[V] Rodriguez - di M.R. Del Ciello
Inviato: mercoledì 22 luglio 2015, 23:02
Rodriguez
di Maria Rosaria Del Ciello
Puzza di fritto. Vestiti sgargianti. Pance e deretani in bella mostra. Uomini e donne sembrano falene impazzite all'interno del locale. Qui, all’ultimo piano di un elegante grattacielo, ovunque è un vociare, uno schiamazzo, un olezzo di marcio, di soldi e di morte.
Capodanno in casa Rodriguez è sempre tumulto di ostentazione, mal celata tristezza sotto chili di trucco e di troppo.
Su tutto incombe la presenza demoniaca di Ramon, capo indiscusso di questa famiglia giunta qui generazioni fa, dal sud del paese. Cercavano fortuna, speravano di far soldi. A qualunque costo. Sono finiti a trafficare con la droga, con la morte e questa ora si sta per prendere la sua rivincita.
Un abito nero strizza un corpo gonfio d'età. Una scollatura inadeguata e una collana barocca, tempestata di strass, completano la figura di Sunny, la moglie di Ramon. È rapita da Charlie, dai racconti che il genero distribuisce agli astanti. Affiorano nella mente della donna pezzi di gioventù, quando anche il marito era un giovane leone, fiero e feroce. Il desiderio irrompe nel corpo della donna che vorrebbe per sé quell’uomo, nonostante sia il marito della sua unica figlia, il padre dei suoi due nipoti. La donna allunga un piede, sotto la tavola imbandita, sfiora le gambe muscolose dell’uomo, lo guarda concupiscente. Charlie sembra ricambiare quel gesto, interrompe le sue bravate oratorie e poco dopo i due si alzano, allontanandosi insieme verso una terrazza. Consumano lì un amplesso veloce tra le grida e il frastuono di quella serata.
Due bambini sbucano all’improvviso dal buio, spalancano le loro bocche sull’ignoto, sul peccato e fuggono via ridendo. Sunny li riconosce. Sono i suoi nipotini.
Ramon beve. Gli occhi, iniettati di sangue, vagano inutili su cose e persone, eppure tutti hanno timore di quegli sguardi di brace. Tutti tranne Sunny che ora è di nuovo al tavolo e accarezza suo marito come se nulla fosse accaduto qualche momento prima. Si strofina al marito, lancia occhiate al genero e ride sguaiata a quell’ultimo giorno dell’anno che è oramai agli sgoccioli. Dieci, nove, otto, sette… le bottiglie di champagne sono puntate verso l’alto e verso il futuro.
Un'esplosione improvvisa si confonde tra quegli ultimi secondi di fine anno. Lì, al piano più alto di un elegante grattacielo, la morte si vendica dei Rodriguez in uno scempio di corpi dilaniati, grida soffocate, vite spezzate.
Ramon è in ginocchio, davanti ai corpi senza vita di Sunny, di figli e nipoti.
Ramon piange. Fa gesti convulsi con le mani. La sinistra ferma sul petto, la destra, prima in alto sulla fronte, scivola in basso e, a seguire, tocca la spalla sinistra e poi la destra. Infine, l'uomo giunge le mani. Fottuti Cimino, pensa.
Sono loro, ora, i nuovi trafficanti di droga della megalopoli. Si sono aperti anche alla prostituzione e alla vendita di organi. Un mercato in espansione che ora è tutto dei Cimino. I nuovi boss. Che vogliono tutto. A qualsiasi costo. Solo adesso Ramon se ne rende conto.
di Maria Rosaria Del Ciello
Puzza di fritto. Vestiti sgargianti. Pance e deretani in bella mostra. Uomini e donne sembrano falene impazzite all'interno del locale. Qui, all’ultimo piano di un elegante grattacielo, ovunque è un vociare, uno schiamazzo, un olezzo di marcio, di soldi e di morte.
Capodanno in casa Rodriguez è sempre tumulto di ostentazione, mal celata tristezza sotto chili di trucco e di troppo.
Su tutto incombe la presenza demoniaca di Ramon, capo indiscusso di questa famiglia giunta qui generazioni fa, dal sud del paese. Cercavano fortuna, speravano di far soldi. A qualunque costo. Sono finiti a trafficare con la droga, con la morte e questa ora si sta per prendere la sua rivincita.
Un abito nero strizza un corpo gonfio d'età. Una scollatura inadeguata e una collana barocca, tempestata di strass, completano la figura di Sunny, la moglie di Ramon. È rapita da Charlie, dai racconti che il genero distribuisce agli astanti. Affiorano nella mente della donna pezzi di gioventù, quando anche il marito era un giovane leone, fiero e feroce. Il desiderio irrompe nel corpo della donna che vorrebbe per sé quell’uomo, nonostante sia il marito della sua unica figlia, il padre dei suoi due nipoti. La donna allunga un piede, sotto la tavola imbandita, sfiora le gambe muscolose dell’uomo, lo guarda concupiscente. Charlie sembra ricambiare quel gesto, interrompe le sue bravate oratorie e poco dopo i due si alzano, allontanandosi insieme verso una terrazza. Consumano lì un amplesso veloce tra le grida e il frastuono di quella serata.
Due bambini sbucano all’improvviso dal buio, spalancano le loro bocche sull’ignoto, sul peccato e fuggono via ridendo. Sunny li riconosce. Sono i suoi nipotini.
Ramon beve. Gli occhi, iniettati di sangue, vagano inutili su cose e persone, eppure tutti hanno timore di quegli sguardi di brace. Tutti tranne Sunny che ora è di nuovo al tavolo e accarezza suo marito come se nulla fosse accaduto qualche momento prima. Si strofina al marito, lancia occhiate al genero e ride sguaiata a quell’ultimo giorno dell’anno che è oramai agli sgoccioli. Dieci, nove, otto, sette… le bottiglie di champagne sono puntate verso l’alto e verso il futuro.
Un'esplosione improvvisa si confonde tra quegli ultimi secondi di fine anno. Lì, al piano più alto di un elegante grattacielo, la morte si vendica dei Rodriguez in uno scempio di corpi dilaniati, grida soffocate, vite spezzate.
Ramon è in ginocchio, davanti ai corpi senza vita di Sunny, di figli e nipoti.
Ramon piange. Fa gesti convulsi con le mani. La sinistra ferma sul petto, la destra, prima in alto sulla fronte, scivola in basso e, a seguire, tocca la spalla sinistra e poi la destra. Infine, l'uomo giunge le mani. Fottuti Cimino, pensa.
Sono loro, ora, i nuovi trafficanti di droga della megalopoli. Si sono aperti anche alla prostituzione e alla vendita di organi. Un mercato in espansione che ora è tutto dei Cimino. I nuovi boss. Che vogliono tutto. A qualsiasi costo. Solo adesso Ramon se ne rende conto.