Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
“La felicità è una formica rossa”
“Cosa?” Mia guardò Ale con aria stupita.
“L’ho letto anni fa su Minuticontati”
“Cioè?”
“Un forum di scrittura. Bisognava scrivere un racconto su questo tema, ma mi è sembrata una stronzata e non ho partecipato. Stanotte però mi sono svegliato all’improvviso, e dopo tanti anni ho capito il senso. Per questo ti ho chiamata.”
“Non ne ha invece.” - rispose Mia appoggiando la mano sulla panchina. Il sole era ormai tramontato ed il parco era deserto.
“Essere felici” -continuò la ragazza- “è una cosa complicata. Un insetto non può esserlo. E poi che vita è? Lavorare senza sosta, essere sterminate a migliaia, non contare nulla per nessuno. Se fossi una formica non sarei per niente felice”
“Guarda quella, con quella crosticina di pane” Ale indicò col mento un piccolo mucchio di terra, proprio ai loro piedi.
La ragazza si chinò leggermente in avanti e fissò per un attimo il piccolo barcollante insetto che si dirigeva col suo prezioso carico verso un buco nel terreno.
“Si, e quindi?”
“Peserà almeno duecento volte lei, ma continua a portarla anche se il dolore la stritola, in ogni giuntura del suo fragile corpo”
“Tagliala, Ale. Mi stai facendo pentire di essere venuta. Dopo otto anni è di questo che vuoi parlarmi? Di formiche?”
“In questi anni senza di te ho vissuto come loro. Ho combattuto contro vespe inferocite, portato foglie pesantissime in bocca, arrancato sotto il gelo di insostenibili inverni… ma solo per nutrire gli altri, perché la mia unica, piccola crosticina di pane eri tu. E ti avrei portato su di me fino a morirne se tu me lo avessi permesso”
“Ci stai provando con me? Guarda che me ne vado”.
“No. Volevo solo dirti che sono felice”.
“Addirittura?”
“Si. Come le formiche. Loro lo sono… e l’ho capito. Volevo che lo sapessi anche tu.” Ale le prese la mano.
Mia si ritrasse e tirò fuori il telefonino dalla tasca iniziando a scrivere qualcosa a qualcuno evidentemente più importante di lui.
“La felicità non è stare bene” continuò il ragazzo “La felicità è essere dove si dovrebbe essere e combattere contro chi si dovrebbe combattere. Morire, se necessario. Accettare di essere una minuscola particella di nulla, ma affrontare tutto con coraggio. Come una piccola formica. Ed io sono qui adesso, e non ho paura.”
Mia smise di guardare il telefono e lo fissò per qualche secondo. Ale riconobbe nei suoi occhi l’espressione di quando si erano baciati la prima volta sotto casa di lei, e pensò che il tempo non aveva cambiato niente.
Ma durò meno di un secondo. Lo spiraglio sui suoi ricordi si richiuse ferocemente mentre la ragazza si alzava e se ne andava dirigendosi verso l’uscita del parco senza dire nulla.
Quando Mia fu ormai lontana Ale sospirò e tirò fuori il suo smartphone. Loggò a Minuticontati e cliccò “incolla” sulla bacheca, in un punto a caso. Di certo era fuori tempo e fuori tema, forse l’avrebbero bannato, ma qualcuno avrebbe letto il racconto che aveva scritto quella notte e combattuto quella terrificante vespa insieme a lui.
“Cosa?” Mia guardò Ale con aria stupita.
“L’ho letto anni fa su Minuticontati”
“Cioè?”
“Un forum di scrittura. Bisognava scrivere un racconto su questo tema, ma mi è sembrata una stronzata e non ho partecipato. Stanotte però mi sono svegliato all’improvviso, e dopo tanti anni ho capito il senso. Per questo ti ho chiamata.”
“Non ne ha invece.” - rispose Mia appoggiando la mano sulla panchina. Il sole era ormai tramontato ed il parco era deserto.
“Essere felici” -continuò la ragazza- “è una cosa complicata. Un insetto non può esserlo. E poi che vita è? Lavorare senza sosta, essere sterminate a migliaia, non contare nulla per nessuno. Se fossi una formica non sarei per niente felice”
“Guarda quella, con quella crosticina di pane” Ale indicò col mento un piccolo mucchio di terra, proprio ai loro piedi.
