la strega sindacalista

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Sonia Lippi
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la strega sindacalista

Messaggio#1 » domenica 26 febbraio 2017, 15:51

“Dovrai andare, abbiamo già predisposto tutto.La tua data di nascita, la tua vita e soprattutto il compito da svolgere; non ti puoi rifiutare, così è stato deciso e così sarà!”
Mentre Hatator, il capo del Consiglio delle streghe parlava, la mia mente vagava all'ultima volta che ero stata inviata nella dimensione terrestre.
“Gran Magistra non capisco perché devo tornare in un luogo che non amo; l’ultima volta che mi avete dato una missione sulla Terra mi hanno bruciato come eretica, nonostante abbia portato a termine il mio compito nella guerra dei cento anni.”
“Arsenda, il Consiglio ha deciso di mandare te proprio perché sei stata così brava a farti seguire dal popolo francese e dall'esercito del Re! Comunque questa volta dovrai agire in Italia dove hanno bandito la Santa Inquisizione già da qualche tempo e non rischierai quindi di essere messa al rogo….. Si sono evoluti, al limite, se farai troppo la rivoluzionaria potrebbero spararti ma non credo possa succedere a te”
Cercai di pensare velocemente, sapevo che se mi fossi rifiutata avrei perso i poteri e l’immortalità, ma se avessi accettato, sarebbero iniziati mesi di addestramento che mi avrebbero distolto dalla vita tranquilla fatta di studio e meditazione a cui mi ero abituata.
Sospirai, “Gran Magistra, se il consiglio ha deciso non posso far altro che accettare, ma prima di iniziare l’addestramento, vorrei conoscere più dettagli sulla la mia data di nascita e la missione da svolgere, in più chiedo la libertà di poter scegliere gli umani che mi veicoleranno sulla Terra, quindi ho bisogno più tempo dei classici nove mesi”
Hatator consultò con lo sguardo i membri del consiglio i quali fecero tutte un cenno di approvazione.
Mi sorrise, “Arsenda hai dodici mesi terrestri, sapevamo che avresti chiesto più tempo, in fondo è il tuo modus operandi. Comunque nascerai il primo Maggio e, ovviamente, nella tua data è insita la tua missione".
Alzai le braccia al cielo “sia lode ad Aradia, avete finalmente deciso di riportare il culto della Dea in quella terra devastata dai falsi miti! Sono prontissima Gran Magistra, Beltane sarà ripristinata e….”
“Arsenda, Arsenda , silenzio un attimo! La data del primo Maggio sulla Terra ha un altro significato, è la festa dei lavoratori ed è per questo che nella data di nascita è insita la tua missione, sarai una sindacalista!”
Non potevo crederci! Non capivo come fare la sindacalista in Italia avrebbe portato valore alla nostra causa.
“La Sindacalista Magistra? Se posso permettermi, come può aiutare il ritorno della Dea nella dimensione terrestre? Meglio sarebbe farmi nascere operatore ecologico, almeno avrei una funzione sociale! Potrei ripulire madre terra dalla sporcizia prodotta dagli uomini e anche organizzare corsi per insegnare l’arte del riciclo; ma la sindacalista …. In Italia poi…. Non capisco, davvero! Non credo comunque di esserne capace, e continuo a non capire…”
Hatator mi guardò severa, le sue dita iniziarono a tamburellare impazienti sui braccioli dello scranno,”Arsenda, hai dodici mesi terrestri per scegliere i veicolanti e per studiarti bene la missione, abbiamo scelto il primo maggio come data della tua nascita affinchè una volta cresciuta ti aiuti a porti delle domande sulla straordinarietà del tuo giorno di nascita; la coscienza dormiente in te si sveglierà e ti porterà ad intraprendere le strade giuste. Se abbiamo scelto di farti diventare sindacalista un motivo c’è, nascerai in un mondo e in particolare in una nazione dove vedrai lavoratori perdere a poco a poco i diritti sociali acquisiti e vedrai anche sindacalisti, così presi da se stessi e dai loro intrighi politici, non fare nulla…
Tu sarai la differenza, colei che romperà non solo gli schemi prestabiliti da anni, ma un progetto più ampio che i Governi Europei insieme agli industriali, stanno cercando di portare avanti almeno dal 1930 era terrestre. Fidati Arsenda e studia, dovrai partire tra il 21 e il 28 Agosto data terrestre, ora va, non voglio più sentire le tue ritrosie, va!”
