Punti di vista, di Francesco Nucera

Lunedì 21 novembre dalle 21 all'una!
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ceranu
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Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2016, 0:05

Punti di vista


Luca si blocca davanti alla porta di metallo. Stanno aspettando lui, ne è certo, ma sta anche in quello la sua arte: farsi desiderare, sempre.
Un tempo non era così, lui era un bambino insicuro, debole.

I miei denti non ne vogliono sapere di smettere di tremare e ho il pigiama di Spiderman inzuppato di lacrime.
La porta della cameretta si apre, uno spiraglio di luce mi illumina e la sagoma di mio padre mi copre. Smetto di aver paura, con lui sono al sicuro.

Luca afferra la maniglia e apre la porta. Dodici schermi mostrano il volto di altrettanti governanti.
Avanza e si siede dietro alla bandiera blu arricchita da diciassette stelle disposte in cerchio. Inspira e fissa l'unico monitor buio.

«Luca, perché piangi?»
Le sue mani mi abbracciano, il suo calore allontana ancora di più la paura. Tiro su con il naso e affosso il viso nella sua maglietta. Sa di sudore e tabacco, ma a me piace quell'odore.


«Finalmente è arrivato!» rompe gli indugi un uomo con un vistoso parrucchino.
Luca non risponde e guarda ancora il monitor buio con davanti la bandiera rossa con le cinque stelle in un angolo. Non capisce come possano esistere persone così ottuse.
«Scusate il ritardo.» Ammicca.

«Papà, perché i miei compagni di classe mi prendono in giro?»
«Perché sono invidiosi. Tu hai una fidanzatina, vai bene a scuola e anche a calcio.»


Tutti parlano, ma Luca, assorto nei suoi ricordi, non ascolta.
«Mister Fanti, vorremmo sapere anche la sua opinione.»
Luca si desta, più per quel “mister”, non modificato dal traduttore automatico, che per il richiamo.
«Signori Fujito, sapete tutti qual è l'unica soluzione.»
Smettono di parlare.
Luca sorride, illuminato dalla luce dei monitor.

«Papà, ma loro mi spingono…»
«Allora tu spingili. Non farti vedere mai debole, se capiscono che hai paura se ne approfitteranno.»
Smetto di piangere e mi perdo nei suoi occhi pieni d'amore.

«Quindi lei vorrebbe…» L'uomo con davanti la foglia d'acero rimane con la bocca spalancata, in attesa di una risposta.
«Credo che sia l'unica possibilità.» Luca poggia i gomiti sulla scrivania e si frega il mento.

«Papà, ma io non voglio fargli male.»
«Luca, non tutti capiscono le buone maniere. Ti rivelerò il mio sogno…»
Mi afferra per le ascelle e mi solleva da terra. Sento le sue braccia cingermi la vita, i miei occhi sono allo stesso livello dei suoi.
«Un giorno tutti gli uomini saranno felici, non esisterà più la guerra e nessuno sarà povero. Tu lotta sempre contro i soprusi, con la violenza se sarà necessario, e vedrai che il mio sogno si avvererà.»


«Ma così faremo milioni di morti. Non possiamo nuclearizzare uno stato di quelle dimensioni.» L'uomo con il parrucchino sembra sul punto di esplodere.
«Signor Miller, mi sembra che abbia funzionato quando stava perdendo la Guerra del Petrolio.»
Torna il silenzio.
«Domani all'alba sganceremo le bombe!» Luca si alza, china il capo in segno di saluto, si volta ed esce dalla stanza.
Suo padre non lo può vedere da anni, eppure è certo che da lassù sia orgoglioso di lui.



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antico
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2016, 0:08

Francesco, bienvenue a codesta Troccoli Edition! Caratteri: ok. Tempo: ok. Divertiti!

