Gruppo VALERIO LA MARTIRE

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Spartaco
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Gruppo VALERIO LA MARTIRE

Messaggio#1 » lunedì 27 febbraio 2017, 0:01

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Questo è il gruppo Valerio La Martire de LA SFIDA A NERO ELFICO con Valerio La Martire come giudice.

Gli autori del gruppo VALERIO LA MARTIRE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo STEFANO MANCINI.

I racconti di questo gruppo verranno commentati dagli autori del gruppo STEFANO MANCINI.

I 2 migliori racconti di questo raggruppamento accederanno alle semifinali e saranno valutati da VALERIO LA MARTIRE che deciderà quale dovrà finire al vaglio di Daniele Picciuti.

Al girone verrà assegnato un lettore esterno che stilerà una classifica che si sommerà a quelle degli altri.

I gruppi sono stati formati seguendo l'ora di consegna.

E ora vediamo i racconti ammessi:

Il figlio di Caino, di Francesco Nucera, 19681 caratteri, consegnato l' 25/02 alle 00:29.
Il Supplente, di Angelo Frascella, 18624 caratteri, consegnato il 26/02 alle 00:13.
L'era dell'ambizione, di Paolo Marighella, 18886 caratteri, consegnato il 26/02 alle 22:54.
Ren, il ritorno del Re, di Diego Ducoli, 10899 caratteri, consegnato il 27/02 alle 00:30. Malus +3 punti (Racconto postato entro le 00:33 con malus).



Avete tempo fino alle 23.59 di lunedì 06 marzo per commentare i racconti del gruppo Stefano Mancini.
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che saremo fiscali e non accetteremo classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradiamo essere avvertiti, sapete come trovare i moderatori. Vi ricordiamo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.

I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi all'ANTICO.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo Stefano Mancini.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA SFIDA A TUTTI!



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Vastatio
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Re: Gruppo VALERIO LA MARTIRE

Messaggio#2 » giovedì 2 marzo 2017, 18:42

Classifica

1. Ren, il ritorno del Re
2. Il figlio di Caino
3. Il Supplente
4. L'era dell'ambizione


Il figlio di Caino

Ciao,

DIO è un robottone arrivato sulla Terra insieme a uno zoo di chimere,arpie, giganti, ecc. Ha la mente di uno scimmione con labbro leporino, ma tutto il resto fa da sé, come il vecchio Re si fa la suora "tant pur passer" che l'ha risvegliato (lo scimmione, non il Re). Ho capito giusto?
In realtà il tutto è molto più serio e coerente (per quanto il robottone alla fine sia un grosso "NO DAI").
Mischi tanta roba, pescando un po' a destra e sinistra. Animali dell'immaginario classico fantasy (senza che però questo basti a farne qualcosa di fantasy), "mitologia" sacra, teorie sulla genesi. Non so quanto la zuppa sia di mio gradimento.
Intanto se peschi in qualcosa di "vicino", come Caino e Abele, Enoch, Lameth e figlio corri il rischio, o forse era voluto, di far credere che quella di cui stai parlando sia la NOSTRA Terra in un futuro/passato.
Oppure è solo una Terra alternativa e va bene, ma mi obblighi a cercare su google i riferimenti.
Quello di cui sento tanto la mancanza è una caratterizzazione adeguata di Ada. Mi dai un Re ben tratteggiato nella sua lascivia, prepotenza e violenza tanto che poi Ada risulta in ombra e scialba.
Eppure dovrebbe essere un personaggio "forte", per intrapendere questo viaggio così faticoso, risvegliare Lameth ("Lameth, svegliati!" A posto fatto... e fammi vedere qualcosa!), subire una violenza umiliante senza battere ciglio e poi...
poi niente, una battuta tamarra in chiusura... cos'è, niente pompini al regista?
Nel momento spiegone, in cui mi sbrodoli tutta la tua (o meglio la sua) comprensione del mito e degli eventi passati, accenni a un suo stato di "vulnerabilità" senza che io in effetti ne capisca il motivo: hanno ripreso il cammino, sono sempre più vicini alla meta, il "peggio" dovrebbe essere passato.
Per carità, può essere che sia perché è in terra straniera, per il ricordo dello stupro subito ("Sono una donna ci spiegano queste cose da piccole", va che bel posticino, ma non era una sacerdotessa/strega? mondo tuo, regole tue), ma non riesco a entrare in sintonia con lei e con le sue motivazioni.
Il resto scorre senza particolare enfasi, la voce che lo guida fino a raggiungere DIO e il ricordo consapevolezza di loro (alieni) che arrivano sulla Terra.
La fine è, come anticipato, tamarrissima. Se poi riesci anche a farti piacere la deriva del robottone...

