Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

L'edizione si è svolta su due serate, lunedì 19 e martedì 20 dicembre 2016, ognuna con un differente tema, e si potrà decidere quando partecipare. Ma non solo! Chi vorrà, potrà scrivere entrambe le serate e comunicare al termine della seconda il racconto con cui vorrà effettivamente concorrere (il secondo verrà spostato in automatico nel Laboratorio). Occhio che in mancanza di tale comunicazione verrà considerato valido per la partecipazione il secondo racconto scritto.
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Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » mercoledì 21 dicembre 2016, 2:01

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BENVENUTI ALLA MOROZZI EDITION, LA QUARTA DELLA QUINTA ERA DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo ORRIDO della MOROZZI EDITION con GIANLUCA MOROZZI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo ORRIDO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo BLACKOUT.

I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo DESPERO.


Questo è un gruppo da NOVE racconti, pertanto saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da GIANLUCA MOROZZI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti Rank d'Era (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via regolandomi con gli orari di consegna in caso di autori a pari punti), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo ORRIDO:
(li troverete con di fianco il tema per cui sono stati scritti, valutate di volta in volta proprio in base al tema cercando il più possibile di contemplare tutte le varie implicazioni e applicazioni di quel particolare tema prima di definire un testo come FUORITEMA)

A Natale bisogna fare i buoni, di Fernando Nappo, ore 00.03, 2903 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
Zombie vegani vs piante carnivore, di Marco Roncaccia, ore 23.59, 2998 caratteri GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA
Fregata!, di Manuel Piredda, ore 23.20, 2996 caratteri GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA
Uno su un miliardo, di Angelo Frascella, ore 00.11, 2994 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
Nevio e Fortuna, di Claudia De Francesco, ore 00.32, 3000 caratteri SGLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA
Il lago dei cigni, di Andrea Grillone, ore 22.45, 2992 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA
Cambiamenti, di Alessandra Corrà, ore 23.21, 2911 caratteri GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA
Semplice fortuna, di Giuseppe Patti, ore 00.36, 3128 caratteri GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA Malus 4 punti
Paolo, di Claudia Stancanelli, ore 00.54, 2870 caratteri LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA

Avete tempo fino alle 23.59 di GIOVEDI' 29 DICEMBRE per commentare i racconti del gruppo BLACKOUT. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 30 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete NOVE giorni per commentare e classificare i NOVE racconti del BLACKOUT e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTISEI (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, NOVE giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo BLACKOUT.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA QUINTA ERA E BUONA MOROZZI EDITION A TUTTI!













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Andrea Partiti
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » lunedì 26 dicembre 2016, 14:48

Commenti divisi per tema e classifica alla fine!

LA FORTUNA DI ESSERE UN SOSIA

A Natale bisogna fare i buoni, di Fernando Nappo
► Mostra testo

Uno su un miliardo, di Angelo Frascella
► Mostra testo

Il lago dei cigni, di Andrea Grillone
► Mostra testo

Paolo, di Claudia Stancanelli
► Mostra testo


GLI IMPROVVISI ROVESCI DELLA FORTUNA

Zombie vegani vs piante carnivore, di Marco Roncaccia
► Mostra testo

Fregata!, di Manuel Piredda
► Mostra testo

Nevio e Fortuna, di Claudia De Francesco
► Mostra testo

Cambiamenti, di Alessandra Corrà
► Mostra testo

Semplice fortuna, di Giuseppe Patti
► Mostra testo


1. Fregata!, di Manuel Piredda
2. Nevio e Fortuna, di Claudia De Francesco
3. A Natale bisogna fare i buoni, di Fernando Nappo
4. Uno su un miliardo, di Angelo Frascella
5. Zombie vegani vs piante carnivore, di Marco Roncaccia
6. Cambiamenti, di Alessandra Corrà
7. Paolo, di Claudia Stancanelli
8. Il lago dei cigni, di Andrea Grillone
9. Semplice fortuna, di Giuseppe Patti

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maria rosaria
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » martedì 27 dicembre 2016, 15:36

Ciao a tutti e buone feste!
Di seguito trovate i commenti e alla fine la classifica.

A Natale bisogna fare i buoni
di Fernando Nappo

Molto divertente. Questo racconto surreale mi ha strappato più di un sorriso durante la lettura. Ci ho letto però anche tanta amarezza: una descrizione sottile di un certo tipo di società. Bisogna fingersi qualcosa di diverso, bisogna abbassare le nostre pretese se vogliamo essere accettati in una società in cui ilconformismo la fa da padrone.
Per quanto riguarda la scrittura non ho nessun tipo di appunto da fare. Il racconto è decisamente ben scritto. Quello che un po’ mi lascia perplessa è l’aderenza al tema. In realtà più che di sosia qui mi sembra di capire si tratti di uno spacciarsi per qualcun altro che non è proprio la stessa cosa.
Apprezzo però il tentativo di interpretare il tema in una maniera più originale di quella consueta.


Zombie vegnai vs piante Carnivore di Marco Roncaccia

Confesso che l’emittente TVTB è una vera genialata. Così come tutti gli altri giochi di parole che hai saputo creare utilizzando i titoli delle serie televisive più famose. Il racconto è cattivo e ben scritto.
Il tema secondo me risulta centrato in pieno.
Un unico dubbio mi è venuto leggendo il finale: ma possibile che il protagonista non abbia fatto caso, mentre si faceva il selfie, che l’altro non aveva proprio l’aspetto dimesso che ostentava prima di fotografarsi? Comunque bravo!

Fregata! di Manuel Piredda
Ottima questa descrizione dell’affondamento di una nave e del suo equipaggio. Ho apprezzato molto le descrizioni, vive e violente di questa situazione estrema e di tutti i protagonisti, capitano in testa.
Hai interpretato il tema alla lettera ma, nello stesso tempo, in maniera molto originale.
Posso fare solo alcuni piccolissimi appunti sulla punteggiatura.
Per esempio, qui, dopo "fuori bordo" avrei messo un punto anziché una virgola:

invernomuto ha scritto:Venti metri sotto lui, cani di mare e tagliagole correvano sul ponte armati di secchi e scope per gettare più acqua possibile fuori bordo, ognuno di quegli uomini aveva visto scontri a fuoco e portava sul corpo i segni delle sciabole nemiche, dei bastardi senza pietà che ora sussultavano a ogni tuono.


E anche alla fine, avrei messo un punto dopo "abissi" e due punti prima di "la Fortune era ormai rovesciata"
invernomuto ha scritto:Ci volle solo un istante prima che la chiglia fosse rivolta verso l’alto e l’albero maestro puntasse verso la profondità degli abissi, l’ultima cosa che il capitano osservò con i suoi occhi furono i caratteri in bronzo sulla fiancata della nave, la Fortune era ormai rovesciata.


Ma sono solo sciocchezze.
Complimenti per l'ottima storia.

