sembravano candelabri medievali, quei paesaggi nudi di storia erano illuminati da aliti speranzosi.
Al 51° piano la vecchietta con il mantello di Spiderman saltava da un armadio all'altro incurante degli spigoli lignei, lei non aveva paura, in mano teneva ,la retina del parrucchiere trans Micol le aveva confidato che quella retina la usava per sorreggere i suoi gioielli ,sapeva di desiderio e velleità.
Al 37° piano il manager di successo, apriva il pc.e navigava sul deep web di Anonymous denunciava tutto il conosciuto di ignobile e scorretto del mondo affaristico.
Al 25° piano lo scrittore scriveva un romanzo , ambientato su una spiaggia caraibica dove una donna avvenente spalmata di crema di cocco e vaniglia , lanciava sguardi furtivi e languidi, sbuffando noia e eros.
Sapeva che scrivendo di lei , qualcosa sarebbe successo, intanto oscillava lentamente nel pensiero di lei , nelle sue movenze, nella sua immagine tridimensionale scultorea, icona arborea e calda.
Al 1°piano il portiere di colore che si incipriava il naso, vestito, nel tulle in un tutù grigio, mentre guardava le trombe delle scale sul monitor, in attesa di vedere un angelo alato quello che lo avrebbe salvato dalla morte del cigno.
Questo leit motiv , si ripeteva, ormai da 20 giorni, ininterrottamente, fino alla fine del karma di ognuno.
Fino a che il coraggio non si affacciava nella vita delle persone, a pieno titolo, allora si che l'incantesimo si dissolve.
Ultima modifica di romana.perna il martedì 20 settembre 2016, 0:13, modificato 6 volte in totale.



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antico
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Re: Cordelia

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 23:31

Benvenuta a Minuti Contati, Romana! Caratteri e orario ok, buona Walter Lazzarin Edition!!!

Niko G
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Re: Cordelia

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 14:09

Ciao Romana,
Di questo racconto ho apprezzato l’atmosfera sognante ed il lessico estremamente evocativo. L’immagine della donna di cui scrive lo scrittore al venticinquesimo piano è sensuale e seduce il lettore. Commovente anche l’immagine di tutti gli abitanti del condominio che finito l’orario di lavoro danno libero sfogo al loro “superpotere nascosto”, la fantasia e la voglia di rivalsa nei confronti delle maschere e delle manette che spesso la società ci impone. Dietro questa “penna” si cela senz’altro un animo sensibile come pochi e con tante, tante cose interessanti da dire.
Dovendo però dare la mia sincera impressione sul racconto ci sono a mio avviso delle cose che ostacolano il dirompente flusso emotivo che lo anima. Innanzitutto l’abuso della virgola che rallenta la narrazione, interponendosi spesso tra parti della frase che dovrebbero essere intimamente legate come soggetto e predicato (la persona colpita da tale pensiero, iniziava a smaniare; questo prima impronta di vita, era acceso da un fuoco sacro, etc). Alcuni piccoli errori probabilmente frutto della corsa contro il tempo ed il limite di caratteri, cosa in cui ti capisco bene perché è successo più volte anche a me (es. calice di fuoco da bere tuttA d’un fiato, questO prima impronta di vita, etc). Il messaggio profondo è molto bello ma difficile da cogliere per le secondo me eccessive volute evocative sproporzionate rispetto al ritmo della narrazione che spesso riescono a sopraffare.
Credo che revisionato e con qualche carattere in più questo racconto potrebbe esprimere il suo pieno potenziale 
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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ceranu
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Re: Cordelia

Messaggio#4 » mercoledì 21 settembre 2016, 15:10

Ciao Romana. Sono d'accordo con Niko. L'idea è buona, ma lo svolgimento soffre per la presenza di una punteggiatura singhiozzante. Oltre all'abuso di virgole ci sono alcuni punti in cui ci andrebbe un due punti o addirittura un punto.
Ora ero fusto radicato su un terreno sabbioso incurante del sistema torrido, ostile alla vita ero custode del fuoco in una terra di fuoco.

tra "vita" ed "ero" ci stava bene un :

Una domenica d'agosto, sotto il solleone, sudavo olio abbronzante, sapevo di vaniglia e cocco, iniziavo a sentirmi meno, meno umana più albero.

