Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Tutti pronti lunedì 19 settempre per il VIA programmato alle ore 21!
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Vastatio
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Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 23:42

Gilda attese che Viola Re uscisse dall'ufficio, prese il cellulare e chiamò il suo capo.
- Ancora nulla - passò il dito sul tablet per rileggere le note condivise.
- Questa Re, potrebbe essere lei?
- Non credo, dice di riuscire a parlare con gli animali, ma ha solo gatti.
- Hai al massimo un altro paio di giorni. I militari fremono per un intervento diretto.
- Ma non possono, i dirit…
- Se li sbattono i diritti, sono M I L I T A R I. Se fino ad ora non hanno fatto nulla è solo per paura di peggiorare la situazione. Ma la situazione sta peggiorando da sola e non credono più di poterla usare o controllare.
- Fin dove sono arrivati?
- Pensa a fare il tuo lavoro, e fallo in fretta.




- Buongiorno, posso entrare? Sono Mario Sarti.
- Prego, entri.
Mario Sarti, maglietta MARVEL su fisico sovrappeso, entrò e si sedette di fronte alla scrivania. Gilda lo osservava mentre sistemava gli occhiali sul naso e asciugava le mani sui jeans.
- Nervoso?
- Sì.
Gilda valutò se fosse il caso di un approccio amichevole, scartando l'idea: Sarti non era il tipo che si sarebbe trovato a suo agio con una ragazza che gli desse del tu.
- Allora facciamo in fretta - Gilda guardò l'orologio, le 18:00, tra poco il sole sarebbe calato - la giornata è stata lunga e vorrei andare a riposare. Tu sai chi sono? - Perché aveva usato il tu? Era stanca, aveva già visto altre dodici persone.
- Sì, lei è un'agente del governo. E' venuta per studiare gli effetti dell'Eclissi sugli abitanti. - il tono si era fatto più duro alla fine.
- Non proprio, sono una psicologa, sono qui per offrire il mio supporto. Per aiutarvi nel gestire il cambiamento. Alcuni sono spaventati, altri non sanno come gestire questi nuove qualità, altri rischiano di farsi o fare del male.
Il ragazzo fissava in silenzio un punto dietro di lei.
- Secondo i miei appunti, durante l'Eclissi eri in piazza insieme ai tuoi amici. Vi eravate portati dei vetri affumicati per poterla osservare.
- Sì - Mario serrò la mascella al ricordo. Il giorno dopo Gianni riusciva a spostare gli oggetti col pensiero, Diego poteva vedere attraverso le pareti e Roberto levitava! Lui, invece, niente. - Io sono normale, forse il mio vetro era più scuro.
- Potrebbe essere qualcosa di non evidente: la signora Re può parlare con gli animali. Hai animali, un cane?
- No. Non ho cani o altri animali e… non ho poteri. - sputò fuori l'ultima frase fissandola negli occhi: rabbia e tristezza concentrate. Gilda vide ciò che era: un nerd che aveva passato la vita nei fumetti e che, nell'occassione in cui quasi tutti si erano trasformati in supereroi, era rimasto tale e quale.
- Posso farti qualche altra domanda?



Gilda fissò Sarti uscire, raccolse le sue cose e si avviò esausta verso il b&b.

Mario gettò l'albo degli X-MEN per terra, spense la luce e si addormentò. Dai boschi fuori del piccolo paese una muta di cani si disperse in tutte le direzioni. Per chilometri al loro passaggio il tempo si fermava, nulla mutava, cresceva o moriva. Ogni notte più veloci, ogni notte più numerosi.



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antico
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 23:48

Ciao Roberto! Tutto ok anche per te, buona Walter Lazzarin Edition!!!

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Polly Russell
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 19:02

Non ho capito la frase finale, il che potrebbe essere un problema.
Finale a parte, non male. In un gruppo di super, chi é normale é strano. A livello stilistico ci sono troppi nomi e cognomi. Fanno confusione. Viola dovrebbe essere sempre Viola e Mario, solo Mario.
Mi hai costretta a tornare indietro per leggere chi fosse, chi.
Non mi piace nemmeno la formula "M I L I T A R E". Sembra una cosa da chat. Molto meglio, "militari" disse scandendo le lettere.
Comunque l'idea è molto graziosa, mi rimante il dubbio, del finale, perchè temo, che a capirlo, l'avrebbe resa forte.
Polly

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Vastatio
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2016, 20:21

Ciao,
Grazie degli appunti, nomi e cognomi li ho messi per sperimentare coi pdv: per Gilda siamo sul piano "professionale", sta catalogando gli abitanti, quindi nome+cognome o al massimo cognome. Mario invece pensa/ricorda i suoi amici per nome. Capisco però che possano confondere.
M I L I T A R I non esalta nemmeno me... Ma avevo bisogno di tagliare caratteri.
Caratteri che avrei dovuto investire nel finale, che non sembra così chiaro (e quando mai lo sono). Se ti interessa, le intenzioni, sono nello spoiler
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Polly Russell
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#5 » martedì 20 settembre 2016, 20:52

