la strega sindacalista
Inviato: domenica 26 febbraio 2017, 15:51
“Dovrai andare, abbiamo già predisposto tutto.La tua data di nascita, la tua vita e soprattutto il compito da svolgere; non ti puoi rifiutare, così è stato deciso e così sarà!”
Mentre Hatator, il capo del Consiglio delle streghe parlava, la mia mente vagava all'ultima volta che ero stata inviata nella dimensione terrestre.
“Gran Magistra non capisco perché devo tornare in un luogo che non amo; l’ultima volta che mi avete dato una missione sulla Terra mi hanno bruciato come eretica, nonostante abbia portato a termine il mio compito nella guerra dei cento anni.”
“Arsenda, il Consiglio ha deciso di mandare te proprio perché sei stata così brava a farti seguire dal popolo francese e dall'esercito del Re! Comunque questa volta dovrai agire in Italia dove hanno bandito la Santa Inquisizione già da qualche tempo e non rischierai quindi di essere messa al rogo….. Si sono evoluti, al limite, se farai troppo la rivoluzionaria potrebbero spararti ma non credo possa succedere a te”
Cercai di pensare velocemente, sapevo che se mi fossi rifiutata avrei perso i poteri e l’immortalità, ma se avessi accettato, sarebbero iniziati mesi di addestramento che mi avrebbero distolto dalla vita tranquilla fatta di studio e meditazione a cui mi ero abituata.
Sospirai, “Gran Magistra, se il consiglio ha deciso non posso far altro che accettare, ma prima di iniziare l’addestramento, vorrei conoscere più dettagli sulla la mia data di nascita e la missione da svolgere, in più chiedo la libertà di poter scegliere gli umani che mi veicoleranno sulla Terra, quindi ho bisogno più tempo dei classici nove mesi”
Hatator consultò con lo sguardo i membri del consiglio i quali fecero tutte un cenno di approvazione.
Mi sorrise, “Arsenda hai dodici mesi terrestri, sapevamo che avresti chiesto più tempo, in fondo è il tuo modus operandi. Comunque nascerai il primo Maggio e, ovviamente, nella tua data è insita la tua missione".
Alzai le braccia al cielo “sia lode ad Aradia, avete finalmente deciso di riportare il culto della Dea in quella terra devastata dai falsi miti! Sono prontissima Gran Magistra, Beltane sarà ripristinata e….”
“Arsenda, Arsenda , silenzio un attimo! La data del primo Maggio sulla Terra ha un altro significato, è la festa dei lavoratori ed è per questo che nella data di nascita è insita la tua missione, sarai una sindacalista!”
Non potevo crederci! Non capivo come fare la sindacalista in Italia avrebbe portato valore alla nostra causa.
“La Sindacalista Magistra? Se posso permettermi, come può aiutare il ritorno della Dea nella dimensione terrestre? Meglio sarebbe farmi nascere operatore ecologico, almeno avrei una funzione sociale! Potrei ripulire madre terra dalla sporcizia prodotta dagli uomini e anche organizzare corsi per insegnare l’arte del riciclo; ma la sindacalista …. In Italia poi…. Non capisco, davvero! Non credo comunque di esserne capace, e continuo a non capire…”
Hatator mi guardò severa, le sue dita iniziarono a tamburellare impazienti sui braccioli dello scranno,”Arsenda, hai dodici mesi terrestri per scegliere i veicolanti e per studiarti bene la missione, abbiamo scelto il primo maggio come data della tua nascita affinchè una volta cresciuta ti aiuti a porti delle domande sulla straordinarietà del tuo giorno di nascita; la coscienza dormiente in te si sveglierà e ti porterà ad intraprendere le strade giuste. Se abbiamo scelto di farti diventare sindacalista un motivo c’è, nascerai in un mondo e in particolare in una nazione dove vedrai lavoratori perdere a poco a poco i diritti sociali acquisiti e vedrai anche sindacalisti, così presi da se stessi e dai loro intrighi politici, non fare nulla…
Tu sarai la differenza, colei che romperà non solo gli schemi prestabiliti da anni, ma un progetto più ampio che i Governi Europei insieme agli industriali, stanno cercando di portare avanti almeno dal 1930 era terrestre. Fidati Arsenda e studia, dovrai partire tra il 21 e il 28 Agosto data terrestre, ora va, non voglio più sentire le tue ritrosie, va!”
Hatator si alzò dallo scranno e si avviò fuori dalla stanza delle udienze, seguita dalle undici consigliere.