Uno su un miliardo - di Angelo Frascella
Il tema è rispettato in pieno però, perdonami, non sono riuscita a trovare in questo racconto la soddisfazione alla quale in genere mi hai abituata. Insomma, non sono riuscita a trovare nella storia il tuo solito guizzo. A partire dalla scatola da cui, all’inizio, esce il cinese. Non so, mi è sembrata una trovata poco verosimile. Avrei preferito il cofano di una macchina o, magari, qualcos’altro che ora non mi viene in mente.
La figura di questo cinesino sperduto in città mi sa un po’ di automa, come se non avesse emozioni o reazioni forti: tutto sommato, ho pensato, questo poveraccio si ritrova a dover ripagare un debito lavorando al posto di un altro e, inoltre, si ritrova sperduto in una città sconosciuta.
Per quanto riguarda il linguaggio: io non credo che si debba avere paura dei clichè. Facendo parlare il protagonista in maniera scorretta, a mio avviso, avresti umanizzato di più il personaggio che così rimane una figura piatta in una storia che, invece, è interessante.
Alla fine scrivi “spinte vigorose lo spingevano in avanti”: sarebbe stato meglio “spinte vigorose lo facevano avanzare”.

Nevio e Fortuna - di Claudia De Francesco
Bello. Questo racconto mi è piaciuto veramnete tanto. E pensare che alle prime righe avevo un po’ storto il naso per via degli aggettivi di cui hai un po’ abbondato. Poi sono stata interrotta, come spesso accade nella mia vita, ;), ma alla seconda lettura ho apprezzato meglio il tuo scritto.
Anche l’interpretazione del tema, un po’ fuori dagli schemi, mi ha colpito. Devo dire che sei stata brava, perché anche se l’uso dei termini è un po’ barocco, risulta però perfettamente appropriato alla storia che hai saputo raccontare.

Il lago dei cigni - di Andrea Grillone
Ammetto che mi hai divertito molto. Hai gestito bene l’alternanza pensieri/parole senza che mi perdessi nella storia, comunque semplice e lineare.
Divertente la completa ignoranza da parte del protagonista della star a cui somiglia: però, ecco, questo mi sembra l’unico punto debole della storia. Se il protagonista sfrutta la sua somiglianza con Roberto Bolle per portarsi a letto la squinzia di turno, mi pare un po’ inverosimile che non sappia chi è Roberto Bolle… Oppure mi è sfuggito qualcosa?

Cambiamenti - di Alessandra Corrà
Ammetto che mi ha colpito molto la virata fantascientifica della tua storia. Non me l’aspettavo. Una trovata geniale che forse andava gestita leggermente meglio.
In cinque righe finali spieghi il motivo del perché il gruppetto deride Aldo: credo anch’io che potevi dare qualche piccola dritta in anticipo, ad esempio una frase “Poi tutto era cambiato” all’inizio quando spieghi la bellezza di Aldo.
E poi anche di seguito:

alessandra.corra ha scritto:Da ragazzo ero molto bello. Avevo il volto di un cherubino e il fisico di un Dio greco. Tutti mi dicevano: tu, Aldo, hai avuto culo a nascere con questo aspetto.
In effetti, a venti anni ero già un indossatore quotato. Le donne poi non mancavano mai.
Poi, tutto era cambiato.
[...]
Non ho fatto in tempo a riscaldarmi che li ho visti. Da quando il virus si è propagato li riconosci subito, non solo per l'aspetto, ma anche per la luce degli occhi. Sono fieri di sé, come lo ero stato io. Meglio fare finta di nulla, però, ignorarli. Tra poco sarebbe arrivato Marco; è vero che con lui si finisce sempre per parlare di calcio e donne, ma almeno può capirmi.[...]

Idea e interpretazione del tema molto originali.

Semplice fortuna - di Giuseppe Patti
La tua storia mi ha lasciato alla fine con un interrogativo di fondo: chi è questo personaggio che vive la propria felicità a discapito di altri? Questo interrogativo è secondo me il nodo centrale della tua storia. Se avessi dato degli indizi, supponiamo un ricco imprenditore cinico e che sfrutta i suoi dipendenti (ma allora non regge il fatto che sia stato licenziato), allora forse avrei compreso meglio il finale.
Invece la tua storia fila via molto raccontata (succede questo, poi succede quest’altro…) senza dare una pennellata della psicologia e delle caratteristiche del tuo personaggio.
Credo che l’idea di fondo sia buona e che se lavori sulla caratterizzazione di quest’uomo ne può uscire una bella storia.
Sono poi senz’altro d’accordo con Andrea: il paragrafo iniziale è un po’ pesante e lungo. Potresti snellirlo e arricchire il seguito.

Paolo - di Claudia Stancanelli
L’idea alla base di questo racconto è molto originale: una donna sosia di un uomo. La trovo, oltre che originale, anche molto interessante per tutte le implicazioni psicologiche che una situazione del genere può comportare.
Diciamo che sei stata brava a districarti con i dialoghi e a portare avanti la vicenda.
Quello che manca è un po’ di cura nei dialoghi, nella punteggiatura, ma forse questo è colpa del poco tempo a disposizione.
C’è anche un’altra cosa che mi è poco chiara: nel paragrafo centrale inserisci il personaggio di Sandra che invita Lia a bere del vino. Ecco, non capisco l’utilità di questo personaggio ai fini della storia. Ma forse sono io che non ne ho colto in pieno il significato.

Classifica:

1. Fregata! - di Manuel Piredda
2. Nevio e Fortuna - di Canadria
3. Zombie Vegani VS Piante Carnivore - di Marco Roncaccia
4. A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo
5. Uno su un miliardo - di Angelo Frascella
6. Il lago dei cigni – di Andrea Grillone
7. Cambiamenti – di Alessandra Corra
8. Paolo – di Claudia Stancanelli
9. Semplice fortuna – di Giuseppe Patti
Maria Rosaria

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giancarmine trotta
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » martedì 27 dicembre 2016, 16:13

Eccoci ai commenti post-abbuffate natalizie. Avete reso il periodo più leggero!
Non ho avuto grossi dubbi nelle prime due posizioni, mentre dalla terza in poi è stato tutto più difficile perché i racconti si equivalgono quasi tutti.
Buona continuazione e buon 2017 a tutti!
Giancarmine

A Natale bisogna fare i buoni

L'idea del racconto è assolutamente originale ed è un grande merito. Avrei preferito meno dialoghi e più sfumature nel racconto, perché una situazione così paradossale, secondo me, meritava altri particolari, approfondimenti.
Bella la metafora con la situazione lavorativa attuale, specialmente quella giovanile: in questo mi è piaciuto il messaggio amaro, come del resto è amara la vita per chi cerca lavoro e non lo trova.
In definitiva un lavoro che mi convince a metà, però dove è indubbia l'arte letteraria di chi l'ha composto.
Alla prossima,
Giancarmine

Zombi vegani Vs piante carnivore

Ciao Marco,
il racconto ha degli spunti ottimi e delle cose che non mi hanno convinto de tutto.
Benissimo l'incipit, attuale e ironico. Bene anche il finale, inatteso e spiazzante. La costruzione centrale invece non mi ha convinto al 100%: le frasi cortissime sono tante e magari alcune potevano essere riunite, in modo tale da mantenere il ritmo che hai voluto imporre, ma senza esagerare. Ovviamente sono opinioni personali e non delle annotazioni sulla scrittura, che come al tuo solito è di qualità.
I protagonisti sono ben delineati e apprezzabili nei loro discorsi, tranne, secondo me, Carlotta: uno stereotipo della bonazza-facile che, seppur funzionale alla storia, sembra più di plastica che umana.
In generale è una buona prova con alla base una bella idea!

