"Il Presidente" di Giancarmine Trotta

L'edizione si è svolta su due serate, lunedì 19 e martedì 20 dicembre 2016, ognuna con un differente tema, e si potrà decidere quando partecipare. Ma non solo! Chi vorrà, potrà scrivere entrambe le serate e comunicare al termine della seconda il racconto con cui vorrà effettivamente concorrere (il secondo verrà spostato in automatico nel Laboratorio). Occhio che in mancanza di tale comunicazione verrà considerato valido per la partecipazione il secondo racconto scritto.
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giancarmine trotta
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"Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#1 » martedì 20 dicembre 2016, 0:25

L'uomo studiava tutti i dettagli e puntava in alto, alla gloria.

Fausto viveva solo, nell'appartamento di famiglia. I rumori dei vicini ne accompagnavano la consueta cena del lunedì: petto di pollo, verdure in umido e sessanta grammi di pane morbido.
Certe volte avrebbe voluto essere coccolato da una donna, magari cenare con sguardi complici, vivere una storia, persino litigare al bisogno. Altre sere benediceva la vita da single e si godeva, spaparanzato sul divano, tutte le notizie del tg.
Rare uscite, pochi e pigri amici.
La vita sedentaria, il grigiore della folta capigliatura e il sorriso appena abbozzato, avevano aumentato la circonferenza e quella vaga somglianza al politico del momento. Tanto che, prima gli intimi e poi tutti i colleghi del piano, presero presto a chiamarlo “Presidente”.

Fausto, forse per compiacersi, oppure per sfidare la sua indole mansueta, caricò il resto del suo corpo delle fattezze già di per sé simili a quelle del presidente vero: la giacca grigia e la camicia bianca, i mocassini di pelle firmati, le idee socio-economiche. Viveva la sua nuova vita sempre sul divano, ma diversamente eccitato, non più dalle scene hot che ogni tanto si concedeva, ma da quelle politiche ad alti livelli a cui si sentiva legato.

L'uomo era concentrato e passeggiava nervoso, in attesa del tempo e della vittoria.

Fasto aveva saputo del comizio e ne aveva parlato con tutti come se fosse l'avvenimento dell'anno. A pranzo aveva visto il Presidente concedere un'intervista e, felice per l'occasione, corse a casa a cambiarsi per essere pronto all'appuntamento con il suo idolo. In bagno, come faceva da tempo, ripassò il neo vicino l'orecchio che suggellava il loro essere uno.

Non aveva mai visto tanta gente nella piazza e lui, dalle prime file dal palco, era certo che l'avesse notato. Al termine, le parole del Presidente esaltarono la folla.
“Lavoro, dignità, libertà!”
Scese e per la calca Fausto ebbe difficoltà a restare in piedi. Applausi, cori e spintoni facevano da sottofondo in quegli ultimi secondi insieme. Poi si sentì tirato, con forza.

L'uomo, incappucciato, lo guardava dall'alto in basso ed era pronto ad interrogarlo.
“Veda, Presidente, le sue politiche anti-proletarie e le sue amicizie inquinate con i servi del potere, quegli imprenditori che succhiano il sangue degli operai, sono il biglietto da visita che lascerà alla storia di questo Paese.”
La pausa parve infinita.
“Ma noi la fermeremo prima.”
L'uomo strappò il fazzoletto dalla bocca e fece cenno all'imputato di parlare.
“Non sono io. Non sono!”
Lui si affannò e rispose mille volte che si stavano sbagliando, che lui non era che un sosia, uno che somigliava al vero loro obiettivo.
La voce rotta dall'emozione mise i primi dubbi all'uomo, ma solo quando Fausto si ripulì del suo finto neo, tutto fu chiaro.

Fausto tornò a casa, senza sporgere denuncia. Buttò via la giacca grigia e la camicia bianca.
Sì sentì fortunato di essere stato solo il sosia della persona che avrebbe voluto essere.



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antico
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#2 » martedì 20 dicembre 2016, 0:30

Ciao Giancarmine e ben arrivato al traguardo della fase di scrittura di questa Quarta Edizione della Quinta Era! Tutto ok con i parametri, buona Morozzi Edition!