Abbassai la testa in segno di saluto e sottomissione, ogni consigliera passando mi benedisse toccandomi con la mano destra la sommità del capo, questo era il segno che la mia missione era di vitale importanza.
Una volta che il consiglio fu uscito mi guardai attorno.
La sala era circolare con grandi colonne di marmo e grandi vetrate.
Tutti gli abitanti di Stramonium potevano osservare ciò che accadeva all'interno di questa stanza.
Per uscire avrei dovuto aspettare il segnale che il consiglio si fosse sciolto, di prassi, dopo che l’ultima consigliera varca il portale arriva il segnale di fine udienza, ma i tre canti di civetta tardavano ad arrivare.
Mentre osservavo la vita di Stramonium scorrere lenta, sentii il portale aprirsi nuovamente e
Nidawi, la consigliera sciamana, l’unica in grado di donarti o toglierti i poteri, riapparve .
“Arsenda, mia cara, in extremis abbiamo deciso che la tua missione è così importante che per aiutarti ulteriormente ti doneremo il potere della verità. Come sai è molto potente, sarai in grado di capire in un attimo chi ti sta mentendo e chi è sincero, ma soprattutto riuscirai a scorgere sempre la verità in ogni cosa.
Affinchè questo potere ti rimanga attivo nella dimensione terrestre, anche il tuo comportamento dovrà essere affine alla verità. Vieni, unisci la tua fronte alla mia e prendimi le mani.”
Posai la fronte sulla sua unendo le nostre mani e un cerchio di energia blu ci avvolse.
“Che la Dea ti benedica Arsenda, adesso questo potere è tuo, usalo solo per il bene “
“Piaccia sia così” Risposi.
Ci staccammo, la consigliera sciamana uscì velocemente e dopo poco giunsero anche i tre canti della civetta.
Avrei dovuto mettermi subito all'opera, "dodici mesi terrestri non sono molti per mettere a punto una missione" pensai.
Varcai rapidamente il portale, e decisi di dirigermi subito alla biblioteca del tempo; prima di scegliere i veicolanti volevo dare un occhiata alla mia futura vita e alla società che mi avrebbe accolto.
Cercai di godermi la passeggiata, i viali profumavano di fiori in boccio e l’aria era dolcemente tiepida.
A breve avrei dovuto lasciare la tranquillità della mia dimensione per tornare in quel folle guazzabuglio terrestre! Non ne avevo la minima voglia.
Sorrisi nel sentire il meraviglioso sottofondo musicale che le sfere tintinnanti producevano.
La biblioteca del tempo è un posto davvero magico; un cerchio composto da punte grandissime di cristalli di Rocca, dodici per la precisione, e al centro una poltrona scolpita nell'ametista.
Un grande anello d’argento era posizionato a quarantacinque gradi all’interno del cerchio dove scorrevano lente le sfere tintinnanti.
Mi sedetti nella poltrona e posizionai bene le mani sui braccioli, la testa era reclinata un poco all'indietro così da guardare le punte sfaccettate delle colonne.
Mi concentrai sui raggi colorati che i cristalli emettevano e poi a voce alta dissi il mio nome e la data terrestre in cui sarei dovuta nascere.
Un raggio dorato si diresse verso di me inondandomi la fronte di luce e vidi la mia futura vita.
Scorsi velocemente i primi anni e mi soffermai in particolare sulla società in cui avrei vissuto.
Governi che tolgono diritti ai Lavoratori, migranti che rischiano la vita in mare in cerca di condizioni migliori, aziende multinazionali che in nome del puro profitto licenziano lavoratori con ancora qualche tutela per assumere i nuovi schiavi creati ad hoc dal sistema, terremotati lasciati a morire di freddo nelle roulotte, bambini che muoiono di tumore a decine nel sud dell’Italia in un posto chiamato “terra del fuoco “.
Disabili senza assistenza, ospedali fatiscenti, scuole oramai allo sbando, politici intenti solo a difendersi dalle accuse di corruzione, giovani anziani, donne e uomini massacrati dalle forze dell’ordine solo perché cercano di difendere la natura e il loro ambiente dallo scempio degli inceneritori, morte, povertà, avidità, corruzione, menefreghismo, paura, paura, paura!
“Basta così per oggi grazie” con la testa fra le mani cercavo di capire il mio futuro ruolo.
Come potrebbe una sindacalista aiutare a risolvere questi immensi problemi, mi chiedevo.