Al commento aggiungo che, una volta inteso meglio il ruolo di Carlotta, il racconto per me è ottimo.

Fregata!

Ciao Manuel, bel racconto.
Mi ricollega al commento di Andrea perché l'ho letto e ne condivido molti punti. L'incipit è un cazzotto in faccia al lettore, ma attenzione: è un pugno buono, di quelli che ti invitano a non perdere l'attenzione. Sulla stessa scia, è bellissimo anche il riferimento al pugno di Poseidone come metafora del muro d'acqua. Entrambi i riferimenti greci sono piacevoli, ma anch'io ne avrei preferito uno.
La figura del capitano mi lascia un attimo perplesso, ma potrebbe essere solo questione di associazioni: in quella situazione mi aspettavo il capitano maschio di lungo corso, abbandonato al destino della sua nave.
Una bella prova, ciao,
Giancarmine

Uno su un miliardo

Ciao Angelo, a me l'idea del sosia non tale di per sé, ma sosia in quanto visto così dalla superficialità altrui, mi è piaciuto. Devo rilevare anch'io la non linearità del suo perfetto italiano, ma su questo hai già risposto. Il tema è centrato grazie ad un bel finale, anche se per arrivarci hai dovuto far girare in moto un cinese appena arrivato in Italia: poco credibile, ma ironico.
Durante il racconto ho pensato a uno dei capitoli di Gomorra (Il Porto mi pare), dove si narrano le storie dei "cinesi che non muoiono mai": ecco, nel racconto ci sono delle punte di amarezza che fanno riflettere.
In generale una buona prova, con qualche riferimento poco lineare.
Alla prossima, leggerti è sempre un piacere!
Giancarmine.

Nevio e Fortuna

Ciao Claudia,
l'idea è originalissima e all'inizio spiazzi il lettore perché proprio non si hanno elementi per capire dove si sta andando, quale viaggio ci regali.
Devo sottolineare, però, che il contrasto tra la scrittura aulica e il vomito non è proprio appagante. Ma capisco che per rientrare nel tema dovevi inserirlo e lo hai fatto più volte!
Ho faticato anche a interpretare per bene il ruolo di Nevio: il suo linguaggio o il suo intento (la guardava ogni giorno, ok).
In generale è un testo che soddisfa per qualità narrativa, con dei punti che mi sono piaciuti meno.
Complimenti per la buona prova!

Lago dei Cigni

Ciao Andrea,
il tuo è un racconto classico come idea, ben strutturato nelle fasi pensieri/dialogo. Certo, un finale meno standard, tipo innamoramento della ragazza col protagonista o incavolatura di lei con strascichi nelle aule giudiziarie, mi sarebbe piaciuto di più. Ma sono gusti.
Comunque, in generale, è una buona prova in cui mi ha colpito positivamente il ritmo, con la pecca di dover immaginare questo personaggio che riesce a cuccare essendo il sosia di uno che non conosce.
Alla prossima lettura,
Giancarmine

Cambiamenti

Ciao Alessandra,
concordo con Maria Rosaria nel ritenere fondamentale una piccola spiegazione all'inizio. Avrebbe aggiunto pathos ad una storia buona, con alla base un'ottima idea. Anche la differenziazione in paragrafi, con uno spazio, ne avrebbe accresciuto il gradimento e la struttura. Qualcosa da rivedere anche nei dialoghi: Aldo parla tranquillo e invece avrebbe potuto/dovuto spaccare tutto viste le risate di scherno. Quest'ultima, però, è una valutazione personale diversa rispetto alle prime riflessioni, che, credo, sono condivise con gli altri autori.
Non ti premio in classifica anche se mancava pochissimo affinché Cambiamenti diventasse un bellissimo racconto.
A rileggerci, ciao,
Giancarmine

Semplice fortuna

Ciao Giuseppe,
posso aggiungere poco a quanto riportato da Andrea e Maria Rosaria.
Per esempio, oltre alla lunghezza dell'incipit, che toglie caratteri con riflessi negativi nello sviluppo, ho notato la frase "stranamente la luce del sole non gli dette fastidio" che è messa lì e non ha un seguito. Oppure scrivere la somma per esteso, così precisa, senza un perché, un appiglio, non aggiunge nulla al racconto e non aiuta il lettore.
Questi particolari, necessari per migliorare il gusto del racconto, se scritti devono avere una loro logica narrativa, devono essere pezzi di un puzzle.
In ultimo, una bella nota positiva: il tema è stato cercato puntando in alto, senza restare nel banale. Lavorandoci sono certo che proporrai racconti sempre più piacevoli.
Ala prossima,
Giancarmine

Paolo

Ciao Claudia,
il tuo racconto mi ha lasciato un po' di amaro in bocca perché l'idea del sosia uomo/donna mi è piaciuta da subito. Lo sviluppo, però, mi ha lasciato qualche dubbio: la scelta dei dialoghi preponderanti rispetto al raccontato va bene se nel parlato si dicono cose importanti (considerando sempre che siamo limitati a 3000 caratteri), mentre ho trovato lunghi alcuni dialoghi (presentazione della nuova segretaria ad esempio), che alla fine non hanno quel "peso" ipotizzato.
Invece, laddove il dialogo e il raccontato sono stati pesati bene (scena dell'autografo), la lettura risulta viva, briosa.
Buono il finale e anzi, avrei rincarato la dose cercando di far emergere lo stato psicologico della protagonista nell'udire "Paolo". Ma questo è collegato all'alternanza di cui sopra, troppo sbilanciata al dialogo, secondo me, rispetto al racconto.
Comunque è un racconto in cui c'è molto da salvare e qualcosa da limare.
Alla prossima,
Giancarmine

Classifica

1) Zombi vegani Vs piante carnivore
2) Fregata!
3) Uno su un miliardo
4) Nevio e Fortuna
5) A Natale bisogna fare i buoni
6) Lago dei Cigni
7) Cambiamenti
8) Paolo
9) Semplice fortuna

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jimjams
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » mercoledì 28 dicembre 2016, 18:05

1) Zombie vegani vs piante carnivore, di Marco Roncaccia
Secondo racconto che leggo e già capisco che fare una classifica sarà durissima. Che dire, il Roncaccia è sempre pungente, irriverente e divertente. Bella l'idea dell'ambientazione e bello il colpo di scena. Funziona come una piccola bomba ad orologeria, esplode al momento giusto e sorprende anche noi che alla sorpresa finale dovremmo essere preparati. Bravo anche te.