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Polly Russell
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#3 » martedì 22 novembre 2016, 21:14

Alla faccia della pax romana! Ben trovato Francesco. :)
Le parti legate al ricordo le avrei preferite in terza. Sono troppo impersonali per essere in prima. Sono pensieri intimi, nascosti, che lo coccolano, lo proteggono e a parte il profumo di tabacco e sudore (E qui, Finardi ci sta tutto) non sento le sue emozioni. Con la terza ti levi d'impaccio.
La storia è agghiacciante, ma visto che l'intento era quello, complimenti.
Non ho ben capito come abbia fatto l'Italia a diventare la superpotenza atomica che descrivi, ma, nella vita nel non si sa mai.
Alla prox!
Polly

valter_carignano
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#4 » mercoledì 23 novembre 2016, 11:05

ciao
boh, niente da dire. Secondo me, davvero molto ma molto buono. Tre o quattro rasoiate et voilà, per puntualizzare - se ce ne fosse bisogno - che non tutti i i genocidi è gente maltrattata dai genitori e bla bla bla psico-wiki-analitici.
Ottimo.
Ultima modifica di valter_carignano il mercoledì 23 novembre 2016, 11:08, modificato 1 volta in totale.

valter_carignano
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#5 » mercoledì 23 novembre 2016, 11:08

ciao
boh, niente da dire. Secondo me, davvero molto ma molto buono. Tre o quattro rasoiate et voilà, per puntualizzare - se ce ne fosse bisogno - che non tutti i i genocidi è gente maltrattata dai genitori e bla bla bla psico-wiki-analitici.
Mi sembra molto buono anche il tono dei pensieri del bambino, anche perché in fondo si tratta - o almeno credo si possa interpretare così - del ricordo dei pensieri/sensazioni che aveva da bambino, ora che lui è adulto e in quella situazione presente.
Ottimo.

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Jacopo Berti
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#6 » mercoledì 23 novembre 2016, 14:23

Ciao Francesco, piacere di rileggerti.
Il tuo racconto non mi dispiace, anche se questa forma l'ho vista più di una volta, di recente, su minuti contati e mi pare ormai un po' convenzionale.
Concordo con l'osservazione sull'uso della prima persona nei flashback. Stona un po', ma non stonerebbe se anche il resto fosse in prima persona, né stonerebbe se quella prima persona avesse una chiara circostanza in cui viene proferita (una seduta psicanalitica, un diario, un'email, confidenze...). Insomma, a stonare, per quel che è la mia sensibilità, è lo stacco senza apparente giustificazione tra terza e prima.
Un'altra piccola osservazione riguarda il "sogno" del padre. Troppo esplicito, troppo artificioso nel suo essere funzionale al tema e al plot: "Un giorno tutti gli uomini saranno felici, non esisterà più la guerra e nessuno sarà povero. Tu lotta sempre contro i soprusi, con la violenza se sarà necessario, e vedrai che il mio sogno si avvererà". Non sembra un discorso tra padre e figlio, ma al limite le ultime parole, o un testamento, o una dichiarazione oracolare.

Mi viene il dubbio che magari i ricordi del padre, sogno incluso, siano auto-assolutori, ovvero che siano molto reinterpretati dal protagonista per giustificare le sue azioni e legarle a un rapporto affettivo col padre, in una sua illusione di potere. Sarebbe una grande idea, ma non lo vedo scritto nel tuo racconto ;)

Nel complesso, direi buono.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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ceranu
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#7 » mercoledì 23 novembre 2016, 15:36

Ciao e grazie per i commenti.
@Polly effettivamente non ho motivato il potere italiano, ma mi appello alle 3000 battute.

@Valter, interpretazione corretta, ti è sfuggito un unico particolare, ma temo di non essere stato chiaro io. Il messaggio del padre era dagli intenti pacifisti, fraintendibili, ma pacifisti.
Da lì prende il titolo il racconto, qualsiasi parola detta a un bambino (in questo caso) potrà assumere un significato diverso. In questo caso, Luca lo fa diventare un alibi.