"Sicuramente un intervento da parte nostra è doveroso, ma da sola non potrei risolvere tutto questo". Ogni missione sulla terra coinvolge almeno sette anime delle varie logge, di solito una strega, una fata, un angelo, un curandero, un cavaliere, un elfo, e un gigante; sapevo quindi che, una volta risvegliata la mia coscienza, le avrei naturalmente attirare a me e avremmo collaborato alla buona riuscita di questa missione.
"Certo che rendere la dignità al lavoro e ai lavoratori significherebbe ridare dignità a una nazione devastata, corrotta e in preda a un menefreghismo cronico. Nel combattere per riconquistare i diritti oramai persi si risveglierebbero le coscienze di molti umani e inevitabilmente alcuni problemi inizierebbero a risolversi in una concatenazione di eventi legati gli uni agli altri" ragionavo tra me.
"E il progetto segreto di cui parlava Hatator?"
Scorrendo gli eventi nella mia mente, capivo che c’era uno schema ben definito per impoverire il sud Italia a favore del nord, così da spaccare l’Italia in due lasciando volutamente il meridione in miseria e cercando di usarlo come discarica di tutta l’Europa.
Un progetto nato durante il nazismo dalla mente folle di un certo Hitler, che voleva riunire l Europa sotto una moneta unica, con la Germania a capo dell’economia e paesi come Portogallo, Spagna, Italia e Grecia a fare da cuscinetto tra l’Africa e la vera Europa industrializzata e multimediale.
“Pazzesco” dissi tra me e me, “ora capisco l’importanza della missione. Devo usare questi mesi per prepararmi bene e per capire chi saranno i miei alleati futuri. Certo è che se riusciremo a portare a termine questa impresa, significherebbe distruggere un disegno di dominazione Europea e Mondiale e impostarne un altro molto più bilanciato. L’Italia è un luogo strategico, cambiare le sue sorti significa davvero cambiare le sorti del mondo intero!”
Mi alzai dalla poltrona e uscii dalla Biblioteca, ora avevo una grande voglia di andare a scegliere i veicolanti, sicuramente avrebbero dovuto essere due sognatori, amanti della natura e della libertà, magari anche un po’ artisti, interessati alla politica ma non coinvolti in essa e soprattutto onesti e giusti.
“non sarà facile trovarli, ma ce la farò!”
Chiusi gli occhi e schioccai le dita, ritrovandomi così dentro la stanza delle anime incarnate.
“Bene, mettiamoci a lavoro, ho solo tre mesi terrestri per trovarvi”
Isola d’Elba 23 Agosto 1971 data terrestre
Le labbra di Gaetano baciavano ogni centimetro della pelle di Rita, abbronzata e liscia come la seta .
Erano sdraiati sulla sabbia di una piccola spiaggetta, sotto i raggi argentei di una maestosa luna piena.
Giunto al suo punto più segreto iniziò ad esplorarlo con la lingua, facendola gemere di piacere.
Le mani di Rita affondavano nei capelli corvini e ricci di Gaetano, spingendo col bacino per godere fino in fondo di quelle lussuriose attenzioni.
Poi come presa da raptus, velocemente lo staccò da se “prendimi amore, voglio godere con te dentro di me” disse con sguardo voglioso e voce roca.
Mettendosi quasi a sedere e baciando Gaetano sulla bocca lo accompagnò sopra di se, poi preso il suo membro con la mano se lo fece scivolare dentro; col respiro accelerato dall'eccitazione, Gaetano iniziò a muoversi lentamente mentre lei gli avvinghiava le gambe dietro la schiena.
Ansimavano insieme rotolandosi sulla sabbia, ora era lei ad essere sopra di lui, muovendosi sempre più veloce mentre lui giocava con i suoi capezzoli.
“Mi fai godere così” disse Gaetano poggiando le mani sulle natiche di lei e spingendosi ancora più dentro.
Raggiunsero il piacere insieme, l’una dentro l’altro, guardandosi negli occhi.
Rimasero abbracciati su quella spiaggia per un tempo interminabile a guardare la luna, in silenzio.
“Amore e se fossi rimasta incinta?” chiese Rita con voce sognante.
“Beh, se così fosse, con questa luna nascerà sicuramente una streghetta” rispose Gaetano accarezzandogli il viso.
“E come la chiameremo? A me piace Sofia” sussurrò Rita.
“A me invece Tania, come il libro di Marta Rojas che ho appena finito di leggere, Tania la guerrigliera” rispose lui.