La ragazza si chinò leggermente in avanti e fissò per un attimo il piccolo barcollante insetto che si dirigeva col suo prezioso carico verso un buco nel terreno.
“Si, e quindi?”
“Peserà almeno duecento volte lei, ma continua a portarla anche se il dolore la stritola, in ogni giuntura del suo fragile corpo”
“Tagliala, Ale. Mi stai facendo pentire di essere venuta. Dopo otto anni è di questo che vuoi parlarmi? Di formiche?”
“In questi anni senza di te ho vissuto come loro. Ho combattuto contro vespe inferocite, portato foglie pesantissime in bocca, arrancato sotto il gelo di insostenibili inverni… ma solo per nutrire gli altri, perché la mia unica, piccola crosticina di pane eri tu. E ti avrei portato su di me fino a morirne se tu me lo avessi permesso”
“Ci stai provando con me? Guarda che me ne vado”.
“No. Volevo solo dirti che sono felice”.
“Addirittura?”
“Si. Come le formiche. Loro lo sono… e l’ho capito. Volevo che lo sapessi anche tu.” Ale le prese la mano.
Mia si ritrasse e tirò fuori il telefonino dalla tasca iniziando a scrivere qualcosa a qualcuno evidentemente più importante di lui.
“La felicità non è stare bene” continuò il ragazzo “La felicità è essere dove si dovrebbe essere e combattere contro chi si dovrebbe combattere. Morire, se necessario. Accettare di essere una minuscola particella di nulla, ma affrontare tutto con coraggio. Come una piccola formica. Ed io sono qui adesso, e non ho paura.”
Mia smise di guardare il telefono e lo fissò per qualche secondo. Ale riconobbe nei suoi occhi l’espressione di quando si erano baciati la prima volta sotto casa di lei, e pensò che il tempo non aveva cambiato niente.
Ma durò meno di un secondo. Lo spiraglio sui suoi ricordi si richiuse ferocemente mentre la ragazza si alzava e se ne andava dirigendosi verso l’uscita del parco senza dire nulla.
Quando Mia fu ormai lontana Ale sospirò e tirò fuori il suo smartphone. Loggò a Minuticontati e cliccò “incolla” sulla bacheca, in un punto a caso. Di certo era fuori tempo e fuori tema, forse l’avrebbero bannato, ma qualcuno avrebbe letto il racconto che aveva scritto quella notte e combattuto quella terrificante vespa insieme a lui.
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ciao Nicola! Paramentri tutti ok e anche la foto va bene! Buona Manualmente Live Edition!!!!
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ottima gestione dei dialoghi, cosa che ammiro perché io sono abbastanza ingessata in queste cose. L'idea del racconto che prende in prestito il contest di Minuti Contati e lo usa nella storia, funziona.
La trama è un classico: due giovani si ritrovano dopo molto tempo, lui è ancora innamorato e cerca di convincere la sua ex con paragoni improbabili che la infastidiscono. Lei è passata oltre e usa il telefono per scrivere qualcosa diretta a una persona più importante, mentre il ragazzo deluso, scrive a MC per postare un racconto.
I pregi di questo testo sono la fluidità e la chiarezza. Per quanto riguarda la critica, manca un elemento di disturbo che avrebbero movimentato la scena. Con il tema ci siamo, anche se lo avrei dichiarato più avanti nel testo e non nell'incipit. Un buon lavoro, comunque.
La trama è un classico: due giovani si ritrovano dopo molto tempo, lui è ancora innamorato e cerca di convincere la sua ex con paragoni improbabili che la infastidiscono. Lei è passata oltre e usa il telefono per scrivere qualcosa diretta a una persona più importante, mentre il ragazzo deluso, scrive a MC per postare un racconto.
I pregi di questo testo sono la fluidità e la chiarezza. Per quanto riguarda la critica, manca un elemento di disturbo che avrebbero movimentato la scena. Con il tema ci siamo, anche se lo avrei dichiarato più avanti nel testo e non nell'incipit. Un buon lavoro, comunque.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)
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Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Molto bello, mi è piaciuto il fatto che i personaggi parlino del tema e che Ale ne dia una sua interpretazione. Mi è un po' dispiaciuto che tu ti sia concentrato solo sulla formica e non sul fatto che sia una formica rossa.