2) Paolo, di Claudia Stancanelli
Mi piace l'idea di giocare sulla differenza di sesso. Mi piace anche la struttura della storia, con le varie scene, che la rende più simile a un racconto di largo respiro. Non mi appassiona molto il finale, perché in fondo omologa e rende "utile" quella differenza e quell'equivoco. Sì lo so, altrove mi lamento della mancanza di lieto fine e qui mi lamento che c'è. Ma per me con un tema come quello che hai trovato si deve cercare una risoluzione finale più potente.

3) A Natale bisogna fare i buoni, di Fernando Nappo
Bellissima idea sviluppata con una doppia lettura, divertente da una parte, con implicazioni sociali molto attuali dall'altra. Non so se il tema sia perfettamente centrato, ma credo che ci sia comunque abbastanza dentro. Niente da dire sulla scrittura, refusi e finezze a parte mi sembra giri liscia come l'olio. Anche il giochino del corteggiamento funziona bene. Bravo.

4) Uno su un miliardo, di Angelo Frascella
Qui abbiamo il sosia e anche i rovesci della fortuna, non volendo :-) Credo che andrebbe limato qualcosa qui e lì, sui dialoghi e le modalità espressive, ma la sensazione che provo è più che altro di eccessiva compattazione del racconto. D'altra parte capita spesso quando si hanno così pochi caratteri a disposizione. L'idea di base mi piace e c'è dentro parecchia robetta succosa, ce ne sarebbe per un romanzo così a occhio. Buona prova

5) Nevio e Fortuna, di Claudia De Francesco
Ehmm, i rovesci della fortuna eheheh Va bene, passando sopra a questa interpretazione alquanto originale del tema, direi che la storia, presentata come la parabola di un saggio, ha un suo senso e una sua strutturazione adeguata. Sono un po' dubbioso sulla forma perché colgo o almeno mi sembra di cogliere, un tentativo iniziale di imboccare una vena ironica, con le ripetizioni e la stessa idea del "rovescio", ma poi la piega che prende la storia è appunto quella di una parabola, dunque non ironica. Ecco, forse c'è bisogno di prendere una decisione, storia ironica, divertente, o seria?

6) Il lago dei cigni, di Andrea Grillone
Bella idea, sul filone classico del sosia di famoso. In questo caso abbiamo uno che non sa neanche chi è il famoso, e questo rende la cosa più divertente. Qualcosina si dovrebbe secondo me migliorare nella parte dove si scopre la magagna e sul relativo finale, non so bene come, ma mi risulta un po' precipitato e poco fluido il passaggio.

7) Cambiamenti, di Alessandra Corrà
L'idea del virus che cambia i connotati potrebbe anche essere interessante, ma mi risulta poco credibile il bullismo di cui è soggetto il protagonista. Non tanto perché non sia possibile una tale cattiveria, quanto perché in un mondo dove c'è stata un'epidemia del genere questa disgrazia sarebbe talmente comune da non rappresentare un fenomeno da additare. Oh, almeno nella mia testa non sono riuscito a vederla tanto plausibile.

8) Fregata!, di Manuel Piredda
Un racconto che si risolve in un gioco di parole. Idea di per sé apprezzabile ma che lascia al 90% del testo un ruolo difficile da coprire, fare effetto e dare piacere con la sola potenza della descrizione. Tentativo coraggioso ma che personalmente non mi convince troppo. Ne esco asciutto, e una tempesta, anche virtuale dovrebbe bagnare.Ci sono troppi elementi che sembrano non avere abbastanza ragioni per essere presenti, il capitano, gli dei, la tempesta. E poi non c'è il lieto fine :-)

9) Semplice fortuna, di Giuseppe Patti
Una strana storia, costruita a quanto pare con l'intento di lanciare un messaggio preciso. Non sono sicuro di coglierlo, o quanto meno di condividerlo, ma la storia gira e assomiglia un po' a certi autori surrealisti. Non mi piace molto il muro di testo, va bene non mettere dialoghi ma io penso che il testo andrebbe in qualche modo strutturato sempre, per dare respiro alla lettura e creare un effetto ritmico anche nell'aspetto. Tutto questo giro di parole per dire che avrei fatto qualche accapo in più, tagliato qualche frase, forse tolto qualcosa alla parte iniziale (anche per rientrare nei limiti) Benvenuto :-)

Yuk
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 28 dicembre 2016, 18:12

Ciao a tutti. Ecco la mia classifica (che fatica!)

1. Uno su un miliardo di Angelo Frascella.
Ciao Angelo, ho capito che il tuo racconto mi sarebbe piaciuto sin dalla prima frase... "Il coperchio si aprì e luce e aria lo investirono, restituendolo al mondo." Incipit efficace ed estremamente evocativo. L'interpretazione del tema non è per nulla banale e riesci a far sorridere (di noi, ovviamente) nonostante l'amarezza di fondo. Forse il finale era un po' annunciato, ma ci stava tutto, anzi, mi avrebbe quasi deluso se non fosse stato così! Grazie per la piacevole lettura.

2. Fregata! di Manuel Piredda.
Ciao Manuel, e complimenti! Le tue frasi lunghissime si attorcigliano su di loro come i flutti tempestosi che ci descrivi e fanno venire il mal di mare. Racconto sicuramente riuscito, con un'interpretazione del tema a dir poco a effetto. Devo ammettere di aver pensato che te ne fossi completamente infischiato (del tema) fino all'ultima frase (a differenza di Andrea non avevo colto il nesso terminologico, o meglio, non conoscevo il significato arcaico del termine) e poi, invece... sorpresa! Infine grazie per il personaggio femminile, per nulla standardizzato. Bella prova.

3. A Natale bisogna fare i buoni di Fernando Nappo
Ciao Fernando, racconto originale e divertente. Il tema metafora che hai scelto Napoli non è affatto facile da portare avanti e necessita di una certa padronanza stilistica che di sicuro non ti manca. Al tuo posto, mi sarei letteralmente incartata tra tutti quei foglietti! L'unica cosa che mi stona è quando fai riferimento alla Brochure appellandola 'ragazza'. Mi è arrivata come una secchiata durante la lettura e, soprattutto la prima volta che l'hai usato, mi ha indotto a tornare indietro pensando di non aver capito nulla. Forse potevi ripetere 'reginetta' o inventarti un appellativo diverso, come ... la tipetta patinata... o qualcosa del genere. A parte questo, bella prova!

4. Zombie vegani vs piante carnivore di Marco Roncaccia
Ciao Marco, che cattivo! A parte gli scherzi, il racconto è ben costruito e mi ha freddato alla fine (e questo vuol già dire che è riuscito). Nonostante non simpatizzassi molto con il protagonista, mi è dispiaciuto per tutti i suoi sogni di gloria sfumati in un niente. Sei riuscito a creare nella mia mente l'immagine vividissima di lui mentre guarda il selfie appena scattato e realizza ciò che sta effettivamente accadendo. Forse parodia poco credibile, ma puro entertainment... complimenti!