Tema: posso forse definirla "arte", ma non certo sottile.




Il Supplente

Ciao,

Un prete, uno scienziato e una monaca entrano in una specie di giardino dove i colori sono scelti in base al massimo fastidio che possano causare all'occhio umano. Il prete ha le visioni da quando era piccolo, lo scienziato ha ancora addosso il suo camice da laboratorio e la monaca sono cinque anni che non si fa uno scienziato. Che culo averne uno a disposizione!
L'idea del tuo "centro stella" di tutti gli universi è interessante, così come il "pericolo" che incombe sul giardino per via di tutto quelli che vorrebbero conquistarlo.
Mi è piaciuto il riferimento al giardino dell'eden, con alberi e mele (il prete dovrebbe pur saperlo che non si mangiano i primi frutti che si vedono a un albero) a ricollegare i miti.
Forse un po' troppo "razionale", visto dove ci stai buttando, la spiegazione della risonanza degli organi. Spezza un po' la magia del luogo, ma non credo che il tuo scopo fosse quello di creare un ambiente "magico".
Quella che trovo un po' forzata è la dinamica tra i protagonisti, tre personalità molto diverse, e volendo "estreme", che collaborano in un ambiente sconosciuto e surreale con un pragmatismo incredibile, limitandosi a poche frecciatine.
In generale mi sono sentito smarrito nel tuo mondo, ma senza la tranquillità dei tuoi protagonisti.

Tema: non credo che l'eccesso di colori si possa definire "arte" di dominare il mondo (o i mondi), né sottile, né spessa.



L'era dell'ambizione

Ciao,

non farlo più, mi hai fatto male.
Se ti chiedono un racconto non dargli da leggere una scaletta. Perché quello che hai postato va bene come traccia, come fabula (gli eventi di una storia così come si svolgono LINEARMENTE).
Ogni tuo singolo paragrafetto è qualcosa che DEVI riscrivere da zero e ampliare. Farlo leggere nella forma attuale a qualcuno che non sia un tuo amico/familiare (che non vuole offenderti o che stravede per te) è violenza fisica.
Se 93 (ah, i numeri si scrivono in lettere, a meno che non siano codici o significativi nella forma numerica) è il tuo anno di nascita siamo a cavallo: hai un sacco di tempo per imparare e migliorare.
Non sottovalutare quello che ho scritto all'inizio: hai GIA' una scaletta. Sai cosa far fare ai tuoi personaggi (io ad esempio fatico sempre a trovare le sfighe da fargli capitare tra capo e collo). Devi imparare a farlo bene.
Il tuo è quello che, in gergo, viene definito TELL (raccontato) che si contrappone allo SHOW (mostrato). Però è un bruttissimo TELL: non c'è emozione, caratterizzazione dei personaggi, contesto.
Mostrare è più diffile, lungo, ma crea maggiore immersione per il lettore. Raccontare è più freddo e rischi di annoiare, ma riesci a condensare una serie di eventi in poco spazio.
Non puoi mostrare tutto (specie in una storia ampia come la tua), non puoi raccontare tutto. Devi trovare il giusto equilibrio.
Mostrare le parti veramente importanti. Le svolte che CAMBIANO i personaggi e la storia.
Discorso simile per i dialoghi. Non puoi "mostrarmi" dialoghi di roba inutile. I tuoi dialoghi, da questo punto di vista, sembrano anche piazzati bene (in punti chiave), ma sono di una ingenuità disarmante, incoerenti (il maestro che non vede l'ora di sapere cosa ha scoperto l'allievo) e ridicoli.

Torniamo alla tua "scaletta". Quando la trasformerai in un VERO racconto (magari concentrati solo su un pezzo)/romanzo butta nel cesso tutti i momenti "non fu difficile fare questo/trovare l'altro". Se non è difficile, non è una sfida. Quindi è noioso.
Sei vittima del complesso da "eletto": il tuo protagonista (o protagonisti) sono gli eletti, salveranno il mondo, ne sono consapevoli, sono perfettissimi e trovano la soluzione a tutto in men che non si dica... CHE PALLE!