Hatator si alzò dallo scranno e si avviò fuori dalla stanza delle udienze, seguita dalle undici consigliere.
Abbassai la testa in segno di saluto e sottomissione, ogni consigliera passando mi benedisse toccandomi con la mano destra la sommità del capo, questo era il segno che la mia missione era di vitale importanza.
Una volta che il consiglio fu uscito mi guardai attorno.
La sala era circolare con grandi colonne di marmo e grandi vetrate.
Tutti gli abitanti di Stramonium potevano osservare ciò che accadeva all'interno di questa stanza.
Per uscire avrei dovuto aspettare il segnale che il consiglio si fosse sciolto, di prassi, dopo che l’ultima consigliera varca il portale arriva il segnale di fine udienza, ma i tre canti di civetta tardavano ad arrivare.
Mentre osservavo la vita di Stramonium scorrere lenta, sentii il portale aprirsi nuovamente e
Nidawi, la consigliera sciamana, l’unica in grado di donarti o toglierti i poteri, riapparve .
“Arsenda, mia cara, in extremis abbiamo deciso che la tua missione è così importante che per aiutarti ulteriormente ti doneremo il potere della verità. Come sai è molto potente, sarai in grado di capire in un attimo chi ti sta mentendo e chi è sincero, ma soprattutto riuscirai a scorgere sempre la verità in ogni cosa.
Affinchè questo potere ti rimanga attivo nella dimensione terrestre, anche il tuo comportamento dovrà essere affine alla verità. Vieni, unisci la tua fronte alla mia e prendimi le mani.”
Posai la fronte sulla sua unendo le nostre mani e un cerchio di energia blu ci avvolse.
“Che la Dea ti benedica Arsenda, adesso questo potere è tuo, usalo solo per il bene “
“Piaccia sia così” Risposi.
Ci staccammo, la consigliera sciamana uscì velocemente e dopo poco giunsero anche i tre canti della civetta.
Avrei dovuto mettermi subito all'opera, "dodici mesi terrestri non sono molti per mettere a punto una missione" pensai.
Varcai rapidamente il portale, e decisi di dirigermi subito alla biblioteca del tempo; prima di scegliere i veicolanti volevo dare un occhiata alla mia futura vita e alla società che mi avrebbe accolto.
Cercai di godermi la passeggiata, i viali profumavano di fiori in boccio e l’aria era dolcemente tiepida.
A breve avrei dovuto lasciare la tranquillità della mia dimensione per tornare in quel folle guazzabuglio terrestre! Non ne avevo la minima voglia.
Sorrisi nel sentire il meraviglioso sottofondo musicale che le sfere tintinnanti producevano.
La biblioteca del tempo è un posto davvero magico; un cerchio composto da punte grandissime di cristalli di Rocca, dodici per la precisione, e al centro una poltrona scolpita nell'ametista.
Un grande anello d’argento era posizionato a quarantacinque gradi all’interno del cerchio dove scorrevano lente le sfere tintinnanti.
Mi sedetti nella poltrona e posizionai bene le mani sui braccioli, la testa era reclinata un poco all'indietro così da guardare le punte sfaccettate delle colonne.
Mi concentrai sui raggi colorati che i cristalli emettevano e poi a voce alta dissi il mio nome e la data terrestre in cui sarei dovuta nascere.
Un raggio dorato si diresse verso di me inondandomi la fronte di luce e vidi la mia futura vita.
Scorsi velocemente i primi anni e mi soffermai in particolare sulla società in cui avrei vissuto.
Governi che tolgono diritti ai Lavoratori, migranti che rischiano la vita in mare in cerca di condizioni migliori, aziende multinazionali che in nome del puro profitto licenziano lavoratori con ancora qualche tutela per assumere i nuovi schiavi creati ad hoc dal sistema, terremotati lasciati a morire di freddo nelle roulotte, bambini che muoiono di tumore a decine nel sud dell’Italia in un posto chiamato “terra del fuoco “.
Disabili senza assistenza, ospedali fatiscenti, scuole oramai allo sbando, politici intenti solo a difendersi dalle accuse di corruzione, giovani anziani, donne e uomini massacrati dalle forze dell’ordine solo perché cercano di difendere la natura e il loro ambiente dallo scempio degli inceneritori, morte, povertà, avidità, corruzione, menefreghismo, paura, paura, paura!
“Basta così per oggi grazie” con la testa fra le mani cercavo di capire il mio futuro ruolo.
Come potrebbe una sindacalista aiutare a risolvere questi immensi problemi, mi chiedevo.