5. Nevio e Fortuna di Claudia De Francesco
Ciao Claudia, è la seconda volta che mi trovo a commentarti e, nonostante io ammiri le tue abilità stilistiche, questo racconto mi ha convinto a metà. Sicuramente la tua interpretazione del tema è sorprendente e probabilmente tra le più originali, però confesso di aver dovuto rileggere il testo due o tre volte, pensando di essermi persa qualcosa. La ricercatezza e l'abbondanza degli aggettivi, inoltre, benché volute (e probabilmente efficaci nel contesto che hai creato), risultano tuttavia pesanti ai fini di una lettura fluida.

6. Il lago dei cigni di Andrea Grillone
Ciao Andrea, sicuramente come esperimento stilistico (come tu stesso hai affermato) è riuscito, l'alternanza pensieri-dialogo funziona bene infatti, forse però ti sei soffermato troppo su questo aspetto e poco sulla storia che hai creato. L'attinenza al tema c'è tutta, ma è uno sviluppo estremamente stereotipato e poco originale, pertanto, poco coinvolgente.

7. Cambiamenti di Alessandra Corrà
Ciao Alessandra, l'idea di base del tuo racconto è molto buona ma trovo qualche incertezza nella sua realizzazione. Sono d'accordo sul fatto che l'elemento fantascientifico andasse in qualche modo preparato, ce lo saremmo sicuramente gustato di più. Inoltre, ho un po' 'sofferto' i tempi verbali. Li ho guardati a fondo e non credo di aver trovato dei veri e propri errori, solo non suonano bene. Ovviamente è una mia interpretazione, del tutto opinabile. Penso che la scrittura sia principalmente musica e se non suona bene leggo a singhiozzo. In parte è ciò che mi è capitato con questo racconto. Se ci lavori un po' su, sono convinta che possa venir fuori qualcosa di molto carino.

8. Paolo di Claudia Stancanelli
Ciao Claudia, ho letto qualche tua risposta a precedenti commenti e mi sono resa conto che la mia interpretazione del finale era diversa da quella che hai dato tu. Avevo immaginato, infatti, che anche la reclutatrice in fin dei conti pensasse che Lia fosse in realtà Paolo. Se era una battuta, non l'avevo colta e mi ha lasciato, invece, dubbiosa. Al posto di 'maschio', inoltre, avrei usato 'uomo'. È vero che concettualmente sono la stessa cosa, ma 'maschio', ripetuto due volte tanto ravvicinate, aveva un brutto suono. Non è un appunto, solo un suggerimento, e 'maschio' mi stonava, tutto qua.

9. Semplice fortuna di Giuseppe Patti
Ciao Giuseppe, anche io sono una new entry del contest e mi dispiace muoverti qualche critica (so come ci si sente, ma ti giuro che fa bene!). Non nego di aver incontrato qualche problema nell'affrontare la tua prosa, un po' piatta e allo stesso tempo ingarbugliatae, piena di cose che avresti potuto omettere e soprattutto, quasi un resoconto sterile delle disgrazie che occorrono al tuo povero protagonista. Tra l'altro, perdonami, ma non trovo un nesso logico. Vado a spegarti. Alla fine del racconto, lui ammette di meritarsi tutto ciò che gli sta capitando, quasi fosse un'espiazione per aver avuto troppa felicità fino a quel momento, forse a discapito di altri. All'inizio, però, lo vediamo comunque da solo, triste, insonne, e il suo conto in banca non è di certo da capogiro! Insomma sembra uno sfigato sin da subito, non vedo pertanto nessun rovescio di fortuna.

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raffaele.marra
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » giovedì 29 dicembre 2016, 1:18

Ciao e buon Natale a tutti! Scusate la mia assenza, ma sono stato un po' scollegato.
Dunque, la mia classifica:

1. - Zombie vegani vs piante carnivore, di Marco Roncaccia
Nonostante il titolo, si tratta davvero di un ottimo racconto, a mio parere. Mi ha divertito, ma soprattutto mi ha sorpreso. Insomma, fino al finale è un buon racconto, piacevole da leggere, ma non eccezionale. Il finale però è stato capace di spiazzare le mie aspettative, soprattutto perché mi ha dato l'impressione di qualcosa che è stato costruito con maestria (parlo della trama del racconto, non dell'ascensore che precipita). La sorpresa è bella e dà un sapore diverso a tutta la storia, impreziosendola ed elevandola notevolmente di livello. Lo stile, asciutto e "sbrigativo", mi sembra perfettamente funzionale al tono leggero che hai voluto dare al racconto.

2. - Uno su un miliardo, di Angelo Frascella
Un buon racconto, che diverte, incuriosisce e, a tratti, sorprende. Innanzitutto per l'originalità con cui hai scelto il modo di declinare il tema del sosia. Va apprezzata la leggerezza che traspare dal tuo racconto, una leggerezza che consente al lettore di andare avanti senza stancarsi, senza cadere in inutili patemi o nelle solite riflessioni sulla società moderna, l'integrazione, le differenze culturali, ecc, ecc. Il tuo racconto va per la sua strada, sicuro e lineare, verso un finale che accontenta tutti, compresi quelli che a metà testo già erano riusciti a prevederlo. Lo stile, asciutto e perfettamente funzionale, è una tua caratteristica spesso invidiabile. Insomma, in definitiva, ritengo che si tratti davvero di un bel pezzo. Bravo.

3. - A Natale bisogna fare i buoni, di Fernando Nappo
Decisamente una buona prova, da elogiare soprattutto per l'originalità e la capacità di introdurre un tema attraverso la personificazione di oggetti solitamente inanimati. In tal modo suggerisci un universo parallelo, quello degli avvisi cartacei, nel quale inviti il lettore a fare una breve capatina animata da curiosità e divertimento. Il lettore, poi, si rende conto che in tale universo avviene qualcosa che ricorda molto l'universo reale e da quella che apparentemente doveva sembrare solo una sorta di favola nasce qualcosa di molto simile ad una morale o comunque ad una riflessione sul mondo moderno. Così facendo ti inserisci in un filone, quello delle favole che insegnano (in questo caso mostrano l'amarezza di una condizione reale) e lo fai con il giusto linguaggio, la giusta atmosfera e uno stile adeguato.

4. - Fregata!, di Manuel Piredda
Ottimo lo stile, in questo racconto che trascina il lettore in una tempesta così realistica da fargli provare il freddo, il terrore e persino il maldimare. Davvero, credo che il modo in cui descrivi la scena unica del tuo racconto sia notevole. Il personaggio è consono al clima che crei, ci sta davvero bene. Ho più volte riflettuto su quanto possa il tuo racconto essere in tema con il concetto di "rovesci della fortuna". Sicuramente il tentativo c'è, ma forse hai preso il tema un po' troppo alla lettera (anche se poi tralasci il concetto di "improvvisi"). Comunque ho infine deciso di considerare il tuo racconto "in tema", e mi limito dunque a giudicarlo per quello che è, come tutti gli altri, senza aggiungere alcuna penalità per il fuoritema. Insomma, in definitiva, si tratta di una buona prova.

