The Clash - Giuseppe Gangemi
Inviato: martedì 31 gennaio 2017, 9:51
Il tenente Wid striscia lungo immondi corridoi lasciandosi alle spalle una scia verdastra.
Con la mano destra regge una lancia al plasma, sulle sue spalle è gravato da un pesante scudo sfregiato da numerosi colpi di armi laser.
In testa è posseduto da voci.
Hälsningar från en dataprogrammerare i den lilla universitetsstaden Ithaca på planeten Jorden…
“La fame e quel disco siano maledetti” dice con un sibilo, mentre con la lingua biforcuta fende l’aria.
Carcasse spolpate di suoi simili giacciono ai lati del suo percorso.
Il suo ventre tuona. “Vediamo un po’ se ci sono novità, altrimenti ci uccideremo e cannibalizzeremo a vicenda.” Poi aggiunge “Uccidere i miei fratelli è comunque un vero piacere”.
Con le falangi squamate dell’arto sinistro schiaccia il pulsante esagonale a lato della porta davanti a cui è giunto.
Questa si apre e Wid la varca ritrovandosi all’interno di un ampio laboratorio.
Adesso le voci non sono solo nel suo cervello e le sente realmente attraverso i buchi posti ai lati della testa.
नमस्कार. ह्या पृथ्वीतील लोक तुम्हाला त्यांचे शुभविचार पाठवतात आणि त्यांची इच्छा आहे की तुम्ही ह्या जन्मी धन्य व्हा…
Dopo un attimo di stordimento si guarda attorno. Dentro ci sono una decina di creature identiche a lui. Fratelli.
Sono in silenzio e ascoltano i suoni provenienti da un disco d’oro.
Üdvözletet küldünk magyar nyelven minden békét szerető lénynek a Világegyetemen…
Sono parole che a Wid sembrano messe a caso e senza logica. Il suo nido sta lavorando ormai da alcuni mesi a quei messaggi.
Milí přátelé, přejeme vám vše nejlepší…
“Avete finito le traduzioni?” chiede Wid.
“Sì, appartengono a varie lingue, ma tutti i messaggi hanno un filo conduttore. Sono messaggi di una civiltà inferiore che ci invita ad andare a mangiarli.” Dice lo scienziato divaricando le fauci e mostrando due lunghe fila di denti taglienti.
Ni strebas vivi en paco kun la popoloj de la tuta mondo, de la tuta kosmo…
§§§
Wid e i suoi fratelli si imbarcano sulle navi d’assalto.
Si sentono forti e l’istinto di mangiarsi l’un l’altro è stato messo da parte. “Avete localizzato la provenienza del rottame?” dice Wid a Xekkut, il Capitano di Vascello.
“Sì, da un angolo marginale della galassia.”
“Speriamo in bene.”
Le serpi entrano nelle capsule di ibernazione e iniziano un lungo sonno in attesa di assaporare qualcosa di esotico.
§§§
Entrati nel sistema solare, le apparecchiature della nave si riattivano e svegliano le serpi.
Ad alta velocità si dirigono verso la terra.
Giunti intorno all’orbita del pianeta i motori delle navi si arrestano e i droni vengono mandati in perlustrazione.
“Sembra una landa desolata priva di vita” dice Wid osservando il pianeta dai monitor della sala comandi del vascello.
“I sistemi rivelano che non esiste forma organica su questo pianeta, non troveremo nulla di cui nutrirci.” Dice il capitano Xekkut scoraggiato mentre lo stomaco gli rumoreggia.
“Dobbiamo mantenere la calma e gestire il flusso delle informazioni. Se sulle navi si dovesse diffondere la notizia che abbiamo fatto un viaggio a vuoto e che qui non c’è nulla da mangiare, a bordo scoppierebbero scontri e tumulti cannibaleschi.”
“La soluzione migliore risiede sempre in un azione pianificata. Se la situazione non evolve in modo positivo, faremo imbarcare i più deboli sui cargo promettendogli che saranno i primi a sbarcare su quel pianeta e i primi a potersi nutrire. Una volta sui cargo li sigilleremo all’interno e li gaseremo.”
“E così avremo carne a sufficienza per rifocillare i più forti del nostro gruppo, ibernarci e viaggiare verso uno degli altri pianeti della nostra lista spesa.”