Quello che non mi è piaciuto è il riferimento a minuti contati, personalmente non apprezzo troppo questo genere di cose e Ale poteva aver letto questa cosa su qualunque altro sito/libro e, a mio avviso, non aggiunge o toglie niente al racconto.
Detto ciò complimenti :)
Quello che non mi è piaciuto è il riferimento a minuti contati, personalmente non apprezzo troppo questo genere di cose e Ale poteva aver letto questa cosa su qualunque altro sito/libro e, a mio avviso, non aggiunge o toglie niente al racconto.
Detto ciò complimenti :)
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ciao Ale, grazie mille.
Sono d'accordo con te che un po' di movimento non avrebbe guastato, ma ero al limite coi caratteri, sai com'è, bisognava sacrificare qualcosa :)
Anche io avrei voluto mettere la formica "rossa" però nel dialogo concreto suonava male, e occupava tantissimi caratteri :D
A rileggerci
Sono d'accordo con te che un po' di movimento non avrebbe guastato, ma ero al limite coi caratteri, sai com'è, bisognava sacrificare qualcosa :)
Anche io avrei voluto mettere la formica "rossa" però nel dialogo concreto suonava male, e occupava tantissimi caratteri :D
A rileggerci
Ultima modifica di Niko G il lunedì 26 settembre 2016, 14:33, modificato 1 volta in totale.
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ciao Luca,
grazie per il commento.
Piccola nota: il riferimento a minuti contati è "autobiografico", come tutto quello che scrivo... c'è un tema comune che lega tutti i racconti che ho scritto da quando sono qui, e minuti contati ha avuto un certo ruolo nel determinare alcuni eventi a loro volta legati alla storia della formica... Per me ha un grande significato per questo l'ho messo :)
A rileggerci
grazie per il commento.
Piccola nota: il riferimento a minuti contati è "autobiografico", come tutto quello che scrivo... c'è un tema comune che lega tutti i racconti che ho scritto da quando sono qui, e minuti contati ha avuto un certo ruolo nel determinare alcuni eventi a loro volta legati alla storia della formica... Per me ha un grande significato per questo l'ho messo :)
A rileggerci
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.
- Jacopo Berti
- Messaggi: 441
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ciao Nicola,
ti confesso che l'idea di giocare la carta metanarrativa ha solleticato anche me qualche volta, ma quando ho visto che in genere non mi convincevano i racconti di MC che parlavano di MC, degli autori di MC o degli scritti presenti sulla vetrina di MC, ho preferito lasciar perdere. Alla lettura, la cosa mi trasmette sempre una sensazione di "stanchezza", di qualcosa che vorrebbe essere simpatico e innovativo ma è fin troppo sfruttato e sfruttabile.
Poi è vero, non c'è solo questo: i dialoghi sono ben gestiti, la caratterizzazione dei personaggi c'è, e sai scrivere.
Quello che mi colpisce, in positivo per l'idea, in negativo per la metanarrazione, è che il tema è esattamente "il tema dell'edizione". Torna a se stesso. Non parli del fatto che la felicità sia una formica rossa, parli del fatto che "la felicità è una formica rossa" è il tema di questa precisa edizione. Questo lascia perplessi come se avessi rinunciato a sviluppare il tema nello specifico e avessi tentato di aggirarlo. Una volta ho scritto a un autore che aveva aggirato il tema e se l'è presa. Quindi chiarisco: non ti sto dando del disonesto, né dicendo che sei fuori tema. Ma semplicemente che non mi convince, ecco.
ti confesso che l'idea di giocare la carta metanarrativa ha solleticato anche me qualche volta, ma quando ho visto che in genere non mi convincevano i racconti di MC che parlavano di MC, degli autori di MC o degli scritti presenti sulla vetrina di MC, ho preferito lasciar perdere. Alla lettura, la cosa mi trasmette sempre una sensazione di "stanchezza", di qualcosa che vorrebbe essere simpatico e innovativo ma è fin troppo sfruttato e sfruttabile.
Poi è vero, non c'è solo questo: i dialoghi sono ben gestiti, la caratterizzazione dei personaggi c'è, e sai scrivere.
