La seduta del venerdì - di marin RACCONTO SQUALIFICATO

Lunedì 17 ottobre 2016 ore 21.00
marin
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La seduta del venerdì - di marin RACCONTO SQUALIFICATO

Messaggio#1 » martedì 18 ottobre 2016, 0:17

La seduta del venerdì

Venerdì 1 ottobre
“Mi parli di lei signora.”
“Ieri ho fatto un sogno che mi ha inquietato. Una mattina notavo che mio marito usciva di casa un po' prima del solito. Io lo seguivo e vedevo che non andava al lavoro ma deviava verso il centro. Entrava in una pasticceria elegante e faceva colazione con una bellissima donna dai capelli rossi. La baciava e la accarezzava, come da un po' non accade con me.”
“Deve essere stato terribile. Fa spesso di questi sogni?”
“No è la prima volta.”

Venerdì 8 ottobre
“Come si sente oggi?”
“Un po' scossa; ho ripreso ad avere incubi.”
“Di nuovo suo marito?”
“Sì, e questa volta l'ho visto a letto con quella donna.”
“Signora, non si allarmi. I sogni spesso non corrispondono alla realtà.”

Venerdì 15 ottobre
“Dottore, possiamo vederci due volte settimana prossima?”
“Mi spiace, sa che le regole sono ferree: solo di venerdì. Come mai queata richiesta?”
“Non sono tranquilla: ieri notte ho visto in sogno mio marito seguire la donna dai capelli rossi. Lei entrava nello studio di un medico, lui la seguiva nell'edificio e ne usciva con la camicia insanguinata.”
“E poi cosa è successo?”
“Sono entrata nello studio e ho visto i corpi della donna e del medico stesi su un tappeto in una pozza di sangue.”
“Signora; penso che i suoi sogni riflettano il timore di essere abbandonata e il desiderio che suo marito “uccida” la sua ipotetica rivale, riconsegnandole il primato e la sicurezza della sua relazione. Stia serena, ciò che emerge dai suoi racconti è normale e umano.”

Venerdì 22 ottobre
“Come sta?”
“Molto bene. Aveva ragione: non dovevo preoccuparmi. Pensi, mio marito ieri mattina mi ha svegliata prima del solito e mi ha portata in una pasticceria elegante del centro a fare una colazione romantica. Mi ha baciata e mi ha accarezzata come una volta. La sera, poi, siamo andati a letto insieme. Era un bel po' che non succedeva. O forse era un sogno?”

Venerdì 29 ottobre
“Dottore, potrebbe accendere la luce?”
“Ci provo da un po', ma è così freddo che non riesco a muovermi e così buio che non troverei l'interruttore.”
“Peccato: avrei voluto che mi vedesse con la nuova tinta. Il rosso mi dona molto.”
“Ha paura del buio?”
“Sì, ho paura di tutto ciò che non capisco e che non riesco a vedere. Il buio mi terrorizza, e le tenebre che hanno avvolto questo posto mi angosciano”
“Allora continui a parlare, così si calma un po'. E' comoda?”
“Si, questo tappeto è comodo, anche se ho le mani e il corpo bagnati e appiccicosi, come se fossi scivolata su una macchia d'olio.”
“Ha sognato qualcosa questa settimana?”
“Non ci crederà, ma ho sognato che mio marito mi seguiva in questo studio mentre venivo alla nostra solita seduta. Poi però non ricordo cosa sia sucesso.”
“E' successo che alcune settimane fa mi sono sbagliato.”
“Cosa intede dire?”
“Intendo che forse talvolta i sogni anticipano la realtà.”



marin
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#2 » martedì 18 ottobre 2016, 0:26

Non riesco a contattare l'admin per segnalare la mia identità perché la funzione di invio messaggi privati non è attiva causa iscrizione recente al forum.

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antico
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#3 » martedì 18 ottobre 2016, 0:27

Ti sto inviando una mail ;)

marin
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#4 » martedì 18 ottobre 2016, 0:34

Grazie mille!