Mentre Wid e il capitano immaginano di nutrirsi con le carni fraterne gli strumenti del computer di bordo sembrano impazzire. I due guerrieri serpe vengono sommersi da luci e suoni.
“Forse ci siamo sbagliati. Questo pianeta sembra avere ancora qualche forma di vita. Bizzarra ma viva.” Dice Wid.
§§§
Gli uomini serpe si imbarcano sui cargo e sbarcano sul pianeta.
Davanti a loro si estendono a perdita d’occhio macerie e rottami metallici.
Wid indossa un casco e comunica con il capitano rimasto a bordo dell’astronave.
“Indicami il punto in cui si trova il cibo” disse Wid.
“Proseguite verso nord ancora un po’, il visore ti mostrerà una zona in cui è celata un’ampia grotta sotterranea, al suo interno ci dovrebbe essere il cibo.”
§§§
Penetrati all’interno della caverna, Wid e i suoi illuminano con le torce l’ambiente.
Attorno a loro ci sono centinaia di statue alte varie metri. Esseri bipedi armati di lance e scudi. Wid è nauseato, non riesce a credere che nell’universo ci sia o ci sia stata una forma di vita capace di muoversi eretta su due zampe e non strisciando sulle spire.
“Ma siamo proprio sicuri che queste cose siano commestibili? A me paiono blocchi di metallo” dice Wid colpendo leggermente con la punta della lancia uno di quei guerrieri.
“Sì, sono almeno in parte commestibili. Insieme a quella massa metallica deve esserci qualcosa di vivo e quindi qualcosa con cui possiamo cibarci. Tu riporta a bordo tutto quello che vedi poi ci penseranno i nostri scienziati a estrarre da quelle cose il nutrimento.” Dice Xekkut.
§§§
Quando la navicella di Wid attracca nell’hangar della nave e i portelloni si aprono per far sbarcare i membri di ritorno dalla missione di rifornimento, il guerriero serpente vede tutti i fratelli che erano rimasti sulla nave ad aspettarlo minacciosi.
“Dacci da mangiare” sibilano i guerrieri serpe.
Percependo la tensione, Wid prepara lancia e scudo: “Allontanatevi, quello che abbiamo preso non è mangiabile per adesso, va trattato.”
“Scuse, volete tenere tutto per voi” dice una delle serpi che capeggia il gruppo.
“Devi rispettare gli ordini di un tuo superiore” dice Wid. Avanza e apre in due con un colpo di lancia la testa dell’impudente.
“E ora allontanatevi, se avete fame potete mangiare la carne di quel miserabile.”
Un orda famelica di serpi si getta sulle carni rinsecchite del morto.
§§§
“Gli scienziati hanno fallito e i tumulti si susseguono. Lasci a me la gestione di quegli studiosi. Li spremerò affinché trovino una soluzione” dice Wid.
“Dobbiamo risolvere la situazione ora, senza perdere altro tempo. Ributtiamo su quel pianeta quei blocchi di ferro. Diamo i serpenti più deboli in pasto a quelli più forti. Lasciamo questo posto e cerchiamo altro cibo.” Dice il capitano.
“Io sento che in quelle cose c’è qualcosa di vivo e se c’è qualcosa di vivo c’è qualcosa da mangiare. Lo ha detto anche lei quando ero nella grotta. Mi faccia trovare una soluzione.” Dice Wid.
“E dove vorresti trovarla?” Domanda il capitano.
Wid si guarda attorno. Nel laboratorio ci sono alcune statue di quei guerrieri e numerosi strumenti scientifici. Non sembra riuscire a trovare qualcosa in grado di risolvere il rompicapo in cui è caduta la sua razza. Poi il suo sguardo si posa sul disco d’oro che lo aveva tormentato con le frasi incomprensibili.
“Là!” dice Wid “all’interno di quel disco ci potrebbe essere la soluzione per rendere completamente carne quel metallo.”
“Se non la smetti sarai tu la carne che finirà nel mio stomaco. Hai tempo due ore, poi se vuoi vivere mangerai insieme a me i nostri fratelli più deboli.” Il capitano esce fuori dal laboratorio.
Wid si avvicina subito al disco e attiva le apparecchiature avviando la riproduzione sonora.
Inizia a risentire i saluti e gli inviti che i terrestri fecero millenni prima alle popolazioni di mondi lontani.