Quello che mi colpisce, in positivo per l'idea, in negativo per la metanarrazione, è che il tema è esattamente "il tema dell'edizione". Torna a se stesso. Non parli del fatto che la felicità sia una formica rossa, parli del fatto che "la felicità è una formica rossa" è il tema di questa precisa edizione. Questo lascia perplessi come se avessi rinunciato a sviluppare il tema nello specifico e avessi tentato di aggirarlo. Una volta ho scritto a un autore che aveva aggirato il tema e se l'è presa. Quindi chiarisco: non ti sto dando del disonesto, né dicendo che sei fuori tema. Ma semplicemente che non mi convince, ecco.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Timetrapoler ha scritto:Ciao Nicola,
ti confesso che l'idea di giocare la carta metanarrativa ha solleticato anche me qualche volta, ma quando ho visto che in genere non mi convincevano i racconti di MC che parlavano di MC, degli autori di MC o degli scritti presenti sulla vetrina di MC, ho preferito lasciar perdere. Alla lettura, la cosa mi trasmette sempre una sensazione di "stanchezza", di qualcosa che vorrebbe essere simpatico e innovativo ma è fin troppo sfruttato e sfruttabile.
Poi è vero, non c'è solo questo: i dialoghi sono ben gestiti, la caratterizzazione dei personaggi c'è, e sai scrivere.
Quello che mi colpisce, in positivo per l'idea, in negativo per la metanarrazione, è che il tema è esattamente "il tema dell'edizione". Torna a se stesso. Non parli del fatto che la felicità sia una formica rossa, parli del fatto che "la felicità è una formica rossa" è il tema di questa precisa edizione. Questo lascia perplessi come se avessi rinunciato a sviluppare il tema nello specifico e avessi tentato di aggirarlo. Una volta ho scritto a un autore che aveva aggirato il tema e se l'è presa. Quindi chiarisco: non ti sto dando del disonesto, né dicendo che sei fuori tema. Ma semplicemente che non mi convince, ecco.
Ciao Jacopo,
Sul disagio della "metanarrazione" posso capire, ma ribadisco che per me ha un significato "simbolico" legato al racconto e quello che mi ha portato a scriverlo. Però apprezzo assolutamente il tuo punto di vista :) Sapevo che avrei ricevuto moltissime critiche del genere ma non ho potuto resistere al cliccare "invia"! :D
Non credo di aver aggirato così tanto la traccia rispetto ad altri racconti in gara: per me il tema è assolutamente centrato (Felicità è essere dove il nostro destino vuole che siamo e combattere i nemici più grandi di noi come le nostre piccole e coraggiose amiche formiche!) ed adattato a un contesto in cui spesso la felicità viene perduta per sempre appunto per questa mancanza di coraggio e voglia di combattere i problemi: la ricerca dell'amore. E' stata una traccia molto difficile per me, e per la mia visione della felicità e delle formiche il tema non è stato aggirato ma affrontato di petto e con coraggio... proprio come la suddetta formichina affronta le grandi sfide di ogni giorno! :)
Grazie per il "sai scrivere", penso che tu sia uno degli autori più bravi che ho letto su Minuticontati e quindi detto da te vale doppio! a rileggerci!
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ciao Nicola.
Idea molto originale, almeno in questo contesto in cui il tema era (a mio avviso) particolarmente complicato.
E proprio al tema vorrei riferirmi, visto che dal punto di vista narrativo, secondo me, è tutto ok, fila liscio, molto ben scritto.
Dicevo, il tema. Posso certamente sbagliarmi, ma io il tema l'ho interpretato come una similitudine tra felicità e formica rossa. La formica rossa non è felice (almeno non necessariamente), però è come la felicità. Tu invece nel racconto basi tutto sul fatto che le formiche rosse sono felici e che bisogna tendere a essere come loro.
Ora, non so se il tema poteva essere letto in tutti e due i modi: se così fosse il tuo è un buon lavoro (particolare ma buono) e il tema è centrato.
A presto
Idea molto originale, almeno in questo contesto in cui il tema era (a mio avviso) particolarmente complicato.
E proprio al tema vorrei riferirmi, visto che dal punto di vista narrativo, secondo me, è tutto ok, fila liscio, molto ben scritto.