5. - Nevio e Fortuna, di Claudia De Francesco
Ho l'impressione che questo racconto abbia delle ottime potenzialità ma vada qua e là rivisto un tantino. Innanzi tutto ammetto di aver apprezzato molto la parabola di trasformazione che invade il protagonista e che tu ci suggerisci attraverso il mutare dei suoi modi, dei suoi pensieri e del suo linguaggio. Lascia però un po' perplessi questa scena davvero poco entusiasmante di Fortuna china a rovesciare. Non so bene se sia solo una questione di termini con cui descrivi la cosa ("rovesciare", inteso nel senso di "vomitare", è una delle peggiori parole del vocabolario italiano, secondo me), o se sia anche una questione di "scena". Questa indecisione che è mia nel giudicare, ma credo sia stata anche tua nel comporre questo testo, lascia un po' di insoddisfazione e, come dicevo, la sensazione che, lavorandoci un po', possa venire fuori un gran bel racconto.

6. - Cambiamenti, di Alessandra Corrà
Credo che questo racconto necessiti di qualche intervento di miglioramento qua e là, soprattutto per quel che riguarda lo stile. Leggendolo ho avuto l'impressione che l'autore si sia concentrato quasi esclusivamente sul "cosa" narrare e per niente sul "come" narrarlo. Lo stile, infatti, risulta piuttosto piatto; intendo dire piatto, non lineare. La linearità può essere un pregio, per certi tipi di racconti, ma la piattezza, a mio parere, dimostra la mancanza di volontà (o forse di tempo, in questo caso) da parte dell'autore di abbellire in qualche modo la forma oltre che il contenuto. Detto ciò, la storia ha degli interessanti spunti di originalità e una buona coerenza con il tema del mese. In definitiva, si tratta di un racconto da rivedere.

7. - Il lago dei cigni, di Andrea Grillone
Non vedo spunti memorabili in questo racconto che interpreta il tema in maniera piuttosto scontata e fin troppo lineare. Sicuramente la storia c'è, e magari qualche produttore di cinema nostrano ne tirerebbe pure un filmetto stile cinepanettoni. Ma si tratterebbe poi di quel genere di film che strappano un timido sorriso e basta, senza passare alla Storia. Insomma, la trama che tu hai creato ha una sua completezza e una coerenza tematica, e potrebbe essere anche divertente, ma mi sembra un po' troppo povera, prevedibile, priva di scossoni, di sorprese, di slancio. Lo stile è buono e, come la storia, scorrevole.

8. - Semplice fortuna, di Giuseppe Patti
Ci sono un po' troppe cose, nel tuo racconto: troppe scene, troppi accadimenti, troppe frasi, troppi caratteri. Il risultato generale è una sorta di ubriacatura in seguito alla quale, dopo qualche minuto di riflessione, resta ben poco se non la coerenza con il tema e una trama che, secondo me, andrebbe sviluppata con più attenzione e in altri contesti, senza la forzatura dei tremila caratteri che ti ha penalizzato così tanto. Per qualche tratto ho avuto in mente "Disperato erotico stomp" di Lucio Dalla, e non è affatto una cosa negativa. Il tuo testo, come quello della canzone (ma permettimi di sottolineare comunque un netto distacco di qualità tra l'uno e l'altro), è caratterizzato da una sequenza di avvenimenti che si accavallano l'uno dopo l'altro ai danni del povero protagonista e la cosa, senza il limite di caratteri e con molta più cura nel testo e nella definizione degli avvenimenti stessi, potrebbe anche diventare un pregio. E' chiaro che ci vuole lavoro e sacrificio. Alla prossima!

9. - Paolo, di Claudia Stancanelli
Certamente c'è una buona dose di originalità nel modo in cui hai scelto di declinare il tema del mese. Che il sosia del solito personaggio famoso (e fin qui l'originalità si era del tutto nascosta) sia proprio una donna (sorpresa!) è una gran bella trovata. Purtroppo ho l'impressione che il racconto non renda la giusta gloria all'idea di partenza, sia come sviluppo della trama che come stile. Probabilmente rivedendo qualche frase qua e là, mettendoci un po' di attenzione in più e spendendoci più tempo (maledette quattro ore!) si potrebbe ottenere qualcosa di molto migliore. Alla prossima!

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Polly Russell
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 29 dicembre 2016, 21:06

1)Fregata
Ma che farabutto! In senso buono, ovvio.
Stavo per darti addosso, poi... La Fortune! Che Capolavoro!
Tra l'altro scritto magistralmente, il che aiuta. Unico appunto sul "cazzo". Che detta così suona male, ma credo che "cazzo" non si addica troppo al periodo "piratesco" cui fai riferimento. Magari un "diavolo!" o per andare sul classico (tanto ci sei andato cOn "cani rognosi" un bel "per mille Sargassi!) Per il resto, ottima resa

2)uno su un miliardo
Davvero divertente. Politicamente scorretto più di una commedia italiana dei primi anni ottanta, e, come quelle commedie: divertente. :)
Impossibile, racco ti di una cosa davvero impossibile, ma è un racconto pensato per far sorridiere, (spero, o non ho capito una cips) quindi non ha alcun senso andare a cercare la plausibilità.
Mi hai divertita e rilassata, e credo che lo scopo fosse quello. Bravo.

3)Zombie vegani vs piante carnivore
TVTB ha vinto! :)
Buon racconto, tragicomico al punto giusto. Forse una forzatura la supermegafiga in "cerca di ingaggio" che si sdilinquisce. Capisco che lei aveva un motivo per farlo, ma il protagonista non si insospettisce nemmeno un po'?
Detto questo, si lascia leggere volentieri e lascia quel retrogusto amarognolo, niente male.

4)A natale bisogna fare i buoni
Il racconto è buono, ben scritto, spiazzante per certi versi. Il titolo è parte integrante dello stesso, come piace a me, anche se poi io, non riesco quasi mai a farlo. Ci sarebbe poco da dire se non che il genere non è proprio il mio, e, ahimè devo votare anche di pancia. Siamo tutti a un livello superiore della mera sintassi, quindi ormai è la trama ad essere la discriminante, almeno per me, almeno il più delle volte. E questa volta ti ha tolto il piazzamento. :( i'm sorry!

5)Nevio e Fortuna
Una gran buona idea. La fortuna cos'altro può vomitare. Gli aggettivi sono comunque sovrabbondanti. Capisco la voglia di dare uno stacco nette tra i due, la voglia di far trasudare divinita a Fortuna, ma hai ecceduto, ed il risultato è pesante.
Sarà che ho appena visto Oceania e questa dea meravigliosa che vonita me la sono immaginata verde. :)
A parte questo un buon pezzo, che andrebbe solo appena limato. Nocche cerulee, per dire, lo dici due volte.

