Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Moderatore: Camaleonte

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Lo Smilodonte
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Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#1 » martedì 10 maggio 2016, 20:24

Ciao a tutti,

mi permetto, assieme a Lord Max, di fare un paio di appunti alla situazione che si è creata all'interno della fase di commento di questo primo capitolo del Camaleonte.
Vi sono state diverse difficoltà tra i partecipanti, principalmente a causa nostra. Essendo questa la prima edizione stiamo ancora aggiustando il tiro e, brutto a dirsi, voi siete vittime della nostra poca esperienza.

Grazie alle meccaniche intercorse tra voi, e dalle osservazioni emerse nei vostri commenti, abbiamo potuto appurare che non è possibile prendere in considerazione tutta la produzione stilistica di un singolo autore - pena l'incorrere in vizi di forma dove il concorrente A che ha letto solo la produzione iniziale di un autore, dice al concorrente B di non aver aderito allo stile, quando magari quest'ultimo si è attenuto alla cifra stilistica dell'ultimo periodo anziché solo a quella da noi proposta inizialmente.

Inoltre ci siamo resi conto che non è stato saggio chiedervi di valutare nei racconti degli altri concorrenti l'aspetto stilistico, ma un errore.
Di fatto questo aspetto dovrebbe essere demandato alla figura dei moderatori (ovvero io e LordMax).

Pertanto, dalla prossima edizione, lo stile da copiare deriverà esclusivamente dai titoli forniti da noi: ad esempio, nel caso di un'ipotetica edizione su Marquez, se il testo proposto fosse "cent'anni di solitudine", sarete tenuti a imitare quello stile e non quello presente ne "L'amore ai tempi del colera". Per fare questo stiamo valutando di fornire da subito, per le prossime edizioni, anche i testi di riferimento.

Inoltre non sarete più chiamati a valutare il fattore stilistico ma esclusivamente quello tecnico ed estetico, come siete abituati a fare per le classifiche ordinarie di MC - saremo solo io e LordMax a occuparci di quest'aspetto, motivo per il quale la nostra classifica ha valore triplo rispetto alle vostre e per cui verrà assegnata una coccarda al miglior Camaleonte.

Vi pregherei anche, qualora fosse possibile, di tenere in considerazione questi aspetti nello stilare le classifiche di questa edizione.Ci rendiamo conto che vi stiamo chiedendo uno sforzo non indifferente, e la strada la stiamo segnando insieme. Vi invito quindi a discutere con noi in questo posto le vostre impressioni e riflessioni su questi argomenti.

Ripeto, noi Moderatori abbiamo fatto alcuni errori di valutazione. Voi siete le prime vittime della nostra ingenuità e promettiamo di non considerarvi come cavie ma come scrittori che stanno facendo un gran lavoro. Vi preghiamo di comportarvi da bravi topini e arrivare in fondo al labirinto dove, forse, ci sarà un banchetto al formaggio ad attendervi.



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Angela
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#2 » martedì 10 maggio 2016, 20:38

Mi sembrano considerazioni più che giuste e varianti indispensabili per una buona riuscita del contest. Forse per alcuni autori sarebbe stato più semplice, perché alcuni hanno uno stile inconfondibile. Calvino invece è una miniera, un prisma con innumerevoli sfaccettature ed è difficile per un profano fare paragoni. Ho trovato e trovo tutt'ora una grossa difficoltà nei commenti, perché se scegliessi di valutarli in base allo stile di Calvino, verrebbero penalizzati, per esempio, quelli che si sono ispirati a testi che non ho letto. Per questo motivo, credo mi baserò su altre variabili oggettive e soggettive.
In ogni modo il Camaleonte è un'esperienza importante da non sottovalutare e non va confusa con gli altri contest, perché accostarsi e studiare un grande autore è una grande opportunità di crescita che va affrontata con serietà e impegno.
Grazie per averla proposta e migliorata :D
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Jacopo Berti
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#3 » martedì 10 maggio 2016, 21:23

Concordo pienamente sulla definizione di un singolo romanzo o di un corpus di racconti come unica fonte dal quale trarre lo stile da imitare. Anche perché pure voi non è che avrete letto tutto, né potete leggere un'altra opera rispetto al vostro bagaglio iniziale solo perché un autore sceglie di prendere spunto da quella e non da quella che avete consigliato. Quindi è giusto che l'opera indicata non sia un consiglio ma un obbligo.
Tutti devono leggerla, studiarla e prenderla a spunto secondo le loro capacità, tempi e attitudini.

