Bianchi, Rossi e al verde

Lunedì 17 ottobre 2016 ore 21.00
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ceranu
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Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#1 » martedì 18 ottobre 2016, 0:15

Bianchi, Rossi e al verde

Ivo osservava la porta a vetri che aveva davanti. Stava aspettando in coda da più di due ore, ma finalmente era arrivato il suo turno. Si era tolto la giacca verde, eppure la macchia di sudore sulla camicia bianca continuava ad allargarsi. Suo fratello l'aveva preparato: doveva solo rispondere no e avrebbe incassare il premio assicurativo.
La porta si aprì e comparve una donna. «Il prossimo» disse, voltandosi.
Ivo la seguì in un piccolo studio senza finestre.
«Lei è?»
«Ivo Rossi.»
«Si accomodi e mi dica come posso esserle utile.»
«Vorrei riscattare l'intera polizza…» disse tutto d'un fiato, sedendosi.
La donna si umettò le labbra con la lingua. «Tutta, ne è sicuro?»
«Purtroppo ho un tumore e sa com'è, le spese sono tante.»
«Comprendo. L'INPSP sarà felice di darle quanto le spetta.» La donna iniziò a digitare su una tastiera.
«Lei ha sessantotto anni?»
«Sì.»
«E gliene mancano solo dieci alla pensione?»
«Già.» Una goccia di sudore gli cadde dalla fronte sui pantaloni rossi.
La donna tornò a guardarlo, frugò sotto la scrivania ed estrasse un cartoncino rettangolare. «Sa che raddoppiando il premio può cancellare il suo debito di nascita?»
«Me ne hanno parlato, ma so anche che se perdo non avrò più dritto al premio.»
«Esatto, però potrebbe uscire da quella porta ed essere Tax Free
Ivo deglutì a fatica. Doveva dire di no, lo sapeva, ma se avesse vinto…
Scosse la testa e guardò il Gratta e raddoppia, da qualche parte aveva letto che aveva più del cinquanta per cento di possibilità di trovare le tre facce del Presidente della Repubblica.
«Non ci pensi troppo, è un occasione unica…»
Ivo allungò la mano, senza tasse avrebbe potuto permettersi anche un cellulare nuovo.

Pippo avanzava tranquillo sulla sua FIAT Sogno. L'aveva appena ritirata dalla concessionaria e filava che era un piacere.
Azionò i tergicristalli e decelerò all'altezza del semaforo verde, la prudenza non era mai troppa, soprattutto con la pioggia. Osservò le persone alla fermata dell'autobus e la sua attenzione fu attirata da un uomo con un buffo vestito tricolore. Sorrise, si accentrò per evitare una pozza e accelerò. Una macchia verde gli passò davanti. Premette il freno, ma impattò contro qualcosa che ruzzolò sul tettuccio. L'airbag esplose.
Tramortito, scese dall'auto e si trovò al centro di un capannello di persone. Le voci attorno a lui si sovrapposero.
«Era con me alla fermata. Non so cosa gli sia preso…»
«Certo che però la gente qui corre troppo…»
«Ma quello è Ivo!» urlò una donna.
Pippo si fece largo tra i curiosi e vide l'uomo tricolore sdraiato a terra, un piede accanto alla fronte e l'altro piegato dietro la schiena.
Barcollò all'indietro e si rimise in macchina. Un beep lo riscosse.
«Signor Bianchi, la centralina ha emesso il segnale di SOS. Ci risulta che ha avuto un sinistro. Le stiamo inviando un'ambulanza e una pattuglia. Lei attenda in auto e nel frattempo valuti la possibilità di raddoppiare la sua polizza. In caso di vittoria, la Xara sarà felice di pagare anche i danni subiti dalla sua vettura.»



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antico
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#2 » martedì 18 ottobre 2016, 0:17

Ciao Francesco! Tutto ok con i parametri, buona Atzori Edition!

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Polly Russell
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#3 » martedì 18 ottobre 2016, 10:24

Francesco Nucera "Bianchi rossi e al verde"
Molto bello. Sembra partorito da Salvadores con l'aiuto di Paolo Rossi alla sceneggiatura. Un futuro probabile, plausibile e non auspicabile. Che poi, il cinquanta per cento di possibilità, ė tantissimo! Quasi quasi... Auspico. :)
Quindi alla fine il povero Ivo, ha perso. Una dinamica di suicidio anomala o l'ho capita male. Si getta sotto una macchina che ha rallentato per un semaforo. Quindi come fa l'impatto a essere tanto violento da farlo rotolare, addirittura sul tettino. O si era gettato sotto quella verde? A questo punto però l'airbag mi confonde, perché siamo col punto di vista di quello che guida la Fiat sogno.
Che poi, Ivo. :) I nomi più corti del West! Come i miei, Mia, Leo... Mai un personaggio, qui a Minuti Contati, che si chiami, che so: Sigismondo. Pierfrancesco. :)
Bello il rimando continuo al tricolore. Avrei preferito che la macchina verde che lo supera al semaforo, fosse bianca. Verde lo era gia il semaforo e rosso poteva essere il sangue di Ivo.
Per cosa sta la P in più?
Ah, se non si fosse capito, mi é piaciuto.
Polly

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ceranu
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#4 » martedì 18 ottobre 2016, 11:01

Ciao Polly, grazie per il commento.