6) il lago dei cigni
Ben scritto senza alcun dubbio. Forse un po' troppo lineare ma non si possono avere colpi di scena ogni istante. I pensieri del protagonista sono perfetti, divertenti. Ben inseriti nel testo, tra l'altro.
Il finale forse è un po' debole, cavarsela con qualche graffio mi sembra pochino. Avrei visto una ragazza tanto focosa e delusa, più "feroce".
Ma poi... Che diamine fa questo Bolle? :)

7)Cambiamenti
La sfortuna è mondiale a quanto pare. Potrebbe essere un'idea simpatica, ma ahimè io sono una fan della fantascienza e per essere tale deve essere plausobile, e un virus che trasforma gli alti in bassi, i grassi in magri e viceversa non lo è. Potevi virare sul fantasy, e farne un gioco perverso di qualche stregone. Allora avresti avuto la mia approvazione (per quel che vale). Alla prossima! ;)

8)Paolo
L'idea è molto originale. Simpatica anche. La soluzione della maestra di yoga, meno.
Perchè proprio un'insegnante di yoga? Che tra l'altro beve vino? Non dovrebbero essere megasalutisti? Ma vino a parte, avrei preferito un'incontro diverso. Anche al bar sarebbe amdato bene, ma un'insegnante di yoga che dirige anche una agenzia di casting... Boh, mi sembra eccessivo. All'inizio pensavo stesse flirtando, in effetti, e non mi sarebbe dispiaciuto. Detto questo, un racconto godibile.

9) Semplice fortuna
Purtroppo il tempo tiranno, nel mio caso intendo e mi ritrovo aui a due ore dalla fine dei termini a dover commentare ancora tre racconti. Ahimè il tuo avrebbe bisogno di un po' di editing, nel senso che co sono diversi errori e larecchie i genuità, ma, se vuoi, in settimana te lo faccio. :)
Detto questo è in tema, linare preciso. Fino a due righe dalla fine. Perchè era felice a discapito degli altri? Soprattutto se, come dici all'inizio aveva una mente piccola. La sfiga lo avvolge, ma dov'era la fortuna di prima?
Polly

diego.ducoli
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 29 dicembre 2016, 23:03

A Natale dobbiamo fare i buoni – Fernando Nappo

Ciao Fernando
Ammetto che un racconto sulle risme di carta non me lo aspettavo, fai sembrare meno folle la mia idea di racconto su due supposte.
Il racconto è sicuramente ben scritto, la metafora è carina e si fa capire. L'unica cosa che mi sento di correggerti è quando chiami "ragazza" la brochure, tende a creare confusione.
Per me promosso

Zombie vegani VS piante carnivore – Marco Roncaccia

Ciao Marco
Che delusione! mi aspettavo veramente gli zombie vegani(che poi è un idea che mi frulla in testa da un pò).
Per il resto il racconto funziona i giochi di parole divertono e la storia funziona. I personaggi, per quanto caricaturiali, sono credibili.
Se tralascio il dispiacere per gli zombie e le piante carnivore lo reputo un buon pezzo.

Fregata! - Manuel Piredda

Ciao Manuel
Credo che la Fortune sia una nave pirata famosa, ma al momento non mi ricordo dove l'ho sentita.
Il pezzo mi ha richiamato alla mente il film "Pirati" che ho amato in gioventù.
Non mi dilungo troppo, lo avranno gia fatto gli altri. Il pezzo funziona l'unico appunto è sull' apparizione del capitano: arriva troppo tardi. Non è la piratessa a lottare ma la sua ciurma, lei arriva e poco dopo affondanda, non ho il tempo per affezionarmi ne per considerare la sua morte epica.
Per il resto mi è piacito.

Uno su un miliardo – Angelo Frascella

Ciao Angelo
Il racconto mi è piaciuto gioca sullo stereotipo dei cinesi tutti uguali, un buon modo per declinare il tema.
Il racconto scorre bene, avrei calcato un po' la mano sulle caricature per rendere il tutto più grottesco e magari dare un pizzico di brio in più che mi sembra mancare.
Una buona prova forse da aggiustare un pelo.

Nevio e fortuna – Claudia De Francesco

Ciao Claudia
Credo che lo stile utilizzato per il racconto sia una scelta stilistica, ma ammetto che non mi è piaciuto molto.
I primi due pezzi sono quasi ridondanti e non ne capisco il motivo,alcuni passaggi sono pesantini.
Nei commenti leggo che il brano è stato apprezzato, ma io non riesco a farlo..
Ti chiedo scusa ma probabilmente non sono il lettore giusto per questo racconto.

Il lago dei cigni – Andrea Grillone


Ciao Andrea
Il pezzo funziona, si fa leggere con piacere e tieni il ritmo alto.
Ti confermo che a livello di trama giochi un po' sul classico, non che sia un male intendiamoci, ma il tutto sembra non spiccare mai il volo.
Un buon esercizio, ti invito a riproporre un pezzo simile ma con una nota di originalità in più.

Cambiamenti - Alessandra Corra

Ciao Alessandra
L'idea non è male, ma la brusca virata finale non riesco ad apprezzarla.
Il virus spiega molte cose ma risulta ostico da digerire anche perché salta fuori dal nulla senza nessun accenno precedente. Il bullismo verso il protagonista mi sembra inverosimile, come fanno a riconoscerlo se è l'esatto contrario di prima?
Per il resto non so, non sono rimasto colpito particolarmente, magari è un problema mio.

Semplice fortuna – Giuseppe Patti





Ciao Andrea
La forma usata non la trovo congeniale per un racconto.
Succedono un sacco di cose in questo racconto ma non si capisce il perché di molti eventi. Perché sta alla finestra?
Perché viene licenziato?
Il tutto è troppo descrittivo, non si empatizza col protagonista, lo si vedere passare ma non escono le emozioni.


Paolo – Claudia Stancanelli

Ciao Claudia
Credo che il pezzo debba essere rivisto. I dialoghi sembrano un po' troppo forzati soprattutto quelli dello "Yoga", anche alcune dinamiche mi sembrano strane.
La chiusa avviene un pò troppo in fretta e poi non ho ben chiaro che età abbia Lia: se assomiglia ad un anziano dovrebbe essere un anziana. L'idea è buona ma andrebbe sistemata.

Classifica:

1) A Natale bisogna fare i buoni
2) Zombie vegani VS piante carnivore
3) Uno su un miliardo
4) Fregata!
5) Il lago dei cigni
6) Cambiamenti
7) Nevio e Fortuna
8) Paolo
9) Semplice fortuna

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antico
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#10 » venerdì 30 dicembre 2016, 1:05

Tempo per le classifiche: TERMINATO.
Nei prossimi giorni riceverete anche i miei commenti e la mia classifica e al termine calcolerò quella generale finale di raggruppamento per definire i tre finalisti.

