La lapide sfuggita

Tutti pronti per lunedì 16 gennaio 2017 dalle 21.00 all'una con un tema del mitico Emanuele Manco!
alexandra.fischer
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La lapide sfuggita

Messaggio#1 » lunedì 16 gennaio 2017, 21:28

LA LAPIDE SFUGGITA
di Alexandra Fischer
Il quartiere era deserto per via della pioggia scrosciante di novembre.
La gente si era chiusa in casa con la paura che il fiume esondasse.
Emiliano era uno dei pochi coraggiosi ad aver affrontato il maltempo per via della sua disorganizzazione.
Non aveva fatto la spesa e così, eccolo in auto, con il bagagliaio colmo di provviste.
Le notizie, però, le sapeva in ogni dettaglio ed era angosciato all’idea di trovarsi bloccato dall’acqua sulla via di casa.
Davanti a lui, un tombino era saltato via, terrorizzandolo al punto di scegliere la scorciatoia più rapida, quella per il vecchio quartiere ottocentesco, disabitato, ma ancora esistente per via della superstizione che aveva contagiato anche l’assessore all’urbanistica.
Abbatterne le case avrebbe portato male alla città, visto che nell’ultima ci aveva abitato il marmista incaricato di scolpire le lapidi commemorative.
Secondo le voci degli abitanti più anziani, l’ultima lapide scolpita dal marmista non ricordava un fatto storico, ma era un monito per le streghe del fiume, ideato con l’allora sacerdote Fulvio Cerri.
Da quando esisteva quella lapide, quella parte della città aveva fatto da baluardo contro una terribile alluvione, riducendone i danni.
Emiliano era passato diverse volte accanto a quella casa, senza notare il riquadro di marmo.
Forse non gli sarebbe capitato neppure quella volta se un cane non gli avesse tagliato la strada, obbligandolo a una frenata pazzesca.
Allora, Emiliano era sceso per scaricare la tensione prima di rincasare.
Guardando per terra, aveva visto la forza dell’acqua diminuire in corrispondenza della casa.
Incuriosito, si era avvicinato all’edificio, notando solo allora la lapide: raffigurava un sacerdote sulla riva del fiume con un libro aperto fra le mani e un gruppo di vecchie scarmigliate che vi tuffavano.
La lapide riportava la frase: “A eterno memento del coraggio di Don Fulvio Cerri, 8 novembre 1884”.
A Emiliano sembrò di scoprire solo allora la città nella quale era nato e vissuto.
Ci era voluta la paura dell’alluvione per mostrargli un angolo cieco che, diversamente, non avrebbe mai visto.
Emiliano si fece il segno della croce e ripartì.

Poche ore dopo, navigando su Internet, seppe che l’emergenza era rientrata.



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antico
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#2 » lunedì 16 gennaio 2017, 21:36

Alexandra, velocissima! Tutto ok con i parametri, non mi resta che augurarti una buonissima EMANUELE MANCO EDITION!

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#3 » martedì 17 gennaio 2017, 18:31

Ciao Antico, grazie.

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ceranu
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#4 » mercoledì 18 gennaio 2017, 15:50

Ciao Alexandra, ben tornata.
Prima di tutto ti faccio i complimenti per la chiarezza del racconto. Normalmente lasci troppi angoli bui e ti insinui in ambientazioni di difficile comprensione, ma stavolta, invece, è tutto chiaro.
Però è venuto meno il tuo estro, il tutto è molto blando e nel momento clou, la storia si sgonfia e il tutto si risolve con una ricerca su internet. Un po' poco.
Dal punto di vista tecnico, come ti è già capitato in passato, hai abusato degli a capo. Ce ne sono troppi e spezzettano la lettura.
Nel complesso è un racconto sufficiente.
Ciao e alla prossima.

Kuranes
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#5 » mercoledì 18 gennaio 2017, 18:35

Ciao! La prima cosa che mi viene da dire è che forse hai risentito del bisogno di restare sulla traccia. La frase "Ci era voluta la paura dell’alluvione per mostrargli un angolo cieco che, diversamente, non avrebbe mai visto", mi è sembrata un po' troppo una freccia puntata sull'aggancio al tema dell'Edizione... Al di là della trama e dello sviluppo un po' blando, comunque, ho apprezzato la chiarezza e la linearità formale.

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#6 » giovedì 19 gennaio 2017, 20:24

Ciao Ceranu, scusa per gli a capo di troppo. Devo starci attenta. Quanto al carattere blando del racconto, ho cercato di renderlo più verosimile che potevo (l'angolo cieco doveva apparire in un contesto realistico). Riconosco che avrei potuto fare di più. Ti sono grata per avermelo fatto notare. Prendo questa storia come una traccia da sviluppare.
Ultima modifica di alexandra.fischer il giovedì 19 gennaio 2017, 20:27, modificato 1 volta in totale.

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#7 » giovedì 19 gennaio 2017, 20:26

Ciao Kuranes, sì, in effetti è vero, ho voluto restare molto nel tema dell'edizione. Mi dispiace per lo sviluppo blando (per via del problema della verosimiglianza). Non so, con il senno di poi, avrei potuto metterci qualcosa di più soprannaturale. Grazie delle indicazioni.