Qui, tra i due "meno", serviva una pausa un po' più lunga. Per esempio un …

Poi ci sono alcune frasi confuse o da snellire.
mentre la mente telepaticamente inviava messaggi flambè

Non è molto elegante. Io toglierei "la mente". mentre, telepaticamente, inviava messaggi flambé.

Insomma, un racconto con una grande potenzialità che necessita di un editing importante.
Ciao e ala prossima.

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eleonora.rossetti
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Re: Cordelia

Messaggio#5 » venerdì 23 settembre 2016, 11:54

Ciao Romana, ben trovata.
Di questo racconto ho apprezzato la potenzialità evocativa. Le scene sono ben tratteggiate e fai dondolare il racconto in un'atmosfera quasi onirica. Ciò che invece lo penalizza, come altri hanno fatto notare prima di me (non riporto pedissequamente i periodi perché sarebbero ripetizioni) è la forma. L'abuso delle virgole è di sicuro il più palese alla lettura, mi costringi a "interrompere" e prendere fiato laddove non dovrei, col risultato che il ritmo ne risulta innaturalmente spezzato e rende la lettura difficoltosa e di difficile comprensione. Peccato, perché dimostri comunque abilità nel scatenare l'empatia nel lettore. Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

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Angela
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Re: Cordelia

Messaggio#6 » venerdì 23 settembre 2016, 14:26

Racconto particolare che usa molto il linguaggio evocativo. In alcuni tratti l'ho trovato poetico, ma in linea di massima avrei preferito delle pennellate, invece il testo ne è permeato. La storia è interessante ma l'ho vissuta in maniera distaccata, quasi si trattasse di un articolo di cronaca. Alcuni appunti

iniziavo a sentirmi meno, meno umana più albero.
(Perché ripetere due volte “meno”?)


"Hai il fuoco dell'....".
(?)

Questo leit motiv
(ti cito solo questo, ma mancano diversi corsivi nel testo)
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Annibale de Rossi
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Re: Cordelia

Messaggio#7 » domenica 25 settembre 2016, 17:03

Per commentare "a la perna":

Idea scarsa, scrittura adolescenziale, punteggiatura criminale.

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maria rosaria
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Re: Cordelia

Messaggio#8 » lunedì 26 settembre 2016, 10:14

Ciao Romana,
il tuo racconto ha un idea di fondo niente male.
Secondo me però quest'idea andava gestita meglio. Inizi con un flusso di coscienza in prima persona e questo mi piace.
Poi però ti sposti verso immagini di personaggi molto particolari e sembri quasi entrare nella loro testa. Ecco, questo mi ha un po' disorientato.
Forse avresti dovuto rimanere in prima persona e descrivere i vari personaggi solo per come li vedeva la tua protagonista, al massimo immaginando alcune loro emozioni o pensieri.
Insomma, idea originale ma da rivedere.
A presto.
Maria Rosaria

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Adry666
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Re: Cordelia

Messaggio#9 » lunedì 26 settembre 2016, 11:56

Ciao Romana,

tema centrato.

L’idea c’è, ma la struttura affatica troppo la lettura e fa arrancare il lettore con la lingua penzoloni fino alla fine. ))
E tutto questo inizia dall’incipit:
“Una domenica d'agosto, sotto il solleone, sudavo olio abbronzante, sapevo di vaniglia e cocco, iniziavo a sentirmi meno, meno umana più albero…”
Se invece, ad esempio, tu avessi scritto: “Una domenica d'agosto sudavo olio abbronzante sotto il solleone, sapevo di vaniglia e cocco, iniziavo a sentirmi meno umana e più albero.”
Sarebbe stato più scorrevole, o no?

Nel complesso buona idea ma scrittura un attimo da rivedere.

Ciao
Adriano

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invernomuto
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Re: Cordelia

Messaggio#10 » martedì 27 settembre 2016, 1:26

Ciao Romana!
È la prima volta che mi trovo di fronte a un racconto che presenta una dualità così contrastante: da una parte c'è l'utilizzo di un lessico volutamente ricercato ed evocativo, dall'altra una tecnica che non lavora per niente in sinergia con il testo, strappando il lettore dal mondo in cui vorresti si perdesse.
Buona idea, ma esecuzione da affinare, a rileggerti!