“Nulla, sono solo miseri convenevoli di una razza ormai estinta.”
Dopo i saluti e i messaggi di pace il disco comincia a riprodurre musiche e melodie.
Wid ascolta il Primo movimento, Concerto brandeburghese no. 2 in Fa di Bach e subito dopo un brano musicale di Giava, il Puspawarna.
“Nulla, qua non c’è nulla di utile. Abbiamo fatto un viaggio inutile, vorrà dire che mangerò i miei fratelli.” Wid si muove verso la porta lisciandosi lo stomaco e schioccando la lingua biforcuta.
In quell’istante gli altoparlanti cominciano a diffondere una melodia primordiale, qualcosa di molto più antico e potente della sua razza. Si tratta di un banalissimo brano ricco di percussioni.
https://www.youtube.com/watch?v=1gp08prbwjI
Wid ha sentito quel brano numerose volte. Ora però lo percepisce in modo diverso. Ora ad ascoltare quel brano ci sono anche quelle statue.
Wid spinto dall’istinto guerriero imbraccia lancia e scudo mettendosi in posizione di difesa.
L’aria si fa rarefatta e le statue sembrano vibrare e tuonare. Sono entrate in risonanza con quell’antica musica africana e riprendono vita. Iniziano a muoversi, a camminare e a levare in alto le armi.
Un guerriero metallico dalla pelle nera si scaglia contro Wid trafiggendolo con la lancia.
Un altro guerriero africano si avvicina al disco e sapendo come per istinto quello che devo fare, lo manda in loop facendo riprodurre in modo ossessivo e continuativo le percussioni di Charles Duvelle.
La musica ora raggiunge ogni parte della nave, risvegliando anche le altre statue ammassate nei vari magazzini dispense.
I guerrieri sfondano le porte del laboratorio e si riversano lungo i corridoi uccidendo qualunque cosa strisciante trovino lungo la loro folle corsa.
§§§
Un guerriero metallico siede intorno al fuoco con alcuni dei suoi compagni.
Stanno banchettando.
In mano ha uno spiedo al quale è conficcato il tronco di un essere serpentino.
Il gigante nero da un potente morso alla carcassa inghiottendo la testa di Wid.
Con la mano destra regge una lancia al plasma, sulle sue spalle è gravato da un pesante scudo sfregiato da numerosi colpi di armi laser.
In testa è posseduto da voci.
Hälsningar från en dataprogrammerare i den lilla universitetsstaden Ithaca på planeten Jorden…
“La fame e quel disco siano maledetti” dice con un sibilo, mentre con la lingua biforcuta fende l’aria.
Carcasse spolpate di suoi simili giacciono ai lati del suo percorso.
Il suo ventre tuona. “Vediamo un po’ se ci sono novità, altrimenti ci uccideremo e cannibalizzeremo a vicenda.” Poi aggiunge “Uccidere i miei fratelli è comunque un vero piacere”.
Con le falangi squamate dell’arto sinistro schiaccia il pulsante esagonale a lato della porta davanti a cui è giunto.
Questa si apre e Wid la varca ritrovandosi all’interno di un ampio laboratorio.
Adesso le voci non sono solo nel suo cervello e le sente realmente attraverso i buchi posti ai lati della testa.
नमस्कार. ह्या पृथ्वीतील लोक तुम्हाला त्यांचे शुभविचार पाठवतात आणि त्यांची इच्छा आहे की तुम्ही ह्या जन्मी धन्य व्हा…
Dopo un attimo di stordimento si guarda attorno. Dentro ci sono una decina di creature identiche a lui. Fratelli.
Sono in silenzio e ascoltano i suoni provenienti da un disco d’oro.
Üdvözletet küldünk magyar nyelven minden békét szerető lénynek a Világegyetemen…
Sono parole che a Wid sembrano messe a caso e senza logica. Il suo nido sta lavorando ormai da alcuni mesi a quei messaggi.
Milí přátelé, přejeme vám vše nejlepší…
“Avete finito le traduzioni?” chiede Wid.
“Sì, appartengono a varie lingue, ma tutti i messaggi hanno un filo conduttore. Sono messaggi di una civiltà inferiore che ci invita ad andare a mangiarli.” Dice lo scienziato divaricando le fauci e mostrando due lunghe fila di denti taglienti.