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Andrea Partiti
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#8 » giovedì 19 gennaio 2017, 22:31

Più o meno i punti deboli del racconto sono già venuti a galla.
Il ritmo spezzato dagli accapo, che può dare il ritmo giusto ad alcuni racconti, ma in questo caso mi sembra poco efficace.
Il finale con la spiegazione esplicita del tema collegato alla lapide è molto drastico e improvviso, il paragrafo isolato con la ricerca su internet ancora di più. Personalmente (ma è una questione di gusti) io lascerei sfumare il racconto dopo che il tuo protagonista legge la lapide. Magari con appena una frase sul rallentare o scharirsi delle acque che faccia intuire un rientro dell'emergenza senza invocarlo direttamente.

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#9 » sabato 21 gennaio 2017, 19:57

Ciao Andrea, terrò conto delle tue osservazioni sul finale sfumato e anche sui punti deboli degli a capo eccessivi (devo starci attenta). Grazie.

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raffaele.marra
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#10 » domenica 22 gennaio 2017, 23:41

La storia c'è, e anche gradevole. Mi dà l'impressione di una vecchia leggenda popolare; non nascondo di aver fatto anche qualche rapida ricerca in internet, ma non ho trovato indizi a riguardo. Ciò che non va, però, è il modo in cui hai realizzato il tuo scritto. Il tutto mi sembra un po' frettoloso, poco curato, mirato esclusivamente a mettere in chiaro un'idea buona senza alcuna cura per lo stile o per la ricerca di una forma avvincente. E uno stile un po' più curato sarebbe stato utile per valorizzare questa buona idea di base.

Niko G
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#11 » mercoledì 25 gennaio 2017, 21:43

La cosa che più mi è piaciuta di questo racconto è stato il mescolare realtà e fantasia popolare facendo porre al lettore il dubbio sulla reale esistenze di queste “Streghe del fiume”. Credo ci sia una buona attinenza alla traccia, anche se non ho colto una localizzazione precisa della storia. Forse la costruzione dei periodi è un po’ secca, e se da un lato questo aiuta a contestualizzare in fretta dall’altro forse toglie un po’ di fluidità.
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

Evandro
Messaggi: 106

Re: La lapide sfuggita

Messaggio#12 » giovedì 26 gennaio 2017, 10:53

Ciao Alexandra, mi sono sforzato di capire se in giro esistesse qualcosa di simile al tuo racconto. Ne risulta che l'originalità è cristallina. Mi è piaciuto. Forse il finale, con la frase esplicita riferita al tema e il semplice rientro dell'emergenza, gli lima via la lode, ma resta un buonissimo racconto. Una lapide contro le forze della natura è un bello sforzo di fantasia. Lo premio.

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#13 » giovedì 26 gennaio 2017, 21:03

Ciao Raffaele, grazie dei complimenti (la storia mi è venuta fuori vedendo una lapide sul muro della casa della sorella di mio zio, nella quale viene lodato un sacerdote. Le streghe e il resto dello spunto sono del tutto miei). Riguardo alla forma, ti do ragione. Avrei dovuto starci più attenta (ero combattuta sul particolare della città da menzionare. Non l'ho fatto, perché sono rimasta indecisa fino all'ultimo, invece, un'occhiata in più al lato tecnico non mi avrebbe fatto male, lo riconosco. L'esperienza mi insegnerà a tenerne conto in futuro).

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#14 » giovedì 26 gennaio 2017, 21:08

Ciao Niko, è vero, sono ricaduta nei periodi secchi, dovuti forse alla tirannia dei caratteri, ma questa non è una scusante, soprattutto se toglie fluidità al racconto. Credo che la pratica mi aiuterà, insieme alla lettura di racconti brevi.

Ciao Evandro, quanti complimenti, grazie. Scusa la frase riferita al tema e il finale troppo realistico, temevo di accumulare errori, ma ora so che osare di più, si può.

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Linda De Santi
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#15 » giovedì 26 gennaio 2017, 21:19

Ciao Alexandra, in generale mi trovo d'accordo con i pareri già espressi dagli altri gladiatori: la storia c'è e la lettura è piacevole, ma il tutto sembra costruito apposta per rispettare il tema del concorso e, una volta terminata la lettura, non mi è rimasto molto, purtroppo. Credo che il finale, soprattutto, andrebbe rivisto: far finire il tutto con una ricerca su internet è una cosa che non mi convince. A presto!

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#16 » venerdì 27 gennaio 2017, 18:33

Ciao Linda, scusa se non ti è rimasto molto del racconto (l'ho scritto camminando letteralmente sul cornicione per la paura di apparire poco chiara e guarda qui, mi dispiace anche per il finale troppo realistico e legato a Internet. Ti ringrazio delle segnalazioni, sono sicura che mi saranno molto utili per migliorarlo).

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antico
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#17 » venerdì 27 gennaio 2017, 22:35

La tua scelta di narrato ci sta, l'intenzione era di costruire una storia semplice che andasse dritta al punto. La problematica reale è che fatichi ad avvicinare il lettore al tuo protagonista. T'invito a leggere il racconto di Mario Pacchiarotti e la tecnica da lui usata, tale da spingere il lettore così vicino al protagonista da fargli sentire quasi come anche proprio il suo viaggio tra quelle viuzze. Sul tema, ci siamo. Pollice ni per me.

alexandra.fischer
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Re: La lapide sfuggita

Messaggio#18 » domenica 29 gennaio 2017, 21:18

Ciao Antico, grazie del commento. Seguirò il tuo consiglio.

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