Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

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Evandro
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Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#1 » giovedì 23 giugno 2016, 23:57

Evandro Straccini

Il Signore del Disordine

“Tutto il suo essere si riflette in me. È l'uomo giusto. I dubbi si sono dipanati nei vortici del tempo. Deve solo avere coraggio di guardare dentro se stesso”.
L'uomo aveva dato segnali incoraggianti. Sovente la notte si svegliava e guardava la luna fuori dalla finestra. Continuava a dormire solo quando non c'era o quando era coperta dalle nuvole. Ma se era sereno era capace di passare ore a fissare il satellite e la sua argentea rugiada che ricadeva sui tetti.
“Il solstizio d'inverno è vicino. Da tempo immemore la mia anima è pronta. La sua, però, vaga ancora nell'incertezza. Mi serve per questa nuova vita. Mi serve quell'uomo, la sua anima, e anche il suo corpo. Solo così potrò tornare ai fasti dei tempi che furono e tornare a essere la creatura semidivina che tanto tormentò gli Dèi”.
Il tempo passò.
“Oggi è il 21 dicembre. Tutto è pronto per il mio ritorno”.
Uno spettacolare plenilunio illuminava la più lunga notte dell'anno. La neve brillava sotto i raggi argentei.
L'uomo parcheggiò la macchina sul ciglio della statale; non un'anima aveva incrociato in quella gelida notte. Si sentiva strano, era ovvio.
Spense il motore; gli fischiavano le orecchie per il profondo silenzio che era calato. Scese dalla macchina. I larici ammantati di neve erano immobili. Tutto era scultoreo e incastonato nel gelo. L'unica cosa che continuava a scorrere era il tempo, e l'uomo parve pensare a ciò.
Guardò la luna piena, il cielo era nero e i raggi argentei fecero brillare ancora di più i miliardi di stelle che tracciavano la via lattea.
“Sembra pronto. Finalmente! Finalmente torniamo a nuova vita! Il mondo non sarà più lo stesso!”
L'uomo serrava i pugni lungo i fianchi. Non sentiva freddo.
“Se ne accorgerà, prima o poi, che sono lo specchio della sua anima. Devo farglielo capire. Devo vivere in lui: conquistare il suo corpo, soprattutto la sua anima. Altrimenti non mi rimane che l'eterno oblio e perduta l'unica possibilità che ho di tornare a... Sperando che gli Dèi non se ne accorgano. Ma no!, millenni sono passati, e sono stato attento. Sì, questa volta sarò vincitore. Oltre all'istinto sarò aiutato dal cervello di quella creatura evoluta. Io stesso ho imparato molto nel lungo tempo in cui la mia anima ha vagato fuori dalla Porta del Creato”.
Il corpo dell'uomo iniziò a tremolare come fosse di gelatina. Il tempo era venuto. Certamente si chiedeva che cosa stesse accadendo. Forse fino all'ultimo si rifiutava di credere ciò che la sua anima già sapeva. Ma non c'era scampo.
“Ora è il momento! Torno a nuova vita!”
A mezzanotte, il licantropo che non sapeva di esserlo vide rispecchiato nella propria anima il più maestoso e terribile lupo che il mondo conobbe.
“Specchiati nell'anima! Non vedi ciò che sei?”
L'uomo inarcò la schiena e la camicia si stracciò seguendo uno strappo lungo la spina dorsale.
“Sei un licantropo. Il Sommo Licantropo! Guarda dentro la tua anima e vedici te stesso”.
Era inevitabile. Nello specchio dell'anima l'uomo vide se stesso; il lupo vide se stesso. E fu l'inizio. La fusione.
L'uomo prescelto subì la trasformazione per la prima volta. Emise un ululato che raggelò l'universo. E crebbe più alto delle montagne.
“A lungo ho vagato per il mondo alla ricerca dell'anima giusta. E ora l'ho trovata. La mia anima di lupo ha atteso con impazienza che l'uomo cui domina l'anima si trasformi in lupo mannaro. Sì, questa volta finirà diversamente. Il nuovo Ragnarok sta arrivando e io sono pronto. Lui finalmente è pronto! Il caos verrà scatenato, l'inganno regnerà di nuovo, il vecchio Ordine sarà rovescito... Perché io sono Fenrir, il Signore del Disordine!”