Se è la prima cosa che scrivi è più che normale che tu abbia scritto una schifezza (tanto più che hai voluto infilarci tanti di quegli eventi che ci potresti scrivere sopra una serie di libri/racconti).
Tanto di cappello che ti sia messo in gioco con degli sconosciuti. Ora, se deciderai di continuare questo gioco, qui troverai pane per i tuoi denti.
Però ti avverto, il bonus "commento gentile" da parte mia lo hai già consumato.
PS: leggi, leggi fino a consumarti gli occhi.




Ren, il ritorno del Re

Ciao,

se Ren scende in campo la sfida perde di significato.
Sublime la scena di sesso, genio allo stato puro. Le atmosfere sono quelle del primo Ren, alla seconda puntata non perdi lo smalto (e ci mancherebbe pure).
Però...
L'ordalia di refusi, punteggiature, maiuscole, frasi da sistemare, ecc è, per rimanere in tema, una forchettata nelle gonadi. Una revisione "pesante" e si sistema.
Trattandosi di un seguito, oltre che dei problemi legati a una parodia, ti accolli anche il "non detto precedente". Vero che non ti riferisci a nulla di specifico, ma il rapporto tra Ren e Garzone mi chiedo se io riesca a coglierlo per quello che già so piuttosto che per quello che mi dai.
"Ragazza" mi pare poco ispirato come nome per la nuova aiutante, non stai parodiando Lui-Uomo, a meno che tu non voglia buttarti nei cross over anni 80/90 (che potrebbe essere un'idea, per non inflazionare troppo il personaggio).
La fine è arrivata troppo presto, ma in linea con i climax narrativi delle puntate di altri tempi.

Tema: se si escludono le lame non riscontro nulla di "sottile".

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Sonia Lippi
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Re: Gruppo VALERIO LA MARTIRE

Messaggio#3 » sabato 4 marzo 2017, 22:34

Ecco la mia classifica:

1. Ren, il ritorno del Re
2.Il Supplente
3.Il figlio di Caino
4. L'era dell'ambizione

premetto però che il secondo e il terzo posto per me sono in realtà un secondo ad exequo.

1) Ren il ritorno del Re ( Diego Ducoli)

Ren..... fichissimo..... lo adoro
Che dirti?
C è qualche refuso.... manca un accento.... una parola è legata ad un articolo quindi manca lo spazio.....
Per il resto mi è piaciuto un sacco....
Però non ho capito la dominazione del mondo come avviene.... ma forse mancandomi la puntata precedente non l ho capita io
Comunque spettacolare.

2) il supplente (Angelo Frascella)

Ciao Angelo,
il racconto mi è piaciuto, ovviamente non ho nulla da dire sul tuo stile di scrittura, è piacevole, scorrevole e chiaro.

avrei voluto più ambientazione quello si, ma capisco anche ( ed è anche un mio limite) che è difficile soddisfare tutto in 20.000 caratteri, qualcosa purtroppo deve essere sacrificato.

bello il finale, il prete mi stava antipatico

Altro non ho da dirti

buona giornata

Sonia

3) Il figlio di Caino (Francesco Nucera)

Ciao Francesco

il racconto mi è piaciuto, ma più all'inizio che alla fine.
nel senso che l'inizio mi sembra coinvolgente, mi prende nella lettura, mi fa immaginare bene il personaggio di Lameth, ma lasci però un pochino evanescente Ada secondo me che invece è l'attrice non protagonista che fa girare il racconto.
la fine non l'ho capita, ma forse è un incapacità mia, il re si fa ammazzare così? senza fare nulla? nessuno che lo proteggeva?
insomma è sempre un Re!

per il resto non ho altro da dirti.,... mi piacciono sempre i tuoi racconti

baci :-)

Sonia

4) L'era dell'ambizione (Paolo Marighella)

Buongiorno Paolo

Il racconto ha delle potenzialità, la storia è carina e sicuramente le fantasia non ti manca.

Per quanto riguarda lo stile però hai descritto, soprattutto all'inizio, una serie di eventi in maniera molto impersonale, sarebbe stato bello avere delle emozioni durante il rito da parte del protagonista e non un mero elenco delle cose che succedono.
Anche il protagonista non esprime emozioni o poco ed è poco caratterizzato, poi a mio gusto ci sono pochi dialoghi, per capire bene cosa pensano i personaggi o aggiungi i dialoghi o spieghi meglio le loro azioni .