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antico
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#11 » martedì 3 gennaio 2017, 20:48

Piccola annotazione... Occhio a cercare di distribuirvi meglio i commenti nel corso dei dieci giorni... Se li fate tutti l'ultima sera 1) non date modo ai commentati di ribattere e 2) rischiate di prendere cantonate non capendo alcuni aspetti dei testi e poi dare la colpa a loro invece che alla lettura affrettata. Eravamo sotto le feste, vero, e il mio non vuole essere un giudizio nei vostri confronti, semmai un consiglio per cercare di trarre il massimo dall'esperienza che può offrire Minuti Contati :)

Ed ecco a voi la mia classifica!

1) Paolo, di Claudia Stancanelli

Ho l'impressione che alcuni commentatori si siano confusi un po'... Lia è l'insegnante di yoga, Sandra è la dirigente dell'azienda per modelle. A me è sembrato chiaro fin da subito, ma il fatto che più commentatori si siano sbagliati può essere dovuto alla punteggiatura e alla mancanza di maiuscole all'inizio di alcune linee di dialogo. Per me questo è un pollice quasi su e il migliore racconto del gruppo. Ti chiedo di dargli una sistemata nel Laboratorio perché sì, in Vetrina ci starebbe bene. Complimenti, ottimo esordio su Minuti Contati.
2) Zombie vegani VS piante carnivore, di Marco Roncaccia
Divertente. Penso che con più spazio potrebbe rendere meglio, nel senso che avresti potuto contestualizzare con maggiore forza e giocare di più sul tranello in cui è caduto per non fare arrivare tutto dal nulla alla fine (che non è un male, ma se crei tensione narrativa è meglio). Il tema è perfettamente centrato. Direi un pollice tendente all’alto (il pollice su è per i racconti che sembrano calzare a pennello nei 3000 caratteri).
3) Il lago dei cigni, di Andrea Grillone
Mi è piaciuto, un racconto che fa e arriva esattamente dove vuole arrivare. Occhio all'unico errore (almeno a mio avviso): il protagonista tira in ballo Tiziano Ferro per poi chiedersi chi è... Non mi è piaciuto e mi ha dato l'impressione della svista. Il tema è ben affrontato, il finale mi ha soddisfatto. Non un pollice su perché si può provare a dare un maggior spessore al protagonista, magari inserendo qualcosa di lui oltre all'ossessione di "timbrare"... Pollice tendente all'alto.
4) Uno su un miliardo, di Angelo Frascella
Racconto molto particolare: una commedia degli equivoci ristretta in 3000 caratteri. Certo, è assai forzata nella parte finale e ci sono un paio di eventi che arrivano giusti e a puntino, cosa che non gradisco mai, ma la tua narrazione leggera e pulita tende, almeno in parte, a compensare il problema. Il tema c’è ed è anche trattato in modo originale. Per me un pollice tendente all’alto, nonostante il problema, a mio avviso grave, dell’eccessiva casualità.
5) Cambiamenti, di Alessandra Corrà
Racconto affascinante che ha bisogno di qualche aggiustatina, ma non concordo con chi non lo ha catalogato come fantascienza. Mi ha ricordato parecchio ANOTHER EARTH, sia nelle atmosfere che per la spizzata leggera di sf. Senza dimenticare 1Q84 di Murakami, ha qualcosa anche di quello. Però devi lavorarci ancora e molto. Non ho trovato verosimile che l'abbiano riconosciuto sul giornale... Perché ci si trovava? Troppo casuale e forzato. Occhio che quest'idea del "change" completo dell'umanità ha delle potenzialità davvero notevoli. Per me un pollice tendente all'alto, anche se lo penalizzerò nei confronti delle altre valutazioni simili perché problematico nella struttura.
6) Fregata!, di Manuel Piredda
Bella scrittura, davvero. La scena è forte e rimane impressa nella mente del lettore, il tema è preso direi con “originalità”, sembra quasi di essere su quella Fregata con quei marinai. Anche il personaggio del Capitano è da subito carismatico e forte, però è anche con il suo ingresso che arrivano i problemi del racconto: credo che tu volessi puntare sulla dialettica tra lei e il mare, però la parte finale mi risulta troppo veloce, accelerata, poco funzionale. Per me è un pollice ni tendente verso l’alto, necessita probabilmente di più spazio.
7) A natale bisogna fare i buoni, di Fernando Nappo
L’idea è davvero ottima, complimenti. La lettura è piacevole, ma ci sono tre punti che mi stridono parecchio: 1) il tema, non lo vedo così chiaramente. I vari fogli di carta non sono sosia, al massimo si riciclano in altre mansioni. Ho letto la tua spiegazione, ma non mi ha convinto. C’è però da dire che se accetto l’omologarsi come sinonimo di sosia, il resto, la fortuna, c’è. 2) ragazza? Questo è un errore grave e lo sai, non devo neppure commentarlo più di tanto se non sottolineandoti che sì, questa è una bella riga rossa con punto esclamativa. 3) non riesco ad accettare l’idea che non siano usa e getta. Questi sembrano tornare dall’aldilà della carta straccia… Quindi resta l’interpretazione che per te siano concetti, ma mi sembra che tu ti rivolga ai tuoi protagonisti in toni abbastanza fisici. Insomma, mi è piaciuto, ma più per l’idea stessa che non per la realizzazione. Ci sono alcune criticità da risolvere di cui la più grave, ai fini della consistenza del racconto, è la terza in quanto la prima è inerente al contest e la seconda la si risolve facilmente. Per me un pollice ni, purtroppo, ma tendente all’alto, ma questo è un racconto che deve ambire al su.
8) Nevio e Fortuna
Veste, veli, venti, vallata... Tutto nella prima riga. Ti confesso che non è stato un bell'iniziare. Poi trovi una strada e la trovata del vomito della Dea è vincente, ma la sensazione è che il testo vada ancora affinato, revisionato per farlo esprimere nel modo più corretto. Ottima la doppia interpretazione del tema, letterale e meno. Pe me un pollice ni che però tende verso l'alto soprattutto grazie all'intuizione sul "rovescio".
9) Semplice fortuna, di Giuseppe Patti
Molto interessante. Vero, il racconto è parecchio problematico, ma sento una voce che si sta definendo, dietro, e sono curioso di vederti alla prova nei prossimi mesi. Questa volta sei stato travolto dal tempo e dalla limitatezza dei caratteri, in più non hai potuto rileggere, quindi in pratica trattasi di abbozzo e sì, la questione licenziamento stride con la tua definizione del personaggio, e gli aventi accaduno uno dopo l'altro in modo forse troppo raccontato e altri piccoli problemi. Pollice ni al pelo pelo, ci vediamo il prossimo mese.

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antico
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Re: Gruppo ORRIDO: Lista racconti ammessi e classifiche

Messaggio#12 » mercoledì 4 gennaio 2017, 13:36

E QUI ecco la news con la classifica finale del gruppo e i finalisti!

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