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Andrea Partiti
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#2 » sabato 25 giugno 2016, 12:24

Ciao!

Mi piace la fusione tra tema e mostro con il mostro come specchio dell'anima del protagonista umano. E' una soluzione elegante.

A volte abusi delle inversioni per rendere più "epico" quel che scrivi, come se temessi che lasciare anche solo una frase normale guasterebbe l'effetto globale del racconto. Non credo sia vero e penso che anzi, ne sminuisca l'impatto.
Se hai appena citato un'auto e una statale, elementi molto concreti, continuare con "non un'anima aveva incrociato in quella gelida notte" stona nella lettura. Un più semplice "non aveva incrociato un'anima in quella notte gelida" crea un senso di continuità con la semplicità iniziale della frase.
Va bene come strategia per creare atmosfera, come nell'incipit. Penso che sia una grande tecnica per distinguere pensieri e azioni del lupo intrappolato e le descrizioni dall'esterno dell'uomo ancora ignaro, ma con cautela.

valter_carignano
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#3 » sabato 25 giugno 2016, 12:49

ciao
come detto nel mio commento al mio racconto (mi commento da solo, sarà il caldo....) io in fretta scrivo peggio del solito e ho difficoltà ad avere idee 'della misura giusta'. Quindi complimenti invece a te, che hai confezionato una vicenda della lunghezza giusta e dall'ottimo pathos.
Come già notato da altri, anche secondo me qualche volta il linguaggio di Fenrir è un po' troppo involuto, o forse troppo poco. Mi spiego: secondo me ci sta che parli/pensi in un modo particolare, ma forse poteva essere più particolare ancora, con riferimenti alla mitologia nordica per lui ovvi (e magari per noi no, ma andava bene così) o al fatto di essere lupo, elementi che avrebbero disseminato dubbi e indizi sulla sua natura. Ma è soltanto un'opinione, non una critica: il tempo è quello che è, e io personalmente riesco sempre a non pensare alla soluzione migliore (fino al giorno dopo, naturalmente, quando mi chiedo 'come mai non ci ho pensato ieri?').
Sempre personalmente, quel 'il tempo passò' mi sembra un po' tirato via. Avendo ancora una manciata di caratteri a disposizione, forse potevi rendere il trascorrere del tempo i modo diverso.

Evandro
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#4 » sabato 25 giugno 2016, 14:44

Ciao Andrea,
grazie del tuo discorso sulle inversioni, davvero molto interessante. Farò tesoro.

Ciao Valter,
immaginavo che "Il tempo passò" avrebbe attirato critiche. Ebbene nel mio racconto precedente (Contest Live di Rozzano) il primo che ho scritto in assoluto, non solo per MC, mi sono tirato dietro critiche riguardo al troppo tell e poco show. Così qui ho cercato di rimediare in quel modo... Al prossimo racconto vedrò di bilanciare. Grazie!

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Angela
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#5 » sabato 25 giugno 2016, 15:32

Attirata dal titolo, che a mio avviso è il migliore della tornata, questo è il primo brano che leggo. Complimenti, Evandro, hai uno stile maturo capace di descrizioni non banali (tutto era scultoreo e incastonato nel gelo). Per fortuna tu appartieni alla schiera di autori che usano un linguaggio personale e metafore che impreziosiscono il testo. Molto bello il clima che hai descritto, quasi sacrale (Il solstizio d'inverno è vicino) e il finale non è prevedibile.
Unica critica: "Se ne accorgerà, prima o poi, che sono lo specchio della sua anima. Devo farglielo capire. Devo vivere in lui: conquistare il suo corpo, soprattutto la sua anima"
Con questa precisazione sembra quasi che voglia imbeccare il lettore (il famoso indofump).
Per il resto mi sembra un buon lavoro e anche una bella idea. Dimenticavo: tema centrato.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Evandro
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#6 » sabato 25 giugno 2016, 17:14

Grazie per il giudizio, Angela!
Rileggendo mi sa che hai ragione sulla pecca che segnali: a mente lucida (non all'orario assurdo in cui ci siamo impegnati a scrivere) mi suona un po' così: "Ehi lettore, sveglia! Hai capito che cosa sto dicendo?"