Ni strebas vivi en paco kun la popoloj de la tuta mondo, de la tuta kosmo…
§§§
Wid e i suoi fratelli si imbarcano sulle navi d’assalto.
Si sentono forti e l’istinto di mangiarsi l’un l’altro è stato messo da parte. “Avete localizzato la provenienza del rottame?” dice Wid a Xekkut, il Capitano di Vascello.
“Sì, da un angolo marginale della galassia.”
“Speriamo in bene.”
Le serpi entrano nelle capsule di ibernazione e iniziano un lungo sonno in attesa di assaporare qualcosa di esotico.
§§§
Entrati nel sistema solare, le apparecchiature della nave si riattivano e svegliano le serpi.
Ad alta velocità si dirigono verso la terra.
Giunti intorno all’orbita del pianeta i motori delle navi si arrestano e i droni vengono mandati in perlustrazione.
“Sembra una landa desolata priva di vita” dice Wid osservando il pianeta dai monitor della sala comandi del vascello.
“I sistemi rivelano che non esiste forma organica su questo pianeta, non troveremo nulla di cui nutrirci.” Dice il capitano Xekkut scoraggiato mentre lo stomaco gli rumoreggia.
“Dobbiamo mantenere la calma e gestire il flusso delle informazioni. Se sulle navi si dovesse diffondere la notizia che abbiamo fatto un viaggio a vuoto e che qui non c’è nulla da mangiare, a bordo scoppierebbero scontri e tumulti cannibaleschi.”
“La soluzione migliore risiede sempre in un azione pianificata. Se la situazione non evolve in modo positivo, faremo imbarcare i più deboli sui cargo promettendogli che saranno i primi a sbarcare su quel pianeta e i primi a potersi nutrire. Una volta sui cargo li sigilleremo all’interno e li gaseremo.”
“E così avremo carne a sufficienza per rifocillare i più forti del nostro gruppo, ibernarci e viaggiare verso uno degli altri pianeti della nostra lista spesa.”
Mentre Wid e il capitano immaginano di nutrirsi con le carni fraterne gli strumenti del computer di bordo sembrano impazzire. I due guerrieri serpe vengono sommersi da luci e suoni.
“Forse ci siamo sbagliati. Questo pianeta sembra avere ancora qualche forma di vita. Bizzarra ma viva.” Dice Wid.
§§§
Gli uomini serpe si imbarcano sui cargo e sbarcano sul pianeta.
Davanti a loro si estendono a perdita d’occhio macerie e rottami metallici.
Wid indossa un casco e comunica con il capitano rimasto a bordo dell’astronave.
“Indicami il punto in cui si trova il cibo” disse Wid.
“Proseguite verso nord ancora un po’, il visore ti mostrerà una zona in cui è celata un’ampia grotta sotterranea, al suo interno ci dovrebbe essere il cibo.”
§§§
Penetrati all’interno della caverna, Wid e i suoi illuminano con le torce l’ambiente.
Attorno a loro ci sono centinaia di statue alte varie metri. Esseri bipedi armati di lance e scudi. Wid è nauseato, non riesce a credere che nell’universo ci sia o ci sia stata una forma di vita capace di muoversi eretta su due zampe e non strisciando sulle spire.
“Ma siamo proprio sicuri che queste cose siano commestibili? A me paiono blocchi di metallo” dice Wid colpendo leggermente con la punta della lancia uno di quei guerrieri.
“Sì, sono almeno in parte commestibili. Insieme a quella massa metallica deve esserci qualcosa di vivo e quindi qualcosa con cui possiamo cibarci. Tu riporta a bordo tutto quello che vedi poi ci penseranno i nostri scienziati a estrarre da quelle cose il nutrimento.” Dice Xekkut.
§§§
Quando la navicella di Wid attracca nell’hangar della nave e i portelloni si aprono per far sbarcare i membri di ritorno dalla missione di rifornimento, il guerriero serpente vede tutti i fratelli che erano rimasti sulla nave ad aspettarlo minacciosi.
“Dacci da mangiare” sibilano i guerrieri serpe.
Percependo la tensione, Wid prepara lancia e scudo: “Allontanatevi, quello che abbiamo preso non è mangiabile per adesso, va trattato.”