Se si farà così, tutti saranno in grado di commentare (secondo le loro capacità, tempi e attitudini, ma è sempre così su MC) i racconti anche dal punto di vista stilistico. Per questo non sono assolutamente favorevole alla richiesta di limitare il commento a...
A cosa, visto che in un contest in cui la consegna è imitare un autore non si possono prendere in considerazione né i contenuti né lo stile o la struttura senza considerarli in rapporto a quell'autore?
I commenti diventerebbero un capolavoro di sottotesto e di non-detto, e infine forse di ipocrisia, se non di cattiva fede.

Insomma, contest sugli Antenati di Calvino, io inserisco nel racconto (due su tutte) liste e termini desueti. Un altro partecipatnte commenta e scrive "carino, ma le liste mi annoiano e i termini desueti mi mettono in difficoltà". Deve pur avere un peso che io li ho messi perché sono un tratto stilistico di Calvino.

Tanto vale chiudere i commenti in stile "peer review" e far fare la classifica solo ai moderatori.
Oppure, viceversa, al diavolo lo scrittore e ciascuno scrive un po' quel cavolo che gli pare :P

EDIT: Aggiungo che mi mancano soltanto due commenti, e avrei intenzione di proseguire nella linea tenuta fino ad ora, astenendomi soltanto laddove - ma l'avrei fatto comunque - non abbia letto gli scritti di Calvino da cui l'autore dice di aver preso spunto. Considerando che nessuno ha preso spunto dalle lettere private o editoriali (che non ho letto del tutto), chiedo il nulla osta.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

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Mike009
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#4 » martedì 10 maggio 2016, 21:58

È una situazione un po' strana ma credo di essere d'accordo con Jacopo. Lo stile è la parte fondamentale di questo contest. Ammeto che ho letto la trilogia degli antenati come indicato e in base alle mie capacità ho tentato più o meno di (se non copiare) interpretare la cosa. Ora, se mi fossi basato su Marcovaldo, forse avrei centrato lo stesso lo stile, oppure no, però avrei fatto qualcosa che non era richiesto dal Camaleonte. A mio avviso avevamo delle direttive da seguire: la trilogia. Se uno prendeva a esempio solo il sentiero dei nidi di ragno, era rasente al fuori tema. Bisogna anche avere buon senso, non posso pretendere che gli altri partecipanti si leggano tutta l'opera omnia di Calvino perché a me gli antenati non bastavano. Tre romanzi, seppur brevi, erano materiale sufficiente. Se poi uno voleva andare oltre lo faceva a proprio rischio e pericolo.
In ogni caso non ne faccio certo una colpa agli organizzatori e se lo impongono nelle classifiche, se non nei commenti (ne ho già pronti 9 su 11), non terrò conto dello stile.

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AmbraStancampiano
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#5 » martedì 10 maggio 2016, 23:04

Io mi trovo in parte d'accordo con voi moderatori e in parte con Jacopo e Mike009; in effetti suona un po' stupido non commentare l'aderenza allo stile in questo contest, considerando che è impostato proprio su quella e che alcuni autori - come Calvino - utilizzano un linguaggio desueto e un po' complicato.
Credo che il commento dovrebbe seguire una struttura che tocchi diversi punti, tra cui la mimesi stilistica (che comunque vedo allo stesso livello di altri requisiti, se un racconto è abbastanza mimetico però lo trovo noioso o pesante, anche quel peso e quella noia avranno una rilevanza nel mio commento), ma credo che dovrebbe soprattutto essere redatto con buonsenso.
Mi spiego: dobbiamo tutti partire dal presupposto che questo è un contest/laboratorio, meno strettamente competitivo rispetto al classico Minuti Contati. I commenti perciò dovrebbero essere costruttivi e volti a condividere un aspetto che l'autore del racconto può non aver colto, non meramente distruttivi o volti a elencare una sfilza di presunti errori.
Mi riferisco in particolare ad alcuni commenti che ho letto in giro per il contest, che indicavano anche solo singole parole come "parole che Calvino non avrebbe usato"; mi chiedo in base a che parametri vengano stabilite queste cose dai commentatori, sarebbe interessante se di volta in volta lo esplicassero.
Infine, ma questa dovrebbe essere una regola di buonsenso generale, prima di correggere la grammatica, la sintassi o la semantica di un termine, sarebbe buona norma controllare di essere nel giusto.
Per ciò che riguarda i testi di riferimento, mi è venuto spontaneo basare il mio studio su quelli; in effetti mi ha un po' confuso vedere che molti hanno optato per una favola o per le "città invisibili", e anche se con testi parecchio apprezzabili credo che pure questo avrà un peso nel mio giudizio finale.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