Spero di esserti stata utile

Buona giornata

Sonia

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Linda De Santi
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Re: Gruppo VALERIO LA MARTIRE

Messaggio#4 » domenica 5 marzo 2017, 21:43

Ciao a tutti. Ecco la mia classifica:

1. Ren, il ritorno del Re di Diego Ducoli
2. Il Supplente di Angelo Frascella
3. Il Figlio di Caino di Francesco Nucera
4. L’era dell’ambizione di Paolo93

Della prima e dell’ultima posizione ero sicura, mentre i racconti di Angelo e Francesco mi hanno davvero messo in crisi. Tutti e due sono basati su delle ottime idee, sono scritti bene e mi piacciono moltissimo; decidere chi mettere al secondo e al terzo posto è stato difficile. Alla fine ho deciso di mettere il racconto di Angelo al secondo posto perché leggermente più bilanciato di quello di Francesco, che ha una chiusa che avrebbe meritato più spazio. Si tratta comunque di due ottimi lavori, chiaramente scritti da due fuoriclasse.
Complimenti a tutti per i racconti, e buon contest! :)

________________________

I commenti in ordine sparso:

Ren, il Ritorno del Re di Diego Ducoli

No, vabbè, io ti odio. E ti adoro, anche.
Ti odio perché Ren il Cuciniero è fighissimo e tu me lo insozzi con un sacco di cose che mi urtano i nervi (tipo la punteggiatura selvaggia, il fatto che non ci sia una finale, ecc.).
E ti adoro perché, anche stavolta, mi hai fatto scompisciare. A "fa l'amore con il sapore" mi stavo rotolando per terra.
Complimenti e applausi scomposti a parte, secondo me ci sono diverse cosa da migliorare. Devi assolutamente rivedere la punteggiatura, soprattutto nei dialoghi: mancano virgole e punti un po' dappertutto. Mancano anche le lettere accentate (cose come “Batte i palmi”, “Garzone usci”, “Ren annui”… mi hanno disturbato non poco). Probabilmente hai scritto di fretta, ma ti prego, smettila o finirai con lo svegliare la mia parte grammarnazi :D
Inoltre, in generale una cura maggiore nella prosa secondo me gioverebbe al racconto. Una frase come “Le prime bancarelle stavano aprendo mettendo in bella mostra i loro prodotti” è un po’ da scuola elementare, puoi fare molto di meglio. Essendo fondato su un’ottima idea e su una grande verve, con una maggiore cura il tuo racconto ne guadagnerebbe acquistando ulteriore valore.

Per il resto, sono ancora a un metro dalla sedia che mi rotolo per terra e rido, leggere Ren è sempre un piacere. Alla prossima puntata (che, spero, non sarà tra altri 6 mesi :))!

L’era dell’ambizione di Paolo93

Ciao Paolo! Se ho capito bene è la prima volta che partecipi a Minuti Contati, perciò... benvenuto! :)

Sul tuo racconto, mi trovo sostanzialmente d’accordo con quanto già detto da Vastatio e Sonia.
Non mi stai veramente raccontando una storia, mi stai solo facendo l’elenco di tutte le cose che accadono in quella storia, un po’ come se me la stessi riassumendo davanti a una pizza.
A mio parere il problema principale è che non dai al lettore un motivo per andare avanti nella lettura. Già dalle primissime righe mi dici che è nato colui che è destinato a cambiare il mondo per sempre. Ma questo mondo che problemi ha? È oppresso da qualcosa (che c’è un tiranno lo scopriamo solo a pochi paragrafi dalla fine, quindi non conta)? Quali sono gli ostacoli che si frappongono tra l’eroe e il compimento del suo destino? Dov’è il conflitto?
Quello che sto cercando di dirti è: per rendere interessante una storia, devi saper bilanciare bene le forze in gioco. Poni una difficoltà reale davanti al protagonista, oppure inventati una paura che lo affligge. Fa’ in modo che il cattivo non sia 100% cattivo e non lo fare arrivare solo alla fine tipo boss finale. Cerca di dare una dimensione psicologica ai personaggi, fammi sentire i loro pensieri, non limitarti a dirmi cosa fanno.

Oltre alla struttura del racconto, ci sono anche dei problemi consistenti a livello del testo, soprattutto per quanto riguarda i tempi verbali. Cambi continuamente il tempo del racconto, prima è al passato, poi al presente, poi di nuovo al passato. Capita molto spesso che usi sia il passato che il presente nella stessa frase. Purtroppo questo tipo di disattenzione basta e avanza per scoraggiare un lettore e fargli abbandonare di volata la lettura… perciò cerca di farci attenzione ;)

Per concludere: così com’è è ottimo come scaletta per un romanzo o qualcosa di più esteso, ma funziona poco come racconto.
Sicuramente però hai dedizione, e questo è un ottimo punto di partenza. Vedrai che, se resterai nei paraggi di Minuti Contati, migliorerai in fretta ;)

Alla prossima!