Fabiana Donato
Messaggi: 81

Re: Cordelia

Messaggio#11 » martedì 27 settembre 2016, 13:47

Ciao Romana! La tua idea è molto bella, esprime una tematica che mi incuriosisce da sempre. E' un tema delicato da affrontare, soprattutto con il vincolo dei caratteri. Infatti, come già ti hanno fatto notare gli altri, non ho molto apprezzato lo stile e la tecnica che hai utilizzato. Le virgole, sembrano guastare la complessa idea che avevi ragionato, il problema di ogni scrittore è proprio questo: riuscire a rendere chiaro il proprio mondo mentale. Secondo me tu hai una bella testa per il tema presentato. Una società che limita l'uomo e lo costringe a seguire gli orari che il grande orologio mondiale impone ad ognuno di noi, una vita che solo in pochi momenti della giornata fluisce e fa esprimere chi siamo. Secondo me tra qualche racconto, potrebbe uscire qualcosa di ancor più interessante dalla tua mente, e soprattutto esposto meglio. Alla prossima!

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raffaele.marra
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Re: Cordelia

Messaggio#12 » martedì 27 settembre 2016, 22:58

Un altro racconto dalle potenzialità inespresse. C’è di buono la pluralità di scene che si avvicendano come in un lungo piano-sequenza che attraversa, uno dopo l’altro, i vari appartamenti del grattacielo violandone l’intimità e i segreti più indicibili (i superpoteri non sono tali se non sono ben nascosti, del resto). Tuttavia lo stile è un po’ troppo zoppicante, e questo tipo di racconto ne risente particolarmente. È come se la macchina da presa, in questo piano-sequenza emozionante e sorprendente, troppo spesso si inceppasse, zoomasse senza alcuna grazia, perdesse il fuoco, ecc. Spero di essere stato chiaro. Il mio messaggio è: continua così, hai ottime idee; ma ricordati sempre di confezionarle al meglio, affinché non siano mortificate da uno stile non alla loro altezza. A presto!

Alexia
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Re: Cordelia

Messaggio#13 » mercoledì 28 settembre 2016, 16:18

Testo evocativo, aulico. Non ho gradito molto lo stile, un po' acerbo, né la narrazione perché non è lineare né dinamica. Molte frasi sono contorte e pindariche. L’idea è bellissima ma sviluppata male. Di sicuro se avessi avuto più tempo per limare la tua storia ne sarebbe uscita una chicca.
Ti consiglio di aspettare un paio di settimane e, anche solo per curiosità, riprenderlo e lavorarci. Mi piacerebbe leggerne una versione diversa.

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Andreacrux
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Re: Cordelia

Messaggio#14 » mercoledì 28 settembre 2016, 23:49

Ciao Romana!
Scelta coraggiosa e sicuramente non facile da scrivere. Purtroppo ti penalizza l'uso eccessivo ma anche scorretto (mi dispiace) delle virgole.
Tante scene ad effetto! Riesco ad mmaginare bene il grattacielo con tutti i suoi personaggi e le loro vite parallele nelle diverse stanze. Purtroppo credo di non aver capito bene quale sia il sulerpotere e come sia stato conquistato, soltanto stando sotto il solleone?

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alessandra.corra
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Re: Cordelia

Messaggio#15 » giovedì 29 settembre 2016, 9:12

Ciao Romana,

aver usato all'inizio il flusso di coscienza è una scelta corraggiosa, ma di sicuro non facile. Era una tecnica che usava Virginia Woolf, ma si parla di un'autrice fuori dal comune. Il tuo racconto punta molto su immagini evocative, ma poi si perde per strada rendendo la lettura faticosa da seguire. L'idea è interessante, di certo non banale, ma espressa in questo modo non riesce a far scattare la giusta empatia. Anch' io penso che la tua storia avrebbe grandi potenzialità, ma andrebbbe rivista la forma.

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