Vacca zozza! Lo sapevo che era importante!!
Polly

Annibale de Rossi
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#6 » mercoledì 21 settembre 2016, 10:23

Ho riletto diverse volte il tuo racconto, ma continuo a trovare sconnesso l'ultimo paragrafo, con i cani che fermano il tempo. Perché? Che senso ha insieme al resto della storia? Perché i cani sono lontani da lui?
Le premesse erano buone, la situazione molto classica con un evento scatenante che risveglia poteri nella popolazione e i militari che hanno interesse a raccogliere, conoscere e magari sfruttare le persone che li hanno, ma quel finale smonta tutto, e il protagonista non sembra neppure esserne a conoscenza.
Mi sembra affrettato, forse avresti potuto trovare un modo migliore e più ragionevole per concludere il racconto.

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Vastatio
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#7 » mercoledì 21 settembre 2016, 10:56

Fermo restando che il finale avrebbe bisogno di una eventuale rielaborazione per renderlo più chiaro, in realtà hai scritto tutta l'addizione senza fare la somma...
1 + 1 = ?
cani lontani da lui + protagonista non sembra esserne a conoscenza (non lo è) = superpotere inconsueto (in contrasto col protagonista che crede di non averlo)

Annibale de Rossi
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#8 » mercoledì 21 settembre 2016, 12:04

Se il potere fosse stato "ogni volta che dorme la luna si allontana di 1 cm dalla terra" o "ogni volta che dorme il tempo scorre più lentamente" avrebbe fatto qualche differenza? E' un potere completamente irrilevante per la storia, per questo l'effetto è icongruo.

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Vastatio
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#9 » mercoledì 21 settembre 2016, 12:49

I militari stanno cercando "qualcuno" che "controlla" dei "cani". Non mi pare sia incongruo.

alexandra.fischer
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#10 » giovedì 22 settembre 2016, 20:52

CANI NELLE TENEBRE Di Roberto Romanelli Un’eclissi trasforma le persone in super eroi loro malgrado. A partire dalla controversa Viola Re (buffo nome) che sostiene di parlare con gli animali (ma ha solo gatti), passando per la capacità di spostare oggetti di Gianni, a quella di vedere attraverso le pareti di Diego, per finire a quella di levitare di Roberto. Unico escluso: il nerd vorace lettore di X-MEN Mario Sarti. In compenso, la muta di cani che attraversa la campagna ha quella di fermare il tempo (forse gli hanno fregato il super potere? Oppure è lui ad averlo ceduto loro inconsciamente?). Al riguardo, per i militari in arrivo al paese si prevedono seccature. Bello il colloquio fra la psicologa Gilda e Mario. Molto realistico.

Attenzione a questi nuove qualità (refuso per queste)

Fernando Nappo
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#11 » giovedì 22 settembre 2016, 21:22

Ciao Vastatio,
ho fatto un po' di fatica aseguire il filo del tuo racconto. Tanti personaggi in così pochi caratteri possono confodere (e io mi confondo con facilità, ma questo è un problema mio). Anch'io mi sono trovato in difficoltà a capire il finale del tuo racconto, così come l'interesse dei militari, e devo ammettere che senza le tue spiegazioni avrei fatto fatica ad arrivarci.
Interessante il tipo che - amante dei fumetti Marvel - si ritrova ad essere il solo senza superpoteri in un mondo dove tutti ne hanno acquisito uno.

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Vastatio
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#12 » venerdì 23 settembre 2016, 8:15

@Alexandra. grazie per il riassunto, conferma che il finale deve essere reso più chiaro
@Fernando. Mi spiace che, senza le spiegazioni, non sia riuscito a far comprendere il racconto. E' un mio limite, pretendo un lettore più che attivo nel riuscire a incastrare il detto e il sottinteso/possibile.
Sulal questione personaggi sono un attimo titubante. Ci sono due personaggi principali, tre se vogliamo considerare il capo. Gli altri sono "nomi", che non influenzano la storia se non per essere citati. Però capisco anche che, se viene evocato un nome, inconsciamente uno lo infili nella zona di "aspettativa personaggio".