Il figlio di Caino di Francesco Nucera

Ciao Francesco!
Sarà che ho sviluppato un gusto per i finali che mandano a gambe all’aria le premesse e che risultano pure tarantinianamente tamarri, ma a me il tuo racconto è piaciuto molto.
Il riferimento alla Genesi ci dev’essere, rende più forte la scoperta di com'è nata la Terra.
L’unica cosa, servirebbe un migliore bilanciamento tra le due parti. Rispetto alla parte iniziale, che indulge nel racconto del viaggio, la chiusa è troppo frettolosa: Lamech ci mette un attimo a capire chi è, com’è arrivato sulla Terra e come si guida DIO, arriva dall’imperatore e lo fa fuori troppo facilmente: se c’è un robottone di mezzo, mi aspetto almeno un purè di guardie, palazzi in fiamme e urla di terrore.

Per il resto, una prova molto buona, e, come dice il saggio: “qualunque cosa è migliore se c’è un mecha.”

Alla prossima! :)


Il Supplente di Angelo Frascella


Ciao Angelo, bello il tuo racconto. Riecheggia molto certe atmosfere e certi elementi del film di Dottor Strange. Mi sono piaciute soprattutto le descrizioni, per quanto sia una che non ama le descrizioni lunghe e dettagliate, in questo caso mi sarebbe piaciuto che le tue fossero più lunghe.
A mio avviso dovresti rendere Arnold un po’ più indeciso nella parte finale; tra la monaca che è già convinta di restare e il prete che non vuole farlo, lui avrebbe potuto essere quello che rimane più a lungo a ponderare la scelta fino ad arrivare alla sua decisione finale.
Per il resto, ottimo lavoro. Alla prossima!

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Spartaco
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Re: Gruppo VALERIO LA MARTIRE

Messaggio#5 » lunedì 6 marzo 2017, 23:16

Ecco a voi la classifica del LETTORE ANONIMO.
Fate tesoro di chi legge per passione e non ha secondi fini da scrittore.

Classifica:
1) Il Supplente
2) Il figlio di Caino
3) Ren, il ritorno del re
4) L'era dell'ambizione

Commenti
1) Hai vinto tutto sulla prima parte e sul giochino degli organi di risonanza.
Mi piace l'idea di un universo che collega gli altri, così come la possibilità che qualcuno ci sia più vicino, probabilmente limitato dallo spazio hai caratterizzato un po' poco i singoli personaggi e accellerato il rapporto tra l'ingneniere e la ragazza, al punto che al momento della decisione finale sembra che non abbiano mai vissuto: nessuno dei due si preoccupa di una famiglia, amici, conoscenti, stanno sparendo dal mondo e sembra che stiano decidendo se mangiare la torta o i biscotti. Scrivi bene e hai uno stile particolare, mi piace la quantità di descrizione che dai, un buon compromesso: non mi lascia allo sbando, ma mi permette di lavorare un po' di fantasia. La fine non mi ha soddisfatta appieno, prima di tutto perche ho avuto la sensazione che la scelta dei personaggi non derivasse da chi erano loro singolarmente, ma dall'idea che abbiamo tutti di uno studioso, di un prete e una ragazza così spirituale, come se rappresentassero una categoria e non una personalità, hai tolto spessore alla storia, togliendo spessore ai protagonisti. Secondo perché sembra non esserci motivo all'uccisione del prete (accipicchia, bastava cancellargli la memoria), e dalla sua morte non se ne trae né una vera sofferenza, o quanto meno dispiacere ( se decidiamo che il personaggio è generalmente buono) nè soddisfazione o sollievo (se decidiamo che è cattivo). Generalmente parlando mi è piaciuto, non mi sarebbe affatto spiaciuto continuasse, anzi quasi ci speravo, in più penso che l'idea sia originale e se lavorata possa portare a qualcosa di parecchio più sostanzioso, lavoro ben fatto, complimenti.