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ceranu
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#5 » martedì 18 ottobre 2016, 19:14

Ciao Marin, piacere di incontrarti.
L'idea di base è interessante, ma c'è qualcosa che stona nel racconto.
Partiamo dal presupposto che non mi piace l'idea di due cadaveri che chiacchierano dopo la morte, richiede una sospensione dell'incredulità a cui non mi hai preparato. Diverso sarebbe stato se tutto fosse iniziato con loro sdraiati al buoi a chiacchierare. Così invece tu presenti una storia normale che alla fine ha un capovolgimento troppo repentino. Tra l'altro credo che tu abbia dovuto tagliare una seduta per una questione di spazio, oppure ne hai inserita una in più, perché hai unito due sogni in un'esperienza unica.
Sullo stile non ho appunti da farti, sei stata controllata è hai usato molto bene i dialoghi.
Però il racconto non mi convince, mi dispiace.
Ciao e alla prossima.

marin
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#6 » mercoledì 19 ottobre 2016, 20:12

Grazie mille per gli utili commenti. Ci rifletto un po' e ne faccio tesoro per la prossima volta :-)

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AmbraStancampiano
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#7 » mercoledì 19 ottobre 2016, 22:01

Ciao Marin, benvenuta :)
Il tuo racconto mi è piaciuto molto per certi versi, per altri lo trovo un po' "stridente".
Trovo ottima l'idea di raccontare la vicenda attraverso le sedute di analisi, ma il crescendo che mi sembra di intravvedere nelle tue intenzioni narrative non si concretizza, ci privi anzi del suo momento più alto, proprio sul finale.
Riguardo al finale, quoto ceranu in tutto e per tutto.
Aggiungo qualche altro appuntino personale:

marin ha scritto:“Mi parli di lei signora.”
“Ieri ho fatto un sogno che mi ha inquietato. Una mattina notavo che mio marito usciva di casa un po' prima del solito. Io lo seguivo e vedevo che non andava al lavoro ma deviava verso il centro [etc.]

La risposta della signora non corrisponde alla battuta di dialogo dell'analista, in più quel "mi parli di lei" come prima battuta del racconto mi dà l'impressione che sia la prima volta che i due si vedono, ma così non può essere se lei gli descrive un sogno con tanta confidenza e dovizia di particolari.

Venerdì 8 ottobre
“Come si sente oggi?”
“Un po' scossa; ho ripreso ad avere incubi.”

qui ci starebbero molto meglio i due punti, col punto e virgola sembra che le cose non siano collegate.

“Di nuovo suo marito?”
“Sì, e questa volta l'ho visto a letto con quella donna.”
“Signora, non si allarmi. I sogni spesso non corrispondono alla realtà.”

Partendo dal presupposto che non è ancora comprensibile perché la donna provi tutta questa inquietudine (un tradimento sognato non è un omicidio sognato), anche qui la risposta dello psicologo mi lascia un po' perplessa. Più che "I sogni SPESSO non corrispondono alla realtà" ci sarebbe stata meglio una spiegazione tecnica (ad es. "i sogni sono solo il frutto delle nostre paure") oppure qualunquista (es: "i sogni sono solo sogni").

Nel complesso trovo che il racconto sia interessante e abbastanza sperimentale da incontrare il mio gusto ^_^ con qualche rimaneggiamento diventerebbe una vera bomba! ^_^
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Callagan
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#8 » giovedì 20 ottobre 2016, 16:03

Ciao e benvenuta, Marin.
Una cosa che mi ha dato noia del tuo racconto è stato lo scarso bilanciamento tra le parti, che non mi pare giustificato da un escamotage narrativo, ma sembra, piuttosto, casuale. Esempio di escamotage: sedute sempre più corte fino a ridursi a due battute di dialogo che scemano nella tenebra.
Nel racconto mi è sembrata poco credibile la figura del dottore. Le risposte che da lui, corredate da perplessità ed espressioni di circostanza, le posso dare io a una persona che mi racconta un suo sogno, e io non sono pagato per ascoltare le persone, io non sono un dottore.
Non mi ha convinto nemmeno l'ultima parte. Troppe parole, troppe descrizioni chiare, troppe sensazioni tangibili per essere nel regno dei morti. Tanto che il messaggio non arriva immediato.
Insomma non ho un'opinione totalmente negativa del tuo racconto, penso che se applichi qualche intervento qua e là puoi trasformarlo in qualcosa di veramente buono.