Ho dato il meglio di me in un'edizione in cui chiamai il protagonista Al, ma Ivo è uno di quelli che uso più spesso :D.
Sorrise, si accentrò per evitare una pozza e accelerò. Una macchia verde gli passò davanti. Premette il freno, ma impattò contro qualcosa che ruzzolò sul tettuccio. L'airbag esplose.


L'auto scansa la pozzanghera e parte in accelerazione. Almeno 50 km/h, che sono il limite minimo di esplosione dell'airbag, e senza frenata (quella arriva dopo l'impatto).
Quella che passa davanti a Pippo (ho voluto strafare, si doveva chiamare Ivan) è una macchia verde, ossia Ivo. Ho immaginato che Ivo sia morto più per l'impatto successivo con l'asfalto piuttosto che per l'investimento.

La "P" in più sta per "Privatizzata", ma cambia poco siamo già sulla buona strada.

p.s. il 50% di possibilità è solo una leggenda metropolitana. :)

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Polly Russell
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#5 » martedì 18 ottobre 2016, 11:24

Una macchia verde? Non una macchina?! Cacchio, mai e poi mai potrei fare l'editor. Cioè io ho arbitrariamente deciso che "macchia" fosse macchina?
Non sto bene.

Appena riletto. Probabilmente m'ha fregato quello che ha fregato Pippo, visivamente Ivo era alla fermata. Quindi quello che gli attraversa la strada, doveva essere qualcosa d'altro.
Polly

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maria rosaria
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#6 » martedì 18 ottobre 2016, 16:20

Ciao Francesco.
Ottimo l'accostamento tra i colori dell'abbigliamento che rimandano a una satira amarissima sulle vicende della nostra Italia. Mi ha fatto sorridere il riferimento a una pensione che Ivo arriverà a percepire a 78 anni: ma Ivo siamo un po' tutti noi, come siamo pure Pippo che guida con cautela, poi un attimo dopo accelera e travolge il poveraccio di turno (Ivo, in questo caso).
Bello anche il finale e la citazione nel titolo al film di Verdone (o sbaglio?).
Tema rispettato: la tenebra (la disperazione che porta al suicidio) dopo il sogno (l'illusione del gratta e raddoppia).
A presto. :-)
Maria Rosaria

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ceranu
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#7 » martedì 18 ottobre 2016, 17:39

Ciao Maria Rosaria, grazie per il commento.
Sì, il titolo si rifà a "Bianco, rosso e Verdone". :)

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willy
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#8 » giovedì 20 ottobre 2016, 22:26

Ciao, Francesco! Mi piace come hai saputo mescolare la satira e la cruda realtà. Nonostante il racconto sia ambientato in un possibile futuro, ha un che di attuale nell'eterna illusione di un miglioramento che fatica a venire. C'è un velo di tristezza che però va a braccetto con la situazione da commedia italiana: "Ma quello è Ivo!" come se tutti dovessero conoscere tutti. Piccola svista avrebbe incassare
Nel complesso un lavoro gradevole.

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Andrea Partiti
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#9 » venerdì 21 ottobre 2016, 18:08

Ciao!

Bello il gioco di colori che si rincorrono.
Hai delinato un futuro distopico che (qua non sono d'accordo con gli altri commenti) non vedo per nulla probabile, perché ammettiamolo, non lo è! C'è un abisso tra i tagli a pensioni e sistema sanitario E sfruttamento seriale del gioco d'azzardo per riempire le casse statali e il combinare i due concetti tra loro.
Però l'effetto parodia esasperata funziona bene per criticare alcune meccaniche sociali e politiche che vediamo ora in funzione, combinandole tra loro ed esasperandole per mostrarne gli effetti una volta portate al limite.
E' una delle tecniche classiche della fantascienza impegnata e la usi con grande stile.

Ottima prova, mi è piaciuto molto il risultato!