"Sicuramente un intervento da parte nostra è doveroso, ma da sola non potrei risolvere tutto questo". Ogni missione sulla terra coinvolge almeno sette anime delle varie logge, di solito una strega, una fata, un angelo, un curandero, un cavaliere, un elfo, e un gigante; sapevo quindi che, una volta risvegliata la mia coscienza, le avrei naturalmente attirare a me e avremmo collaborato alla buona riuscita di questa missione.
"Certo che rendere la dignità al lavoro e ai lavoratori significherebbe ridare dignità a una nazione devastata, corrotta e in preda a un menefreghismo cronico. Nel combattere per riconquistare i diritti oramai persi si risveglierebbero le coscienze di molti umani e inevitabilmente alcuni problemi inizierebbero a risolversi in una concatenazione di eventi legati gli uni agli altri" ragionavo tra me.
"E il progetto segreto di cui parlava Hatator?"
Scorrendo gli eventi nella mia mente, capivo che c’era uno schema ben definito per impoverire il sud Italia a favore del nord, così da spaccare l’Italia in due lasciando volutamente il meridione in miseria e cercando di usarlo come discarica di tutta l’Europa.
Un progetto nato durante il nazismo dalla mente folle di un certo Hitler, che voleva riunire l Europa sotto una moneta unica, con la Germania a capo dell’economia e paesi come Portogallo, Spagna, Italia e Grecia a fare da cuscinetto tra l’Africa e la vera Europa industrializzata e multimediale.
“Pazzesco” dissi tra me e me, “ora capisco l’importanza della missione. Devo usare questi mesi per prepararmi bene e per capire chi saranno i miei alleati futuri. Certo è che se riusciremo a portare a termine questa impresa, significherebbe distruggere un disegno di dominazione Europea e Mondiale e impostarne un altro molto più bilanciato. L’Italia è un luogo strategico, cambiare le sue sorti significa davvero cambiare le sorti del mondo intero!”
Mi alzai dalla poltrona e uscii dalla Biblioteca, ora avevo una grande voglia di andare a scegliere i veicolanti, sicuramente avrebbero dovuto essere due sognatori, amanti della natura e della libertà, magari anche un po’ artisti, interessati alla politica ma non coinvolti in essa e soprattutto onesti e giusti.
“non sarà facile trovarli, ma ce la farò!”
Chiusi gli occhi e schioccai le dita, ritrovandomi così dentro la stanza delle anime incarnate.
“Bene, mettiamoci a lavoro, ho solo tre mesi terrestri per trovarvi”
Isola d’Elba 23 Agosto 1971 data terrestre
Le labbra di Gaetano baciavano ogni centimetro della pelle di Rita, abbronzata e liscia come la seta .
Erano sdraiati sulla sabbia di una piccola spiaggetta, sotto i raggi argentei di una maestosa luna piena.
Giunto al suo punto più segreto iniziò ad esplorarlo con la lingua, facendola gemere di piacere.
Le mani di Rita affondavano nei capelli corvini e ricci di Gaetano, spingendo col bacino per godere fino in fondo di quelle lussuriose attenzioni.
Poi come presa da raptus, velocemente lo staccò da se “prendimi amore, voglio godere con te dentro di me” disse con sguardo voglioso e voce roca.
Mettendosi quasi a sedere e baciando Gaetano sulla bocca lo accompagnò sopra di se, poi preso il suo membro con la mano se lo fece scivolare dentro; col respiro accelerato dall'eccitazione, Gaetano iniziò a muoversi lentamente mentre lei gli avvinghiava le gambe dietro la schiena.
Ansimavano insieme rotolandosi sulla sabbia, ora era lei ad essere sopra di lui, muovendosi sempre più veloce mentre lui giocava con i suoi capezzoli.
“Mi fai godere così” disse Gaetano poggiando le mani sulle natiche di lei e spingendosi ancora più dentro.
Raggiunsero il piacere insieme, l’una dentro l’altro, guardandosi negli occhi.
Rimasero abbracciati su quella spiaggia per un tempo interminabile a guardare la luna, in silenzio.
“Amore e se fossi rimasta incinta?” chiese Rita con voce sognante.
“Beh, se così fosse, con questa luna nascerà sicuramente una streghetta” rispose Gaetano accarezzandogli il viso.
“E come la chiameremo? A me piace Sofia” sussurrò Rita.
“A me invece Tania, come il libro di Marta Rojas che ho appena finito di leggere, Tania la guerrigliera” rispose lui.
” Sofia, Tania, sono tutti e due dei bellissimi nomi, ma sono sicura che troveremo un buon compromesso”, disse Rita sorridendo alla Luna.