“Scuse, volete tenere tutto per voi” dice una delle serpi che capeggia il gruppo.
“Devi rispettare gli ordini di un tuo superiore” dice Wid. Avanza e apre in due con un colpo di lancia la testa dell’impudente.
“E ora allontanatevi, se avete fame potete mangiare la carne di quel miserabile.”
Un orda famelica di serpi si getta sulle carni rinsecchite del morto.
§§§
“Gli scienziati hanno fallito e i tumulti si susseguono. Lasci a me la gestione di quegli studiosi. Li spremerò affinché trovino una soluzione” dice Wid.
“Dobbiamo risolvere la situazione ora, senza perdere altro tempo. Ributtiamo su quel pianeta quei blocchi di ferro. Diamo i serpenti più deboli in pasto a quelli più forti. Lasciamo questo posto e cerchiamo altro cibo.” Dice il capitano.
“Io sento che in quelle cose c’è qualcosa di vivo e se c’è qualcosa di vivo c’è qualcosa da mangiare. Lo ha detto anche lei quando ero nella grotta. Mi faccia trovare una soluzione.” Dice Wid.
“E dove vorresti trovarla?” Domanda il capitano.
Wid si guarda attorno. Nel laboratorio ci sono alcune statue di quei guerrieri e numerosi strumenti scientifici. Non sembra riuscire a trovare qualcosa in grado di risolvere il rompicapo in cui è caduta la sua razza. Poi il suo sguardo si posa sul disco d’oro che lo aveva tormentato con le frasi incomprensibili.
“Là!” dice Wid “all’interno di quel disco ci potrebbe essere la soluzione per rendere completamente carne quel metallo.”
“Se non la smetti sarai tu la carne che finirà nel mio stomaco. Hai tempo due ore, poi se vuoi vivere mangerai insieme a me i nostri fratelli più deboli.” Il capitano esce fuori dal laboratorio.
Wid si avvicina subito al disco e attiva le apparecchiature avviando la riproduzione sonora.
Inizia a risentire i saluti e gli inviti che i terrestri fecero millenni prima alle popolazioni di mondi lontani.
“Nulla, sono solo miseri convenevoli di una razza ormai estinta.”
Dopo i saluti e i messaggi di pace il disco comincia a riprodurre musiche e melodie.
Wid ascolta il Primo movimento, Concerto brandeburghese no. 2 in Fa di Bach e subito dopo un brano musicale di Giava, il Puspawarna.
“Nulla, qua non c’è nulla di utile. Abbiamo fatto un viaggio inutile, vorrà dire che mangerò i miei fratelli.” Wid si muove verso la porta lisciandosi lo stomaco e schioccando la lingua biforcuta.
In quell’istante gli altoparlanti cominciano a diffondere una melodia primordiale, qualcosa di molto più antico e potente della sua razza. Si tratta di un banalissimo brano ricco di percussioni.
https://www.youtube.com/watch?v=1gp08prbwjI
Wid ha sentito quel brano numerose volte. Ora però lo percepisce in modo diverso. Ora ad ascoltare quel brano ci sono anche quelle statue.
Wid spinto dall’istinto guerriero imbraccia lancia e scudo mettendosi in posizione di difesa.
L’aria si fa rarefatta e le statue sembrano vibrare e tuonare. Sono entrate in risonanza con quell’antica musica africana e riprendono vita. Iniziano a muoversi, a camminare e a levare in alto le armi.
Un guerriero metallico dalla pelle nera si scaglia contro Wid trafiggendolo con la lancia.
Un altro guerriero africano si avvicina al disco e sapendo come per istinto quello che devo fare, lo manda in loop facendo riprodurre in modo ossessivo e continuativo le percussioni di Charles Duvelle.
La musica ora raggiunge ogni parte della nave, risvegliando anche le altre statue ammassate nei vari magazzini dispense.
I guerrieri sfondano le porte del laboratorio e si riversano lungo i corridoi uccidendo qualunque cosa strisciante trovino lungo la loro folle corsa.
§§§
Un guerriero metallico siede intorno al fuoco con alcuni dei suoi compagni.
Stanno banchettando.
In mano ha uno spiedo al quale è conficcato il tronco di un essere serpentino.
Il gigante nero da un potente morso alla carcassa inghiottendo la testa di Wid.