” Sofia, Tania, sono tutti e due dei bellissimi nomi, ma sono sicura che troveremo un buon compromesso”, disse Rita sorridendo alla Luna.
Sonia Lippi
Mentre Hatator, il capo del Consiglio delle streghe parlava, la mia mente vagava all'ultima volta che ero stata inviata nella dimensione terrestre.
“Gran Magistra non capisco perché devo tornare in un luogo che non amo; l’ultima volta che mi avete dato una missione sulla Terra mi hanno bruciato come eretica, nonostante abbia portato a termine il mio compito nella guerra dei cento anni.”
“Arsenda, il Consiglio ha deciso di mandare te proprio perché sei stata così brava a farti seguire dal popolo francese e dall'esercito del Re! Comunque questa volta dovrai agire in Italia dove hanno bandito la Santa Inquisizione già da qualche tempo e non rischierai quindi di essere messa al rogo….. Si sono evoluti, al limite, se farai troppo la rivoluzionaria potrebbero spararti ma non credo possa succedere a te”
Cercai di pensare velocemente, sapevo che se mi fossi rifiutata avrei perso i poteri e l’immortalità, ma se avessi accettato, sarebbero iniziati mesi di addestramento che mi avrebbero distolto dalla vita tranquilla fatta di studio e meditazione a cui mi ero abituata.
Sospirai, “Gran Magistra, se il consiglio ha deciso non posso far altro che accettare, ma prima di iniziare l’addestramento, vorrei conoscere più dettagli sulla la mia data di nascita e la missione da svolgere, in più chiedo la libertà di poter scegliere gli umani che mi veicoleranno sulla Terra, quindi ho bisogno più tempo dei classici nove mesi”
Hatator consultò con lo sguardo i membri del consiglio i quali fecero tutte un cenno di approvazione.
Mi sorrise, “Arsenda hai dodici mesi terrestri, sapevamo che avresti chiesto più tempo, in fondo è il tuo modus operandi. Comunque nascerai il primo Maggio e, ovviamente, nella tua data è insita la tua missione".
Alzai le braccia al cielo “sia lode ad Aradia, avete finalmente deciso di riportare il culto della Dea in quella terra devastata dai falsi miti! Sono prontissima Gran Magistra, Beltane sarà ripristinata e….”
“Arsenda, Arsenda , silenzio un attimo! La data del primo Maggio sulla Terra ha un altro significato, è la festa dei lavoratori ed è per questo che nella data di nascita è insita la tua missione, sarai una sindacalista!”
Non potevo crederci! Non capivo come fare la sindacalista in Italia avrebbe portato valore alla nostra causa.
“La Sindacalista Magistra? Se posso permettermi, come può aiutare il ritorno della Dea nella dimensione terrestre? Meglio sarebbe farmi nascere operatore ecologico, almeno avrei una funzione sociale! Potrei ripulire madre terra dalla sporcizia prodotta dagli uomini e anche organizzare corsi per insegnare l’arte del riciclo; ma la sindacalista …. In Italia poi…. Non capisco, davvero! Non credo comunque di esserne capace, e continuo a non capire…”
Hatator mi guardò severa, le sue dita iniziarono a tamburellare impazienti sui braccioli dello scranno,”Arsenda, hai dodici mesi terrestri per scegliere i veicolanti e per studiarti bene la missione, abbiamo scelto il primo maggio come data della tua nascita affinchè una volta cresciuta ti aiuti a porti delle domande sulla straordinarietà del tuo giorno di nascita; la coscienza dormiente in te si sveglierà e ti porterà ad intraprendere le strade giuste. Se abbiamo scelto di farti diventare sindacalista un motivo c’è, nascerai in un mondo e in particolare in una nazione dove vedrai lavoratori perdere a poco a poco i diritti sociali acquisiti e vedrai anche sindacalisti, così presi da se stessi e dai loro intrighi politici, non fare nulla…
Tu sarai la differenza, colei che romperà non solo gli schemi prestabiliti da anni, ma un progetto più ampio che i Governi Europei insieme agli industriali, stanno cercando di portare avanti almeno dal 1930 era terrestre. Fidati Arsenda e studia, dovrai partire tra il 21 e il 28 Agosto data terrestre, ora va, non voglio più sentire le tue ritrosie, va!”
Hatator si alzò dallo scranno e si avviò fuori dalla stanza delle udienze, seguita dalle undici consigliere.
Abbassai la testa in segno di saluto e sottomissione, ogni consigliera passando mi benedisse toccandomi con la mano destra la sommità del capo, questo era il segno che la mia missione era di vitale importanza.