Andrea Dessardo
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#6 » mercoledì 11 maggio 2016, 0:02

Grazie per l'intervento di moderazione: ritengo anch'io necessario che il modello sia limitato a una singola opera o a opere di un medesimo ciclo, e in effetti in tal senso avevo interpretato l'indicazione delle letture consigliate, proprio perché tra loro coerenti. Giunto ormai a metà dei miei commenti, mi parrebbe sleale verso coloro che ho già esaminato, mutare il metro di giudizio in corso d'opera, rischiando di favorire gli ultimi.

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antico
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#7 » mercoledì 11 maggio 2016, 9:27

Interventi tutti molto interessanti e Alberto e Max stanno valutando un'ulteriore, eventuale, riformulazione (questo per trovare la migliore soluzione possibile). Abbiate pazienza, stiamo cercando di fare con il Camaleonte quello che s'è fatto con Minuti Contati in ottanta edizioni (e sta ancora cambiando, sempre alla ricerca della migliore esperienza possibile).

Per come la vedo io, la soluzione da loro proposta si adattava bene alle problematiche di questo primo capitolo, ma è anche vero che una volta che, a ogni nuovo capitolo, verrà dato un solo testo di riferimento, sarà molto meno indeterminato anche per voi il commento sullo stile e quindi, a quel punto, sarà possibile farlo.

Attendiamo che i nostri due moderatori si esprimano (considerate che sono entrambi al lavoro e poco liberi nei movimenti, quindi potrebbero palesarsi anche tardi nel corso della giornata).

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Angela
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#8 » mercoledì 11 maggio 2016, 9:49

Secondo me, inquadrare lo stile di un autore in un solo testo è riduttivo. Soprattutto per un autore poliedrico come Calvino. Mi piaceva l'idea che a valutare lo stile fossero "gli addetti ai lavori" ovvero persone che hanno letto una vasta produzione e hanno un quadro completo dell'autore di riferimento. Con un solo testo, tra l'altro, si rischia di scrivere racconti che si assomigliano, perché hanno la stessa identica matrice.
Lo so che con questo messaggio contraddico il primo che avevo postato, ma ci ho riflettuto (dicono che la notte porti consiglio).
In questa edizione, per esempio, c'è stata una grande ricchezza di testi l'uno differente dall'altro: fiabe, città fantastiche, elementi futuristici, meccanici e quant'altro. Se tutti avessimo fatto riferimento alla trilogia degli antenati, per fare un esempio, io non avrei letto il bel testo di Fernando sulle città intangibili o la fiaba di Alessandra e via discorrendo.
Penso che l'ideale sarebbe fornire un pool di proposte, come è stato fatto con Calvino, lasciando agli autori la facoltà di scegliere il testo più adatto. Lo Smilodonte invece, da quel gran secchione che è, dovrà leggersi tutta la produzione proposta e poi, dall'alto del suo scranno, giudicare. :P
Lo so di essere in minoranza, ma ci tenevo a sconfessare il primo giudizio dato "a caldo" con uno più ragionato.
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Andrea Partiti
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#9 » mercoledì 11 maggio 2016, 11:56

Pertanto, dalla prossima edizione, lo stile da copiare deriverà esclusivamente dai titoli forniti da noi: ad esempio, nel caso di un'ipotetica edizione su Marquez, se il testo proposto fosse "cent'anni di solitudine", sarete tenuti a imitare quello stile e non quello presente ne "L'amore ai tempi del colera". Per fare questo stiamo valutando di fornire da subito, per le prossime edizioni, anche i testi di riferimento.


Mi sembra più che ragionevole.