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ceranu
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#3 » giovedì 22 dicembre 2016, 17:58

Ciao Giancarmine, trovo il racconto un po' blando. Hai costruito un buon personaggio, ma alla fine si è risolto tutto con un niente di fatto. Condivido che non debba esserci sempre un colpo di scena e mi piacciono le storie di vita "normale", però n questo caso hai creato una situazione eccezionale a cui non è seguito nulla.
Peccato, perché, ribadisco, hai imbastito un bel personaggio, ci hai fatto entrare nella sua vita, ci hai fatto vivere la sua solitudine, ma poi ci hai sbolognato con poche parole.
Tecnicamente ho poco da dire, fa attenzione alle d eufoniche (bestia odiata dai più). Per il resto il racconto i legge bene e non mi hanno dato fastidio nemmeno i molti paragrafi (fatto eccezionale perché in tremila battute frazionare la lettura è un rischio).
Nel complesso una prova buona, ma che non lascia il segno.
Ciao e alla prossima.

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Angela
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#4 » giovedì 22 dicembre 2016, 22:51

IL PRESIDENTE di Giancarmine Trotta.

Il mio commento è esattamente l'opposto di quello che lo precede. L'incipt mi è piaciuto molto e credo che quando ne azzecchi uno, come hai fatto tu, il racconto guadagni molti punti. Però, come dicevo, è la prima parte che non mi ha entuasiasmata, seppure ben scritta, manca di pathos. Invece mi ha soddisfatto il finale per tanti motivi diversi; intanto perché non me lo aspettavo (avevo in mente una chiusura differente), inoltre trovo che racchiuda un messaggio importante, anzi, una morale che ritroviamo nella frase che conclude il racconto.
Lo stile è pulito, asciutto ed elegante, come tuo solito, quindi a parte un refuso (e quella vaga somglianza), lo ritengo un buon testo che ha centrato il tema.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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giancarmine trotta
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#5 » venerdì 23 dicembre 2016, 0:25

Cari Francesco e Angela,
intanto vi ringrazio per aver sottolineato la buona prova, di tecnica e di stile, seppur da punti di vista differenti.
Avete colto gli aspetti salienti di questa persona sola, che si ritrova quasi suo malgrado ad essere un sosia.
Sul finale: mi è venuto naturale farlo finire così pensando al personaggio Fausto.
Ovviamente i gusti personali, ciò che ci aspettiamo, rendono la percezione delle ultime righe molto diversa. In questo caso ho voluto renderlo coerente col personaggio creato, senza sterzate ulteriori.
Alla prossima e grazie,
Giancarmine

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Rionero
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#6 » venerdì 23 dicembre 2016, 12:40

Ciao Giancarmine,
Mi piace come hai sfruttato bene spazi e ritmi per descrivere un personaggio essenzialmente triste e solo che addirittura vede nella somiglianza con una figura controversa come quella di un politico (e nell'immagino ironico soprannome "presidente" affibiatogli dai conoscenti) le sue possibilità di felicità.
In quest'ottica "depressa" il finale mesto quindi ci sta secondo me!
Occhio al passaggio del rapimento che o è troppo veloce o è poco chiaro: ci ho messo un po' a capire il cambio di scena e se è stato rapito durante il comizio ci vuole una buona sospensione della credulità...

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leonardo.marconi
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#7 » venerdì 23 dicembre 2016, 17:26

Ciao Giancarmine, m'associo a Rionero nel sottolineare che il frangente del rapimento è difficile da individuare. Ma continuando a leggere si capisce chè nelle mani d'un manipolo d'estremisti ( per altro con reclami e propositi molto....vintage stile anni '70). Mi sarei immaginato più realisticamente un rapimento da parte dei forconi o robe simili, ma alla fine è solo un'opinione personale. Il personaggio è ben caratterizzato all'inizio ed è coerente al suo finale. Forse il racconto dà l'impressione d'essere nel complesso un po' sfilacciato (saranno i troppi paragrafi?)ma il finale rende grazie al tema del sosia e lo irride: davvero la fortuna di essere un sosia...a presto e complimenti!