Una volta che il consiglio fu uscito mi guardai attorno.
La sala era circolare con grandi colonne di marmo e grandi vetrate.
Tutti gli abitanti di Stramonium potevano osservare ciò che accadeva all'interno di questa stanza.
Per uscire avrei dovuto aspettare il segnale che il consiglio si fosse sciolto, di prassi, dopo che l’ultima consigliera varca il portale arriva il segnale di fine udienza, ma i tre canti di civetta tardavano ad arrivare.
Mentre osservavo la vita di Stramonium scorrere lenta, sentii il portale aprirsi nuovamente e
Nidawi, la consigliera sciamana, l’unica in grado di donarti o toglierti i poteri, riapparve .
“Arsenda, mia cara, in extremis abbiamo deciso che la tua missione è così importante che per aiutarti ulteriormente ti doneremo il potere della verità. Come sai è molto potente, sarai in grado di capire in un attimo chi ti sta mentendo e chi è sincero, ma soprattutto riuscirai a scorgere sempre la verità in ogni cosa.
Affinchè questo potere ti rimanga attivo nella dimensione terrestre, anche il tuo comportamento dovrà essere affine alla verità. Vieni, unisci la tua fronte alla mia e prendimi le mani.”
Posai la fronte sulla sua unendo le nostre mani e un cerchio di energia blu ci avvolse.
“Che la Dea ti benedica Arsenda, adesso questo potere è tuo, usalo solo per il bene “
“Piaccia sia così” Risposi.
Ci staccammo, la consigliera sciamana uscì velocemente e dopo poco giunsero anche i tre canti della civetta.
Avrei dovuto mettermi subito all'opera, "dodici mesi terrestri non sono molti per mettere a punto una missione" pensai.
Varcai rapidamente il portale, e decisi di dirigermi subito alla biblioteca del tempo; prima di scegliere i veicolanti volevo dare un occhiata alla mia futura vita e alla società che mi avrebbe accolto.
Cercai di godermi la passeggiata, i viali profumavano di fiori in boccio e l’aria era dolcemente tiepida.
A breve avrei dovuto lasciare la tranquillità della mia dimensione per tornare in quel folle guazzabuglio terrestre! Non ne avevo la minima voglia.
Sorrisi nel sentire il meraviglioso sottofondo musicale che le sfere tintinnanti producevano.
La biblioteca del tempo è un posto davvero magico; un cerchio composto da punte grandissime di cristalli di Rocca, dodici per la precisione, e al centro una poltrona scolpita nell'ametista.
Un grande anello d’argento era posizionato a quarantacinque gradi all’interno del cerchio dove scorrevano lente le sfere tintinnanti.
Mi sedetti nella poltrona e posizionai bene le mani sui braccioli, la testa era reclinata un poco all'indietro così da guardare le punte sfaccettate delle colonne.
Mi concentrai sui raggi colorati che i cristalli emettevano e poi a voce alta dissi il mio nome e la data terrestre in cui sarei dovuta nascere.
Un raggio dorato si diresse verso di me inondandomi la fronte di luce e vidi la mia futura vita.
Scorsi velocemente i primi anni e mi soffermai in particolare sulla società in cui avrei vissuto.
Governi che tolgono diritti ai Lavoratori, migranti che rischiano la vita in mare in cerca di condizioni migliori, aziende multinazionali che in nome del puro profitto licenziano lavoratori con ancora qualche tutela per assumere i nuovi schiavi creati ad hoc dal sistema, terremotati lasciati a morire di freddo nelle roulotte, bambini che muoiono di tumore a decine nel sud dell’Italia in un posto chiamato “terra del fuoco “.
Disabili senza assistenza, ospedali fatiscenti, scuole oramai allo sbando, politici intenti solo a difendersi dalle accuse di corruzione, giovani anziani, donne e uomini massacrati dalle forze dell’ordine solo perché cercano di difendere la natura e il loro ambiente dallo scempio degli inceneritori, morte, povertà, avidità, corruzione, menefreghismo, paura, paura, paura!
“Basta così per oggi grazie” con la testa fra le mani cercavo di capire il mio futuro ruolo.
Come potrebbe una sindacalista aiutare a risolvere questi immensi problemi, mi chiedevo.