Inoltre non sarete più chiamati a valutare il fattore stilistico ma esclusivamente quello tecnico ed estetico, come siete abituati a fare per le classifiche ordinarie di MC - saremo solo io e LordMax a occuparci di quest'aspetto, motivo per il quale la nostra classifica ha valore triplo rispetto alle vostre e per cui verrà assegnata una coccarda al miglior Camaleonte.


Mi sembra più che IRragionevole.
Così il camaleonte diventa un "concorso a tema libero in cui due tizi alla fine aggiungono una classifica basata su un criterio diverso".
Se è un certamen stilistico, basato sullo stile, allora è necessario poter commentare e scambiare opinioni riguardo allo stile. Vedere come si sono approcciati al problema le altre persone, quali elementi hanno considerato fondamentali e intoccabili e quali invece hanno scelto di trascurare.

Se proprio volete aggiungere una Clausola Rufino, permettete con un malus adeguato, di scrivere in calce al proprio racconto una richiesta del tipo:
"Io sottoscritto * autore di questo racconto, consapevole di non avere la maturità di accettare critiche e commenti in modo aperto e positivo, conscio di non avere l'autocontrollo richiesto in questa arena, schiacciato dal mio ego e asservito al mio bisogno di conferme, chiedo a chi leggerà il mio racconto di limitarsi a osservazioni POSITIVE riguardanti [stile/struttura/trama/font] che mi aiutino nel mantenimento della mia safe zone personale."

Oppure cresciamo e se un commento non ci piace lo ignoriamo e basta, senza dover guastare un'iniziativa positiva a tutti quanti, snaturandola :)

Zebratigrata
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#10 » mercoledì 11 maggio 2016, 13:13

Ciao a tutti!

Vengo da un periodo di isolamento causa impegni e rientrare sul forum MC con questa notizia mi deprime un po'.

Sono d'accordo con l'idea di limitare i testi di riferimento. Un autore avrà uno stile entro certi limiti cangiante e variegato, e focalizzarci solo su un racconto, un romanzo o un ciclo ci permette di esercitarci meglio per due motivi: il primo è che abbiamo uno stile preciso da imitare, il secondo è che gli altri racconti che leggiamo e analizziamo sarano basati sullo stesso stile che abbiamo usato noi, dunque possiamo confrontarci con loro. Approfondiamo tutti la stessa cosa, parliamo la stessa lingua, possiamo notare più dettagli. Se a un corso di ceramica tutti facciamo un vaso, nel farlo avremo di certo imparato qualche trucco (come farlo più alto, o più panciuto, o come attaccare il manico più saldamente), e potremo aiutarci l'un l'altro a migliorare il nostro vaso. Se uno vuole fare un vaso, un altro un piatto e il terzo una scultura è chiaro che non avremo molto da dirci. Perdonate le mie metafore (sono astruse, mi dicono) ma spero che passi l'idea.

Per quanto riguarda il commento sullo stile, sono d'accordo con Ambra, Jacopo, Mike009, e tutti quelli che pensano sia un'occasione sprecata riservarlo ai master. Questo è un laboratorio di stile. Gli altri partecipanti, che come me si sono messi a confronto diretto con lo stile di un autore, sono certamente in grado di notare dettagli preziosi meglio di chiunque altro, e io esigo che lo facciano. Poi nulla vieta facciano un commento generico sul racconto se lo desiderano, ma io mi sono iscritta al Camaleonte perché voglio quell'opinione sul modo in cui ho imitato e utilizzato lo stile dell'autore di riferimento. Se avrò l'impressione che un particolare commento nasca da un errore o una cattiva comprensione o sia sbagliato mi spiegherò, o lo ignorerò, e pace. Ma davvero, per evitare questo tipo di noie non credo valga la pena di rischiare che i commenti diventino 600 caratteri "di sottotesto e di non-detto, e infine forse di ipocrisia, se non di cattiva fede", come magistralmente riassunto da Jacopo.