Dicevo, il tema. Posso certamente sbagliarmi, ma io il tema l'ho interpretato come una similitudine tra felicità e formica rossa. La formica rossa non è felice (almeno non necessariamente), però è come la felicità. Tu invece nel racconto basi tutto sul fatto che le formiche rosse sono felici e che bisogna tendere a essere come loro.
Ora, non so se il tema poteva essere letto in tutti e due i modi: se così fosse il tuo è un buon lavoro (particolare ma buono) e il tema è centrato.
A presto
Maria Rosaria
- Andrea Partiti
- Messaggi: 1039
- Contatta:
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ciao!
Non mi piacciono le meta-interpretazioni del tema, ma la tua non lo è esattamente. Citi di sfuggita MC, ma non è centrale, è solo un modo per introdurre nel discorso la formica e la felicità su cui il tuo protagonista riflette. Se fosse stato sul foglio di un Bacio Perugina, avresti potuto sviluppare esattamente nello stesso modo il dialogo.
La riflessione e lo scambio sono innaturali, ma in maniera molto pacifica, ininterrotta. Quasi come se fosse un monologo teatrale e non un dialogo, qualcosa fatto per essere ascoltato da qualcuno lì attorno e che vuoi rendere partecipe di un ragionamento privato che spogliato di tutte le allusioni private tra i due in scena non sarebbe comprensibile. E' un male? Non lo so, è una scelta personale per un dialogo, a me piace ma penso dividerebbe le opinioni di chi è più purista di me riguardo ai racconti. A me non dispiace essere uno spettatore che assiste a una scena creata apposta per lui e non osservata in maniera asettica
Proprio perché il riferimento a MC è facoltativo, è bene non sbrodolarlo e farlo pesare troppo, quindi ti faccio un paio di appunti per il finale:
"Loggò a" Loggò su? Fece il login? Eseguì l'accesso? Così com'è non va bene.
"cliccò “incolla” sulla bacheca" questa azione non ha senso, quale bacheca? Cosa si aspetta che succeda? E che cosa sta incollando? Penso che avessi in mente un'azione precisa ma l'abbia descritta in maniera personale e non comprensibile da altri.
("forse l’avrebbero bannato" L'Antico non è ancora così cattivo, se bannassimo chi va fuori tema il sito sarebbe vuoto :p)
Non mi piacciono le meta-interpretazioni del tema, ma la tua non lo è esattamente. Citi di sfuggita MC, ma non è centrale, è solo un modo per introdurre nel discorso la formica e la felicità su cui il tuo protagonista riflette. Se fosse stato sul foglio di un Bacio Perugina, avresti potuto sviluppare esattamente nello stesso modo il dialogo.
La riflessione e lo scambio sono innaturali, ma in maniera molto pacifica, ininterrotta. Quasi come se fosse un monologo teatrale e non un dialogo, qualcosa fatto per essere ascoltato da qualcuno lì attorno e che vuoi rendere partecipe di un ragionamento privato che spogliato di tutte le allusioni private tra i due in scena non sarebbe comprensibile. E' un male? Non lo so, è una scelta personale per un dialogo, a me piace ma penso dividerebbe le opinioni di chi è più purista di me riguardo ai racconti. A me non dispiace essere uno spettatore che assiste a una scena creata apposta per lui e non osservata in maniera asettica
Proprio perché il riferimento a MC è facoltativo, è bene non sbrodolarlo e farlo pesare troppo, quindi ti faccio un paio di appunti per il finale:
"Loggò a" Loggò su? Fece il login? Eseguì l'accesso? Così com'è non va bene.
"cliccò “incolla” sulla bacheca" questa azione non ha senso, quale bacheca? Cosa si aspetta che succeda? E che cosa sta incollando? Penso che avessi in mente un'azione precisa ma l'abbia descritta in maniera personale e non comprensibile da altri.
("forse l’avrebbero bannato" L'Antico non è ancora così cattivo, se bannassimo chi va fuori tema il sito sarebbe vuoto :p)
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Ciao, Nicola!
Bravo, trovo i dialoghi piuttosto verosimili e ben accompagnati dalle descrizioni dei gesti, soprattutto per quanto riguarda le parti relative alla ragazza. Mi piace l’idea di un reicontro dopo tanti anni “solo per parlare di formiche”, perché ritengo che, spesso, dopo tanto tempo passato a pensare e a ripensare ad una storia, a ciò che poteva andare meglio, a che cosa si è sbagliato, le risposte finiscono per manifestarsi nelle piccole cose. L’ho trovato onesto, insomma, realistico.