@Jacopo nello specifico un racconto simile nella forma lo scrissi io per Manualmente. In quel caso andò male, quindi ho cercato di affinare la tecnica. Il passaggio dalla terza alla prima è un tentativo per catapultare il lettore nei ricordi di Luca. Se avessi mantenuto la terza persona non avrei sperimentato e questo racconto mi sarebbe servito solo ai fini del contest.
Quindi ben vengano le critiche, io sono soddisfatto del risultato, trovo tutto comprensibile, ma sta a voi l'ultima parola.
Per quanto riguarda il tono del dialogo, beh, io comunico così con i miei figli di sei anni, spero di non causargli gli stessi problemi del protagonista ;)

Ciao.

Canadria
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#8 » giovedì 24 novembre 2016, 15:43

Ciao!
L’idea del racconto mi piace: scavare nella psiche di un personaggio che si presenta ad una riunione fondamentale per le sorti del “mondo” …ed in 3000 caratteri non è semplice! Anche secondo me la parte meno riuscita è quella in corsivo. A prescindere dalla prima persona, le frasi mi sembrano troppo brevi, quasi meccaniche, tant’è che, a mio parere, migliora molto quando vengono inseriti i dialoghi. All’inizio mi pare che spezzi la fluidità del racconto. Comunque un racconto interessante. Complimenti!

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giancarmine trotta
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#9 » venerdì 25 novembre 2016, 22:45

Racconto Ottimo!
Alla fine mi è dispiaciuto che fosse finito.
Chissà se le guerre, tutte, derivino da situazioni simili, in cui l'uomo decisivo ricorra anche al bimbo che è stato, alla sua storia, e non solo ai dati oggettivi presenti al suo tavolo.
La contrapposizione dell'uomo forte e del bambino fragile e impaurito mi ha fatto pensare a quale fosse stata l'adolescenza di Hitler o di Obama, per esempio.
Anche gli ambienti sono stati descritti bene e mi è parso equilibrato il rapporto tra l'attualità e il passato.
Per me un ottimo lavoro!

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angelo.frascella
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#10 » domenica 27 novembre 2016, 0:08

Ciao, Francesco.

Un buon racconto, che parte dall’idea che tutti, persino personaggi come Hitler sono stati bambini. E allora come sono diventati Hitler? Qui la tua risposta è relativa ai maltrattamenti subiti dai bulli e dall’influenza nefasta di una frase del padre. Forse qui sta il limite del tuo racconto: 1) per quando certe frasi di sicuro si imprimono nella memoria di un bambino, la risposta mi sembra un po’ semplicistica; 2) la frase in sé suona un po’ forzata. D’altra parte siamo nella narrativa e non in un saggio di psicologia, quindi va bene così.

A rileggerci,
Angelo

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ceranu
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#11 » domenica 27 novembre 2016, 0:57

@Giancarmine, grazie per il commento.

@Angelo, concedimi delle attenuanti.
Il motivo era volutamente semplice. Spesso cerchiamo alibi nel passato tormentato delle persone, ma sono appunto alibi.
Il messaggio è forzato, ma è anche la rielaborazione di un dialogo fatto a un bambino. Luca, probabilmente, si sarà ripetuto in testa quella frase per decenni, ci sta che l'abbia reso "solenne".
Alla prossima.

Alexia
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#12 » domenica 27 novembre 2016, 20:22

La scrittura è matura ma ho avuto molti problemi a seguire il filo del racconto. Sono tornata indietro più volte, ho provato a rileggere, ma non mi ha coinvolto emotivamente, non ho sentito il “show, don’t tel!. Non capivo dove mi trovavo, chi stesse parlando. Il POV mi ha disorientata parecchio. Mi hai lasciata un po’ così, confusa. Non so se era la tua intenzione o meno. Forse i pochi caratteri… non saprei. Ho provato a leggere i commenti degli altri per vedere se fosse una mia lacuna e per gli altri è molto bello… non so, forse mi sbaglio io… non mi ha colpita, mi spiace.