"Sicuramente un intervento da parte nostra è doveroso, ma da sola non potrei risolvere tutto questo". Ogni missione sulla terra coinvolge almeno sette anime delle varie logge, di solito una strega, una fata, un angelo, un curandero, un cavaliere, un elfo, e un gigante; sapevo quindi che, una volta risvegliata la mia coscienza, le avrei naturalmente attirare a me e avremmo collaborato alla buona riuscita di questa missione.
"Certo che rendere la dignità al lavoro e ai lavoratori significherebbe ridare dignità a una nazione devastata, corrotta e in preda a un menefreghismo cronico. Nel combattere per riconquistare i diritti oramai persi si risveglierebbero le coscienze di molti umani e inevitabilmente alcuni problemi inizierebbero a risolversi in una concatenazione di eventi legati gli uni agli altri" ragionavo tra me.
"E il progetto segreto di cui parlava Hatator?"
Scorrendo gli eventi nella mia mente, capivo che c’era uno schema ben definito per impoverire il sud Italia a favore del nord, così da spaccare l’Italia in due lasciando volutamente il meridione in miseria e cercando di usarlo come discarica di tutta l’Europa.
Un progetto nato durante il nazismo dalla mente folle di un certo Hitler, che voleva riunire l Europa sotto una moneta unica, con la Germania a capo dell’economia e paesi come Portogallo, Spagna, Italia e Grecia a fare da cuscinetto tra l’Africa e la vera Europa industrializzata e multimediale.
“Pazzesco” dissi tra me e me, “ora capisco l’importanza della missione. Devo usare questi mesi per prepararmi bene e per capire chi saranno i miei alleati futuri. Certo è che se riusciremo a portare a termine questa impresa, significherebbe distruggere un disegno di dominazione Europea e Mondiale e impostarne un altro molto più bilanciato. L’Italia è un luogo strategico, cambiare le sue sorti significa davvero cambiare le sorti del mondo intero!”
Mi alzai dalla poltrona e uscii dalla Biblioteca, ora avevo una grande voglia di andare a scegliere i veicolanti, sicuramente avrebbero dovuto essere due sognatori, amanti della natura e della libertà, magari anche un po’ artisti, interessati alla politica ma non coinvolti in essa e soprattutto onesti e giusti.
“non sarà facile trovarli, ma ce la farò!”
Chiusi gli occhi e schioccai le dita, ritrovandomi così dentro la stanza delle anime incarnate.
“Bene, mettiamoci a lavoro, ho solo tre mesi terrestri per trovarvi”
Isola d’Elba 23 Agosto 1971 data terrestre
Le labbra di Gaetano baciavano ogni centimetro della pelle di Rita, abbronzata e liscia come la seta .
Erano sdraiati sulla sabbia di una piccola spiaggetta, sotto i raggi argentei di una maestosa luna piena.
Giunto al suo punto più segreto iniziò ad esplorarlo con la lingua, facendola gemere di piacere.
Le mani di Rita affondavano nei capelli corvini e ricci di Gaetano, spingendo col bacino per godere fino in fondo di quelle lussuriose attenzioni.
Poi come presa da raptus, velocemente lo staccò da se “prendimi amore, voglio godere con te dentro di me” disse con sguardo voglioso e voce roca.
Mettendosi quasi a sedere e baciando Gaetano sulla bocca lo accompagnò sopra di se, poi preso il suo membro con la mano se lo fece scivolare dentro; col respiro accelerato dall'eccitazione, Gaetano iniziò a muoversi lentamente mentre lei gli avvinghiava le gambe dietro la schiena.
Ansimavano insieme rotolandosi sulla sabbia, ora era lei ad essere sopra di lui, muovendosi sempre più veloce mentre lui giocava con i suoi capezzoli.
“Mi fai godere così” disse Gaetano poggiando le mani sulle natiche di lei e spingendosi ancora più dentro.
Raggiunsero il piacere insieme, l’una dentro l’altro, guardandosi negli occhi.
Rimasero abbracciati su quella spiaggia per un tempo interminabile a guardare la luna, in silenzio.
“Amore e se fossi rimasta incinta?” chiese Rita con voce sognante.
“Beh, se così fosse, con questa luna nascerà sicuramente una streghetta” rispose Gaetano accarezzandogli il viso.
“E come la chiameremo? A me piace Sofia” sussurrò Rita.
“A me invece Tania, come il libro di Marta Rojas che ho appena finito di leggere, Tania la guerrigliera” rispose lui.
” Sofia, Tania, sono tutti e due dei bellissimi nomi, ma sono sicura che troveremo un buon compromesso”, disse Rita sorridendo alla Luna.
Sonia Lippi