Sonia Lippi



Paolo93
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Re: la strega sindacalista

Messaggio#2 » lunedì 27 febbraio 2017, 14:17

Ciao Sonia, il tuo racconto è stato molto interessante anche per via di ciò che hai scritto sulla realtà attuale dell'Italia e sono d'accordo. Per il resto dico solo che sarei contento di vedere un seguito.
Passo ora alla critica, la trama mi piaciuta molto e non ho nulla da dire a riguardo.
Per quanto riguarda i personaggi io gli avrei dato un po' più di spessore raccontando qualche cosa del loro passato per spiegare i loro comportamenti o nel caso della protagonista perché era così abile ed importante.
Ultimo punto è l'ambientazione, ero curioso di conoscere qualche dettaglio in più sul mondo delle streghe invece che leggere la situazione dell'Italia attuale o più in generale del mondo.
Nonostante tutto il tuo racconto mi è piaciuto molto e ripeto che mi piacerebbe leggere il seguito, complimenti per l'abilità Sonia.

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Sonia Lippi
Messaggi: 137

Re: la strega sindacalista

Messaggio#3 » martedì 28 febbraio 2017, 14:55

Grazie Paolo

Sono Felice che il racconto ti sia piaciuto, in realtà non sei l'unico che mi sta spronando a continuare la storia, con i miei tempi credo che potrei continuarla, vediamo

per quanto riguarda il caratterizzare ancora di più il mondo stregonesco e il personaggio hai ragione, ma ti svelo un segreto....ho scritto questo racconto su un quaderno a penna, nei pochi momenti di pausa che ho avuto, ho un bimbo di 2 anni che non mi lascia scrivere e un lavoro "bollente" in questo momento.... non sapevo bene quanto avevo già scritto e solo quando l'ho riportato sul PC ( ovvero Domenica mattina) mi sono resa conto che potevo scrivere di più, ma oramai non avevo più tempo ... :-)

buona giornata e grazie :-)

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ceranu
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Re: la strega sindacalista

Messaggio#4 » mercoledì 1 marzo 2017, 12:54

Ciao Sonia, devo dirti che il racconto si accosta al mio gusto, però temo tu abbia spinto troppo sull'acceleratore. Il messaggio passa troppo diretto: è un giudizio della protagonista (autrice) senza un gran filtro narrativo. Questo ti ha portato, dal mio punto di vista, a commenteremo un errore che potresti risolvere in fase di riscrittura. La strega chiede tempo per documentarsi, eppure sa già tutto. È vero che i tre mesi in più le servono per decidere il gruppo che l'aiuterà, ma il suo grado di comprensione dell'Italia è troppo alto.
Potresti spostare il dialogo (quindi tutti i giudizi) nella fase di studio. Affiancare un tutor che le spiega i meccanismi della politica/multinazionali/natura dell'Italia. Lei non vede la terra da due secoli, sfrutta questo per buttare in faccia al lettore l'involuzione sociale che abbiamo subito. Almeno il messaggio passerà con un minimo di filtro in più.
Per quanto riguarda la scrittura ho poco da dirti, sei brava, ma già lo sapevamo. Cerca solo di togliere le due eufoniche e occhio a qualche refuso.
Ultima nota è sulla scena finale. È molto bella ed evocativa, ma la trovo utile solo per i bonus. Ai fini della storia potresti dargli dei genitori utili. Che ne so, magari un imprenditore con la bandana, sulla sua barca. Con il pianista suo amico, magari "Api"...