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giancarmine trotta
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#8 » venerdì 23 dicembre 2016, 18:02

Ciao Claudio e ciao Leonardo,
ringrazio anche voi per la bella recensione.
Sulla scena veloce del rapimento: Avete ragione!
Avevo finito i caratteri e ho sofferto i 3000!
Mi fa piacere che abbiate apprezzato il personaggio così come l'ho caratterizzato e il finale che si è portato appreso!
Alla prossima lettura,
Giancarmine
Ultima modifica di giancarmine trotta il sabato 24 dicembre 2016, 16:22, modificato 1 volta in totale.

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Andreacrux
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#9 » venerdì 23 dicembre 2016, 20:00

Ciao Giancarmine!
Mi hai tenuto attaccato fino alla fine nell'attesa del finale e poi dopo aver preso la rincorsa non hai dato il calcio finale. Peccato perché la storia era avvincente e scritta davvero bene, mi è piaciuta molto la caratterizzazione del personaggio triste e solitario che non si apprezza molto, tanto da sentirsi realizzato solo nei panni fisici e sociali del presidente! Ma il finale purtroppo mi sembra carico di eccessivo buonismo, quasi una storia con la morale da raccontare ai bambini. Anche a me riesce difficile pensare ad un rapimento durante il comizio (poi da parte di una banda che sembra così organizzata ma che allo stesso tempo sbaglia clamorosamente l'obiettivo). Qualche dubbio ce l'ho anche sul fatto che lui venga rilasciato tranquillamente a cuor leggero, nonostante sia diventato una persona scomoda e forse da eliminare o certamente da tenere buono sotto minaccia.
Di certo mi piace come scrivi, quindi continua così, il prossimo finale sarà di certo più convincente!
Andrea

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giancarmine trotta
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#10 » sabato 24 dicembre 2016, 16:39

Ciao Andrea,
ho letto attentamente il tuo commento. Intanto, grazie anche a te per le parole sul modo di interpretare la scrittura.
Sul finale non ho cercato il colpo ad effetto, forse sbagliando, non so. Ho voluto accompagnare il personaggio a casa, nel suo mondo, dopo una breve parentesi da sosia che ne modifica le abitudini e i modi di fare.
Come ho scritto a Leonardo nel commento precedente, la scena del rapimento meritava almeno altri cento/duecento caratteri, che però non avevo! E per caratterizzare il personaggio, che, noto con piacere, è piaciuto (scusa la ripetizione!), non potevo tagliare da altre parti.
Grazie del commento e alla prossima!

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Vastatio
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#11 » martedì 27 dicembre 2016, 22:51

Ciao,
racconto di cui ho apprezzato soprattutto la coraggiosa scelta finale di "smorzare" ogni aspettativa del lettore.
Non è un racconto che mi ha preso, per certi versi, ma è un problema di molti racconti che ho letto, tutto scorre da A a B come su un grande binario. Anche l'evento del comizio e del rapimento non sorprende.
Riesci in ogni caso a far provare pena per il tuo protagonista, talmente solo da "rivitalizzarsi" solo grazie a una somiglianza con una delle figure più controverse del nostro tempo.
Tema OK.

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antico
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Re: "Il Presidente" di Giancarmine Trotta

Messaggio#12 » lunedì 2 gennaio 2017, 21:35

Davvero un ottimo personaggio. Sbagliato, a mio modo di vedere, il finale. Disegni molto bene questo progressimo avvicinamento tra protagonista e il suo sosia (beh, l'uno è il sosia dell'altro, no?), ma quando arriva il dunque, il momento di chiudere e fare deflagrare il racconto, t'accartocci. Il rapimento è buttato lì e anche la risoluzione. In più non ho per nulla apprezzato la frase di chiusa "Sì sentì fortunato di essere stato solo il sosia della persona che avrebbe voluto essere"... Se non fosse stato solo il sosia lo sarebbe stato, ma lo è stato solo in quanto sosia... Insomma, la mia logica mi porta a pensare che sia stata una frase buttata un po' a caso. Pollice ni, ma tendente all'alto perché il personaggio è stravincente, in questo contesto hai solo fallito nel farlo stare nei 3000 caratteri.

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