Sara

Fernando Nappo
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#11 » mercoledì 11 maggio 2016, 14:22

Concordo anch'io con l'idea di limitare il contest ai soli testi di riferimento. Il rischio di avere racconti tutti uguali non lo vedo: nel contest mensile di minuti contati i racconti girano tutti attorno allo stesso tema, eppure la varietà non manca. Al massimo potremmo produrre tutti racconti perfettamente in stile. In quel caso ci faremo i complimenti a vicenda.
Riguardo ai commenti sullo stile, come già altri prima di me, opto per mantenerli: mi pare sia una parte fondamentale di questo contest. Lo scambio, anzi, dovrebbe essere a doppio binario: una buona critica diventa costruttiva per chi la riceve, una critica sbagliata (purché, è sottinteso, sia fatta nella più assoluta buonafede e con l'intento di aiutare un altro autore) sarà comunque costruttiva per chi l'ha fatta se chi la riceve - o gli altri partecipanti - ne sapranno sottolineare i punti deboli.

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Lo Smilodonte
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#12 » mercoledì 11 maggio 2016, 14:59

Lo Smilodonte sta elaborando. Essendo un animale ormai estinto ha bisogno dei suoi tempi, poverino.

A parte gli scherzi, grazie a tutti dei contributi - preziosissimi davvero - che ci avete fornito. È difficile mettere in piedi un contest, è difficile essere giudici, è difficile mettere in piedi un set di regole funzionali al sereno svolgimento di un concorso corale come Il Camaleonte.

Tutte le vostre osservazioni vengono prese in considerazione e discusse allo sfinimento pertanto, se mi leggerete sui giornali, sappiate che siete concausa del mio esaurimento nervoso.

Siamo - SIETE - tutti molto bravi e coraggiosi. Avanti così, troveremo la quadratura del cerchio.
Speriamo entro sera di potervi rispondere con emendamenti al regolamento.

Veronica Cani
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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#13 » mercoledì 11 maggio 2016, 16:16

Sono d'accordissimo sull'idea di focalizzarci solo sui testi dati come riferimento. E lo dico a me per prima facendo mea culpa, perché mi sono resa conto di aver toppato alla grande. Pazienza, era il primo Camaleonte e quindi ci voleva un po' di rodaggio, sono sicura che le cose andranno meglio nei prossimi :)

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Re: Qualche precisazione, alcune proposte e un autodafè da parte dei Moderatori

Messaggio#14 » mercoledì 11 maggio 2016, 19:32

Fretta.
La fretta fa sempre commettere errori.
E noi siamo riusciti a farne tre in un colpo solo.
Se ci fossero dei bollini premio come nei supermercati avremmo già vinto il servizio di piatti con porta vivande annesso.

Abbiamo proposto un regolamento in cui si indicava di valutare lo stile oltre che la qualità dei racconti ed è la cosa corretta da fare.
Ma siamo stati precipitosi e non abbiamo analizzato tutti i possibili aspetti del problema.
Abbiamo scelto un autore semplice, poco sfaccettato e monolitico come Calvino come banco di prova. ^___^
Abbiamo proposto tre libri dell'autore (che pretendere l'opera omnia non è proprio possibile) ma non abbiamo valutato che gli scrittori cambiano nel tempo e Calvino è famoso anche per questa sua metamorfosi di stile e genere.

Questo ha portato ad una certa confusione e da lì, come in ogni situazione non perfettamente chiara, a una serie di malcomprensioni e di commenti poco felici.

Ed ecco la fretta che si è messa di mezzo.
Per cercare di arginare una situazione normale e ritengo non grave abbiamo commesso un errore, questo sì, grave. Abbiamo cambiato le carte in tavola senza prendere in considerazione ne il gioco ne i giocatori ne l'obiettivo.

Come ci è stato giustamente fatto notare non è possibile pretendere una valutazione di qualità senza considerare l'oggetto stesso del contest ovvero lo stile di scrittura usato.
Quindi è giusto e corretto che nelle valutazioni dei racconti abbia parte la valutazione dello stile dello scrittore usato.

Quello che abbiamo perso per strada è una considerazione molto più semplice.

Noi dobbiamo dare un perimetro allo stile dello scrittore altrimenti non vi è modo di valutare correttamente e con metodo il lavoro dei partecipanti.
Nel caso di Calvino abbiamo proposto i tre libri degli antenati e avremmo dovuto specificare che lo stile richiesto era esattamente quello.
I partecipanti devono valutare lo stile in riferimento ai libri proposti.