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Sonia Lippi
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Re: la strega sindacalista

Messaggio#5 » mercoledì 1 marzo 2017, 22:09

Ciao Ceranu
Intanto grazie per i suggerimenti.. in realtà ho tentato di risolvere la conoscenza della situazione Italiana facendole dare dalla sacerdotessa sciamana il potere della verità... quindi quando.i cristalli la inondano di luce facendole vedere la situazione ..lei riesce a capire subito quale è la verità dietro ai problemi italiani..... beh forse non è spiegato benissimo e mi sono fatta prendere la mano dalla passione :) comunque se ne avrò la possibilità tenterò di risolverlo al meglio
I genitori li ho scelti un pochino fricchettoni.... tra l altro gia la protagonista dice le caratteristiche di come avrebbero dovuto essere prima di andare nella stanza degli incarnati..... e il gioco del nome è reale.... io.mi chiamo Sonia perché mia madre mi voleva chiamare Sofia e mio padre Tania....una piccola nota biografica....
Spero di averti chiarito i dubbi... e comunque grazie per i suggerimenti che sicuramente cercherò di mettere a frutto
Buona serata :)

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angelo.frascella
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Re: la strega sindacalista

Messaggio#6 » mercoledì 1 marzo 2017, 22:32

Ciao, Sonia.

AVVERTIMENTO: quello che sto per dirti è sempre nell'ottica del cercare di crescere e migliorarci sempre più a vicenda. Quindi non ti arrabbiare (e non ti scoraggiare: la stoffa c'è, ma bisogna lavorarci su). FINE AVVERTIMENTO


Il tuo racconto parte da una buona idea, che potrebbe in sé essere lo spunto addirittura di un romanzo, ma ho trovato lo sviluppo piuttosto carente.
Mi spiego meglio: nel tuo racconto parti dall'assunto che esiste una dimensione esterna alla nostra i cui abitanti tengono a cuore le sorti del nostro mondo e, per tale ragione mandano sulla terra degli agenti allo scopo di mettere a posto situazioni difficili. La tua protagonista deve essere mandata in Italia a risolvere un po' di problemi lavorativi di oggi.
Il problema è che la premessa occupa buona parte del tuo racconto e così la storia non decolla mai. Più in dettaglio:
- la prima parte è un lungo dialogo fra la strega e il suo "capo" in cui viene focalizzata la situazione. Qui trovo già alcuni problemi. Il dialogo è eccessivamente carico di "infodump". E' vero che in qualche modo devi passare le informazioni al lettore, ma mettendolo tutte compresse qui risultano pesanti e talvolta innaturali. Inoltre il dialogo risulta in alcuni passaggi un po' "pomposo" e poco verosimile, con frasi troppo lunghe e scarso ritmo.
- finita questa parte, lei si siede sul suo scranno magico e inizia a vedere il tempo in cui sta per andare a vivere. Qui trovo due difetti. Per prima cosa Arsenda fino a un attimo prima non sapeva nulla del presente. Ora, di punto in bianco, guardando le immagini sa cos'è una multinazionale, un ospedale, un inceneritore, ecc.
Il secondo punto è il fatto che ho trovato questa parte troppo didascalica. Credo che se si vuol raccontare qualcosa del nostro presente, lo si debba fare dando una prospettiva nuova (o stimolando intuizioni non banali oppure rendendo le idee tramite esperienze di vita vissuta e non giudizi espliciti).
Mi spiego meglio: la frase "multinazionali che in nome del profitto licenziano lavoratori ecc" non aggiunge nulla a ciò che io già so/penso come lettore. Mi trovo così, in quella sezione, di fronte a una lunga sequenza di lamentele che ogni giorno sento (e magari esprimo io stesso) chiacchierando con gli amici o leggo centinaia di volte al giorno su facebook. La narrativa è uno strumento molto più potente e può analizzare gli eventi da dentro (senza farsi schiacciare da ciò che si vorrebbe "dire").