2) Ammetto subito che tra la seconda e la terza posizione ho avuto indecisioni. Hai vinto tu perché hai prestato palesemente più cura alla forma e agli errori di battitura e in più ho avuto la sensazione che la trama fosse più solida. Partendo dal fondo: la fine è cosi NO DAI, NO, NON CI CREDO, che alla fine regge, non hai giocato sul facile, ma alla fine l'hai sfangata. Mi spiace che tu l'abbia risolta cosi in fretta, avrei preferito meno viaggio (che un po' mi ha anche annoiata) e un po' più di spiegazione finale, anche solo l'accenno a un prossimo obbiettivo di Lamech, cavolo tutto quel potere in un volta sola e lo usa solo per vendicare la strega? A proposito di quest'ultima, mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più su di lei, sembra una donna forte e saputa, ma lo è diventata? come? Per di più da dove vengono? Come si sono conosciuti? È come se tu avessi inventato quei personaggi solo da momento in cui inizia la storia, ma pur sapendo che non hai spazio per tutto mi sarebbe piaciuto qualche accenno al loro passato, magari velato ma specifico, è palese che i due abbiano un passato ma non è minimamente deliniato e quindi è come se non ci fosse.

3) Lo hai scritto palesemente in fretta, va riletto e corretto da un punto di vista grammaticale e ortografico, inutile stare qui a fare l'elenco degli errori, sei sicuramente in grado di farlo tu. Detto questo la storia ha delle punte di estrema genialità e dei down profondissimi. I personaggi sono macchiette ed è questo il bello della storia, ma è come se mancasse un pezzo precedente, che ci porti a dove inizi. Qualcosa che ci spieghi le regole del gioco e del nuovo mondo, quelle della relazione tra Ren e Garzone. Geniale l'idea della ragazza con la super lingua, ma scarso e scontato il super cattivo, bella la lotta col cibo, ma noioso Garxone che si lamenta in continuazione. È come se la tua storia viaggiasse su due binari, uno illuminato e l'altro buio pesto. Comunque generalmente hai uno stile personale e interessante, delle idee davvero originali, sicuramente hai un sacco di materiale su cui lavorare e le mie perplessità derivano, come gli errori di battitura, dalla fretta o dalla disattenzione.

4) Premtto che sarà cattiva, leggilo quindi dopo una bella giornata che non ti voglio avere sulla coscienza. Non mi è piaciuto per niente. Hai scritto una serie di azioni e fatti senza interruzione in un modo tale che potrebbe essere facilmente una scaletta per una trilogia, ci fossero più dialoghi avrei pensato a uno script per una serie televisiva. Hai scritto troppo in troppo poco spazio. Mi spiego: hai pensato a così tante avventure e sfide da affrontare che hai completamente saltato le parti descrittive. Io quando leggo ho bisogno di avere i contorni del mondo in cui mi vuoi portare (non troppo, però, non fare tu tutto il lavoro, è questione di equilibrio), e soprattutto ho bisogno di potermi connettere con i personaggio, di sapere come evolvono loro e le loro relazioni, di sapere cosa provano per capire la situazione. Per esempio, quando entrano nella dimensione spirituale per salvare i gemelli, hanno un timer sulla testa, ma loro non sono agitati, non percepiscono la fretta e quindi non l'ho sentita neanche io. È stato un racconto super impersonale, dal mio punto di vista guadagnerebbe un sacco di punti se riducessi il numero di sfide e iniziasse a descrivere un po'. Altra cosa è che tutti i tuoi protagonisti sono dei predestinati, non ho mai avuto la sensazione che potessero perdere, sin da subito sappiamo che non falliranno e quindi non hai creato quell'ansia, quell'attesa che deriva dal non sapere dove andrai a parare. Comunque, c'è da dire che hai fantasia, sfrutta quella, magari è pure una delle prime volte che scrivi (o una terribile isolata performance), tieni duro.

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Spartaco
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Re: Gruppo VALERIO LA MARTIRE

Messaggio#6 » lunedì 6 marzo 2017, 23:25

Ed eccoci alla classifica del girone:
In questo gruppo usufruiscono dei tre bonus Angelo Frascella, Nucera Francesco e Diego Ducoli, per loro -13 punti. Paolo93 non si aggiudica quello "Scena di sesso". Quindi per lui -9 punti.

1) Il Supplente -5 punti
2) Ren, il ritorno del Re -4
3) Il figlio di Caino -3
4) L'era dell'ambizione +7

Accedono alla finale e verranno giudicati da Valerio La Martire: Angelo Frascella con Il Supplente e Diego Ducoli con Ren, il ritorno del Re.
Angelo e Diego avranno tempo fino a mercoledì 8 marzo per revisionare il racconto da sottoporre allo SPONSOR.

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