Avrei evitato la conclusione con il secondo riferimento a Minuti Contati. Penso che sarebbe stato molto più d’impatto chiudere il racconto con l’immagine della ragazza ormai in lontananza.
Bravo, trovo i dialoghi piuttosto verosimili e ben accompagnati dalle descrizioni dei gesti, soprattutto per quanto riguarda le parti relative alla ragazza. Mi piace l’idea di un reicontro dopo tanti anni “solo per parlare di formiche”, perché ritengo che, spesso, dopo tanto tempo passato a pensare e a ripensare ad una storia, a ciò che poteva andare meglio, a che cosa si è sbagliato, le risposte finiscono per manifestarsi nelle piccole cose. L’ho trovato onesto, insomma, realistico.
Avrei evitato la conclusione con il secondo riferimento a Minuti Contati. Penso che sarebbe stato molto più d’impatto chiudere il racconto con l’immagine della ragazza ormai in lontananza.
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Per me hai vinto.
Potrei chiudere così il commento ma devo scrivere altri caratteri, in ogni caso non ho molto da dirti. Complimenti, hai utilizzato il tema del concorso in un modo veramente originale e la riflessione sulla felicità delle formiche è encomiabile. Il difetto che mi viene da dire è che la sua riflessione è slegata dal tipo di formica: formiche rosse, gialle, nere... qualsiasi formica andrebbe bene per il suo racconto sulla felicità. Noto in generale che quasi tutti hanno inserito il tema all'interno del proprio racconto mettendolo addirittura in bocca ai protagonisti, così come hai fatto tu. In generale non mi sarebbe piaciuto, ma qui era necessario e quando una frase è necessaria vuol dire che è giusta.
Bravo davvero, dialoghi belli e splendida l'immagine della ragazza che se ne va spippolando sullo smartphone, l'ho trovata realistica e pure commovente. Spero di leggerti ancora!
Potrei chiudere così il commento ma devo scrivere altri caratteri, in ogni caso non ho molto da dirti. Complimenti, hai utilizzato il tema del concorso in un modo veramente originale e la riflessione sulla felicità delle formiche è encomiabile. Il difetto che mi viene da dire è che la sua riflessione è slegata dal tipo di formica: formiche rosse, gialle, nere... qualsiasi formica andrebbe bene per il suo racconto sulla felicità. Noto in generale che quasi tutti hanno inserito il tema all'interno del proprio racconto mettendolo addirittura in bocca ai protagonisti, così come hai fatto tu. In generale non mi sarebbe piaciuto, ma qui era necessario e quando una frase è necessaria vuol dire che è giusta.
Bravo davvero, dialoghi belli e splendida l'immagine della ragazza che se ne va spippolando sullo smartphone, l'ho trovata realistica e pure commovente. Spero di leggerti ancora!
Re: Minuti Contati- di Nicola Gambadoro
Giulio ha scritto:Per me hai vinto.
Potrei chiudere così il commento ma devo scrivere altri caratteri, in ogni caso non ho molto da dirti. Complimenti, hai utilizzato il tema del concorso in un modo veramente originale e la riflessione sulla felicità delle formiche è encomiabile. Il difetto che mi viene da dire è che la sua riflessione è slegata dal tipo di formica: formiche rosse, gialle, nere... qualsiasi formica andrebbe bene per il suo racconto sulla felicità. Noto in generale che quasi tutti hanno inserito il tema all'interno del proprio racconto mettendolo addirittura in bocca ai protagonisti, così come hai fatto tu. In generale non mi sarebbe piaciuto, ma qui era necessario e quando una frase è necessaria vuol dire che è giusta.
Bravo davvero, dialoghi belli e splendida l'immagine della ragazza che se ne va spippolando sullo smartphone, l'ho trovata realistica e pure commovente. Spero di leggerti ancora!
Grazie Giulio sono contento di essere riuscito a trasmetterti la mia interpretazione :)
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.
Torna a “89ª Edizione - Manualmente Live Edition (la prima di MC al Lingotto di Torino)”
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