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Jacopo Berti
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#13 » venerdì 23 settembre 2016, 16:31

Ciao Roberto,
ti leggo e mi accorgo che abbiamo scritto qualcosa di molto simile: un evento generatore di superpoteri e uno dei presenti all'evento apparentemente escluso dal superpotere, che - nel mio caso - non utilizza, - nel tuo - utilizza inconsapevolmente; la delusione e il senso di sconfitta che nasce dal credere di non avere un potere.
Il potere che descrivi è particolare: mescola il fermare il tempo (potere tendenzialmente fantascientifico) al poter controlare gli animali (potere fiabesco, fantasy, druidico). E' senza dubbio un potere insolito/inconsueto.
La prosa funziona molto bene, a mio avviso, e non ho avuto alcun problema di comprensione. Questo, però, ammetto che possa nascere perché, "rivelato" il superpotere, la reazione che si può avere è "e quindi?". In ragione di ciò, a uno viene il dubbio di aver perso qualcosa di rilevante.
Anche a livello psicologico funziona: il nerd lettore di x-men che perde l'occasione della vita è significativo. Ma è un quadretto, è poco interessante a livello di trama.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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Vastatio
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#14 » venerdì 23 settembre 2016, 17:09

@Timetrapoler. poi passerò a leggere il "gemello diverso", nel frattempo accetto di buon apprezzamenti e critiche.
Sì, in effetti la reazione che si può avere alla fine è "embé?, che mi frega di questo potere?", se però si prende quello che stava scritto 2500 caratteri sopra si povrebbe capire che è proprio quello il potere che fa gola ai militari. Potere che non troveranno perché lo stesso possessore non ne è consapevole. In più, quello che "forse" tu ritieni poco interessante a livello di trama è, per me, uno dei motivi per cui la "psicologa" non riuscirà/riesce a scoprire in Mario il potere: un nerd, fanatico, che è più che convinto di non avere un potere?
Per me tutto si lega, ma, ovviamente, nelal mia testa ci sono più dei soliti 3000 caratteri.

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Linda De Santi
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#15 » sabato 24 settembre 2016, 18:00

Ciao Roberto!
Il tuo racconto mi ha ricordato molto Misfits, una serie TV che a suo tempo ho adorato.
A differenza di altri gladiatori, il finale mi è sembrato subito chiaro, si capisce che i cani che bloccano il tempo sono il superpotere che Mario ignora di avere.
Secondo me il “problema” del racconto è un altro, e cioè il personaggio di Viola Re, che a mio parere è fuorviante e, in fondo, superfluo. All’inizio non capivo cosa c’entrasse con Mario, poi, dopo diverse letture, ho capito che i militari stanno cercando qualcuno con il superpotere di parlare con gli animali perché ogni notte i cani avanzano e fermano il tempo, e Viola Re è una sospettata.
A mio modesto avviso sarebbe stato meglio far iniziare il racconto dal secondo paragrafo, con Mario che entra nell’ufficio di Gilda, e poi inserire un paragrafo dopo il secondo in cui Gilda, congedato Mario, parla con il suo capo dicendogli che non è lui la persona che stanno cercando e che devono sbrigarsi a trovare la persona che parla con gli animali.
Naturalmente vedi tu.

Ultimo appunto (che non c’entra niente con la valutazione del racconto): visivamente è bruttino tutto quello spazio tra un paragrafo e l’altro. Una riga di spazio (o un <br><br>) basta ;)

A presto! :)

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AmbraStancampiano
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#16 » sabato 24 settembre 2016, 19:45

Ciao Roberto,
riguardo al principale argomento di discussione sul tuo racconto, ovvero il finale, non ho avuto particolari difficoltà a capire che Mario è inconsapevole del suo superpotere e che il superpotere consiste nei cani; mi è un po' più difficile capire come possano dei cani fermare il tempo e perché sia necessario il passaggio intermedio Mario/cani/controllo del tempo quando Mario potrebbe semplicemente fermare o accelerare il tempo mentre dorme. Comunque mi fido del tuo narrare e lo accetto, anzi lo trovo una figata che necessiterebbe di una spiegazione a cui è mancato spazio.
Ciò che davvero non avevo capito era che i militari stanno cercando i cani che fermano il tempo, e ho riletto un bel po' di volte il tuo incipit per cercare degli indizi che potevano essermi sfuggiti, senza però trovare nulla. Probabilmente ne avevi inserito qualcuno che è poi stato vittima dei tagli, non so, ma se la vicenda non è chiara, per me la soluzione va inserita lì.
Per il resto bella idea!
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Vastatio
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#17 » sabato 24 settembre 2016, 21:42