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Jacopo Berti
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#9 » sabato 22 ottobre 2016, 10:06

Ciao e benvenuta :)
Hai avuto una buona idea sia nel contenuto che nella struttura scelta per metterlo in atto. Riesci a costruire una di quelle situazioni di ricorsività, di loop, che personalmente mi piacciono molto: la protagonista è gelosa e sogna che il marito vada con un'altra donna e lo racconta allo psicologo; ma sognante e sognata coincidono ed essendo lei "l'altra donna" è lei che viene ammazzata dal marito, probabilmente geloso della persona che non sa essere lo psicologo.
Anche la struttura, ovvero l'idea di riportare delle sedute dallo psicologo, funziona.

Manca un po' il controllo della scrittura, secondo me. Come ti hanno fatto notare altri, lo psicologo non è credibile: salvo alcune battute, sembra un confidente qualsiasi. Condivido le osservazioni di Ambra nel merito di alcune frasi.
E, nello scambio di battute finali, manca un po' di chiarezza. I due sono morti e sono in quella fase dopo la morte in cui non sanno ancora di esserlo? O stanno morendo?
Il racconto ha potenzialità ma l'impressione è che o tu non abbia effettivamente molta esperienza di scrittura o sia buttato un po' su.
Mi dispiace, ma complessivamente mi convince poco, perché le buone idee che non trovano una realizzazione adeguata sono un vero peccato.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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Adry666
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#10 » domenica 23 ottobre 2016, 11:02

Ciao Marin,

il tema è centrato.

Il tuo racconto è scritto bene, il ritmo è notevole, bel calibrato, ma la storia non mi ha convinto.
I dialoghi con lo psicanalista sono troppo surreali pe non esserlo veramente, c’è qualcosa che stride, ce non mi fa credere a quello che leggo. Il presupposto del finale cozza con le mie credenze (i sogni prevedono il futuro) e mina fortemente la mia sospensione d’incredulità.
Tuttavia immagino lo stesso racconto sviluppato più coerentemente e bilanciato a dover,e e posso vedere, anche se non prevedo il futuro, un gran bel lavoro :-))

Nel complesso prova discreta.
Ciao
Adriano

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beppe.roncari
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#11 » lunedì 24 ottobre 2016, 21:26

Ciao Marin, ben trovata.
L'idea è buona, la realizzazione un po' meno. Probabilmente ti serviva più tempo, mi pare infatti che la narrazione sia confusa, senza una direzione precisa.
Normalmente in una storia dovrebbe essere facile individuare tre punti: inizio, svolgimento, conclusione. Sono i tre fari per fare la triangolazione di dove si va nel racconto. Nel tuo faccio fatica a individuarli.
In teoria dovrebbero essere: inizio che setta il finale, e quindi penso che avresti dovuto iniziare con il sogno del marito che esce dallo studio medico coperto di sangue; parte mediana in cui la protagonista va dallo psicologo e cerca di capire che cosa è successo, le cose con il marito migliorano; parte finale in cui si vede che l'inizio era anche la fine, ed è il marito geloso a uccidere la moglie.
Alla prossima!

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Vastatio
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#12 » martedì 25 ottobre 2016, 14:39

Ciao,
- Mi parli di lei signora.
- Ieri ho fatto un sogno...
Benvenuti alla prima puntata di "Analfabeti funzionali". Oggi vi mostreremo...
Scherzi a parte, per quanto un buon psicologo credo possa dedurre molto anche da una risposta del genere, mi sembra che il meccanismo delle sedute, ottimo per dipanare la storia a pezzi e farla nel frattempo evolvere, venga un po' sminuito da uno psicologo un po' tappezzeria.
Anche la "seconda seduta", in cui "riprende" ad avere gli incubi. La settimana precedente era la "prima" volta che aveva gli incubi non mi sembra che giustifichi una "ripresa".
L'ultima seduta è surreale, i dialoghi non reggono. Forse volevi avere questo effetto, dopotutto anche la terza seduta non è molto lucida, ma mi hai "tirato fuori" dal racconto in modo un po' brusco.
Tema ok.