Ti faccio un esempio: io ti posso dire "la pena di morte deve essere abolita ovunque". Tu puoi essere d'accordo con te oppure no e allora finiremo col discutere senza venirne fuori.
Se in un racconto voglio sostenere il concetto, non scriverò "la pena di morte è brutta e deve essere abolita".
Ma cercherò un approccio stile Dead Man Walking, che prende un personaggio evidentemente colpevole (attenzione: non un innocente imprigionato per sbaglio, ma un colpevole), e riesce a farti commuovere, nonostante tutto, quando viene ucciso. Ricordo ancora benissimo un mio amico con cui mi ero scornato un sacco di volte sul tema, all'uscita del film dirmi: ho cambiato idea.

- Ultima parte: finalmente inizia un po' di azione e subito dopo la storia finisce. (permettimi una battuta: trovarmi quella scena dopo le prima due parti mi ha fatto sentire estranoatp come se, durante un discorso della Camusso, fosse salita sul palco all'improvviso Eva Enger e avesse cominciato a esibirsi...:)

Il mio suggerimento è: tieni questo racconto come sinossi e riparto da zero. Buttaci al centro dell'azione: Arsenda è una giovane donna sulla Terra. Sia noi che lei non sappiamo sia una strega reincarnatasi da un altra dimensione. Lei però sente che c'è qualcosa di diverso in sé e le accadono strane cose. Poi, festeggiando il suo compleanno il primo maggio ha un'epifania. Inizia a ricordare la sua missione e si mette in cerca delle altre sei anime...

A rileggerci,
Angelo

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Sonia Lippi
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Re: la strega sindacalista

Messaggio#7 » giovedì 2 marzo 2017, 11:14

Ciao Angelo

Intanto grazie per i suggerimenti, hai ragione su tutta la linea, in realtà il racconto doveva essere più lungo e doveva partire dalla terra e poi parlare dell'altra dimensione, ma ho avuto problemi di tempo, l'ho scritto a pezzi su un quaderno nei pochi minuti che avevo a disposizione, non ho avuto modo di revisionarlo ne di cambiarlo, insomma alla fine è venuto fuori così, non lo dico per giustificarmi credimi, ma hai colto nel tuo commento la mia vera intenzione che però per scarsità di tempo non ho potuto mettere in pratica.
Mi hai fatto ridere parlando della Camusso, in realtà una settimana fa ero proprio sul palco insieme a lei a fare un assemblea, e mi sono immaginata la scena benissimo.... grazie per avermela detta, potrei usarla per qualche racconto :-)

cmq la scena finale ho deciso di farla così proprio per differenziare le due dimensioni e per far capire in poche righe che i veicolanti erano stati scelti e che tutta la premessa fatta stava per mettersi in moto.

Grazie ancora per i commenti

un abbraccio

Sonia

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angelo.frascella
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Re: la strega sindacalista

Messaggio#8 » venerdì 3 marzo 2017, 22:57

Sonia Lippi ha scritto:Mi hai fatto ridere parlando della Camusso, in realtà una settimana fa ero proprio sul palco insieme a lei a fare un assemblea, e mi sono immaginata la scena benissimo.... grazie per avermela detta, potrei usarla per qualche racconto :-)


Non vedo l'ora di leggerlo :D

Un abbraccio a te,
Angelo

diego.ducoli
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Re: la strega sindacalista

Messaggio#9 » domenica 5 marzo 2017, 23:45

Ciao Sonia
Il racconto ha un idea di base molto interessante, e merita un taglio molto più ampio.
Butti delle basi per molte cose ma non si sviluppano. Credo che la parte piu interessante sia quella che ci devi ancora raccontare: l'avventura della reincarnata Arsenda.
La parte iniziale ha alcuni punti da sistemare, ma da quanto ho letto quello sul “sapere” del personaggio ti è già stato fatto notare.
Hai molto materiale si cui potresti lavorare ne potresti ricavare qualcosa di interessante.

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