@Linda. Vabbé, son vecchio, ma di Misfits io ricordo solo quelle di Jem and the Olograms (recupererò la serie, nons embra malaccio da quanto dice wikipedia). Lo scopo di Viola Re è esattamente quello, introdurre il perché è lì e cosa stanno cercando. Ha creato problemi a parecchi, probabilmente darle un nome e un cognome ha creato troppa aspettativa, per quanto la faccia immediatamente sparire di scena. Ci penserò al riordinamento delle sezioni, anche se normalmente mi piace incasinare la struttura, questa volta ho seguito un approccio lineare degli eventi, ma a quanto pare sono proprio io che sono criptico.
PS: sì, hai ragione, in fase di taglio ho eliminato, separato e ricostruito alcuni pezzi. Poi col copia/incolla sul forum non ho controllato le spaziature tra i paragrafi.
@Ambra. Ok, non voglio fare la statistica se sono gli uomini ad essere meno "svegli" da non capire il finale perché il risultato potrebbe non piacermi, essendo un uomo.
Gli indizi in effetti sono proprio pochi (hai ragione, prima dei tagli ce n'era qualcuno di più), e sono sparsi. Necessitano di una buona dose di voglia/predisposizione all'incastro, visto che non dico MAI che i militari/scienziati cercano un potere di qualcuno che controlal i cani...ma... All'inizio dico che Viola (maledizione a lei) potrebbe essere lei visto che parla con gli animali, ma ha solo gatti (quindi niente cani). Più avanti, quando Gilda interroga Mario Gilda chiede se ha un cane. Poi, in chiusura, spiego il potere... un potere che farebeb gola a dei militari, fermare il tempo in zone precise.
Lo so, lascio al lettore tutto il lavoro di ricostruzione. Quindi non mi sento di biasimare nessuno se la ricostruzione non riesce o prende strade diverse.

Evandro
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#18 » lunedì 26 settembre 2016, 16:14

Ciao Roberto, premetto che quando leggo i tuoi racconti ho paura. Di cosa? Di non capirli. … E anche questa volta il finale mi è sfuggito. Alla luce delle spiegazioni che hai generosamente elargito, il racconto risulta fantastico. Davvero originale, centrato il tema e ben scritto, compreso il discorso sui nomi, in cui non ho avuto problemi a comprendere il perché di nome e cognome, solo nome ecc. Facciamo a capirci: Steven Erikson in confronto a te è un autore “facile”. Tu pretendi dal lettore una concentrazione, e forse delle capacità, che, ahimè non tutti posseggono. Penso che tu lo sappia. Supponendo di aggiungere 1000 caratteri al racconto, il capolavoro sarebbe servito. Comunque vola alto.

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Vastatio
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#19 » martedì 27 settembre 2016, 7:52

@Evandro. Esagerato. Sfortunatamente il fatto che il racconto, per essere compreso, necessiti di caratteri ulteriori significa che, in fin dei conti, il racconto è uscito male. Sono ben conscio che richiedo al lettore TANTO sforzo e non tutti possono aver voglia di investire le proprie risorse cerebrali in questo. Il problema veramente grosso è che scrivo così. In ogni caso, mi fa piacere che, una volta conosciuti i "retroscena", tu abbia apprezzato l'intreccio.

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marco.roncaccia
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#20 » martedì 27 settembre 2016, 17:50

Ciao Roberto,
dal mio punto di vista troppa carne al fuoco. Tanti nomi, 3 micro episodi (telefonata, Mario, cani che fuggono) 3 punti di vista (Gilda, Mario e un onnisciente finale) sono complicati da gestire in un racconto di 3000 battute. Il risultato è che non si riesce a capire dove il racconto voglia andare a parare. O meglio si capisce anche (forse) utilizzando un’attenzione da Rebus che non tutti sono disposti a riservare a un racconto breve. L’idea è buona ma per un testo di maggiore respiro.

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jimjams
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#21 » martedì 27 settembre 2016, 23:05

Ciao Roberto, bella idea che ha forse l'unico difetto di non avere il solito finale a effetto. Ma visto che a me dei finali a effetto frega poco ti dirò che mi è piaciuta. Forse un minimo di accentuazione in più per il mio povero omonimo avrebbe potenziato un po' il finale, ma lo spazio era poco e hai voluto dare una spiegazione sulla situazione. Mi rimane la sensazione che mi sia sfuggito qualcosa. Difficile scegliere tra questo e il precedente.

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romana.perna
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#22 » giovedì 29 settembre 2016, 18:05

Non l'ho compreso appieno, pertanto non posso esprimere giudizi, ma è un problema mio,non tuo.Comunque ben scritto.

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antico
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Re: Cani nelle tenebre - Roberto Romanelli

Messaggio#23 » domenica 2 ottobre 2016, 18:10

Pollice ni che vorrebbe tanto andare in su. L’idea è intrigante e la realizzazione buona, fino al finale. Sei arrivato lungo e hai dovuto troncare sperando di beccare la giusta frase riassuntiva e a effetto: non è andata. L’ho capito che quello era il suo potere, ma non ha avuto il giusto spazio e neppure l’hai legato al personaggio (se tu avessi trovato un modo per fare capire al lettore che lui e proprio lui non poteva avere altro potere che quello, allora l’obiettivo si poteva raggiungere). Da rielaborare o da allungare.

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