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Angela
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#7 » sabato 25 giugno 2016, 17:23

Evandro ha scritto:Grazie per il giudizio, Angela!
Rileggendo mi sa che hai ragione sulla pecca che segnali: a mente lucida (non all'orario assurdo in cui ci siamo impegnati a scrivere) mi suona un po' così: "Ehi lettore, sveglia! Hai capito che cosa sto dicendo?"


Il vizio di prendere il lettore per mano è uno dei più ricorrenti; dobbiamo diventare più sfacciati, lasciando che il lettore si tolga le castagne dal fuoco. Comunque questo non toglie nulla al tuo stile che è ricercato, curato e piacevole.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Evandro
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#8 » domenica 26 giugno 2016, 17:24

Conrad diceva: "Si scrive metà della storia, il resto deve ricostruirla il lettore". Ma lui era molto più bravo di me, nonché un grandissimo bastardo (per il povero lettore, intendo).

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maria rosaria
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#9 » martedì 28 giugno 2016, 16:05

Ciao Evandro.
Alla fine del mondo il grande licantropo romperà le catene e regnerà incontrastato, signore del caos e del disordine. Questa, molto semplificata, la sintesi della tua storia. Storia che mi ha colpito molto per lo stile. Hai utilizzato un registro molto adatto, molto evocativo e anche il tema mi sembra abbastanza centrato. A una prima lettura mi era sembrato tutto una sorta di flusso di coscienza (del mostro) più che un racconto vero e proprio. Devo però ammettere che rileggendolo ho apprezzato di più la storia. Complimenti.
A presto.
Maria Rosaria

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Linda De Santi
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#10 » martedì 28 giugno 2016, 19:02

Bentrovato Evandro!
Bella l’idea di usare il mostro come specchio dell’anima.
Non ho particolari appunti da fare al tuo racconto se non il fatto che il rispecchiamento dell’anima è ribadito fin troppo: “se ne accorgerà, prima o poi, che sono la specchio della sua anima”, “specchiati nell’anima”, “vide rispecchiato nella propria anima”, “nello specchio dell’anima l’uomo vide se stesso”; è un po’ come se tu dicessi: “Ho capito qual è il tema e per non lasciare alcun dubbio sull’aderenza lo ribadisco tante volte!” :)
A parte questo, il racconto mi è piaciuto e l’idea di fondo è molto buona.
A rileggerci!

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Rionero
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#11 » mercoledì 29 giugno 2016, 14:46

Ciao Evandro,

Leggo con curiosità il tuo racconto perché abbiamo titoli in un certo senso speculari^^
Elegante la fusione/soliloquio tra mostro e protagonista, ti permette di affrontare il doppio tema con completa naturalezza!

Mentre ti hanno già detto della ripetizione ossessiva del tema, per quanto riguarda lo stile mi sembra perfettamente azzeccato per la parte che fa riferimento direttamente ai pensieri del Fenrir, mentre secondo me rischia di essere pesante nella parte narrativa: la continua ricerca di un linguaggio epico e arcaico rallenta il ritmo e non permette una completa immersione nel racconto. Mi riferisco in particolare alla scelta di "Sovente", "argentea rugiada", "non un'anima aveva incrociato", "Tutto era scultoreo", "l'uomo parve pensare a ciò" e "miliardi di stelle che tracciavano la via lattea".