Questo dovrebbe semplificare e ottimizzare il lavoro di tutti quanti.

Ovviamente chi ha al momento attuale scritto un racconto usando uno stile diverso di Calvino non verrà per questo penalizzato.
Altrettanto ovviamente chiediamo a tutti di stilare le proprie classifiche tenendo conto dei commenti dell'autore in relazione allo stile usato così da non creare incongruenze.


P.S. Anche questo post è stato scritto in fretta e potrei aver perso dei pezzi o non fatto delle valutazioni.
Nel caso ditemelo, fatemelo notare che ne ho ben bisogno.

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Messaggio#15 » mercoledì 11 maggio 2016, 20:50

Il problema è che i testi di riferimento non erano vincolanti, almeno così mi è stato risposto nel momento in cui ho espresso un dubbio. Per questo motivo ho letto solo quelli che sono riuscita a reperire. Dovrò fare una valutazione generale, arrangiarmi. Questa volta è andata così, pazienza. Tra l'altro, in questo periodo ho pochissimo tempo libero e non riuscirei a recuperare le letture.
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Messaggio#16 » mercoledì 11 maggio 2016, 22:09

Hai perfettamente ragione Angela.
I testi non erano vincolanti e tu hai fatto benissimo.
Purtroppo questa volta è andata in questo modo.
Per i prossimi autori cercheremo di essere molto specifici sui testi e di fornire anche il modo di reperirli gratuitamente o a basso costo... per chi vuole ovviamente.
Reperirli in modo legale intendo. ^___^

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Messaggio#17 » lunedì 16 maggio 2016, 22:09

Direi che l'attuale soluzione è condivisa e - fino a prova contraria - ottimale :)

Aggiungerei la questione della lunghezza dei testi. Di Gaiman ho letto solo American Gods e di Benni - mea culpa - nulla. Ma immagino che anche loro non siano autori monolitici e abbiano uno stile diverso a seconda del tipo e della lunghezza dei testi in cui si cimentano. Quindi se il nostro compito è scrivere un racconto breve, mi domando se l'ideale non sia indicare testi di lunghezza simile sui quali prepararsi. Me lo domando davvero, perché può anche darsi di no: magari l'ideale è un "condensato" in cui far risaltare lo stile dell'autore in questione inserendo più elementi caratteristici della sua produzione di quanti non ne metta lui nella stessa estensione.
Aggiungerei anche questo: testi uniformi o eterogenei? Di Calvino, gli organizzatori hanno indicato tre testi omogenei ma d'altra parte avrebbero potuto scegliere, ad esempio, uno degli antenati, cinque fiabe e dieci città invisibili. Sempre obbligatori, s'intende. Così ci sarebbe stata più varietà e ognuno avrebbe potuto ispirarsi a ciò che preferiva, senza tema che gli altri non conoscessero i testi e quindi non fossero titolati a commentarne lo stile. Anche qui voglio solo fornire qualche spunto, non dire che necessariamente è la scelta che ritengo giusta.

Mi fido di Alberto e di Massimiliano, che ho visto disposti a considerare questa iniziativa come una cosa in fieri, a rivedere il regolamento, a correggere e a correggersi. Li ringrazio ancora e mi aspetto ottimi spunti!
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Messaggio#18 » mercoledì 18 maggio 2016, 10:37

L'idea proposta di basare i prossimi camaleonti su testi brevi, come quelli che dovranno in effetti venire prodotti può sembrare ottimale eppure credo bisogni valutare di volta in volta.
Penso che se sono in linea non ci sia molta differenza tra un testo medio di 150 pagine a una decina di raccoti di 10/15 pagine. La costruzione della storia cambia, ma ovviamente cambia in tutti i confronti racconto/romanzo.
Inoltre, se alcuni autori hanno testi omogenei e piacevoli indipendentemente dalla lunghezza, penso ad Asimov o Bradbury, che non cambiano stile in base al numero di caratteri, e nei racconti spesso sono più geniali e sorprendenti che nei romanzi; altri autori rendono, seppur mantenendo stile similare, molto meno nei racconti, cito Murakami, tanto fenomenale nei romanzi quanto inconcludente nei racconti. Come lui, anche Gaiman, a mio avviso, rende il meglio nelle storie che vanno oltre il raccontino di 20/30 pagine.

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