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giancarmine trotta
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#10 » sabato 22 ottobre 2016, 9:56

Bel titolo, bella la rappresentazione delle azioni oppressive che viviamo quotidianamente. La nostra pensione, se mai ci sarà, non credo si discosterà molto dai 78 anni! :(
La frase "E gliene mancano solo dieci alla pensione" ci sta una meraviglia nel contesto.
Ho apprezzato molto il messaggio amaro. I protagonisti sono succubi del sistema: lui che accetta il rischio e lei che lo propone. Il sogno si frantuma e la vita termina col suicidio e quindi con quanto di più nero esista.
Bello anche il finale, complimenti! Lavoro tra i migliori che ho letto finora.

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erika.adale
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#11 » sabato 22 ottobre 2016, 17:59

Ciao Francesco, il tuo racconto è davvero interessante. Riveli una predisposizione per il genere grottesco che dovresti coltivare (oddio, forse "grottesco" non è il termine ottimale: mi hanno appena detto che, per il momento, andrò in pensione a 71 anni, dunque non ti sei allontanato troppo dalla realtà). Mi è piaciuta sia la satira sociale che hai inserito (oltre al discorso pensioni, anche il fenomeno del "gioco di stato" è tristemente attuale), sia l'estetica reiterata del tricolore, che diventa "buffo vestito" invece che un glorioso vessillo. Bella la seconda parte, dove l'incidente è ben descritto (non che il dialogo iniziale sia mal condotto, solo che è inevitabilmente meno "visivo"). Basta, ho detto tutto!

viviana.tenga
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#12 » lunedì 24 ottobre 2016, 14:33

Ciao Francesco,
Racconto ben scritto, efficace nel suo lasciare l'amaro in bocca e nella sua distopia non troppo lontana dalla realtà. Ho trovato forse un po' eccessiva l'enfasi sul simbolismo verde-bianco-rosso, ma sono questi sono gusti personali. Nessun appunto da fare, il racconto scorre benissimo dall'inizio alla fine.

Veronica Cani
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#13 » mercoledì 26 ottobre 2016, 16:54

Il tuo è un racconto originale, dal finale amaro ma efficace. Anche la tematica della gara è rispettata. A una prima lettura non avevo colto l’elemento satirico nella scelta dei colori, dopo averlo riletto, però, mi è sembrata una buona idea, che contribuisce a rendere ancora più amaro il racconto. Ben scritto, contiene solo un piccolo refuso nella frase “doveva solo rispondere no e avrebbe incassare il premio assicurativo”: “avrebbe incassare per “avrebbe incassato”. Complimenti!

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Linda De Santi
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#14 » giovedì 27 ottobre 2016, 19:22

Una distopia intelligente che coglie alcuni aspetti “caldi” del sistema Italia, come il sistema pensionistico alla deriva e il cinismo di fondo con cui certe istituzioni trattano il futuro delle persone (e anche un po’ la passione per i grattini degli italiani, che nonostante la crisi continuano a imperversare… :D).
Ben scritto e molto godibile, forse ha una chiusura leggermente affrettata, ma è cosa di poco conto. Per me un ottimo lavoro, bravo.

Zebratigrata
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#15 » giovedì 27 ottobre 2016, 21:05

Racconto un po’ deprimente perché la prospettiva che presenti sembra più realistica di quanto dovrebbe, potrebbe essere una puntata di Black Mirror! L’idea mi è piaciuta ma credo che tu l’abbia sfruttata poco: la storia è fondamentalmente “c’è l’opzione del gratta e raddoppia, il nostro uomo tenta e perde”. Fai appena in tempo a descrivere il meccanismo, insomma. So che in 3000 caratteri è dura, ma secondo me avresti potuto rappresentare una trama con una maggiore complessità e una storia più ‘completa’ che ruotasse attorno all’elemento del gratta e raddoppia.
Dal punto di vista della forma non mi dispiace, anche se credo tu possa migliorare un po’ la narrazione aggiustando le ‘voci’ dei personaggi. Sia l’impiegata dell’INPSC che quella dell’assicurazione auto parlano un po’ come una pubblicità degli anni ’50. Ok che ci presenti un mondo che ha perso il buonsenso e l’umanità, ma secondo me dovrebbe comunque passare l’idea che siano persone.

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antico
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Re: Bianchi, Rossi e al verde

Messaggio#16 » domenica 30 ottobre 2016, 12:08

Ottima prova, molto efficace. Una distopia crudele e lucida, ben gestita e dosata. Negli ultimi mesi il tuo stile sta rafforzandosi parecchio, cosa che ho cominciato a notare dal tuo racconto lungo che ho letto recentemente e che si manifesta, inevitabilmente, in risultati prestigiosi non solo qui a Minuti Contati, ma anche altrove. Tema ottimamente declinato, tra l'altro. Complimenti. Pollice su convinto.

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