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Flavia Imperi
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#13 » martedì 25 ottobre 2016, 19:34

Ciao Marin!

Molto carina l'idea del ribaltamento delle aspettative rispetto alla donna del sogno. Lo stile asciutto e semplice del testo funziona. Un po' meno la seconda metà, e quel finale al buio dove non ho capito cosa sia realmente successo. Al tuo posto forse avrei fatto che il marito l'aveva preceduta e aveva ucciso il medico, e poi ne aveva preso il posto camuffando un po' la voce, prima di ucciderla; inoltre avrei dato un minimo movente all'assassino, che rimane del tutto piatto.
Anche a me non hanno convinto le risposte dello psicologo, che dovrebbero essere un po' più complesse o quantomeno condite da qualche termine tecnico. Sono indecisa sul posizionamento in classifica, perchè il tuo racconto non è brutto, ma c'è un po' da lavorarci. Buon contest!
Siamo storie di storie

Fernando Nappo
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#14 » martedì 25 ottobre 2016, 21:26

Ciao Marin,
i racconti in cui il protagonista è un morto, o muore verso la fine, sono sempre piuttosto difficili da gestire, in particolare se poi il defunto continua a narrare. E il tuo non fa eccezione. A parte questo, l'idea mi piace molto, altrettanto la struttura basata sulle sedute dallo psicologo, personaggio che però appare non ben delineato, poco professionale; più un amicone, direi.
Il tema è centrato, naturalmente, ma il racconto non decolla.
A mio avviso il racconto merita un passaggio nel laboratorio per una buona messa a punto con la quale non escludo potrebbe puntare alla vetrina del sito. Ma al riguardo sentiamo anche il parere dell'Antico.

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angelo.frascella
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#15 » martedì 25 ottobre 2016, 22:11

Ciao Marin.

Idea carina, ma il finale è un po' telefonato: si capisce ciò che accadrà già a metà racconto. Inoltre loro due che chiacchierano tranquilli alla fine, pur essendo morti tolgono un po' di drammaticità. Sarebbe stato meglio coglierli nel momento dell'omicidio, ma mi sarebbe piaciuto ancora di più essere sorpreso: per esempio (ma è solo una possibilità e nemmeno la più originale), lei sta mentendo allo psicanalista ed è lei stessa l'omicida. Non mi convincono molto alcune battute del dottore. Per esempio, quando lui dice: "Deve essere stato terribile" o ancora di più "I sogni non sempre corrispondono alla realtà" mi danno l'impressione di uscite poco professionali.

A rileggerci
Angelo

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alessandra.corra
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Re: La seduta del venerdì - di marin

Messaggio#16 » giovedì 27 ottobre 2016, 11:31

Ciao Marin,

anche per me l'idea è sembrata interessante. Mi piacciono le storie che partono da situazioni quotidiane, non straordinarie, che qualsiasi persona può vivere nella sua vita. Dopo la prima parte della narrazione ho cominciato a intuire come sarebbe potuta andare a finire, anche se poi l'epilogo arriva telefonato e confuso. Anche la struttura non mi ha convinta molto. Come già ti hanno detto, i dialoghi risultano poco credibili per questo tipo di contesto. Peccato, perché la storia ha del potenziale e basterebbe cambiare qualche elemento per farla decollare.
Alla prossima.

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antico
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Re: La seduta del venerdì - di marin RACCONTO SQUALIFICATO

Messaggio#17 » venerdì 28 ottobre 2016, 1:05

Racconto squalificato per mancata consegna commenti e classifica.
Marin, hai ricevuto undici commenti, spero tu ne abbia comunque fatti. Qui ognuno deve dare il proprio contributo in modo che non sia solo un ricevere, ma anche un dare. Ti aspetto alla prossima edizione, ma questa volta anche con i commenti ;)

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