Al contrario potevi secondo me ottenere un maggior cambio di ritmo (e quindi maggior effetto) con uno stile più neutro e magari calcando la mano sulle parti di pensiero del mostro: per esempio, perché "Oggi è il 21 dicembre" invece di un linguaggio che magari è più proprio di un essere antico come "Allo scoccare della mezzanotte sarà il solstizio di inverno" o qualcosa del genere?

Sempre per quanto riguarda i dettagli secondo me questa frase: "il lupo vide se stesso. E fu l'inizio. La fusione." avrebbe più effetto senza "la fusione".

A rileggerci:)

Alexia
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#12 » mercoledì 29 giugno 2016, 23:44

Il tema lo hai azzeccato… c’è tutto, ma troppo concentrato. I passaggi non sono lineari, non sono puliti. Spesso sono tornata indietro per rileggere. Credo che più tempo a disposizione ti avrebbero permesso di strutturare la storia in modo diverso, creando più pathos e accompagnando il lettore nella tua ambientazione. Ho apprezzato la fine, ma l’inizio e la parte centrale la riscriverei.
Alexia

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erika.adale
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#13 » giovedì 30 giugno 2016, 8:00

Ciao Evandro, ero indecisa se apprezzare o meno il tono aulico delle descrizioni, tutte obiettivamente di notevole fattura ma, per il mio gusto, un po' pesanti. Ho letto i commenti degli altri e noto che hai ricevuto osservazioni contrastanti al riguardo, probabilmente perché è davvero un aspetto che dipende dalla preferenza personale. In questo contesto, secondo me, il tono epico ci sta: parla una creatura millenaria in un momento topico della sua esistenza, il linguaggio "aulico" aiuta a definirla. E lo dice una che, in generale, non tollera l'enfasi. Certo, nel flusso di coscienza il lupo si prodiga a dire un sacco di cose al lettore, talvolta in modo quasi didattico, didascalico: penso che avremmo capito anche senza ribadire e spiegare ogni particolare. Anzi, lasciare un minimo di "sfumato" avrebbe giovato al fascino della scena, incrementando la suggestione. Ma, a parte queste osservazioni di minima, lo considero un racconto riuscito.

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AmbraStancampiano
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#14 » venerdì 1 luglio 2016, 12:32

Ciao Evandro,
devo dire che sono un po' confusa riguardo al POV del racconto: è il Fenrir che ci sta raccontando la storia e contemporaneamente parla con l'uomo e con se stesso?
Non lo so, questo tipo di narrazione può sembrare d'effetto a una prima lettura, ma riflettendoci in maniera tecnica mi sembra parecchio innaturale, difficile da comprendere a fondo ed estremamente macchinosa. Poi è una questione di gusti, eh, ma a me fa l'effetto di quei film con la voce narrante del protagonista che commenta gli eventi in sottofondo, spiegando allo spettatore come dovrebbe interpretare le azioni del protagonista stesso. Nella narrazione in prosa magari è anche fattibile, ma l'effetto non è proprio il massimo.
Concordo con chi ti dice che sarebbe stato meglio "splittare" i due punti di vista umano/fenrir e attribuirgli due diversi registri di linguaggio.
La storia della genesi del mostro è un grande classico, che bisogna esser bravi a reinterpretare in maniera convincente e originale; nel tuo caso abbiamo una buona idea con una realizzazione pratica a mio parere molto migliorabile :)
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

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Peter7413
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Re: Il Signore del Disordine - di Evandro Straccini

Messaggio#15 » venerdì 1 luglio 2016, 20:38

Per me qui c'è un unico, ma grande, difetto: il percorso verso la trasformazione, per come l'ho percepito, non subisce contrasto. Cerchi di renderlo attraverso il ripetere (eccessivo) del "ora arrivo, mi trasformo, mi sono nascosto bene, è l'uomo giusto..." ma in realtà non ci mostri degli ostacoli, delle prove, dei momenti in cui il fato potrebbe nascondere insidie. Detto questo, il tema è preso e anche collegato al mostro: bella intuizione! Un buon racconto, sia chiaro, ma quel problemuccio, gli fa perdere qualche colpo rispetto ad altri testi.

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