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ceranu
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#13 » domenica 27 novembre 2016, 20:48

Ciao Alexia, grazie per il commento. Che il racconto non ti piaccia lo prendo come dato di fatto, ci può stare. Però vorrei sapere cosa ti confonde sul pdv. Quello è un punto su cui mi concentro parecchio e vorrei sempre migliorare. Puoi spiegarti meglio?
Grazie.

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simolimo
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#14 » martedì 29 novembre 2016, 11:14

ciao Francesco e ben ritrovato ^_^
accidenti che pezzo, direi che non si va per il sottile, anzi, ma arriviamo a cosa mi piace/convince e cosa meno:
mi garba il parallelismo ingenuo, ma spiazzante nella sua atrocità, della condizione psicologica del protagonista che viaggia sul filo del “ti renderò orgoglioso papà a prescindere da tutto”
trovo che tu sia riuscito a raccontare una storia terribile, quasi atroce direi, con estrema leggerezza, focalizzando il tutto su questa dicotomia bontà cattiveria, e nei contenuti e nello stile. bella la genuinità dei dialoghi da bambino, la sua insicurezza… e poi l’insensibilità e determinazione che ha una volta diventato adulto.
Invece due cose mi convincono un po’ meno:
- la struttura del racconto, senza nulla togliere alla sua funzionalità, mi stufa e mi inganna se non supportata dalla formattazione. mi spiego: io leggo tutto in TXT e ho faticato a capire immediatamente il tuo scritto perché, senza una differenza visiva, il tutto diventa un po’ pesantino e confuso, anche perché hai usato la prima persona nelle parti del ricordo e la terza in quelle contemporanee. ora, è mero gusto personale, ma trovo che una storia non debba poggiare su stratagemmi visivi di formattazione per avere una sua logica… lo trovo comodo, passami il termine.
- l’inserimento del sogno del padre. credo il pezzo possa prendere valore facendone a meno, perché il rapporto padre/figlio esce già in modo ottimo senza precisare questa particolarità, lascia solo le battute di dialogo, sono più che esplicite ^_^

nel complesso, a parte l’essermi trovata spiazzatina nell’apprendere che un militare o politico nostrano possa avere tanta influenza in una super potenza, la storia fila, il tema è stato centrato e la tua scrittura è come sempre fluida. sempre piacevole leggerti :)
ciao ciao e alla prossima!
Lau

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Rionero
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#15 » giovedì 1 dicembre 2016, 11:49

Ciao Francesco,

molto bella la struttura e come l'hai utilizzata (leggo dai commenti che volevi sperimentare proprio questo), così come la modalità con cui hai affrontato il tema: quella che mi è piaciuta di più certamente nel suo essere agghiaciante.

Piccoli appunti te ne posso fare nella chiarezza: capisco l'intento di non descrivere, ma ho avuto qualche difficoltà a destreggiarmi e se questo contribuisce all'effetto finale di sorpresa quando si scopre che adulto e bambino sono la stessa persona, nel mentre confonde oltre questo aspetto. Le prime due righe, per esempio, le avrei ritenute più utili se avesero introdotto più precisamente la scena della riunione piuttosto che lui-bambino-debole, dicotomia che mi sembrava evidente già grazie alla struttura.
Forse il problema è legato in parte alla scelta di descrivere i rappresentanti dei paesi con le bandiere a loro associate in maniera quasi infantile (interessante ma che mi ha spinto a pensare che il bambino fosse testimone della scena - ad un certo punto ho addirittura pensato fossero in contemporanea).

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antico
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Re: Punti di vista, di Francesco Nucera

Messaggio#16 » domenica 4 dicembre 2016, 18:03

Un racconto con un'idea più che buona alla base e qualche problema nella realizzazione. C'è poco contesto e gli stessi comprimari non sono caratterizzati al meglio, cosa che non permette al lettore di farsi un'idea chiara della situazione. Detto questo, il tema è rispettato e tutto il discorso dei punti di vista che possono portare a risultati diametralmente opposti partendo dal medesimo presupposto è intrigante. Un pollice su che punta verso l'alto. Va sistemato, ma si può arrivare alla sua comprensione senza fare particolari piroette.

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